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  1. Tanzania 2 0 2 5 Savana, storia, parchi del Sud e “sulla carta” poi la costa (Bagamoyo e Dares Salaam) ITINERARIO DI 14 GIORNI OTTOBRE 2025 Premessa Questo era un viaggio che sognavo da un po' di tempo, non solamente per tornare in Africa, dove la nostalgia non può nascondersi, ma per andare in luoghi e con soluzioni diverse dal solito. Premessa di premessa: da qualche anno insieme con gli amici, quando organizziamo cene o altro, raccogliamo dei fondi che poi mandiamo ad A.Z. Medico ortopedico legato al CUAMM (medici con l'Africa) per finanziare e sostenere in particolare interventi di protesi alle gambe di bambini, ma non solo. E avevo il pallino di andarlo a trovare dopo averlo sentito tante volte al telefono ed avuto tante testimonianze concrete delle nostre offerte. MA.Z. È stato in Tanzania da 20 anni con la moglie e le due figlie. E' stato perchè ha finito la sua attività ed è rientrato proprio lo scorso giugno a Vicenza. Ed io non ce l'ho fatta ad organizzare di viaggiare in Tanzania prima per poterlo incontrare davvero, anche perchè il suo rientro è stato abbastanza improvviso. Ed A.Z. Mi ha comunque raccomandato, se volevo fare un viaggio ad hoc, di rivolgermi a Kisedet, una ONG con recapiti a Dodoma ed a Chigongwe che da 24 anni ha realizzato molto a favore dei bambini o dei ragazzi di strada, puntando a sostenerli in un piano di reintegro o familiare o comunque sociale. Per chi vuole approfondire https://www.kisedet.org Pertanto ho contattato su suo suggerimento Giovanna, coofondatrice di Kisedet, in Tanzania da quando aveva 24 anni. Il mio obiettivo, ma anche il nostro, avendo coinvolto non solo Cele, ma anche altre tre amicissime, era quello di toccare con mano la vita della ONG, rimanendo nella struttura i primi giorni, proprio con l'obiettivo di vedere quanto Kisedet è riuscita a fare e magari anche giocare, disegnare, parlare, lavorare nei campi con questi bambini e ragazzi e con i volontari in modo da provare e forse riuscire a vivere un'esperienza vera e magari la prima pietra di un percorso che avrebbe potuto poi consolidarsi negli anni. Ma non essendo Kisedet un'agenzia, ma “organizzando” viaggi solidali, senza una effettiva persona di riferimento oltre a Giovanna, la quale peraltro si occupa della gestione dei servizi della ONG, non della definizione del tour o altro, ecco in questo modo la preparazione del viaggio è stat abbastanza lunga e non facile, piena di mail e di whattsapp. Non tanto per la preparazione e definizione dell'itinerario, quanto per tutte quelle cose necessarie in un viaggio, come le location, il pulmino, la 4x4, i tempi, le guide, e tantissime altre cose. Ma questo ci sta, anche se sono dovuto sempre stare molto attento nelle domande e nelle puntualizzazioni, visto il carattere non proprio facile di Giovanna. Ma alla fine è venuto fuori un bel progetto, articolato e che avrebbe dovuto appunto farci conoscere e vivere per i primi giorni la realtà di Kisedet, poi alcuni giorni nei Parchi del sud, fantastici e con poca gente e poi risalire verso la costa per scoprire e trovare altre situazioni di mondo e camminare lungo la spiaggia e non solo, partecipare ad una messa con la comunità locale con i canti ed il coinvolgimento che tutto questo implica e forse riuscire anche a prendere una barca almeno un giorno per andare alle meravigliose isolette che stanno tra la costa di Bagamoyo e Zanzibar, le rovine archeo, oltre ai mercati più caratteristici. Fine. (premessa di premessa) Ho coinvolto in questo viaggio oltre a Cele anche Anna, la mia dottoressa, Michela e Ferida, le quali fanno spesso tour insieme avendo i mariti ancora al lavoro!!!! Ora io ho viaggiato “da solo” con quattro dico quattro donne!!! Il viaggio prevede la partenza da Venezia con Turkish fino a Dar es Salaam via Istanbul, con arrivo la sera tardi e poi la mattina successiva il volo interno con Air Tanzania da Dar a Dodoma (la capitale). Ma proprio una settimana prima della partenza Air Tanzania ci informa che il volo interno dalle 10 del mattino è stato spostato alle 18.30. Quindi cercare una notte a Dodoma per forza, ma soprattutto il programma dell'ultimo giorno a Dar lo abbiamo provato ad inserire come primo giorno. Ma...... ma tutto questo non conta. Nei miei diversi precedenti viaggi ho avuto spesso delle rogne, con problemi per i voli o per problemi diversi, dall'omicidio del primo ministro sulla strada che dovevamo fare in Bolivia, alla Festa dell'Indipendenza in Indonesia, alla Festa degli Aquiloni a Bali, ai casini in Myanmar, oltre alle forature in pieno deserte a Chaco, alla epidemia di dengue in Sri Lanka, al volo perso per il Messico, solo per citare le situazioni più eclatanti. Ma mai e poi mai avrei ed avremmo pensato di trovarci ai limiti della guerra civile, in seguito alla giornata presidenziale del 29 ottobre. La cosa gravissima è che queste informazioni e notizie non solo non vengono divulgate dai media, ma neppure trapelano nonostante la loro gravità ed i morti a migliaia. Ma non fa audience e quindi non serve parlarne. La popolazione tanzaniana è divisa al 50% di mussulmani e 50% cristiani. Ma sono ben integrati e sotto questo profilo non ci sono tensioni sociali. Ma il presidente è una signora mussulmana che fa da testa di ponte ad altre persone, tra cui il proprietario di quasi tutte le stazioni di servizio carburanti del Paese. Questa signora è stata rinominata presidente, dopo che “qualcuno” aveva ammazzato il precedente pochi anni fa, con la opposizione in carcere con pena di morte e dunque senza opposizione; con i seggi vuoti e sembra che siano andati a votare solo il 5% dei possibili elettori. Ma con un ampio spazio nella opinione pubblica locale dove è stato indicato come bel il 95,7% (ma del 5%) abbia sostenuto al presidente in carica. Essendo il Paese in pratica e non solo assolutamente contrario alla riconferma e non ha votato perchè non c'era nessuno ad poter votare essendo la opposizione in galera, i cittadini hanno cominciato a afre sommosse, manifestazioni, guerra di strada, bruciato le stazioni di servizio ecc. Questo ha implicato una durissima repressione da parte della Polizia, che però in piccola parte si è schierata a favore dei manifestanti, mentre la Presidente fuggiva in Uganda chiedendo a supporto l'intervento dell'esercito ugandese. E per non permettere una organizzazione da parte dei cittadini e per non consentire la trasmissione di comunicazioni è stato immediatamente disattivato internet, già durante il giorno del voto (29 ottobre), a parte 4 minuti nei quali è stato ripristinato per divulgare i risultati sorprendenti del voto stesso. Ma questo ha comportato posti di blocco ovunque coprifuoco ovunque dalle 18.00 alle 8.00 interruzione dei trasporti blocco totale di Holafly e di Whattsapp, impossibilità di utilizzare carta di credito blocco degli ATM e dunque impossibilità di prelevare Ma soprattutto 4000 morti, anche se le fonti ufficiali hanno peralto di poche centinaia, ma mentre venivano scoperte fosse comuni appena scavate ecc ecc. Bene, in questa situazione noi ci siamo trovati in vacanza essendo partiti il 21 ottobre e dovendo rientrare il 4 novembre, in peno casino. E gli aeroporti??? Comunque il viaggio è stato bellissimo nella sua prima parte e molto complicato negli ultimi 4 giorni, molto!!! Per chi ha voglia di seguirmi in questa vera avventura....... intanto quello che era il programma originale Volutamente lasciato stare il Serengeti o Ngoro Ngoro, preferendo Il Nuaha ed Il Mikumi, sia per la “vicinanza a Iringa ed al centro Kisedet, sia e soprattutto per le pochissime persone e jeep in quello che per quanto siamo riusciti a vedere ed a vivere è davvero un paradiso terrestre. Programma 1 GIORNO 21/10 Martedì Partenza dall’Italia per Dar es Salaam. Cena e pernottamento in un hotel vicino all’aeroporto. Poi cambiato tutto dopo il cambio del volo 2 GIORNO 22/10 Mercoledì Volo Dar es Salaam – Dodoma – Chigongwe In mattinata visita alla sede di KISEDET, dove l'associazione, gestisce una casa d'accoglienza per bambini e bambine e un drop in center per i bambini e ragazzi di strada. Conoscenza dello staff. Visita alla città, al mercato ortofrutticolo e alla città. Pranzo in città, nel pomeriggio trasferimento a Chigongwe con l’auto dell’ONG. Il viaggio dura circa 40 minuti. In questi giorni abbiamo pernottato presso la foresteria "Elena Fontana", situata all'interno della casa accoglienza a lungo termine gestita da kisedet. Poi cambiato e rimasti intubati nel traffici di Dar in piena fase sotto elezioni e volo la sera a Dodoma 3-4 GIORNO 23/24 Ottobre Giovedì e Venerdì A questo punto visita in parte a Dodoma e poi partenza per il villaggio di Chigongwe dove Kisedet ha costruito un centro di accoglienza per bambini e ragazzi vittime di violenza. Dormiamo presso questo centro, dove c’è una foresteria che accoglie turisti, servizi civili universali e ospiti locali. La casa è dotata di elettricità e acqua corrente e tutte le camere sono provviste di bagno. In queste giornate abbiamo in parte (sempre per il cambio volo) svolto le seguenti attività che, in concordanza con i ritmi africani: • visite ai progetti dell’associazione nel villaggio di Chigongwe e in alcuni villaggi limitrofi dove l’ONG ha progetti o li ha implementati in passato. • escursioni a piedi nei dintorni e sulle rocce. • incontro con gruppi di donne, giovani, realtà di vita quotidiana • vista panoramica del tramonto dalla collina • visita e pranzo al mercato locale (mnada) del bestiame nel vicino villaggio di Kigwe (il venerdì) • Visita al lago di Chimendeli e pranzo al villaggio • una serata danzante e acrobatica, con gruppo dei bambini e ragazzi del centro KISEDET 5 GIORNO 25/10 Sabato Dopo colazione partenza per Iringa. Il viaggio dura circa 5 ore Arrivo a Iringa, in hotel a lasciare i bagagli, e poi giro per il mercato Masai ed il Mercato centrale. Cena con Paolo e Martina di CUAMM Cena e pernottamento a Iringa 6 e 7 GIORNO 26/27 Ottobre Domenica e Lunedì Dopo colazione, visita al centro medico della casa di Paolo poi al sito archeologico di Isimila e trasferimento al Parco Nazionale del Ruaha per un primo contatto con la natura. Pernottamento presso i cottage della Tanapa (Tanzania National Parks). Il parco nazionale del Ruaha, istituito nel 1964, è il primo Parco della Tanzania per estensione, copre una superficie di circa 10.000 km2. Il parco trae il proprio nome dal fiume Great Ruaha, che costituisce il confine orientale del parco, ed è famoso per le sue gole spettacolari. Ospita tutti i rappresentanti della fauna selvaggia africana: elefanti, bufali, zebre, gnu, antilopi, giraffe, facoceri, scimmie e, naturalmente, leoni, leopardi, ghepardi, licaoni e iene. Il parco ospita oltre 370 specie diverse di volatili, alcuni dei quali non sono presenti in altre zone della Tanzania. 