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dariuz

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  1. 15/10: Skukuza @Kruger NP La canzone del giorno: Sarà che il malarone mi sta dando una marea di effetti collaterali, ma devo ammettere che le sveglie mortali che si stanno susseguendo in questo viaggio non sono poi così mortali...ovviamente siamo in pole position per l'apertura del cancello e dormendo sempre a Skukuza, non abbiamo problemi di bagagli da caricare. Mi metto al volante e decidiamo di vagare tra la H4-1 e le sterrate che circondano Skukuza; dopo un paio di minuti, mentre sto sorseggiando il caffè al volante del nostro mezzo, avvisto qualcosa in mezzo alla strada, sinceramente non ero pronto ad un avvistamento così rapido e la cosa più intelligente che riesco a dire è "Ragazzi c'è un uruk-hai che grufola in mezzo alla strada"... L'unico scatto del protagonista del signore degli anelli... Come dicevo non ero pronto ad avvistare animali così velocemente, men che meno ad evitare di investirlo con la macchina alle 5,35 del mattino, quindi vi dovete accontentare dell'unica foto che ho fatto a sta cavolo di iena... Lungo la H1-2 avvistiamo altre bestiole (ma ovviamente non c'è traccia di leopardi, benchè qua ormai la gente li veda anche mentre è in coda per il bagno). Dopo un paio di ore in cui continuiamo a vedere sempre le solite tre bestiole, facciamo un breve pit stop al Lake Panic Hide, un bellissimo capanno costruito a pelo d'acqua a pochi minuti da Skukuza. ù Quindi decidiamo di imboccare la H4-1 (dove ci sono ottime possibilità di avvistamento) in direzione del Lower Sabie; dopo pochi minuti inizia a diluviare, ma anche qua siamo fortunati e smette quasi subito; più o meno a metà strada ci fermiamo in un'area di sosta (ricordo che si scende a proprio rischio e pericolo, ma state tranquilli che non troverete i leopardi), qua scambiamo due parole con alcuni fotografi, i quali ci confermano che verso sud ci sono sia leoni che leopardi molto vicini alla strada; ovviamente partiamo dal parcheggio come se avessimo appena compiuto una rapina, ma arriviamo al Lower Sabie senza aver avvistato nulla di particolare (questa strada però è veramente bella, consiglio di seguire tutti gli sterrati che permettono di avvicinarsi al fiume). Al Lower Sabie ne approfittiamo per una veloce colazione in riva al fiume dove abbiamo cenato un paio di sere prima... Controllo velocemente la pagina degli avvistamenti su internet (internet che per la cronaca mi è costato come se avessi assunto Mark Zuckerberg come assistente personale) e scopro che esattamente a cinque minuti di macchina, lungo la S-28, hanno avvistato qualche ora prima due esemplari di Licaone; per chi non lo sapesse il licaone è una specie di cane spelacchiato ed al mondo ne rimangono poco più di 5000 esemplari...piuttosto dubbiosi che alcuni di questi abbiano intenzione di farsi immortalare da noi, decidiamo di provare comunque l'avvistamento... Procediamo lentamente sulla S-28 finchè ad un certo punto notiamo qualcosa che si muove alla nostra sinistra; incredibile a dirsi ma è proprio uno dei quadrupedi che sta cercando di scampare all'estinzione...visto che non ci sono auto ci troviamo un ottimo punto di avvistamento leggermente rialzato lungo la strada (ricordo che non si può scendere dal veicolo) e scattiamo un pò di foto.. I cagnetti sono due, considerando che per due ore non fanno nulla tranne dormire, non ci meravigliamo se l'estinzione è alle porte cari miei... Dopo esserci presi il diluvio universale e considerando che le bestiole non fanno praticamente nulla, decidiamo di proseguire nel nostro tour, muovendoci a sud lungo la strada sterrata... Ci imbattiamo (o meglio, quasi investiamo) in un ground hornbill (che a detta del ranger è un uccello molto prezioso, mentre a me non sembra altro che un brutto tacchino) e nei pressi del Nthandanyathi Hide (ho fatto copia/incolla, lo ammetto), avvistiamo uno sciacallo che corre felice per la prateria e poi finiamo contro un gruppo di elefanti che pascola... Mentre proseguiamo nel nostro pellegrinaggio, grido a bolla di fermarsi perchè penso di aver visto qualcosa, torniamo indietro di qualche metro