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Grandissimo, provo una profonda ammirazione per quello che hai fatto. Bellissimo anche il diario, coinvolgente e, cosa non da poco, molto onesto..2 punti
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Vi stavo giusto pensando: ricordavo che eravate a big island in questi giorni. Ho visto dei video impressionanti sugli allagamenti dalla parte di Hilo. Noi al momento siamo ad Oahu o ci sposteremo a Kauai dopodomani. Con chi hai fatto l'esclusione da Hanalei per la Napali? Per ora ho visto prezzi altissimi...anche noi abbiamo fatto l'immersione con le mante ma purtroppo non si sono fatte vedere! Bello il view point per la lava: non avendo letto bene ho costretto i miei ad una scarpinata di tre ore di notte per vedere la lava e non si vedeva il punto in cui arriva in mare, però arrivi ad un metro dalla lava incandescente. Sfinente ma bello! È bella da vedere, se riaprono le spiagge, la spiaggia nera a sud dove ci sono le tartarughe che riposano sulla spiaggia2 punti
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Sono sulla vetta d'Africa e non mi sembra ancora vero. Ho coronato un sogno. E seppur strafatto sono davvero felice ed emozionato. Sulla vetta, a rovinare il romanticismo del momento, ci sono davvero tante persone. Troppe persone. Diciamo un centinaio tra scalatori e guide, in coda per fare la foto al cartello. Zuma mi dice, che viste le mie condizioni non staremo in vetta a lungo. Solo qualche decina di minuti. Anche perchè sente che il vulcano sotto di noi è attivo e stare in cima troppo a lungo potrebbe procuraci danni alla vie respiratorie per i gas che vengono liberati dal terreno. Ci mettiamo in coda e io cerco Corrado perchè voglio una foto assieme. Ma Corrado non è incazzoso dietro la folla. Infatti a mia insaputa è in crisi di freddo. Stava bene fino a Stella Point, ma poi si è tolto i guanti, si è raffreddato e non si riesce più a scaldare. Sta male e per questo non è di grande umore. Così non viene con noi in coda e resta in disparte ad aspettarci. Zuma non ha molta voglia di fare la coda e così fa il furbetto e comincia a gridare” spazio! Spaziom c'è una persona che ha una crisi di mal di montagna! Una foto e andiamo via!” ma la gente ci ignora!!! Così dopo un paio di minuti siamo sotto al cartello che ho immaginato decine e decine di volte. Facciamo la foto, io con la mia bandiera, un piccolo asciugamano con il simbolo dei pirati di Cappello di Paglia, Rufy, il mio manga preferito. E Andrea con la birra in mano. In vetta Dopo la foto ci spostiamo e Andrea cerca di compiere la sua scommessa: con un suo amico importatore di birra Schrzbrauw ha scommesso che sarebbe arrivato sulla cima e avrebbe stappato la birra dicendo: “Schwarzbrau! Das bier! Tentativo 1, Corrado alla videocamera con mani congelate: Andrea ci mette vari secondi a stappare la bottiglia per il freddo alle mani e quando deve dire la frasi gli esce solo scwxcbrd dsd br! Ha la mascella bloccata e non riesce a parlare! Tentativo 1 Tentativo 2, io alla videocamera barcollante: tutto bene finche Zuma entra inconsciamente nell'inquadratura Tentativo 3 con io alla videocamera: tutto bene, ma quando mostra la birra è girata!! Niente, scommessa persa! Tentativo 3 Dopodiche Andrea Corrado, Zuma Philippe e Abù ( con delle enormi candele dal naso :D) beveno, io non mi fido, anche perchè cammino già come un ubriaco di mio e mi basta. Io nel frattempo mi sono quasi incredibilmente ripreso. Ho sempre difficoltà motorie e ogni tanto perdo l'equilibrio ma il morale è altissimo. Brindiamo Stiamo per tornare indietro, quando mi giro e vedo che al cartello non c'è più nessuno. Così chiamo