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Ok per ora e tutto, riprenotati un paio di Hotel e risparmiato € 100 ,summit haleakala e Pearl Harbor prenotati, Mante by night,Napali coast , Molokini Crater snorkel. Spero di non dimenticare nulla. Grazie a tutti x le dritte, aspettiamo solo di partire 👍1 punto
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Perché Yellowstone fa parte della real America e per fare tutto il giro ti ci vogliono 15-20 giorni, la Death Valley è nel sud ovest, è il punto più a nord di un altro viaggio da 20 giorni, mentre potresti stare una settimana sulla costa tra Astoria e San Francisco e un’altra settimana tra San francisco e Astoria ma nella parte interna. Senza considerare ovviamente Washington. come dice @pandathegreat potresti fare la parte nord, da San Francisco in su arrivando a Yellowstone ma anche in questo caso salterestitante cose lungo il percorso.1 punto
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Secondo me, puoi fare San Francisco, lo Yellowstone e l'Oregon disegnando un loop della sola parte nord, quindi escludedo almeno la Death Valley. Il problema è che la zona dello Yellowstone è lontana da tutto, ma nella zona ci sono talmente tante cose da vedere, che fare "solo" Yellowstone è un po' riduttivo... Stessa cosa per il Pacific North West, potresti fare viaggi di 20 giorni in ognuna delle zone senza annoiarti.1 punto
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Ciao, perché in tanto non ti presenti Qui poi, per farla breve...è un viaggio impossibile! Vuoi fare tre viaggi condensandoli in nemmeno 1. Approfondendo un po’ non é solo impossibile ma anche inutile perché passeresti più tempo in macchina che a vedere cose e soprattutto non faresti moltissime cose lungo il tragitto È la prima volta che vai?1 punto
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Ciao a tutti! Ho piacere di condividere con voi un viaggio stupendo, il nostro primo on the road in terra africana. Informazioni utili Per recarsi sia in Sud Africa che in Namibia è necessario il passaporto e la patente internazionale, nonché il biglietto aereo di ritorno per ottenere il visto una volta giunti nel paese. Non vi è fuso orario. Organizzare il viaggio per il Sud Africa è semplicissimo mentre per la Namibia ci vuole un po' più di tempo: on line si trovano diversi esempi di itinerario e informazioni sui singoli posti da vedere. Quello che risulta più difficile, solo in Namibia, è prenotare gli alloggi poichè non tutti hanno il proprio sito internet; è pertanto necessario appoggiarsi ad un'agenzia locale che, una volta definito l'itinerario, provvede ad effettuare tutte le prenotazioni. Noi ci siamo appoggiati alla Cardbox di Windhoek dopo l'esperienza positiva di Viviana. Non posso che raccomandare questa agenzia, io avevo le idee ben chiare del giro che volevamo fare nonchè di alcuni alloggi, Chantelle di Cardbox mi ha aiutato via mail a definire l'itinerario in base alla disponibilità degli alloggi. A questo proposito vorrei aggiungere che a febbraio molti alloggi sopratutto all'Ethosa erano già pieni pertanto suggerisco di attivarsi per tempo. Una volta sul posto ci siamo accorti che sarebbe stato possibile prenotare la metà degli alloggi in autonomia, così abbiamo raccolto diversi indirizzi utili per un prossimo viaggio. AUTO: In Sudafrica abbiamo prenotato l'auto utilizzando le mille miglia Lufthansa in scadenza con Avis mentre in Namibia abbiamo prenotato l'auto sempre tramite Cardbox ma potevamo attivarci anche da soli in quanto on line si trovano tutti i contatti delle agenzia di noleggio auto locali oltre alle più comuni hertz, avis, ecc. Le agenzie locali propongono 4 soluzioni: un'auto 2x4 classica tipo berlina (iper sconsigliata), un'auto 2x4 tipologia suv, un'auto 4x4 single/double cab, un'auto 4x4 single/double cab con singola o doppia tenda sul tetto. Se si vuole risparmiare qualcosa può valer la pena prendere la l'auto tendata anche se se diverse coppie che abbiamo conosciuto durante il viaggio erano piuttosto provate da questa soluzione: sebbene confermino che siano comode per dormire, il vento e la sabbia non aiutano, inoltre visto le tante levatacce mattutine è importante considerare i tempi necessari per chiudere la tenda e sistemare tutto l'occorrente per mangiare. Tra suv e 4x4 qualora la differenza di prezzo sia poca consiglio la seconda in quanto più alte e meglio ammortizzate. In ogni caso è importante che siano fornite due ruote di scorta. Nel caso del 4x4 anche se in coppia consiglio di prendere un double cab in quanto noi nel single cab eravamo decisamente stretti considerando i due zaini. STRADE: Sebbene siano per la maggior parte sterrate, sono strade molto belle con il massimo consentito degli 80km/h eccetto nei parchi. E' importante portare sempre massima attenzione a buche e sassi perchè il rischio di forare è alto ed ai frequenti attraversamenti di animali. All'interno del parco dell'Etosha abbiamo trovato le strade più brutte e dissestate. FOTOGRAFIA: secondo la nostra esperienza il 70-200 è stato l'obiettivo della vacanza. Per vedere gli animali all'Etosha, durante la stagione secca, 200mm sono sufficienti, ovvio che ben venga chi ha la possibilità di portare obiettivi superiori o moltiplicatori di focale. Non abbiamo utilizzato molto il grandangolo in quanto durante l'inverno non ci sono quasi mai nuvole e poiché i panorami sono molto vasti e spesso piatti, il grandangolo non riesce a dare profondità alla foto. Strumento indispensabile è il polarizzatore poiché la luce è molto dura. CIBO: sia in Sudafrica che in Namibia il cibo è ottimo, sulla costa del Sudafrica il pesce fa da padrone e spesso nei ristoranti si trovano piatti classici di pesce seguiti da piatti giapponesi. La carne è squisita e offerta in diverse varietà in tutti i ristoranti o lodge della Namibia. ITINERARIO: 18-19/09 Bologna- Dubai - Cape Town 20/09 Cape Town Peninsula 21/09 Cape Town - Swellendam 22/09 Swellendam - Hermanus 23/09 Hermanus - Cape Town 24/09 volo interno per la Namibia: Cape Town - Windhoek e spostamento verso Ethosa ingresso est (Nanutoni Lodge) 25/09 Etosha zona sud (Okaukejo resort) 26/09 Etosha zona sud (Okaukejo resort) 27/09 Etosha - Damaraland (Grootberg Lodge) 28/09 Damaraland (Damara Mopane Lodge) 29/09 Damaraland (Damara Mopane Lodge) 30/09 Damaraland - Swakopmund (Sams Giardino B&B ) 01/10 Swakopmund con Sandwich Harbour tour in 4x4 con guida (Sams Giardino B&B ) 02/10 Swakopmund - Sossusvlei (Hoodia Desert Lodge) 03/10 Sossusvlei e Dead Vlei (Hoodia Desert Lodge) 04/10 Sossusvlei - Windhoek (Villa Vista B&B ) 05/10 volo di rientro Windhoek - Cape Town - Italia 06/10 arrivo in Italia VIDEO FOTO Le 8 foto più rappresentative del viaggio:1 punto
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2 Ottobre Questa giornata di puro trasferimento prevedeva due ore tra Wlewisha drive e il Moon landscape. Per accedere a questa zona tuttavia è necessario un permesso che non siamo riusciti a comprare in quanto l'ufficio turistico era chiuso per ristrutturazione. A malincuore quindi seguiamo la strada per Walvis Bay e continuiamo sulla C14 per raggiungere la zona di Sossusvlei nel deserto del Namib. Passiamo attraverso il Gaub Pass caratterizzato da panorami spettacolari e da un gruppo di enormi avvoltoi che rimaniamo ad osservare per circa un'ora. La strada è davvero molto bella e offre diversi punti fotografici. Raggiungiamo il piccolo paesino di Solitaire, dove il nome dice tutto, per fare benzina e comprare due gelati. I chilometri si iniziano a far sentire e non vediamo l'ora di raggiungere il nostro lodge. Sono le 15 circa quando raggiungiamo l'Hoodia desert lodge, 22 km a sud di Sesseriem. Questo lodge è una favola, ma non vogliamo adagiarci e raccogliamo quindi subito le informazioni per vedere il tramonto all'interno del parco. Purtroppo l'ingresso al parco, come del resto per tutti gli altri parchi della Namibia apre all'alba e chiude al tramonto pertanto si è impossibilitati a raggiungere le dune più lontane per scattare qualche foto poichè entro il tramonto bisogna necessariamente uscire. Ci consigliano di andare ad Elim Dune, a circa 5 km a nord dall'ingresso. Si tratta di una duna di sabbia rossa molto bella anche se piena di arbusti. Tira un vento fortissimo e dopo poco siamo costretti a mettere via la macchina fotografica. Rientriamo al lodge soddisfatti di questo primo assaggio e lungo la strada eslamo ad Andrea: “Fermati, un ghepardo!!”. Il felino subito si nasconde dietro dei cespugli, ma poco dopo si rialza e rimane alcuni secondi a fissarci. E' meraviglioso. Festeggiamo il fortunato avvistamento con una cena super al nostro lodge tanto per non farci mancar nulla! 