ed effettivamente su un cespuglio c'è una bellissima civetta che ci osserva. Mentre scattiamo foto al pennuto, controllo velocemente la pagina degli avvistamenti e leggo che proprio sulla S.28, qualcuno ha appena visto dei leoni, proseguiamo quindi verso sud (ormai non manca molto alla fine della strada) e dopo poco ci incastriamo in un colossale traffic jam, auto parcheggiate ovunque e gente che osserva in ogni direzione (tra cui un tizio arabo mezzo pazzo con cui faremo amicizia nelle sere successive). Tutto attorno a noi ci sono svariati leoni e leonesse che dormono, senza preoccuparsi molto della quantità di imbecilli che li circonda.. Dopo circa 30 minuti le leonesse si alzano più inquiete che se avesse suonato il postino con una raccomandata di Equitalia e svegliano senza troppi complimenti tutto il resto del branco; esattamente dieci secondi dopo ci troviamo in mezzo ad un gruppo di elefanti che si muove esattamente verso i leoni...ovviamente quest'ultimi levano le tende in tre centesimi di secondo... Come i leoni, anche noi leviamo le tende; proprio mentre stiamo partendo scopro che all'incrocio tra la H.3 e la S.114, c'è appena stata un'uccisione da parte di un leopardo, il quale si sta mangiando allegramente la preda a bordo strada...ora tra dove siamo noi in questo momento e quell'incrocio è circa un'ora e mezza di strada, diciamo che noi potremmo esserci arrivati in molto meno tempo del previsto e che se per caso ci fossimo arrivati in molto meno tempo del previsto, comunque il leopardo non lo avremmo trovato (mi raccomando guidate con prudenza che è un attimo lasciare la macchina contro ad un rinoceronte). Tornati "magicamente" nelle zone attorno a Skukuza avvistiamo un bellissimo rinoceronte a pochi metri dalla macchina.. ...quindi imboccando la S.65 praticamente parcheggiamo su un leone che dorme... Il sole sta tramontando e così probabilmente anche la vita del leone, perchè dopo un pò si alza con la stessa velocità del mio risveglio dopo una serata di calcetto e zoppicando si allontana...gli avvoltoi ovviamente aspettano la cena e lo seguono da vicino... Proprio prima di arrivare a Skukuza, vediamo una belissima aquila appollaiata a pochi metri dal bordo della strada... ...ed incrociamo nuovamente il rinoceronte... In prossimità del cancello ammiriamo il sole che tramonta all'orizzonte... ...quindi saccheggiamo il market, per la serata abbiamo previsto un bbq sotto alle stelle (allo store vendono tutto per il bbq, io sono da sempre attirato dal fuoco e praticamente do fuoco a mezza savana per realizzare la cena), il risultato comunque è di tutto rispetto...
  2. [emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23] Temperatura dal molto caldo al caldo infernale [emoji51][emoji51] Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  3. Piuttosto farei attenzione alle postazioni velox che sono ovunque e più nascoste di un bunker antiatomico Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  4. 1 [emoji41][emoji41] Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  5. Avevo letto padrone anche io... Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  6. Grassssie (comunque la parte più interessante deve arrivare [emoji41]) Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  7. Attenzione anche all'assicurazione che riduce/annulla la franchigia, molte compagnie bloccano cifre spaventose Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  8. 14/10 - Lower Sabie/Zona sud del Kruger/Skukuza Canzone del giorno: Ebbene, malgrado ogni più nefasta aspettativa, siamo sopravvissuti alla notte nella capanna di Rafiki...attorno alle zanzariere sono raccolti almeno otto miliardi di insetti famelici, ma nella tenda stiamo alla grande (ed il geko sul muro vigila su di noi); lo stesso non si può dire all’esterno della tenda, infatti troviamo un paio di centinaia di migliaia di scimmie, queste credendo di essere nel film Il Pianeta delle Scimmie, ormai stanno dominando sull’uomo all’interno del Lower Sabie (l’ho già detto che odio le scimmie più di qualunque altra cosa?), seminando panico e terrore tra i presenti... Comunque, primo giorno pieno in Africa e primo risveglio all’alba...diligentemente ci