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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 01/09/2017 in tutte le aree

  1. A una settimana dal ritorno a casa dopo essermi rituffata nel tram tram quotidiano tra lavatrici, ufficio e caldo che sembra più di stare in Africa qui in Sicilia che non nel Kalahari eccomi qui a provare a raccontare il mio, purtroppo, troppo breve ma intensissimo viaggio in Namibia. Comincerò con qualche informazione e consiglio di ordine generale sperando di poter essere d’aiuto a chi decide di visitare questo magnifico paese. Partiamo con lo sfatare un mito: a chi dice che la Namibia non è Africa perché risente ancora della dominazione coloniale e del protettorato sudafricano (indipendenza ottenuta solo 20 anni fa) mi sento di rispondere è vero ma solo in parte. L’influenza europea si vede soprattutto nelle città e si sente nel cibo e nei prodotti che trovate nei supermercati e negozi (la gran parte sono importati quantomeno dal sud africa) ma spostandosi nei piccoli e piccolissimi centri dispersi in mezzo al nulla in cui vi fermerete a fare benzina o una pausa per sgranchirvi le gambe capirete che è Africa, magari un po’ meno povera, ma assolutamente e meravigliosamente Africa. Lo vedrete nei paesaggi infiniti e brulli, nella sabbia rossa e nella polvere che vi sommergeranno, nelle strade in terra battuta, nelle baracche in mezzo al nulla più assoluto, nei ragazzini che giocano a pallone a piedi nudi tra le pietre e che vi fanno un sorriso a 48 denti quando gli regalate un lecca lecca o vi fermate a giocare con loro… e perché no anche nel cellulare che non prende niente assolutamente niente per centinaia di km! E’ un viaggio che con una opportuna pianificazione, qualche accortezza, attenzione e una buona dose di intraprendenza può essere anche affrontato in fai da te, basta essere consapevoli che occorre muoversi anche con un anno di anticipo per la prenotazione dei pernottamenti (a meno che non si decida di dormire in tenda che sia sul tetto o nei campeggi), che si faranno migliaia di km il 95% dei quali su strade non asfaltate (alcune davvero in pessime condizioni ) e che siamo in AFRICA per cui i tempi, le distanze ed i servizi non sono le nostre e nemmeno quelle dell’ovest americano! Le strade: l’unica che ho trovato asfaltata e la B1 che taglia verticalmente il paese, tutto il resto è strada bianca generalmente in buone condizioni a sud, così così nella zona di Sesriem, pessima nel Damaraland e per raggiungere Twyfelfontein (sarò comunque più precisa nel racconto dei vari giorni anche se le condizioni variano addirittura di settimana in settimana) di conseguenza risulta fondamentale o quantomeno altamente consigliato avere un 4x4 e almeno due ruote di scorta. Segnatevi prima di partire le stazioni di servizio e dove fare sosta carburante. Consigli antipolvere: come dicevo ce n’è davvero tanta, tantissima che entrerà ovunque, che respirerete e che diventerà la vostra seconda pelle per tutta la durata del viaggio di conseguenza sacchi dell’immondizia a protezione dei vestiti in valigia sia sotto che sopra, burro cacao e crema per le mani a tempesta (non dimenticate la crema solare xchè cmq il sole scotta anche quando sembra non esserci) ed evitate le lenti a contatto! Per i fotografi riducete al minimo il cambio di obiettivi e passate il tempo a spompettare e pulire. Dotatevi di un filtro e ancora meglio di un polarizzatore: la luce è davvero tanta e molto dura. Adattatore: in Europa non si trova, nemmeno su amazon, ed è diverso da quello del sud Africa. Potete comprarlo per pochi dollari all’arrivo in aeroporto o ancora meglio se fate sosta a Windhoek al supermercato. Cibo: Io non ho avuto nessun tipo di difficoltà, si trova un pò di tutto: molta carne (spesso selvaggina tipo Orice e tutti i vari tipi di antilope, struzzo, beef e pollo) e spesso anche pesce. Patate, barbabietole ed insalata varia (l’acqua è depurata per cui non ci sono problemi di dissenteria). Colazione genere english breakfast e dolci di stampo tedesco. Birre: ne esistono solo due entrambe di produzione nazionale, la Windhoek una lager leggera tipicamente tedesca e la Tafel una doppio malto comunque leggera ma che a me non è dispiaciuta. Le trovate in bottiglia, lattina e la seconda anche alla spina. Dollari Namibiani (detti babbei ): Uno vale circa 15 cents, si possono cambiare/prelevare in aeroporto (c’è sia il cambio che la banca). Fate attenzione a quanto cambiare perché si può fare solo a Windhoek e a Swakmopund per darvi un’idea del costo