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SudAfrica & Swaziland 2-17 agosto 2013


yalen86

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SudAfrica e Swaziland

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Ciò non vuole essere un diario, anzi scriverò poco o nulla lasciando parlare le foto, magari integrando qualche informazione e qualche consiglio su cosa avrei fatto (a posteriori) in modo da dare una mano a chi è interessato a fare un viaggio in queste terre, da una parte moderne e avanzate, dall'altra desolate ma fantastiche, molto variegate come paesaggi.

Due settimane non sono bastate: come in ogni viaggio di Avventure nel Mondo purtroppo bisogna fare tutto di corsa, spesso è un assaggio con l'amaro in bocca, ma l'abbiamo tenuti tutti in conto fin dalla partenza.

E' stato un viaggio fantastico, con un gruppo molto coeso e simpatico (ovviamente qualche mina pronta a scoppiare c'era, me compreso) con alcuni interessi in comune, ma anche diversi. Mi ritengo fortunato ad aver conosciuto un gruppo così e un coordinatore veramente tranquillo e preparato; il mio rammarico purtroppo è il non avere avuto abbastanza tempo per me stesso, per pensare e riflettere in solitudine, avere quei dieci minuti in più per fare delle belle foto o ancora meglio per vedere quelle due-tre cose a cui ho dovuto tristemente rinunciare per mancanza di tempo e perché non interessava agli altri. Ma purtroppo questa è una cosa che ben sapevo già prima di partire: quando siamo in un gruppo (di 16 persone peraltro) bisogna fare sacrifici.

Il 2013 era cominciato veramente male, un lutto familiare e un grave problema di salute di mio padre oltre alla carriera universitaria che ha subito un rallentamento.

Questa dura premessa (perché la vita sa essere dura) mi ha spinto a programmare un nuovo viaggio, un qualcosa che mi facesse pensare “ho un obiettivo piacevole all'orizzonte”.

Avevo tante idee, un ritorno in USA nel cassetto.. ma soprattutto quest'anno ero da solo. Il mio compagno di viaggi mi aveva gentilmente chiesto di rimandare il viaggio americano alla sua laurea (gli mancano solo due esami) e in questo momento non poteva prendersi la briga di partire liberamente. Avevo già conosciuto Avventure nel Mondo solo per “sentito dire”, ma due cose mi avevano frenato: i tempi a rompicollo e i prezzi, se non qualche recensione negativa su alcuni coordinatori non preparati (ma questo si risolve parlandoci, facendosi conquistare dalle impressioni). Inoltre due parole con Paola-Fagianella mi avevano fatto sempre prendere più piede verso questa possibilità: un viaggio di gruppo.

Come già detto: le idee erano tante.. il Perù (un ritorno di Sudamerica insomma), il SudAfrica e l'Oriente.

Scartai ben presto l'Oriente in quanto quasi sempre colpito da un clima afoso in estate e a volte colpito dai Monsoni e in seguito scartai il Perù. Inoltre aumentava sempre di più la “scimmia” del Sudafrica dopo aver letto alcuni diari, quello di Giulia79 soprattutto. Parlai tramite Facebook con i coordinatori del Sudafrica Discovery (da 17 giorni) e quello del Sudafrica (da 23 giorni) e dopo uno scambio di parole con lei al raduno Tuscany e con la buonissima Fagianella mi convinsi per il Discovery: una settimana in meno per scongiurare eventuali stragi di persone antipatiche nel gruppo, ma soprattutto l'età media più bassa, solo giovani, giovani fuori ma anche dentro.

Per il mio compleanno ecco fatto mi iscrissi al Sudafrica Discovery, poi non erano altro che due mesi di attesa. Due mesi che passarono in fretta.

Evito di parlare di prezzi almeno con precisione, un po' perché non li conosco per quanto riguarda alberghi e cene varie in quanto pagava sempre il coordinatore con la cassa comune. Diciamo che per gli alberghi c'è stata una media di 20 Euro a persona a notte, alcuni alberghi anche 30. Le cene costavano anche molto meno, anzi con una cena da 20 Euro scoppiavi.

Un po' ha giocato anche il cambio molto favorevole Euro – Rand Sudafricano 1 a 13,20.

Gli spostamenti sono stati effettuati con due minibus da 8 posti ciascuno (spiegherò quali in seguito) e con un volo interno fra Durban e Port Elizabeth, veramente necessario. Il viaggio Sudafrica da 23 giorni in pratica non ha il volo interno ma in quei 4-5 giorni in più deve fare 1000 km di macchina oltre a visitare il Lesotho e il Drakensberg, posti senz'altro fantastici, ma mi sento soddisfatto di aver fatto la mia scelta: i km sono stati veramente tanti!

Il piano voli a detta di molti era perfetto, a me è piaciuto veramente poco, poi spiegherò i perché.

