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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 15/03/2016 in Risposte

  1. Secondo me stiamo perdendo un po' di vista il fatto che il problema non sono le nostre patenti, ma gli addetti al banco che non sono in grado di distinguere una patente valida. Certo, provenire da un paese che - al momento - ne ha in circolazione tre tipi diversi non aiuta, ma anche la sfortuna di trovare un addetto ignorante e testardo che si ostina a non volerne riconoscere la validità ha un bel peso: tra le decine e decine di esperienze fatte complessivamente da tutti noi con ogni tipo di patente (me compresa con il 'tesserino' di prima generazione, con cui non ho mai avuto problemi), questa è la prima volta che sentiamo di una disavventura del genere, peraltro risolta prontamente recandosi in un'altra agenzia. Più che colpa della patente (indiscutibilmente valida), secondo me questa è stata proprio una questione di sfiga!
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  2. Prima che si sciolgano le nevi - Kilimanjaro 2016 E' il 3 Ottobre 2014 e sto volando da Osaka verso Dubai. Sto, come mio consuento, dormendo in volo e mentre dormo sogno di essere sulla montagna più alta d'Africa: il Kilimanjaro. Mi sveglio e nel volo successivo guardo un documentario che, casualmente, fa vedere proprio il vulcano della Tanzania. Da quel momento un idea fissa comincia a girarmi per la testa, ovvero quella di scalare il gigante africano. A casa comincio un po' ad informarmi e vedo che nonostante la quota di poco inferiore ai 6000 metri, è una cosa non impossibile per una persona sana e allenata. Inoltre il costo e il tempo necessario per raggiungere la cima mi sembrano assolutamente abbordabili ( non sarà poi del tutto così). Così pian pian l'idea prende piede, e comincio a cercare un lascia passare dalla mia bella, ben sapendo che non è cosa per lei. Dopo mesi di “contrattazioni” ottengo un si, un po' stiracchiato, e comincio a valutare le date e vedo che un buon periodo potrebbe essere Agosto. In questo periodo non trovo però nessuno disponibile a venire con me, e non sono sicuro di voler affrontare questa cosa da sola. Così, trovati poi i compagni rimando l'avventura a Febbraio 2016, mese in cui il meteo dovrebbe esserci favorevole. I miei compagni di viaggio saranno Andrea, amico di infanzia, viaggiatore come me anche se un po' più improvvisato, e amante delle sfide, soprattutto se estreme, e Corrado, amico del mondo pallavolistico che da qualche anno si appassionato vivamente alla montagna ed è diventato un alpinista di buon livello. Insomma un buon organizzatore (io), un esperto di montagna (Corrado), e goliardico improvvisatore. Un gruppo che si rivelerà affiatato, cosa a mio avviso molto importante in esperienze di questo tipo. Voli: dopo un po' di confronti stabiliamo che il periodo centrale di Febbraio è la soluzione ideale per tutti e 3, così dopo aver monitorato un po' i voli, ed aver visto andarsene qualche bella occasione, a Novembre acquistiamo un Milano – Kilimanjaro della Ethiopian con scalo tecnico a Roma e cambio ad Adis Ababa per 530 €. Il prezzo è buono, solo gli orari di attesa agli scali si riveleranno un po' lunghi. Trekking: il Kilimanjaro è un parco nazionale e, a meno di essere degli alpinisti professionisti, non è possibile scalarlo in autonomia. Bisogna appoggiarsi ad agenzie e salire con delle guide. Inoltre, visto che noi non abbiamo alcuna esperienza di spedizioni in autonomia, decidiamo di acquistare un pacchetto comprendente oltre alla guida anche tende, portatori e cuoco. Cercando in rete trovo che in Tanzania ci sono veramente molte agenzia che offrono il servizio di scalata e confrontando in rete varie opzioni sulla scalata trovo prezzi molto distanti da loro, nonostante i