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martaandrea

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Tutti i contenuti di martaandrea

  1. Che invidiaaa "sana", la doppietta in Alaska e che doppietta! Già sogno le foto!
  2. Come iniziare bene l'anno? Scoprendo i tuoi avvistamenti del viaggio di Tanzania!!! Semplicemente WOW, che spettacolo! Complimenti! Per lo scorso dicembre guardai più volte la Tanzania come meta e mi persi tra tour e guide, a chi vi siete appoggiati? Lo consiglieresti?
  3. Io non avevo inserito le Epupa Falls in quanto mi portavano molto fuori mano e la strada per arrivarci non prevedeva altri punti interessanti. Personalmente aggiungerei il Kgalagadi ed escluderei le cascate ma è un parere personale. Peccato inoltre che non leggo il Grootberg Lodge, l'ho scoperto grazie a Viviana e penso sia uno dei posti più belli in cui sia mai stata! Questo è il Damaraland e le cose interessanti da vedere (vedi mappa) Lo Spitzkoppe come il Brandberg è meraviglioso, bella la Ugab Valley e Finger Klip, il resto molto carino. Personalmente farei così: - Swakopmund (partenza prestissimo) - Spitzkoppe - Brandberg - notte al Camp Xaragu - Ugab Valley - Vinger Klip - Petrified forest - punti 1e2 se in tempo - notte al Grootberg Lodge
  4. Ciao Manu, bellissima scelta! Per il sud non posso aiutarti ma da quello che avevo studiato io mi sembra ben calibrato. Kunene lo hai aggiunto unicamente per gli Himba? Se si io visiterei gli Himba all'uscita del Damaraland (nei pressi dei Grootberg Lodge) e i 3 giorni risparmiati li dedicherei o alle cascate oppure 1 giorno in più all'Etosha e due al Kgalagadi (parco al sud est in Sud Africa dove è possibile avvistare il leone dalla criniera nera). Nel Damaraland dove vorresti dormire? E' una regione molto grande ed in base ai tuoi obiettivi posso suggerirti
  5. Mi dispiace molto che l'Hurricane abbia incasinato il viaggio ma che esperienza quella del vulcano!!!! anche le Mante non devono essere da meno, che meraviglia!
  6. WOW Dario, che foto! Al ghepardo poi, un sogno, uno spettacolo!!!
  7. Ciao faraluca! Ma perché fare la costa sia all'andata che al ritorno? E' una scelta voluta o dovuta? Personalmente io passerei per l'interno al rientro su New York passando dal White Montain National Forest che è stupendo! In grassetto le modifiche/integrazioni che ti suggerisco. 9- boston- cape ann - cape neddick - portland 10- portland - boothbay harbour - bar harbor e acadia n.p. 11- acadia n.p. 12- bar harbor- Gorham (nord del WMNF) 13- giornata dedicata al WMNF (con notte a sud del parco) 14- providence 15- providence-new york
  8. 2 Ottobre Questa giornata di puro trasferimento prevedeva due ore tra Wlewisha drive e il Moon landscape. Per accedere a questa zona tuttavia è necessario un permesso che non siamo riusciti a comprare in quanto l'ufficio turistico era chiuso per ristrutturazione. A malincuore quindi seguiamo la strada per Walvis Bay e continuiamo sulla C14 per raggiungere la zona di Sossusvlei nel deserto del Namib. Passiamo attraverso il Gaub Pass caratterizzato da panorami spettacolari e da un gruppo di enormi avvoltoi che rimaniamo ad osservare per circa un'ora. La strada è davvero molto bella e offre diversi punti fotografici. Raggiungiamo il piccolo paesino di Solitaire, dove il nome dice tutto, per fare benzina e comprare due gelati. I chilometri si iniziano a far sentire e non vediamo l'ora di raggiungere il nostro lodge. Sono le 15 circa quando raggiungiamo l'Hoodia desert lodge, 22 km a sud di Sesseriem. Questo lodge è una favola, ma non vogliamo adagiarci e raccogliamo quindi subito le informazioni per vedere il tramonto all'interno del parco. Purtroppo l'ingresso al parco, come del resto per tutti gli altri parchi della Namibia apre all'alba e chiude al tramonto pertanto si è impossibilitati a raggiungere le dune più lontane per scattare qualche foto poichè entro il tramonto bisogna necessariamente uscire. Ci consigliano di andare ad Elim Dune, a circa 5 km a nord dall'ingresso. Si tratta di una duna di sabbia rossa molto bella anche se piena di arbusti. Tira un vento fortissimo e dopo poco siamo costretti a mettere via la macchina fotografica. Rientriamo al lodge soddisfatti di questo primo assaggio e lungo la strada eslamo ad Andrea: “Fermati, un ghepardo!!”. Il felino subito si nasconde dietro dei cespugli, ma poco dopo si rialza e rimane alcuni secondi a fissarci. E' meraviglioso. Festeggiamo il fortunato avvistamento con una cena super al nostro lodge tanto per non farci mancar nulla! 3 Ottobre Eccoci al penultimo giorno di viaggio ed abbiamo altissime aspettative! Oggi dedichiamo l'intera giornata alla scoperta di Sossusvlei. I cancelli aprono all'alba, dall'ingresso bisogna percorrere 60 km di strada fino a parcheggio per le auto a due ruote motrici. Da qui altri 4 km di strada sabbiosa conducono a Sossusvlei Pan (si possono percorrere i 4 km a piedi per circa 90 minuti di cammino oppure prendere una navetta). Enormi dune di sabbia rossa che si innalzano fino a 200-300 metri dall'enorme pozza d'acqua di Sossus Blei. Ad ottobre la pozza è priva d'acqua e caratterizzata da fango bianco spaccato da scanalature che creano strane geometrie ai piedi di alberi morti secolari. E' un paesaggio, un quadro, difficile da esprimere a parole. Passano i minuti e solo il caldo torrido ci risveglia dall'incanto. Successivamente ci incontriamo con la guida del ns lodge in quanto abbiamo fissato un incontro alla ricerca dei BIG 5 del DESERTO. L'area è infatti ricca di animali e grazie alla guida facciamo degli avvistamenti unici. Le tracce dei piccoli animali del deserto permettono di scoprirne i movimenti e/o le tane. La guida ci insegna a riconoscere le varie tracce e dopo un po' di ricerche scopriamo una tana della White Lady Dancing Spider: una splendida tarantola bianca. Altre tracce ci portano ad individuare uno stupendo Geco Palmato dai colori incredibili). Purtroppo non riusciamo a vedere gli altri 3 "grandi animali del deserto": serpente del deserto, scorpione e camaleonte Namaqua. Siamo comunque soddisfatti e pranziamo all'ombra di un grande albero nei pressi di Elim Dune. Dopo un ottimo picnic facciamo un salto a vedere il Sesriem Canyon. Percorriamo l'intero sentiero di 2,5km che porta all'estremità inferiore del canyon ma sarà il caldo torrido, sarà che le bellezze della mattina sono ancora impresse nella ns mente, che il canyon non ci entusiasma affatto. Rientriamo quindi al lodge per un pomeriggio di relax in piscina! 4 Ottobre Oggi è una pura giornata di trasferimento dal lodge a Windhoek in quanto l'indomani abbiamo i voli di rientro. Attraversiamo gli altipiani centrali della Namibia che ci regalano ancora una volta splendidi panorami. Più ci avviciniamo alla capitale e più aumenta il traffico. Arrivati in città molliamo le valige in albergo e andiamo alla ricerca di qualche negoziato di artigianato. Non veniamo soddisfatti in quanto è tutto pressoché chiuso o molto turistico. Concludiamo il viaggio con una cena ottima vicino al ns albergo. Finisce qui uno dei nostri viaggi più belli! Abbiamo deciso che torneremo sia in Sud Africa di cui abbiamo avuto solo un assaggio sia in Namibia durante la stagione "verde" per vedere l'altra faccia di questo paese ed esplorare la zona più a sud che per mancanza di tempo abbiamo escluso... In primis il Fish River Canyon (il secondo canyon più grande al mondo, dopo ovviamente il Grand Canyon), poi la zona dei cavalli selvaggi e della foresta di Aloe Dicthoma. Prima o poi...
  9. Ottimo a sapersi, grazie! Faccio un preventivo...
  10. Grazie a tutti! Proseguo con altre giornate Anche io per te! 29 Settembre Intera giornata dedicata al Damaraland: partiamo alla mattina presto per visitare la Ugab Valley: ricorda un pò i paesaggi dell'Arizona con la differenza che qui siamo gli unici turisti! Ed ecco apparire il Vingerklip con i suoi 35 metri si erge in mezzo alla valle dove una volta scorreva il fiume Ugab, oggi asciutto. Si può accedere al Vingerclip e alle terrazze delle altre formazioni rocciose dall'Ugab Lodge dietro pagamento di 10 dollari namibiani per l'ingresso se non si è ospiti del Lodge. Riprendiamo la strada verso Khorixas e proseguimao lungo la C43 per raggiungere la Pietrified Forest. La foresta pietrificata è il risultato di un'alluvione che portò a valle una cinquantina di alberi che si trovavano su un pendio sovrastante. E' obbligatorio effettuare il tour con una guida e si rivela parecchio interessante. In primis vedere da vicino questi tronchi vecchi di circa 200 milioni di anni, poi conoscere e imparare a distinguere la flora della zona. In particolare qui si trovano alcuni esemplari di Wlewitschia: una delle piante del deserto più insolite. Ogni esemplare è composto da due lunghe foglie coriacee che crescono ai lati del fusto. Queste foglie vengono negli anni lacerate dai venti e a mala pena si riescono a distinguere le due foglie originarie. La pianta impiega trent'anni per formare le proprie radici che raggiungono i tre metri di profondità e portare alla luce le prime due foglie; gli esemplari maggiori le cui foglie raggiungono anche 2 metri di diametro hanno circa due mila anni. Nelle vicinanze si trovano le Organ Pipes e l'area di Twyfelfontein ( la più grande concentrazione di incisioni su roccia della Namibia) ma decidiamo volutamente di saltarle. Rientriamo quindi al lodge dove ci rilassiamo in piscina fino al tramonto e dopo l'ottima cena proviamo a fare qualche scatto notturno. 30 Settembre Oggi dobbiamo raggiungere la costa, Swakopmund sull'Oceano Atlantico. Lungo la strada troviamo diverse tribù che vendono piccoli oggetti di artigianato. Ovviamente ci fermiamo per fare acquisti e regalare qualche tanica d'acqua e frutto alle famiglie del posto. Seguiamo la C35 fino al Brandberg che con i suoi 2.573 metri è la vetta più alta della Namibia. Qui si trova una delle pitture rupestri più famose della Namibia ed è visitabile solo con una guida in circa due ore. All'interno della gola soprannominata Tsisab Ravine si trova la White Lady of the Brandberg. La figura, che in realtà è un uomo si distingue dalle altre in quanto il corpo è per metà bianco, nell'insieme tutte le figure rappresentano una scena di caccia. La visita è molto interessante e grazie alla guida impariamo a conoscere altre tipologie di piante, uccelli e lucertole che incontriamo lungo i 2 km che separano il visitor center dalla gola. Una volta tornati sulla strada prendiamo una deviazione per il parco di Spitzkoppe. Lo Spitzkoppe è soprannominato "Cervino d'Africa", ma eccetto la punta nulla è riconducibile alla famosa montagna svizzera. Sia lo Spitzkoppe con i suoi 1.728 metri che i Pontok al suo lato sono caratterizzati da pendii di granito e altre formazioni rocciose di un bel rosso acceso. Dopo aver pagato l'ingresso al parco raggiungiamo il Rock Bridge, davvero maestoso. Proseguiamo per il Bushman's Paradise senza accorgerci che è consentito accedere a questa zona esclusivamente accompagnati da una guida. Ignari seguiamo il sentiero e raggiungiamo la vetta delle Bushman aiutati dal supporto di una catena. Diverse formazioni catturano la nostra attenzione fino a quando una guida con due turisti al seguito ci riprende per esserci avventurati da soli. Sfuma ogni possibilità di raggiungere il Rock Arch anch'esso visitabile solo con guida in quanto usciamo subito dal parco onde evitare una multa salata. Riprendiamo quindi la strada che ci porta prima del tramonto alla famosa città tedesca di Swakopmund. Questo paese è circondato dal deserto del Namib; a nord la Skeleton coast mentre a sud la Sandwich Harbour. Raggiungiamo il bellissimo b & b e tentiamo di prenotare la cena presso uno dei ristoranti della città che ci eravamo segnati. Purtroppo la maggior parte sono pieni e decidiamo di rimanere a cena presso il b & b che non ci lascia affatto delusi. 1 Ottobre Per la giornata di oggi abbiamo prenotato un tour in 4x4 con guida destinazione Sandwich Harbour. Questa zona si trova a 56 km a sud di Walvis Bay ed è caratterizzata da enormi dune dorate che si incontrano con l'Oceano. E' necessario pagare un permesso per entrare in questa zona ed avere un'ottima esperienza di guida su sabbia: non esiste infatti una strada vera e propria, ma la nostra guida attraversa in lungo e in largo diverse dune fino a una enorme baia dove fenicotteri e pellicani sono intenti a mangiare. Siamo circondati da enormi dune dorate e l'assenza di vento (cosa abbastanza rara) ci permette di salire fino in cima a una delle dune più alte dove possiamo ammirare un panorama indescrivibile. Dopo la fatica della salita veniamo ripagati da una breve ma divertentissima corsa lungo la discesa. Riprendiamo l'auto per raggiungere una spiaggia dove pranziamo e ci perdiamo in chiacchiere con la guida. Rientriamo al b & b prima del tramonto con sosta fotografica per i fenicotteri e ne approfittiamo per fare un giro in città e acquistare alcuni souvenir (tra i più belli di tutta la vacanza). Riusciamo a trovare un tavolo libero in uno dei ristoranti più famosi della città costruito su un antico molo. Mangiamo bene ma non divinamente come descritto dalle opinioni.