02 agosto: Roma - Cairo (Egyptair) 18.30 - 21.45

02agosto: Cairo - Johannesburg (Egyptair) 23.00 - 07.05 (+1)

11 agosto: Durban - Port Elizabeth (British Airways - Comair) 06.55 - 08.05

17 agosto: Cape Town - Johannesburg (South African Airways) 15.10 - 17.10

17 agosto: Johannesburg - Cairo (Egyptair) 21.45 - 05.40 (+1)

18 agosto: Cairo - Roma (Egyptair) 09.35 -13.00

1) la Egyptair l'ho usata nel mio viaggio in Egitto nel 2009: una compagnia che accumulava ritardi su ritardi, aerei piuttosto vecchi e equipaggio piuttosto antipatico, cose che si sono confermate in questo viaggio. A parte la tratta Roma – Cairo – Roma che si è rivelata nella norma, i voli notturni si sono rivelati degli autentici incubi: aerei vecchi, posti mooolto stretti e senza intrattenimento personale a bordo.

2) La situazione politica a IlCairo destava qualche preoccupazione a tutti: rischio che venisse cancellato il volo o eventuali ritardi.. cose che sono state fortunatamente scongiurate.

Passaporto: sia in Sudafrica che in Swaziland il visto si ottiene all'entrata del Paese (in realtà è solo un timbro), sono richieste due pagine consecutive libere (il perché non l'ho capito), fatto sta che a Il Cairo controllavano se i passaporti avessero i suddetti requisiti.

Veicoli: i mezzi sono stati dei minibus a 8-9 posti, in particolare un Mercedes Vito (piuttosto vecchiotto) e un Volkswagen Kombi (che ho guidato io) nuovissimo con soli 800km all'attivo, entrambi col cambio manuale. La guida ovviamente è a destra e il cambio manuale destava qualche problema di coordinazione, ma dopo due giorni ci si fa l'abitudine e l'occhio.

A Port Elizabeth invece abbiamo ritirato due Hyundai H1 superaccessoriate (sensori parcheggio, interni in pelle e cambio automatico) di una comodità assurda con circa 30mila km all'attivo.

L'agenzia di noleggio assegnataci è stata l'Avis (penso che ne esistano altre di economiche, sul posto c'erano anche EuropeCar e Alamo). Nulla da dire se non che alla consegna a Cape Town ci hanno fatto pagare un giorno in più per averla consegnata con mezzora di ritardo e volevano farci pagare un graffio su una fiancata anche se avevamo la franchigia zero solo per il semplice fatto che a Port Elizabeth nella fretta non avevamo controllato se c'erano ammaccature o graffi.

Abbiamo preso pure i navigatori (costo mi pare 70 Rand al giorno).

La patente internazionale, secondo il sito di ViaggiareSicuri, è necessaria. Noi per sicurezza l'abbiamo fatta (per via delle varie assicurazioni) ma non ce l'hanno mai chiesta, nemmeno ai vari controlli e per le multe.

La guida in Sudafrica è relativamente facile: i problemi possono capitare di notte visto che i sudafricani sono piuttosto spericolati, a volte guidano a fari spenti e inoltre molta gente attraversa le strade (e anche le autostrade) oltre a camminare a bordo strada. Insomma visto che sono neri, al buio non li vedi!

In linea generale i limiti sono di 50 km/ora in città, 100/120 km/ora nelle principali strade e nelle autostrade, 50 Km/ora nei parchi (40 a Mlilwane), 40 km/ora nei tratti sterrati (salvo diversamente segnalato). Fortunatamente la segnaletica è in ottimo stato ed indica con precisione le condizioni dell’asfalto e la velocità da tenere. Anche nei parchi spesso sono presenti postazioni con laser, i limiti vanno rispettati rigorosamente. Nello Swaziland il limite è di 80 Km/h sulle strade suburbane e di 60 Km/h nei centri urbani, all’avvicinarsi di un veicolo ufficiale o reale occorre fermarsi.

All’interno del Kruger è severamente vietato scendere dai pulmini al di fuori delle aree appositamente predisposte.

Benzina e Gasolio costano molto meno che da noi: circa 1 euro al litro.

Fuso Orario e Clima: Durante l’estate il fuso orario è lo stesso dell’italia (+1GMT), le ore di luce non sono moltissime, a seconda della latitudine il sole sorge verso le 6,00-6,30 e tramonta alle 18,00-18,30. I negozi chiudono sempre al tramonto, i ristoranti spesso alle 21 erano già chiusi (tranne a Cape Town e Durban).

Il clima è stata una vera incognita e un patimento quando si trattava di fare la valigia. C'è da dire che abbiamo trovato tutte le temperature: appena arrivati a Johannesburg erano 4°C per poi salire sui 18-20°C. Insomma la sera faceva molto freddo e durante il giorno si stava bene. Nel Kruger le minime sono veramente basse (anche 0°C) e le massime toccano anche i 30°C. In Swaziland invece l'escursione termica è minore, massime alte e minime sui 10-12°C.

Nella prima parte del viaggio (fino a Durban) abbiamo sempre trovato sole (tranne all'Umfolozi e a St. Lucia). Nella seconda parte invece, essendo sulla costa, tempo incerto, sole per un'ora poi uno scroscio di pioggia, poi di nuovo sole (insomma un tempo inglese), il tutto accompagnato da tanto vento, anche gelido. Nonostante ciò le temperature erano sui 12-15°C fissi, pochissima escursione tra il giorno e la notte.

In sostanza abbiamo portato sempre pantaloni lunghi e magliette corte nella prima parte del viaggio con qualche felpa; nella seconda parte invece ci siamo vestiti a strati con anche un K-way.

Farmaci e Salute: Non è un paese che presenta rischi particolari ad eccezione della malaria in alcune zone (Kruger e Swaziland), ma essendo inverno le zanzare “sono tenute a bada” dalle temperature notturne.

Io personalmente non ho fatto nessuna profilassi, solo repellenti antizanzara.

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, sono consigliate l'antitetanica e quella contro l'epatite A. Valgono le stesse accortezze in ogni viaggio: evitare cibo crudo, bere acqua imbottigliata ma c'è da dire che il Sudafrica è uno dei paesi con standard igienici più elevati.

Sicurezza: Problemi particolari di sicurezza sono limitati alle grandi città (le aggressioni a Johannesburg e nei grandi centri in pieno giorno sono tutt’altro che rare). Non uscire mai di sera da soli, non avventurarsi mai in luoghi isolati e deserti, né da soli, né in compagnia. Evitare i quartieri commerciali delle grandi città di notte e nei week-end. Nelle grandi città e zone limitrofe non guidare mai dopo il tramonto o prima dell’alba e con i finestrini aperti. Chiudere sempre le portiere a chiave e non lasciare l’auto in zone incustodite o isolate. Non lasciare oggetti di valore sui veicoli.

È meglio lasciare a casa gioielli, anche semplici, orologi di valore e quant’altro possa attirare l’attenzione. A macchine fotografiche e videocamere ovviamente non si può rinunciare: cercate di stare ben attenti...Soldi, biglietto, passaporto e carte di credito ben nascosti addosso e internamente, mai in tasca o nello zaino. I sistemi migliori sono le tasche cucite internamente e le cinture sotto-pantaloni, a pelle. Sconsigliati i marsupietti esterni. Basta un po’ di accortezza e di buon senso per allontanare i pericoli, senza vivere la cosa in modo ossessivo, e per non rovinarsi la vacanza. È consigliato girare sempre in gruppo.

Valute e Cambi: La valuta sudafricana è il Rand (ZAR). Noi abbiamo trovato un tasso favorevole: 1 Euro = 13,20 Rand. Oltre che presso i cambiavalute (attenzione alle commissioni) e sportelli bancari (procedure lente) si possono ritirare soldi presso gli sportelli bancomat, o con carta di credito (commissioni elevate) o con circuiti tipo cirrus o maestro (l'importante è che siano abilitate per il prelievo all'estero). Vi sono Bancomat praticamente ovunque, anche dentro i parchi. Le carte di credito internazionali (Visa, Master, American, Diners ecc..), sono sempre accettate.

Se ritirate al bancomat non fatelo mai da soli, sempre con qualcuno che vi guarda le spalle e preferite gli sportelli dentro ai negozi o supermercati a quelli sulla strada. Nello Swaziland la moneta è il Lilangeni (abbreviato E) che è equiparata al Rand sudafricano ed ha gli stessi tassi di cambio. Dal momento che i Rand sono accettati come moneta corrente nel paese, non vi è motivo per cambiare. Ricordarsi, però, al rientro in Sudafrica di riconvertire gli eventuali Lilangeni in possesso che non possono essere usati in Sudafrica.

Telefoni ed elettricità: Molto conveniente, anche per chiamare l'Italia, acquistare una ricaricabile locale. Lo svantaggio è il portare un secondo cellulare. Le schede si comprano per pochi Rand e si ricaricano una volta esaurite come da noi. Noi ne abbiamo comprati diversi per poter navigare su internet, chiamare l'Italia a pochi centesimi al minuto oltre che per effettuare le varie prenotazioni sul posto.

La wifi è disponibile pressoché ovunque negli alberghi e locali (nei parchi no).

L'adattatore del Sudafrica è difficile da trovare in Europa o almeno costa caro. Si acquista tranquillamente sul posto nei supermercati o nelle stazioni di servizio a 10 Rand (meno di un Euro). Evitate di acquistarlo in aeroporto!

Se avete altre domande: chiedete! : Wink :

Ora partiamo con l'itinerario: i primi due giorni saranno senza foto perché esclusivamente di viaggio. Evito di fare nomi e non pubblicherò le loro foto (ci sono su Facebook) per motivi di privacy, un po' anche perché è uno sbattimento chiedere a tutti se sono d'accordo ad essere pubblicati sul forum.

2 agosto: Firenze – Roma – Cairo – Johannesburg

La notte prima del viaggio, come al solito, non dormo. Mi giro e rigiro nel letto.. e gli effetti (o i guai) si vedranno).

