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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 04/02/2020 in tutte le aree

  1. Altrimenti denuncia lo smarrimento ai carabinieri e in un mese ha la patente nuova... Sulla mia vecchia patente cartacea non si leggeva la data di scadenza, me l'ha consigliato direttamente l'agenzia a cui mi ero rivolto per il duplicato.
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  2. Prova a salvare in PNG, non si sgrana come il JPG
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  3. Già l'ho trascinato su dato il suo terrore per l'altezza.... Poi c'era da scegliere tra le fisse e le swinging.... Sono stati i 10 minuti più divertenti della vacanza......... per me!!!
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  4. GG9 - 26/08 Cape Town – Boulders Beach Penguin Colony – Cape point - Capo di buona speranza – Cape Town Stamattina la sveglia suona presto, il programma di oggi è serratissimo, prevede la visita a due delle zone del Sudafrica che ci rimarranno più impresse: la colonia di pinguini e Cape point. Studiando il percorso da casa avevamo individuato alcune spiagge da vedere lungo la strada e alcune strade panoramiche da percorrere (purtroppo la giornata di oggi sarà nuvolosa e il sole si vedrà solo a sprazzi ). Il nostro primo obiettivo è Hout Bay, un paese che affaccia su una bellissima laguna con un’altrettanto affascinante spiaggia. Parcheggiamo e ci dirigiamo verso il mare a caccia di leoni marini. Avevamo letto che nella zona era facile vederli ma purtroppo non siamo fortunati e ne vediamo uno in lontananza mentre nuota in acqua e uno spiaggiato nella zona del porto che però capiamo essere sfruttato come attrazione con relativo personaggio che chiede soldi per fotografarlo. Fatto un giro per il porto e una passeggiata sulla spiaggia, sicuramente più bella con un tempo più soleggiato, decidiamo di ripartire in direzione Noordhoek beach percorrendo la scenografica Chapman's Peak Drive, una scenica strada panoramica che costeggia l’oceano. Paghiamo il pedaggio e iniziamo il nostro percorso fermandoci ogni tre per due per scattare foto al paesaggio. Hout Bay dall'alto Chapman's Peak Drive Dopo una mezz’oretta arriviamo a Noordhoek beach, avevamo segnato questa spiaggia come degna di nota per la sua lunghezza e per la bellissima sabbia bianca. Anche in questo caso il tempo non è nostro amico e, dopo aver camminato qualche metro, decidiamo di tornare alla macchina a causa del forte vento. Percorrendola, anche se per poco, si nota ancora una volta come cambia il paesaggio in Sudafrica, sembra di essere da tutt’altra parte con queste case che sbucano direttamente sul mare. Incontriamo qualche residente che porta a spasso il cane e ci chiediamo come dev’essere bello e affollato questo posto durante la loro estate (sia mai che prima o poi torneremo!). Ripresa la macchina iniziamo ad essere sempre più impazienti di arrivare a Boulders Beach, un’area nei pressi di Simon’s Town dove risiede una delle più grandi colonie di pinguini sudafricani . La zona è un habitat protetto accessibile pagando un biglietto d’ingresso. Il percorso avviene tramite una serie di passerelle sopraelevate che portano il visitatore a pochi metri da questi splendidi animali. Il primo pezzo del percorso attraversa le aree più verdi dove i pinguini covano le uova mentre le ultime due parti della passerella sono delle vere e proprie terrazze che affacciano sulla spiaggia dove i pinguini sgambettano sulla sabbia e si tuffano nel mare per poi tornare sulla terra ferma. Io sono davvero entusiasta sembro una bambina al luna park non so più dove guardare e ovviamente il quantitativo di foto che scatto è indicibile (anche nello stampare le foto del viaggio mi sono fatta prendere la mano e ne ho stampate almeno 30 dei pinguini, alcune praticamente uguali – ovviamente Luca mi ha chiesto che problemi avessi! ). Dopo esserci trattenuti circa un’oretta con gli amici pennuti cerchiamo un posto dove pranzare a Simon’s Town. Giriamo per la via principale del paesino ed entriamo al “The Lighthouse Cafe” un ristorantino molto carino e super decorato dove i miei compagni di viaggio si concedono dei bei piatti di pesce mentre io mangio una pizza che onestamente devo dire non male. Finita la pausa ristoro, dopo aver girovagato per qualche negozio di souvenir per la classica calamita, ripartiamo alla volta di Cape point. Arrivati all’ingresso di Cape point a me e a Luca sembra di essere tornati negli States; l’entrata all’area avviene tramite dei “caselli” che ricordano un sacco quelli dei ranger americani all’ingresso dei parchi nazionali. Anche qui, dopo aver pagato, ci consegnano la mappa della zona. Come prima cosa decidiamo di visitare il faro di cape point. Per raggiungerlo ci sono due possibilità: un percorso a piedi in salita di circa 20 minuti oppure è possibile prendere la funicolare che, ovviamente, oggi è chiusa per manutenzione. Iniziamo il nostro percorso guardandoci in giro alla ricerca delle scimmie segnalate in tutte le guide e nei diari che abbiamo letto nonché sulla brochure consegnataci all’ingresso. Non ne incontreremo neanche mezza. Arrivati in cima il paesaggio che si apre è stupendo e nonostante il forte vento riusciamo a scattare un sacco di foto. Terminata la contemplazione scendiamo verso il capo di buona speranza non prima di fare una tappa allo shop dove compriamo qualche altro souvenir. Giunti al parcheggio troviamo un sacco di gente in coda in attesa di scattare la classica foto ricordo al cartello “cape of good hope”; ci mettiamo in fila anche noi quando, il solito gruppo di giapponesi corre dietro alla scritta anche se non era il loro turno. Parte qualche imprecazione in italiano fino a quando uno dei turisti giapponesi si scusa nella nostra lingua. Ci racconta di aver vissuto per un po' a Milano quindi, visto che le parolacce sono le prime parole che si imparano di una lingua straniera, avrà capito benissimo il nostro disappunto. Scattata la foto gironzoliamo un po' per la zona e poco dopo risaliamo in macchina in direzione Cape Town. Arrivati al nostro alloggio andiamo a fare una piccola spesa alla vicinissima despar e, una volta comprato il necessario, ci prepariamo per l’ultima sera a Cape Town. Scegliamo di andare al waterfront e dopo aver ricenato al “Den Anker” convinco il gruppone a salire sulla ruota panoramica!!! Io sono una super fan delle ruote panoramiche e voglio salire su tutte quelle che trovo durante i viaggi mentre Luca le odia e infatti trascorrerà i ben otto giri di ruota lamentandosi insieme a Giovanni (anche lui non propriamente fan) della mia grandissima idea . Dopo l’”adrenalinico” giro in ruota torniamo in hotel, domani si parte in direzione Franschhoek. Continua... SPESE DEL GIORNO: pedaggio strada panoramica "Chapman's Peak Drive" 50 Rand accesso "Boulders Beach" 4 persone 36,10 Euro pranzo “The Lighthouse Cafe” 4 persone 770 Rand accesso a Capo di Buona Speranza 4 persone 1.212 Rand spesa 212,48 Rand cena “Den Anker” 4 persone 1.300 Rand ruota panoramica 4 persone 35,62 Euro parcheggio 10 Rand
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