mettiamo in coda al gate del nostro camp ed attendiamo l’apertura del cancello (apertura che viene effettuata da una scimmia che si è impadronita della guardiola)...come prima tappa decidiamo di puntare un piccolo laghetto a poche centinaia di metri a nord, lungo la 1-1; non facciamo in tempo ad arrivare che un tizio ci si affianca dicendo che ha appena visto un leopardo lungo la strada asfaltata; ovviamente iniziamo a guardare ogni cespuglio alla ricerca di tracce del felino...ma della bestia nessuna traccia; ne approfittiamo per scattare un pò di foto ai vari animaletti che popolano questa zona, ovviamente con la speranza che il leopardo decida che sia ora di colazione.. Questa scimmia è chiaramente il boss della zona, notare lo sguardo intimidatorio con cui ci scruta... Decidiamo di girare un pò nella zona attorno al laghetto e nel giro di mezz’ora veniamo a sapere di ben tre avvistamenti di leopardo, tutti mancati per un paio di minuti; ovviamente il mio odio raggiunge il livello “estinzione del genere umano” e progetto modi in cui seviziare e torturare le scimmie che troveremo sul nostro cammino… Dopo un paio d’ore di nulla cosmico (a parte gli avvistamenti altrui) decidiamo di fare un veloce pit stop al Lower Sabie, dove ci spariamo una meravigliosa colazione in riva al fiume; consultiamo velocemente la mappa degli avvisamenti (dove sono segnalati tutti i fottuti leopardi avvistati da quei baggiani incontrati) e decidiamo di spostarci verso sud, lungo la 1-2; tanto per cambiare troviamo tonnellate di scimmie lungo la strada, ma vediamo anche un paio di aquile, una coppia di strani pennuti giganti che battezzeremo come “pinguini volanti” ed i facoceri; dei felini non c’è nessuna traccia... I pinguini volanti... Scimmia malavitosa Decidiamo di giocarci la canzone del Re Leone, come rito propiziatorio; ragazzi non ci crederete, non passa nemmeno un minuto che vediamo un paio di auto ferme a bordo strada; stanno osservando il cespuglio accanto al quale ci siamo fermati...ehm fermi tutti, dietro al cespuglio c’è un leone che ronfa, in piena trance agonistica scattiamo qualche migliaio di foto al cespuglio (di cui non si salva assolutamente nulla); dopo una decina di minuti vediamo spuntare a pochi metri dalla macchina anche la leonessa; fortunatamente siamo in pole position e riusciamo a piazzarci nel posto migliore per scattare qualche (qualche è ovviamente un eufemismo) fotografia. Il tempo vola, il morale è alle stelle e dopo un’oretta decidiamo di muoverci verso sud, giunti al Crocodile Bridge imbocchiamo la sterrata S25 (in cui troviamo decine di elefanti, alcuni esattamente sul nostro percorso), quindi nei pressi del camp di Berg En Dal, seguiamo il loop delle varie sterrate che si snodano attorno al campeggio (secondo ogni guida consultata, la zona è un tripudio di leopardi...provate a dire quanti ne vediamo noi…). Sta bastarda sta probabilmente mangiando i resti di un turista... Dopo un veloce spuntino al ristorante del Berg En Dal (posto estremamente rilassante posto vicino ad una piccola diga piena di animali) imbocchiamo la H3 verso nord, seguendo poi le varie stradine sterrate che incrociamo sul nostro percorso...vediamo tantissimi elefanti, qualche giraffa ed anche i rinoceronti che riposano sotto ad un albero. Il pomeriggio prosegue senza avvistamenti particolari; arriviamo più o meno alle 17 a Skukuza (ribattezzata O’ Skukuzzaro), facciamo il check in più lungo della storia poichè non c’è linea, manca internet, non esiste nessuno che sappia fare check in o qualcosa del genere, quindi dopo aver preso possesso delle casette, facciamo un veloce giro nei dintorni del campo in cerca di qualche felino (che ovviamente non vediamo)... ...rientriamo alla base giusto pochi minuti prima della chiusura del cancello...scaricate le foto e ricaricato tutto il ricaricabile, optiamo per la cena al ristorante del camp; scelta più che azzeccata, ottima carne (di animale non meglio precisato, probabilmente hanno estinto i leopardi per sfamarci) in riva al fiume; prima di morire a letto ci guardiamo un paio di puntate di Modern Family, quindi abbiamo giusto il tempo di spegnere la luce prima di collassare...good night Africa!
  9. Eccomi!!! Grande cozzi, sono contento di trovare questo itinerario... Per l'arathusa fidatevi di me, vale ogni centesimo che spenderete (e non sono pochi), ma avrete un lodge da favola, ottimi avvistamenti ed i drink in piscina (piscina che si affaccia su un laghetto dove ci sono elefanti ed ippopotami)...prima o poi arriverò a descriverlo anche nel diario...promesso
  10. Grazie ragazzi A breve la prossima puntata delle cronache di dariuz e comunque le scimmie fanno schifo
  11. 12-13/10: Bologna/Malpensa/Dubai/Johannesburg/Lower Sabie @Kruger National Park Iniziamo con il raccogliere le prime due giornate di viaggio, perchè tanto si sa che della partenza generalmente non frega niente a nessuno (salvo non sia un esilarante dramma tipo la mia partenza del 2014...ah ah ah (ndr è una risata sarcastica) mi spancio ancora dalle risate mentre maledico la British Airways, il pudding e la Regina)...comunque, rispettiamo le tradizioni e raccontiamo anche l’inizio del viaggio… La sveglia suona ad un orario decisamente illegale, ma dobbiamo arrivare a Milano e temiamo il traffico di inizio giornata, Bolla arriva puntuale al centesimo di secondo e dopo aver caricato la Diana, imbocchiamo l’autostrada in direzione nord e senza incontrare particolari problemi arriviamo al parcheggio vicino a Malpensa che ho prenotato ad inizio mese; la navetta ci scarica davanti al terminal, una volta entrati wrappiamo velocemente ogni cosa ci capiti a tiro (tra cui per caso anche i bagagli) e dopo aver superato i controlli ci concediamo un’economica colazione (30 euro in tre per una colazione che a fatica vale cinque euro…) nell’area passeggeri; mentre stiamo scattando qualche foto idiota, viene chiamato il nostro volo e saliamo sul bestione Emirates... Notare il tizio con la borsa dei surgelati... ...beh che dire su Emirates...semplicemente spettacolari, ogni cosa è curata e siamo coccolati per tutto il volo; volo che dura tipo 157 giorni, ma tra qualche film (in italiano), un paio di giochini sull’Ipad ed un pranzo in stile “mamma scatenata il giorno di Natale” arriviamo a Dubai... Il "piccolo" monitor di cui era dotato ogni posto Somewhere over l'Iraq, l'Iran o uno stato a caso in quella zona... L’aeroporto è sterminato, purtroppo non abbiamo il finger per scendere, ma passiamo direttamente dentro ad un forno ventilato, sono le 23 e la temperatura è vicina ai 40 gradi...vaghiamo un pò nel nostro terminal, finchè non ci imbattiamo in un McDonald’s, dove sfruttiamo il buono che ci hanno dato all’imbarco (e che a quanto ho capito viene consegnato a tutti i passeggeri con scalo superiore alle tre ore); per il nostro orologio biologico è il 15 gennaio 2036, mi addormento su una meravigliosa poltrona con vista sulla pista, quindi mi addormento davanti al nostro gate, quindi entro nell’ipersonno (quello di Interstellar), prima ancora di allaccarmi la cintura di sicurezza, dopo un tempo indefinito sento Bolla che mi picchietta sulla spalla, vuole farmi vedere il grattacielo fatto a vela (quindi saranno passati si e no venti minuti), con uno sforzo mortale riesco a scattare una bellissima foto con il cellulare, prima di collassare nuovamente. Vengo risvegliato poco dopo da una hostess, simpatica come una raccomandata di Equitalia, la quale vuole a tutti i costi farmi compilare i moduli per l’ebola e per la dogana in quel preciso istante...dopo averla maledetta in svariate lingue, riprendo il mio beato sonno, riprendendo i sensi quando ormai manca poco più di un’ora all’atterraggio...and very welcome in Sud Africa ragazzi! I controlli sono piuttosto accurati, passiamo davanti ad uno scanner termico (o ad una diavoleria simile) che dovrebbe far suonare un allarme in caso di febbre, a quanto pare l’allarme ebola è ancora