L'appuntamento è alle 15.50 all'aeroporto di Fiumicino (per quelli che partono da Roma.. chi parte invece da Malpensa li conosceremo a Il Cairo).

Io conoscerò subito una ragazza alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, dove prenderemo l'Italo per Roma Tiburtina. A Tiburtina conosceremo un ragazzo di Perugia e il Coordinatore che ha preso un regionale da Arezzo.

All'aeroporto di Roma Fiumicino poi conosceremo il resto del gruppo (tre ragazzi di Napoli).

Il volo per il Il Cairo parte in orario, con qualche preoccupazione per ciò che troveremo a IlCairo. La Egyptair si rivela per quella che è: un misero mezzo di trasporto.

Al Cairo facciamo conoscenza con il resto del gruppo che proveniva da Milano e ci imbarchiamo sull'A330-200 per Johannesburg.

I controlli sono pressoché inesistenti.. mettevi i bagagli a mano nel metal detector e i poliziotti parlavano fra loro senza nemmeno guardare il monitor.

Il volo, come già detto è un vero incubo: l'aereo come decolla trova subito le turbolenze per tutta la durata del volo (almeno fino al confine con lo Zimbabwe.. non sia mai che Mugabe abbia preteso bel tempo sul suo territorio). I posti sono veramente stretti, senza monitor personale, ero seduto proprio davanti ai bagni per cui non potevo nemmeno reclinare il sedile ed inoltre ogni tanto arrivava qualche “zanfata” di mostri biologici provenienti dal bagno e tutto ciò mi porterà in Sudafrica praticamente distrutto!

Le hostess al momento dell'atterraggio si prodigano di "profumare" tutto l'aereo con degli spray.. fino a farci lacrimare gli occhi e tossire : censored :

Scopriremo poi che era una specie di antipulci : Eeek :

3 agosto: Johannesburg – Graskop

Atterriamo (finalmente) a Johannesburg. Nello stesso tempo atterrano pure voli provenienti dalla Cina, Korea e India per cui i controlli saranno interminabili. In prossimità del poliziotto c'è una televisione con una telecamera termica, me la puntano, io mi vedo con la faccia rossa e arancione, suona qualcosa (forse un allarme) il poliziotto confabula con una donnona nera, la donnona nera viene minacciosa verso di me, mi prende il passaporto e mi fa cenno di seguirla. Mentre vengo accompagnato per “non so dove” mi fa domande a secco e velocemente, non riesco a capirla e ciò fa aumentare la mia ansia anche perché lei si faceva più severa; camminando camminando ad un tratto vedo un cartello “Departures” e lì mi viene la paura di venire rimpatriato, ma mi fa entrare in un “medical center” dove ci sono tre ragazze nere tutte avvolte in un plaid e davanti una stufetta elettrica, molto più comprensive e comprensibili, le quali mi chiedono che sintomi avessi (nessuno, neanche sapevo di avere la febbre), mi misurano quindi la temperatura (avevo 37,8) e mi chiedono quali Stati avessi toccato negli ultimi dieci giorni, specificando che temevano un principio di Febbre Gialla : Eeek : ma alla mia conferma del non essere passato in Zambia e Malawi, tranquillizzate mi fanno firmare una delibera e mi riaccompagnano al controllo passaporti.

Subito dopo i controlli ritiriamo i bagagli e cambiamo l'equivalente della cassa comune (circa 500 Euro) in Rand. Ci fiondiamo poi ad acquistare le sim sudafricane e all'Avis per il noleggio auto.

Le formalità di consegna delle macchine sono veramente lunghe: io mi propongo come guidatore principale con condizione di avere un guidatore aggiuntivo (non me la sono sentita di fare 6000 km tutti da solo) per cui usciremo dall'agenzia a mezzogiorno circa. Mi affidano quindi un Wolkswagen Kombi, bianco, nuovissimo con soli 800km. Sistemiamo i bagagli, impostiamo il navigatore e via!

Al primo stop (sempre dentro il parcheggio dell'autonoleggio) mi fermo e guardo nello specchietto sinistro per verificare il sopraggiungimento di macchine da sinistra. Vado neanche 20 metri che un poliziotto ausiliare del traffico mi fa cenno di fermarmi a lato: insiste nel volermi fare la multa solo perché non mi “ero fermato bene”. Chiedo spiegazioni in quanto mi ero fermato proprio prima della linea di stop e guardavo nello specchietto. Lui specifica che non avevo mosso la testa, quindi non poteva sapere se guardavo realmente nello specchietto, insomma dovevo muovere la testa in tutte le direzioni. : Blink :: Eeek :

Mesto mesto chiedo come fare per pagare la multa: prenda la prima a sinistra, poi a destra, poi di nuovo a sinistra, ancora a sinistra bla bla altri 3 km e di nuovo a destra bla bla. Io me lo faccio ripetere altre tre volte e lui, alla fine, rassegnato, strappa la multa e ci fa: No problem, go!

