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  1. Kurt detto anche "istituto per la ricerca e la statistica" Inviato con il mio iPhone dal Monte Fato
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  2. Martedì 17 giugno 2014 Incredibilmente il nostro Sturmtruppenfuhrer ci ha concesso oggi una sveglia tardissima: colazione alle sette, quasi piango di commozione La giornata prevede una tappa di spostamento verso sud, attraversando il settore Ishasa del Queen Elizabeth NP, per dirigerci poi finalmente verso … la Bwindi Impenetrable Forest! Si, domani è il giorno dei gorilla ... e l’emozione inizia a farsi palpabile. Ci siamo goduti fin qui ogni secondo di questo viaggio meraviglioso, ma è innegabile che le sirene che ci hanno attirati quaggiù abbiano l’aspetto di peluscioni neri dallo sguardo dolcissimo. Ma ci penseremo domani, o almeno stasera … oggi si va a caccia dei rari e timidissimi leoni arrampicatori, che vivono per l’appunto nel settore Ishasa. Per avvistarli ci vuole un bel colpo di c…ortuna, ci avverte Robert, quindi cercate di non restare troppo delusi se li manchiamo. Salutiamo il Bush Lodge e io mi rassegno malinconicamente a non conoscere mai l’Ippopotamo Azzurro dei miei sogni … morirò zitella, lo so! Per fortuna mi consolo facilmente con i pancake della colazione, panacea per tutti i mali (pancake, panacea … stai a vedere che ho scoperto l’etimologia, sono un genio ), e in pochi minuti sono di nuovo allegra La mattina trascorre pigra, sonnacchiosa e piacevole: gli animali in questa zona sono pochi, il pulmino circumnaviga coscienziosamente ogni albero “adatto” e Robert scruta e frena e accelera e inchioda, ma niente … nessun leone vuole arrampicarsi per noi. Un po’ delusi ma ormai quasi rassegnati, io un po’ indignata con il mio culone che coltivo con tanto amore e oggi si dimostra così poco collaborativo, prendiamo la strada che ci porterà fuori dal Queen Elizabeth e a sorpresa … Robert si ferma di colpo e ci fa cenno di guardare dietro di noi: eccola! meravigliosa, maestosa, ieratica, una bellissima leonessa ci attraversa la strada più sotto, guardandoci dall'alto in basso contro ogni legge della fisica … è splendida, elegante, fiera … non posso fare a meno di sentirmi per l’ennesima volta grata e commossa, questo viaggio mi sta regalando emozioni, felicità, sorprese a non finire. Non chiediamo che si arrampichi, ci è già andata benissimo così e siamo sazi e soddisfatti … ma Robert no, e con il suo incredibile sguardo d’aquila avvista una coda che penzola da un ramo lontanissimo … ci metto un po’ a individuarla anch’io, ci riesco solo quando Riccardo mi fa guardare attraverso l’obiettivo della sua SuperMegaReflexFragilisticEspiralidosa: incredibilmente, pur con lo ZUM al massimo la saponetta non ci arriva! Quasi quasi mi indigno … ma no, è troppo bello questo spettacolo, la gioia e la soddisfazione di aver messo anche questa meraviglia nel carniere basta e avanza. Possiamo partire per Bwindi! Lungo la strada Robert annuncia un “posticino” … sguardo complice e commosso tra me e Sabri: cara, è stato bello, ti voglio bene. Entriamo, ma dai, non è neanche così male. Che prendete? Abbiamo del pesce di lago, va bene? Si, va bene, ma per le donne per favore solo patate dolci, e poche: no posho, no matoke, no riso. Indignazione collettiva, vengono a vederci tutti i membri del personale, un paio di ospiti e una gallina di passaggio e tutti ci riservano uno sguardo sprezzante, ma io e Sabri, temprate dalle avversità, scegliamo la linea dura! Anzi, Sabri la sceglie durissima: il pesce – che arriva nel tempo record di sette secondi e sedici decimi - è immerso in una brodaglia dall’aspetto notevolmente equivoco, e accompagnato da poche patate come abbiamo chiesto: solo tre. Grandi come angurie però . Io estraggo il ... corpo dalla brodaglia e inizio a spolparlo coscienziosamente (e ci ho fame, ci ho! ), Sabrina non lo sfiora e, più saggia, ci impartisce una lezione sui pericoli del brodo, ricettacolo dei peggiori germi che possano essere ospitati da qualsiasi tipo di cibo e quello lì è