  11. 26 Settembre Nuova sveglia prima dell'alba, l'obiettivo di oggi è vedere il ghepardo. Nel book del lodge abbiamo letto che è stato avvistato nei giorni precedenti nella zona tra Gemsbokvlate e Olifantsbad quindi prendiamo quella direzione. Alla mattina la temperatura è più bassa pertanto si hanno più possibilità di vedere i felini in movimento. In realtà lungo la strada vediamo poco e niente, del Cheetah nemmeno l'ombra. Torniamo alla pozza di Nuamses dove aspettiamo che arrivino gli elefanti per almeno due orette ma nulla si muove, se non un piccolo Steenbok. Conosciamo Jeanette, fotografa con un arsenale da paura con cui chiacchieriamo da auto ad auto: sono cinque giorni che è nel parco e rimarrà per altri dieci, ci consiglia di andare nella zona di Salvadora e Sueda dove nei giorni scorsi sono stati visti più volte dei leoni. Visto gli scarsi avvistamenti ci spostiamo a Rietfontein, dove vediamo tantissimi Springbok, Zebre, un'aquila in lontananza e diverse giraffe. Dopo poco la tentazione di rivedere i leoni è troppo forte e raggiungiamo le pozze indicate da Jeanette. Ecco tre femmine dormire a lato dei cespugli, sono poco attive... Aspettiamo quasi un'ora e mezza ma i loro spostamenti sono decisamente minimi. Nel frattempo arrivano tre elefanti a bere e due segretary bird. Riprendiamo la principale e percorriamo ancora diverse deviazioni interne dove avvistiamo altri animali. Siamo quasi alla pozza di Nebrownii e a lato della strada ci sono due leoni, un maschio ed una femmina adulti. Ci sono tantissime macchine ferme ma riusciamo a ricavarci un'ottimo spazio ed assistiamo a diversi momenti di accoppiamento, la femmina cade sempre a terra stravolta per poi rialzarsi dieci minuti dopo e sollecitare il maschio a riprendere. A poco a poco si spostano in direzione della pozza di Nebrownii che si vede in lontananza. Noi li seguiamo a lato della strada per un buon pezzo. Quando sono troppo distanti dalla strada raggiungiamo la pozza dove sono in attesa molte macchine perché altre due leonesse si stanno abbeverando. Prendiamo posto e ci godiamo lo spettacolo, arriva anche una coppia di coyote. Il sole sta calando e dobbiamo rientrare a lodge prima della chiusura dei cancelli. La coppia di leoni che abbiamo seguito prima è ancora distante dalla pozza e quindi partiamo, iper soddisfatti. Al lodge aspettiamo che il sole sparisca dietro l'orizzonte davanti alla pozza dove altri due leoni sono nelle vicinanze, ovviamente circondati da giraffe, zebre, antilopi ed un piccolo rinoceronte. 27 Settembre E' ora di lasciare il parco, purtroppo.. Ultimissima occhiata alla pozza del lodge e a quella di Ombika prima di uscire dall'Anderson Gate. Seguono 350km tra asfalto e sterrato che ci portano nella regione del Damaraland. Raggiungiamo il Grootberg Lodge verso la mezza e lasciamo l'auto al parcheggio riservato sulla strada. Il personale del lodge ci viene infatti a prendere evitandoci di percorrere i due km di brutto sterrato in salita che portano al lodge. Cocktail di benvenuto e check in. La sorpresa è dalla terrazza del lodge: siamo sul canyon e il panorama è spettacolare! La struttura è altrettanto bella, il nostro cottage ha una piccola terrazza panoramica, per non parlare della piscina con un enorme e bellissimo esemplare di Aloe Dichtoma. Trascorriamo un lungo e rilassante pomeriggio in piscina o a chiacchierare con una coppia di ragazzi tedeschi simpaticissimi. Per cena decidiamo di sederci allo stesso tavolo, ci servono una cena eccellente e rimaniamo in compagnia fino a notte fonda. 28 Settembre Sono diverse le escursioni proposte: quella per vedere i rinoceronti del damaraland in 4x4 oppure gli elefanti in parte a piedi, in parte in 4x4, la visita ad un villaggio Himba, il trekking giù nel canyon, ecc. Siamo molto indecisi in quanto ci ispirano tutte tuttavia gli animali li abbiamo già visti all'ethosa sebbene qui siano di una "razza" diversa, puntiamo a qualcosa che diversamente non avremo modo di vedere: la tribù Himba. Temevo potesse essere troppo turistico e poco naturale ma quando si ha un'ottima guida si argina il rischio! Partiamo alle 8:00 dopo una colazione abbondante con una coppia di ragazzi svizzeri, facciamo una prima sosta nel villaggio rurale a 40 km dal lodge dove la nostra guida ci mostra i sistemi di raccoglimento dell'acqua, le scuole (materne ed elementari), il centro di primo soccorso e le abitazioni. Si tratta di un villaggio di un centinaio di persone, lontano 200km dalla prima città. Proseguiamo lungo 12 km di sterrato, sembrano pochi ma quando la strada è inesistente e si passa sopra enormi rocce che fanno sobbalzare l'auto ogni secondo sembra infinita. Ci fermiamo da una sorgente, l'acqua esce dalla roccia e tutto si colora di verde... Un'oasi con tanto di palme lunga altrettanti km. E' davvero surreale. La strada prosegue con qualche piccolo guado e vediamo diverse tartarughe d'acqua ed una pelle di zebra; poiché durante l'inverno è caduta pochissima pioggia le zebre sono state costrette a cercare cibo più lontano del solito e quando tornavano alla sorgente per abbeverarsi, causa le lunghe distanze, arrivavano stremate e bevevano senza controllo fino alla morte. Il popolo Himba costruisce il proprio villaggio lontano dal "fiume" in quanto teme gli elefanti e solo gli uomini del villaggio si recano al fiume per raccogliere l'acqua o lavarsi. Raggiungiamo il villaggio, si tratta di una decina di capanne raccolte intorno a due grandi recinti per animali. Le capanne più interne sono quelle delle giovani donne ed hanno la forma di un igloo mentre quelle più esterne di forma rettangolare o quadrata sono abitate dalle donne del villaggio che hanno già avuto un figlio. In entrambi i casi sono costruite con legno e fango. Una Himba in attesa del suo primo figlio sta costruendo la sua casa proprio mentre arriviamo, impiegherà due giorni interni per terminarla. Le donne Himba non si coprono il seno bensì le caviglie ed hanno diversi vestiti e decori a seconda che siano bambine, giovani o donne. Da bambine tengono i capelli corti con solo due lunghe trecce appoggiate sulla fronte affinchè i loro occhi siano nascosti a quelli degli uomini che non possono rivolgere loro attenzioni. Da giovani invece si lasciano crescere i capelli e utilizzano la terra rossa per creare una sorta di rasta, ci vogliono tre mesi mesi per creare una buona acconciatura e tre giorni per disfarla. Al collo le giovani hanno un grosso anello che verrà spezzato solo quando avranno un bambino e diventeranno donne (se l'anello è completamente rosso significa che la giovane è la preferita del padre). Una volta donne