Corrado e ci facciamo un paio di foto tutti e tre. Sarebbe stato un cruccio andarcene senza una foto assieme. Secondo passaggio per il cartello Dopichè cominciamo lentamente a scendere. Zuma da istruzioni ad Abù di seguirmi in tutti i movimenti, e di sorreggermi se crollo. Io in realtà col passare dei minuti sto metabolizzando le barrette e sento l'energia che cresce in me. Ogni tanto le gambe si perdono e non mi tengono ma riesco a stare in piedi grazie ai bastoncini. Zuma con Andrea scendono a vedere i ghiacciai da vicino, fuori dal sentiero lungo un pendio. Io vorrei andare ma mi accontento di guardarli da lontano. I ghiacciai qui sono davvero bellissimi. Il Southern è li di fianco a noi con dei muri di ghiaccio alti decine di metri splendidamente imponenti. Tolgono il fiato. E pensare che fra qualche decina di anni non ci saranno più! Ghiacciaio Decken Southern Vista dalla cima Rebmann glacier Andrea e Zuma arrivano al ghiacciaio e lo osservano da vicino; quello è l'ufficio di Zuma e si vede che è al settimo cielo! Io con Corrado, Philippe, e Abù che mi segue in ogni movimento e continua a riperetermi “pole pole mike” ad ogni passo scendiamo ammirando il paesaggio ce ci circonda. Io assaporo e mi godo il momento. Anche se barcollante, è il momento più intenso del viaggio e un po' mi spiace scendere subito. Ma effettivamente nelle mie condizioni sarebbe un rischio protrarmi oltre. Andrea e Zuma rientrano e Andrea, che ha voluto tenere il passo di Zuma risalendo dal ghiacciaio e paonazzo. Andare fuori ritmo per qualche secondo con la scarsa presenza di ossigeno che 'è qui non perdona. Qualche secondo di attesa e poi si riprende. Mentre Corrado è davvero incazzoso e non riesce a riprendersi. Scendiamo incrociando gente che sale, e comincio a vederne più di uno messi molto male. Molto peggio di me, letteralmente trascinati. Mi ci rivedo, e gli auguro buona fortuna. In una mezzoretta scarsa raggiungiamo Stella point, punto dove un ora e mezza prima io ero cadaverico mentre ora sono quasi pimpante. Facciamo la foto al cartello pure qui. Stella point Salutiamo i ghiacciai e la vetta d'Africa. Io dentro di me per un secondo penso che un giorno ci tornerò qui. Chissà. Pronti via e da qui ci gettiamo letteralmente per la parte più ripida della salita che alla luce del giorno ci appare veramente molto ripida. Philippe si butta letteralmente di corsa giù dal pendio seguito a ruota da Andrea e Corrado. Io per un po' ci provo, con dietro di me perennemente Abù che sa dirmi solo Pole pole. Provo a conversare con lui e a spiegargli che sto meglio ma non c'è modo di comunicare. Di corsa Comunque non riesco a scendere di corsa. Sto bene ma ogni tanto le gambe cedono. Così dopo qualche corsetta rallento e scendo col mio ritmo lasciando gli altri correre a valle. Superiamo gente stravolta e a nostra volta veniamo superati da qualcuno più arzillo. Ma quelli sfatti che scendono sono molti. Più scendiamo, più aumenta la percentuale di ossigeno, e più io recupero e sento che la sto tornando alla normalità e non a quello stato catatonico in cui ero prima. Dopo un oretta di discesa molto veloce abbiamo percorso quasi la metà del tragitto e cominciamo laggiù in fondo a vedere il campo. Fino a qui il terreno è stato ghiaioso e molto scivoloso e scendere è stato quasi piacevole, scivolando, quasi sciando sui sassoloni di origine vulcanica. Da metà in poi la pendenza cala e lo scenario si fa più aperto e meno severo, anche se sempre di sola roccia siamo circondati. Ad un certo punto presso un piccolo pianoro individuo laggiù il fido Agostino che ci e venuto incontro e ci accoglie congratulandosi e abbracciandoci calorosamente. E per