servizi sembrino molto simili. Alla fine dopo vari confronti decidiamo di appoggiarci ad una agenzia locale con sede poco distante da casa mia, specializzata in viaggi nell'Africa del sud, che si appoggia a sua volta ad una agenzia locale. Il prezzo è competitivo e possiamo pagare prima di partire, evitandoci lo sbattimento di dover arrivare in Africa con diverse migliaia di $ in tasca, cosa che non ci piaceva per niente. Il Kilimanjaro ha 7 percorsi principali di salita, che si diversificano per difficoltà, durata, ed ovviamente costo. Decidiamo di optare per la Lemosho Route, che dalle informazioni che ho raccolto in rete dovrebbe essere una delle vie più lunghe come durata ma una delle più belle a livello di scenari, non troppo affollata, ma soprattutto la migliore per l'acclimatamento. Il mal di montagna, dovuto ad uno scarso acclimatamento all'altitudine sembra infatti essere il problema principale che preclude a quasi il 50% di quelli che provano a conquistare il Kili, la conquista della cima. La nostra volontà è quella di raggiungere in cima e non solo di provarci un po', così optiamo per la soluzione che sembra essere quella che dia le maggiori garanzie di successo; e la cosa si rivelerà effettivamente corretta. Scegliamo la soluzione che prevede 8 giorni di scalata tra salita e discesa con 7 notti da passare in campi tendati sulla montagna. Non c'è la possibilità di dormire in rifugi, o bivacchi in quanto questi sono presenti solo su una via di salita che non ci dava garanzie di successo adeguate. Questa sarà una preoccupazione prima di cominciare per noi , ma in realtà il campo tendato si rivelerà un ottima soluzione. Safari: rispetto alle giornate di trekking avanziamo un giorno pieno che in fase di programmazione in accordo con l'agenzia decidiamo di dedicarlo ad un safari presso il parco di nazionale di Ngorongoro, che si rivelerà un posto veramente fantastico, stracolmo di animali in libertà di ogni genere, da risultare ai nostri occhi quasi irreale. Assicurazioni: comprensivo nel pacchetto dell'agenzia c'è anche una copertura assicurativa parecchio esaustiva soprattutto dal punto di vista della salute. Il rischio di star male in montagna c'è e non è così remoto. E nessuno dei 3 vuole rischiare di lasciarci le penne, quindi optiamo per la copertura più completa. Guide e supporto: durante il trekking saremo accompagnati da una guida (Suma), una vice guida (Philippe), un cuoco, e 6 portatori ( 6 per le prime tappe che poi si ridurranno a 5 dopo 4 giorni). Per il safari verremmo accompagnati da una guida/autista (john). Alloggi extra trekking: dormire due notti ad Arusha prima e dopo il Trekking presso l'Impala Hotel, un 3 stelle più che dignitoso, soprattutto per gli standard africani. A Ngorongoro alloggeremo all'Octagon Lodge, un piccolo angolo di paradiso immerso nella giungla. Uno degli hotel più belli in assoluto dove sia stato. Il costo totale versato all'agenzia comprensivo di trekking – hotel – trasferimenti vari e quasi tutti i pasti sarà di 2150 € a persona. Vaccinazioni: non ci sono vaccinazioni obbligatorie per l'ingresso nel paese per turisti provenienti dall'Italia. Però è obbligatoria la vaccinazione per la febbre gialla per chi arriva dall'Etiopia. Noi in Etiopia passeremo solo dall'aeroporto e la vaccinazione non dovrebbe essere richiesta ma per non rischiare di doverla fare in aeroporto in caso di problemi ad Adis Ababa decidiamo di farla in Italia un mese prima di partire. Il rischio malaria sulla montagna sarà ridotto poiché non ci sono zanzare in quota, inoltre il periodo è secco quindi decidiamo di non prendere nessuna precauzione verso la malaria. Visto: è necessario un visto per entrare in Tanzania; noi decidiamo di farlo in loco all'arrivo al Kilimanjaro airport visto che questa è l'opzione più semplice