al collo possono portare tante collane quanti figli hanno avuto (una dozzina circa a testa) e una cintura che serve per contenere la pancia dopo il parto. Ogni padre ha una figlia preferita e questa, una volta donna, porta una particolare collana marrone che la distingue dalle altre. Non faccio tante foto non perché non potessi, anzi gli Himba si mostrano molto disponibili, bensì perché sono talmente curiosa che trascorro tantissimo tempo a rispondere alle loro domande e a farne altrettante, con la traduzione della guida ovviamente. Per loro è inaccettabile che io ed Andrea, sposati e di "ben" 28 e 29 anni non abbiamo figli, seguono diverse domande anche imbarazzanti ma a cui tutti rispondiamo con piacere perchè il dibattito è piacevole e curioso. L'interesse cresce quando spieghiamo della "magica" pillola che ci permette di dormire insieme senza aver figli... La giovane afferma sbalordita che la vorrebbe pure lei! La guida chiede ad una donna Himba di mostrarci come si lavano ogni giorno, entriamo quindi nella sua abitazione dove ogni mattina e sera ripete il rito: brucia una pianta sul fuoco e pone il carbone profumato su una pietra che si avvicina al collo e sotto le ascelle, successivamente lascia il carbone sotto una cesta dove pone sopra i vestiti: ecco a voi la lavatrice! Infine si pone un unguento sul collo e si pittura il corpo con la polvere rossa che ottiene spaccando una particolare roccia. La "pittura" le protegge dal sole, tiene lontani insetti e mosche ed è segno di bellezza per tutte le donne Himba. Quando usciamo possiamo comprare dei piccoli oggetti creati da loro e ci prendiamo un animale intagliato nel legno per soli 100 rand. La coppia di svizzeri decide di non comprare nulla perché troppo costosi: preciso che 100 rand equivalgono a circa 7 euro e da degli svizzeri ci fa venire il voltastomaco. La guida precisa che gli Himba utilizzano i soldi per comprarsi la roccia rossa (questo come altri villaggi sono troppo lontani dalla zona dove si trovano queste particolari rocce) oppure per pagare il trasporto all'ospedale dei vecchi Himba in caso di necessità. Doniamo altri 100rand. La scuola pubblica namibiana è aperta e gratuita anche per gli Himba tuttavia è facoltativa per loro (mentre d'obbligo per bambini non Himba), a causa delle lunghe distanze i bambini Himba sarebbero costretti a dormire nel collegio della scuola che ha un costo, pertanto pochissimi bambini Himba hanno la possibilità di frequentare la scuola e quelli che lo fanno si distinguono dagli altri perché non gli vengono tolti, da giovani, i due denti incisivi inferiori e non vengono considerati veri Himba. Inutile raccontarvi come avviene eseguito questo rito con l'aiuto di un bastone.... I loro denti sono molto bianchi e per pulirli e mantenerli così masticano della corteccia di un particolare albero. Avrei mille altre domande da fargli, ma dobbiamo partire. La guida accosta l'auto all'ombra di un albero vicino all'oasi dove mangiamo. Alle due siamo di rientro al lodge, prendiamo la nostra auto e partiamo; ci aspettano quattro ore di strada sterrata per raggiungere il prossimo lodge sempre nel Damaraland. La strada che scende dal Grootberg Pass è davvero molto bella. Raggiungiamo il lodge dove passeremo le prossime due notti poco prima del tramonto che riusciamo a goderci da una terrazza creata appositamente. Conosciamo una coppia di ragazzi di Varese in viaggio di nozze con cui trascorriamo una bella serata prima a cena poi a chiacchierare davanti ad un fuoco.
  12. Si fatta nel 2011 Ottimi spunti per Page, tento The Wave (a maggio apre su settembre giusto?) ma nel frattempo mi segno queste alternative. Grazie!
  13. Vi ringrazio tutti, Yellowstone sarebbe stata la mia prima scelta ma devo fare i conti con la realtà di pochi giorni a disposizione. Perdo un giorno di volo interno, se lo faccio voglio dedicare 2 giorni pieni a Grand Teton e almeno 5 pieni a Yellowstone e poi devo scendere fino a Los Angeles. Visto la nostra passione per gli animali dormire fuori dal parco aumenta solo i km da percorrere per quello mi ero scoraggiata, magari sbaglio ma mi sembra più forzare un itinerario per farci entrare Yellowstone a cui potrei dedicare un viaggio a parte. Per il New Mexico più vado avanti nella lettura dei diari e più sono titubante ed in ogni caso se anche decidessi di buttarmi l'itinerario come formulato con almeno 3 parchi in New Mexico include lunghe tratte mentre l'ultimo stilato ne ha solo una. Considerando che siamo stati solo a Page e Zion (di cui seguirei il consiglio di Kate) propendo più per quest'ultima versione che non è più South west ma che include la zona a sud dell'Arizona che mi ha sempre affascinato (cerco solo di aggiungere una notte a Tucson per godermi più il parco come suggerisce Panda).
  14. Grazie davvero a tutti!! Gentilissimi! Il Botswana dev'essere meraviglioso, è anche un nostro sogno! Anche la Namibia è costosa ma indubbiamente è stato uno dei viaggi più belli che abbiamo mai fatto ed abbiamo già programmato di tornarci, in Maggio per vedere i paesaggi verdi... e chissà magari abbinare il Botswana.
  15. Grazie a tutti dei vs suggerimenti. Yellowstone purtroppo dobbiamo rimandarlo in quanto non c'è disponibilità dentro il parco e con i pochi giorni a disposizione dormire fuori dal parco ci limiterebbe ancora di più! A malincuore rinunciamo agli animali. Andrea non è entusiasta del New Mexico e anche io in quanto ci porta molto fuori mano con i pochi giorni a disposizione e di tutti i parchi sono quelli che ci ispirano meno. A questo punto leggendo vari diari e con la speranza di vincere the wave, ho abbozzato il giro come segue: 18 Ita - LA 19 LA - Yuma - Organpipe (Ajo) 10 Organpipe - Tucson (saguaro) 21 Tucson - Sedona 22 Sedona 23 Sedona - Petrified Forest 24 Petrified Forest - Chinle (Canyon de Chelly) 25 Chinle - Page 26 Page 27 Page - Bryce Canyon 28 Bryce Canyon - Zion 29 Zion - dintorni di Las Vegas 30 Las Vegas - LA 1 LA - Ita A Zion siamo già stati e potremmo sostituirlo con un altro parco ma non saprei quale... Anche a Page siamo già stati per Coyote Buttes South + White Pocket, nonché Antelope e Horseshoe Bend; torneremmo quindi per the wave in caso di vincita della lotteria o di altre zone con Paria Outpost (ho visto che adesso di può anche pernottare fuori in tenda, qualcuno ha già fatto l'esperienza?) Questo è indubbiamente un giro più "classico", comprende i parchi Organ Pipe e Saguaro a cui teniamo molto e diversi parchi dell'Arizona ed Utah più a nord che ci mancano. Rispetto all'idea del south west che comprende il New Mexico ci ispira molto di più! Cosa ne pensate?
  16. Ok torno a studiare poi vi aggiorno...
  17. 22 Settembre Ore otto pronti a fare colazione, Fiona ci intrattiene raccontandoci dei suoi viaggi servendoci brioche calde, macedonia, marmellate fatte in casa, ecc. Prima di partire chiamiamo Evan dell'African Wings con sede ad Hermanus, per capire se le condizioni del tempo permettono di volare... Ore 12:00 abbiamo il nostro volo! Partiamo quindi direzione Hermanus, andiamo prima a lasciare i bagagli in albergo e ancora una volta rimaniamo stupiti dall'accoglienza del personale e dalla bellezza della camera. Puntuali arriviamo dal nostro aircraft dove conosciamo Evan, iper disponibile e simpaticissimo. Decidiamo per il tour di 45minuti ma in volo possiamo decidere di rientrare prima (quindi solo 30minuti) o di prolungarlo. Saliamo sul piccolo "trabiccolo" da quattro posti, io davanti è Andrea dietro, a fianco del pilota invece c'è il finestrino che rimarrà aperto per tutto il viaggio, eccetto decollo e atterraggio. La partenza è adrenalina pura, in una pista sterrata cortissima prendiamo il volo, il primo tratto fino alla costa è un pò turbolento ma ci si fa subito l'abitudine, sembra di essere in auto su una strada piena di buche. E infine si apre la costa davanti a noi e subito riconosciamo tantissime balene, Evan gira intorno a ciascuna coppia di mamma e cucciolo per farcele osservare e fotografare da vicino. Io mi sporgo dietro la schiena di Evan per fotografare dal finestrino aperto, non sarebbe possibile fotografare dal mio finestrino in quanto l'aria troppo forte non permette di tener ferma la macchina, invece in questo modo riesco a fotografare bene. Vediamo anche un delfino solitario e diverse balene in accoppiamento dopo circa 30minuti, io inizio a star male, tutto questo virare e fissare le balene dall'obiettivo mi inizia a dare qualche problema di stomaco. Lascio la macchina ad Andrea e prendo un sacchetto, just in case! Ed ecco che Evan vira ancora, ha visto una balena bianca, dice che sono due settimane che non la vedeva e che siamo fortunatissimi. Io credo di essere bianca tanto quanto quella balena, resisto e cerco di godermi gli ultimi minuti. Rientriamo alla base che sono proprio al limite, non riesco nemmeno a preoccuparmi dell'atterraggio che fila tutto liscio come l'olio. Tocco terra e mi siedo, devo riprendermi ed evitare che il mio stomaco abbia la meglio! Nel frattempo paghiamo i nostri due biglietti ed Evan ci lascia un sacco di indicazioni utili per i prossimi giorni in Namibia dove è stato in diversi viaggi. Siamo entusiasti, torniamo all'albergo per cambiarci e mangiare qualcosa, in frigo infatti abbiamo un piccolo tagliere di formaggi di benvenuto, insieme ai nostri creakers portati da casa sono il top. Zaini in spalla e percorriamo a piedi tutta il Whale Cliff Path da Grotto Beach a Gearing's Point. Anche qui avvistiamo tantissime balene, sopratutto diverse che saltano... Che spettacolo. Questi 10km di costa percorribili a piedi e ricchi di punti di osservazione sono come un enorme cinema a cielo aperto dove le protagoniste sono solo queste enormi creature! Non ci stanchiamo mai, i nostri occhi sono sempre a fissare il mare e ad ogni spruzzo o salto l'emozione è la stessa. Cala la sera e non possiamo far altro che concederci una cena a base di pesce, ottima. Il rientro all'albergo è con il servizio taxi "tuk tuk" che con pochissimi rand (4euro neanche) ci porta a destinazione. Alloggio: 1100,00R - Villablu, Hermanus Colazione: in b&b Pranzo: al sacco Cena: 450,00R – Lemon Butta Restaurant, Hermanus Tuk tuk Taxi: 75,00R (dall'alloggio ad Hermanus) Benzina:260,60R African Wings: 4450,00R 23 Settembre Oggi dobbiamo rientrare a Cape Town e percorreremo due delle strade panoramiche più belle della zona ma per prima cosa facciamo un salto in centro d Hermanus per compare qualche souvenir ed una bellissima tela africana. Da Hermanus imbocchiamo la deviazione per Koeelbaai. Ci sono diverse zone di sosta dove ci fermiamo per scattare alcune foto e per cercare all'orizzonte qualche balena ma non è una giornata fortunata. Proseguiamo tagliando la penisola per raggiungere la spiaggia di Noordhoek. Il tempo non è dei migliori e dobbiamo rinunciare alla passeggiata di 3km sulla spiaggia per raggiungere il relitto di Kakapo (nave olandese del 1900). Il cielo inizia ad aprirsi solo sulla Chapman Peak Drive, splendida strada panoramica che costeggia la Hout Bay. Ultima tappa al giardino botanico di KisternBosch dove passiamo due ore a girare tra fiori e piccoli animali. Alloggio: - Hotel Verde, Cape Town Airport Colazione: al sacco Pranzo: al sacco Cena: 221,00R – Hotel Verde, Cape Town Airport KirstenBosch National Botanic Garden: 105,00R Parcheggio Hermanus: 5,00R (1h15") Chapman's Peak Drive: 38,00R Benzina: 244,00R Namibia 24 Settembre Ci siamo, è il momento della Namibia. Raggiungiamo con il servizio gratuito dell'hotel l'aeroporto di Cape Town e in pochi minuti sbrighiamo le pratiche di check in e controlli. Il volo fila liscio in due orette circa, dal finestrino si vede solo un'infinita distesa arida, siamo arrivati! L'aeroporto di Windhoek è piccolissimo, controllo passaporti e ritiro bagagli molto veloce e ad aspettarci c'è Thomas che ci accompagna all'agenzia Namibia Car Rental in città a circa 30minuti dall'aeroporto. Abbiamo prenotato una Nissan 4x4 single cab, mentre io sbrigo le scartoffie burocratiche, Thomas spiega ad Andrea tutte le funzionalità dell'auto, in primis le due gomme di scorta, la pressione del gomme (2 bar per lo sterrato mentre 1.2 per le dune), lo sportellino laterale da aprire lungo gli sterrati per il ricircolo dell'aria nel baule tenuta stagna, ecc... Il baule è enorme mentre l'abitacolo piuttosto stretto considerando i due zaini, consiglio pertanto anche se in soli due adulti di noleggiare un double cab per avere la comodità dei sedili posteriori. Troviamo una combinazione per gli zaini in mezzo a noi è partiamo direzione Namutoni, Ethosa National Park. Quasi 600km di strada asfaltata con limite dei 120km/h piuttosto monotona... Il paesaggio è brullo ed arido e non dice un gran chè. Mi ero segnata diverse soste da fare ma una volta in viaggio vogliamo arrivare al parco il prima possibile nella speranza di riuscire a fotografare qualche animale prima del tramonto. Alle 17:00 siamo all'ingresso del parco, dove termina la strada asfaltata ed inizia lo sterrato con limite degli 80km/h, ovviamente si tengono la metà visto il frequente attraversamento degli animali, vediamo infatti subito diversi springbok e facoceri. Ritiriamo il permesso e ci dirigiamo verso il Namutoni Camp per effettuare il check in (attenzione tutti i resort dentro al parco hanno orari piuttosto rigidi, check in entro il tramonto e check out dopo l'alba - apertura cancelli al crepuscolo e chiusura alle 19:00, mezz'ora dopo il