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pandathegreat

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  1. Normalmente a San Francisco si gira bene con i mezzi pubblici, però con i bambini, i vari bus di sightseeing possono essere una buona idea, soprattutto per il golden gate, se c'è vento diventa difficile da attraversare anche a luglio.
  2. le hawaii sono abbastanza fuori mano... 5 ore di volo per passarci una settimana, non so... Per i caraibi, è a fortuna, puoi avere una settimana di sole o un uragano, magari luglio è ancora presto per gli uragani. Per il giro, se fai 2 settimane, potresti provare qualcosa del genere: 1 Ita - San Francisco 2 San Francisco 3 San Francisco 4 San Francisco - Yosemite 5 Yosemite - Mono Lake 6 Mono Lake - Death Valley 7 Death Valley - Las Vegas 8 Las Vegas 9 Las Vegas - Grand Canyon 10 Grand Canyon - Route 66 - Kingman 11 Kingman - Los Angeles 12 Los Angeles 13 Los Angeles 14 Los Angeles - ... A me San Francisco piace più di Los Angeles e ci metterei una giornata in più... però Los Angeles è divertente e ci sono i parchi a tema.
  3. Dipende da cosa ti aspetti e da cosa cerchi. Siete tipi da shopping, centri commerciali, bar e discoteche? Al primo ragno cominci a ballare il tip tap sulle rocce? Gli insetti volanti ti danno fastidio? Allora rischi di non goderti i parchi, perché nel 99.99% dei casi dopo le 9 non c'è assolutamente niente da fare, se non le foto alle stelle. Se invece siete amanti delle passeggiate e di trekking, allora i parchi fanno per voi. Per una prima volta, io preferisco sempre un giro bilanciato con città e parchi, ma fatti per bene. Come dice @Vale23, San Diego è sicuramente il posto migliore dove passare qualche giorno in spiaggia, ma non pensare alle sabbie bianche e le acque azzurre dei caraibi. Altrimenti, segui il consiglio di @Nolamers, con un giro solo California e Las Vegas
  4. 13 Maggio 2018 - Luderitz - Kanaan Desert Retreat Canzone del giorno https://www.youtube.com/watch?v=tRcPA7Fzebw Ci svegliamo di buon ora, guardiamo fuori dalla finestra e... Nebbia... nuvole... cielo e mare color piombo. Meno male che siamo stati a Kolmanskop ieri pomeriggio! Piccola nota: in Namibia abbiamo incontrato nuvole e nebbia solo sulla costa, per cui, se volete fare delle escursioni, controllate sempre le previsioni del tempo! Visto che ieri ci siamo procurati il necessario per una colazione frugale e che non possiamo avanzare nulla, spazzoliamo con abnegazione: brioche al formaggio, chelsea bun, latte, caffè, banana, ancora latte che sennò resta... Carichiamo il Mostro, apro lo sportellino antipolvere e siamo pronti a partire, destinazione deserto del Namib... ah, no, benzina e controllo gomme, che ci aspetta qualche giorno senza rifornimenti. Ci eravamo ripromessi di fotografare il Luderitz Sign, poco fuori città, ma niente, ci siamo dimenticati! Fino ad Aus, la strada è quella che abbiamo già percorso l'altroieri, le nuvole ci salutano appena ricominciamo a salire e ritorna quel magnifico cielo blu. Ci fermiamo nuovamente a salutare i cavalli (poco) selvaggi di Aus, qualche km dopo la "città" (che secondo i siti locali ha tra 30 e 300 abitanti)... ... svoltiamo sulla C13 e ci tuffiamo nel deserto! Beh, abbastanza deserto, alcuni abitanti ci sono! o meglio, c'erano! 😂😂😂😂 La C13 è una lunga fettuccia di ghiaia battuta in mezzo al deserto, la strada è in buone condizioni, ma è polverosa, le poche macchine che si incrociano alzano delle grosse nuvole. La difficoltà maggiore è sorpassare, perchè per quanto la macchina davanti vada piano, la visibilità è prossima allo 0... Il trucco è spostarsi il più possibile in modo di uscire dal polverone e passare velocemente. Dopo un'oretta di strada, si svolta sulla D707 e capiamo che si, salendo di lettera dell'alfabeto la strada peggiora notevolmente e ballonzoliamo per bene, tra una sosta fotografica, una pipì open space, durante la quale mi attiro l'invidia di Barbara perchè lei non potrà mai firmare la duna con la pipì ed eccoci, finalmente il segnale per la N/a`an ku sê Kanaan Desert Retreat. Attenzione! la posizione non è quella che trovate su google maps, inserite il punto indicato sul loro sito e soprattutto, seguite le indicazioni che riportano, sono molto accurate. Oltretutto Googlemaps non calcola l'itinerario, perchè secondo lei (deve essere donna, per forza) non ci si può arrivare. In lontananza vedo una nuvola di polvere, un'auto davanti a noi, dopo un paio di curve, vedo l'auto ferma e comincio a dire a Barbara "Chissà cosa hanno visto!". Ci avviciniamo e capisco che non hanno visto niente, hanno "solo" bucato una gomma... Oddio, bucato forse è un po' riduttivo, la gomma è praticamente a brandelli, qualche minuto prima sulla strada abbiamo attraversato un punto in cui delle belle rocce acuminate sbucavano da sotto la sabbia e probabilmente il tipo ci è arrivato un po' troppo allegro. Mi fermo, vedo 2 signori non proprio di primissimo pelo e gli faccio: "Do you need help?" Mi si avvicina la signora facendomi un gesto con la mano, sulle orecchie e sulla bocca e penso "cappero, sarà mica sordomuta?"... Invece no mi guarda e fa: "Je ne parle pas anglais..." "Avez-vous besoin d'aide?" Che botta di culo, eh? Ti trovi in un paese la cui densità abitativa è di 3,2 abitanti per kmq e becchi uno che parla anche francese sulla tua strada... Scendiamo, provo a vedere se si può fare qualcosa, il marito mi dice che il cric non funziona, gli dico che se vuole accompagnamo la moglie alla reception e gli mandiamo la macchina del resort, che sicuramente saranno attrezzati. Ci carichiamo la signora, una volta arrivati alla reception spiego alla ragazza che il marito ha la macchina bloccata, faccio da interprete e finalmente... Arriviamo alla nostra camera: Il Kanaan Desert Retreat è costruito per essere quasi ad impatto 0, delle tende su palafitta sul crinale di una delle tante collinette della zona (gli hardap), bellissime, ben tenute. Scopriamo che è gestito da un'organizzazione No-Profit, che si occupa sia della wildlife dell'area che delle scuole e dell'addestramento al lavoro nel campo del turismo e dell'accoglienza dei San, che è una delle etnie più svantaggiate della Namibia: http://naankuse.com/ E qui facciamo il nostro primo incontro con la lingua locale, con i suoi clic e i suoi scoppi, una lingua che viene direttamente dalla preistoria, quando i cacciatori non dovevano farsi scoprire dalle loro prede e svilupparono questa lingua "naturale". Ad usarla, mentre parlano tra loro, sono le nostre 2 guide, 2 ragazzi simpaticissimi che ci accompagneranno per le nostre peregrinazioni. Si, abbiamo scelto di prenotare il Photographic tour, con i ghepardi, il giro al tramonto, la stellata e l'alba, da decidere se sulle dune o sulle dune con i ghepardi. Il primo appuntamento è verso le 15, facciamo un rapido giro in stanza e facciamo un errore terribile... apriamo le finestre, fa un po' caldo ed è meglio cambiare l'aria, pensiamo. Pranziamo sulla terrazza, pochi minuti di relax e via, con le nostre 2 guide andiamo verso il cheetah feeding... Non siamo soli, con noi c'è una famiglia che sta nel campeggio, ci aspettiamo 2 micioni docili e invece... Cominciano a soffiare, da dietro alla rete, saltano e ringhiano quando ci avviciniamo... per un attimo ho pensato che no, lì dentro non ci entro! Invece le 2 guide erano tranquillissime, ci hanno dato un bastone ciascuno, con l'indicazione di sollevarlo se gli animali si avvicinavano troppo... i ghepardi non attaccano chi è più grosso di loro e il bastone li disorienta... KFC (non pensate male, è Kanaan Feed Cheetah!), è più amichevole, mentre Hannabelle è nervosa, tanto che inizialmente le tirano un pezzo di carne che lei va a mangiare sotto l'albero. I 2 ragazzi ci raccontano un po' di cose sui ghepardi, in questa zona c'è circa il 20% di tutti i ghepardi veramente wild in Namibia, qui tengono gli animali che sono stati ritrovati feriti o abbandonati da cuccioli e che non possono essere reintrodotti in natura. Non sono tranquillo come al Quivertree, avere un ghepardo che si avvicina quatto quatto al gruppo non è una cosa rilassante, ma le guide sanno cosa fare e si dispongono in modo di controllare entrambe i mici. Finita la merenda dei gattoni facciamo un rapidissimo passaggio in camera, fa ancora caldo e lasciamo ancora la finestra aperta e via, tramonto con aperitivo, questa volta da soli. La zona è meravigliosa, non c'è tantissima wildlife, vediamo da lontano un paio di struzzi e un po' più da vicino una volpe del capo, che però non riusciamo a fotografare. Arriviamo nella vallata centrale in tempo per l'aperitivo e per il tramonto, una sfilata di alberi che fa da cornice al sole che cala. Questo è proprio il logo del Kanaan, l'albero più famoso! Prendiamo appuntamento con le guide per lo stargazing, abbiamo giusto il tempo per la cena! Davvero ottima, la carne di manzo veramente eccezionale, buon vino, il personale è tutto locale e di livello. Qui incontriamo i nostri "amici" francesi... anche lui parla inglese come una vacca spagnola e mi tocca fargli da interprete con la cameriera; lui ci racconta che sono venuti i 2 ragazzi col cric ma soprattutto con un mattone per tenerlo fermo sulla sabbia e in 5 minuti hanno sistemato. Sono 2 buzzurri patentati, sgarbati col personale che ha l'unica colpa di non parlare francese (ma parlano inglese, afrikaans e tedesco), non ci pensano nemmeno ad offrirci il vino per l'aiuto, non hanno fatto nessuna delle attività previste, ci dicono che all'Etosha hanno visto giusto qualche elefante, ma chissenefrega, noi adesso andiamo a goderci le stelle! Prendiamo i piumini in macchina e via, torniamo verso gli alberi e ci perdiamo per un'oretta tra le stelle più incredibili di tutta la mia vita. Lo spettacolo è impareggiabile, non c'è fine, il buio è totale tutto intorno, la via lattea è meravigliosa, niente, ci siamo innamorati! Mentre rientriamo, chiediamo cosa è meglio fare per l'alba e loro ci consigliano l'alba con i ghepardi... vabbè, non ci hanno mangiato oggi, speriamo che domattina non lo facciano!!! Buonanotte mondo!!! Ah, no... torniamo nella nostra tenda e ci ricordiamo delle finestre aperte... ma è tardi, fa freddo, chiudiamo la finestra, ma niente, non c'è nulla per riscaldare la stanza, i letti sono piccoli, un po' meno di una piazza e mezza, ci infiliamo per bene sotto le coperte, ci guardiamo e... Vabbè, siamo in viaggio di nozze, prendiamo anche il secondo piumino e ci facciamo piccoli piccoli sotto la montagna di coperte nello stesso letto e... Buonanotte mondo! BRRRRRRRR!
  5. pandathegreat

    PNW 2018

    è uno dei motivi per cui questa zona non è tra le priorità assolute per il ritorno ad Ovest! Molto interessante quello che dici a proposito dei vini, non sono un sommelier, ma sono curioso e mi piace assaggiare vini da tutto il mondo... per il momento Italia e Francia battono tutti!
  6. Non farti ingannare dalle agenzie, considera che nelle città si trovano dei b&b a prezzi nettamente inferiori anche a quelli che ti propone la Cardboard box... per i resort, ce ne sono per tutte le tasche, da quelli a 500€ a notte a quelli più modesti. L'unica cosa su cui non devi risparmiare è la macchina, ho visto persone girare con le Duster o con le Rogue, che saranno fighe, ma non sono proprio l'ideale con le gommine da asfalto.