festeggiare mi ha portato un succo al mango che gusto al sole. Davvero una bella sorpresa. Intanto anche Zuma accelera e mi dice che ci vediamo al campo. Io scendo con calma gustandomi gli ultimi metri di discesa prima dell'arrivo prima al Kosovo camp, e poi al Barafu camp. Barafu camp dall'alto Negli ultimi metri di discesa supero due ragazzi che non stanno più in piedi. Uno di loro ha vomitato per tutta la discesa ed ora, esausto non riesci più a muoversi. Io da qui in 15 minuti arriverò al campo. Lui lo vedrò arrivare a stenti dopo 2 ore. Non lo invidio per niente. Arrivo in tenda alle 10.30. Per scendere ci ho messo molto meno della metà della salita. In tenda trovo Corrado svestito e stanchissimo. Io in realtà sono stanco ma sto abbastanza bene. In tenda c'è caldo per una specie di effetto serra, così mi spoglio anche io, bevo un po' e dormo un oretta. Corrado sfatto Dopo un ora Zuma ci sveglia, ci dice che di li a poco mangeremo un po' di zuppa di di pollo e poi, verso le 12,30 partiremo per il Mweka camp, 1600 metri più in basso. La zuppa è al solito molto buona, ma forse oggi più buona ancora, e il pollo oggi va giù molto volentieri. Io mangio molto volentieri. Sono felicissimo e nonostante le gambe stanche ho l'argento vivo addosso. Corrado ha un po' di mal di piedi. Si lamenta di aver scelto gli scaponi sbagliati. Mentre Andrea è stanchissimo, ma felice soprattutto per la corsa in discesa, che tipo!! Dopo pranzo ci sgranchiamo un attimo, prepariamo gli zaini e poco prima delle 13 ci incamminiamo per la lunga discesa, proprio mentre delle nuvole grigie ci avvolgono. Guardo per l'ultima volta la cima del Kibo, le faccio l'occhiolino e scendo. Incrociamo qualcuno che sta salendo e che ci guarda con sguardo stupito. Domani lui sarà al nostro posto. E incrociamo poco dopo il campo una zona piena di barelle ad una ruota. Philippe ci spiega che è normale che siano li e che quasi ogni giorno vengono utilizzate per portare a valle gli scalatori più esausti e poi alla mattina vengono riportate li. Mi confida che per qualche minuti ha temuto che anche io sarei dovuto essere barellato, ma poi ha capito che il mio problema è stata solo la scarsa alimentazione, e che non ho mai corso pericolo. Barelle Chiaccheriamo del più e del meno, soprattutto delle persone che lui porta abitualmente sul Kibo. Gli chiedo quali sono quelli che preferisce, e quelli che gli piacciono di meno. Prova a nascondersi dietro ad una democratico “mi piacciono tutti” ma io insisto scherzando e allora ammette che gli piacciono gli americani perchè lasciano più mancia degli altri, e non gli piacciono cinesi e giapponesi, perchè non parlano ne inglese, ne spagnolo e con loro è molto difficile comunicare e si annoia. Passano così i km, e dopo qualche giorno di assenza ritroviamo arbusti e vegetazione e con loro per la prima volta purtroppo troviamo la pioggia. Non fortissima ma costante e fastidiosa quanto basta. Noi ci copriamo con dei poncho e delle mantelline, mentre Philippe curiosamente utilizza un ombrellino dell'Inter Fc. Il calcio italiano ci fa compagnia pure qui. pioggia Tra una chiacchera e l'altra dopo circa due ore e mezza di cammino arriviamo al Millennium camp. Io subito penso di essere arrivato. Poi vedo un cartello che indica 3800 metri e capisco che c'è ne mancano ancora parecchi. Il campo e piccolo e mal strutturuto e viene usato solo dalle persone che dormono al Kosovo camp. Noi ci fermiamo qui un oretta a riposarci e ad asciugarci un po' nell'attesa che la pioggia passi. Arriva un po' di gente. Qualcuno si ferma, qualcuno prosegue sotto l'acqua. Noi finalmente riusciamo tutti e tre a rilassarci e a scambiarci le opinioni della