L'impatto con le strade di Johannesburg è traumatico: traffico traffico traffico. I guidatori sudafricani sono spericolati e guidano molto veloce aggiungendosi la mia stanchezza e palpebra calante.

Prendiamo la N12 in direzione Sabie per Graskop dove abbiamo il primo pernottamento dove arriveremo dopo circa 4 ore.

Graskop, come Sabie e Pilgrims Rest sono paesini strategici per la visita della zona del Blyde River Canyon.

Pernottamento al Panorama View Chalets: spettacolare, dei cottages con due o tre letti, bagno privato, pulito, con vista sul Blyde River Canyon, colazione abbondante compresa. C'è pure la piscina ma viste le temperature proibitive non abbiamo fatto il bagno. Forse causa febbre è stata l'unica notte in cui ho patito veramente il freddo.

Per le foto rimando il sito in quanto io non ho avuto occasione di farle, al mattino presto c'era un po' di foschia.

http://panoramaviewchalets.co.za/

Voto: 7/10

Per cena andiamo al Canimambo Restaurant che offre cucina Mozambicana. Locale molto carino e accogliente. Veramente tutto buono.

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Parere personale sull'organizzazione: Con giorni in più a disposizione avrei visitato Johannesburg e Pretoria, dicono che meritino una visita e che siano carine (almeno rispetto a Cape Town).

KM percorsi: 369 km

KM totali: 369km

Infatti... me ne dimenticavo..

Itinerario:

2 Agosto: Roma - Cairo - volo

3 Agosto: volo - Johannesburg - Graskop

4 Agosto: Graskop - Blyde River Canyon - Orpen Gate

5 Agosto: Orpen Gate - Kruger National Park - Pretoriuskop Camp

6 Agosto: Pretoriuskop Camp - Kruger National Park - Malelane

7 Agosto: Malelane (RSA) - Mlilwane Wildlife Sanctuary (Swaziland)

8 Agosto: Mlilwane Wildlife Sanctuary - Manzini - Hluhluwe Imfolozi Game Reserve (RSA)

9 Agosto: Hluhluwe Imfolozi Game Reserve - Hluhluwe

10 Agosto: Hluhluwe - St. Lucia - Durban

11 Agosto: Durban - volo - Port Elizabeth - Storms River Mouth Tsitsikamma National Park

12 Agosto: Storms River Mouth - Knysna (Garden Route) - Witsand

13 Agosto: Witsand - De Hoop Nature Reserve - Cap Agulhas - Hermanus

14 Agosto: Hermanus - Betty's Bay - Stellenbosch

15 Agosto: Stellenbosh - Cape Town

16 Agosto: Cape Town - Cape Point - Cape of Good Hope - Simon's Town - Cape Town

17 Agosto: Cape Town - volo - Johannesburg - Cairo

18 Agosto: Cairo - volo - Roma.

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Stavo proprio aspettando questo diario! :grin::clap:

Tra l'altro il Sudafrica, la Tanzania e zone limitrofe sono tra le mie prossime mete quindi leggerò con particolare attenzione, specie quello che riuscirò a leggere tra le righe. :smile:

L'antipulci... questa esperienza mi manca! :lol:

Hai fatto bene ad insistere per il guidatore aggiuntivo. A parte il fatto che non è giusto che uno si sorbisca da solo tutti quei kilometri, è fondamentale avere uno o possibilmente anche due autisti aggiuntivi. Se dovesse capitare (faccio le corna!!!) che il conducente principale si fa male e non può più guidare (vedi io in Florida che mi sono rotta un dito della mano), che si fa?? Mica si può rimanere fermi, nè si può guidare "fuorilegge", nè si può fare una deviazione di chissà quanti kilomentri per ritornare all'autonoleggio a modificare il contratto. : nonono :

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Per "l'antipulci" è vero.. è richiesto dalla legge sudafricana. In particolare è un disinfettante e disinfestante. : Wink :

Per quanto riguarda i guidatori aggiuntivi, esattamente per lo stesso motivo che hai detto tu. Io sono un guidatore resistente, ho fatto Pisa - Calabria (1000 km da solo in un giorno) ma in quel momento avevo 7 persone con me, ero stanchissimo e mai avrei voluto rischiare.

L'ho messo come condizione un po' perché gli altri non volevano mettere la carta di credito ed essere guidatori principali (c'era stato un sondaggio su FB per chiedere chi volesse essere il guidatore principale e a parte il coordinatore nessuno voleva farlo).

Inoltre c'erano quelle due persone che non hanno voluto dividere i costi della patente internazionale (capirai 80 euro divisi in 16 persone) e volevano risparmiare il più possibile. Vabbé : Wink :

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4 Agosto: Graskop – Blyde River Canyon – Hoedspruit.

Viste le due notti di poco sonno, ci viene concesso di dormire fino alle 7,30 e davvero è tardi! Soprattutto perché in un gruppo ci sono sempre quei due-tre ritardatari (che verranno sgridati e presi in giro), ma giustamente avevamo bisogno (io soprattutto) di riposarci.