ed economica; il costo per i cittadini italiani è 50 USD e non sono necessarie le foto tessera. Preparazione: per preparaci a questa spedizione ci alleneremo tutta estate con camminate più o meno impegnative ma in maniera abbastanza continuativa. Faremo anche qualche uscita a quote medio alte (sopra i 3000), e per provare il materiale tecnico (sacco a pelo da -10, materassini tecnici) a fine Dicembre proveremo l'esperienza di dormire all'aperto a 2200 metri. Le temperature sul Kili infatti potrebbero arrivare anche ai -20 di notte ( e ci andranno abbastanza vicine come valori minimi). Tanzania e Tanzaniani: quando viaggio soprattutto in realtà molto diverse sono molto curioso di vedere e cercare di capire gli stili di vita del popolo che visito. La Tanzania si rivelerà un paese medio ricco per gli standard africani, ma distante comunque anni luce dai nostri standard. Ho visto enormi differenze tra le persone che vivono in città, che si stanno avvicando alle nostre abitudini e, purtroppo, anche ai nostri vizi, e le popolazioni legate ad antiche culture, come i Masai, che ancora oggi vivono di pastorizia e senza nessun tipo di agio, come qualche centinaio di anni fa. In ogni caso ho gradito molto il calore umano delle persone, mentre ho gradito molto meno la ricerca quasi ossessiva del guadagno massimale, spesso con imbrogli, nel confronti del turista/viaggiatore. L'itinerario sarà: 10/02/2016 - 11/02/2016 Milano – Roma – Adis Ababa – Kilimanjaro airport – Arusha (notte in hotel) 12/02/2016 Arusha –auto – Londorossi Gate (2100) - Mti Mkubwa camp (2829) 13/02/2016 Mti Mkubwa camp – Shira 1 Camp (3505) 14/02/2016 Shira 1 Camp – Shira 2 Camp 3900 15/02/2016 Shira 2 Camp – Lava Tower (4637) – Barraco Camp (3976) 16/02/2016 Barraco Camp – Karanga Camp (4033) 17/02/2016 Karanga Camp – Barafu Camp (4673) 18/02/2016 Barafu Camp – Uruhu Peak (5895) – Mweka Camp (3068) 19/02/2016 Mweka Camp – Mweka Gate (1641) – auto – Arusha (hotel) 20/02/2016 Arusha – Ngorongoro (Lodge) 21/02/2016-22/02/2016 Ngorongoro – Kilimajaro airport – Adis Ababa – Roma – Milano Ed ecco 10 foto rappresentative di questa avventura: Il gruppone pronto a partire Lungo la salita La dura vita in tenda La bella vita in tenda Un uomo e il suo sogno Campi tendati In Vetta!! Ghiacciai Bimbi Masai Leoni in accoppiamento
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  3. davvero? ed io che ogni volta che ci andavo pensavo "ah a venirci da solo quante ne farei!!!" :megalol:
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  4. Domani sono a Sedona, ti saprò ridire [emoji28]
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  5. Chiedo venia, sono nuovo del forum. Sarò più ligio e accorto in futuro!
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  6. Secondo me è più assurdo che nel 99% dei casi i prezzi da insider sono molto più cari di quelli 'normali' [emoji16]. P. S. evitiamo di citare i messaggi interi, specie se immediatamente precedenti : appesantiscono inutilmente la lettura del post e rendono i topic meno comprensibili. Basta usare la casella Rispondi o il quote selettivo, oppure taggare l'utente interessato. Grazie della collaborazione. [emoji6]
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  7. Anche per las vegas mi hanno detto che basta che siano valide per tutto il periodo. Inoltre ho mandato le foto della patente mia (nuova) e di ale (plastificata ma vecchio tipo) e mi hanno detto che vanno bene entrambe Inviato dal mio GT-I9515 utilizzando Tapatalk
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  8. Ricevuto risposta da Alamo che mi informa che nell'agenzia di Union Square di San Francisco è necessario solamente che la patente risulti valida in Italia e che con me abbia il passaporto... forse quello di Chiara è stato solo un caso sfortunato?