molto alto...l’addetto al controllo passaporti ci da il benvenuto in Africa e rapidamente ci fa passare...mentre aspettiamo i bagagli ne approfittiamo per cambiare il fondo cassa in euro nella moneta locale, ovvero i rand (d’ora in avanti chiamati “i soldi stupidi”); recuperati i bagagli ci apprestiamo a varcare l’ultima porta prima di entrare a tutti gli effetti in Africa...avevamo ricevuto mille raccomandazioni su truffatori, ladri, assassini e bande di strada che si sarebbero aggirate per l’aeroporto, in realtà non frega niente a nessuno del nostro arrivo, se non ad un esercito di migliaia di venditori ambulanti che si ingegnano in ogni modo possibile per cercare di guadagnare un euro...alla fine ci facciamo accompagnare da uno di questi soggetti al banco dell’autonoleggio e gli sganciamo qualche moneta per il disturbo...in pochi minuti ritiriamo un fiammante RAV4 e ci buttiamo per le strade trafficate di Johannesburg, Bolla insiste per guidare e per prendere confidenza con la guida dal lato sbagliato della strada...mentre Diana lo guida fuori dalla città, io faccio da “sensore di guida dal lato sbagliato”, avvisandolo quando passa vicino (...troppo...decisamente troppo…) ai vari oggetti. Piccola parentesi, avevo letto da più parti che le zone limitrofe all’aeroporto non sono esattamente una zona particolarmente turistica...beh diciamo che stanchi morti e dopo aver attraversato mezzo pianeta, ci appaiono come il mondo dopo una guerra termonucleare...mi sento di confermare quanto avevo letto, ergo passare in fretta dal’aeroporto alle praterie… Guidando dal lato sbagliato... Dopo un paio d’ore di guida abbiamo già fissato alcuni capisaldi che si riproporranno per il resto del viaggio… ...in Sud Africa si fa l’autostop sempre e comunque...abbiamo trovato gente anche in cima a passi montani o in mezzo al nulla ...in Sud Africa si fa jogging in corsia di emergenza dell’autostrada (giuro) ...in Sud Africa chi fa jogging in corsia di emergenza deve scansare le mucche che pascolano felici sulla suddetta corsia ...in Sud Africa ci sono tratti autostradali con più caselli che ristoranti cinesi a chinatown...c’è un ponte?Beh, perchè non farci un casello...C’è un passo montano?Guarda, avanzano giuste le assi per fare un casello...Caselli, caselli ovunque Abbiamo trovato incendi un pò ovunque nella strada verso il Kruger, secondo me il leone e la gazzella del noto proverbio, quando si alzano la mattina, sanno che dovranno scappare da un incendio, chi ha tempo per mangiare... Dopo svariate ore di guida, arriviamo finalmente a Nelspruit, una ridente cittadina vicina al nostro ingresso nel Kruger; individuiamo rapidamente il DeSpar e facciamo provviste per i prossimi giorni (cosa che col senno di poi eviterei di fare nuovamente...poi capirete perchè); ormai siamo vicini al parco e siamo veramente eccitati, quando mancano ormai pochi chilometri ci imbattiamo nelle prime scimmie (apro una breve parentesi, in ogni viaggio ho avuto almeno un nemico giurato...il popolo navajo, i jappoidioti che si mettono in mezzo alle foto e via dicendo...ecco, in Sud Africa ho eletto a mia nemesi la scimmia...io odio visceralmente le scimmie, le sterminerei tutte, sono orrende e mi stanno sulle palle..ecco l’ho detto), i due compari mi dicono di smetterla di puntare tutte le scimmie che trovo con la nostra macchinina e di concentrarmi sulla strada...dopo aver fatto benzina e praticamente a poche centinaia di metri dal Mozambico, svoltiamo a sinistra nel ridente centro abitato di Komatipoort (che di ridente non ha veramente nulla e non lo avrebbe nemmeno se ci fosse un poligono di tiro dove si usano le scimmie come bersagli animati) ed arriviamo finalmente al Crocodile Bridge. Questo ha fatto il pieno di autostoppisti... Crocodile