giornata prendendoci un po' in giro l'uno con l'altro. E parlando un po' di gnocca. Dopo una settimana di astinenza forzata l'ormone si sta rifancendo strada :D. Dopo un ora di attesa la pioggia si ferma e noi ripartiamo. Subito dopo il campo si entra nella foresta. Mi mancava un po' quel verde e lo apprezzo davvero. Ora il sentiero si trasforma in una specie di strada selciata. A volte particolarmente dissestata ma mai difficoltosa. Io scendo con un passo molto tranquillo, ho voglia di godermi anche questa ultima pezzo di camminata in mezzo al bosco. E rallento chiaccherando con Zuma di lui, della giornata e del suo lavoro. Scopro che gestisce un sito e che sta provando a crearsi un agenzia da solo. Ha pure un blog dove scrive delle sue esperienze sulla montagna. Siamo in confidenza e ci chiede quanto abbiamo pagato per il viaggio e rimane davvero sorpreso in negativo a sapere della cifra. A lui e ai portatori va meno di un quarto dell'importo ed il resto è per le tasse del parco e per l'agenzia. Uno scandalo! Ci dice che facendo direttamente con lui avremmo risparmiato più mille $. A saperlo prima! Parliamo anche delle mance da dare a lui e ai portatori il giorno dopo. Io gli chiedo molto sinceramente quanti soldi sono giusti e contrattiamo su una cifra che è comunque inferiore a quella che pensavo di versare. Siamo nel frattempo arrivati al Mweka camp, ultimo campo tendato della nostra avventura. E decisamente il più brutto. Si tratta di un campo molto grande, con piccole piazzole qua e la tra gli alberi e il terreno. C'è molto affollamento e il campo è abbastanza porco. Inoltre la pioggia non ha fatto che peggiorare il tutto e il fango invade quasi le tende. Arrivo e le nostre tende sono praticamente pronte. Agostino ha appena preparato le ciotole di acqua calda per lavarsi ed è un grande sollievo lavarsi e risciaquarsi, lavando via la fatica del giorno. Nel frattempo i miei compagni di avventura sono davvero sfatti. Andrea ha i piedi distrutti mentre Corrado è molto provato. Paradossalmente io, che dieci ore fa non riuscivo a stare in piedi dalla stanchezza ora sono il più fresco. Mweka camp Zombie!! Andrea sfatto si sfoga in tenda Entriamo in tenda e il rischio di riempire tutto di fango è concreto. E pensare di dover cenare con quella situazione non mi attira molto. Così chiedo a Zuma se per stasera riusciamo a mangiare in qualche tenda alta di altre compagnie in modo almeno di mangiare seduti. Zuma subito sembra scettico e ci dice che è difficile da organizzare ma io insisto e così troviamo la soluzione: per stasera mangeremo nella casetta dei ranger! Non ci sembra vero di poter mangiare seduti! Così felici facciamo un giro per il campo andando in bagno. Il campo è brutto, fangoso e sporco ma la parte peggiore è il bagno. Quasi inutilizzabile. In assoluto il peggior bagno che io abbia mai visto. Avete presente quello del film Trainspotting? Ecco molto molto peggio. Sarebbe meglio farla tra le frasche ma il campo è pieno e non c'è spazio, così con non poche difficoltà ci adattiamo e dopo unacopioso utilizzo delle salviette disinfettanti andiamo a pranzo nella casetta dei ranger. Qui ci sono una decina di giovani ragazzi che guardano un film su uno scassato pc. Agostino ci porta la solita mega ciotola di Zuppa, e poi un piatto di riso a dir poco enorme. Stasera ci sforziamo, mangiamo tutto anche se a fatica, e festeggiamo pure con della frutta. Mangiare seduti è tutt'altra cosa e finalmente riusciamo a rilassare lo stomaco nella cena. Dopo l'ultima abbondantissima cena, con il buio già sceso nel campo andiamo stanchi in tenda. Il campo oltre che molto affollato è molto rumoroso e si sento canti e balli ovunque. