solshine Inviato 5 Settembre 2017 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2017 bellissimo il tramonto però avrei voluto anche le foto di tacco 12 mentre correva Correva sui tacchi al ritorno all'aeroporto di Monaco X arrivare al Gate...l'ho vista sfrecciare... e Maria Antonietta dietro che arrancava con le birkenstock X quanto riguarda Windhoek: Le città in Africa nn sono africane xche nn sono come noi immaginiamo l'Africa, secondo me nn lo è nessuna capitale, soprattutto limitandosi al centro. Poi qui parliamo veramente di una città molto recente in piena espansione (il centro è tutto cantieri e grattaceli in costruzione) costruita in epoca coloniale sebbene su un insediamento molto più antico di cui xo nn resta nulla.Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Non male il bar dell'hotel!Decisamente bello e rilassante... peccato il vento che infastidiva nn poco...Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
zimbabwe2 Inviato 5 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2017 33 minuti fa, solshine dice: nn sono come noi immaginiamo l'Africa Oddio, come puoi immaginare dal mio Nick, ho una certa esperienza d'Africa, ci sono stato circa 80 volte ed ho girato per il Sud Africa, Zimbabwe, Mozambico, Zambia, e Botswana. Parto fra due settimane e faccio Johannesburg, Harare e Lusaka. Penso di poter dire, dalle foto che ho visto da te, che non assomiglia alle altre città che ho visto, neanche nel centro. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
solshine Inviato 5 Settembre 2017 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2017 Sì certo tu hai visto mentre io immagino soltanto, conosco solo il Sud Africa quindi il mio riferimento è molto limitato, ma nn dirmi che Cape Town o Jsb sono "più africane" che se no ci resto male... Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mouette Inviato 5 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2017 Kampala ed Entebbe le ho trovate abbastanza africane, anche se era la mia prima gita, con tratti di "tentato Occidente", ma sostanzialmente sgarrupate dentro, non saprei come altro esprimere la sensazione (bellissima) che mi hanno lasciato Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pandathegreat Inviato 5 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2017 2 ore fa, solshine dice: Maria Antonietta dietro che arrancava beh, non deve essere facile correre senza testa! 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lauretta83 Inviato 5 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2017 mi stavo perdendo questo diario!! sono proprio curiosa di leggere il resto, sono luoghi di cui conosco davvero pochissimo! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
solshine Inviato 5 Settembre 2017 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2017 beh, non deve essere facile correre senza testa!:grin::grin: Spirito di patata! 🤣Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
zimbabwe2 Inviato 6 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 15 ore fa, solshine dice: Cape Town o Jsb sono "più africane" Scusa, non volevo sembrare polemico, a volte con la tastiera si fatica ad esprimere bene il pensiero. JNB e CPT sono due città dai mille volti. Finito OT, continuo a seguirti con interesse perché, come hai visto, tra i paesi dell'area Sud Africana é l'ultimo che mi manca.... 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
solshine Inviato 6 Settembre 2017 Autore Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 17 agosto Windhoek – Deserto del Kalahari Oggi si comincia a fare sul serio: colazione ed alle 8.00 si parte verso il deserto del Kalahari. Ci aspettano circa 250 km di cui buona parte, solo per oggi giusto per prendere confidenza, su strada asfaltata. Prendiamo quindi la B1 direzione Mariental e non appena lasciamo la città il panorama comincia a farsi affascinante piante e arbusti, sterpaglie gialle (siamo nella stagione secca), qua e là qualche albero e in lontananza le montagne. Facciamo pausa pipi, acquisto di generi di conforto e benzina a Rehoboth (che è l’ultimo distributore disponibile prima di lasciare la B1) dove mi si presenta una scena che mi ricorda tanto l’Italia : 2 lavorano …gli altri guardano … tutto il mondo è paese! Sosta dove passa il tropico del Capricorno con foto di rito E poi giriamo a sinistra sulla C21 iniziando a percorrere i circa 40 km di sterrato, direi in ottimo stato, che ci porteranno al Lodge. Non appena lasciata la strada principale il rosso che si vedeva accennato tra le steppe diventa preponderante e cominciano a fare la loro comparsa, in maniera sempre più massiccia termitai e nidi di social birds. Ma andiamo con ordine: Il Kalahari è il quarto deserto al mondo per estensione (circa 520.000 kmq), situato a cavallo del Tropico del Capricorno è un deserto semi-arido che si estende su un altopiano nei territori di Botswana, Namibia e Sud Africa. Dal punto di vista geologico la definizione di deserto per il Kalahari è impropria perché in realtà è un gigantesco deposito di sabbia, generato dall’erosione della superficie rocciosa avvenuta lungo un periodo di oltre 10 milioni di anni. I geologi definiscono il deserto del Kalahari la più vasta estensione senza interruzione di sabbia del mondo. Cosa sono i termitai lo sapete immagino … quello che colpisce è che qui sono alti dal metro in su … Il social bird, in italiano tessitore sociale o passero repubblicano (Philetairus socius), è un piccolo uccello diffuso in Africa meridionale che raccoglie e intreccia erba per costruire nidi giganteschi - fino a sei metri di larghezza e più di una tonnellata di peso - che possono ospitare fino a 500 individui. Ciascun nido è diviso in camere separate dove "famiglie allargate" di tessitori trovano riparo e si accoppiano: Ci fermiamo diverse volte e dopo aver percorso gli ultimi 10 km sulla D1268 verso mezzogiorno arriviamo al Lodge che è davvero molto bello, le stanze sono delle casette in mezzo al bush è tutto abbastanza basic ma il posto è bellissimo ed intorno non c’è nulla se non qualche Acacia e sabbia: Ci sistemiamo velocemente in camera, pranzo e alle 15.30 appuntamento per il nostro primo safari. Nell’attesa faccio una lunga chiacchierata con i ragazzi del lodge che sono affascianti dall’Italia e da come funzionano le lingue nel nostro paese: uso dei dialetti e dell’Italiano. Ci restano un po’ male quando gli dico che no, trovare lavoro in Italia, per loro e per noi, non è così facile come pensano. Mi spiegano meglio (Marco ce lo aveva accennato ieri sera) come funziona l’organizzazione dei villaggi ed i rapporti tra le varie etnie: In Namibia ci sono almeno 11 principali gruppi etnici che comprendono cacciatori, raccoglitori, abitanti delle campagne e delle città, ed è ancora forte la rappresentanza tedesca e sudafricana. Il gruppo più cospicuo è quello degli Owambo, che vivono soprattutto nel nord. Altre tribù importanti sono i kavango, gli Herero, i Damara, i Nama e i Basters. Loro per esempio sono Herero. La maggior parte degli abitanti vive in zone rurali e la sua vita è strettamente legata al proprio luogo di origine anche se per una ragione o per l’altra ad un certo punto tutti convergono verso la capitale (“La famiglia al villaggio, gli affari nella capitale!” Mi dicono); i villaggi sono aggregati in base alle famiglie o ai clan e sono diretti da un capo detto “Elenga”. Questo capo villaggio si occupa degli affari locali e dirime le dispute legate all’amministrazione delle terre comuni. L’Elenga risponde a sua volta a un capo più anziano che rappresenta un distretto comprendente decine di villaggi. Questo sistema funziona parallelamente all’amministrazione regionale, collegando la tradizione alla divisione amministrativa moderna. La cosa che mi colpisce di più è quando mi spiegano che per loro è molto difficile, quasi impossibile cambiare la loro condizione sociale anche perché potere studiare non è così facile né così scontato. Mi spiegano inoltre che sono estremamente legati ai retaggi familiari, tribali e di clan per cui se uno è così fortunato da avere successo deve farsi carico della famiglia e del clan. Stiamo ancora parlando quando arrivano i ranger con le jeep per cui saluto i miei nuovi amici e ci lanciamo su è giù per le dune rosse della riserva… facendo conoscenza con l’Acacia: Gli alberi di Acacia Erioloba possono essere alti fino a 17 metri, crescono molto lentamente, ma sono estremamente resistenti alla siccità e al gelo per questo è adattata agli ambienti aridi e sabbiosi e la si trova in gran parte della Namibia (incluso il deserto del Namib) e nel Kalahari. Il tronco è rosso-marrone all’interno, giallo all’esterno e molto duro. I rami più giovani sono di colore più chiaro, e hanno una caratteristica forma a zig-zag, con una coppia di spine bianche di circa 5 cm in corrispondenza di ogni gomito (e vi giuro che se vi beccano il braccio mentre la jeep passa a tutta velocità fanno veramente male!). Neanche il tempo di partire che io sono in estasi… non tanto per gli animali (beh si anche per quello) quanto per il paesaggio di cui mi innamoro perdutamente: Il pomeriggio è comunque fruttuoso anche per gli avvistamenti: Impala, Kudu, Springbok, Orici, Bufali qualche Zebra …: Addirittura il Suricane ed il Formichiere (che a quanto pare non sono particolarmente facili da vedere): qualche uccello (nomi per me assolutamente sconosciuti!): Senza contare LEI SUA MAESTA' la vecchia leonessa che è ospitata nella riserva e che, poverina, mi fa un po’ pena dato che il ranger ci spiega che è entrata in depressione, tanto che quasi non caccia neanche più, quando è morto il compagno ma che non possono sostituirlo perché non lo accetterebbe. Comunque vecchia e depressa o no… ma quanto è bella??? Terminiamo il pomeriggio godendoci il tramonto con un aperitivo sulle dune e poi torniamo alla base. Ora che il sole se ne è andato comincia a fare un freddo becco, saremo intorno ai 3-4 gradi, e non ci aiuta la prospettiva di cenare nel patio praticamente all’aperto … Assaggio per la prima volta la bistecca di Orix e mi piace ma nemmeno la birra riesce a scaldarmi… finito di cenare ci sediamo a chiaccherare attorno al fuoco (le camere non hanno riscaldamento per cui temiamo il momento in cui dovremo spogliarci) e tra una risata ed una battuta guardando lo spettacolo meraviglioso del cielo e cercando la Croce del Sud (trovarla diventerà la nostra sfida e missione), che ovviamente non riusciamo a vedere, comincio a rivalutare i compagni di viaggio, compresa “tacco 12” che ha le sneakers col tacco interno alla Berlusca perché dice che senza tacchi non sa stare, ma ha levato la minigonna, sa accettare le prese in giro e fa anche morir dal ridere per quanto è spontanea nel dire senza filtri tutto quello che le passa per la testa (contenti amanti del happy ending?). La strana coppia, Gianni (78 anni portati alla grandissima) e Raffaella sono di una simpatia travolgente e le battute al povero Marco, che tra l’altro si rovina con le sue mani rivelando di essere “un tipo da relazioni serie, ma per massimo tre anni e mezzo”, si sprecano. Alle 9.30 ci diamo la buona notte ma il cielo è davvero troppo bello per non provare a fotografarlo per cui me ne frego del freddo e mi dedico alla mia prima sperimentazione in notturna. Se il buongiorno si vede dal mattino so già che questo viaggio sarà meraviglioso oltre ogni mia aspettativa: quella del deserto del Kalahari è una regione magica, fatta di colori, silenzi e grandi spazi dove la presenza umana è quasi inesistente. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
yalen86 Inviato 6 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 Seguo con molto interesse questo viaggio perché è un pallino per il mio futuro e l'idea della tenda mi ha sempre frenato non poco. Ma è un viaggio con Avventure nel Mondo? Quanto alle città africane, dipende molto da cosa ci si aspetta. Io ho visto Johannesburg, Cape Town, Durban in Sudafrica e Manzini e Mbabane in Swaziland.. le prime sono moderne, dallo stile più occidentale (grattacieli, negozi ecc.. ma se si girano, hanno la loro "africanità"). Manzini e Mbabane sono decisamente più povere rispetto al Sudafrica e, forse per questo, più autentiche. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pandathegreat Inviato 6 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 8 minuti fa, solshine dice: Sosta dove passa il tropico del Capricorno con foto di rito @mouette, pensi anche tu quello che sto pensando io? 9 minuti fa, solshine dice: I geologi definiscono il deserto del Kalahari la più vasta estensione senza interruzione di sabbia del mondo. Una spiaggia, insomma! Ma qual è la Croce del sud? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
zimbabwe2 Inviato 6 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 La croce del Sud é relativamente semplice da vedere anche dalle città poiché sono scarsamente illuminate. Sono 4 stelle che formano una sorta di rombo. Il modo migliore per vederla é usare..... SkyView o similare... . Scherzi a parte, a me la fece vedere una persona del luogo, dopo di che, una volta che sai riconoscerla é veramente abbastanza visibile, direi anzi, che é visibile meglio dove c'é un pochino di inquinamento luminoso che ti toglie tutte le altre stelle meno visibili. Secondo me é piu' riconoscibile della stella polare. Bellissime foto e bellissimi animali. Non sono mai riuscito a vedere un formichiere. Aspetto gli altri giorni. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mouette Inviato 6 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 Dell'Africa sono già innamorata da tanto ... ma mi hai fatto venire i lucciconi lo stesso 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
solshine Inviato 6 Settembre 2017 Autore Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 La croce del Sud ... Sono 4 stelle che formano una sorta di rombo. Il modo migliore per vederla é usare..... SkyView o similare... . Spiegazione perfetta se non fosse che evidentemente a scuola io ho smesso di studiare geografia astronimica alla seconda lezione del primo quadrimestre ed eravamo talmente impediti che nn la beccavamo nemmeno con Sky view Il tormentone deriva dal fatto che l'ex marito di Maria Antonietta è patito di astronomia e le fatto "una capa tanta" sulla croce del sud che è appunto facilissima da vedere, per cui la sua era una questione di principio X non sentirlo e noi abbiamo adottato la causa Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Una spiaggia, insomma! Ma qual è la Croce del sud? Una mega spiaggia senza mare Che pensi? Adesivo africano? Se è quello vi ho pensato anch'io Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pandathegreat Inviato 6 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 7 minuti fa, solshine dice: Adesivo africano? Se è quello vi ho pensato anch'io è già in lavorazione... 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luisa53 Inviato 6 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 Che meraviglia! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
al3cs Inviato 6 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2017 Questa Namibia incanta tutti... dovrò cominciare a farci un pensierino! 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
solshine Inviato 8 Settembre 2017 Autore Segnala Condividi Inviato 8 Settembre 2017 18 agosto Kalahari – Maltahoe – Namib Desert Il Kalahari ospita l'antico popolo nomade dei San, che si dice vivano in queste terre da almeno ventimila anni. Minuti, dalla carnagione olivastra, occhi dal taglio orientale, zigomi alti, testa tonda, i San erano cacciatori di animali selvatici e dediti alla raccolta di bacche e piante che costituivano la loro alimentazione. Sempre in movimento, seguendo la crescita della vegetazione, in quanto potevano stare senza cibarsi di carne per giorni, ma non senza radici o bacche da cui traevano la preziosa acqua. I San hanno inventato il Braai, il barbecue tanto amato dai sudafricani e il metodo per seccare la carne…il biltong (che a me non fa impazzire). Le lingue khoisan sono particolarissime per la presenza delle cosiddette consonanti clic, prodotte facendo schioccare la lingua contro il palato o contro i denti, con diversi movimenti. Questi suoni insoliti vengono in genere trascritti usando simboli non alfabetici come punti esclamativi o barre verticali (“ǀ”). Sentirli è davvero strano! Se siete curiosi per avere un’idea provate ad ascoltare “The click song” di Miraim Makeba. I San sono stati chiamati dagli inglesi Bushman, termine erroneamente tradotto in Italiano, Boscimani. Nel Kalahari sono ormai pochissimi e quelli che restano in maggior parte “lavorano” nei Living Museums, i musei viventi, per far conoscere la loro cultura e le loro abitudini ai viaggiatori. Il nostro lodge volendo fare cosa gradita propone ogni mattina uno sprazzo di living museum organizzando una “passegiata con i San” che purtroppo però si sostanzia in una patetica pantomima con questi ragazzi che recitano per spiegare come era la vita del loro popolo. I contenuti e quello che raccontano è molto interessante ma sarebbe meglio se organizzassero una chiacchierata intorno al fuoco piuttosto di questo teatrino… https://photos.app.goo.gl/dLwaSd8eVDhfRlIN2 Dopo la passegiata facciamo colazione ed alle 9 partiamo in direzione deserto del Namib. Oggi dobbiamo fare circa 350 km il 90% dei quali su strada bianca, la maggior parte in buono stato anche se non mancano dei pezzi in cui si balla un bel po’ soprattutto nel tratto finale che non è poi così in buono stato. Oggi si comincia anche a respirare polvere a pieni polmoni … evviva!!! Lasciamo quindi il Lodge e ci immettiamo sulla D 1268 che seguiremo fino all’incrocio con la C20 dove giriamo a destra per riprendere la B1, superata Mariental di nuovo a destra per prendere la C19. La strada scorre abbastanza tranquilla tra qualche sosta, Silvia che fa ginnastica e noi che la prendiamo in giro. Arriviamo a Maltahoe dove ci fermiamo al supermercato. Maltahohe è un centro abbastanza grande (per gli standard namibiani), sono le 12.30 e siccome la scuola è appena finita i ragazzini sono tutti in giro, anzi sono tutti nello spiazzo dove ci fermiamo per cui, mentre Marco si occupa dei viveri per i prossimi giorni, io compro un po’ di lecca lecca e faccio amicizia. I più grandi parlano un po’ di inglese per cui riusciamo a comunicare e tra una parola e l’altra (quanti anni hai, come ti chiami, da dove vieni) si divertono come matti a farsi fare le foto e a riguardarle sulla macchina anche le mamme si mettono in posa: Per pranzo andiamo poco lontano al Maltahohe hotel che ci accoglie così Noi siamo clienti per cui possiamo andare in bagno gratis L’hotel è gestito da una famiglia di origine tedesca ed infatti si può scegliere tra wiener schnitzel o gulash (entrambi ottimi). Durante il pranzo Gianni (che tra l’altro ha anche il brevetto da pilota) chiede se è possibile durante il tour fare un giro in aereo o elicottero, io, anche se so già che staro male, mi accodo idem Anto e detto fatto con