Vai al contenuto

Classifica

Contenuto Popolare

Mostra il contenuto con la massima reputazione di 22/01/2020 in tutte le aree

  1. SABATO 17 AGOSTO La sveglia suona alle 5.15, dobbiamo prepararci e fare una piccola pre-colazione in camper visto che quella al lodge sarà soltanto finita l’escursione, alle 8 e mezza passate. Alle 5.55 sentiamo passare un’auto e, convinti che sia la nostra, usciamo dal camper tutti imbaccuccati con guanti e berretto invernali. La macchina però non si ferma quindi rientriamo e ci sediamo ad aspettare che arrivi il nostro passaggio. Alle 6.05 non si vede nessuno, alle 6.15 ancora niente e alle 6.20 iniziamo a pensare che la nostra auto non arriverà mai. Io inizio a diventare nervosa e Luca pure e, quando alle 6.30 siamo ancora li ad attendere, capiamo che si sono dimenticati di noi. Sono nera, questa era una delle escursioni che più aspettavo di tutta la vacanza. Torniamo a letto o ci incamminiamo su per la collina da soli? Siamo sveglissimi quindi, scarponi ai piedi e pila in mano, scegliamo l’opzione 2. Saremo mangiati da qualche strano animale? Ci arrampichiamo su per la collinetta, chiacchieriamo, facciamo video e foto e ci guardiamo un’alba super. Le foto sulla collina sono uscite scurissime, ho provato schiarirle ma il risultato è pessimo Vabbè, ve la metto lo stesso, portate pazienza per la qualità indecente Ma che meraviglia è sto posto? Scendiamo e, per far passare il tempo, ci facciamo una bella passeggiata. Il sole è ancora basso e fa un freddo incredibile ma noi non lo sentiamo tanto siamo rapiti da tutto quello che ci circonda. Ci è QUASI perfino passata l’incazzatura per stamattina. Attenzione, ho detto quasi. Torniamo al camper, indossiamo abiti un po’ più leggeri e partiamo per raggiungere la reception, pronti a fare uno di quei cazziatoni da paura. Appena il ragazzo ci vede ci chiede come va e quando con un tono da funerale gli rispondo MOLTO MALE lui sussulta. Faccio così paura? Ci chiede cos’è successo, glielo spieghiamo ed io gli ripeto più volte che sono davvero molto arrabbiata. Lo ero davvero, mi avevano portato via una delle cose che più aspettavo!! Il ragazzo capisce che deve correre ai ripari quindi si offre di regalarci chetah viewing, cena di ieri sera e colazione.Vediamo che ce la sta mettendo tutta per farsi perdonare quindi accettiamo e andiamo a fare colazione. Al ristorante viene a prenderci la nostra guida per il chetah viewvieng, siamo solo noi 2 e ancora non sappiamo che questa esperienza sarò una delle più belle di tutta la nostra vita. Dopo un breve tratto in auto arriviamo sulle dune dove si trovano i ghepardi, dentro ad un recinto davvero enorme. Li vedremo attraverso la rete, vero? La guida ci spiega che di solito il Chetah Viewing non prevedere l’entrata nel recinto ma soltanto la visione attraverso la rete. Tuttavia, per farsi perdonare del disguido di stamattina, se vogliamo sono disposti a condurci dentro al recinto a piedi, a pochi metri dai ghepardi. Io deglutisco, ha detto a piedi a pochi metri dai ghepardi? Luca è al settimo cielo “ Giò, vedremo i ghepardi vicinissimi!!” La guida ci da un bastone a testa e ci spiega che, se i ghepardi si avvicinano troppo, dobbiamo portare il bastone in avanti ed alzare l’altro braccio. Devo inoltre togliermi gli occhiali specchiati altrimenti rischio di essere scambiata per