della vita (decisamente basso per noi) una bottiglietta d’acqua al Lodge (al supermercato costa ovviamente meno) sta tra i 15 ed i 20 babbei, la coca cola idem, la birra tra i 20 e i 30 mentre un bicchiere di vino sudafricano circa 40 (le bottiglie vanno orientativamente dai 250 in su). Per un pranzo completo di bibita a base di pesce in un posto alla mano ma buono siamo circa sui 150 babbei (meno di 10 €). Carte di credito: non le accettano quasi da nessuna parte tranne che in città e nei lodge più grandi, spesso chiedono una spesa minima. Clima: Agosto in Namibia è inverno ma in realtà ho trovato praticamente tutte le stagioni: dal freddo da giubbotto +pile (5 gradi) ai 32 gradi con il sole a picco. Sicurezza: in generale non ci sono grandi problemi di criminalità tranne che a Windhoek e Swakopmund dove ci hanno sconsigliato di uscire a piedi dopo il tramonto, vero è che non si va in Namibia per le serate mondane anche perché il più delle volte vi troverete in mezzo al nulla per cui il problema non si pone Fatte queste premesse sappiate che il mio viaggio è stato un viaggio di gruppo, purtroppo, fatto con TO: ma viaggiando sola e avendo deciso la meta a marzo (ed era già tardi per tutto) non avevo altra scelta. Il giro è stato abbastanza compresso, ma fondamentalmente per i giorni che avevo a disposizione doveva esserlo per forza, il gruppo era relativamente piccolo (eravamo in 8) formato da persone abituate a viaggiare e si è creato un bel clima. Le sistemazioni erano tutte molte belle anche se in qualche caso (all’Etosha in particolare) io avrei più che volentieri sacriificato la bellezza in favore della posizione … anche su questo sarò più precisa nella descrizione delle varie giornate. Cosa mi porto a casa da questo viaggio? Prima di tutto le chiacchere fatte con i vari ragazzi che lavorano nei lodge o durante le soste con la gente del posto: la loro voglia di raccontarti le difficoltà e le speranze della loro vita e per il loro paese e la curiosità di conoscere una realtà tanto distante e diversa dalla loro poi la sabbia rossa e le dune e ancora il cielo, un cielo stellato così bello da sembrare un quadro dipinto dal più grande artista mai esistito... i sorrisi e gli occhi dei bambini, che sono sempre belli ma qui mi sembravano ancora più belli e infine la puzza delle otarie (a guardare le foto ancora la sento…) La scelta del titolo non è un caso, si tratta di un proverbio Namibiano che ben esprime secondo me l’augurio per il futuro e al contempo la sfida (educativa, economica, ambientale, di innovazione e sviluppo) che attende questo giovanissimo paese dove più di un terzo della popolazione ha meno di 15 anni. Di seguito l’itinerario (circa 2500 km): 15 agosto CTA-MUC-JSB 16 agosto JSB-Windhoek (Hilton Hotel) 17 agosto Windhoek – Deserto del Kalahari (Intu Afrika Camelthorn Kalahari Lodge) 18 agosto Kalahari – Maltahoe – Namib Desert (Mirage desert Lodge) 19 agosto Namib Naukluft National Park - Sesriem e Soussvlei (Le Mirage desert Lodge)/ 19 agosto parte II http://www.usaontheroad.it/index.php?/topic/25499-from-little-date-seeds-great-things-are-born-namibia-summer-2017/&do=findComment&comment=677480 20 agosto Namib Desert- Solitaire- Ganab- Hotsas- Moon Valley- Swakopmund (Swakopmund Hotel and Entertainment Centre) 21 agosto Walvis Baai & Sandwich harbour (Swakopmund Hotel and Entertainment Centre) 22 agosto Swakopmund – Cape Cross – Uis- Twyfelfontein (Twyfelfontein Country Lodge) 23 agosto Twyfelfontein – Khorixas – Kamanajab – Otjikandero – Etosha (Epacha Game Lodge) 24 agosto Etosha (Epacha Game Lodge) 25 agosto Etosha – Okahandja- Aeroporto- JSB 26 agosto MUC-CTA Buona lettura...e abbiate pazienza se andrò un pò a rilento ... ma devo sistemare le foto
    4 punti
  2. Cavolo...ne ho un sacco da studiare!!!
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  3. Chicago ti direi almeno 3 notti (quella di arrivo più due giorni pieni), poi se ne hai di più la città stramerita e nn mancano cose da fare/vedere! Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
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  4. Noi siamo tornati 20 gg fa da un tour che ha toccato buona parte del tuo progetto di viaggio: Chicago/Springfield/St Louis/Memphis/Nashville. Fermi gusti e preferenze l'esperienza di viaggio è stata bella e divertente. Nel nostro progetto ci siamo basati sui diari presenti in East, East+West, C2C, Route66, se dovessimo recensirli su TA darremmo loro 5P...Consigliati!
    1 punto
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