3 Ottobre Eccoci al penultimo giorno di viaggio ed abbiamo altissime aspettative! Oggi dedichiamo l'intera giornata alla scoperta di Sossusvlei. I cancelli aprono all'alba, dall'ingresso bisogna percorrere 60 km di strada fino a parcheggio per le auto a due ruote motrici. Da qui altri 4 km di strada sabbiosa conducono a Sossusvlei Pan (si possono percorrere i 4 km a piedi per circa 90 minuti di cammino oppure prendere una navetta). Enormi dune di sabbia rossa che si innalzano fino a 200-300 metri dall'enorme pozza d'acqua di Sossus Blei. Ad ottobre la pozza è priva d'acqua e caratterizzata da fango bianco spaccato da scanalature che creano strane geometrie ai piedi di alberi morti secolari. E' un paesaggio, un quadro, difficile da esprimere a parole. Passano i minuti e solo il caldo torrido ci risveglia dall'incanto. Successivamente ci incontriamo con la guida del ns lodge in quanto abbiamo fissato un incontro alla ricerca dei BIG 5 del DESERTO. L'area è infatti ricca di animali e grazie alla guida facciamo degli avvistamenti unici. Le tracce dei piccoli animali del deserto permettono di scoprirne i movimenti e/o le tane. La guida ci insegna a riconoscere le varie tracce e dopo un po' di ricerche scopriamo una tana della White Lady Dancing Spider: una splendida tarantola bianca. Altre tracce ci portano ad individuare uno stupendo Geco Palmato dai colori incredibili). Purtroppo non riusciamo a vedere gli altri 3 "grandi animali del deserto": serpente del deserto, scorpione e camaleonte Namaqua. Siamo comunque soddisfatti e pranziamo all'ombra di un grande albero nei pressi di Elim Dune. Dopo un ottimo picnic facciamo un salto a vedere il Sesriem Canyon. Percorriamo l'intero sentiero di 2,5km che porta all'estremità inferiore del canyon ma sarà il caldo torrido, sarà che le bellezze della mattina sono ancora impresse nella ns mente, che il canyon non ci entusiasma affatto. Rientriamo quindi al lodge per un pomeriggio di relax in piscina! 4 Ottobre Oggi è una pura giornata di trasferimento dal lodge a Windhoek in quanto l'indomani abbiamo i voli di rientro. Attraversiamo gli altipiani centrali della Namibia che ci regalano ancora una volta splendidi panorami. Più ci avviciniamo alla capitale e più aumenta il traffico. Arrivati in città molliamo le valige in albergo e andiamo alla ricerca di qualche negoziato di artigianato. Non veniamo soddisfatti in quanto è tutto pressoché chiuso o molto turistico. Concludiamo il viaggio con una cena ottima vicino al ns albergo. Finisce qui uno dei nostri viaggi più belli! Abbiamo deciso che torneremo sia in Sud Africa di cui abbiamo avuto solo un assaggio sia in Namibia durante la stagione "verde" per vedere l'altra faccia di questo paese ed esplorare la zona più a sud che per mancanza di tempo abbiamo escluso... In primis il Fish River Canyon (il secondo canyon più grande al mondo, dopo ovviamente il Grand Canyon), poi la zona dei cavalli selvaggi e della foresta di Aloe Dicthoma. Prima o poi...1 punto
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Grazie a tutti! Proseguo con altre giornate Anche io per te! 29 Settembre Intera giornata dedicata al Damaraland: partiamo alla mattina presto per visitare la Ugab Valley: ricorda un pò i paesaggi dell'Arizona con la differenza che qui siamo gli unici turisti! Ed ecco apparire il Vingerklip con i suoi 35 metri si erge in mezzo alla valle dove una volta scorreva il fiume Ugab, oggi asciutto. Si può accedere al Vingerclip e alle terrazze delle altre formazioni rocciose dall'Ugab Lodge dietro pagamento di 10 dollari namibiani per l'ingresso se non si è ospiti del Lodge. Riprendiamo la strada verso Khorixas e proseguimao lungo la C43 per raggiungere la Pietrified Forest. La foresta pietrificata è il risultato di un'alluvione che portò a valle una cinquantina di alberi che si trovavano su un pendio sovrastante. E' obbligatorio effettuare il tour con una guida e si rivela parecchio interessante. In primis vedere da vicino questi tronchi vecchi di circa 200 milioni di anni, poi conoscere e imparare a distinguere la flora della zona. In particolare qui si trovano alcuni esemplari di Wlewitschia: una delle piante del deserto più insolite. Ogni esemplare è composto da due lunghe foglie coriacee che crescono ai lati del fusto. Queste foglie vengono negli anni lacerate dai venti e a mala pena si riescono a distinguere le due foglie originarie. La pianta impiega trent'anni per formare le proprie radici che raggiungono i tre metri di profondità e portare alla luce le prime due foglie; gli esemplari maggiori le cui foglie raggiungono anche 2 metri di diametro hanno circa due mila anni. Nelle vicinanze si trovano le Organ Pipes e l'area di Twyfelfontein ( la più grande concentrazione di incisioni su roccia della Namibia) ma decidiamo volutamente di saltarle. Rientriamo quindi al lodge dove ci rilassiamo in piscina fino al tramonto e dopo l'ottima cena proviamo a fare qualche scatto notturno. 30 Settembre Oggi dobbiamo raggiungere la costa, Swakopmund sull'Oceano Atlantico. Lungo la strada troviamo diverse tribù che vendono piccoli oggetti di artigianato. Ovviamente ci fermiamo per fare acquisti e regalare qualche tanica d'acqua e frutto alle famiglie del posto. Seguiamo la C35 fino al Brandberg che con i suoi 2.573 metri è la vetta più alta della Namibia. Qui si trova una delle pitture rupestri più famose della Namibia ed è visitabile solo con una guida in circa due ore. All'interno della gola soprannominata Tsisab Ravine si trova la White Lady of the Brandberg. La figura, che in realtà è un uomo si distingue dalle altre in quanto il corpo è per metà bianco, nell'insieme tutte le figure rappresentano una scena di caccia. La visita è molto interessante e grazie alla guida impariamo a conoscere altre tipologie di piante, uccelli e lucertole che incontriamo lungo i 2 km che separano il visitor center dalla gola. Una volta tornati sulla strada prendiamo una deviazione per il parco di Spitzkoppe. Lo Spitzkoppe è soprannominato "Cervino d'Africa", ma eccetto la punta nulla è riconducibile alla famosa montagna svizzera. Sia lo Spitzkoppe con i suoi 1.728 metri che i Pontok al suo lato sono caratterizzati da pendii di granito e altre formazioni rocciose di un bel rosso acceso. Dopo aver pagato l'ingresso al parco raggiungiamo il Rock Bridge, davvero maestoso. Proseguiamo per il Bushman's Paradise senza accorgerci che è consentito accedere a questa zona esclusivamente accompagnati da una guida. Ignari seguiamo il sentiero e raggiungiamo la vetta delle Bushman aiutati dal supporto di una catena. Diverse formazioni catturano la nostra attenzione fino a quando una guida con due turisti al seguito ci riprende per esserci avventurati da soli. Sfuma ogni possibilità di raggiungere il Rock Arch anch'esso visitabile solo con guida in quanto usciamo subito dal parco onde evitare una multa salata. Riprendiamo quindi la strada che ci porta prima del tramonto alla famosa città tedesca di Swakopmund. Questo paese è circondato dal deserto del Namib; a nord la Skeleton coast mentre a sud la Sandwich Harbour. Raggiungiamo il bellissimo b & b e tentiamo di prenotare la cena presso uno dei ristoranti della città che ci eravamo segnati. Purtroppo la maggior parte sono pieni e decidiamo di rimanere a cena presso il b & b che non ci lascia affatto delusi. 1 Ottobre Per la giornata di oggi abbiamo prenotato un tour in 4x4 con guida destinazione Sandwich Harbour. Questa zona si trova a 56 km a sud di Walvis Bay ed è caratterizzata da enormi dune dorate che si incontrano con l'Oceano. E' necessario pagare un permesso per entrare in questa zona ed avere un'ottima esperienza di guida su sabbia: non esiste infatti una strada vera e propria, ma la nostra guida attraversa in lungo e in largo diverse dune fino a una enorme baia dove fenicotteri e pellicani sono intenti a mangiare. Siamo circondati da enormi dune dorate e l'assenza di vento (cosa abbastanza rara) ci permette di salire fino in cima a una delle dune più alte dove possiamo ammirare un panorama indescrivibile. Dopo la fatica della salita veniamo ripagati da una breve ma divertentissima corsa lungo la discesa. Riprendiamo l'auto per raggiungere una spiaggia dove pranziamo e ci perdiamo in chiacchiere con la guida. Rientriamo al b & b prima del tramonto con sosta fotografica per i fenicotteri e ne approfittiamo per fare un giro in città e acquistare alcuni souvenir (tra i più belli di tutta la vacanza). Riusciamo a trovare un tavolo libero in uno dei ristoranti più famosi della città costruito su un antico molo. Mangiamo bene ma non divinamente come descritto dalle opinioni.1 punto
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26 Settembre Nuova sveglia prima dell'alba, l'obiettivo di oggi è vedere il ghepardo. Nel book del lodge abbiamo letto che è stato avvistato nei giorni precedenti nella zona tra Gemsbokvlate e Olifantsbad quindi prendiamo quella direzione. Alla mattina la temperatura è più bassa pertanto si hanno più possibilità di vedere i felini in movimento. In realtà lungo la strada vediamo poco e niente, del Cheetah nemmeno l'ombra. Torniamo alla pozza di Nuamses dove aspettiamo che arrivino gli elefanti per almeno due orette ma nulla si muove, se non un piccolo Steenbok. Conosciamo Jeanette, fotografa con un arsenale da paura con cui chiacchieriamo da auto ad auto: sono cinque giorni che è nel parco e rimarrà per altri dieci, ci consiglia di andare nella zona di Salvadora e Sueda dove nei giorni scorsi sono stati visti più volte dei leoni. Visto gli scarsi avvistamenti ci spostiamo a Rietfontein, dove vediamo tantissimi Springbok, Zebre, un'aquila in lontananza e diverse giraffe. Dopo poco la tentazione di rivedere i leoni è troppo forte e raggiungiamo le pozze indicate da Jeanette. Ecco tre femmine dormire a lato dei cespugli, sono poco attive... Aspettiamo quasi un'ora e mezza ma i loro spostamenti sono decisamente minimi. Nel frattempo arrivano tre elefanti a bere e due segretary bird. Riprendiamo la principale e percorriamo ancora diverse deviazioni interne dove avvistiamo altri animali. Siamo quasi alla pozza di Nebrownii e a lato della strada ci sono due leoni, un maschio ed una femmina adulti. Ci sono tantissime macchine ferme ma riusciamo a ricavarci un'ottimo spazio ed assistiamo a diversi momenti di accoppiamento, la femmina cade sempre a terra stravolta per poi rialzarsi dieci minuti dopo e sollecitare il maschio a riprendere. A poco a poco si spostano in direzione della pozza di Nebrownii che si vede in lontananza. Noi li seguiamo a lato della strada per un buon pezzo. Quando sono troppo distanti dalla strada raggiungiamo la pozza dove sono in attesa molte macchine perché altre due leonesse si stanno abbeverando. Prendiamo posto e ci godiamo lo spettacolo, arriva anche una coppia di coyote. Il sole sta calando e dobbiamo rientrare a lodge prima della chiusura dei cancelli. La coppia di leoni che abbiamo seguito prima è ancora distante dalla pozza e quindi partiamo, iper soddisfatti. Al lodge aspettiamo che il sole sparisca dietro l'orizzonte davanti alla pozza dove altri due leoni sono nelle vicinanze, ovviamente circondati da giraffe, zebre, antilopi ed un piccolo rinoceronte. 27 Settembre E' ora di lasciare il parco, purtroppo.. Ultimissima occhiata alla pozza del lodge e a quella di Ombika prima di uscire dall'Anderson Gate. Seguono 350km tra asfalto e sterrato che ci portano nella regione del Damaraland. Raggiungiamo il Grootberg Lodge verso la mezza e lasciamo l'auto al parcheggio riservato sulla strada. Il personale del lodge ci viene infatti a prendere evitandoci di percorrere i due km di brutto sterrato in salita che portano al lodge. Cocktail di benvenuto e check in. La sorpresa è dalla terrazza del lodge: siamo sul canyon e il panorama è spettacolare! La struttura è altrettanto bella, il nostro cottage ha una piccola terrazza panoramica, per non parlare della piscina con un enorme e bellissimo esemplare di Aloe Dichtoma. Trascorriamo un lungo e rilassante pomeriggio in piscina o a chiacchierare con una coppia di ragazzi tedeschi simpaticissimi. Per cena decidiamo di sederci allo stesso tavolo, ci servono una cena eccellente e rimaniamo in compagnia fino a notte fonda. 28 Settembre Sono diverse le escursioni proposte: quella per vedere i rinoceronti del damaraland in 4x4 oppure gli elefanti in parte a piedi, in parte in 4x4, la visita ad un villaggio Himba, il trekking giù nel canyon, ecc. Siamo molto indecisi in quanto ci ispirano tutte tuttavia gli animali li abbiamo già visti all'ethosa sebbene qui siano di una "razza" diversa, puntiamo a qualcosa che diversamente non avremo modo di vedere: la tribù Himba. Temevo potesse essere troppo turistico e poco naturale ma quando si ha un'ottima guida si argina il rischio! Partiamo alle 8:00 dopo una colazione abbondante con una coppia di ragazzi svizzeri, facciamo una prima sosta nel villaggio rurale a 40 km dal lodge dove la nostra guida ci mostra i sistemi di raccoglimento dell'acqua, le scuole (materne ed elementari), il centro di primo soccorso e le abitazioni. Si tratta di un villaggio di un centinaio di persone, lontano 200km dalla prima città. Proseguiamo lungo 12 km di sterrato, sembrano pochi ma quando la strada è inesistente e si passa sopra enormi rocce che fanno sobbalzare l'auto ogni secondo sembra infinita. Ci fermiamo da una sorgente, l'acqua esce dalla roccia e tutto si colora di verde... Un'oasi con tanto di palme lunga altrettanti km. E' davvero surreale. La strada prosegue con qualche piccolo guado e vediamo diverse tartarughe d'acqua ed una pelle di zebra; poiché durante l'inverno è caduta pochissima pioggia le zebre sono state costrette a cercare cibo più lontano del solito e quando tornavano alla sorgente per abbeverarsi, causa le lunghe distanze, arrivavano stremate e bevevano senza controllo fino alla morte. Il popolo Himba costruisce il proprio villaggio lontano dal "fiume" in quanto teme gli elefanti e solo gli uomini del villaggio si recano al fiume per raccogliere l'acqua o lavarsi. Raggiungiamo il villaggio, si tratta di una decina di capanne raccolte intorno a due grandi recinti per animali. Le capanne più interne sono quelle delle giovani donne ed hanno la forma di un igloo mentre quelle più esterne di forma rettangolare o quadrata sono abitate dalle donne del villaggio che hanno già avuto un figlio. In entrambi i casi sono costruite con legno e fango. Una Himba in attesa del suo primo figlio sta costruendo la sua casa proprio mentre arriviamo, impiegherà due giorni interni per terminarla. Le donne Himba non si coprono il seno bensì le caviglie ed hanno diversi vestiti e decori a seconda che siano bambine, giovani o donne. Da bambine tengono i capelli corti con solo due lunghe trecce appoggiate sulla fronte affinchè i loro occhi siano nascosti a quelli degli uomini che non possono rivolgere loro attenzioni. Da giovani invece si lasciano crescere i capelli e utilizzano la terra rossa per creare una sorta di rasta, ci vogliono tre mesi mesi per creare una buona acconciatura e tre giorni per disfarla. Al collo le giovani hanno un grosso anello che verrà spezzato solo quando avranno un bambino e diventeranno donne (se l'anello è completamente rosso significa che la giovane è la preferita del padre). Una volta donne al collo possono portare tante collane quanti figli hanno avuto (una dozzina circa a testa) e una cintura che serve per contenere la pancia dopo il parto. Ogni padre ha una figlia preferita e questa, una volta donna, porta una particolare collana marrone che la distingue dalle altre. Non faccio tante foto non perché non potessi, anzi gli Himba si mostrano molto disponibili, bensì perché sono talmente curiosa che trascorro tantissimo tempo a rispondere alle loro domande e a farne altrettante, con la traduzione della guida ovviamente. Per loro è inaccettabile che io ed Andrea, sposati e di "ben" 28 e 29 anni non abbiamo figli, seguono diverse domande anche imbarazzanti ma a cui tutti rispondiamo con piacere perchè il dibattito è piacevole e curioso. L'interesse cresce quando spieghiamo della "magica" pillola che ci permette di dormire insieme senza aver figli... La giovane afferma sbalordita che la vorrebbe pure lei! La guida chiede ad una donna Himba di mostrarci come si lavano ogni giorno, entriamo quindi nella sua abitazione dove ogni mattina e sera ripete il rito: brucia una pianta sul fuoco e pone il carbone profumato su una pietra che si avvicina al collo e sotto le ascelle, successivamente lascia il carbone sotto una cesta dove pone sopra i vestiti: ecco a voi la lavatrice! Infine si pone un unguento sul collo e si pittura il corpo con la polvere rossa che ottiene spaccando una particolare roccia. La "pittura" le protegge dal sole, tiene lontani insetti e mosche ed è segno di bellezza per tutte le donne Himba. Quando usciamo possiamo comprare dei piccoli oggetti creati da loro e ci prendiamo un animale intagliato nel legno per soli 100 rand. La coppia di svizzeri decide di non comprare nulla perché troppo costosi: preciso che 100 rand equivalgono a circa 7 euro e da degli svizzeri ci fa venire il voltastomaco. La guida precisa che gli Himba utilizzano i soldi per comprarsi la roccia rossa (questo come altri villaggi sono troppo lontani dalla zona dove si trovano queste particolari rocce) oppure per pagare il trasporto all'ospedale dei vecchi Himba in caso di necessità. Doniamo altri 100rand. La scuola pubblica namibiana è aperta e gratuita anche per gli Himba tuttavia è facoltativa per loro (mentre d'obbligo per bambini non Himba), a causa delle lunghe distanze i bambini Himba sarebbero costretti a dormire nel collegio della scuola che ha un costo, pertanto pochissimi bambini Himba hanno la possibilità di frequentare la scuola e quelli che lo fanno si distinguono dagli altri perché non gli vengono tolti, da giovani, i due denti incisivi inferiori e non vengono considerati veri Himba. Inutile raccontarvi come avviene eseguito questo rito con l'aiuto di un bastone.... I loro denti sono molto bianchi e per pulirli e mantenerli così masticano della corteccia di un particolare albero. Avrei mille altre domande da fargli, ma dobbiamo partire. La guida accosta l'auto all'ombra di un albero vicino all'oasi dove mangiamo. Alle due siamo di rientro al lodge, prendiamo la nostra auto e partiamo; ci aspettano quattro ore di strada sterrata per raggiungere il prossimo lodge sempre nel Damaraland. La strada che scende dal Grootberg Pass è davvero molto bella. Raggiungiamo il lodge dove passeremo le prossime due notti poco prima del tramonto che riusciamo a goderci da una terrazza creata appositamente. Conosciamo una coppia di ragazzi di Varese in viaggio di nozze con cui trascorriamo una bella serata prima a cena poi a chiacchierare davanti ad un fuoco.1 punto
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22 Settembre Ore otto pronti a fare colazione, Fiona ci intrattiene raccontandoci dei suoi viaggi servendoci brioche calde, macedonia, marmellate fatte in casa, ecc. Prima di partire chiamiamo Evan dell'African Wings con sede ad Hermanus, per capire se le condizioni del tempo permettono di volare... Ore 12:00 abbiamo il nostro volo! Partiamo quindi direzione Hermanus, andiamo prima a lasciare i bagagli in albergo e ancora una volta rimaniamo stupiti dall'accoglienza del personale e dalla bellezza della camera. Puntuali arriviamo dal nostro aircraft dove conosciamo Evan, iper disponibile e simpaticissimo. Decidiamo per il tour di 45minuti ma in volo possiamo decidere di rientrare prima (quindi solo 30minuti) o di prolungarlo. Saliamo sul piccolo "trabiccolo" da quattro posti, io davanti è Andrea dietro, a fianco del pilota invece c'è il finestrino che rimarrà aperto per tutto il viaggio, eccetto decollo e atterraggio. La partenza è adrenalina pura, in una pista sterrata cortissima prendiamo il volo, il primo tratto fino alla costa è un pò turbolento ma ci si fa subito l'abitudine, sembra di essere in auto su una strada piena di buche. E infine si apre la costa davanti a noi e subito riconosciamo tantissime balene, Evan gira intorno a ciascuna coppia di mamma e cucciolo per farcele osservare e fotografare da vicino. Io mi sporgo dietro la schiena di Evan per fotografare dal finestrino aperto, non sarebbe possibile fotografare dal mio finestrino in quanto l'aria troppo forte non permette di tener ferma la macchina, invece in questo modo riesco a fotografare bene. Vediamo anche un delfino solitario e diverse balene in accoppiamento dopo circa 30minuti, io inizio a star male, tutto questo virare e fissare le balene dall'obiettivo mi inizia a dare qualche problema di stomaco. Lascio la macchina ad Andrea e prendo un sacchetto, just in case! Ed ecco che Evan vira ancora, ha visto una balena bianca, dice che sono due settimane che non la vedeva e che siamo fortunatissimi. Io credo di essere bianca tanto quanto quella balena, resisto e cerco di godermi gli ultimi minuti. Rientriamo alla base che sono proprio al limite, non riesco nemmeno a preoccuparmi dell'atterraggio che fila tutto liscio come l'olio. Tocco terra e mi siedo, devo riprendermi ed evitare che il mio stomaco abbia la meglio! Nel frattempo paghiamo i nostri due biglietti ed Evan ci lascia un sacco di indicazioni utili per i prossimi giorni in Namibia dove è stato in diversi viaggi. Siamo entusiasti, torniamo all'albergo per cambiarci e mangiare qualcosa, in frigo infatti abbiamo un piccolo tagliere di formaggi di benvenuto, insieme ai nostri creakers portati da casa sono il top. Zaini in spalla e percorriamo a piedi tutta il Whale Cliff Path da Grotto Beach a Gearing's Point. Anche qui avvistiamo tantissime balene, sopratutto diverse che saltano... Che spettacolo. Questi 10km di costa percorribili a piedi e ricchi di punti di osservazione sono come un enorme cinema a cielo aperto dove le protagoniste sono solo queste enormi creature! Non ci stanchiamo mai, i nostri occhi sono sempre a fissare il mare e ad ogni spruzzo o salto l'emozione è la stessa. Cala la sera e non possiamo far altro che concederci una cena a base di pesce, ottima. Il rientro all'albergo è con il servizio taxi "tuk tuk" che con pochissimi rand (4euro neanche) ci porta a destinazione. Alloggio: 1100,00R - Villablu, Hermanus Colazione: in b&b Pranzo: al sacco Cena: 450,00R – Lemon Butta Restaurant, Hermanus Tuk tuk Taxi: 75,00R (dall'alloggio ad Hermanus) Benzina:260,60R African Wings: 4450,00R 23 Settembre Oggi dobbiamo rientrare a Cape Town e percorreremo due delle strade panoramiche più belle della zona ma per prima cosa facciamo un salto in centro d Hermanus per compare qualche souvenir ed una bellissima tela africana. Da Hermanus imbocchiamo la deviazione per Koeelbaai. Ci sono diverse zone di sosta dove ci fermiamo per scattare alcune foto e per cercare all'orizzonte qualche balena ma non è una giornata fortunata. Proseguiamo tagliando la penisola per raggiungere la spiaggia di Noordhoek. Il tempo non è dei migliori e dobbiamo rinunciare alla passeggiata di 3km sulla spiaggia per raggiungere il relitto di Kakapo (nave olandese del 1900). Il cielo inizia ad aprirsi solo sulla Chapman Peak Drive, splendida strada panoramica che costeggia la Hout Bay. Ultima tappa al giardino botanico di KisternBosch dove passiamo due ore a girare tra fiori e piccoli animali. Alloggio: - Hotel Verde, Cape Town Airport Colazione: al sacco Pranzo: al sacco Cena: 221,00R – Hotel Verde, Cape Town Airport KirstenBosch National Botanic Garden: 105,00R Parcheggio Hermanus: 5,00R (1h15") Chapman's Peak Drive: 38,00R Benzina: 244,00R Namibia 24 Settembre Ci siamo, è il momento della Namibia. Raggiungiamo con il servizio gratuito dell'hotel l'aeroporto di Cape Town e in pochi minuti sbrighiamo le pratiche di check in e controlli. Il volo fila liscio in due orette circa, dal finestrino si vede solo un'infinita distesa arida, siamo arrivati! L'aeroporto di Windhoek è piccolissimo, controllo passaporti e ritiro bagagli molto veloce e ad aspettarci c'è Thomas che ci accompagna all'agenzia Namibia Car Rental in città a circa 30minuti dall'aeroporto. Abbiamo prenotato una Nissan 4x4 single cab, mentre io sbrigo le scartoffie burocratiche, Thomas spiega ad Andrea tutte le funzionalità dell'auto, in primis le due gomme di scorta, la pressione del gomme (2 bar per lo sterrato mentre 1.2 per le dune), lo sportellino laterale da aprire lungo gli sterrati per il ricircolo dell'aria nel baule tenuta stagna, ecc... Il baule è enorme mentre l'abitacolo piuttosto stretto considerando i due zaini, consiglio pertanto anche se in soli due adulti di noleggiare un double cab per avere la comodità dei sedili posteriori. Troviamo una combinazione per gli zaini in mezzo a noi è partiamo direzione Namutoni, Ethosa National Park. Quasi 600km di strada asfaltata con limite dei 120km/h piuttosto monotona... Il paesaggio è brullo ed arido e non dice un gran chè. Mi ero segnata diverse soste da fare ma una volta in viaggio vogliamo arrivare al parco il prima possibile nella speranza di riuscire a fotografare qualche animale prima del tramonto. Alle 17:00 siamo all'ingresso del parco, dove termina la strada asfaltata ed inizia lo sterrato con limite degli 80km/h, ovviamente si tengono la metà visto il frequente attraversamento degli animali, vediamo infatti subito diversi springbok e facoceri. Ritiriamo il permesso e ci dirigiamo verso il Namutoni Camp per effettuare il check in (attenzione tutti i resort dentro al parco hanno orari piuttosto rigidi, check in entro il tramonto e check out dopo l'alba - apertura cancelli al crepuscolo e chiusura alle 19:00, mezz'ora dopo il tramonto). Cerchiamo di fare il prima possibile ma il personale è piuttosto svogliato e lento, caratteristica che noteremo anche nei giorni successivi, la disponibilità e cordialità del Sud Africa è lontana anni luce... N.B.: alla reception si paga la tassa di permesso del parco. Molliamo la roba in camera e raggiungiamo a piedi la pozza del lodge, nessun animale e visuale piuttosto ridotta pertanto riprendiamo l'auto e raggiungiamo la pozza di Klein Namutoni dove vediamo le nostre prime giraffe che bevono, Zebre, springbok e qualche iena. Fantastico! Soddisfatti rientriamo prima della chiusura dei cancelli e torniamo alla pozza del lodge che viene illuminata per la notte dove avvistiamo solo un rinoceronte in lontananza. Colazione: 17,50R - Cafe Dolce, Cape Town Airport Pranzo: 20,00R - Etosha Cafe Tsumeb Spesa: 252,05R Benzina: 565,05R 25 SettembreEvan (il pilota di African Wings) ci suggerì di sfruttare il più possibile la zona nei dintorni di Namutoni in quanto durante il periodo secco gli animali tendono a spostarsi ad est. Quindi sveglia prima dell'alba, colazione nel lodge dove ci prepariamo anche i panini per il pranzo (pane, pomodori e formaggio). Alle 6:30 siamo in strada direzione Twee Palms, Aroe, Groot Okevi e Klein Okevi. Vediamo tantissimi animali, impossibile tenerne il conto e descriverne le emozioni provate. Quasi subito assistiamo al corteggiamento ed all'accoppiamento di due struzzi, sono così grossi, mai l'avrei detto! Verso sud-ovest ci fermiamo a tutte le pozze lungo la strada, alcune sono secche, altre naturali ed altre ancora artificiali, al 90% vediamo animali in tutte le pozze. Sono frequenti gruppi di Springbok, Kudu, Orici, Impala dal Muso Nero e Zebre, sia dalle pozze che lungo la strada. Non mancano anche tante giraffe e diversi elefanti! Piccola nota sul parco: le zone dei bagni dove si può scendere dall'auto sono sporchissime e le recinzioni distrutte, i cartelli molte volte caduti o illeggibili. E' davvero un peccato, non abbiamo mai visto nessun ranger, per quanto lo sporco sia circoscritto alle zone bagni, in ogni caso il parco non sembra molto curato...Prendiamo la deviazione per Okerfontein e qualche km dopo vediamo due macchine accostate, sotto un albero ci sono tre leoni: un giovane maschio, un adulto ed una leonessa. Sono vicinissimi, a 20 metri dalla strada, siamo estasiati! Rimaniamo circa un'ora ad osservarli e fotografarli, si alzano diverse volte per controllare che tutto sia a posto nei dintorni o semplicemente per cambiare posizione. Sono stupendi! A malincuore dobbiamo ripartire ma abbiamo molta strada da fare e ancora diverse soste. Proseguiamo quindi verso ovest, imboccando la deviazione per Halali, sosta alle pozze di Goas e Noniams ed infine Nuamses, una delle pozze più belle del parco a nostro parere. Piccola e raccolta ma con un'ottima visuale dall'alto per le auto. Ci sono una quindicina di elefanti che fanno il bagno, con anche i piccoli. Passa un'ora che nemmeno ce ne accorgiamo, due adulti si allontanano passando a fianco dell'auto di fronte alla nostra e barriscono più volte per chiamare il piccolo che era rimasto indietro a giocare nella pozza. Una volta che li raggiunge si allontanano insieme. Nella pozza sono rimasti altri elefanti ma noi ripartiamo. Tra le varie pozze lungo la strada le più ricche e con ottima visuale sono Rietfontein dove avvistiamo anche un'aquila e Nebrownii. Arriviamo al lodge di Okaukuejo alle 15:30, c'è molto caldo e ne approfittiamo per farci un bagno in piscina, qui conosciamo un gruppo di quattro ragazzi italiani con cui scambiamo qualche consiglio sulle mete successive.Alle 17:30 siamo davanti alla pozza del lodge, molto grande e con un'ampia apertura dove rimaniamo fino all'ora di cena verso le 20:00. Vediamo diversi sciacalli, giraffe, elefanti e Springbok. Dopo cena (discreta) torniamo alla pozza dove rimaniamo altre due orette ad osservare i tantissimi animali che vanno e vengono tra cui tre rinoceronti.1 punto
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Inizio con estremo ritardo il mio diario africano..è stato un periodaccio per me e ho forzatamente dovuto rimandare la stesura del diario ma soprattutto la scelta delle foto che mi ha preso parecchio tempo..Inutile dirlo: gli scatti si sprecano quando si ha a che fare con tanta bellezza. Parto con qualche informazione: Partenza da Malpensa il 3/08/2015 volo mxp-capetown (a/r con ritorno da jnb 1885 euro in 2 con Emirates) da Cpt volo per windhoek l'8/08 da Windhoek volo per jnb il 22/08 (entrambi con Air NAmibia 530 euro in 2) Ritorno da Jnb il 28/08/2015 Tutte le strutture in Sudafrica prenotate autonomamente su booking Per la Namibia mi sono appoggiata alla Cardboard Box http://www.namibian.org/, agenzia namibiana con cui mi sono trovata benissimo. Le strutture rispettavano gli standard richiesti e sia ad Okonjima che al Sossusdune Lodge abbiamo avuto la fortuna di alloggiare in suite che non avevamo richiesto.... ovviamente senza pagare maggiorazioni...Ma a parte questo l'assistenza è stata ottima e pronta e il prezzo secondo me è tra i migliori che si trova sul web... Tra l'altro senza appoggiarsi ad un'agenzia locale è dura trovare posto dentro all'Etosha e non si può perdere la possibilità di farlo!!(anche qui non ci sono maggiorazioni sul pernottamento prenotando tramite loro) PEr quanto riguarda Kruger ho prenotato con larghissimo anticipo tramite il sito ufficiale dei SanParks..http://www.sanparks.org/..e anche qui vale la pena muoversi per trovare posto per esempio al Lower Sabie che secondo me merita parecchio... Macchina prenotata con AutoEurope ed Hertz: Cpt Wolswagen Tijuan cambio automatico 137 euro Windhoek Toyota Fortuner cambio automatico (bella macchina da papponi anche qui upgrade gratuito ) 930 euro Jnb Kia Sportage cambio automatico 102 euro Col senno di poi l'auto in Namibia avremmo potuto prenderla tramite agenzia perchè il prezzo più o meno si equivale ma le macchine che ho visto in giro appunto fornite dalle agenzie erano più adatte e avevano 2 ruote di scorta...dettaglio non di poco conto... Ultimo particolare "tecnico" per la prima volta ho superato la soglia della carta di credito...per colpa dei noleggi...giusto il penultimo giorno..ma avevo considerato l'eventualità e avevo una carta di emergenza...in Namibia trattengono uno sproposito di cauzione!!è bene saperlo!! Che dire un viaggio meraviglioso ricco di emozioni molto intime dovute al contatto estremo con la natura..paesaggi sconfinati, silenzio, colori...per la prima volta mi sono sentita "ospite" della natura. Spero di trasmettervele. Devo infine aggiungere che è un viaggio secondo me "facile"per chi ama passare molto tempo in auto..le ore sono parecchie ma il paesaggio è uno spettacolo unico...gli alloggi sono sempre di ottimo livello e si mangia più o meno ovunque molto bene a prezzi molto più che accessibili.. Ok...posso iniziare..con l'itinerario completo e a breve molte foto! itinerario dal 3 al 27 agosto 2015 volo il 3 Agosto arrivo il 4 Sudafrica 4- Cape Town –sistemazione in guest house(Verona Lodge) e visita waterfront per cenare 5- Cape Town- giù fino al Cape of good hope e Cape Point passando per Mizenberg (spiaggia) e Boulders beach (pinguini) 6- Cape Town- Robben Island e Table Mountain-quartiere malese- 7- gansbaai –balene e squalo bianco (cpe town-hermanus: 2h 15) 8- gansbaai.hermanus cpt nel tragitto verso l’aeroporto sosta a hermanus 8 volo da cpt a Windhoek (ore 17.00 airnamibia) Namibia 8- Windhoek (Londiningi Guest House double B& 9- Windhoek- Okonjima centro di recupero felini (3 ore) (Okonjima Plains Camp Double Garden Room DBB) 10- Okonjima-Etosha (alloggio Namutoni Double Bush Chalet B& 4h e 30 11- Etosha (Namutoni) 12- Etosha (Okaukejo) 13- Etosha (Okaukejo Resort Double Bush Chalet B& 14- Etosha-Grootenberg (4h e 20) (Grootberg lodge Double DBB) 15- Grootenberg - damaraland (Twyfelfontein: Organ Pipe) (2 h) (twyfelfontein Country LodgeB& 16- Damaraland (Twyfelfontein Petrified Forest, desert adapt elephant) 17- Damaraland-Swakopmund (5h) (Namib Guest House Double B& 18- Swakopmund (Sandwich harbour) 19- Swakopmund- Sossusvlei deserto del Namib (5 ore) primo pernotto al sossusdune Lodge Double Dune Chalet B& 20- Sossusvlei (desert camp Double B& (deadvlei, dune 45, sesriem canyon) 21- Sossusvlei-Windhoek (3h 58) (Londiningi Guest House Double B& 22 volo Windhoek-jnb auto…volo alle 7 del mattino così da partire subito per graskop (4h 38) 22- Blyde river Canyon notte a graskop 23- Kruger satara 24- Kruger satara 25- Kruger Lower Sabie 26- Kruger crocodile 27- Ritorno Kruger-jnb 5 ore..volo per mxp1 punto
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20 AGOSTO Lasciamo il deserto del Namib dopo un'abbondante colazione a base di uova (credo di non aver mai mangiato così tante omelette,fritatte,uova strapazzate, all'occhio di bue....come qui in Africa...le cucinano davvero in modo spettacolare).. e constatiamo che siamo stati parecchio fortunati perchè il cielo è nuvolosissimo!!ma grigio senza nemmeno uno spiraglio di luce..immaginiamo la rabbia nel salire sulle dune e non poter godere dei colori dell'alba!! Partiamo in direzione Windhoek che raggiungiamo nel primo pomeriggio.. Il Londiningi è la guest house nella quale abbiamo alloggiato la prima sera in Namibia..anche la camera è la stessa! Sistemiamo i bagagli e andiamo a visitare la capitale della Namibia... decisamente niente di che ma facciamo qualche buon affare comprando scarpe da running adidas e Vans a prezzo decisamente irrisorio rispetto all'Italia.. Torniamo al lodge per consumare l'ultima cena namibiana..bevendo del buon vino rosso! Domani l'aereo per Johannesburg è alle 7.00 e abbiamo 40 minuti di macchina per arrivare all'aeroporto...dobbiamo anche riconsegnare il nostro Fortuner a cui siamo ormai affezionati (e pensare che la prima volta che l'abbiamo visto abbiamo pensato "che macchina da pappone!!")...insomma anche stasera si va a letto presto....domani si torna in Sud Africa!!1 punto
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La sveglia alle 4.30 suona e ancora assonnati raggiungiamo la zona ristorante dove consumiamo lanostra colazione leggera e dove ci consegnano la colazione al sacco. E’ ancora buissimo e noi abbiamo tutto il tempo per raggiungere Sossusvlei per l’alba…schiacciamo anche un po’ sul pedale e arriviamo al parcheggio da dove parte la strada sabbiosa per primi.. Talmente primi che non c’è nemmeno la navetta che ci deve portare alla partenza delle dune.. E allora proviamo ad andarci con la nostra jeep perché no??EEEEH perché infatti ci insabbiamo dopo giuro 3 metri!!E da un lato meglio così perché arriva proprio in quel momento la navetta che ci tira fuori e ci carica! Siamo davvero i primi assieme ad altre 4 persone!! Lo spettacolo è unico.. Consumiamo la colazione seduti in cima alle dune.. Scendiamo poi nella Deadvlei e anche qui abbiamo la fortuna di essere tra i primi a passeggiare tra gli alberi.. Torniamo verso il lodge alle 10.30 anche perché dobbiamo purtroppo fare il check out!e spostarci al Desert Camp fuori dal parco.. Sinceramente sono contenta di aver provato anche questa sistemazione più spartana ma ancora più a contatto con la natura..Ci sistemiamo e mi godo un po’ la piscina Mentre sto leggendo però arriva un amico..io devo dire la verità me la faccio letteralmente sotto perché si avvicina per niente impaurito, attirato dall’erbetta verde su cui sono sdraiata…faccio qualche foto e decido di tornare nella tenda.. Sveglio Ale che sta recuperando un po’ di sonno e andiamo a vedere il tramonto (poco prima purtroppo dobbiamo scendere per evitare di rimanere chiusi nel parco) dalla duna 45 Incontriamo gli amici con cui avevamo cenato a Swakopmund e con loro facciamo un aperitivo sulla duna! Usciamo dal parco proprio quando sta per chiudere e torniamo al Desert Lodge.. Ci godiamo il calar del sole e iniziamo ad avere un certo languorino..Ci sarebbe pure la cucina ma purtroppo non siamo attrezzati e abbiamo la cena compresa in un lodge a 200 metri.. La cena è una delle migliori di tutto il viaggio! Dopo cena ci beviamo una birra fresca godendo del silenzio e della natura in cui è immerso il desert lodge!Domani si torna Windhoek..il loop Namibiano è finito.. @Nolamers la torta era DELIZIOSA!grazie per la dritta....davvero ci si deve fermare ad assaggiare i dolci di quella bakery!!noi abbiamo preso anche dei biscotti al burro e delle brioche al cioccolato da portar via...tutto ottimo!!1 punto
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19-20 AGOSTO Sossusvlei Lasciamo l’umido e ventoso clima della costa per tornare all’interno della Namibia. La nostra ultima tappa è Sossusvlei, deserto del Namib. Prendiamo la C14 che pochi Km fuori da Walvis Bay torna totalmente strada sterrata e ci accompagna per tutto il viaggio.. Attraversiamo il Tropico del Capricorno e con grande piacere constatiamo che la temperatura è decisamente aumentata.. Prima di arrivare a destinazione facciamo una tappa a Solitaire per fare rifornimento e dove (consigliato da Nolamers) ci fermiamo a mangiare quella che viene definita la migliore Apple Pie di tutta l’Africa! Raggiungiamo Sesriem dopo circa 5 ore di viaggio e dopo aver sbrigato le pratiche per accedere al parco Nazionale raggiungiamo il nostro alloggio. Il Sossusdune Lodge è l’unica soluzione per dormire all’interno del parco e assicurarsi alba e tramonto dalle dune del deserto..Fuori dal parco ci sono parecchi lodge ma i cancelli aprono all’alba e chiudono al tramonto (in realtà poco prima e poco dopo) quindi consiglio vivamente almeno un pernotto qui. Dall’entrata del parco a Deadvlei ci sono circa 60 km che vanno percorsi a bassa velocità perché nonostante la strada sia sterrata ci sono parecchi animali che potrebbero attraversare la strada.. Io purtroppo ho trovato posto solo la prima notte e son già stata fortunata!!Tra l’altro non so perché ci hanno dato il bungalow più lontano (l’ultimo della fila) che si è però rivelato essere l’unica suite…gigante e con di tutto e di più da bere gratis..con un patio sul deserto con letto a baldacchino…insomma una favola!! Davanti al lodge c’è il Sesriem Canyon…niente di stupefacente e abitato da scimmie dispettose! Comunque dopo esserci sistemati decidiamo di raggiungere la duna 45 per qualche foto Dopo qualche foto torniamo nei pressi del lodge ad Elf Dune per vedere il tramonto.Questa duna c’è stata indicata dalla guida (non molto guida) all’ingresso del parco… Allora, premetto che probabilmente il fatto di essere arrivati nel punto da dove si doveva salire e non aver trovato molte macchine doveva allarmarci…(c’era una sola macchina)…inoltre quel che ci siamo trovati davanti non è stata una duna come la 45 o come quelle di sossuvlei che si scalano camminando su una cresta, avendo sempre quindi una buona visuale..insomma abbiamo trovato davanti una montagna di sabbia e abbiamo iniziato a salire…qualche impronta la vedevamo…e anche non umana a dir la verità… Peccato che dopo più di un’ora che salivamo a passo svelto, ogni volta che ci sembrava di aver raggiunto la cima, la salita continuava e non si vedeva la fine…oltretutto non abbiamo incontrato nessuno e iniziava ad imbrunire… A me è preso il panico…ormai il tramonto lo avevamo perso e sapevamo molto bene come diventa buio presto in Namibia..e che ci sono animali non sempre amichevoli… Insomma io Ale ci siamo guardati e abbiamo iniziato a correre giù da dove eravamo arrivati…quando finalmente ancora da sopra la collina abbiamo visto la macchina abbiamo tirato un sospiro di sollievo…in effetti di lì a poco è diventato buio.. Morale ci siamo persi il primo tramonto nel Namib (avremmo potuto tranquillamente vederlo dal nostro patio bevendo un bicchiere di vino) ci siamo fatti una sfacchinata mica male e ci siamo presi un bello spavento!Tutto perché la guida non ha avuto il buon senso di spiegarci come fosse quella Duna (sconosciuta a tutti quelli con cui abbiamo parlato) e mettendola al pari della duna 45… Vabbè…ceniamo molto presto per andare a dormire prestissimo!Domani sveglia alle 4.30 per fare una colazione leggera e veloce e andare a Deadvlei per l’alba! Prima di dormire però un bicchiere di champagne e le stelle cadenti ci rallegrano la serata...credo di non aver mai visto un cielo stellato più suggestivo di quello namibiano..sarà che intorno c'è solo deserto..saranno le stelle cadenti che sembrano palle di fuoco ma lo spettacolo è unico e impagabile!1 punto
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17-18 AGOSTO SWAKOPMUND Il 17 mattina lasciamo presto il lodge perché la strada per swakopmund è lunga e impegnativa e anche se il tragitto si allunga un po’ vogliamo passare dalla Skeleton Coast. Quindi invece di scendere percorrendo la C35 decidiamo di risalire un pezzettino prendendo la C39 in direzione Torra Bay. Ci tengo a sottolineare ancora che orientarsi in Namibia è facilissimo..le strade sono poche e ben segnalate..l’unico aspetto un po’ inquietante è che spesso si percorrono km e ore senza incrociare una macchina o una parvenza di centro abitato.. e spesso i telefoni non hanno campo…e questo a volte può preoccupare…. Comunque, entriamo nello Skeleton Coast Park da SpringBok Water Gate varcando un pittoresco cancello con affisso un enorme scheletro nero..ci registriamo e vediamo che prima di noi è entrata una macchina un’oretta prima Il paesaggio è davvero suggestivo e capiamo immediatamente che il nome della costa le si addice proprio..in effetti naufragare qui era facile a causa delle correnti e una volta approdati sulla terra ferma la prospettiva era quella di morire di sete visti i km di deserto e la mancanza totale di acqua dolce. Dopo circa un’ora di strada con oceano a destra e deserto a sinistra Ale mi guarda con la faccia preoccupata…mi dice che vuole scendere a controllare l’auto e…ma no non abbiamo bucato!abbiamo SQUARCIATO la gomma.. Eppure giuro che abbiamo viaggiato responsabilmente!ma sono cose che capitano, quindi ci mettiamo al lavoro per capire come cambiare la gomma… Scendendo dalla macchina ci accorgiamo che la temperatura è cambiata, ci sono 15 gradi e tanto vento. troviamo il libretto delle istruzioni (la gomma è legata con una catena e ha un meccanismo mai visto per farla scendere) e per fortuna arriva una macchina! E’ una coppia di francesi che ci dà una gran mano e ci rassicura offrendosi di viaggiare davanti a noi dandoci un occhio visto che abbiamo solo una gomma di scorta e siamo lontani da swakopmund e da qualsiasi centro abitato.. Così ripartiamo e ci godiamo lo spettacolo della costa senza però fare soste..anche perché ci preme arrivare in città e trovare un gommista hertz per prendere la gomma nuova. Raggiungiamo swakopmund verso le 16.00e dopo aver fatto il check in al lodge andiamo a sbrigare la faccenda gomma. Tutto perfetto grazie all’assicurazione, in meno di un’ora possiamo tornare al lodge a scaldarci un po’.. Sì perché fa parecchio freddo!ma nonostante ciò usciamo a fare un giretto e andiamo al molo a prenotare il ristorante per la sera. Ci incontreremo con altri viaggiatori conosciuti a twyfelfontein per una cena in compagnia. La serata trascorre piacevolmente nonostante il ventaccio!speriamo nel bel tempo domani! Purtroppo il tempo non migliora…siamo stati un po’sfortunati ma in un mese può capitare qualche giornata no! Dopo la colazione aspettiamo che ci vengano a prendere per l’escursione a Sandwich Harbour. Arriva un signore sui 70 con una jeep con purtroppo a bordo già due signore..che si sono prese il posto davanti..eh vabbe!! Da swakopmund andiamo verso Walvis Bay facendo una sosta per osservare i fenicotteri e per sgonfiare le gomme e dopo un’oretta inizia la gita sulla sabbia! La prima parte consiste nel viaggiare praticamente a due passi dalle onde dell’oceano e con le dune a sinistra!peccato per il tempo che non rende giustizia ai colori del paesaggio. Arriviamo poi a Sandwich Harbour e saliamo sulle dune a piedi per fare qualche scatto Risaliamo poi sulla jeep e ci avventuriamo tra le dune a velocità moderata per evitare rischi (pochi giorni prima è morta una turista proprio per colpa della guida sconsiderata del suo accompagnatore) Ci fermiamo a pranzare tra le dune, esperienza davvero unica!!Il nostro autista ha portato del cibo preparato dalla sua collaboratrice e lo aiutiamo ad apparecchiare questo pic nic del deserto! Terminato il pranzo torniamo verso casa e rientriamo al lodge verso le 16.00 Anche stasera incontreremo una coppia di viaggiatori per cenare insieme e poi a letto presto. Qui si va sempre a letto piuttosto presto..le giornate sono lunghe e intense e domani si parte per l’ultima vera tappa namibiana: sossusvlei!1 punto
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15-16 AGOSTO DAMARALAND, TWYFELFONTEIN Lasciamo Grootberg dopo una lauta colazione alle 9 del mattino e ripartiamo in direzione Twyfelfontein..l’itinerario prevede una tappa alla Petrified Forest prima di arrivare a destinazione. In poco più di due ore di strada SEMPRE sterrata raggiungiamo il Damaraland e prendiamo lo svincolo per la foresta pietrificata. Parcheggiamo e ci viene incontro un ragazzo che ci informa che ci farà da guida durante il tour.. Davanti a noi una collina con un sentiero da seguire..In effetti non sono rimasta molto impressionata da questo tour!Si vedono qua e là alcuni tronchi pietrificati lunghi e distesi e poi la guida ci mostra con molto orgoglio dei sassi che hanno delle forme (con molta fantasia) e ci dice “questo sasso è a forma di panino..noi lo chiamiamo panino”…apprezziamo lo sforzo e ci fingiamo impressionati ma in effetti non è un granchè.. ecco il panino.. Ripartiamo in direzione Twyfelfontein e arriviamo al Twyfelfontein country lodge primadi mezzogiorno. Il lodge è bellissimo e perfettamente mimetizzato nel paesaggio desertico.. Dopo aver sistemato i bagagli e aver mangiato un boccone ci rilassiamo un po’ nella piscina del lodge e nel pomeriggio andiamo a visitare Organ Pipe E la Burnt Mountain Anche questi due siti non mi entusiasmano ma tutto il paesaggio circostante è mozzafiato!I colori del deserto sono meravigliosi! La cena al lodge è come un po’ dappertutto a buffet e la qualità è alta!io che sono vegetariana ho avuto ampissima scelta tra zuppe e primi e verdure e Ale ha gustato le prelibate carni di facocero (sembra maiale) gemsbock e struzzo! Il secondo giorno a Twyfelfontein è dedicato alla visita del sito archeologico con le incisioni rupestri a pochi passi dal nostro lodge La visita è interessante!la guida è coinvolgente e la mattinata vola! Al pomeriggio dopo un po’di relax in piscina andiamo al punto di raccolta per partire per il desert adapt elephant tour! Lo consiglio vivamente anche perché nonostante arrivassimo da etosha e di elefanti avessimo fatto il pieno, qui li si vede (se si è fortunati) in un ambiente ancora diverso..si può notare come questi elefanti del deserto abbiano zampe più magre e lunghe perche si devono issare per mangiare dai pochi alberi presenti… Ne abbiamo incontrati anche qui davvero parecchi! Abbiamo percorso un bel tratto di strada, circa un paio d’ore, e il paesaggio continuava a cambiare! Il tramonto poi vale tutta l’escursione! Come cala il sole però fa freddo e non riesco a scaldarmi finche non mi faccio una doccia bollente! Cena e presto a dormire, domani partiamo per Swakopmund passando per la Skeleton Coast!1 punto