Bridge...diciamo che mi aspettavo qualcosa di differente... Prima di scendere dal mezzo ci cospargiamo con un paio di tonnellate di antizanzare, quindi entriamo al visitor center per registrarci, pagare la wildcard di ingresso e recuperare un pò di informazioni sul parco; un ranger particolarmente simpatico ci racconta un paio di cose su quello che potremmo trovare nei pressi di questo ingresso, quindi ci augura una buona giornata e ci fa entrare...siamo nel Kruger, siamo finalmente in questo luogo su cui abbiamo fantasticato per mesi! Ovviamente siamo eccitati come scimmie dopate di redbull e ci fermiamo a scrutare ogni singolo sasso, scambiandolo ovviamente per ogni sorta di animale della prateria...dopo una prima mezz’ora in cui non avvistiamo nulla se non miliardi di impala (che raggiungeranno rapidamente lo stesso grado di presenza/simpatia dei bisonti di Yellowstone) arriviamo nei pressi di viewpoint da cui possiamo ammirare un fiume...fermi tutti...al centro del fiume ci sono decine di elefanti...malgrado siano a milioni di anni luce da noi, scattiamo foto come posseduti (che razza di idioti, pensavamo anche di aver fatto un grande avvistamento…). Dopo qualche decina di minuti decidiamo di muoverci verso il nostro camp, il Lower Sabie; vogliamo evitare di arrivare dopo la chiusura del cancello (alle 18) proprio nel nostro primo giorno; quindi ci muoviamo verso nord lungo un paio di strade sterrate, incontrando alcuni simpatici animaletti, proprio a bordo strada (che tre imbecilli a scattare miliardi di foto a queli elefanti lontani…), arrivando in perfetto orario al nostro camp. Purtroppo Pumba ha strisciato tutto il tempo al di sotto della vegetazione... Mi pare che il 300 se la cavi bene anche dall'altra parte del mondo... Sono le cinque di pomeriggio e la temperatura sfiora i 43 gradi, facciamo velocemente il check in, quindi armati di mappa raggiungiamo i due bungalow dove trascorreremo la notte, purtroppo quando abbiamo prenotato sul sito del parco, le strutture in muratura erano finite, quindi per una notte abbiamo scelto quelle che abbiamo ribattezzato come le “tende di Rafiki”; infatti dormiremo in due tende con base solida, protette da zanzariere contro cui si schiantano più o meno tutti gli insetti del continente... ...dopo aver consultato la mappa degli avvistamenti della zona (ogni camp ne ha una, ognuno può indicare cosa ha visto con magneti cololorati) ed allettati da un paio di avvistamenti recenti di leoni, decidiamo di fare un veloce giro su due stradine sterrate attorno al camp, ovviamente non vediamo nulla e concludiamo il giro guardando il tramonto dal ponte sul fiume, a poche centinaia di metri dal camp. Sarà un animale idiota? Anche questo... Bufali al tramonto... Sia mai che gli ippopotami tirino fuori la testa al momento giusto! Torniamo in camera per una rapida doccia e poi decidiamo di provare il ristorante accanto al visitor center, scelta assolutamente azzeccata, in un piccolo tavolo con vista fiume consumiamo una cena a dir poco commovente (cena che per la cronaca è costata 82 milioni di soldi stupidi, pari a circa 30 euro), mentre gli ippopotami giocano a pochi metri da noi...l’Africa ci ha già conquistati in un pomeriggio...unica nota negativa è che il camp, appena tramonta il sole, sembra "1997, fuga da New York", solo che al posto dei malviventi ci sono le scimmie; loro percepiscono il mio odio e fanno di tutto per provocare la rissa, sono ovunque e saltellano sugli alberi sopra alle nostre tende di Rafiki; malgrado la provocazione di queste bestiacce, ne approfittiamo per guardare la via lattea, quanto mai brillante sopra le nostre teste ed andiamo quindi a nanna...domani mattina contiamo di essere in auto alle 5.30, orario di apertura del gate.