Colazione nella reception dove c'è una piccola sala da pranzo con tavolini con vista sul bel panorama (anche se a quell'ora c'è un po' di foschia). Facciamo incetta di salumi, formaggi, caffé, cereali e pane e marmellata.

Partiamo seguendo l'unica strada che attraversa il Blyde River Canyon, il terzo canyon più grande del mondo (dopo il nostro Grand Canyon e il Fish River Canyon in Namibia). La strada è piena di viewpoints e punti panoramici che invoglierebbero a fermarsi ogni 5 minuti. Il tempo purtroppo è poco e quindi non riusciremo a vedere tutto, ma ci limiteremo alle cose principali.

Facciamo una prima sosta a Pilgrims Rest, paesino minerario con case in lamiera, carino ma acchiappaturisti. Qui troviamo il Royal Hotel in stile vittoriano e da vedere ci sarebbe il cimitero (cosa che non abbiamo visto). Qui sbattiamo il muso per la prima volta con le condizioni tristi dei neri sudafricani, cercano di venderci noci di macadamia e souvenirs per pochi rand, i bambini inscenano un teatrino con un costume da spaventapasseri.

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Lasciamo un obolo e fuggiamo via per il primo viewpoint che troviamo sulla strada: The Pinnacle.

The Pinnacle è una formazione rocciosa alta circa 30 metri che si staglia sul folto della foresta. Lì troviamo anche un piccolo torrente che cade a formare una cascata.

I Viewpoint al contrario degli USA qui si pagano, a seconda dei posti 20 Rand a minibus o a volte 50 Rand.

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La sosta successiva è la God's Window ma ci dice poco; continuando a salire gli scalini che portano alla “finestra” ci imbattiamo in una piccola Rain Forest molto caratteristica, piena di muschio e alberi cadenti.

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Ci fermiamo poi alla Berlin Fall.

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Prossima meta sono le Bourke's Luck Potholes, formazioni cilindriche di buchi, perfettamente rotondi, scavati nella roccia dalle acque dei fiumi Blyde e Treur, che formano spumeggianti cascate. Ammetto che tutto ciò mi ha ricordato il South West, non sembrerebbe nemmeno di essere in Africa!

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Al parcheggio facciamo pure conoscenza con un babbuino che rovista nella spazzatura. I babbuini sembrano innocui ma in realtà sono piuttosto aggressivi. L'ultimo giorno racconterò una disavventura : Chessygrin :

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Verso le 15,30 decidiamo di fermarci lungo la strada per mangiare qualcosa: un cartello indica un punto di ristoro sulla riva del fiume che offre cucina tipica sudafricana, si tratta del Boskombuis, che offre soprattutto cucina alla brace, patate e verdure, il tutto sotto tettoie di canne con vista sul fiume. Uno spettacolo. Pure il cesso è con vista, anche se ti viene il dubbio se i rifiuti biologici vengano o meno scaricati nel fiume che poi puntualmente finiscono sulle stoviglie che verranno lavate con l'acqua proveniente dal fiume stesso.

Il fatto che non mi sia preso una dissenteria fulminante mi fa dedurre che sia abbastanza igienico. Molti non erano d'accordo e un ragazzo (che si era portato addirittura mezza valigia di farmaci) ipocondriaco si rifiuta pure di mangiare.

Come servizio sono lenti, ma il cibo è veramente buono. Per colpa della lentezza ci toccherà saltare le attrazioni successive come i Rondavels e le Echo Caves che chiudevano alle 17 (comincia già a fare buio).

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Il cesso con vista

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In vista dei pericolo che il buio può riservare (i neri che attraversano come gatti neri e li vedi solo quando sorridono nel buio... ok questa è cattiva : Chessygrin : ) decidiamo di spostarci verso il luogo del pernottamento, il più vicino possibile a un'entrata nel Kruger.

La scelta, dopo diverse telefonate, ricade sul Cheetah Inn che si trova in una riserva privata a Hoedspruit, a pochi km da Orpen Gate.

Pernottamento: Il Cheetah Inn è in puro stile coloniale, con bungalows e bracieri sparsi. I letti hanno addirittura la tendina antizanzara. Qui è stata l'unica volta che ho dormito da solo.

Qui abbiamo assaggiato un ottimo dolce al cioccolato e mele con crema chantilly. Ancora me lo sogno di notte.

La cena era in compagnia con i pipistrelli e volpette volanti che svolazzavano sui tavoli. Fantastico! : WohoW :

Voto: 8/10

http://www.cheetahinn.com/

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KM percorsi: 145 Km

KM totali: 514 km

Parere personale: Per la zona del Blyde River Canyon in genere è meglio dedicargli due giorni pieni. Ci sono tante altre cose da vedere come le Mac Mac Falls, le Lisbon Falls e le già dette Echo Caves, The Rondavels e altri Viewpoints.

