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Anche noi Kate, immagina. Ritirato il passaporto, fa effetto vedere una pagina occupata dal visto per gli USA. Ci siamo con tutto, il prossimo impegno sarà la partenza!2 punti
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Questo è un cruccio per molti, ma finalmente abbiamo una risposta!!! http://www.gasbuddy.com/Trip_Calculator.aspx su questo sito è possibile scegliere un itinerario (anche con destinazioni), scegliere una vettura, scegliere allestimento e cilindrata e calcolare il costo del carburante per la tratta interessata... ma non solo... ci indica anche quali sono le stazioni di servizio meno care!!!!! Aggiornamento 2018: il sito è accessibile solo mascherando l'IP, utilizzando siti come https://hide.me/en/proxy o programmi come Tunnel Bear o http://www.mask-myip.com/ in alternativa, si può usare http://gasprices.aaa.com/1 punto
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E voglio essere super aggiornata miraccomando Sent from my iPhone using Tapatalk1 punto
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Non dovresti avere nessun problema a fartelo rilasciare (anche perché immagino che ormai la tua fedina sia immacolata da un pezzo), però che seccatura!1 punto
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So che vado un po' controcorrente, ma... no, dai! Non è vero che dal lato americano non c'è niente! Sicuramente il lato canadese è molto più "sviluppato" dal punto di vista turistico (hotel, ristoranti, casinò, tutto il lungofiume "fiorito"... ecc); inoltre dal lato canadese le cascate si vedono da "di fronte". Io però ho apprezzato anche il lato americano: 1) mi è piaciuta l'esperienza di Cave of the winds e non me la perderei 2) da terrapin point o ancora meglio da Luna island, anche se il panorama non è (forse) imponente come dall'altra parte del fiume, si sente "la terra che trema sotto i piedi" e si ha un'idea "diversa" della potenza della massa d'acqua che precipita 3) Se hai tempo, c'è una bella passeggiata nel bosco, lungo il fiume (piacevole, ma non imperdibile) 4) quando sono andato io (ottobre) la coda per il maid of the mist era notevolmente inferiore dal lato americano rispetto a quello canadese (vabbeh... questo è poco significativo...) Se riesci a trovare un'offerta decente, come albergo ti consiglio l'embassy suites. Colazione e servizi non sono da 4 stelle, ma considerando il prezzo (anche rispetto agli hotel vicini) e soprattutto LA VISTA, ne sono rimasto soddisfattissimo. Ho scelto una camera con vista su entrambe le cascate, ai piani alti, e sarei rimasto tutta la notte a guardare i giochi di luce sulle cascate. Noi siamo andati ad ottobre e, probabilmente perchè in bassa stagione, c'hanno pure fatto un'upgrade dandoci una camera un paio di piani più in alto rispetto alla prenotazione. Magari andando ad aprile/maggio trovi una buona offerta anche tu. oops! leggo ora che andate con una bimba di 2 anni... niente cave of the winds, direi...1 punto
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Ottima notizia! Adesso ancora due mesi e poi grande partenza ... Sono emozionata io per voi! Sent from my iPhone using Tapatalk1 punto
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Sono d'accordo con Kate, tieni la macchina fino alla fine. Credo sia molto più comodo girare la città con l'auto che con i mezzi pubblici e poi potreste fare un salto anche a Galveston.1 punto
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Dipende dalle disposizioni aereo portuali e dalla tipologia di etichetta che ti mettono al passeggino Sent from my iPhone using Tapatalk1 punto
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Esatto Chiara! il volo interno devo ancora prenotarlo, mentre per il volo Milano-Chicago, Los Angeles-Milano ho trovato una super offerta con British e non ho esitato!!!1 punto
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Ho appena guardato sul sito ed è ancora così. Tra l'altro il 13 luglio è mercoledì quindi potrei invertire la mattina con il pomeriggio... Grazie!1 punto