  12. Premessa: Ognuno ha un amico idiota, quello con sai che potresti finire in qualche video di fail su Youtube oppure sempre quello con cui potresti riempire la lavastoglie di sapone per piatti, creando un perfetto schiumaparty sul parquet della baita in montagna (ovviamente se il proprietario della baita sta leggendo queste righe, si tratta solo di un caso ipotetico che butto li in maniera del tutto innocente, tanto per fare un esempio)...ecco questo amico per me è la Diana; ad inizio gennaio 2015 la trascino con me in centro a Bologna, il mio pusher di materiale fotografico avrebbe una D800 usata ad un buon prezzo, pertando le chiedo di venire con me a vederla, ovviamente le dico che dovrà essere lei a fermarmi nel momento in cui la mia forza vacillerà e sarò tentato di comprare...meno di due ore dopo usciamo dal negozio, io con una D810 nuova di zecca e lei con la D800 che avrei dovuto prendere io...mentre stiamo tornando alla macchina inizia a fantasticare sui pinguini del Sud Africa, dicendo che sarebbe proprio bello andare a vederli e che prima o poi dovremmo organizzare un viaggio in Africa...inutile dire che meno di una settimana dopo avevamo già coinvolto Davide (il suo moroso) e Bolla (un altro sbriciolato mentale con cui ormai ho girato mezzo mondo) e stavamo prenotando il volo con Emirates e la spedizione dall’altra parte del mondo stava prendendo corpo… Di come sarà strutturato il viaggio ne parlerò nelle singole giornate, vi anticipo che questo sicuramente è un viaggio atipico per questo Stato, vista la mia passione per gli animali (ed avendo rotto talmente tanto le scatole ai miei amici, che alla fine si sono appassionati anche loro), abbiamo scelto di privilegiare il Kruger, dedicando a questo parco più di metà vacanza, quindi ci siamo regalati due giorni da sogno nella riserva privata ed infine siamo volati a Città del Capo per visitare la zona sul del continente. Itinerario: 12/10: Bologna/Malpensa/Dubai 13/10: Dubai/Johannesburg/Lower Sabie @Kruger NP 14/10: Skukuza @Kruger NP 15/10: Skukuza @Kruger NP 16/10: Satara @Kruger NP 17/10: Satara @Kruger NP 18/10: Olifants @Kruger NP 19/10: Olifants/Arathusa Safari Lodge 20/10: Arathusa Safari Lodge 21/10: Arathusa Safari Lodge/Johannesburg/Cape Town 22/10: Cape Town/Cape Point/Hermanus 23/10: Hermanus 24/10: Hermanus/Dubai 25/10: Dubai/Malpensa Voli: Abbiamo scelto di volare con Emirates, a poco più di 500 euro abbiamo scelto l’andata su Johannesburg ed il ritorno da Cape Town, prima volta in assoluto con questa compagnia, ovviamente ce ne siamo innamorati tutti, straserviti e stracoccolati; al pacchetto voli abbiamo successivamente aggiunto un volo interno Joha/Cape Town, effettuato con la South Africa Airlines (senza infamia e senza lode). Pernotti: Per quanto riguarda il dormire all’interno del Kruger ci siamo affidati direttamente a sanparks.org, sito che gestisce le prenotazioni nei parchi nazionali; estremamente efficenti e precisi. I contatti con il lodge nella riserva privata nel Sabie Sand sono stati tenuti via mail direttamente con la struttura, mentre per quanto riguarda le soluzioni nella zona di Cape Town ci siamo affidati a Booking.com, come sempre promosso a pieni voti. Varie ed eventuali: Per l’auto ci siamo affidati al solito enoleggio; la prima auto è stata fornita da Avis (malgrado quello che capita spesso di leggere su questa compagnia, ci siamo trovati veramente bene, soprattutto quando abbiamo riconsegnato l’auto pronta per la rottamazione e non ci hanno detto nulla), mentre la seconda auto (più che un auto si è trattato di una lavatrice con le ruote) avevamo Europecar come fornitore. L’assicurazione medica è stata fatta con Allianz, sommando alcuni sconti abbiamo speso veramente poco rispetto ad altre compagnie assicuratrici… Capitolo profilassi antimalarica...tecnicamente siamo partiti all’inizio della stagione delle piogge, da più parti avevamo ricevuto il consiglio di fare la profilassi e considerando diversi episodi “fortunati” che si erano verificati nei mesi precedenti alla partenza, abbiamo scelto di fare la profilassi col malarone, consci che l’unica zanzara infetta ci avrebbe atteso diligentemente nel finger in aeroporto; personalmente ho avuto un paio di effetti collaterali con questo farmaco, mal di testa mortale praticamente dopo ogni assunzione della medicina e tachicardia che si è presentata a caso diverse volte al giorno; con il senno di poi, sinceramente non saprei se rifare o meno la profilassi, di punture ne abbiamo avute diverse, anche malgrado spray, diserbanti e trattamenti all’uranio impoverito ed in ogni caso mi sono fatto tutto il viaggio con gli effetti collaterali… Capitolo squisito dariuz...sono arrivato a questo viaggio praticamente con le energie esaurite, un progetto radicale di cambiamento della mia vita era in atto (Asti9 doveva essere definito proprio nei giorni precedenti e successivi al viaggio), fino al giorno prima della partenza ho avuto il timore che qualcosa potesse andare storto, non riuscendo a partire; probabilmente è stato il “previaggio” che mi sono gustato meno, ma a bocce ferme è risultato essere uno tra i viaggi più belli e riusciti, tra quelli che ho fatto; inutile dire che in Sud Africa abbia lasciato il cuore... La vera nota negativa di questo viaggio è stato il forfait per motivi di salute di Davide, tutto questo a due giorni dalla partenza...ovviamente saremo costretti a tornare in Sud Africa per portare anche lui... Ed ora iniziamo con il racconto... ps: se non sbaglio "Hakuna Matata" è utilizzato in altre parti dell'Africa, piuttosto che nello Stato che ho visitato, ma Cedric (il sociopatico che conduceva la jeep nei safari) lo utilizzata ogni tre parole, ovviamente ne abbiamo fatto il motto della vacanza...