un ghepardo ed essere attaccata. Ci rassicura poi dicendoci che nessuno è mai stato attaccato ma che bisogna fare attenzione perché uno dei ghepardi ha un caratteraccio. Luca, come se non fossi abbastanza spaventata, si gira verso di me e mi dice che c’è sempre una prima volta. Grazie Peruz, se volevi terrorizzarmi ci stai riuscendo benissimo. Devo proprio entrare in questo recinto?? Ci incamminiamo sulle dune ed io sono davvero spaventata, sopravviverò per raccontare questa esperienza? Luca, manco mi avesse letto nel pensiero, si gira e tenta di farmi coraggio dicendomi che poi potrò raccontare di questa esperienza nel mio diario sul forum dell’America. Dai Giò, forza. Arriviamo in cima alla duna di sabbia e i ghepardi sono li, fermi, che ci guardano curiosi. Quanto sono belli?! La guida ci fa segno di avvicinarci ancora finchè arriviamo a nemmeno 3 metri da loro. Volete andare ancora più vicino? No grazie guarda, sto benissimo dove sono. La paura è tanta ma l’emozione ancora di più, questa è una di quelle cose che si ricordano per tutta la vita. Sono bellissimi ma sono combattuta: una parte di me non se ne andrebbe più, l’altra non vede l’ora di darsela a gambe. Perciò, quando la guida ci dice che è ora di andare ed usciamo dal recinto, non posso fare a meno di tirare un sospiro di sollievo. Sono salva!! Facciamo ritorno alla reception, salutiamo la guida ed andiamo a ringraziare il ragazzo inglese. Lui mi chiede subito se sono ancora arrabbiata e quando gli dico di no mi dice che ne è molto contento. Bisogna dargliene atto, si sono fatti perdonare alla grande! A malincuore è arrivata l’ora di lasciare Kaanan, adesso ci aspetta il posto più famoso e turistico della Namibia, le dune di Sossusvlei. Ci arriveremo con la schiena tutta intera? Il resto della D707 è carino ma niente di così entusiasmante e la strada che conduce a Sessriem è la peggiore di tutto il viaggio. E’ davvero dissestata ma io ho il pilota migliore del mondo ed arriviamo al nostro campeggio tutti interi. Abbiamo avuto la fortuna di trovare posto nel campeggio all’interno del gate, quello in cui si può entrare al parco un’ora prima ed uscire un’ora dopo di tutti i comuni mortali. La posizione però è l’unica cosa positiva del posto visto che tutto il resto è pessimo: c’è un affollamento incredibile, i bagni sono sporchi e senza carta e al ristorante sono di una lentezza allucinante. Troviamo un soprannome adatto a sto posto?! Ce l’ho, il campeggio dei poveri!! Si perché qui a Sossusvlei non c’è solo il campeggio ma anche un bellissimo lodge, alla modica cifra di quasi 300€ a notte. Noi ovviamente quel lodge non l’abbiamo mai preso in considerazione, siamo poveri, ricordate? Facciamo il check in, ci sistemiamo nella nostra piazzola e mangiamo i nostri panini. Sono le 2 e mezza ed abbiamo deciso di passare il pomeriggio a rilassarci e a gironzolare per la zona. A vedere le dune ci andremo domani, tanto abbiamo un giorno pieno Per prima cosa porto Luca a vedere il bellissimo lodge appena fuori dal gate, il sossusvlei lodge. Voglio fargli una sorpresa e portarlo a mangiare qui stasera, ho sentito meraviglie del loro buffet e non voglio perdermelo. Andiamo quindi alla reception , prenotiamo il nostro tavolo per la sera e poi andiamo al bar a bere qualcosa. Quanto si sta bene qua?! Che relax, peccato dover andare al distributore a rifornire il camper. Dopo aver fatto benzina e preso un paio di birre al market per l’aperitivo di domani sera decidiamo di andare a vedere il tramonto sulla Elim dune, la duna più vicina al gate di ingresso. Una volta al parcheggio ci rendiamo conto che forse abbiamo fatto tardi, il sole sta iniziando a scendere un po’ troppo velocemente. “Dai Giò, si tratta di solo mezz’oretta di scalata, sarà un tramonto bellissimo conquistato in modo facile facile….” Talmente facile che a metà salità sto per perdere un polmone. Avevamo completamente sottovalutato quanto fosse impegnativo camminare sulla sabbia e la salita, complice anche la fretta per l’ora tarda, è più sfiancante del previsto. Per fortuna, come sempre quando c’è una competizione o un tramonto di mezzo, io entro in trans agonistica e arrivo giusto in tempo per fare qualche bella foto del sole che scende sulla duna. Qui mi rendo conto che mi manca tremendamente l’aria ma per fortuna nel marsupio ho il mio inseparabile ventolin che mi fa subito stare meglio. “Vuoi uno spruzzetto anche tu Luca? Vedrai come ti apre i polmoni” Lui è provato ma è restio a prendere le medicine anche quando gli servono quindi mi guarda in malo modo e scuote la testa. “Ti pare che mi faccio il Ventolin?!” E’ ora di tornare al nostro campeggio dei poveri, parcheggiare nella piazzola ed andare a piedi al buffet del sossusvlei lodge. Il gate pedonale del campeggio chiude alle 10 quindi abbiamo quasi un paio d’ore per mangiare. Dopo 5 minuti a piedi arriviamo al ristorante, ma che meraviglia è mai questa? Si mangia all’aperto, su tavolini illuminati solo dalle candele. C’è l’isola degli antipasti, quella dei primi, quella della carne e quella del pesce. Ci sono almeno 15 tipi di carne diversa, rigorosamente cruda e pronta ad essere cucinata sul momento da uno dei ragazzi alla griglia. Mangiamo come se non ci fosse un domani, ci sembra di essere in paradiso. Costo totale? 27 euro a testa mai spesi meglio. Con la pancia piena torniamo al campeggio, pronti ad alzarci all’alba anche domani mattina, ci aspettano le dune di Sossusvlei!!
    4 punti
  2. Il box office del T-Mobile Park, che è dove si ritirano alcuni biglietti will call, il giorno della partita è aperto dalle 10 fino all'ora più tarda fra le 18 (orario normale di chiusura) o fine partita. In teoria anche un biglietto will call può essere ritirato 10 minuti prima della fine partita. Se invece è un will call Ticketmaster o si vuol comprare un biglietto si deve andare al box office che si trova sulla sinistra dello stadio e quello chiude alla fine del 4° inning.
    2 punti
  3. in teoria no, ma potrebbe dipendere dal tipo di biglietto che acquisti. Se è un biglietto cosiddetto "will call" (ritiro dei biglietti allo stadio) sulla mail di conferma dovresti trovare tutte le informazioni su eventuali tempi massimi per presentarti in biglietteria. A dir la verità è molto tempo che non vedo più biglietti di quel tipo. La gente arriva anche molto dopo l'inizio, soprattutto nei giorni feriali quando magari li vedi arrivare in giacca e cravatta dopo l'ufficio. Io ti consiglio comunque di arrivare almeno 30 minuti prima dell'inizio. Avrai il tempo di passare i controlli di sicurezza, fare un giretto per i negozi dello stadio e soprattutto prendere posto in tempo per l'inno nazionale che è un momento imperdibile!
    2 punti
  4. e che sia la volta buona e grazie per le informazioni!!!!!! Alle 13 siamo di nuovo seduti in auto .......................................................................................... e io spero proprio ancora di riuscire a raggiungere le cascate di Ajora; la strada è eterna, le buche ci rallentano, gli animali anche di più, il passaggio delle piccole cittadine è complicato. Sono cittadine di ventimila persone, forse anche meno, ma che si sviluppano in tutto lungo la strada in quanto normalmente non ci sono palazzi di più piani, e non mi stanco di ripeterlo: il traffico è bestiale anche perché ci sono un sacco di manifestazioni che si susseguono. Ma tutte oggi????’ il tempo passa e noi siamo sempre fermi, non so se increduli, attoniti o sbalorditi dal mix tra stupore di tutto questo baillame e la crescente convinzione di rendersi conto che non ce la faremo mai a fare quello che speravamo di fare. Alla bellezza frenetica di quello che ci circonda si contrappone la stanchezza della giornata di ieri e delle poche ore di riposo. Ci guardiamo: si alternano gioia e delusione con la ammirazione di un paesaggio e di una qualchecosa che cominciamo a capire ogni chilometro che passa.. Gli occhi rimangano aperti ad intermittenza; qualche dialogo tra Mule e Nur mi fa appena svegliare, ma poi riprendo una strana forma di catalessi fino al primo richiamo prostatico. Il trekking delle cascate lo stiamo oramai solo sognando. Magari, forse però riusciamo almeno a vederla da lontano, quello sì dai speriamo E nel frattempo...... Sono le 18:20 e siamo appena prima di Sodo. Mule si informa bene con gente del posto e sconsolato ci dice che per raggiungere le cascate, ma solo la partenza del percorso, è necessaria almeno mezz'ora e poi altri 30 minuti per tornare indietro, dove siamo ora. Poi per raggiungere Arba Minch ci vogliono almeno altre due ore perché con il prossimo buio, dopo il tramonto, poco dopo le 19, gli animali, oltre alle invisibili buche ci saranno gli animali che dai campi lungo le strade rientrano nei piccoli allevamenti e le strade non sono certo illuminate ed il rischio è dietro l’angolo . E Mule sta già guidando quasi ininterrottamente dalle 8 di questa mattina Amen. Razionalmente non possiamo fare gli imbecilli; decidiamo di partire subito e direttamente per Arba Minch. Ma mi sta venendo su il nervoso, il magone nel pensare che la giornata di oggi la stiamo passando praticamente immobili, seduti sulla sedia di una 4 x 4, quasi senza riuscire a fare una foto, se non di corsa dal finestrino. Mule corre il più veloce possibile, sì, possibile! Ed allora ci concentriamo ancora di più sui bordi della strada, che con i colori dell’imbrunire e del tramonto diventano incredibili, ma anche per la “paura” di quello che potrebbe succedere visto quello che sbuca ad ogni metro, tra le improvvise voragini e le ombre che si materializzano! Ecco bambini che corrono, ragazzi seduti lungo le strade, ragazze vestite eleganti che parlano quasi in mezzo, mamme con i i bambini che portano le solite taniche gialle, altre che lavano i panni lungo i torrenti e adesso….. attento agli asini carichi all'inverosimile ed ai carretti trainati da ragazzi, alcuni in piedi come fossero delle bighe altri invece normalmente seduti. Occhio guarda quelle donne con le ceste di legno in testa. Mamma mia, quei camion con i fari alti carichi di tutto. Cerchiamo di capire e di individuare e, quasi fossimo noi al volante, di riuscire ad evitare le persone ed i mille Tuc Tuc che caricano e scaricano uomini e donne oppure pacchi o sacchii e vediamo uomini vestiti a festa ed altri che hanno la miseria scritta in faccia, altri che come c…fanno, ma anche ora con il buio pesto stanno camminando, carichi come buoi. E tante donne con pesi pazzeschi sulle spalle e che credo facciano della loro esistenza un sacrificio quotidiano. Ci stiamo ora rendendo davvero conto di un mondo tanto diverso e da capire, anche qui! Siamo quasi sempre in silenzio, poi ci troviamo a sottolineare tutte queste enormi sfaccettature e sono solo alcuni dei 1000 spaccati che ci stanno riempiendo il cuore, il cervello, ogni qualvolta riusciamo ad aprire gli occhi e queste immagini ci stanno consumando già il primo giorno. E sono un bel pugno sullo stomaco! E cominciano a cementarsi ed a trasformarsi immediatamente in ricordi, anche se sono ora qui a lato, ma subito poi dietro di me, se mi giro dal finestrino. Mule è davvero magico, sfiora all’ultimo alcuni animali che sbucano dal niente; il buio viene distrutto di tanto in tanto dagli abbaglianti delle auto e dei camion che ci vengono incontro nell'altro senso e che non fanno nulla per evitarci. Si sfiorano le figure indistinguibili che sfrecciano a bordo della strada ancora come nulla fosse, come le ore che non passano, anche se l'ultimo villaggio lo abbiamo attraversato mezz'ora fa. Le luci di Arba Minch sembrano vicine, ma sono lontane, ma ci sono. Si vedono o meglio si intuiscono ed io le voglio vedere da quanto sono stanco. Cele è incredibile al solito; mai un lamento! Ed ancora qualche scossone di troppo, qualche buca presa in pieno, qualche frenata improvvisa e la speranza è quella di arrivare. Ed alle 20:30 arriviamo dopo una giornata quasi infinita. A quest’ora il check in è veloce e Nur coordina velocemente tutto. Entriamo e quasi subito usciamo dal tukul n 103 ed andiamo a cena. Wow, bello il posto anche se non si vede nulla, ma si intuisce sotto di noi la jungla ed il nulla. Che bravi; a cena ci hanno prenotato un tavolo sul bordo della Valle con vista anche se a quest'ora non c'è vista. Ma è bello lo stesso; peraltro c'è un vento freddo. Mentre aspettiamo, incontriamo e conosciamo Marco, il capo agenzia e con lui cii accordiamo per domani. A cena abbiamo due opzioni; barbecue o self service. Vista l’ora credo che il self service sia ben spazzolato e anche vedendo la postazione della cottura ci ispira il barbecue. Ordiniamo: pollo ai ferri per Nur e per me ed agnello per Cele. Attesa mezzo infinita e cibo tutto molto, ma molto mediocre. Molto meglio l’Acacia Red Dry, un vino rosso etiope di 13,5 °, sorprendente e ci ritorna l’allegria. Terminiamo la cena e corriamo in camera. Apriamo i bagagli, ma tiriamo fuori dalle valigie il minimo del minimo. Anche una Tachipirina. Non so a che ora ci salutiamo e ci diamo credo il primo e l'ultimo bacio della giornata. E’ bello stare con Cele anche perché mi rendo conto che entrambi abbiamo colto la fortuna e l'importanza dell'esperienza appena passata; stanchissimi! Buonanotte:ora sveglia fissata alle 7:30 di domani
    1 punto
  5. E' stata una di quelle giornate in cui, quando arriva sera, sei talmente contento che ti sei dimenticato del disguido della mattina
    1 punto
  6. Ma che giornata spettacolare, nonostante il disguido iniziale!
    1 punto
  7. Così ci han detto ma non abbiamo ben capito se fosse vero oppure se ce l'abbiano detto solo per farci credere di avere l'escusiva e farsi perdonare per il disguido della mattina. Sarebbe davvero un peccato non facessero più entrare, è un esperienza così bella Grazie a te e a @pandathegreat per avermi fatto scoprire il Kanaan desert retreat, è davvero un posto paradisiaco Quando la rete si è chiusa alle mie spalle ho tirato un gran sospiro di sollievo Esatto. Infatti non so come facesse Luca a stare così tranquillo!!
    1 punto
  8. no va beh diciamo che anche io non sarei stata proprio tranquilla, i miei gatti al massimo mi danno una morsicatina, ma se questi vogliono ti fanno fuori 🤣
    1 punto
  9. osservare il cibo che gli americani riescono a ingurgitare allo stadio è la parte più divertente! ho visto cose che voi umani... vassoi di nachos grandi quanto una pizza e zucchero filato di ogni forma e colore, giusto per citarne un paio. Se vi interessa avere un ricordo, potete scegliere i contenitori "souvenir" per bibite, gelato e popcorn. Negli anni mi sono portata a casa un paio di secchielli da popcorn, un mini caschetto che mi avevano dato pieno di gelato e qualche bicchierone. Comunque come junk food c'è l'imbarazzo della sceta. In alcuni stadi ci sono anche i veri e propri ristoranti (a Seattle non mi ricordo, allo Yankee Stadium c'è addirittura un Hard Rock).