tramonto). Cerchiamo di fare il prima possibile ma il personale è piuttosto svogliato e lento, caratteristica che noteremo anche nei giorni successivi, la disponibilità e cordialità del Sud Africa è lontana anni luce... N.B.: alla reception si paga la tassa di permesso del parco. Molliamo la roba in camera e raggiungiamo a piedi la pozza del lodge, nessun animale e visuale piuttosto ridotta pertanto riprendiamo l'auto e raggiungiamo la pozza di Klein Namutoni dove vediamo le nostre prime giraffe che bevono, Zebre, springbok e qualche iena. Fantastico! Soddisfatti rientriamo prima della chiusura dei cancelli e torniamo alla pozza del lodge che viene illuminata per la notte dove avvistiamo solo un rinoceronte in lontananza. Colazione: 17,50R - Cafe Dolce, Cape Town Airport Pranzo: 20,00R - Etosha Cafe Tsumeb Spesa: 252,05R Benzina: 565,05R 25 SettembreEvan (il pilota di African Wings) ci suggerì di sfruttare il più possibile la zona nei dintorni di Namutoni in quanto durante il periodo secco gli animali tendono a spostarsi ad est. Quindi sveglia prima dell'alba, colazione nel lodge dove ci prepariamo anche i panini per il pranzo (pane, pomodori e formaggio). Alle 6:30 siamo in strada direzione Twee Palms, Aroe, Groot Okevi e Klein Okevi. Vediamo tantissimi animali, impossibile tenerne il conto e descriverne le emozioni provate. Quasi subito assistiamo al corteggiamento ed all'accoppiamento di due struzzi, sono così grossi, mai l'avrei detto! Verso sud-ovest ci fermiamo a tutte le pozze lungo la strada, alcune sono secche, altre naturali ed altre ancora artificiali, al 90% vediamo animali in tutte le pozze. Sono frequenti gruppi di Springbok, Kudu, Orici, Impala dal Muso Nero e Zebre, sia dalle pozze che lungo la strada. Non mancano anche tante giraffe e diversi elefanti! Piccola nota sul parco: le zone dei bagni dove si può scendere dall'auto sono sporchissime e le recinzioni distrutte, i cartelli molte volte caduti o illeggibili. E' davvero un peccato, non abbiamo mai visto nessun ranger, per quanto lo sporco sia circoscritto alle zone bagni, in ogni caso il parco non sembra molto curato...Prendiamo la deviazione per Okerfontein e qualche km dopo vediamo due macchine accostate, sotto un albero ci sono tre leoni: un giovane maschio, un adulto ed una leonessa. Sono vicinissimi, a 20 metri dalla strada, siamo estasiati! Rimaniamo circa un'ora ad osservarli e fotografarli, si alzano diverse volte per controllare che tutto sia a posto nei dintorni o semplicemente per cambiare posizione. Sono stupendi! A malincuore dobbiamo ripartire ma abbiamo molta strada da fare e ancora diverse soste. Proseguiamo quindi verso ovest, imboccando la deviazione per Halali, sosta alle pozze di Goas e Noniams ed infine Nuamses, una delle pozze più belle del parco a nostro parere. Piccola e raccolta ma con un'ottima visuale dall'alto per le auto. Ci sono una quindicina di elefanti che fanno il bagno, con anche i piccoli. Passa un'ora che nemmeno ce ne accorgiamo, due adulti si allontanano passando a fianco dell'auto di fronte alla nostra e barriscono più volte per chiamare il piccolo che era rimasto indietro a giocare nella pozza. Una volta che li raggiunge si allontanano insieme. Nella pozza sono rimasti altri elefanti ma noi ripartiamo. Tra le varie pozze lungo la strada le più ricche e con ottima visuale sono Rietfontein dove avvistiamo anche un'aquila e Nebrownii. Arriviamo al lodge di Okaukuejo alle 15:30, c'è molto caldo e ne approfittiamo per farci un bagno in piscina, qui conosciamo un gruppo di quattro ragazzi italiani con cui scambiamo qualche consiglio sulle mete successive.Alle 17:30 siamo davanti alla pozza del lodge, molto grande e con un'ampia apertura dove rimaniamo fino all'ora di cena verso le 20:00. Vediamo diversi sciacalli, giraffe, elefanti e Springbok. Dopo cena (discreta) torniamo alla pozza dove rimaniamo altre due orette ad osservare i tantissimi animali che vanno e vengono tra cui tre rinoceronti.
  18. Hai tutta la mia stima ed attenzione!!! Già sogno a vedere le foto ed i dettagli del viaggio!!
  19. Grazie mille a tutti!!!! Stasera proseguo con qualche altra giornata! Si si su facebook avevo messo quelle dall'iphone Nooo mi spiace, ma sono certa che è solo rimandato!
  20. Grazie mille a tutti! Ho ricevuto risposte dai lodge di Yellowstone non proprio bellissime (o non hanno camere o gli sono rimaste due costosissime). Leggendo quanto mi riporti e visto la scarsa disponibilità di Yellowstone, propendo verso il South West. Ho letto vari diari ed itinerari ed ho buttato giù questo itinerario: 18/09 Arrivo a LAX nel pomeriggio 16:15 - notte fuori città 19/09 LAX - Joshua Tree - notte verso Sedona ? 20/09 Sedona 21/09 Sedona - Petrified Forest 22/09 Petrified Forest - Canyon de Chelly 23/09 Canyon de Chelly - Bisti Badlans 24/09 Bisti Badlans - Tent Rock 25/09 Tent Rock - White Sands 26/09 White Sands - Chiricahua 27/09 Chiricahua - Saguaro 28/09 Saguaro - Organ Pipe 29/09 Organ Pipe - ? 30/09 ? - LAX 01/10 LAX (volo al mattino 08:15) - Italia Cosa ne pensate? Le due giornate in rosso sono le più tirate, secondo voi sono comunque fattibili organizzandosi bene? In arancione da Organ Pipe a Los Angeles dove posso fermarmi? Grazie mille! Continuo con la lettura dei diari ma nel frattempo volevo capire se la bozza sopra possa essere una buona base o meno
  21. martaandrea

    Nuovo viaggio nel West

    Ciao a tutti! Quest'anno la meta doveva essere un'altra tuttavia per motivi che non sto ad elencare ci troviamo in mano due biglietti Bologna - Los Angeles ad un prezzo davvero stracciato. Considerando che abbiamo già visto nel 2011 i parchi "classici" vi chiedo un aiuto nella stesura di un nuovo itinerario, considerando che non ci interessano le città ma solo natura e animali. Periodo: ultime due settimane di settembre (arrivo nel pomeriggio del 18/09 e partenza la sera del 01/10) Per ora ho valutato due ipotesi: 1. SOUTH WEST: Spingerci fino al New Mexico, visitare il Joshua Tree NP, Saguaro NP, White Sand Dunes, la Petrified Forest ed il Canyon de Chelly poi scendere nuovamente a Los Angeles? Le miglia da percorrere sono tantissime ad una prima occhiata e sono un po' titubante dei parchi inseriti. 2. YELLOWSTONE: lasciando perdere il costo di dropoff, se volassimo da Los Angeles a Salt Lake City e da qui Grand Teton NP, Yellowstone e di nuovo a scendere Bryce Canyon, Zion NP, Los Angeles? Anche qui tante miglia ma viaggio più diversificato e molti animali. In questo caso sfrutteremo anche il fatto di vedere i colori dell'autunno visto il periodo. Rimane il dubbio, trovo ancora posti negli alloggi dentro Yellowstone? Due settimane sono poche e mi rendo conto che siamo tirati per entrambi gli itinerari. Quindi chiedo consiglio a voi, se avete altre idee da propormi o se optereste più per il primo o per il secondo.
  22. Sud Africa 18-19 Settembre Arriviamo a Malpensa con molto anticipo ma ad aspettarci c'è una cara collega con cui mi sento quotidianamente per lavoro e finalmente abbiamo l'occasione per conoscerci di persona. Il tempo trascorre in fretta tra una chiacchierata e l'altra, l'imbarco avviene con un ritardo di 30minuti che recuperiamo però tutti in volo. Arrivati a Dubai in 5 ore e 20 minuti, passiamo le due orette di scalo tra i vari negozi e finalmente si riparte, altre 9,5 ore di volo ma con emirates passano in fretta e comodamente. Passiamo il controllo passaporti e valigie piuttosto in fretta nonostante la fila chilometrica e andiamo a ritirare la nostra corolla prenotata con Avis e pagata con vecchie miglia Lufthansa in scadenza. Nessun problema con la guida a sinistra, dopo un mese in Nuova Zelanda Andrea si sente a suo agio e partiamo direzione Waterfront. Il primo impatto con Cape Town è decisamente strano: le baraccopoli da un lato e le case residenziali barricate da muri esterni e recinzioni con filo spinato o elettrico dall'altro. Per non parlare delle persone che camminano sulle strada, anche tangenziali, il contrasto è indubbiamente forte! Il nostro alloggio si trova a due passi dal Waterfront, lasciamo le valigie, una doccia veloce e siamo subito per strada. Tempo 5 minuti a piedi e ci troviamo immersi nei localini del molo: l'atmosfera è stupenda. Dopo un giro tra i vari negozi raggiungiamo il ristorante che avevamo selezionato da casa e ci gustiamo il nostro primo piatto SudAfricano (lo spiedino con i cinque tipi di carne è il top). Alloggio: 1279,80R due notti - Primi Oxford House, Cape Town Colazione: in casa Pranzo: in volo Cena: 503,00R – Citygrill Steakhouse, Cape Town 20 Settembre La giornata di oggi è dedicata alla visita della penisola di Cape Town. Invece di seguire il classico giro, decidiamo di andare a ritroso e raggiungiamo subito la costa est. Prima sosta a Miuzenberg caratterizzata da una lunghissima spiaggia bianca molto frequentata dai surfisti. Proseguiamo in macchina sulla strada costiera che attraversa minuscoli paesini ricchi di ristoranti, caffè ed antiquari. Ci fermiamo ad assistere ad una gara di surf o a perderci nei negozi pieni di oggetti di artigianato. Più ci avviciniamo a Simonstown più aumenta il traffico con tanto di pullman di turisti, il motivo? Boulders Beach che dal 1982 ospita la più numerosa colonia di pinguini del capo. Questi pinguini sono soprannominati "pinguini asino" per il verso simile. Sono davvero simpatici e si possono vedere molto da vicino pur rimanendo nella passerella dedicata ai turisti. Passiamo un'oretta ad osservare le loro buffe movenze e ripartiamo direzione Cape of Good Hope. La punta della penisola del Capo è tutta riserva naturale caratterizzata da una bassa vegetazione e splendide scogliere a picco sul mare. La strada è meravigliosa e sono diverse le indicazioni che rimandano a sentieri da percorrere a piedi. Ne imbocchiamo subito uno e dopo una trentina di minuti veniamo ripagati alla vista di due gigantesche balena australi. Siamo piuttosto distanti per fotografarle ma questo non ci impedisce di goderci il momento dall'alto della scogliera. Raggiungiamo la punta estrema della penisola seguendo altri due sentieri: quello che porta al Capo di Buona Speranza e quello verso Cape Point. Decidiamo di goderci il tramonto sotto il faro di Kommetjie e rientrare a Cape Town per un'altra cena al Waterfront. Alloggio: Primi Oxford House Colazione: 281,00R - The Lighthouse Cafe, Simon's Town Cena: 500,00R – Willoughby, Cape Town Table Mountain National Park: 210,00R Boulders Beach: 110,00R Parcheggio: 20,00R 21 Settembre Oggi abbiamo in programma diverse cose da fare quindi partiamo di primo mattino direzione Swellendam. La strada di quasi tre ore taglia le colline più interne ed i paesaggi che si susseguono sono stupendi. Ci fermiamo in una fattoria per prendere qualcosa da mangiare per pranzo (pane, coppa e tartine salate). Arriviamo al nostro alloggio prenotato su booking dove veniamo accolti calorosamente dalla proprietaria Fiona, simpaticissima! Il luogo è incantevole, una vecchia dimora inglese con un giardino ricco di fiori. Poichè siamo gli unici ospiti (w la bassa stagione) ci fa l'upgrade gratuito della camera con l'honeymoon chalet, un'enorme stanza con altrettanto grande bagno con vasca e doccia! Peccato star qui solo una notte. Parlando con Fiona dei nostri progetti per la giornata ci suggerisce di evitare il Bontebok National Park ma di andare subito al De Hoop, la strada è lunga ed è già la mezza. Detto fatto, saliamo in auto e seguiamo le indicazioni fornite da Fiona (il navigatore indica una strada più lunga ancora, in realtà da Swellendam la via più veloce è quella indirezione Spitzkop), 15km a sud di Swellendam (direzione Cape Town) giriamo a sinistra al cartello di "Spitzkop" e percorriamo 50km di strada sterrata ben tenuta in mezzo al nulla! Colline, fattorie e alcuni animali tra struzzi e tantissimi uccelli! Ci fermiamo ad osservare incantati un numeroso gruppo di piccoli uccelli coloratissimi che avevano costruito i nidi su delle piccole canne. La strada termina all'incrocio con la principale sempre sterrata che va da Bredasdorp a Potberg, giriamo a sinistra e poi la prima a destra. Ultimi dieci km e raggiungiamo il gate del parco dove paghiamo il permesso e ritiriamo la mappa. Dall'ingresso al parcheggio del Koppie Alleen dove vogliamo andare ci sono 20-25km circa di sterrato... O meglio di buche, sassi e pozze da'acqua. Impieghiamo quasi un ora per raggiungere il parcheggio tra santi e madonne e nella speranza che la nostra corolla non toccasse terra! Per non parlare degli ultimi 200metri asfaltati, ci prendono in giro?! In ogni caso i panorami anche solo dalla strada sono molto belli, si è circondati dal Fynbos costiero (simile alla macchia mediterranea) e si possono avvistare diversi animai tra cui Bontebok, Zebra di montagna del capo e diversi struzzi. Vediamo diverse zebre tra cui un piccolo che corre, sarà che sono i primi animali che avvistiamo, sarà che non ce l'aspettavamo ma è stata un'emozione unica! Dal parcheggio percorriamo prima il sentiero che porta alle dune e poi quello costiero: il "whale Trail". Non abbiamo il tempo di percorrerlo tutto e ci mangiamo le mani ma considerando la strada di rientro e la chiusura del gate al tramonto non abbiamo molta scelta. Ci allontaniamo giusto un km per vedere due