  13. Nei miei (ignoro se sia così per tutti) in salita basta cambiare posizione di impugnatura Inviato con il mio iPhone dal Monte Fato
  14. dariuz

    Presentatevi!

    Welcome a tutti sul forum
  15. Molto interessante questo parco, devo decisamente documentarmi e vedere se riesco ad inserire...grazie!
  16. Leggendo le vostre risposte mi è venuta in mente la scena della capretta in Jurassic Park... Dai magari si tratta solo di un inizio al di fuori degli standard del forum ed avremo altri contributi...prendendo in buona fede lo scopo del messaggio, preferisco 100 volte un approccio "volenteroso" di questo tipo, piuttosto che il classico utente del forum che finchè deve organizzare il proprio viaggio domanda ogni cosa gli passi per la testa, da quante volte si consiglia di andare in bagno on the road a se effettivamente anche in America la mano sinistra rimane a sinistra o si sposta magicamente a destra, salvo poi sparire nel nulla al rientro dal viaggio, senza lasciare nemmeno un ringraziamento...(il level up di questo tipo di utente è quello che adoro, quello che ricompare quando deve organizzare un secondo viaggio e si presenta adducendo scuse assurde tipo "il viaggio che mi avete aiutato ad organizzare è stato stupendo, scusate se sono sparito ma la navicella aliena su cui sono stato rinchiuso negli ultimi 12 mesi aveva il wifi che prendeva male, ora che sono tornato sulla terra avrei bisogno di ammorbarvi con ogni sorta di domanda per il prossimo viaggio"). Dai vediamo che cosa salta fuori
  17. Rieccomi con un pò di tempo! Grazie @MagicJ69 per i link ed i consigli; sul Kruger sicuramente i giorni che abbiamo scelto sono maggiori rispetto a quelli delle visite classiche; la scelta è stata fatta da tutto il gruppo, sopratutto in funzione della fotografia...diciamo che ci piace l'idea di vagare in macchina alla ricerca di avvistamenti ed opportunità, un pò come abbiamo fatto l'ultima volta a Yellowstone... Confermo che anche Sanparks restituisce i soldi se cancelli la prenotazione. Su Cape Town sto ancora studiando (infatti non c'è nulla di prenotato), aggiorno un pò le idee in base ai tuoi consigli. @Matteo84 sulla malaria ormai ne ho sentite di tutti i colori, molti mi hanno detto quello che hai scritto tu, altri mi hanno detto di fare assolutamente la profilassi, visto il periodo...sono piuttosto incerto sull'argomento
  18. Vi ringrazio per gli ultimi consigli, in questi giorni sono abbastanza incasinato, appena ho un attimo vi rispondo
  19. L'allarme per la porta è perfetto...ricordo quella volta in cui pensavo che il vicino di stanza mi avrebbe sgozzato nel sonno e misi la sedia contro la maniglia...
  20. A detestato kurt il passo è breve [emoji23][emoji23] Inviato con il mio iPhone dal Monte Fato
  21. dariuz

    Ritorno nel West

    Ci vorrebbe un giorno in più per fare le cose con calma.
  22. ...barbiere...[emoji22] Inviato con il mio iPhone dal Monte Fato
  23. A San Francisco era freschino, ma complessivamente si stava bene... Concordo anche io sulla Florida!
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