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  9. Personalmente toglierei una notte a Seattle e la aggiungerei all'Olympic, è bello ed è dispersivo e con le giornate più corte terrei la prima giornata per le foreste e la seconda per le spiagge... Se imbrocchi gli orari delle maree non perdere le bellezze dell'Oregon in cui puoi scendere sulle scogliere (Cape Perpetua e Devil's PunchBowl su tutti) già che ti piace fotografare!
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  10. http://www.motoclub-tingavert.it/t787479s.html#
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  11. Stamattina ho fatto denuncia di smarrimento della patente dai Carabinieri. Ho allegato due foto tessera. Mi hanno rilasciato un permesso provvisorio di guida. Entro 45 giorni dovrei avere la nuova patente a casa pagando 15 euro al postino. Aggiungo che la mia era una patente duplicabile. Se non lo fosse stata con la copia della denuncia sarei dovuto andare in Motorizzazione
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  12. ciao Geppo32 Dunque come già rispondevo nei post precedenti, i minori di età inferiore a 14 anni che viaggino non accompagnati da almeno uno di loro genitori, devono avere la dichiarazione di accompagnamento, che resterà agli atti della questura, in copia e a Voi l'originale. Infatti, durante il check-in, l'addetto ti chiederà di mostrare questo documento (solo di mostrare, perchè l'originale rimarrà a Voi). Questa dichiarazione è facile da fare, i genitori con il minore si devono recare in questura con le fotocopie del documento dell'accompagnatore, in questo caso con le fotocopie del tuo documento. L'esta è obligatorio, anche per tua nipote. Per quanto riguarda alloggi-motel-hotel, prova a mandare una mail, ma alcuni alloggi non fanno pagare letti in più. Anzi quasi nessuno! grazie!
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  13. Sono d'accordo con Michele, Waimea e Kokee una mattinata almeno e se vuoi fare anche un pezzo del trail che parte dall'ultimo lookout anche un po' di più. Quando siamo andati noi era brutto tempo ma sul mare era bello quindi i colori erano inalterati. Delle spiagge fatte a nord: Kee beach molto bella soprattutto per la barriera e le acque calme Tunnel beach ampia e divertente per le onde, attrezzata con tavolini e prato (ideale per il pranzo) Hanalei ho avuto la stessa impressione Anini molto molto selvaggia, non mi è piaciuta molto ma eravamo già stanchi ed era pomeriggio inoltrato. Le altre non le abbiamo fatte. Per quanto riguarda poipu noi ci siamo stati un'oretta al massimo e senza farci il bagno (era presto) ma ad occhio e croce merita e deve essere un ottimo punto per il tramonto. Per Maui: occhio che è lontanuccia dalle Hawaii il 7 è perfetto, pranza da coconut fish cafè a kihei se riesci. intendi la zona di kihei o quella a sud di lahaina. Perché se intendi la seconda ci sono moltissime spiaggette utilizzate dai locali per pic nic ma a noi non sono piaciute più di tanto(nemmeno una sosta) nella iaio valley piove più o meno sempre, noi siamo arrivati li e siamo tornati indietro. negozio kahului vuoi dire il centro commerciale? io farei spiaggia la mattina e poi kahului il pomeriggio.
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  14. Grazie @luisa53E' un passaggio che devo ancora valutare, quindi tu dici di fare la 410 e qualche trail in particolare? Grazie @Monica405! Devo rimettermi un po' al passo con i diari... Grazie @prez, quella foto è la prima su cui mi sono fermato a lungo nel tuo diario!
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  15. bravo che invidiaaaaa, forse una notte in più a Forks sarebbe stata il top, ma è fantastico lo stesso Ruby Beach, così per farti venire un po' di acquolina...
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  16. No, non sempre, a meno che non siate sposati, ma dipende molto dall'ufficiale In ogni caso, puoi chiedere un interprete. Potrebbe avere problemi in fase di concessione dell'ESTA, ma l'importante è che non andate per lavorare, alla fine, se avete un volo di ritorno e un modo di mantenervi durante la permanenza, non ci sono problemi.
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  17. Ragazzi, quoto Ale. Infatti il mio commento era "il noleggio sarà un terno al lotto d'ora in avanti (anche se la possibilità è davvero minima)". Qui l'unico problema é chi ti capita al desk, ed é una variabile ingestibile (se non rifacendo la patente).
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  18. Ciao, ho fatto parte del tuo itinerario nel 2013. (il diario è in firma) Il Columbia River Gorge è stato una gran bella sorpresa, ci sono un sacco di cose interessanti lungo il percorso. Probabilmente in ottobre sarà anche periodo di foliage per cui il paesaggio sarà ancora più bello. Olympic....che dire....unico e bellissimo! Sono d'accordo con prez, il North West è bellissimo!
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  19. Si l'ufficiale addetto all'immigrazione ha la facoltà di negare l'ingresso ma non credo sia il tuo caso... di solito ti chiedono solamente il motivo della tua visita Si no
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  20. Sono d'accordo, ma quello che intendevo dire è che il problema non è nel controllare e ricontrollare la propria patente o chiedere consulenze a chi, probabilmente, ne sa meno di noi: sappiamo bene che le nostre patenti, di carta o con l'ologramma o senza che siano, sono valide. Il problema è 'l'interpretazione' che potrebbero darne oltreoceano. Quindi, se uno - come nel mio caso - non si sente sicuro della propria 'versione' l'unica soluzione è farla rifare, in modo da fugare ogni dubbio.
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  21. un'esperienza come la tua, la vostra , è sicuramente qualcosa che posso solo leggere ed immaginare. Serve molto più di un appassionato, di un viaggiatore , di un esperto di montagna e scalate qui serve un sognatore con un ideale con una meta quasi impossibile. Bravo Ceemo...always live the dream! applausi!
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  22. Concordo. Però se entrambi avessero avuto la patente come quella di frax, sarebbe stato un problema grosso. Meglio ottenere più informazioni possibili per evitare di incontrare altri addetti ottusi e farsi rovinare la vacanza... Inviato dal mio GT-I9515 utilizzando Tapatalk
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  23. Stiamo andando OT, però, per le prenotazioni e procedure riguardanti Alamo c'è l'apposito topic.
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  24. Oddio, 4 pagine di thread, abbiamo proprio seminato il panico...
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  25. Tanta stima!! [emoji1319] Inviato dall'isola che non c'è
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  26. 22 Settembre Ore otto pronti a fare colazione, Fiona ci intrattiene raccontandoci dei suoi viaggi servendoci brioche calde, macedonia, marmellate fatte in casa, ecc. Prima di partire chiamiamo Evan dell'African Wings con sede ad Hermanus, per capire se le condizioni del tempo permettono di volare... Ore 12:00 abbiamo il nostro volo! Partiamo quindi direzione Hermanus, andiamo prima a lasciare i bagagli in albergo e ancora una volta rimaniamo stupiti dall'accoglienza del personale e dalla bellezza della camera. Puntuali arriviamo dal nostro aircraft dove conosciamo Evan, iper disponibile e simpaticissimo. Decidiamo per il tour di 45minuti ma in volo possiamo decidere di rientrare prima (quindi solo 30minuti) o di prolungarlo. Saliamo sul piccolo "trabiccolo" da quattro posti, io davanti è Andrea dietro, a fianco del pilota invece c'è il finestrino che rimarrà aperto per tutto il viaggio, eccetto decollo e atterraggio. La partenza è adrenalina pura, in una pista sterrata cortissima prendiamo il volo, il primo tratto fino alla costa è un pò turbolento ma ci si fa subito l'abitudine, sembra di essere in auto su una strada piena di buche. E infine si apre la costa davanti a noi e subito riconosciamo tantissime balene, Evan gira intorno a ciascuna coppia di mamma e cucciolo per farcele osservare e fotografare da vicino. Io mi sporgo dietro la schiena di Evan per fotografare dal finestrino aperto, non sarebbe possibile fotografare dal mio finestrino in quanto l'aria troppo forte non permette di tener ferma la macchina, invece in questo modo riesco a fotografare bene. Vediamo anche un delfino solitario e diverse balene in accoppiamento dopo circa 30minuti, io inizio a star male, tutto questo virare e fissare le balene dall'obiettivo mi inizia a dare qualche problema di stomaco. Lascio la macchina ad Andrea e prendo un sacchetto, just in case! Ed ecco che Evan vira ancora, ha visto una balena bianca, dice che sono due settimane che non la vedeva e che siamo fortunatissimi. Io credo di essere bianca tanto quanto quella balena, resisto e cerco di godermi gli ultimi minuti. Rientriamo alla base che sono proprio al limite, non riesco nemmeno a preoccuparmi dell'atterraggio che fila tutto liscio come l'olio. Tocco terra e mi siedo, devo riprendermi ed evitare che il mio stomaco abbia la meglio! Nel frattempo paghiamo i nostri due biglietti ed Evan ci lascia un sacco di indicazioni utili per i prossimi giorni in Namibia dove è stato in diversi viaggi. Siamo entusiasti, torniamo all'albergo per cambiarci e mangiare qualcosa, in frigo infatti abbiamo un piccolo tagliere di formaggi di benvenuto, insieme ai nostri creakers portati da casa sono il top. Zaini in spalla e percorriamo a piedi tutta il Whale Cliff Path da Grotto Beach a Gearing's Point. Anche qui avvistiamo tantissime balene, sopratutto diverse che saltano... Che spettacolo. Questi 10km di costa percorribili a piedi e ricchi di punti di osservazione sono come un enorme cinema a cielo aperto dove le protagoniste sono solo queste enormi creature! Non ci stanchiamo mai, i nostri occhi sono sempre a fissare il mare e ad ogni spruzzo o salto l'emozione è la stessa. Cala la sera e non possiamo far altro che concederci una cena a base di pesce, ottima. Il rientro all'albergo è con il servizio taxi "tuk tuk" che con pochissimi rand (4euro neanche) ci porta a destinazione. Alloggio: 1100,00R - Villablu, Hermanus Colazione: in b&b Pranzo: al sacco Cena: 450,00R – Lemon Butta Restaurant, Hermanus Tuk tuk Taxi: 75,00R (dall'alloggio ad Hermanus) Benzina:260,60R African Wings: 4450,00R 23 Settembre Oggi dobbiamo rientrare a Cape Town e percorreremo due delle strade panoramiche più belle della zona ma per prima cosa facciamo un salto in centro d Hermanus per compare qualche souvenir ed una bellissima tela africana. Da Hermanus imbocchiamo la deviazione per Koeelbaai. Ci sono diverse zone di sosta dove ci fermiamo per scattare alcune foto e per cercare all'orizzonte qualche balena ma non è una giornata fortunata. Proseguiamo tagliando la penisola per raggiungere la spiaggia di Noordhoek. Il tempo non è dei migliori e dobbiamo rinunciare alla passeggiata di 3km sulla spiaggia per raggiungere il relitto di Kakapo (nave olandese del 1900). Il cielo inizia ad aprirsi solo sulla Chapman Peak Drive, splendida strada panoramica che costeggia la Hout Bay. Ultima tappa al giardino botanico di KisternBosch dove passiamo due ore a girare tra fiori e piccoli animali. Alloggio: - Hotel Verde, Cape Town Airport Colazione: al sacco Pranzo: al sacco Cena: 221,00R – Hotel Verde, Cape Town Airport