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pandathegreat

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  1. hai pensato al campeggio? nei parchi è una soluzione economica per essere sempre al centro dell'azione.
  2. Partiamo da qui... ti sconsiglio di guidare di notte, soprattutto in Canada, dove il rischio di trovare grossi animali in mezzo alla strada è alto, anche lungo le autostrade. Per quanto riguarda il giro, qualche anno fa ho fatto un giro da Montreal, sempre restando in Canada, c'erano le restrizioni per il Covid e gli USA non avevano ancora aperto al turismo... Per quanto riguarda il giro, controlla che le attrazioni siano aperte tutti i giorni, visto che spesso operano ad orario ridotto negli USA fino al Memorial day, che l'anno prossimo sarà il 26 maggio e in Canada fino al Victory day, che cadrà il 19 maggio. Per le tappe, cerco di limitare gli spostamenti a 4/5 ore, nelle ore centrali della giornata, della zona ad ovest di Toronto oltre alle cascate del Niagara, abbiamo visitato l'isola di Manitoulin, trovi qualche indicazione nel diario in firma.
  3. Secondo me, sì, per fare il loop bastano 3 ore e il parco alla fine non è enorme, tra il Bryce Point e Sunset point ci sono meno di 10 minuti in auto. Per me la scintilla con Zion non è mai scattata, mentre mi sono assolutamente innamorato del North Rim del Grand Canyon... se rimedi una notte da qualche parte potresti pensare ad inserirlo. Da Desert View ti conviene andare direttamente al Mather Point, per la bicicletta, potrebbe essere una buona idea. Per dormire, Grand Canyon Village o Tusayan.
  4. Noi tra sottomarino e Seaport abbiamo impiegato l'intera giornata, considera che negli USA chiude tutto abbastanza presto.
  5. 24 Agosto - Senyati - Elephant Sands Si avvicina la fine di questo viaggio, da oggi si parte in direzione sud, ci svegliamo al Senyati con una splendida alba. Facciamo colazione sulla nostra veranda, godendoci la vista sulla pozza, per il momento non ci sono elefanti, ma tantissimi hornbill che vengono a cercare qualche briciola dai nostri muffin. All'improvviso, all'orizzonte si vede una nuvola di polvere, c'è un animale che corre, cominciamo a chiederci cosa fosse, quando si avvicinano vediamo che sono tanti animali che corrono insieme! Sono delle manguste, meno comodose di quella domestica che ha eletto il Senyati a sua residenza, ma una famiglia numerosa e divertente! Sì, perché corrono in gruppi serrati, poi la prima si ferma e tutte le altre si ammucchiano sulla capofila, come un enorme tamponamento a catena! E lo fanno più volte, ripartono tutte insieme e poi tump tump tump, tutte ferme! Salutiamo la mangustina, che col suo "pi pi pi pi" cerca coccole, il gattone che ha deciso di vivere qui e che ancora non sa che dopo pochi giorni avrebbe detto addio alle sue pallette e via, pronti a partire! Prima fermata, il Lesoma Memorial, di cui avevamo letto nel travelbook che ci ha dato Peo... Questo memoriale ci racconta una storia che non conoscevamo: il Botswana al momento dell'indipendenza aveva deciso di non dotarsi di un esercito, convinti del fatto che essendo pacifici nessuno dei loro vicini li avrebbe attaccati, avevano solo la Botswana Defence Force che aveva compiti di sorveglianza. In un pianeta in cui vivono gli unicorni e gli elefanti fanno puzzette profumate sarebbe fantastico, ma nel nostro mondo non è una grandissima idea... i guerriglieri della Rhodesia (attuale Zimbabwe) sconfinavano abitualmente da questo lato del confine e nel 1978 ci furono parecchie scaramucce con la BDF, che culminarono con il Lesoma Disaster, quando nel villaggio di Lesoma i guerriglieri uccisero 15 agenti e 2 civili. Una volta arrivati sull'asfalto prende il comando di Miss Sphiggy Barbara, che, tranquilla come Maria Antonietta verso la ghigliottina, ci porta fino a Pandamatenga, con il suo terreno nero e fertile, il granaio del Botswana. Mancano circa 120 km, facciamo il cambio ad un distributore proprio a Pandamatenga, parto e... Meno di un chilometro dopo, da un'auto ferma sul ciglio della strada salta fuori un poliziotto che si sbraccia e mi fa segno di accostare, si avvicina e mi dice: "Vieni alla macchina con la patente..." Mi avvicino e mi fanno vedere il video del mio passaggio con Miss Sphiggy che sfreccia a 74km/h quando il limite è 60km/h... 380 pula, grazie e ricordati di rispettare i limiti, gli 80km/h sono più avanti, dopo il cartello... 😡😡😡😡😡😡😡 Dopo un'oretta di viaggio e dopo aver passato un controllo sanitario con tanto di sciacquata di scarpe e di ruote, eccoci alla svolta per Elephand Sands, dove colto da un impeto di sadismo e cattiveria, decido di far percorrere a Barbara l'ultimo tratto, tutto su sterrato e su sabbia profonda... 😂 Nonostante il terrore, si comporta benissimo e non si insabbia nemmeno! All'Elephant Sands scopriamo alla reception che è tutto "At the Baaaaar", connessione, ricarica cellulari, bevande... e proprio dalla terrazza del bar ci godiamo un pomeriggio relax gustandoci del succo di frutta e gli elefanti che bivaccano intorno alla pozza! Ma non solo elefanti, anche gli uccelli, molto propositivi e sempre alla ricerca di un boccone tra i tavoli, hornbill e storni splendenti di Burchell con i loro fantastici colori e i versi striduli. Ci facciamo un aperitivo con Savannah Dry e biltong sulla terrazza del nostro chalet e per la cena torniamo al baaaar, dove ci attende un'ottimo buffet, uno dei più buoni di questo viaggio. Ma lo spettacolo è dopo cena, quando l'intero branco di elefanti si presenta alla pozza, tutti alla ricerca dell'acqua... la cosa più stupefacente è che gli elefanti sono silenziosissimi quando camminano, nel buio si percepiscono solo quando barriscono, ce li siamo trovati praticamente accanto senza accorgene.