calette e poi torniamo verso le dune dove cerchiamo di spingerci più ad ovest possibile. Tira vento e c'è sabbia ovunque ma lo spettacolo è troppo bello per fermarci! Raggiungiamo con non poca fatica una delle dune più alte che offre un panorama ancora più vasto quando avvistiamo diverse balene... Il tempo di mettere a fuoco questi giganti in mezzo all'oceano che vediamo un salto e poi un altro e così via... Urliamo dall'emozione, come bambini... Vederle così dalla costa, poterle contemplare senza disturbarle da una barca e goderci uno spettacolo del genere non ha prezzo. Cambiamo anche obiettivo e facciamo partire un video. Scattiamo altre foto alle dune ed alle 17:30 torniamo alla macchina, tolti i kg di sabbia nelle scarpe ripartiamo, ci aspettano due ore d'auto accompagnati dal tramonto. Concludiamo la giornata con un'ottima cena a base di carne in un piccolo ristorante vicino al nostro alloggio, filetto per Andre e burger per me con marmellata di lamponi, particolare ma buono! Due dessert per non farci mancare nulla e andiamo a letto con due sorrisi stampati sul volto! Alloggio: 1000,00R Braeside Hotel, Swellendam Colazione: al sacco Pranzo: al sacco Cena: 370,00R – De Campanjie Restaurant, Swellendam Spesa: 79,80R - Houw Hoek Farm Benzina: 330,10R De Hoop Nature Reserve Permit: 80,00R
  23. Ciao a tutti! Ho piacere di condividere con voi un viaggio stupendo, il nostro primo on the road in terra africana. Informazioni utili Per recarsi sia in Sud Africa che in Namibia è necessario il passaporto e la patente internazionale, nonché il biglietto aereo di ritorno per ottenere il visto una volta giunti nel paese. Non vi è fuso orario. Organizzare il viaggio per il Sud Africa è semplicissimo mentre per la Namibia ci vuole un po' più di tempo: on line si trovano diversi esempi di itinerario e informazioni sui singoli posti da vedere. Quello che risulta più difficile, solo in Namibia, è prenotare gli alloggi poichè non tutti hanno il proprio sito internet; è pertanto necessario appoggiarsi ad un'agenzia locale che, una volta definito l'itinerario, provvede ad effettuare tutte le prenotazioni. Noi ci siamo appoggiati alla Cardbox di Windhoek dopo l'esperienza positiva di Viviana. Non posso che raccomandare questa agenzia, io avevo le idee ben chiare del giro che volevamo fare nonchè di alcuni alloggi, Chantelle di Cardbox mi ha aiutato via mail a definire l'itinerario in base alla disponibilità degli alloggi. A questo proposito vorrei aggiungere che a febbraio molti alloggi sopratutto all'Ethosa erano già pieni pertanto suggerisco di attivarsi per tempo. Una volta sul posto ci siamo accorti che sarebbe stato possibile prenotare la metà degli alloggi in autonomia, così abbiamo raccolto diversi indirizzi utili per un prossimo viaggio. AUTO: In Sudafrica abbiamo prenotato l'auto utilizzando le mille miglia Lufthansa in scadenza con Avis mentre in Namibia abbiamo prenotato l'auto sempre tramite Cardbox ma potevamo attivarci anche da soli in quanto on line si trovano tutti i contatti delle agenzia di noleggio auto locali oltre alle più comuni hertz, avis, ecc. Le agenzie locali propongono 4 soluzioni: un'auto 2x4 classica tipo berlina (iper sconsigliata), un'auto 2x4 tipologia suv, un'auto 4x4 single/double cab, un'auto 4x4 single/double cab con singola o doppia tenda sul tetto. Se si vuole risparmiare qualcosa può valer la pena prendere la l'auto tendata anche se se diverse coppie che abbiamo conosciuto durante il viaggio erano piuttosto provate da questa soluzione: sebbene confermino che siano comode per dormire, il vento e la sabbia non aiutano, inoltre visto le tante levatacce mattutine è importante considerare i tempi necessari per chiudere la tenda e sistemare tutto l'occorrente per mangiare. Tra suv e 4x4 qualora la differenza di prezzo sia poca consiglio la seconda in quanto più alte e meglio ammortizzate. In ogni caso è importante che siano fornite due ruote di scorta. Nel caso del 4x4 anche se in coppia consiglio di prendere un double cab in quanto noi nel single cab eravamo decisamente stretti considerando i due zaini. STRADE: Sebbene siano per la maggior parte sterrate, sono strade molto belle con il massimo consentito degli 80km/h eccetto nei parchi. E' importante portare sempre massima attenzione a buche e sassi perchè il rischio di forare è alto ed ai frequenti attraversamenti di animali. All'interno del parco dell'Etosha abbiamo trovato le strade più brutte e dissestate. FOTOGRAFIA: secondo la nostra esperienza il 70-200 è stato l'obiettivo della vacanza. Per vedere gli animali all'Etosha, durante la stagione secca, 200mm sono sufficienti, ovvio che ben venga chi ha la possibilità di portare obiettivi superiori o moltiplicatori di focale. Non abbiamo utilizzato molto il grandangolo in quanto durante l'inverno non ci sono quasi mai nuvole e poiché i panorami sono molto vasti e spesso piatti, il grandangolo non riesce a dare profondità alla foto. Strumento indispensabile è il polarizzatore poiché la luce è molto dura. CIBO: sia in Sudafrica che in Namibia il cibo è ottimo, sulla costa del Sudafrica il pesce fa da padrone e spesso nei ristoranti si trovano piatti classici di pesce seguiti da piatti giapponesi. La carne è squisita e offerta in diverse varietà in tutti i ristoranti o lodge della Namibia. ITINERARIO: 18-19/09 Bologna- Dubai - Cape Town 20/09 Cape Town Peninsula 21/09 Cape Town - Swellendam 22/09 Swellendam - Hermanus 23/09 Hermanus - Cape Town 24/09 volo interno per la Namibia: Cape Town - Windhoek e spostamento verso Ethosa ingresso est (Nanutoni Lodge) 25/09 Etosha zona sud (Okaukejo resort) 26/09 Etosha zona sud (Okaukejo resort) 27/09 Etosha - Damaraland (Grootberg Lodge) 28/09 Damaraland (Damara Mopane Lodge) 29/09 Damaraland (Damara Mopane Lodge) 30/09 Damaraland - Swakopmund (Sams Giardino B&B ) 01/10 Swakopmund con Sandwich Harbour tour in 4x4 con guida (Sams Giardino B&B ) 02/10 Swakopmund - Sossusvlei (Hoodia Desert Lodge) 03/10 Sossusvlei e Dead Vlei (Hoodia Desert Lodge) 04/10 Sossusvlei - Windhoek (Villa Vista B&B ) 05/10 volo di rientro Windhoek - Cape Town - Italia 06/10 arrivo in Italia VIDEO FOTO Le 8 foto più rappresentative del viaggio:
  24. Ciao Riccardo, come consiglia Realina, puoi presentarti QUI. Per farti un'idea degli itinerari, dei prezzi, ecc puoi consultare i dari di viaggio in questa sezione questa sezione.
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