8 GIORNO 28/10 Martedì Risveglio all’alba nel Parco, e proseguimento del safari. Trasferimento presso un hotel vicino al Mikumi B/B 9 GIORNO 29/10 Mercoledì Dopo colazione, trasferimento presso il Parco dei Monti Udzungwa con trekking e visita alle cascate e osservazione della biodiversità. Cena e pernottamento presso l’hotel vicino a Mikumi B/B 10 GIORNO 30/10 Giovedì Dopo colazione, Safari al Mikumi National Park, Pernottamento presso l’hotel vicino a Mikumi B/B 11 e 12 GIORNO 31/10- 01/11 Venerdì e Sabato Viaggio Mikumi – Bagamoyo POSTO DI BLOCCO E RIENTRO A MIKUMI Bagamoyo è il capoluogo del distretto omonimo, nella regione di Pwani, si trova nella costa sull'Oceano Indiano, pressapoco di fronte a Zanzibar, 75 km circa a nord di Dar es Salaam. L'area intorno alla città è ricca di siti di interesse storico, risalenti a diverse epoche. Cena e pernottamento in albergo. In questi due giorni ci sarebbe statà la possibilità di gita in barca alla barriera corallina o di visitare il sito archeologico di Kaole. Qui si trovano le rovine di un complesso di edifici che testimoniano la presenza di una comunità shirazi (islamica) sviluppatasi fra il XIII e il XVI secolo. Tra questi edifici c'è quella che si ritiene essere una delle più antiche moschee dell'Africa orientale o anche relax sulla spiaggia. cena e pernottamento a Bagamoyo al Mangrovian hotel B/B NON FATTO 13 GIORNO 02/11 Domenica Mattinata a Bagamoyo e nel pomeriggio trasferimento a Dar es Salaam. Cena e pernottamento presso la guest house dei Padri della Consolata H/B NON FATTO 14 GIORNO 03/11 Lunedì Visita della città: mercato del pesce, mercato dell’ebano, e altri siti di interesse turistico. Cena e pernottamento in un hotel vicino all’aeroporto. NON FATTO 15 GIORNO 04/11 Martedì Saidi verrà a prendervi all’hotel tenendo conto che il volo parte alle 04.15 e vi accompagnerà all’aeroporto per il viaggio di rientro in Italia. FATTO BEN ALTRO MA RIUSCITI IN QUALCHE MODO A RIENTRARE
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  2. Lo scorso anno quelle dell'Upper con Roger Ekis avevano aperto più o meno a metà dicembre.
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  3. Ti seguirò senz'altro, fai sempre dei viaggi incredibili. Siamo appena tornati dalla Thailandia, paese che ci ha affascinato, dove abbiamo seguito un itinerario, organizzato da nostro figlio, in buona parte molto simile al tuo e il tuo diario mi è stato di aiuto nella preparazione. P.S. Il tuo testo è venuto scritto due volte. Inviato dal mio SM-A566B utilizzando Tapatalk
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  4. La Iao Valley non vale il costo dei biglietti + parcheggio. A noi non è dispiaciuto il vicino Kepaniwai Park che è gratuito. Per quanto riguarda il giro in elicottero, alle 8:30 potresti trovare nebbia. Inviato dal mio SM-A566B utilizzando Tapatalk
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  5. si, scoperto sul campo dopo sveglia antelucana 😅
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  6. si si assolutamente infatti sto già tenendo d'occhio e prenoto il prima possibile , è proprio sui siti di prenotazione che ho letto che se c'è maltempo ti danno la possibilitò di riprogrammare il tour per questo ho pensato di anticipare di un giorno così se va male posso provare l'indomani🤞
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  7. 22 MOAB - MONUMENT VALLEY 2.5 / 3 h partenza al amattino e fare Valley of the Gods, Muley Point e Goosenecks State Park per poi arrivare alla MV nel tardo pomeriggio e fare la Valley Drive. 23 MONUMENT VALLEY - PAGE allora qui visto che già ci alziamo presto per l'alba potremmo andare dritti a Page e prenotare l'Antelope per le 12 (così se dovesse saltare per maltempo potremmo provare a riprogrammarlo il giorno dopo) pomeriggio zona lake powell e Horseshoe Bend al tramonto 24 PAGE - GRAND CANYON dando per scontato di aver fatto l'Antelope il giorno prima mattina libera e partenza nelle ore più calde per il grand canyon