Dall'Italia abbiamo prenotato qualcosa.. dico qualcosa proprio perché per una regola di Avventure nel Mondo, non si può più prenotare dall'Italia se non tramite loro (e infatti ci vogliono guadagnare sopra). Forse Fagianella sa spiegare meglio.

Fatto sta che Avventure combina un grande pasticcio: un mese prima della partenza avevamo chiesto di prenotare due notti a Skukuza (nel Kruger) considerati "centrali", che centrali alla fine non sono, in modo da poter partire da Phalaborwa per poi scendere attraverso la direttrice del Parco toccando i vari campi (come l'Olifants che dicono sia spettacolare). Avventure sembra che non abbia rispettato i tempi richiesti per fare il bonifico (48h) con conseguente cancellazione della prenotazione. Morale della favola: Skukuza si è ritrovata piena e abbiamo potuto prenotare solo al Pretoriuskop Camp ancora più a sud. Visti i limiti di velocità molto bassi e le restrizioni di orario (bisogna entrare nei campi solo dalle 6.00 alle 18.00, pena sanzioni o rifiuto all'entrata) abbiamo dovuto rivedere un po' il programma: entrare nel Kruger un po' più a sud (da Orpen Gate) per poter fare meno km e con più tranquillità.

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E bravo Alessio aspettavo il tuo diario!! Che bello il Blyde River Canyon, noi purtroppo abbiamo avuto sfortuna con il tempo e abbiamo visto...parecchia nebbia!! Seguirò questo diario per riverire le belle sensazioni che mi ha regalato la nostra prima avventura africana..

e...complimento per le foto!! :clap::clap::clap:

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Bellissimo!!

Ti spiego in breve la questione delle prenotazioni. Come sai, tu acquisti da AnM un pacchetto che non comprende i pernottamenti e le cene. L'iniziativa di prenotare non può essere presa da nessuno che non si voglia anche assumere il carico di eventuali forfait. Per esempio, il kruger è un parco che va pagato in anticipo al momento della prenotazione. Se il coordinatore pagasse, ad esempio, 300 euro per una stanza e all'ultimo momento 1, 2, 3, o x partecipanti, per motivi loro (lutto in famiglia, malattia, imprevisti, etc) non partono più per il viaggio, i soldi che il coordinatore ha anticipato chi glieli ridà?

Tu hai visto che fanno storie per pagare 7 euro per la patente internazionale, figurati chiedere i soldi a chi non è manco partito per una cosa di cui non ha usufruito!

Se un partecipante dà forfait, paga una penale relativa al pacchetto che ha acquistato, non alle iniziative prese dal coordinatore con il quale non c'è alcun tipo di contratto.

Per questo, in casi particolari (vedi a me a Edinburgo durante il festival, o il Kruger) la prenotazione la fa l'agenzia che aggiunge i soldi anticipati nel saldo del pacchetto che acquisti. Se il prezzo del pacchetto era 100 euro, si aggiunge la prenotazione e diventa 110 euro, giusto per fare un esempio, così se il partecipante disdice, la prenotazione resta onorata.

Spero di essermi spiegata. Non lo fa per guadagnare ma per tutelare il gruppo. La negligenza invece di far scadere le 48h, pur volendo trovare tante motivazioni, resta colpa loro (o del coordinatore). :smile:

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Allora, non voglio certo mettere in cattiva luce Avventure o il coordinatore. Tutto può essere successo come pure che sono state fatte tante prenotazioni nello stesso momento al Camp di Skukuza per cui la nostra ce l'hanno annullata perché fatta diciamo troppo tardi. Non so se quindi la faccenda delle 48 ore fosse una scusa di SanParks (South African National Parks.. come Xanterra) per confermare la prenotazione ad altri o se effettivamente Avventure non ha rispettato i tempi per fare il bonifico, avendo il coordinatore fatto la prenotazione e girato gli estremi per il bonifico all'agenzia. Non so se mi sono spiegato : Wink :

Avevamo prenotato pure dentro il Parco dello Tsitsikamma allo Storms River Mouth, anche questa cancellata da SanParks per lo stesso motivo.. ma poi siamo riusciti a recuperare la prenotazione.

Comunque ho capito bene i motivi per cui è vietato prenotare da casa.. anche se alcuni del gruppo mi avevano spiegato per via del redditometro.. cioè che alla fine il coordinatore pagava con la carta di credito un totale anche di 500 euro che poi avrebbe dovuto ricevere in contanti.. insomma una cosa poco trasparente.