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la salita di Sausalito è da pazzi.... direi improponibile. La tratta si fa sempore da centro città a Sausalito così hai discesa una volta attraversato il ponte .1 punto
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grazie, ottimo consiglio... quindi la sposto al giorno successivo che non ho il problema della visita ad Alcatraz e poi valuteremo se prendere il traghetto o meno per il ritorno.1 punto
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lato canadese, si dorme a Niagara Falls e vedi tutto quello che c'è da vedere, una notte è sufficiente, la sera lo spettacolo delle cascate illuminate è imperdibile. Buffalo è una delle città più brutte e malfamate degli USA, non c'è bisogno nemmeno di passarci. Però avete un sacco di tempo, potreste anche fare qualcosa di diverso: per il giro: 24 ita - NY 25-29 NY 30 NY - Boston 1 Boston 2 Boston - Itacha 3 Itacha - Niagara 4 Niagara - Toronto 5 Toronto 6 Toronto - Ita1 punto
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Pensate che stasera l'ho mostrato al mio ragazzo... Mi ha guardato sconvolto e mi ha detto che sono malata poi peró quando l'ha visto si è ricreduto... Del libro e dell'itinerario ha avuto da ridire solo sull'alzarsi presto per vedere l'alba1 punto
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Da dove comincio? Dall’inizio, dai Ore 9.25 sul fuso di Greenwich, sono sulla scaletta, tra un momento poserò il piedino in terra d’Africa. Riderete, ma … sono più emozionata che al primo appuntamento! Quasi non ci credo, sono davvero qui. A Rosolina Con cura maniacale scelgo la fila più lenta al controllo passaporti, l’unica dove l’annoiatissimo funzionario fa – giustamente – passare avanti le mamme marocchine con prole. Ecco, le mie hanno almeno una dozzina di figli ciascuna, così quando finalmente emergo al baggage claim incontro subito il mio zaino (vi faccio notare l’imballaggio professionale ) che mi guarda e lagrima in solitaria malinconia … che peccato, mi sono persa la suspense del momento più bello del viaggio, quello in cui ancora non sai se il bagaglio ha preso il tuo stesso volo. Supero rapidamente la delusione ed esco dalla zona arrivi, il gruppo al completo aspetta solo me. Adoro le entrate trionfali Dopo i primi saluti – io e Paola, mia coetanea e vicina di casa, è di Brescia, eravamo sedute vicine in aereo e “Scusi signora, mi presta la penna per cortesia?” diventa il nostro ritornello, visto che al momento di compilare la fiche d’ingresso QUALCUNA era sprovvista del prezioso strumento – ci caricano tutti sul minibus e si parte. L’impatto con il traffico creativo di Marrakech mi rende subito felice – mica guido io – e mi ritrovo entusiasta ad ammirare i carretti tirati da asini che bloccano i semafori, e i cavalli che intasano le rotonde. Sono a casa! … in realtà, quando ci allontaniamo un po’ dalla zona dell’aeroporto e ci avviamo in direzione sud, mi rendo conto che dovrò incellofanare il cuore meglio di quanto abbia fatto con lo zaino … che non posso salvare il mondo da sola è una dura lezione imparata a costo di non poche lacrime nel corso degli anni, ma lo stesso sarà difficile accettare che neanche se comprassi tutti i biscotti del Marocco potrei adottare ogni vecchina che ne vende una manciata a bordo strada, che non posso portarmi a casa tutti gli asinelli che ho visto rudemente bastonare, che non posso raccogliere gatti randagi e bimbi con gli occhi così grandi che ti ci senti perso dentro, se li guardi con troppa tenerezza. Ok, basta così sennò mi rovino la reputazione da strega cattiva, che ci ho messo anni ad arrivare a certe vette Mi ero promessa di non partire prevenuta, non lo faccio mai e mi è riuscito abbastanza facile, e di non giudicare, e questo già è stato un po’ più duro … ma era imperativo. Non è il mio mondo, non ha quello che io ho, non vive quello che io vivo. Non sono nessuno e non ho titoli per decidere come si debbano comportare con i loro animali, come le loro vite vadano vissute, come i loro giorni debbano trascorrere e le loro donne essere trattate. Posso – devo – solo rispettare, e se posso, cercare di capire. Il mondo è meraviglioso, la vita mi sta regalando l’occasione di apprezzare qualcosa di diverso da quello che conosco, con le sue luci e le sue ombre esattamente come ce ne sono nel mio universo. A fine settimana, pur avendola vissuta quasi per intero nel deserto, a contatto con undici dromedari, quindici compagni di cammino e otto splendidi berberi soltanto, mi guardo allo specchio e vedo una persona … no, non una persona che ha estremo bisogno di una doccia, accidenti! Non rovinatemi il momento lirico … dicevo, vedo una persona che ha il cuore più grande di quella che era partita, che ha più fiducia nel mondo e la mente più aperta. O almeno, lo spero ... Appena fuori Marrakech ci fermiamo: spuntino! Ancora un po’ diffidenti, in quel clima vagamente incerto da pre amicizia che ho già sperimentato in altri cammini di gruppo, quando ancora sei lì che ti chiedi se c'è il rompiballe di turno e cerchi di individuarlo, e di decidere chi invece ti piacerà proprio (io le sbaglio clamorosamente entrambe, in genere ) Primo incontro con lo squisito pane marocchino intinto nell’olio di oliva più saporito che abbia assaggiato da tempo, le olive buonissime di tutti i colori ed in tutte le salse, e poi il paradiso liquido, quel the marocchino di cui mi sono subito innamorata, con foglie di menta e un sacco di zucchero … io, che prendo sempre tutto amaro. Ma quanto è buono? Inizio a giocare con la saponetta, con risultati modesti come sempre, ma quel che mi importa è portarmi a casa ricordi e sensazioni, so da tempo che l’arte della fotografia non è per me ... o almeno così pensavo all'epoca Ripartiamo verso Ouarzazate per affrontare il Tizi n'Tichka, in berbero il poetico Passo dei Pascoli, la strada più alta del Marocco che si inerpica sull’Atlante … me ne avevano detto di ogni, ed ero preparata ad almeno un po’ di nausea, ma l’unico risultato della gita è un po’ di rimpianto perché il cielo è velato e fa freddo, e non riesco a godermela come vorrei. Rubo la foto al web, purtroppo non ci siamo mai fermati lungo la panoramica. Mi rifarò con il cielo tersissimo del rientro, tra una settimana, quando misteriosamente, pur appiccicata al finestrino lato strapiombo non avrò ombra delle mie consuete vertigini, nonostante il guard-rail, quando c’è, non abbia l’aria proprio rassicurante. Troppa felicità? Sono totalmente affascinata, dalle curve della strada, dai colori di questa parte di mondo nonostante l’atmosfera bigia, dai mezzi scalcinati che superiamo via via, dall’ottimismo commovente con cui negozietti ancor più scalcinati se ne stanno abbarbicati alla montagna esponendo fossili dell’Atlante, chincaglierie assortite, pentole e stracci colorati … arriva l’ora di pranzo e ci fermiamo in quello che stento a chiamare paesino, direi più un pittoresco agglomerato di casupole ed umanità, sgarrupato, rumoroso, trafficato: anche se c’è una strada sola che lo taglia a metà, gli ingorghi sono incredibili. Odori, rumori, grida, confusione, profumi … buoni e meno buoni … si mangia, via. All’entrata del bar/trattoria/negozio/macelleria, lo spettacolo qui sotto fa balenare a qualcuno l’idea di farsi vegano. Non a me, in caso aveste dubbi … anzi, insensibile al sangue che cola sulla strada dai gradini ed alle teste delle vittime sacrificali posate sul pavimento con noncuranza, mangio proprio di gusto la prima impiattata di quella che diventerà una lunga lunghissima serie, accolta i primi giorni da “ooooohhh, la tajine”, ed a fine settimana da un più sonoro “nooooooo, la tajine di nuovoooohhh” … il Marocco mi ha rapito il cuore, è certo. Ma lo stomaco no, è certissimo Scherzi a parte, parentesi culinaria: ho mangiato, bene, sano (sigh), abbondante, sia in giro che al campo grazie al cuoco berbero, che se l’è cavata egregiamente se pensate che per cinque interi giorni non abbiamo avuto alcun contatto con il mondo ed è riuscito comunque a servirci sempre frutta e verdura fresche e piatti ben cucinati, ma la varietà non è il forte della cucina marocchina, che ha anche una incomprensibile, pervicace avversione per il sale. Tajine – si chiamano così la pentola e la pietanza – di pollo, di manzo, di montone, di verdura. Cous cous. Tajine. Cous cous. Botta di vita a pranzo nell’hamada: frittata con i piselli … ma allora ditelo che ce l’avete con me! (per i pochi che ancora non lo sapessero: io ODIO i piselli, sono l’unica cosa che non riesco a mangiare, o quasi … anche se poi la fame è fame, e mi sono arresa all’orrido legume ). E un giorno … pasta Barilla e fagioli alla curcuma. Giuro Non mi sto lamentando, sia chiaro: mi piace assaggiare tutto e mi ci dedico sempre con entusiasmo, se poi ho scelto un trek nel deserto l’esperienza culinaria non è il motivo principe della mia vacanza, è ovvio, quindi … ben venga la tajine cotta senza grassi, senza sale, senza niente, vedeste come mi ballavano i pantaloni da trekking alla fine! Il sogno di quasi ogni donna, dimagrire senza far fatica E poi c’è quel buonissimo the, prima di pranzo e a merenda, che mi consola sempre di tutto! Ripartiamo, sosta per consentire a chi ha stomaco meno da struzzo di me di ritemprarsi – per il resto del viaggio passo più indietro sul minibus, tanto non faccio un plissé, come si dice – di cui approfitto per un paio di scatti al cielo che appena superato il valico si è fatto scintillante e limpidissimo e poi nel tardo pomeriggio arriviamo ad Ouarzazate. Il nostro hotel è in periferia, lasciamo a volo gli zaini e poi con Paola e Cinzia, le mie compagne di stanza per l’ultima notte in un letto vero, ce ne andiamo a zonzo … niente strade principali, infiliamo subito un dedalo di vicoletti, visto che ho incautamente affermato che non mi perdo mai e le tapine si fidano e … che bello che sei, mondo. Incontriamo un sacco di gente, tutti gentilissimi, tutti con un sorriso ed un ça va? per noi, nessuna pressione, nessuna richiesta, nessuna insistenza, i bimbi curiosi ci corrono incontro e ci osservano come fossimo strani esemplari piovuti lì da non si sa dove … il sole cala in fretta, ma prima mi regala uno spettacolo che mi porterò in giro per sempre … alla fine non ho mentito, non mi sono persa, e tornando verso l’hotel ci infiliamo in qualche negozio, Paola a caccia di pile di ricambio per la compatta e tutte e tre in cerca di un accendino. Veniamo rimpallate con estrema gentilezza da tutti i negozianti che ci dicono che troveremo tutto “nel negozio più avanti”, e quando comincio a pensare che arriverò presto a Gibilterra finalmente la nostra costanza viene premiata. Dagli accendini più sfigati del continente ma pazienza, tanto più che lo scoprirò solo in pieno deserto … poi essendo notoriamente impedita – e non avendo mai acceso una sigaretta, una pipa, un sigaro, una canna - mi attribuirò per intero la quasi incapacità di farlo funzionare fino al rientro a Marrakech, quando scoprirò che il pensiero era comune e condiviso. Prossimo giro me lo porto da qui! Rientro, cena, chiacchiere, domande, curiosità, trepidazione … domani si comincia. E chi ce la fa a dormire ora? Io, naturalmente1 punto
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Mi ripeterò.. Ma Che meraviglia.. :-) Quale è la pagina internet per gli avvistamenti?1 punto
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Arrivato anche il nostro, esattamente due settimane dopo l'ordine, puntualissimi! È venuto proprio come da anteprima [emoji4] Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk1 punto
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[emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23] Temperatura dal molto caldo al caldo infernale [emoji51][emoji51] Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk1 punto