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14 Agosto: Grootberg Lasciamo Okaukeujo ed Etosha soddisfatti per gli ottimi avvistamenti e con la consapevolezza che tanti altri animali ci aspetteranno alla fine del viaggio quando torneremo in Sudafrica al Kruger. Usciamo da Andersson Gate e prendiamo la c38 fino ad Outjo. Qui facciamo benzina e compriamo qualche snack e acqua e ripartiamo prendendo la c40. Se fino a questo momento a parte all’interno di Etosha e di Okonjima tutte le strade erano asfaltate, adesso inizia il nostro viaggio sullo sterrato che non ci abbandonerà più per km e km…Tanto che più volte temiamo di aver sbagliato strada…ovviamente non c’è un’anima in giro..incrociamo solo un gruppetto di ragazzini uno dei quali ha un machete in mano..quindi proseguiamo.. Dopo un’oretta chiedo indicazioni ad un uomo su un carretto che gentilissimo fa di tutto per capirmi..evidentemente non parla inglese ma con la cartina alla mano riesco a intuire che la direzione è quella giusta.. Come dicevo sono i primi km di solo sterrato ma ci abitueremo..Raggiungiamo il grootberg Lodge nel primo pomeriggio. E’ uno spettacolo unico, il lodge sta sulla cima della montagna e la vista da sul Canyon della Klip river Valley..c’è un edificio centrale con la zona ristorante, una piscina a sfioro e una bella terrazza e intorno sempre a picco sul canyon una decina di bungalow.. Bisogna registrarsi al parcheggio sotto il lodge che peraltro non si vede e per salire bisogna avere un 4x4 e saperlo guidare bene. Oppure, come abbiamo fatto noi, si può scegliere di mettere l’auto sotto una tettoia (che non la riparerà dai quintali di sabbia che la ricopriranno) e salire con un addetto con una jeep aperta che mi fa sentire tutte le mie vertigini! (si scorge una stradina ripidissima...ecco quella è la via per il lodge) Dopo un cocktail di benvenuto sistemiamo i bagagli in macchina e decidiamo che visti i giorni passati in macchina alla ricerca di animali questo è il posto ideale per rilassarci, goderci il sole, leggere un bel libro e respirare tanta bellezza. E così facciamo, passiamo la giornata ad ammirare il paesaggio sul bordo della piscina, consumiamo la cena molto presto (del resto come sempre qui in Namibia) e poi dal terrazzino della nostra camera stiamo a guardare le stelle…fino a quando i pipistrelli non diventano troppo invadenti e decidiamo di metterci a letto..domani si va a Twyfelfontein!1 punto
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10-11-12-13-14 Agosto: Etosha National Park Lasciamo Okonjima con calma verso le 10.30 e imbocchiamo la B1 in direzione Otjiwarongo cittadina con un bel centro commerciale convenientissimo dove ci fermiamo però solo a bere, prelevare e fare rifornimento..proseguiamo sempre sulla B1 fino a Tsumeb, ancora B1 fino a che non incontriamo la C38 sulla sinistra che ci porta all’entrata ad est del parco. Apro una piccola parentesi: in Namibia orientarsi è facilissimo, me lo avevano detto in tanti ma in effetti non pensavo fosse così tanto semplice. Le strade sono molto ben segnalate e con la cartina non si può proprio sbagliare. Asfaltate sono le Major route e alcune Minor Route quelle con davanti la B e la C.. Le altre ahimè sono tutte sterrate e sebbene molte siano in ottime condizione capita di saltare e ballare per ore e ore..noi da Etosha in poi compreso (a parte un tratto da Etosha a Outjo) abbiamo viaggiato su sterrato fino a Swakopmund..per 9 giorni consecutivi insomma…è bello e naturale e tutto quel che si vuole ma abbastanza impegnativo per l’attenzione che si deve mettere alla guida e ribadisco che senza una macchina comoda e ammortizzata diventa un po’antipatico secondo me.. Aggiungo che alcune non sono in buone condizioni e soprattutto quando si trovano degli avvallamenti che sono poi i letti dei fiumi secchi ci sono pietre moooolto taglienti e pure andando a velocità moderata bisogna mettere in conto la possibilità di bucare.. Infine è vero che per km e km non si incontrano altre macchine tanto che spesso ci si ritrova e ci riconosce a distanza di giorni con gli altri viaggiatori e ci si saluta con qualsiasi macchina quando ci si incrocia. Ricapitolando..arriviamo ad Etosha verso le 14.00 e dopo avere ritirato alcuni documenti da portare al lodge (dove verrà accertato che alloggiamo all’interno del parco e per quanti giorni ci fermiamo e che ci serviranno per pagare la tassa d’ingresso) entriamo nel parco.. Ok né io né Ale ci aspettavamo di vedere immediatamente degli animali e quando dopo pochi metri mi sono vista di fianco una giraffa mi sono venute le lacrime agli occhi…è strana la sensazione di essere a casa di qualcun altro..nell’habitat naturale di questi animali..le giraffe sono tra i miei preferiti..dolcissime espressive e docili ne abbiamo viste davvero in quantità incredibile.. Raggiungiamo Namutoni, lodge che si trova all’estremità est del parco, sbrighiamo la burocrazia e sistemiamo velocemente i bagagli..siamo curiosi di uscire nel parco e fare i primi avvistamenti..Prima però compriamo allo shop una cartina del parco. Etosha è un parco Nazionale che copre 22912 km2 il Pan che è un enorme deserto salato copre circa 4731 km2..la stagione che corrisponde al loro inverno e che va da giugno a settembre è quella secca ed è la più indicata per l’avvistamento degli animali. Infatti prima di tutto la vegetazione è scarsissima e gli animali non si riescono a mimetizzare facilmente(tutto è secchissimo e la polvere è una costante…inoltre consiglio a chi porta le lenti a contatto di usare le usa e getta e di tenere ben idratati gli occhi perché per alcuni giorni sono stati complicati e consiglio anche tanta crema idratante perche il clima è davvero di un secco mai visto), secondo non essendoci acqua nei fiumi gli animali vanno alle pozze naturali e non per abbeverarsi ed ecco perché conviene sempre fare delle soste alle pozze segnalate sulla cartina e attendere armati di pazienza. Noi le pozze del parco le abbiamo girate tutte e non esagero..siamo anche tornati in quelle dove avevamo visto più animali..per fare ciò bisogna mettersi in testa di stare in macchina ore e ore e aguzzare la vista! Da qui in poi le giornate in Etosha scorrono velocemente ma in maniera intensa: emozioni uniche nell’incontrare mandrie di elefanti, zebre, bufali. Rinoceronti a pochi passi, iene, sciacalli anche un ghepardo a quanto pare molto difficile da vedere.. E poi i Leoni..il primo che vediamo è durante la mattinata in cui da Namutoni ci spostiamo ad Okaukuejo..proprio a pochi km da Namutoni alla pozza di Koinachas c’è un leone che dorme… E’una grande emozione e proprio durante questo tragitto verso Okaukuejo ne avvistiamo un altro con la sua Leonessa che ci si rotola davanti alla macchina.. Non saprei dire qual è la zona migliore del parco..noi personalmente abbiamo avistato più animali nella zona est però la waterhole di Okaukuejo ci ha regalato tramonti e serate incredibili…si sono venuti ad abbeverare elefanti, rinoceronti, leoni, giraffe, iene…mentre a Namutoni solo elefanti. Le waterhole dei lodge sono qualcosa di unico…comodamente ci si siede su una panchina in rigoroso silenzio e si vedono arrivare a pochissimi metri gli animali che vengono a bere…tra l’altro non ci sono delle reti che impediscono la vista..sono basse e discrete. (mi sono spesso chiesta se fossero davvero così sicure..) Cos’altro dire..come strutture sono di discreto livello, le camere sono spaziose e pulite e la cena a buffet non è niente male a prezzi onesti. Consiglio vivamente di avere una buona scorta di contanti perché a volte non funziona la linea e non accettano la carta..a volte intendo spesso A Okaukuejo girano tantissimi sciacalli ma sono innocui e scappano non appena ti avvicini..anzi all’ingresso del parco si raccomandano di segnalare se per caso qualcuno non scappasse perché è sintomo di rabbia. L’escursione termica è notevole: di giorno fa caldo e io ho fatto anche il bagno in piscina a Okaukuejo.. la sera felpa calda e giacca vento e le sere che ci siamo trattenuti di più a vedere i leoni alla watwrhole ci siamo portati anche le coperte di lana.. …bisogna viverlo per capirlo fino in fondo. Posso solo dire che noi siamo stati fotunati a vedere più volte tutti i big five e tantissimi animali..ma è proprio la sensazione di libertà che si prova che rimane nel cuore. Non abbiamo scelto di fare escursioni con i rangers perché avevamo visto di tutto e di più e in e ffetti ce l’hanno sconsigliate…diversamente da Kruger ma di questo parlerò tra qualche giorno faccio una carrellata di foto..erano tantissime!! AH ultimo particolare di non poco conto....considerare le soste wc per forza nei lodge...perchè quelle segnalate come aree picnic e wc sono queste e scendere non è molto consigliato viste le reti sfondate e inesistenti..1 punto
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9 Agosto Okonjima-Africat foundation Un’ottima dormita e ci svegliamo carichi ed emozionati…oggi si va in una riserva privata che ospita leopardi e ghepardi. Qui vengono curati i felini feriti e riabilitati quando possibile. Un’ottantina di Km di strada asfaltata da Windhoek in direzione Otjiwarongo e sulla sinistra vediamo il cartello che indica l’ingresso della riserva. In realtà dallo svincolo ci sono ancora 40 km di sterrato. Decido di mettermi alla guida qui che tutto sommato non c’è pericolo di far grandi danni!! Entriamo nella riserva e devo dire che è uno spettacolo….ettari ed ettari di terreno sconfinato e intorno facoceri e springbok e gembok e sciacallini…e un estrema sensazione di libertà… Veniamo accolti nella struttura principale dove si consumano i pasti e che ha un patio enorme davanti ad una pozza…a pochi passi ci sono animali ovviamente non pericolosi che scorazzano tranquilli… Il nostro alloggio è uno spettacolo con l’enorme vetrata che si affaccia sul bush… E pure l’interno è extra lusso che ogni tanto non guasta….scopriamo che in effetti non era l’alloggio che avevo scelto che era decisamente più easy….insomma abbiamo ricevuto un upgrade anche qui!! Consumiamo un pranzo veloce e nel pomeriggio ci troviamo con altri 6 ospiti per le attività previste Su una jeep aperta a 10 posti una guida ci porta a conoscere i leopardi..ci spiega che nella riserva vivono molti felini di questa specie ma quello che vedremo noi è isolato perché purtoppo non è più stato in grado di cacciare una volta riabilitato…comodamente seduti assisitiamo alla nutrizione dell’animale… Ci viene lasciato del tempo per scattare le foto e poi si va a vedere il centro recupero felini per capire dove e come li curano Entriamo infine nella zona protetta dedicata ai ghepardi qui chiamati cheetah…quando li vediamo iniziamo a seguirli…sono due e ci camminano proprio di fianco..la sensazione è strana ma la guida non è armata e dice che sono innocui…poi finchè siamo sulla jeep non dovrebbero attaccarci….andiamo anche vicino ad una rete dove ci sono dei leoni in stallo temporaneo…generalmente qui infatti non ce ne sono.. Al tramonto siamo ancora nella riserva dei cheetah e premo per tornare al lodge…un po’perché fa freddo e un po’ perché mi sembra pure giusto smettere di seguire sti due poveri gattoni…mica che si innervosiscono!! Beviamo quindi un aperitivo intorno al fuoco guardando la pozza e godendo del silenzio…siamo davvero soddisfatti di quel che abbiamo vissuto oggi e non abbiamo idea del fatto che questo non è nemmeno un assaggio di ciò che vedremo nei prossimo giorni ad Etosha!! Consumiamo la nostra ottima cena Namibiana..Ale carne e io zuppa e assistiamo ad una presentazione sul centro e sul recupero degli animali. Andiamo a dormire e ci godiamo la vista dalla nostra vetrata…fuori ci sono milioni di stelle e gli animali la notte scorazzano liberamente…soprattutto gli sciacalli sono molto attivi!! Prestissimo crolliamo in un lettone a 4 piazze! Okonjima è un'esperienza da fare..il posto è bellissimo e non c'entra nulla con la ricerca degli animali che si fa in posti come Etosha o Kruger...sono proprio cose diverse e non paragonabili...qui hai la possibilità di vedere da vicinissimo felini generalmente molto timidi e schivi... Non nego che cercare gli animali ad etosha e trovarsia pochi metri da leoni e giraffe ed elefanti....in vera libertà è un'emozione quasi da lacrime questa di okonjima è un'altra dimensione di contatto con la natura più artificiale ma comunque rispettosa della vita degli animali in quanto selvatici e io la consiglio vivamente! Chiara la gita in barca è durata poco più di due ore...in effetti non vale la pena star male anche perchè non ci si gode nulla...1 punto
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7 Agosto: Hermanus! Questa mattina salutiamo calorosamente Sean e Leah e dopo una lauta colazione lasciamo Cape Town e partiamo in direzione Hermanus. Prendiamo la M9 e poi la N2 e uscendo dalla città notiamo come il paesaggio cambia….o meglio purtroppo abbiamo un incontro ravvicinato con la realtà di questa zona…. Le township costeggiano la strada e si estendono per kilometri…le baracche costruite in lamiera,legno e materiali di ogni genere sembrano non finire mai. E gente, tantissima gente per strada che cammina ai bordi della carreggiata. Bambini, donne, adulti e meno adulti…Tanta troppa povertà. Mi sono resa conto di non aver mai fotografato queste zone…mi sembrava una mancanza di rispetto un po’ da guardona ma davvero è una mia sensazione personale non critico chi visita queste realtà. Dico solo che a me è bastato e servito passarci accanto e spesso trovarmici per sbaglio per riflettere. Non che non lo sapessi ma vederlo è tutta un’altra storia..tra l’altro quando sulla provinciale iniziano una serie di semafori e ci dobbiamo fermare provo anche paura. Anche se effettivamente nessuno fa caso a noi….non ci sono molte macchine per strada ma quasi nessuno si avvicina se non qualche persona che chiede l’elemosina..ma in maniera meno insistente che in alcune nostre città. Ragioniamo sulla non-integrazione e sulla terribile disparità di questa terra...tanta ricchezza nella penisola del capo sulla costa…in alcune zone di Cpt sembra di essere a Beverly hills, e poi tanta povertà e una situazione al limite dell’immaginabile. E tutti i ricchi sono bianchi. Non ho visto macchinoni guidati da persone di colore. Tutt’altro, ho visto Pick up costosi guidati da bianchi con posti passeggeri liberi e persone di colore nei cassoni…insomma non trattati di sicuro come persone alla pari. Con questa malinconia e pensierosi raggiungiamo la costa e usciamo a Strand. Da qui con l’oceano sulla destra proseguiamo verso Hermanus e incontriamo i nostri amici baboons!! Purtroppo scende una fitta nebbia e il panorama diventa inaccessibile..tutto bianco e grigio!peccato perché è zona di avvistamento balene! In un paio d’ore raggiungiamo Hermanus e il tempo è decisamente brutto..c’è mare mosso e abbandoni l’idea di uscire a vedere gli squali..fa anche un gran freddo! Dopo un lungo girovagare in cerca della nostra guest house, la saand bay country house, e scopriamo che è ubicata in una baia un po’ distante Sandbbai appunto dal centro e non raggiungibile a piedi anche perché a separarla dalla città c’è una township…Il posto è molto carino ma parecchio scomodo come posizione. Sistemiamo quindi i bagagli e in macchina torniamo ad Hermanus..prenotiamo un’uscita in barca per il mattino seguente per l’avvistamento balene e passeggiamo. Per fortuna il cielo si apre e riusciamo a godere della bellezza della baia. Dalle panchine sul lungo mare si vedono alcune balene che raggiungono la costa per riprodursi. Pranziamo parecchio tardi in una tapaseria e ci dedichiamo per tutto il pomeriggio all’avvistamento balene.. è anche pieno di questi simpatici roditori! so che non rendono ma sono spruzzi di balena...... Torniamo al lodge verso le 18.30 e siamo stravolti e infreddoliti…domani dobbiamo svegliarci prestissimo perché l’uscita in barca è prevista per le 7 e alle 6.30 dobbiamo essere al porto. Decidiamo quindi di farci una doccia calda e di cenare a letto con the e biscotti di approfittare della tv per attaccarci l’hard disk e di passare una serata sotto le coperte con un film..del resto è inverno..il freddo e attraversare la township con il buio non ci invogliano a mettere il naso fuori dalla camera! 8 Agosto: dalle balene di Hermanus alla selvaggia Namibia! Ci svegliamo prestissimo e ci dirigiamo verso il porto…per sbaglio ci infiliamo in una via della township e io non mi sento affatto tranquilla…c’è già tantissima gente che cammina per le strade…questa sarà una costante di queste zone… Saliamo sulla barca quando sta per albeggiare e scopriamo ahimè che il cielo è nuvoloso…quindi i colori son quello che sono… La navigazione è lenta e un po’impegnativa a causa del mare grosso…non ci sono onde eccessive ma l’onda lunga lascia il segno e tante persone compreso Ale stanno male..vediamo tante balene e anche balenotteri ma col senno di poi non mi ha fatto impazzire come esperienza.. Prendiamo tantissimo freddo e Ale rimane scombussolato tutto il giorno.. Torniamo al lodge e facciamo colazione come si deve una doccia calda per riprenderci e partiamo per cpt alle 11.00. Arriviamo con largo anticipo all’aeroporto, sono le 13.30 e l’aereo è alle 17.00… Con tutta calma riconsegnamo l’auto, pranziamo e aspettiamo che aprano gli imbarchi..siamo in trepidante attesa di iniziare l’avventura namibiana!! Il volo passa liscio e alle 18.00 siamo a Windhoek…ci accoglie un cielo limpidissimo e un bellissimo tramonto.. Ritiriamo la macchina con non pochi problemi perché devo aggiungere l’assicurazione alle gomme e ai vetri e la comunicazione in inglese è difficilissima..la pronuncia qui è ancora più stretta e io sono stanca e capisco poco niente!! Alla fine ce la facciamo e scopriamo con estremo piacere di aver goduto di un upgrade gratuito e invece di una 2x4 abbiamo una 4x4! Io consiglio vivamente di scegliere una macchina del genere perché oltre al rischio di bucare che è effettivo, le strade sono pressoché tutte sterrate a parte introno a Windhoek e a swakopmund e si balla moltissimo. Imposto il navigatore e in 40 minuti di strada asfaltata ma completamente buia raggiungiamo la Londiningi guest house. Veniamo accolti e prenotiamo la cena nel ristorante della struttura..in camera trovo una busta con tutte le indicazioni e numeri d’emergenza utili per il viaggio in Namibia fornita da Carboard box, una guida, una mappa e una scheda telefonica namibiana. Ceniamo e ci rendiamo subito conto che la cucina namibiana è una spanna sopra!!Pancia piena e crolliamo domani si va ad Okonjima a vedere leopardi e Cheetah ovvero ghepardi!1 punto