KirstenBosch National Botanic Garden: 105,00R Parcheggio Hermanus: 5,00R (1h15") Chapman's Peak Drive: 38,00R Benzina: 244,00R Namibia 24 Settembre Ci siamo, è il momento della Namibia. Raggiungiamo con il servizio gratuito dell'hotel l'aeroporto di Cape Town e in pochi minuti sbrighiamo le pratiche di check in e controlli. Il volo fila liscio in due orette circa, dal finestrino si vede solo un'infinita distesa arida, siamo arrivati! L'aeroporto di Windhoek è piccolissimo, controllo passaporti e ritiro bagagli molto veloce e ad aspettarci c'è Thomas che ci accompagna all'agenzia Namibia Car Rental in città a circa 30minuti dall'aeroporto. Abbiamo prenotato una Nissan 4x4 single cab, mentre io sbrigo le scartoffie burocratiche, Thomas spiega ad Andrea tutte le funzionalità dell'auto, in primis le due gomme di scorta, la pressione del gomme (2 bar per lo sterrato mentre 1.2 per le dune), lo sportellino laterale da aprire lungo gli sterrati per il ricircolo dell'aria nel baule tenuta stagna, ecc... Il baule è enorme mentre l'abitacolo piuttosto stretto considerando i due zaini, consiglio pertanto anche se in soli due adulti di noleggiare un double cab per avere la comodità dei sedili posteriori. Troviamo una combinazione per gli zaini in mezzo a noi è partiamo direzione Namutoni, Ethosa National Park. Quasi 600km di strada asfaltata con limite dei 120km/h piuttosto monotona... Il paesaggio è brullo ed arido e non dice un gran chè. Mi ero segnata diverse soste da fare ma una volta in viaggio vogliamo arrivare al parco il prima possibile nella speranza di riuscire a fotografare qualche animale prima del tramonto. Alle 17:00 siamo all'ingresso del parco, dove termina la strada asfaltata ed inizia lo sterrato con limite degli 80km/h, ovviamente si tengono la metà visto il frequente attraversamento degli animali, vediamo infatti subito diversi springbok e facoceri. Ritiriamo il permesso e ci dirigiamo verso il Namutoni Camp per effettuare il check in (attenzione tutti i resort dentro al parco hanno orari piuttosto rigidi, check in entro il tramonto e check out dopo l'alba - apertura cancelli al crepuscolo e chiusura alle 19:00, mezz'ora dopo il tramonto). Cerchiamo di fare il prima possibile ma il personale è piuttosto svogliato e lento, caratteristica che noteremo anche nei giorni successivi, la disponibilità e cordialità del Sud Africa è lontana anni luce... N.B.: alla reception si paga la tassa di permesso del parco. Molliamo la roba in camera e raggiungiamo a piedi la pozza del lodge, nessun animale e visuale piuttosto ridotta pertanto riprendiamo l'auto e raggiungiamo la pozza di Klein Namutoni dove vediamo le nostre prime giraffe che bevono, Zebre, springbok e qualche iena. Fantastico! Soddisfatti rientriamo prima della chiusura dei cancelli e torniamo alla pozza del lodge che viene illuminata per la notte dove avvistiamo solo un rinoceronte in lontananza. Colazione: 17,50R - Cafe Dolce, Cape Town Airport Pranzo: 20,00R - Etosha Cafe Tsumeb Spesa: 252,05R Benzina: 565,05R 25 SettembreEvan (il pilota di African Wings) ci suggerì di sfruttare il più possibile la zona nei dintorni di Namutoni in quanto durante il periodo secco gli animali tendono a spostarsi ad est. Quindi sveglia prima dell'alba, colazione nel lodge dove ci prepariamo anche i panini per il pranzo (pane, pomodori e formaggio). Alle 6:30 siamo in strada direzione Twee Palms, Aroe, Groot Okevi e Klein Okevi. Vediamo tantissimi animali, impossibile tenerne il conto e descriverne le emozioni provate. Quasi subito assistiamo al corteggiamento ed all'accoppiamento di due struzzi, sono così grossi, mai l'avrei detto! Verso sud-ovest ci fermiamo a tutte le pozze lungo la strada, alcune sono secche, altre naturali ed altre ancora artificiali, al 90% vediamo animali in tutte le pozze. Sono frequenti gruppi di