una telefonata prenotiamo per domani pomeriggio a Sesriem. Finiamo di mangiare in fretta perché abbiamo ancora un po’ di strada (non eccessivamente bella) da fare e per le 3 max 3.30 dobbiamo arrivare al lodge. Il paesaggio cambia continuamente e la strada peggiora sempre più https://lh3.googleusercontent.com/l-n-nc69p1lWFN9S08Ph- mbAGcTKns2vtCHc3yRXm6g_5lEj9Sd5jDrqkwMPnDzSj8siXvXCirgkKlMCw46b2zd22EZduqgBeZX323V9M81SDLBD3qazaxlRu8MBfKqro5i1PMqMKzVULbo3UuM-Q8gBoPSHZoayKp12skMbnUI-07kU4k5YgYQBp4ZSbsjoJ4vQijiclv3F_6Zj1etA2gHQfzDfwIDN2ju36uQspYIUQt7Ge4Ex0i-BTJSickwcnoIcuTquDmOH44D8k8UAJN8ynBxJAheQhzwu8UonAs2rVfJciEV4yedRjXkLldY7j1EyN_AJOMuOudSi3sX9BFs_4WdYkzPUJRGW9V8GwwnRarP5_YJyRlVs9Ues-WVqfJ-qbY_iuJIoJNBskMQAYrGZfIsWTRr-dUDCoh3K6Z2CXnPq1DfW93mPPxaIUj4DLOvvnP1SqNqLy43ec6_LGrKfu__-ngBr6f2whY57HTI8kDp_Zl3vVSiWkbrIEx14rXBqlCzcRh_LGxejkHSy4AihTOuze5WvqvgL6JHYwzqN6Dwqaxo9ozJjXb3CzZMMZ4LZQ-gq0Rzuu39Y1WO5mhBXZQqG_xDrwGzkbP7B9Maii1PvBxef=w1323-h882-no[/img] Riprendiamo la C19 e fatti un centinaio di km svoltiamo sulla D845 e infine sulla C27 dove in mezzo al nulla ecco Le Mirage Lodge. E’ proprio un miraggio dato che ha un’architettura assolutamente fuori contesto: una sorta di cittadella nel mezzo del deserto …Le camere sono molto belle e grandi ed il paesaggio intorno è da favola. (queste è la vista dal balcone della mia camera) Il deserto del Namib, arido da oltre 80 milioni di anni, si ritiene che sia uno dei deserti più antichi del mondo. Rappresenta una ecoregione di grandissimo interesse per geologi e biologi, con una fauna e una flora costituita in gran parte di specie endemiche altamente adattate a questo ambiente particolarmente ostile. Il territorio del Namib è in gran parte incluso in aree naturali protette, la più importante delle quali è il Namib-Naukluft National Park, che è quello in cui ci troviamo. Ci sistemiamo velocemente in camera ed alle 4 siamo pronti per il giro in quad bike tra le dune. Che dire se non che è stato spettacolare? 2 ore abbondanti nel deserto tra paesaggi mozzafiato che alternavano dune sabbiose e deserto pietroso e poi dopo aver lasciato i polmoni su una duna per arrivare in cima i colori del tramonto … https://photos.app.goo.gl/6l0spZbU7nIkgvQL2 Mi spiace solo che guidando non ho potuto fare troppe foto e la maggior parte le ho fatte col cell, ma va bene così: l’esperienza e l’emozione sono già abbastanza. Se ne avete la possibilità fatelo perchè ne vale davvero la pena!!!!! Dopo una doccia rigenerante per levarsi di dosso gli svariati strati di polvere accumulati nella giornata (se mi vedete abbronzata nelle foto non è vero, è la sabbia!) si cena alle 19.30. Il ristorante è quasi di lusso con cena di 5 portate di buona qualità, alla fine sembra notte fonda ma sono solo le 21 per cui ci concediamo un Amarula (una crema di liquore prodotta principalmente in Sudafrica a base di frutta selvatica e dal sapore di caramello leggermente fruttato, con una gradazione alcoolica di 17 gradi, che non si sentono, fatta con zucchero, panna e il frutto dell'albero denominato Marula, chiamato anche "Albero degli Elefanti" o "Albero del Matrimonio") seduti sotto le stelle cercando ancora la “Croce del sud” (che continuiamo a non vedere nonostante le millemila app sul telefono). Buonanotte! 3 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
oceanomare78 Inviato 10 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 10 Settembre 2017 Bellissime foto 👏🏻👏🏻👏🏻 Io non so più cosa dire, la bellezza dei deserti namibiani mi è rimasta nel cuore ❤️ 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luisa53 Inviato 11 Settembre 2017 Segnala Condividi Inviato 11 Settembre 2017 Sembra che i bimbi siano allenati a mettersi in posa. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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