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  8. C'è un parcheggio proprio di fronte e da lì una passeggiata sulla crosta salata, lunga a piacere. Per darti un'idea, questa l'ho scattata dal parcheggio di Badwater, ad agosto, ma considera che in estate è più facile che ci sia del pulviscolo in atmosfera: Non sono un grosso estimatore di Zion, per me è un parco che deve essere esplorato con il tempo giusto, inoltre ad aprile col disgelo alcune zone potrebbero essere di difficile accesso... sinceramente, dormirei a Bryce, che da il massimo all'alba e soprattutto al tramonto. Sono d'accordo con @al3cs per il singolo pernotto alla Monument. Se ci riuscite, fate la passeggiata tra Navajo Loop e Queen's Garden nel pomeriggio, partendo 3 ore prima del tramonto, partendo dal Sunset Point, anche se la maggior parte dei siti dice di partire dal Sunrise... Come posizioni per vedere alba e tramonto, la ranger ci disse "Higher is better", quindi Bryce Point o Inspiration Point.
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  9. Senza problemi: la strada è regolarmente asfaltata, e da Furnace Creek ci vuole una mezz'oretta. Fidati del NPS: se trovi un viewpoint chiamato Sunrise Point, a Bryce come in qualunque altro parco, c'è un motivo . Mi pare che i raggi del sole entrino nel canyon solo tra fine aprile e settembre, ma non ne sono certa, prova a controllare. Se dormi al Bryce anziché a Page risolvi il problema. L'alba alla Death a fine marzo sarà tra le 6.45 e le 6.35: se dopo vuoi raggiungere anche Dantes View prima di uscire dal parco in direzione Zion, diciamo che, ad esagerare, dovreste essere in viaggio per le 9-9.30. Se andate a Zion senza tappe intermedie potreste tranquillamente essere al parco per le 15-15,30 (calcolando già l'ora di fuso che perderete) e avreste già almeno 4 ore a disposizione per andarne alla scoperta. Dormendo a Bryce, se volete, potete tranquillamente dedicare a Zion qualche altra ora il mattino successivo, visto che i due parchi distano tra loro un paio d'ore e, spostandovi più o meno ad ora di pranzo, avreste comunque tutto il pomeriggio da dedicare al Bryce. Il giorno dopo alba al Sunrise Point e poi, con calma, vi dirigete a Page: non vi scapicollate, perché in questo caso recuperate l'ora di fuso che avete perso passando dal Nevada allo Utah. Tre ore circa a Page e poi andate in direzione Monument (ri-perdendo l'ora di fuso) per i due giorni al The View.
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  10. Serve un 4x4 se vuoi guidare sulla sabbia, altrimenti non mi pare che la strada sia particolarmente rognosa, almeno quella che arriva all'ingresso ufficiale; certo, è pur sempre uno sterrato, quindi servono le normali cautele (quindi la massima attenzione se nei giorni precedenti ha piovuto). La spiaggia per me è bellissima, ma da evitare come la peste di sabato e domenica: il parco è disseminato di gazebo che nel weekend vengono letteralmente presi d'assalto!
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  11. Secondo me potreste riuscire a fare anche la Keanae Peninsula. La Black Sand Beach porta via al massimo un'ora. Io avevo rinunciato alla Red Sand Beach non tanto per la pericolosità del sentiero quanto perché mi sembrava di aver capito che fosse su un'area di importanza culturale per i nativi, perciò ci siamo "accontentati" della rossastra Koki Beach. Inviato dal mio SM-A566B utilizzando Tapatalk
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