    1 punto
  10. Belli i micioni!! Anch'io sarei stata con un gran ansia fino alla fine!!!
    1 punto
  11. Davvero non fanno più entrare dalle gheparde? Che peccato! È stato uno dei momenti più belli anche per noi, eravamo andati all'alba, doppia emozione. In realtà ci siamo avvicinati a circa un metro anche alla Quiver Tree Forest, là erano due maschi ed erano molto più paciosi di Annabelle e KFC, ma l'alba sulle dune con ghepardo è stata veramente strepitosa [emoji3590] Grazie per i bellissimi ricordi Gio! Inviato da Hogwarts
    1 punto
  12. Cape Town sembra davvero molto bella!! Soprattutto la vista dall'alto e lo spiaggione!! 😍 Poi quando scrivi "brutte zone" o "zona sicura" mi viene un po' d'ansia: avevate trovato le informazioni su dove conveniva andare e dove no? Lo chiedo per un ipotetico viaggio da quelle parti!!
    1 punto
  13. A Mkhaya sono arrivata alle 16:00 e sono ripartita alle 10:00 del giorno dopo con la formula DDB ovvero Dinner, Bed&Breakfast che include il safari all’arrivo e quello dell’alba. Direi che è fattibile fare Mlilwane - Skukuza. Partendo di buon ora potresti essere al Kruger (gate di Malelane) intorno a metà giornata e da lì fino a Skukuza si fa tranquillamente in un pomeriggio stando sulla asfaltata principale. Io avevo pernottato a Malelane perché avevo fatto ancora un giro a Mlilwane la mattina e visitato la Malolotja Nature Reserve. Tra l’altro attenzione alla strada MR1 nello Swaziland che ti porta verso Malelane/Kruger, ci sono molte buche e bassi limiti di velocità quindi piuttosto per stare tranquilli meglio partire un pochino prima da Mlilwane e non trovarsi con l’affanno.
    1 punto
  14. Ok allora impressione sbagliata dovuta al modo di scrivere che ovviamente per ognuno di noi è diverso e non conoscendoci di persona non sempre interpretato nel modo corretto. comunque le white sands sono spettacolari
    1 punto
  15. Il giorno 6 è effettivamente di trasferimento puro e la tratta Durban - Mkhaya, nonostante sia per la maggior parte lungo la comoda autostrada N2, è piuttosto lunga. Temo che potreste arrivare un po' stravolti alla riserva e sarebbe un vero peccato. A questo punto, dal momento che di giornate dedicate al safari ne hai comunque tante, ti consiglierei di sacrificare un giorno al Kruger e spezzare facendo tappa a St. Lucia. Se atterri a Durban di prima mattina riesci comodamente a fare l'escursione che ho fatto io sull'estuario per vedere ippopotami e coccodrilli da vicino. La mattina dopo puoi fare una bella passeggiata sulla spiaggia dove ci sono le dune e i fenicotteri e poi ti trasferisci a Mkhaya. Felice di avere contagiato qualcuno con la Swaziland-mania!
