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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 17/04/2016 in tutte le aree

  1. Infatti. Credo che manderò il mio esercito di scoiattoli a marciare su Blurb [emoji16].
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  2. Prima che si sciolgano le nevi - Kilimanjaro 2016 E' il 3 Ottobre 2014 e sto volando da Osaka verso Dubai. Sto, come mio consuento, dormendo in volo e mentre dormo sogno di essere sulla montagna più alta d'Africa: il Kilimanjaro. Mi sveglio e nel volo successivo guardo un documentario che, casualmente, fa vedere proprio il vulcano della Tanzania. Da quel momento un idea fissa comincia a girarmi per la testa, ovvero quella di scalare il gigante africano. A casa comincio un po' ad informarmi e vedo che nonostante la quota di poco inferiore ai 6000 metri, è una cosa non impossibile per una persona sana e allenata. Inoltre il costo e il tempo necessario per raggiungere la cima mi sembrano assolutamente abbordabili ( non sarà poi del tutto così). Così pian pian l'idea prende piede, e comincio a cercare un lascia passare dalla mia bella, ben sapendo che non è cosa per lei. Dopo mesi di “contrattazioni” ottengo un si, un po' stiracchiato, e comincio a valutare le date e vedo che un buon periodo potrebbe essere Agosto. In questo periodo non trovo però nessuno disponibile a venire con me, e non sono sicuro di voler affrontare questa cosa da sola. Così, trovati poi i compagni rimando l'avventura a Febbraio 2016, mese in cui il meteo dovrebbe esserci favorevole. I miei compagni di viaggio saranno Andrea, amico di infanzia, viaggiatore come me anche se un po' più improvvisato, e amante delle sfide, soprattutto se estreme, e Corrado, amico del mondo pallavolistico che da qualche anno si appassionato vivamente alla montagna ed è diventato un alpinista di buon livello. Insomma un buon organizzatore (io), un esperto di montagna (Corrado), e goliardico improvvisatore. Un gruppo che si rivelerà affiatato, cosa a mio avviso molto importante in esperienze di questo tipo. Voli: dopo un po' di confronti stabiliamo che il periodo centrale di Febbraio è la soluzione ideale per tutti e 3, così dopo aver monitorato un po' i voli, ed aver visto andarsene qualche bella occasione, a Novembre acquistiamo un Milano – Kilimanjaro della Ethiopian con scalo tecnico a Roma e cambio ad Adis Ababa per 530 €. Il prezzo è buono, solo gli orari di attesa agli scali si riveleranno un po' lunghi. Trekking: il Kilimanjaro è un parco nazionale e, a meno di essere degli alpinisti professionisti, non è possibile scalarlo in autonomia. Bisogna appoggiarsi ad agenzie e salire con delle guide. Inoltre, visto che noi non abbiamo alcuna esperienza di spedizioni in autonomia, decidiamo di acquistare un pacchetto comprendente oltre alla guida anche tende, portatori e cuoco. Cercando in rete trovo che in Tanzania ci sono veramente molte agenzia che offrono il servizio di scalata e confrontando in rete varie opzioni sulla scalata trovo prezzi molto distanti da loro, nonostante i servizi sembrino molto simili. Alla fine dopo vari confronti decidiamo di appoggiarci ad una agenzia locale con sede poco distante da casa mia, specializzata in viaggi nell'Africa del sud, che si appoggia a sua volta ad una agenzia locale. Il prezzo è competitivo e possiamo pagare prima di partire, evitandoci lo sbattimento di dover arrivare in Africa con diverse migliaia di $ in tasca, cosa che non ci piaceva per niente. Il Kilimanjaro ha 7 percorsi principali di salita, che si diversificano per difficoltà, durata, ed ovviamente costo. Decidiamo di optare per la Lemosho Route, che dalle informazioni che ho raccolto in rete dovrebbe essere