Non ho capito la signora bionda.. se è quella con accanto la ragazza di colore.. è la "cuoca" del Boskombius sulle rive del fiume. Non è una del gruppo.. avrà 70 anni anche se era molto spigliata : Chessygrin :

Le vertigini eccome se le soffro! : Chessygrin :

Il segreto sta nel non guardare mai sotto.. e poi è tutta prospettiva nelle foto.. :lol:

Stai parlando addirittura con quello che si è rifiutato categoricamente di dormire al secondo letto del letto a castello.. : CoolGun :

Bellissimi posti , peccato che siano nella parte sbagliata del globo :lol: (ma questo e' un mio problema)

Per i babbuini, in effetti ho visto qualche documentario...sono incazzosi : Eeek :

E invece l'altra parte del globo è fantastica.. sembra che ci siano più stelle : Chessygrin :

Per i babbuini.. c'è appunto il consiglio di tenere chiusi i vetri delle macchine.. proprio per questo ce lo siamo trovato dentro con tanto di piccolo aggrappato.. ma racconterò meglio al momento giusto : Chessygrin :

Sensazione mia: le foto mi sembrano più belle su FB.. qui non so perché ma sono molto più piccole e meno luminose o nitide.. : Blink :

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:lol::lol::lol:

Comunque sto sempre correggendo queste pagine.. infatti ho aggiunto altre foto, una specie di collage per "abbellire" (si certo.. uno sputo : Chessygrin : ) la copertina.. e infine ho messo il voto (personale) agli alberghi non sapendo come inserire le stelline come fa Dariuz. : Wink :

Poi caricherò la prima giornata nel Kruger.

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5 Agosto: Hoedspruit – Kruger National Park – Pretoriuskop Rest Camp.

Il fatto che ci siano dei limiti di orario per circolare nel Kruger (dalle 6 alle 18) ci obbliga ad alzarci alle 4 del mattino in modo da essere operativi alle 5.

Facciamo colazione con i cestini che ci ha dato gentilmente il proprietario del Camp (si è pure prodigato a salutarci a quell'ora) e partiamo per Orpen Gate, una delle entrate ovest del Kruger.

L'alba a queste latitudini è veramente fantastica.

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Arrivati ad Orpen facciamo il “check in”, ovvero paghiamo l'entrata per due giorni e prenotiamo il Safari all'alba del giorno dopo che parte dal Pretoriuskop, ci spiegano che non possiamo assolutamente uscire dall'auto se non dentro le piazzole recintate (ma dove??) o nei vari Camp, se succedeva qualcosa di chiamare un numero e i ranger sarebbero accorsi.

Per il motivo elencato nella giornata precedente, abbiamo deciso di entrare da Orpen e saltare quindi il Camp Olifants che si dice sia spettacolare, per arrivare nel tempo limite al luogo del pernottamento.

Qui scriverò poco in quanto si tratta più che altro di avvistamenti lungo la strada asfaltata: giraffe, zebre, kudu, facoceri, elefanti che cagano, boia quanto cagano.. e pure la strada è piena di cacca.. tanta cacca.. così tanta cacca che se non la pesti porta fortuna (si al contrario). Ogni tanto abbiamo fatto i loop su strade sterrate che portavano a pozze d'acqua dove trovavamo animali ad abbeverarsi.

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L'allegra famiglia.

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una delle mie preferite

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Facciamo conoscenza con un uccello rarissimo, l'Hornbill (o almeno al desk del Camp c'erano manifesti che invitavano a segnalarne l'avvistamento in quanto a rischio di estinzione).

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Foto altamente scandalose.. se siete deboli di stomaco.. le prossime tre foto saltatele : Chessygrin :

è capitato più volte che gli animali si girassero e si facessero vedere mentre defecavano nei momenti delle "mitragliate fotografiche" : Eeek :

Un po' per prenderci in giro.. :shock:

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Certo non mi sarei mai immaginato che un elefante potesse attraversare la strada a 50 metri da noi e caricarci, senza rincorrerci. Un maschio insieme a delle femmine con i piccoli che volevano attraversare per abbeverarsi: le femmine con i piccoli sono rimasti titubanti, mentre il maschio, coraggioso, ha attraversato, si è abbeverato e poi è ritornato dalle femmine.. ma prima si è fermato un po' in mezzo alla strada a scrutarci, ma all'improvviso drizza le orecchie e fa una mega soffiata sollevando la polvere. In quel momento spaventatissimo ingraniamo la retromarcia e facciamo qualche centinaio di metri all'indietro, con la paura che l'elefante ci rincorresse infastidito.

Purtroppo non ho foto del momento cult (solo durante l'abbeverata) in quanto ero impegnato a fare retromarcia :???:

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Proseguiamo la direttrice e ci fermiamo a Skukuza per comprare qualche spuntino e proseguiamo per Pretoriuskop dove arriveremo verso le 17,30.

Prendiamo possesso dei nostri bungalows, una doccia veloce e andiamo a cena alle 19 al ristorante del Camp dove fanno degli ottimi hamburgers.

Due chiacchiere e poi a nanna in vista della levataccia che dovremo fare per il safari.

Parere personale sul Camp: i bungalows sono essenziali, puliti, non certo grandi dei letti comodi e un bagno privato. A me è capitato il bungalow da 4 letti e si stava un po' stretti ma siamo stati ugualmente bene. La stanchezza accumulata ha aiutato.

La cena come la colazione sono state ottime e abbondanti, anche se non a buffet.

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Voto complessivo della struttura: 7/10

Km percorsi: 300 km

Km totali: 814 km

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