    1 punto
  16. VENERDI’ 16 AGOSTO Ci svegliamo belli comodi nel nostro lettone, oggi non dobbiamo fare salti mortali per scendere dal letto (Luca) né uscire al freddo e al gelo ad accendere la stufetta (io). Ma chi ce lo fa fare di lasciare questo parad….questa stanza?! In lontananza però sentiamo già il richiamo dei pinguini quindi ci vestiamo, prepariamo lo zaino con il binocolo (....) ed usciamo per raggiungere a piedi il centro di Luderitz. Di giorno la situazione è tranquilla, incontriamo un sacco di ragazzi del posto che stanno andando a lavorare in quella che ha tutta l’aria di essere una fabbrica, e nel giro di 10 minuti arriviamo al molo da dove parte il nostro catamarano. Abbiamo scelto la Penguin Catamaran anziché l’altra compagnia più blasonata, sperando di trovare una barca meno affollata. Ed è proprio così, nell’altra barca sono in tantissimi e fanno a gara per rubarsi il posto noi invece siamo in 8, 2 italiani (noi) e 6 cinesi locali. Cinesi locali? Si, durante la crociera abbiamo scoperto che vivono e lavorano a Swakopmund e sono in vacanza qualche giorno a Luderitz visto che non ci sono mai stati. I cinesi evidentemente ci sono proprio dappertutto, anche in Namibia. La crocierà è meravigliosa ed il capitano ci dice che siamo veramente molto fortunati, oggi è molto caldo rispetto a qualche giorno prima. Io e il bambino cinese siamo nei posti più belli della barca ma, ad ogni onda, Luca teme di doversi tuffare per venirmi a salvare. Non importa, questo posto è bellissimo e non lo cambierei per nulla al mondo. Dopo un po’ finalmente arriviamo alla Halifax Island, quella dove si trovano i pinguini. Li vediamo da distante ma è un’emozione unica, sono piccoli e carini, così carini che vorrei tanto scendere dalla barca e raggiungere la riva per stare li in mezzo a loro. Vista la temperatura dell’acqua però mi trattengo, credo che l’avventura non finirebbe con un mio selfie con i pinguini ma con una mia foto nell’ospedale di Luderitz per ipotermia. Che peccato che sono così distanti e non riusciamo a vederli bene…….!!! Il capitano ci offre una buona cioccolata calda e, dopo averci raccontato qualche aneddoto, fa rotta verso un altro pezzo di costa. La costeggiamo finchè non scorge un gruppo di delfini di cui ci mettiamo subito all’inseguimento....Loro si divertono a giocare con il catamarano e noi facciamo milioni di foto e di video. Foto decenti? Ben poche, non ne volevano sapere di mettersi in posa quei delfini monelli!! Facciamo rientro a Luderitz ed io e Luca siamo in una bolla di felicità. Dobbiamo proprio andarcene da qua? Purtroppo si quindi rientriamo all’hotel, ricarichiamo tutto sul camper e facciamo rotta (ormai abbiamo acquisito il linguaggio marinaro ) verso Aus dove ci aspetta un buon pranzetto. Prima però abbiamo ancora una cosa da fare, fermarci alla pozza di Garub a vedere i cavalli selvaggi di Aus. Imbocchiamo la stradina sterrata che conduce alla pozza e, per la prima volta durante questa vacanza, ho seriamente paura di forare. La stradina è molto sconnessa ma per fortuna va tutto bene e riusciamo ad arrivare sani e salvi. I cavalli sono tantissimi quindi non scendiamo dalla macchina ma ci limitiamo a fare qualche foto con il finestrino aperto. “Giò, visto il tuo amore per i cavalli perché non scendi e vai ad accarezzarli?” “Vuoi liberarti di me Peruz?! “Certo che no!! E comunque devi parlare piano, stai urlando!!” “Urlando?! Ma se sto parlando normale!” “Appunto, è troppo forte, devi sussurrare altrimenti spaventi i cavalli e vanno via!!” E ci risiamo, come qualche anno fa a Zion siamo di nuovo al punto in cui lui mi ordina di SUSSURRARE perché altrimenti spavento gli animali. “ Va bene Luca, sarò la donna che sussurra ai cavalli, ok?!” Lui ride e dopo qualche altra foto (il click della macchinetta non li spaventa, vero Luca? ) ripartiamo alla volta di Aus. Qui mangiamo alla Bahnhof Aus e, neanche a dirlo, vicino a noi sono seduti degli italiani che non vedono l’ora di fare 4 chiacchiere. “Stamattina siamo andati a vedere i pinguini in catamarano, escursione bellissima, peccato che erano distanti, ci sarebbe servito un binocol…..” Non faccio in tempo a finire la frase che io e Luca ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Ma quanto siamo deficienti?! Avevamo il binocolo nello zaino e non l’abbiamo tirato fuori per vedere i pinguini!! Mangiamo veramente bene e il tempo passa talmente veloce che ci rendiamo conto di essere gli ultimi. E’ ora di ripartire verso la D707 e soprattutto verso il Kanaan Desert Retreat, uno dei posti che dopo aver letto il diario di @pandathegreat e @mouette non vedevo l’ora di vedere. Imbocchiamo quella che a detta di tantissima gente è la strada più bella della Namibia e finiamo, metro dopo metro, per restare incredibilmente delusi. “Scusa Giò, ma sei proprio sicura che questa sia definita la strada più bella della Namibia?” “Certo Luca, c’è scritto un po’ dappertutto!!” “Beh, chi dice che questa è bella non ha mai fatto le strade che abbiamo fatto noi in America!” Sogno o sono desta?! L’ha nominata di nuovo?? Faccio finta di nulla e gli rispondo che anche secondo me non è nulla di che e che le scenic bway Americane sono tutta un’altra storia. Dentro di me però faccio i salti di gioia perché in questi giorni sto capendo che, anche se non lo vuole ammettere, anche lui ormai ha gli USA nel cuore. La strada è piuttosto semplice tranne per un breve tratto in cui la sabbia sul fondo stradale è davvero tanta, talmente tanta che per un’attimo ho un flash del nostro camper insabbiato e di noi due costretti a passare la notte in mezzo al deserto in balia degli animali. Per fortuna Luca ha più sangue freddo di me e supera la sabbia agevolmente. Arriviamo alla deviazione con il Kanaan Desert Retreat e io già mi pregusto la nostra bella piazzola in mezzo al nulla. Prima però andiamo a fare il check in dove troviamo un ragazzo inglese molto gentile e programmiamo con lui le attività di domani, Escursione all’alba e Cheetah Viewing a metà mattinata. Ci accordiamo anche per cenare al loro ristorante e, quando gli diciamo che quasi quasi facciamo anche la colazione nel loro ristorante lui ci guarda perplesso. “Scusatemi ragazzi ma… cenate al lodge, fate colazione al lodge…perché non avete alloggiato al lodge?” Luca mi guarda e gli dice di chiedere a me visto che il viaggio l’ho organizzato io. Io divento di tutti i colori e cerco di inventarmi qualcosa sul momento, dicendogli che ci piace l’esperienza del campeggio (seee certo come no ) ma che per due giorni abbiamo deciso di non cucinare. Usciamo ed io e Luca ci guardiamo e scoppiamo a ridere. “Giò, perché non gli hai detto la verità?!” “Cosa volevi gli dicessi, che non alloggiamo al lodge perché siamo poveri?! “ Ridendo torniamo alla nostra piazzola che, con ben 13€, ci offre una vista meravigliosa sulla zona circostante. Non c’è l’energia elettrica ma per una notte possiamo anche farne a meno. Con questo panorama a chi serve l’energia?! Ci rilassiamo un po’ e poi andiamo a cena, completamente rapiti da tutto ciò che ci circonda: questo posto è davvero stupendo e ci piace da matti, c'è una pace incredibile. Ci sediamo e guardiamo il sole che va giù sorseggiando un cocktail, per me un blu Margarita che non assomiglia per niente al vero margarita ma va bene lo stesso, in questo posto stupendo andrebbe bene qualsiasi cosa, anche un semplice bicchiere d'acqua. Al ristorante il menù è fisso ma mangiamo benissimo e sono tutti davvero gentilissimi, quasi ci dispiace finire la cena e tornare alla nostra piazzola. Putroppo però dobbiamo farlo, la sveglia è alle 5.30 visto che alle 6 ci verranno a prendere per la nostra bellissima escursione all’alba............ Ah, se solo avessimo potuto prevedere il futuro!!
    1 punto
×
×
  • Crea Nuovo...