una delle vie più lunghe come durata ma una delle più belle a livello di scenari, non troppo affollata, ma soprattutto la migliore per l'acclimatamento. Il mal di montagna, dovuto ad uno scarso acclimatamento all'altitudine sembra infatti essere il problema principale che preclude a quasi il 50% di quelli che provano a conquistare il Kili, la conquista della cima. La nostra volontà è quella di raggiungere in cima e non solo di provarci un po', così optiamo per la soluzione che sembra essere quella che dia le maggiori garanzie di successo; e la cosa si rivelerà effettivamente corretta. Scegliamo la soluzione che prevede 8 giorni di scalata tra salita e discesa con 7 notti da passare in campi tendati sulla montagna. Non c'è la possibilità di dormire in rifugi, o bivacchi in quanto questi sono presenti solo su una via di salita che non ci dava garanzie di successo adeguate. Questa sarà una preoccupazione prima di cominciare per noi , ma in realtà il campo tendato si rivelerà un ottima soluzione. Safari: rispetto alle giornate di trekking avanziamo un giorno pieno che in fase di programmazione in accordo con l'agenzia decidiamo di dedicarlo ad un safari presso il parco di nazionale di Ngorongoro, che si rivelerà un posto veramente fantastico, stracolmo di animali in libertà di ogni genere, da risultare ai nostri occhi quasi irreale. Assicurazioni: comprensivo nel pacchetto dell'agenzia c'è anche una copertura assicurativa parecchio esaustiva soprattutto dal punto di vista della salute. Il rischio di star male in montagna c'è e non è così remoto. E nessuno dei 3 vuole rischiare di lasciarci le penne, quindi optiamo per la copertura più completa. Guide e supporto: durante il trekking saremo accompagnati da una guida (Suma), una vice guida (Philippe), un cuoco, e 6 portatori ( 6 per le prime tappe che poi si ridurranno a 5 dopo 4 giorni). Per il safari verremmo accompagnati da una guida/autista (john). Alloggi extra trekking: dormire due notti ad Arusha prima e dopo il Trekking presso l'Impala Hotel, un 3 stelle più che dignitoso, soprattutto per gli standard africani. A Ngorongoro alloggeremo all'Octagon Lodge, un piccolo angolo di paradiso immerso nella giungla. Uno degli hotel più belli in assoluto dove sia stato. Il costo totale versato all'agenzia comprensivo di trekking – hotel – trasferimenti vari e quasi tutti i pasti sarà di 2150 € a persona. Vaccinazioni: non ci sono vaccinazioni obbligatorie per l'ingresso nel paese per turisti provenienti dall'Italia. Però è obbligatoria la vaccinazione per la febbre gialla per chi arriva dall'Etiopia. Noi in Etiopia passeremo solo dall'aeroporto e la vaccinazione non dovrebbe essere richiesta ma per non rischiare di doverla fare in aeroporto in caso di problemi ad Adis Ababa decidiamo di farla in Italia un mese prima di partire. Il rischio malaria sulla montagna sarà ridotto poiché non ci sono zanzare in quota, inoltre il periodo è secco quindi decidiamo di non prendere nessuna precauzione verso la malaria. Visto: è necessario un visto per entrare in Tanzania; noi decidiamo di farlo in loco all'arrivo al Kilimanjaro airport visto che questa è l'opzione più semplice ed economica; il costo per i cittadini italiani è 50 USD e non sono necessarie le foto tessera. Preparazione: per preparaci a questa spedizione ci alleneremo tutta estate con camminate più o meno impegnative ma in maniera abbastanza continuativa. Faremo anche qualche uscita a quote medio alte (sopra i 3000), e per provare il materiale tecnico (sacco a pelo da -10, materassini tecnici) a fine Dicembre proveremo l'esperienza di dormire all'aperto a 2200 metri. Le temperature sul Kili infatti potrebbero arrivare anche ai -20 di notte ( e