  7. non è nemmeno l'unico posto dove è necessario, ci vuole per il Deadvlei, dove te lo fanno pagare all'uscita, per la Welwitschia Drive (si può comprare al ministero, ma nessuno sa né come, né dove, noi l'abbiamo preso in uscita proprio dal Deadvlei) e ci vuole per la zona di Sandwich Harbor, dove in teoria potresti anche andare da solo, in pratica, meglio con uno del posto, che guidare sulle dune non è proprio semplice!!!
  8. 12 maggio 2018, una piccola aggiunta. La gita in mare col catamarano è stato il vero valore aggiunto di questa giornata, molto bella davvero. Per pignoleria, aggiungo che l'isola dei pinguini fa parte di un arcipelago denominato Penguin Islands, ma si chiama Halifax Island. Il comandante del catamarano ci ha raccontato la storia di Halifax Island, che era coperta di uno strato di quasi 40 metri di guano... 40 metri!!! Ci ha mostrato la foto qui sotto... l'isola pullulava di pinguini prima dell'inizio dello sfruttamento... L'estrazione ha distrutto l'habitat dei pinguini, che si nascondevano dai predatori nelle gallerie sotto il guano. Ma non solo... All'inizio è stata la pesca delle acciughe, che sono state sterminate, poi hanno cominciato con le sardine, finite le sardine, sono passati ai crostacei. La colonia si era ridotta a poche centinaia di esemplari. Negli anni 70 l'allora governo sudafricano decise di istituire un'area protetta, dove sono vietate caccia e pesca; quest'area si è espansa fino a coprire 12000 kmq, 400 km di costa per 30 km di distanza. Ora la colonia si è ripresa, ci sono circa 5000 pinguini! E poi Kolmanskop... che dire??? Incredibile, spettrale, la sabbia conquista quello che le era stato rubato... siamo al margine della Sperrgebiet, la Zona Vietata, dove vengono ancora estratti diamanti. La zona appartiene alla NamDeb (dove Deb sta per De Beers!) e non è possibile accedere, se non con un permesso e una guida. Barbarina protezione sabbia modalità ON!
  9. è il più bello dei parchi in zona, proseguendo per le Keys non perderti la Big Cypress Road e la Shark Valley... a me è piaciuto un sacco anche l'Anhinga Trail.
  10. C'è il Corkscrew Swamp Sanctuary, molto bello: http://corkscrew.audubon.org/
  11. Qualcosa trovi, ma non è proprio un paese per vegetariani... Inviato dal Millennium Falcon
  12. guarda, la nostra guida a Walvis Bay ha definito pollo e maiale come "Namibian veggies!"... 😂 sulla costa trovi anche dell'ottimo pesce, le ostriche, le aragoste... all'interno mangi quasi esclusivamente cacciagione, tutta buonissima.
  13. forse, non è proprio lo stesso, ma quasi: https://kay.ac/BUcFwo
  14. arrivo a San Francisco e partenza da LA: https://kay.ac/DV_LAq anche questo: https://kay.ac/DbRq7d
  15. Da Roma su kayak ho trovato un volo multicity con partenza alle 9:40 e arrivo a San Francisco alle 17:30 a 468€ ... magari ti conviene anche prendendo un b&b in zona aeroporto.
  16. non sempre il volo multicity costa di più, valuta tu... nel 2015 ero arrivato nel pomeriggio, anche abbastanza presto... da dove parti?
  17. Ma hai il volo la sera? anche passando per l'autostrada sono comunque 5 ore... non farei un trasferimento così lungo. Ricordati che a novembre le giornate sono più corte e non è facile riuscire a fare tutto nella stessa giornata, ritrovarsi sul big sur di notte non sarebbe il massimo. ne sei consapevole e va bene, la cosa che non mi piace è quel ritorno il giorno del volo... o aggiungi un giorno, oppure potresti pensare a qualcosa del genere: 1 Ita - SF - Monterey 2 Monterey - Santa Barbara 3 Santa Barbara - SD 4 SD 5 SD 6 SD - LA 7 LA 8 LA - San Francisco 9 San Francisco 10 San Francisco 11 San Francisco - Ita Un giorno in più a San Diego che secondo me merita più di LA...