  6. Il lato USA non è poi 'sta gran vista, quella dal lato canadese è nettamente migliore, soprattutto la sera, il pomeriggio visiti la zona a ridosso delle cascate e fai la navigazione, la sera resti dalle parti dell'imbarco e hai fatto. In questo modo ti manca il tempo di vedere il seaport village, ti manca un giorno.
  7. Assolutamente bevibile, in alcune regioni d'Italia ho bevuto di molto peggio!
  8. In caso di problemi in loco, avresti 9 ore di fuso orario, per cui è facile che l'agenzia sia chiusa... 1500€ li spenderei per altro! Per di più, avendo fatto Indonesia, Cuba e Tanzania, che non sono facili come gli USA.
  9. Avrebbe senso se aveste il tempo per esplorare un po' la zona della Hudson Valley, da Saratoga Springs alle Catskill Mountains, oppure arrivare a Gananoque per la zona delle Thousand Islands e poi puntare a sud verso Boston. Abbiamo fatto la Hudson Valley lo scorso maggio ed è un viaggio molto interessante, trovi il diario qui: Considera che da NY a Niagara Falls ci sono più di 600 km, è una giornata in macchina.
  10. Mi sembrano due ottime motivazioni... 😁
  11. Invece di dividere San Francisco in 2 parti, resterei i primi giorni a San Francisco e l'ultima notte prima della partenza dormirei a Monterey, visto che sono solo 2 ore di viaggio.
  12. Io farei il giro che ho già fatto nel 2015, trovi il diario in firma: 13/14 AGOSTO : Yosemite (Wawona o Yosemite Village) 14/15 AGOSTO : Mono Lake (Virginia Creek Settlement), ma potrebbe andare anche MAMMOTH LAKES 15/16 AGOSTO : Death Valley (al Ranch o a Stovepipe Wells) 16/17 AGOSTO : Las Vegas (Best Western Casino Royale) 17/18 AGOSTO : Bryce Canyon (proprio a Bryce Canyon City, consiglio il Ruby's Inn) 18/19 AGOSTO : Page, prova a vedere i motel indipendenti sulla 8th Avenue, siamo stati in quello che ora è il Desert Canyon Inn 19/20 AGOSTO : Monument Valley, come ti hanno già detto The View o Goulding Lodge, al massimo, puoi guardare a Mexican Hat 20/21 AGOSTO: Grand Canyon, al Village o a Tusayan 21/22 AGOSTO : Kingman, mi sono trovato bene da El Trovatore 22/25 AGOSTO LOS ANGELES : The Dixie Hollywood ha una valutazione di 3.7, è praticamente a Little Armenia, se vuoi incontrare Serji Tankian o Daron Malakian può andare bene, per il resto, meglio restare in zona Chinese Theatre, ma tutto dipende da cosa vuoi fare a Los Angeles, se vuoi andare a Disneyland, meglio Anaheim, tanto in ogni caso saresti lontano da qualcosa.
  13. D'accordo con @al3cs, puoi recuperare la notte per la Death Valley da Palm Springs o Lake Havasu, la sosta più logica per percorrere la Route66 è Kingman. Questo errore l'ho fatto anche io, nel 2008... un'ora solo per entrare nel parco, più un'altra ora per arrivare al Glacier Point, sarebbe come dormire a Rieti per visitare Roma...
  14. 22 Agosto - Victoria Falls - Senyati Safari Camp Toh, anche oggi ci si sveglia presto! Il mio telefono comincia ad urlare alle 5, ci aspetta il Bamba Tram! É un piccolo tram diesel che percorre la linea che dal 1905 univa Capetown al Mozambico, attraversando il ponte che unisce le 2 sponde dello Zambesi subito a valle delle Cascate Vittoria, all'epoca era l'unico ponte in questa fetta di Africa ed era di enorme importanza per le comunicazioni. Abbiamo richiesto il transfer, ma avremmo fatto molto prima a piedi, visto che la stazione è praticamente dietro l'hotel. Questa prenotazione è stata in forse fino all'ultimo momento, visto che il tram non era confermato per questa stagione, ma alla fine è pieno di perfidi albionici che ci hanno fregato tutte le coperte, che prontamente ci facciamo restituire! Si parte che è notte fonda, registriamo i nostri passaporti, visto che per qualche metro si sconfina in Zambia e via! In pochi minuti raggiungiamo il ponte e subito l'equipaggio ci addobba una splendida colazione, caffè, thè, muffin e biscotti, perfetti per il freddo che c'è qui! Aspettiamo l'alba con la nostra tazza di thè e vediamo che il ponte si anima con i tanti frontalieri che attraversano il confine per lavorare nelle strutture turistiche. Lo Zimbabwe è povero, ma lo Zambia lo è ancora di più. Tra le tante trattative intavolate ieri con i propositivi artigiani e venditori, abbiamo scoperto che Victoria Falls è un posto particolare, non gira la valuta locale, ma solo valuta pregiata, Euro, Dollari, Sterline e non solo... qui anche la Pula del Botswana è una valuta pregiata! Da qui a piedi proseguiamo verso il viewpoint in Zambia, dal quale si ha la migliore vista sul ponte e da dove si vedono i meandri dello Zambesi a valle delle cascate. Qui il fiume si è fatto strada attraverso dei sedimenti di arenaria tra le colate di basalto che formano l'altipiano, segnando il corso bizzarro e pieno rapide: Bella anche la storia del ponte, costruito in Inghilterra, trasportato in sezioni fino in Mozambico per essere rimontato sul posto in soli 14 mesi. Questo fu il parto di Cecil Rhodes per collegare Capetown al Cairo, ma il suo sogno non fu mai completato. Su questo ponte, durante la seconda guerra mondiale, transitavano il rame e il carbone diretti verso il Regno Unito, per contribuire allo sforzo bellico. Si racconta che una spia tedesca fosse venuta in questa zona per far saltare il ponte, ma che il suo piano saltò grazie ad alcune signorine simpatiche che riportarono i racconti che il crucco faceva loro in intimità alle autorità locali. Rientriamo in hotel giusto per posare gli zaini e via, a fare una spettacolare colazione con un cappuccino e cornetto che non hanno niente da invidiare a quelli nostri, ultimi acquisti e partiamo, direzione Kazungula, più precisamente Mario's Garage! Il nostro Frank si fa attendere, quando arriviamo in officina ci sono solo i 3 ragazzi, impegnati in altre riparazioni, noi dobbiamo solo pagare, ma loro non sono autorizzati, Frank è in giro per cercare il filtro dell'aria di una Land Rover per una famiglia di indiani, quando rientra si è fatta ormai l'ora di pranzo, paghiamo, prendiamo Mrs. Sphiggy e via, verso Nando's, un fast food diffuso in questa zona dell'Africa dove mangiamo inaspettatamente bene. Prima di dirigerci verso il Senyati Camp, puntiamo il Caracal, un piccolo centro di recupero per animali orfani, feriti o impossibilitati a continuare a vivere in libertà. É anche un centro di ricerca, con un piccolo laboratorio e una serie di terrari dove vivono dei serpenti che, sfortunatamente per loro avevano preso residenza a casa di qualcuno. Se questo, un savannah vine snake, è poco pericoloso per l'uomo ma comunque velenoso, lo stesso non si può dire del successivo, il famigerato mamba nero, detto "Sette passi", visto che si racconta che chi viene morso percorre al massimo sette passi prima di stramazzare. Oltre a questi, ci sono cobra del capo, cobra gialli e il Southern African Python, talmente grosso che all'inizio pensavo che nel terrario qualcuno avesse messo un copertone liscio. Gli animali al Caracal sono tenuti in gabbie e voliere ampie, vengono raccontate le loro storie, alcune davvero tristi. Uccelli che hanno perso un'ala in un incidente stradale, cuccioli ritrovati nel nido senza più i genitori, ma l'animale che più mi ha rattristato è stata l'aquila cieca. Questa sentiva che c'era qualcuno nelle vicinanze della voliera, ruotava la testa e guardava con gli occhi velati, cercando di capire chi fosse... mi ha spezzato il cuore per tante ragioni, l'aquila, il simbolo della libertà, della vista perfetta intrappolato in un mondo di buio. L'hanno ritrovata nel Chobe, non si sa il motivo per cui sia diventata cieca, adesso è in una voliera con un'altra aquila senza un'ala. Oltre a loro, una famiglia di manguste che è nata direttamente in cattività, un paio di impala che cercavano coccole, una coppia di istrici, una facocera e tanti altri, ognuno con una storia triste. Questa sera abbiamo deciso di farci una cena light, passiamo al supermercato per acquistare dell'halloumi da farci alla brace, formaggi vari, del biltong, un po' di pomodori e il nostro savannah dry, un po' di relax dopo tanti giorni tirati ci sta! E oggi ci addormentiamo così!
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