ci andranno abbastanza vicine come valori minimi). Tanzania e Tanzaniani: quando viaggio soprattutto in realtà molto diverse sono molto curioso di vedere e cercare di capire gli stili di vita del popolo che visito. La Tanzania si rivelerà un paese medio ricco per gli standard africani, ma distante comunque anni luce dai nostri standard. Ho visto enormi differenze tra le persone che vivono in città, che si stanno avvicando alle nostre abitudini e, purtroppo, anche ai nostri vizi, e le popolazioni legate ad antiche culture, come i Masai, che ancora oggi vivono di pastorizia e senza nessun tipo di agio, come qualche centinaio di anni fa. In ogni caso ho gradito molto il calore umano delle persone, mentre ho gradito molto meno la ricerca quasi ossessiva del guadagno massimale, spesso con imbrogli, nel confronti del turista/viaggiatore. L'itinerario sarà: 10/02/2016 - 11/02/2016 Milano – Roma – Adis Ababa – Kilimanjaro airport – Arusha (notte in hotel) 12/02/2016 Arusha –auto – Londorossi Gate (2100) - Mti Mkubwa camp (2829) 13/02/2016 Mti Mkubwa camp – Shira 1 Camp (3505) 14/02/2016 Shira 1 Camp – Shira 2 Camp 3900 15/02/2016 Shira 2 Camp – Lava Tower (4637) – Barraco Camp (3976) 16/02/2016 Barraco Camp – Karanga Camp (4033) 17/02/2016 Karanga Camp – Barafu Camp (4673) 18/02/2016 Barafu Camp – Uruhu Peak (5895) – Mweka Camp (3068) 19/02/2016 Mweka Camp – Mweka Gate (1641) – auto – Arusha (hotel) 20/02/2016 Arusha – Ngorongoro (Lodge) 21/02/2016-22/02/2016 Ngorongoro – Kilimajaro airport – Adis Ababa – Roma – Milano Ed ecco 10 foto rappresentative di questa avventura: Il gruppone pronto a partire Lungo la salita La dura vita in tenda La bella vita in tenda Un uomo e il suo sogno Campi tendati In Vetta!! Ghiacciai Bimbi Masai Leoni in accoppiamento
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  3. Su economycarrentals paghi solo un anticipo, il resto al ritiro... Per extra e assicurazioni, si, paghi in loco, ma dipende da cosa prendi e di solito è scritto sulle condizioni di noleggio. Inviato dal Millennium Falcon
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  4. Simile alla Coop. REI è una cooperativa di consumatori. Io faccio parte di una cooperativa di consumatori locale che ha supermercati a Seattle, si chiama PCC [emoji3] [emoji3] [emoji3] strano nome per una cooperativa in USA. Sent from my SM-G900P using Tapatalk
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  5. Direi che hai messo un po' troppa carne al fuoco... Come giustamente dici anche tu Miami nn ha senso: la Florida merita un (o più di uno) viaggio a se e arrivare fin li solo per Miami esclude il resto... Atlantic City nn l'ho vista ma chi c'è stato la sconsiglia vivamente. Se calcoli 4 gg a Washington (compreso quello di arrivo), 5 a Ny, 1 a Philadelphia, 1 a Niagara più gli spostamenti fai presto ad arrivare a 15... anche per metterci Boston stai strettino... Ti consiglio di leggere qualche diario sulla costa est (ce ne sono tanti, il mio se ti va lo trovi in firma) x renderti conto dei tempi e provare a capire cosa c'è da vedere e le tue priorità [emoji4] Inviato dall'isola che non c'è
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  6. Non ho idea di che tenore siano gli sconti dedicati esclusivamente ai soci, ma a recuperare $ 20 ovviamente ci vuole davvero poco, basta anche una sola spesa triennale fatta bene! [emoji16]
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  7. Cari amici uotrini, tra di noi ci sono tantissimi appassionati di escursioni, negli States e non solo, per questo volevo segnalarvi il sito http://it.wikiloc.com/wikiloc/home.do che è molto di più di una raccolta di escursioni in giro per il mondo Già accedendo alla home page noterete in alto una serie di icone che rappresentano le varie attività che vengono trattate nel sito, si passa dal classico escursionismo alla mountain bike, percorsi per 4x4 e di alpinismo, con ciaspole e sci di fondo e perfino in mongolfiera, insomma c'è veramente di tutto. Naturalmente è possibile fare una scrematura per nazione e per noi appassionati di USA anche per singolo stato: all'interno della stessa ricerca, se ad esempio vogliamo cercare un percorso escursionistico nello Utah http://it.wikiloc.com/percorsi/escursionismo/stati-uniti/utah possiamo ridurre il campo di ricerca selezionando tra - percorsi solo andata - percorsi ad anello - lunghezza del percorso - difficoltà oppure se sappiamo già quale sentiero stiamo cercando basterà editare il nome nel campo "cerca" e verranno fuori tutte le recensioni di chi lo ha affrontato complete di mappe GPS da scaricare e foto Per rimanere nello Utah facciamo un esempio con il più classico degli hikes,quello per il Delicate Arch QUI trovate il risultato della ricerca digitando appunto "delicate arch" Seleziono il primo della lista: http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=7960321 e verrà fuori la mappa del percorso con l'altimetria, la distanza ed i commenti e la descrizione se presenti Si potrà aggiungere un proprio commento, una recensione e naturalmente scaricare il file in formato GPX o TCX (per quest'ultima operazione è richiesta la registrazione gratuita) And last but not least, a QUESTO indirizzo trovate le applicazioni per Android ed Iphone da scaricare sul vostro cellulare per utilizzare le mappe durante i vostri viaggi Spero di aver fatto cosa gradita e vi auguro buona ricerca perchè c'è davvero di tutto
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  8. A me è piaciuto molto di più Crazy Horse del Mount Rushmore, per i motivi che ha già detto Realina ed anche per altri. Mount Rushmore è stato costruito appositamente su un territorio sacro alle tribù dei nativi in segno di spregio per i vinti, e questo unito a tutta la sua pomposità patriottica mi risulta indigesto. Da europea mi sono sentita a disagio, anche perchè tutto l'insieme, esteticamente molto discutibile, mi ricorda molto l'architettura del Ventennio. A tanti invece piace proprio per l'atmosfera ultra-americana. Ho preferito Crazy Horse soprattutto perchè il biglietto di ingresso (che è davvero caro) comprende non solo l'accesso alla terrazza panoramica per le foto, ma anche ad un bel museo sulle culture dei nativi delle Black Hills. Il museo ci è piaciuto molto, e si imparano molte cose sui nativi americani e la loro storia. Inoltre sulla terrazza si svolgono delle dimostrazioni di canti e danze in costume tradizionale, molto affascinanti per chi non è mai entrato in contatto con la loro cultura. Qualche giorno dopo abbiamo assistito all'incredibile powpow della tribù dei Crow vicino a Little Bighorn (consigliatissimo) e lo abbiamo apprezzato ancora di più proprio per tutto quello che avevamo imparato al museo.
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  9. I giudizi su Crazy horse sono molto diversi. Normalmente io cerco su internet notizie sui monumenti che visito. In particolare per Crazy Horse mi sono letta anche un libro sulla sua vita e la storia dei Sioux Lakota. A questo punto ,quello che vedi, acquista spessore e significato......dipende dai tuoi interessi. È' ovviamente un monumento incompleto....ma la sua costruzione tiene unite le disperse tribù indiane, divise da tutto ma concordi nel glorificare l'uomo che fino all'ultimo ha lottato per la libertà del suo popolo. Nobili ideali che gli indiani,oggi,fanno pagare cari.
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