  18. i primi 2 erano anche amichevoli, vedrai le altre che abbiamo incontrato! Non è per neofiti, ma per chi ha già un po' di pratica nell'organizzare un on the road. Noi abbiamo puntato 2 o 3 resort che volevamo assolutamente e li abbiamo prenotati da soli, così come gli alloggi in città e i voli. Per il resto e per il disegno di base dell'itinerario abbiamo contattato un'agenzia locale, la Carboard Box Travel Shop (www.namibian.org) a cui abbiamo dato un budget da rispettare. Loro ci hanno prenotato gli hotel nei parchi, alcune delle escursioni e l'auto. Mi raccomando, ho visto girare parecchi SUV, come i rogue o l'escape o peggio ancora, le duster... Vanno bene per le strade tenute bene, ma il pickup che avevamo è stato perfetto per tutte le condizioni che abbiamo affrontato, dalla sabbia, alle strade sassose e dissestate, dalle salite (e discese) da affrontare con le ridotte, ma soprattutto aveva 2 ruote di scorta e 140 litri totali di gasolio, che sono l'ideale, visto che in alcuni casi tra 2 distributori c'erano 400 km. Guarda, non credevo, ma sto lavorando sulle foto e ogni foto è un colpo al cuore!
  19. pandathegreat

    West 2018

    Anche partendo presto, una volta in zona San Bernardino c'è quasi sempre traffico... no, Joshua merita più di una deviazione al volo.
  20. Da Las Vegas c'è un volo in elicottero direttamente per il grand canyon... non è economico, ma è l'unico modo per evitare tapponi. Altrimenti, il giro di @al3cs è fantastico. Io non amo Los Angeles, ma se è la prima volta, ci può stare, soprattutto se vuoi fare almeno uno dei parchi di divertimento, che ti portano via una giornata intera. In ogni caso ci sono tantissime cose da fare e vedere, le distanze sono considerevoli, nel 2015 con 3 notti a LA ho fatto 350 miglia senza mai uscire dalla contea...
  21. con 3 settimane piene, qualcosa del genere: 1 ita - San Francisco 2 San Francisco 3 San Francisco 4 San Francisco 5 San Francisco - Yosemite 6 Yosemite - Mono Lake 7 Mono Lake - Death Valley 8 Death Valley - Las Vegas 9 Las Vegas 10 Las Vegas - Zion 11 Zion - Bryce 12 Bryce - Page 13 Page - Monument 14 Monument - Grand Canyon 15 Grand Canyon - Route 66 - Kingman 16 Kingman -San Diego 17 San Diego 18 San Diego 19 San Diego 20 San Diego - LA 21 LA - Ita Ti ho inserito LA l'ultimo giorno, perchè di solito è più economico ripartire da LAX.
  22. Pacific North West, è la parte tra Oregon, Washington, Idaho e British Columbia. E allora ti esce un giro spettacolare, magari con qualche giorno di mare a San Diego e Santa Barbara
  23. Appunto per quello ti dico che la settimana di mare ti porta via tanto tempo. Lo so, San Diego non sono le Hawaii, ma se alloggi a La Jolla riesci a fare qualche giorno di mare senza rinunciare ad un bel giro.
  24. stai cercando di unire 2 viaggi completamente diversi, considera che tra l'Olympic e la Monument Valley ci sono quasi 1500 miglia, senza considerare le deviazioni. Tutto dipende da quanti giorni hai... se hai un mese, allora si, meno, no, dovresti fare le corse. Anche qui... per fare da San Francisco a Los Angeles passando all'interno, ci vogliono 2 settimane abbondanti... ne vale la pena fare 5 ore di volo per passare una settimana su un'isola? Il mare è inevitabile? potresti anche fare un giro sulla costa californiana, passando qualche giorno a San Diego.
  25. @polly77, adesso che stiamo sistemando le foto, ogni giornata è un colpo al cuore, ci tornerei anche domani!
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