Springbok, Kudu, Orici, Impala dal Muso Nero e Zebre, sia dalle pozze che lungo la strada. Non mancano anche tante giraffe e diversi elefanti! Piccola nota sul parco: le zone dei bagni dove si può scendere dall'auto sono sporchissime e le recinzioni distrutte, i cartelli molte volte caduti o illeggibili. E' davvero un peccato, non abbiamo mai visto nessun ranger, per quanto lo sporco sia circoscritto alle zone bagni, in ogni caso il parco non sembra molto curato...Prendiamo la deviazione per Okerfontein e qualche km dopo vediamo due macchine accostate, sotto un albero ci sono tre leoni: un giovane maschio, un adulto ed una leonessa. Sono vicinissimi, a 20 metri dalla strada, siamo estasiati! Rimaniamo circa un'ora ad osservarli e fotografarli, si alzano diverse volte per controllare che tutto sia a posto nei dintorni o semplicemente per cambiare posizione. Sono stupendi! A malincuore dobbiamo ripartire ma abbiamo molta strada da fare e ancora diverse soste. Proseguiamo quindi verso ovest, imboccando la deviazione per Halali, sosta alle pozze di Goas e Noniams ed infine Nuamses, una delle pozze più belle del parco a nostro parere. Piccola e raccolta ma con un'ottima visuale dall'alto per le auto. Ci sono una quindicina di elefanti che fanno il bagno, con anche i piccoli. Passa un'ora che nemmeno ce ne accorgiamo, due adulti si allontanano passando a fianco dell'auto di fronte alla nostra e barriscono più volte per chiamare il piccolo che era rimasto indietro a giocare nella pozza. Una volta che li raggiunge si allontanano insieme. Nella pozza sono rimasti altri elefanti ma noi ripartiamo. Tra le varie pozze lungo la strada le più ricche e con ottima visuale sono Rietfontein dove avvistiamo anche un'aquila e Nebrownii. Arriviamo al lodge di Okaukuejo alle 15:30, c'è molto caldo e ne approfittiamo per farci un bagno in piscina, qui conosciamo un gruppo di quattro ragazzi italiani con cui scambiamo qualche consiglio sulle mete successive.Alle 17:30 siamo davanti alla pozza del lodge, molto grande e con un'ampia apertura dove rimaniamo fino all'ora di cena verso le 20:00. Vediamo diversi sciacalli, giraffe, elefanti e Springbok. Dopo cena (discreta) torniamo alla pozza dove rimaniamo altre due orette ad osservare i tantissimi animali che vanno e vengono tra cui tre rinoceronti.
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  27. Hai tutta la mia stima ed attenzione!!! Già sogno a vedere le foto ed i dettagli del viaggio!!
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  28. Spettacolare questo posto Bellissime foto come sempre
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  29. Io porterei con me il ragazzino per non perdere tempo, magari pagandoci sopra il drop-off per mollarlo in una città diversa...
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  30. Mi è venuto in mente che il giorno 16 abbiamo in programma (anche se da confermare!) l'incontro con un ragazzino la cui scuola è gemellata con quella di mio figlio! Ecco perché non posso accorpare le due giornate...
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  31. No ma immagino sia bellissima come esperienza..è che soffro di vertigini e non so come potrei reagire..solo a pensarci mi vengono i penotti..Ma deve essere un esperienza unica..
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  32. ciao, ti va di presentarti qui: http://www.usaontheroad.it/index.php?/topic/11130-presentatevi/ ? Piuttosto che Atlantic City, mi fermerei a Philadelphia... però dedichi poco tempo a Washington Parte canadese, secondo me, no, non vale la pena spendere troppo... sei troppo a nord, meglio la zona di Gloucester Hai tutta la costa da visitare e ti fermi a Portland che è pure bruttina? Personalmente, farei un paio di soste sul mare piuttosto che in città.
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