sciacquatura di piatti e chissà da quanto tempo lo avevano da parte in attesa di turisti muzungu e la maledizione di MontezumU vi colpirà!!! La ascolto masticando e annuendo con pari entusiasmo, e con l’idea rasserenante che via, sta esagerando un pochino, non siamo mai stati male in fondo Poi ho la malaugurata idea di decidere che mi scappa la pipì, signorina scusi, la toilette s’il vous plait? Dietro, dietro, mi fa cenno la signorina. Esco in cortile e … oddio. Stanno lavando piatti e posate. Cioè ... li stanno passando in una bacinella piena di un liquido indefinibile, e poi li scuotono vigorosamente, là, puliti. Ok, mi giro dall’altra parte che occhio non vede cuore non … oddio, QUELLA è la cucina? Ok, calma e gesso. Faccio una piccola danza voodoo per implorare gli Déi delle Acque e gli Spiriti dei Pesci di Lago Trapassati perché il mio pranzo non si manifesti … e siamo a posto. Spero. Oddio. Vabbé, facciamo la pipì, va là. Nel frattempo mi hanno preceduta Ale e Gian, e li vedo fermi davanti a una porticina traballante, Ale dice che ha trovato e Gian, candido e convinto risponde ma no, non vedi che ci sono dei libri contabili per terra? Mi affaccio e … sghignazzata generale … Gian, guarda che quella è la carta igienica! Ok, la pubblico o non la pubblico? Ragazzi, va bene: ora vi passa la voglia di andare in Uganda, lo so … ma in fondo è colore locale E il buco SULLA serratura? Wow! Ripartiamo in direzione di Bwindi … la strada è orribile, stretta, in salita e tutta curve, ma panoramica come non mai, e quando riesco a dimenticare per un istante che probabilmente sto per Trapassare quanto i Pesci di cui sopra mi ritrovo con gli occhi sgranati di meraviglia. Se non per il paesaggio, per i camion incredibilmente stracarichi di merce e di persone arrampicate ed appese ovunque che ci sorpassano in curva con la massima nonchalance. Peccato che non ci fermiamo quasi mai, e far foto in movimento non mi riesce ... È tutta terra rossa sottile ed impalpabile, e il mio aspetto all’arrivo al lodge mi sorprende: sono esattamente così: Il cielo che stamattina era di porcellana azzurra si rannuvola con l’avanzare del pomeriggio, e quando arriviamo finalmente al nostro alloggio è in atto un fantisco Great Flood Reloaded (abbiamo incontrato Noè sull’arca contromano, salendo ). Siamo anche piuttosto in alto, verso i 2100 metri, e fa decisamente fresco … finalmente la pioggia cala, ci hanno promesso l’acqua calda, e io intrepida in mutande e poncho impermeabile mi dirigo verso i bagni, enormi e pulitissimi, uno ogni due bungalow (tre bagni, tre bungalow occupati, un bagno ciascuno ) … e la doccia calda si rivela per quello che è … la madre di tutte le docce fredde! Zio Pino, il Pesce Trapassato mi ha risparmiata solo per farmi morire di polmonite!!!! Poi esco, tremolante come un budino … e scopro che si erano dimenticati di accendere il boiler, o che era saltato qualcosa, ma a differenza di Ale non mi è passato per la testa di uscire strillando e chiedere riparazione. Troppo stoica sono! Un’ottima cena al lodge e … tutti i pensieri e un po’ di preoccupazione volti alla giornata di domani. Già il tracking non viene presentato come semplicissimo, poi sotto il diluvio figuriamoci … ma mi dico che sono troppo apprensiva e andrà tutto bene, dai … quando poi mi trovo a sorpresa nel lettone la boule dell’acqua calda mi rilasso del tutto e … peluscioni, arrivo!
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  3. Brava Amanda!! (kurt, stai lontano dalle statistiche )
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  4. ti cito un messaggio di oggi... e poi ti invito a presentarti qui: http://www.usaontheroad.it/index.php?/topic/11130-presentatevi/per raccontarci qualcosa di più!
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  6. Benvenuto!! Inviato da Nolamers 2.0
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  7. Ciao fedetravel, perchè non ti presenti? benvenuto! spiegaci anche le motivazioni del tuo viaggio stanziale: progetti una vacanza studio?
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