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Mostra il contenuto con la massima reputazione da 28/02/2024 in tutte le aree

  1. Ciao! La mia vita da qualche mese a questa parte si è un po’ stravolta e quindi questa mattina mi sono comprata un a/r Linate -Chicago dal 1 al 7 maggio con aer lingus per la bellezza di € 345 e sarò TUTTA SOLA [emoji33][emoji33] Da un lato sono super emozionata dall’altro abbastanza terrorizzata Un programma su Chicago l’avevo già preparato visto che inizialmente doveva essere tappa finale del viaggio 2023 ma visto che sarò appunto in solitaria vi chiedo tutti i consigli possibili!! Grazie Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
    8 punti
  2. Giovedì 14 giugno 2023 La sveglia suona prestissimo alle 4:30, fortuna che abbiamo preparato tutto la sera prima altrimenti non saremmo state in grado di intendere e volere. Fuori è buio pesto e raggiungiamo il lodge aiutate dalle frontali. Facciamo colazione e cerchiamo di svegliarci con due tazzone di te e caffè. Poi incontriamo la nostra guida e driver, Dessie, e i due tracker. Ci issiamo a fatica sulla Land Cruiser, con noi c'è anche un ragazzo a cui daremo uno strappo lungo la strada. Partiamo intorno alle 5:30 dal lodge e, miracolosamente, scendiamo indenni dalla terribile mulattiera fino al Grootberg Pass, dove la nostra Hilux sta dormendo beata. Svoltiamo a destra sulla C40 scendendo spediti dall'altopiano: fa un freddo cane, siamo vestite con tutto quello che abbiamo con tanto di guanti e cappelli di lana, siamo anche dotate di coperte di pile in cui cerchiamo di imbacuccarci ma l'aria fredda si infila praticamente ovunque. Ad un certo punto svoltiamo sua una D allontanandoci dalla strada principale. Raggiungiamo, che è ancora buio, una casupola letteralmente in mezzo al nulla. E' fatta di terra e lamiera, la proprietà delimitata da un recinto di tronchi contorti piantati in verticale, dalla porta di ingresso spunta una ragazza con un numero indefinito di bambini mentre il ragazzo che era con noi a bordo, probabilmente impiegato al lodge, scende per rincasare. Assisto assonnata a questo scampolo di vita quotidiana e non posso fare a meno di sentirmi improvvisamente grata per la mia casa e privilegiata per avere acqua corrente tutti i giorni. Proseguiamo sulla nostra strada, diretti verso il cuore della riserva. Verso le 7:00 di mattina inizia ad albeggiare e la luce rivela un ambiente di ruvida bellezza. Le precipitazioni annuali variano qui tra i 250 millimetri nel nord-est e i 100 millimetri nel sud-ovest. Oltre tre quarti di tutta la pioggia cade durante i primi tre mesi dell'anno, ma varia enormemente da mese a mese, da anno a anno e da luogo a luogo. Ne consegue che la fauna selvatica è continuamente costretta a spostarsi su vaste aree in cerca di cibo, ben oltre i confini della Conservacy. Ed è in questa regione che vivono i rinoceronti neri sudoccidentali adattati al deserto, esemplari unici, capaci di resistere molti giorni senza bere e tra i pochi animali in grado di nutrirsi del Damara milk-bush, una pianta altamente tossica. Dopo una breve pausa per godere dell'alba e sgranchirsi le gambe, proseguiamo fino ad arrivare nei pressi del letto di quello che, chissà ogni quanto, diventa uno dei tanti fiumi effimeri dell'area. Qui scendiamo e ci avviciniamo a piedi: arriviamo in un punto dove si vedono distintamente le impronte lasciate da un rinoceronte nero: non solo quelle delle zampe dalla caratteristica forma "a trifoglio" ma anche quelle del corpo e del fianco, segno che quello è stato il suo letto per qualche tempo. Qui avviene il rito dei tracker: la lettura del, come loro stessi lo definiscono, "morning newspaper" e cioè lo studio di orme, droppings più o meno secchi, segni di movimento dell'animale. Confabulano e poi partono a piedi dotati solo di una radio per comunicare tra loro e con la guida. Dessie, appunto, ci intrattiene ancora raccontandoci qualche curiosità su questi magnifici animali: nella porzione di Conservacy dove siamo noi ora se ne contano otto esemplari, la possibilità di avvistarli è del 50-50. Cosa interessantissima che ci fa notare, ravanando dei dropping più secchi, è il caratteristico taglio a 45 gradi dei rametti triturati, masticati e poi evacuati dal black rhino fino a formare dei trucioli di un paio di centimetri perfettamente tagliati. Noi tre torniamo quindi alla Toyo mentre i tracker fanno le loro cose da tracker ormai distanti e indistinguibili nella vastità del paesaggio. Nel frattempo vediamo in lontananza una giraffa che scatta sull'attenti appena avverte il rumore della macchina. Il Grootberg è l'unico lodge autorizzato a portare i turisti all'interno dell'area di conservazione pertanto gli animali non sono per nulla abituati al "traffico", ci colpirà moltissimo, appena l'indomani, la totale differenza di atteggiamento degli stessi animali all'Etosha, del tutto indifferenti a queste rumorose scatolette metalliche in cui noi umani scorrazziamo. Poco dopo facciamo un incontro davvero speciale: la coppia di Rhino Ranger a protezione della Concervacy che si uniscono anche loro con noi nella ricerca. Sono svegli ovviamente da prima dell'alba e hanno percorso già 10-15 km, rigorosamente a piedi, dal loro accampamento al punto dove li abbiamo incrociati. Uno di loro è armato di fucile, l'altro ha con sè una borraccia da mezzo litro d'acqua. Fanno turni di lavoro da 25 giorni filati e sono "on duty" praticamente h24, vivono in un accampamento all'interno della riserva, che vedremo più tardi, costituito da due tende canadesi, due pannelli solari, un fuoco e una recinzione a protezione delle loro cose e di loro stessi. Non hanno mezzi in dotazione e si spostano unicamente a piedi macinando chilometri su chilometri in questo ambiente così arido, così desolato, con il solo scopo di proteggere questa splendida specie animale, che costituisce per loro una fortunata opportunità per avere un impiego e un salario, così come il Grootberg e il turismo in generale, costituisce per questa comunità una grande opportunità di sostentamento e diversificazione. Per tutta la mattinata ci ricongiungiamo più volte con i tracker che tuttavia non portano buone notizie e passiamo il tempo a percorrere praticamente ogni pista della riserva, anche Dessie impegnato nel riconoscere eventuali tracce. Spesso incrociamo dropping freschi ma le impronte non conducono da nessuna parte. Avvertiamo crescente l'insofferenza dei tracker e dei ranger: sono i primi che vogliono trovare i rhino, a volte abbiamo la sensazione che lo vogliano addirittura più di noi, probabilmente per provarci le loro abilità. A metà giornata ci fermiamo in una radura in posizione sopraelevata: siamo infatti dotati di un pic-nic completo con tanto di insalata di pasta e polpette. Ci rifocilliamo tutti insieme all'ombra: noi, i tracker e anche i ranger a cui naturalmente offriamo il pranzo. Anche le prime ore del pomeriggio sono impiegate in una ricerca frenetica ma, purtroppo, tutte le piste seguite dai tracker si riveleranno dei vicoli ciechi. Alle 14:00 decretiamo, seppur a malincuore, la fine della spedizione, risaliamo tutti sulla Toyo e diamo uno strappo ai ranger fino al loro accampamento. Dopo un ultimo avvistamento di mamma giraffa e il suo cucciolo, usciamo dalla riserva e percorriamo la strada che ci separa dal lodge in 2 ore: arriviamo impolverate, accaldate e stanche morte. In compenso il torcicollo di cui soffrivo da qualche giorno è sparito: probabilmente l'african massage di cui abbiamo "goduto" per tutto il giorno mi ha definitivamente sbloccata! Un ultimo sguardo alla ≠Khoadi //Hoas Conservancy (dove otto black rhinos se la ridacchiano ben nascosti) Ci diamo una rinfrescata per poi goderci un altro bellissimo tramonto dal lodge, commentando la giornata. La delusione per non aver visto il rinoceronte piano piano si dissolve e rimane la gioia per aver vissuto una vera avventura, non solo per le piste impensabili in mezzo al nulla su cui siamo state, per la vastità in cui ci siamo sentite minuscole, ma soprattutto per gli incontri straordinari, questa volta umani, che abbiamo fatto. "It's not always that you see a rhino. There aren't many around. But you know God graced them to be on earth."
    7 punti
  3. anche io ho fatto "l'errore" di introdurre le votazioni (proponevo il PNW o il Canada)...... sono stato messo in minoranza e alla fine andiamo in Indonesia...... 🤣
    7 punti
  4. Il mio weekend è cominciato moooolto bene!! Presi i voli!! Bologna-Francoforte-Dallas Atlanta-Francoforte-Bologna Lufthansa a 972€ a testa compreso di bagaglio in stiva. Non è poco, ma il mio obiettivo era restare sotto ai mille e fino a ieri non era stato possibile con nessuna compagnia nemmeno senza bagaglio in stiva. Dalla prossima settimana si inizia seriamente a programmare e prenotare auto ed hotel!
    6 punti
  5. In effetti non abbiamo ancora deciso. Siamo in seduta permanente, i ragazzi ormai abbondantemente maggiorenni rispetto all'ultimo otr hanno diritto di voto e siamo in parità: 2 sw 2 nw. Sono in corso frenetiche trattative per raggiungere, se non l'unanimità, almeno la maggioranza su una scelta. In extrema ratio interviene il regolamento (sheldon cooper docet) che prevede in questi casi che il voto di chi paga vale doppio. Vi aggiorneremo.
    6 punti
  6. Sabato 16 giugno 2023... metti un giorno ad Okaukuejo! Il programma di oggi prevede di esplorare la zona ad Est di Okaukuejo per dedicarci, il giorno successivo, a quella ovest fino ad Halali, dove dormiremo. Avendo escluso a priori di riuscire a raggiungere Olifantrus, l'idea è quella di procedere almeno fino alla famosa pozza di Ozomjuitji M'Bari e poi tornare indietro per fare qualche altro giro nei pressi del rest camp. Purtroppo perdiamo un po' di tempo con la sveglia e poi a colazione e ci mettiamo in auto verso le 7:40 che l'alba vera e propria è già passata da un pezzo. Decidiamo di puntare verso la waterhole di Okondeka, una delle più gettonate per riuscire ad avvistare l'omonimo branco di leoni stanziale, ma non abbiamo fortuna. Troviamo solo uno sciacallo intento a gironzolare. Anche proseguendo lungo la strada che supera Okondeka e collega le pozze asciutte di Adamax e Natco gli avvistamenti sono ridotti all'osso. Quando ci ricongiungiamo alla strada principale troviamo purtroppo anche una spiacevole sorpresa: lavori stradali ovunque che hanno completamente cambiato la - seppur banale - viabilità, tant'è che per la prima volta anche la fidata Maps.Me va in confusione. Ci sono parecchi mezzi pesanti impegnati a spostare grandi quantità di ghiaia che è stata precedentemente accumulata in montagnole e siamo obbligate a prendere un detour. La cosa che ci lascia piuttosto interdette è il fatto che non ci fosse avviso alcuno di questi lavori in corso nè al rest camp nè tantomeno lungo la strada per arrivare sino a qui. Inoltre ci siamo sempre tenute aggiornate con assiduità sul già citato gruppo DriveNam oltre che su alcuni gruppi dedicati agli avvistamenti del Parco senza trovare traccia alcuna di questi lavori...mistero! In ogni caso, in qualche modo ci districhiamo e riprendiamo quella che dovrebbe essere la strada principale ma il fondo è in condizioni pessime e dobbiamo andare pianissimo anche a causa di numerosi mezzi meccani che, invece, ci superano come dannati; già un po' sottotono, decidiamo che non abbiamo nessuna voglia di rischiare di perdere la giornata per pochi chilometri e facciamo inversione - tutto questo caos di sicuro non facilita gli avvistamenti. Superati nuovamente i lavori, direzione Okaukuejo, incrociamo infatti una coppia di giraffe che, come noi, sembra particolarmente disorientata da tutto questo movimento e fa fatica persino a decidersi ad attraversare la strada disseminata di mucchi di ghiaia. Siamo quindi di ritorno ad Okaukuejo per le 11:00 e, dopo una rapida pausa nella nostra room, decidiamo di vedere se c'è movimento alla waterhole. Abbiamo fortuna perchè evidentemente tutti gli animali del circondario sembrano essersi ritrovati qui: kudu, orici, springbok, zebre... in un vai e vieni ripetitivo, in cui tutti sembrano rispettare un ordine preciso. Accomodate sulla piccola "tribuna" in legno ci godiamo in tutta tranquillità lo spettacolo. Per pranzo organizziamo un pick-nic all'ombra, sempre nei pressi della pozza; passiamo buona parte del pomeriggio ipnotizzate dall'andirivieni di animali. Ad un certo punto, nella frenesia generale, arrivano anche gli elefanti, un gruppo di cinque individui adulti - ipotizzo maschi scapoli - che fanno scappare tutti facendo un gran casino. Saranno i padroni della pozza per un'ora abbondante e li fotografiamo da tutte le angolazioni. Magnifico! Poco prima del tramonto decidiamo di uscire per un giro veloce, a Gemsbokvlakte troviamo molte giraffe intente ad abbeverarsi e restiamo anche qui a lungo ad osservarle. Torniamo quindi ad Okaukuejo per il tramonto, altre giraffe e qualche elefante solitario in disparte, fino a quando puntualissimi compaiono anche i rino. Questa giornata è passata senza avvistamenti particolarmente sorprendenti e con ritmi decisamente lenti, ma il bello del safari è anche questo: saper avere pazienza, rallentare, appassionarsi anche alle piccole cose. Buonanotte Africa!
    5 punti
  7. Volo acquistato blq-lax tutto british sia andata che ritorno. Scalo a lhr andata h 2.25 🤞ritorno h 1.50 🤞.
    5 punti
  8. Venerdì 15 giugno 2024 Oggi lasciamo il Grootberg e il Damaraland per arrivare finalmente all'Etosha e le aspettative sono altissime. Abbiamo deciso di spendere quattro notti all'interno del parco, le prime due ad Okaukuejo, una ad Halali e infine una a Namutoni. Entreremo quindi dall'Anderson Gate e usciremo dal Von Lindequist Gate a est. La strategia è quella di "coprire" più area possibile di parco ma, con più tempo a disposizione, sarebbe stato possibile dedicare una giornata o due anche alla porzione più occidentale e remota (Dolomite/Olifantrus). In ogni caso, oggi dobbiamo percorrere ben 320 km fino al gate di ingresso ma per fortuna la C40, a partire dalla cittadina di Kamanjab, diventa una comoda seppur lunga strada asfaltata. Facciamo quindi una abbondante colazione e, dopo un ultimo sguardo commosso alla stupenda Klip River Valley dalla terrazza del Grootberg - come sempre spero sia un arrivederci e non un addio, salutiamo questo magnifico lodge e, verso le 8:30, siamo pronte a metterci in auto, dopo esserci fatte scarrozzare giù per la famigerata mulattiera per l'ultima volta dalla navetta. Troviamo la strada in discrete condizioni e arriviamo scorrevolmente a Kamanjab dove però decidiamo di tirare dritto fino all'incrocio con la C38. Invece di dirigerci subito a nord verso l'ingresso del parco, svoltiamo a sud per fare un pit-stop a Outjo a una manciata di chilometri di distanza. Outjo è una cittadina piuttosto grande se confrontata con gli altri centri abitati visti sinora ed è possibile fare ottimi rifornimenti prima di entrare all'Etosha. Dal momento che è risaputo che gli store all'interno dei Rest Camp non offrono moltissimo, ne approfittiamo per fermarci allo Spar locale, particolarmente fornito, per acquistare cibo e bevande per i prossimi pranzi e aperitivi. Uscite dal supermarket si è fatta, per l'appunto, quasi ora di pranzo e decidiamo quindi di fermarci alla Outjo Bakkery dove gustiamo con calma delle ottime quiche. Facciamo infine un rabbocco al vicino distributore e siamo pronte per dirigerci verso il mitico Anderson Gate dove arriviamo alle 13:30 spaccate. L'Etosha National Park non ha bisogno di presentazioni: è il parco nazionale più famoso del Paese e uno dei gioielli di tutta l'Africa australe. E' di fatto più grande del Kruger National Park ma ben 5.000 dei suoi totali 22.000 kmq sono occupato dal pan - una gigantesca distesa di deserto salino da cui il parco prende il nome: "Etosha" in lingua Ndonga significa, infatti, "il grande luogo bianco". Per fare un analogia con il Kruger, che ho visitato nelle zone meridionali e centrali, ha una rete molto meno capillare di strade e sono anche molti meno i rest camp e le aree di sosta; la caratteristica principale e suo punto di forza è però data dalla presenza significativa di sorgenti d'acqua - sia naturali sia artificiali - che, sparse per il parco, costituiscono un vantaggio negli avvistamenti. Non fraintendetemi, in safari, soprattutto se self drive, è tutta questione di tempismo, pazienza e fortuna ma la presenza di risorse d'acqua così ben segnalate sulla mappa costituisce un notevole aiuto per tutti gli appassionati. Avendo tempo sufficiente, la migliore strategia è infatti quella di appostarsi ad una pozza e...pazientare, sicuri che gli animali verranno da sè. Ovviamente ci sono pozze statisticamente più interessanti e fortunate di altre, in tal senso un eccellente aiuto in fase di programmazione per me è stato il manuale "The Photographers Guide to Etosha National Park", purtroppo acquistabile solo in formato digitale, che offre una panoramica dettagliatissima su ciascuna pozza e sulle strade del parco, disegnando degli itinerari "ideali". Tornando a noi: siamo finalmente ai cancelli del parco. C'è una coda di pochissime macchine, arriva il nostro turno e scendo dall'auto per compilare i moduli nel gabbiotto dei ranger lasciando i dati della macchina e indicazioni dei giorni di ingresso e uscita. Sono emozionata! Riprendiamo la guida e facciamo subito una deviazione alla pozza di Ombika, che troviamo praticamente asciutta, anche se frequentata dagli ungulati che vedremo con più frequenza: orici, zebre, nyala e springbok. In poco tempo raggiungiamo l'Okaukuejo Rest Camp dove facciamo subito il check-in e prendiamo possesso della nostra room: la posizione di queste sistemazioni economiche non è certo il massimo dal momento che siamo vicine alla strada ma la stanza è grande e confortevole, sicuramente meglio di quanto ci aspettassimo. Giusto il tempo di scaricare i bagagli e ripartiamo ad esplorare. Prendiamo la strada principale verso Halali, che troviamo - purtroppo - in pessime condizioni: ci sono corrugazioni pazzesche e il fatto di andare piano per lasciare il tempo agli avvistamenti aumenta notevolmente le vibrazioni. Vediamo tanti struzzi e piccoli gruppi di gnu e un dik-dik ma in questi primi momenti è il paesaggio che stupisce: c'è una strana luce che rende i colori quasi solidi, la linea dell'orizzonte è netta come un taglio tra la savana arida a perdita d'occhio e questo cielo reso plumbeo dalla polvere e dal caldo torrido del pomeriggio. Arriviamo fino alla pozza di Ondongab, affacciata sul pan, che troviamo asciutta per poi rientrare verso Okaukuejo percorrendo alcune strade secondarie che passano leggermente all'interno. Ed è qui che facciamo l'Avvistamento della giornata con la A maiuscola: un giovane leone maschio sul "kill" una malcapitata zebra. Lo troviamo letteralmente sdraiato sulla preda a meno cinque metri da noi, di spalle alla strada quasi a proteggerla da occhi indiscreti; uno sciacallino timido ma risoluto gli gira attorno, sperando di poter racimolare qualche avanzo. Ad un certo punto il leone si alza di scatto infastidito, lo sciacallo sparisce in quattro salti e lui torna a risedersi tranquillo sul pasto. L'emozione è alle stelle, questo è davvero un fantastico avvistamento. Stiamo li per molto tempo, mentre vanno e vengono altre auto, e il leone resta praticamente immobile. Io spero di avvistare il resto del branco perché sicuramente non è solo, anzi potrebbe trattarsi di una coppia "in luna di miele" che ha cacciato insieme, ma purtroppo non abbiamo fortuna. Il tempo passa e noi dobbiamo rientrare: riprendiamo la strada fino a sbucare a Gemsbokvlakte dove osserviamo una elegantissima giraffa che si sta dirigendo proprio là per l'abbeverata del tramonto. Proseguiamo oltre e arriviamo nei pressi di Nebrownii, che avevamo trovato vuota all'andata: ora ci sono alcuni elefanti davvero enormi intenti a farsi i famosissimi "bagni" di fango e polvere per proteggersi dai raggi UV. Il colore biancastro che acquisiscono dopo essersi cosparsi della caratteristica terra chiara che contraddistingue quest'area ha fatto guadagnare loro l'appellativo di "ghost elephants of Etosha". Maestosi! Decisamente soddisfatte di questo primo pomeriggio di safari, torniamo ad Okaukuejo per rinfrescarci e riposarci un po': in fin dei conti è stata una giornata piuttosto piena e siamo cotte! Con il sole ormai tramontato, prima di recarci al ristorante facciamo un salto alla waterhole dove troviamo "i soliti sospetti": i rhinos! Siamo infatti habituè della Okaukuejo Waterhole che monitoriamo ormai da alcuni mesi grazie al live stream su Youtube della NWR e abbiamo scoperto che in questo periodo l'avvistamento notturno è pressoché garantito e infatti eccoli li, che condividono la preziosa risorsa con alcune giraffe - apparentemente le sole, insieme agli elefanti, a tollerare la loro burrascosa presenza. Andiamo a cena e riusciamo a stento a sederci nell'unico tavolo libero all'interno del ristorante, rimasto un po' spoglio perchè la stragrande maggioranza dei tavoli è stata spostata fuori e tutti mangiano a lume di candela e al freschetto. Capiamo che bisognava "prenotare" in anticipo indicando numero della camera e orario di arrivo: domani non ci faremo cogliere impreparate. Facciamo una cena veloce a base di carne e verdure, piuttosto scarsa a livello di qualità, e poi torniamo alla pozza dove ci godiamo dal vivo un incontro di "sparring" tra alcuni rinoceronti neri che sbuffano, alzano polvere, bisbocciano a tutto spiano quasi fossero degli "attori" pagati per intrattenere noi umani curiosi. Non sembra vero di essere finalmente qui!
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  9. Ciao a tutti!!!! Tornata Lunedì da Miami, scrivo un breve epilogo al post con qualche piccola osservazione raccolta durante il viaggio, in attesa (lunga) di un ipotetico diario Capitolo voli: volo preso su British Airways ma operato per la tratta Heathrow - Miami da AA. Tutto filato liscio ma ho appurato che ormai AA non permette quasi mai il Check in online e non volendo, per principio, sborsare soldi per il posto a bordo, bisogna essere in aeroporto molto presto per il check in per avere posti non separati, i voli sono sempre pienissimi, mai un posto libero. Lo spazio vitale con AA è molto ridotto. Film nuovissimi, cibo orrendo escludendo il gelato Capitolo lingua: A Miami nessuno parla inglese l'addetto all' immigration ci ha parlato in italiano. Nei locali è pieno di personale italiano o al massimo ci hanno parlato in spagnolo. Capitolo Spring Break: Un disastro Prezzi altissimi per strutture di livello basso e tutta SoBe letteralmente militarizzata, spiaggia compresa. Coprifuoco dalle 00 alle 6:00 e tutto blindato di giorno. Ocean Drive e tutte le sue traverse sono chiuse al traffico. Alcuni ingressi in spiaggia sono chiusi e gli altri hanno controllo bagagli. Devo ammettere che no abbiamo mai visto nessuno ubriaco in giro ma negli alberghi fanno casino eccome. Meteo: 10 giorni di sole sparato ma con temperature e umidità molto variabili. Siamo arrivati con un clima che loro hanno definito estivo, 30 gradi con umidità altissima quindi percepiti mille mila e sudore costante, dopo 3 giorni finalmente il clima è tornato in linea con la stagione. Mattino e sera con golfino e giorno a 27°. Ultimi due giorni ci siamo ritrovati di nuovo in un acquario. Prima nostra volta ad Est: Ma quanto traffico c'è?????? TRaffico ovunque con code ad ogni ora di ogni giorno. Parcheggi: i pagano tutti tramite app, la prima volta va inserita la carta di credito con i dati personali. Le volte successive basta solo inserire il lotto del posteggio e autorizzare il pagamento. Sono carissimi ovunque. Noleggio auto: solita Alamo, unica differenza trovata è stato che a Miami nella categoria SUV standard era pieno di monovolume a 7 posti e pochi SUV. Siamo usciti con una Santa Fè, con pochissime miglia. UP & Down del viaggio: Everglades con Flamingo ed Shark Valley in bici⬆️ Key West⬆️ e la Key Lime Pie⬆️ Naples con super ville e tramonto al Pier ⬆️ KSC e Cocoa Beach⬆️ Daytona⬇️ Fort Lauderdale⬇️ Miami⬆️ Ps. Nessun problema nel reperire frigo in polistirolo
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  10. Ah i bei tempi del Dolphin Motel a San Diego!!!
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  11. Ho noleggiato l'auto con Thrifty (gruppo Hertz). Il guidatore aggiuntivo, anche se coniuge, non é incluso. E' però sufficiente iscriversi al Blue Chip Rewards (il loro programma fedeltà) e si ha diritto al coniuge guidatore aggiuntivo gratuito.
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  12. No, con il piano base il limite dei 1000€ vale per tutte le transazioni in valuta estera. Oltre (e nei fine settimana) si paga l'1% di commissione, che a me conviene comunque perchè è più basso della mia Nexi tradizionale. Io l'avevo fatta nel 2019 e avevo pagato solo le spese quotidiane (mi era arrivata il giorno prima della partenza), mentre nel 2022 l'ho fatta fare anche a mio marito, così avevamo 2000€ di limite! Nei benzinai è sempre un terno al lotto: mai una volta che ci è filata liscia la transazione, dobbiamo sempre entrare e pagare direttamente. Ma se non ricordo male, nell'ultimo viaggio eravamo riusciti ad usare la Revolut anche lì.
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  13. Ciao, dopo eoni torno a scrivere qui per un'inaspettato viaggio a fine estate. Il 2024 doveva essere anno da Corea o da lande desertiche asiatiche, invece un pò la necessità di una confort zone dopo anni tribolati, un pò la tanta voglia di tornare dopo vari anni ci ha portato a comprare un volo con andata su Seattle e ritorno da LA. Le date sono dal 13 al 28 Settembre. Il nord ovest è forse la zona degli usa che ho studiato meno negli anni, perché per vari motivi non ci sono mai andato a tiro. Prima di prenotare il volo pensavo ad un loop con i parchi canadesi della british Columbia, ma alla fine ho assecondato le richieste di costa di mylady. e quindi costa di Washington, Oregon e California. Ho le idee un pò confuse e studierò ma le priorità sono: il giusto tempo per Seattle, considerando che ho fatto l'adolescenza a pane e grunge, un mix di costa e parchi considerando che tutti i parchi della zona non ci stanno come non ci sta tutta la costa. Cosa scegliere quindi?? Yosemite già visto, altri due must sono Big sur e sequoia che non abbiamo mai fatto. SF e LA già viste e bypassabili. Credo che Vancouver island non ci stia, anche se mi piacerebbe molto. Ecco, se avete consigli liberi fate pure. Io nel frattempo mi metto a studiare.
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  14. concordo con @al3cs, secondo me intendono se sia "non in Inglese" nel senso dell'alfabeto. Ad esempio provando a fare una prenotazione con Alamo tra le condizioni si legge: Clienti che si recano negli Stati Uniti e in Canada da altri paesi È importante che i clienti verifichino con l'ufficio appropriato della motorizzazione negli stati o nelle provincie in cui intendono viaggiare per assicurarsi di rispettare le varie leggi sulla patente di guida. Le patenti di guida digitali non sono accettate. Le seguenti pratiche sono utilizzate per garantire che il cliente presenti al momento del noleggio una patente di guida con foto valida. I clienti che viaggiano verso Stati Uniti e Canada da un altro paese devono presentare quanto segue: • Patente di guida del paese di residenza corretta, in corso di validità e che includa una fotografia e • Se la patente di guida del paese di residenza è in una lingua diversa dall'inglese (o francese, per i noleggi in Canada) e i caratteri sono gli stessi dell'alfabeto inglese (ad esempio, tedesco, spagnolo, ecc.), è consigliato, ma non obbligatorio, il possesso di un permesso di guida internazionale a scopo di traduzione, oltre alla patente di guida del paese di residenza. • Se la patente di guida del paese di residenza è in una lingua diversa dall'inglese e i caratteri non sono quelli latini (ovvero non sono basati sull'alfabeto latino esteso come ad esempio tedesco o spagnolo, ma è russo, giapponese, arabo, ecc.), è obbligatorio il possesso di una patente di guida internazionale. • Se nel paese di residenza non è possibile ottenere la patente di guida internazionale, è possibile sostituirla con una traduzione certificata e stampata. In entrambi i casi deve essere presentata anche la patente del paese d'origine. • I clienti non possono noleggiare un veicolo con il solo permesso di guida internazionale. Il permesso di guida internazionale è la traduzione della patente di guida del paese di residenza di un individuo e non è considerata né una patente né un documento di identità valido. • In alcune località degli Stati Uniti, ai clienti che non possiedono una patente di guida rilasciata negli Stati Uniti può essere richiesto di fornire ulteriori documenti. Tra questi figurano un passaporto valido o, in alcuni stati (AZ, CA, CO, NM, TX), una scheda elettorale valida in Messico e/o altra documentazione relativa al viaggio di andata e ritorno.
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  15. Sicuri di non essere capitati a Naples?
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  16. A mia discolpa sono massacrato dalla fiera e (stra)parlare di Yellowstone mi ha evitato 150 anni di carcere...
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  17. ho provato, fatemi sapere se è il procedimento corretto
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  18. Cara @al3cs desidero informarti che ti odio almeno quanto le due cinesi che ho in macchina e che pretendevano di farmi capire dove andare partendo dal loro fottuto Google maps in cinese, come fosse una meravigliosa gara di orientieering
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  19. Sicuramente un'ottima idea: tieni conto che le prenotazioni dentro Yellowstone aprono un anno prima e vanno via come il pane, quindi se hai la possibilità di avere delle date certe ti consiglio di prenotarle eventualmente anche prima di avere i voli (io ho fatto così nella prima visita, anche se in realtà dentro il parco ho trascorso una sola notte all'Old Faithful).
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  20. Esattamente oppure al contrario in base alla combinazione migliore dei voli. Però tassativamente devi cercare il multicity e non voli separati per questo trovi prezzi assurdi
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  21. Secondo me con questa stima sei stato parecchio ottimista: io sono reduce da un recente OTR in camper e di benzina ho speso all'incirca il quadruplo di quello che avrei speso in auto, a fronte di un consumo medio di 5km/l. Magari ci sono altri camper che consumano un po' meno (il nostro era un truck camper 4x4), ma dubito che tu possa stare agevolmente sotto i 10km/l, io rifarei i conti tenendomi un po' più larga con le stime.
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  22. Sono completamente d'accordo con Ale sia sul Grand Teton che sull'itinerario che ti ha proposto con i pochi giorni che hai a disposizione. Il giorno 9 potresti dedicarlo quasi tutto a questo parco. Al Grand Teton può valere la pena anche solo fermarsi ai vari viewpoint. Se vuoi averne un'idea prova a guardare il mio diario del 2023 in firma. Inviato dal mio 2201117TY utilizzando Tapatalk
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  23. Il giro di bartolinovic mi sembra ottimo. Stavo anch'io pensando di proporti di tagliare Durango e Moab perché sono di più facile inserimento in un altro viaggio, ad esempio quello in Colorado come abbiamo fatto noi nel 2022 mentre le White Sands che sono un parco stupendo e tutto sommato anche San Diego si fa fatica a inserirli in un itinerario che non sia il South West. Al limite se volete passare da Las Vegas potete arrivarci da Sedona e rinunciare al Joshua Tree. Inviato dal mio 2201117TY utilizzando Tapatalk
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  24. Dentro a Yellowstone probabilmente trovi ancora qualcosa a Canyon, mentre fuori (West Yellowstone) dovrebbe essere leggermente più facile, ma come detto da Ale, sei veramente al limite coi tempi; da tenere presente che a sud di Yellowstone c'è il Grand Teton NP e non allungarsi è un delitto clamoroso.
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  25. Ciao @Sir biss , ben trovato! Calgary potrebbe non essere male come base di partenza per visitare Yellowstone (e strada facendo, Glacier e Waterton), quello che mi lascia più perplessa è la disponibilità di alloggi all'interno dei parchi: secondo me per luglio sei estremamente in ritardo quindi, prima di stilare un itinerario, e visto che Yellowstone sarebbe il cuore del viaggio, io mi assicurerei di trovare posto per almeno 4 notti. Inviato dal mio Pixel 7a utilizzando Tapatalk
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  26. Se il volo sarà in orario, fra immigrazione e ritirare l'auto dovreste essere sulla strada verso le 16:30 o giù di lì. Dovendovi dirigere verso nord a quell'ora non sarà un problema fino a poco prima del centro in Seattle, ci vorranno al massimo 20 minuti non di più. Il problema viene dopo, anche se potete usare la carpool lane. Il traffico sarà bello pesante e ci vorrà probabilmente intorno a 1 ora e un quarto o anche di più per arrivare in Marysville, che è dove il traffico "magicamente" scompare. Praticamente i tempi di percorrenze saranno più che raddoppiati. Sta a voi decidere cosa fare e cosa vi sentirete di fare dopo circa 13 ore di volo. Io onestamente la prenderei con calma e cercherei un posto dove dormire in Seattle, ma a nord del centro. Al mattino il traffico in uscita da Seattle verso nord è leggero. Tra l'altro giovedì è anche uno dei giorni peggiori per il traffico, insieme al martedì e venerdì. Sent from my SM-A326U using Tapatalk
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  27. Peccato, secondo me Seattle merita molto Io ci sono stata a settembre: premettendo che preferisco di gran lunga la carne al pesce, se cerchi una cena da ricordare, sicuramente il Crab Pot te la offre. Non tanto per la qualità (comunque buona), quanto per l'esperienza: se scegli un Seafest ti danno un bavaglino e un martello e ti rovesciano la cena sul tavolo. Non si dimentica, te lo assicuro! Solo la fila al confine. L'eTA, come l'ESTA, serve solo se arrivi in aereo o in nave. Io ho un piacevole ricordo di Anacortes e Bellingham, ma tendenzialmente credo che un posto valga l'altro. Io ho usato Economy Car Rentals un paio di volte, zero problemi. Non dovrebbe essere necessario né avvisarli né pagare un supplemento ma, in tutta onestà, non ho mai noleggiato con Thrifty, ti consiglio di controllare le loro politiche. Onestamente non ho grandi memorie di Westport, mentre Astoria è graziosa (ed il tramonto davanti al relitto della Peter Iredale può avere il suo perché); io te la consiglierei.
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  28. Grazie @al3cs... I voli che stavo monitorando oggi 1.3 sono lievitati di circa €140. Avevo trovato un blq-lax orari comodi a €521 sul sito lufthansa (per noi blq o fco vanno bene) mannaggia la democrazia la geriatria la figliocrazia etc etc...😠
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  29. attento che poi le agenzie ti copiano l'itinerario!! posto che Sheldon ha sempre ragione, io direi che, se sei anche quello che organizza oltre che pagare, puoi avere sicuramente anche il diritto di veto!
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  30. In effetti ci avevo pensato, un cosa del tipo: giorno 1 seattle - san diego con sosta intermedia a morro bay! 😂
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  31. quoto (da quando non scrivevo una roba simile ) quoto ancora di più 😁
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  32. segnalo che sto prenotando tramite il sito https://www.mgmresorts.com/en.html e in quanto utente registrato per le mie date mi offrono le camere gratis presso Excalibur, Luxor, New York New York (pagando solo le resort fee) mentre una notte gratis su due per MGM, MGM Park. Più sconti sugli altri. Se dovete prenotare provate a dare un'occhiata. ad esempio il New York New York su Booking viene 280€ due notti mentre così viene 84$ sempre due notti!direi che non è male
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  33. da fare in abbinata con le vicine Hidden Falls e Inspiration Point
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  34. Sono d'accordo con Ale. Con i giorni che avete a disposizione mi sembra la soluzione migliore.
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  35. Guarda @sfex, se togli Tofino di notti ne recuperi ben tre, perché partendo da Seattle IMHO puoi tranquillamente saltare la sosta nella inutile Port Angeles (comoda se si scende dal traghetto, ma nulla di più) e andare direttamente a Forks. A quel punto io spezzerei la tratta verso il Crater Lake passando per il Lassen, aggiungerei un giorno a Seattle e l'ultima notte la sistemerei tra Bandon e Fort Bragg, per avere il tempo di girare un po' la zona dei Redwood, così: 1 FCO - SFO 2 San Francisco - Lassen NP 3 Lassen NP - Crater Lake 4 Crater Lake - Painted Hills - Portland 5 Portland - Mount Rainier 6 Mount Rainier - Seattle 7 Seattle 8 Seattle 9 Seattle - Forks 10 Forks - Astoria 11 Astoria - Newport 12 Newport - Bandon 13 Bandon- Trinidad (per dirne una) 14 Trinidad - Fort Bragg 15 Fort Bragg - San Francisco 16 San Francisco 17 SFO - FCO Ti resterebbe il tappone del giorno 4 (probabilmente anche il più sacrificabile), ma per il resto credo che sarebbe più equilibrato, vi darebbe modo di vedere qualcosa in più, e magari a Seattle potreste ritagliarvi una mezza giornata per andare a vedere, se non gli orsi, almeno le balene. P.S. Non crucciarti troppo per i voli: è vero che su Seattle, sfortunatamente, le offerte sono poche, ma San Francisco è comunque una buona base di partenza perché ti permette di vedere il (bellissimo) nord della California!
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  36. Ma noooooo, povera, Sedona e abbandonata [emoji23][emoji23][emoji23]! Va beh, ti consolerai a Las Vegas [emoji41] Inviato dal mio Pixel 7a utilizzando Tapatalk
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  37. @rob82, secondo me la tua interpretazione è troppo letterale: a meno che tu non abbia ancora la patente di carta, che suscita più di qualche dubbio sia per la forma sia perché non immediatamente comprensibile dagli stranieri, la patente europea a tesserino va benissimo (oltretutto è scritta anche in inglese). Se hai ulteriori dubbi, magari prova a scrivere ad un'agenzia di noleggio in Idaho: di sicuro loro potranno darti le indicazioni più corrette.
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  38. Beh, insomma, direi che non è stata affatto male, e poter prenderla con calma probabilmente è stato un valore aggiunto!
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  39. eccomi presente!io pressione bassissima ma non ho avuto problemi in quel senso!
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  40. Noi siamo saliti al Delicate alla mattina presto come avevo letto in un paio di diari qui sul forum. È vero che la luce non è delle migliori ma l'aspetto positivo è che le rocce sono ancora fresche e non trasmettono il calore per cui la salita non risulta faticosa. Ti consiglio anch'io di entrare a Yosemite il più presto possibile. Inviato dal mio 2201117TY utilizzando Tapatalk
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  41. Ci penso... Tanto tempo ne ho.. però effettivamente anche questa opzione è interessante Inviato dal mio Pixel 6a utilizzando Tapatalk
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  42. Come insegna il buon @pandathegreat, io mi ripropongo come i peperoni
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  43. Non so come sia organizzata Dublino, ma immagino come Vancouver, dove l'ho fatta io e dove c'erano le corsie segnalate. Poi, visto che fanno i controlli prima, il volo arriva negli USA come se fosse un volo interno, saltando quindi la zona dei controlli. Inviato dal mio Pixel 7a utilizzando Tapatalk
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  44. Ok, perfetto, immaginavo. Grazie mille Inviato dal mio Pixel 6a utilizzando Tapatalk
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  45. Io invertirei il giorno 4 e il 5. Da Austin ti sposti verso Fredericksburg (che è alla stessa altezza) e la Hill Country e la sera arrivi a San Antonio da Bandera. Il giorno dopo visiti San Antonio e, se non ti interessano gli outlet, puoi addirittura arrivare a Houston la sera stessa, guadagnando un giorno.
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  46. Su questo avrei da obiettare... E' stata la prima cosa che ho pensato: le Hawaii non sono "solo mare"! In generale condivido i suggerimenti di @Marty74 e @alessipe, di giorni ne hai per fare un bel giro ma occhio ai pernotti, potresti essere già in ritardo per alcuni posti P.S. Ho scritto in contemporanea ad @acfraine, anche i suoi sono ottimi consigli (come sempre!)
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  47. ciao a tutti! sono elisabetta e ho scoperto questo sito cercando informazioni per il mio prossimo viaggio negli USA. Sto leggendo le varie sezioni degli itinerari e dei diari prendendo spunto, sono davvero bellissimi e pieni di informazioni! Per ora ho solo le date e i biglietti dei voli presi, appena avrò le idee un pò più chiare cercherò di mettere giù un itinerario per qualche vostro consiglio 🙂
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  48. Beh direi che la modifica di @al3cs alleggerisce decisamente un itinerario che per i miei gusti resta ancora troppo serrato perchè mette insieme veramente tante zone. però con la consapevolezza iniziale di non poter vedere tutto quella mi sembra la soluzione migliore
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  49. Ad oggi è il viaggio che mi è piaciuto di più in assoluto.
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  50. noi siamo stati questa estate nel PNW, limitanto la visita a Seattle ed all'Olympic Peninsula, pochi giorni in coda al viaggio delle Hawaii. Ci è piaciuto tutto molto, considera solo che di fatto è - solo - tanta natura. Noi abbiamo fatto Seattle - Port Townsend (bellissima cittadina, ci siamo arrivati in traghetto dalla costa di Seattle - da prenotare, noi non l'avevamo prenotato ed abbiamo fatto 2/3 ore di coda e non era detto riuscissimo a salire). Da Port Townsend partono le barche per vedere le orche. Poi abbiamo fatto due notti a Forks, ed una sul lago a Sud a Lake Quinault. Forks non offre molto, ma sei in posizione strategica per visitare le spiagge sulla costa (bellissime) ed il parco Hoh Hoh rainforest (che ci è piaciuto molto). A Lake Quinault abbiamo dormito nell'albergo storico di Roosvelt: in se carissimo ha un esterno ed una posizione stupenda, ma le camere sono ad essere gentili modeste e rumorosissime (la nostra, la più economica per la modica di circa 300 USD a notte, dava direttamente su tutti i motori dei condizionatori dell'hotel). Quindi ti consiglierei di dormire altrove ed andarci eventualmente a cena.
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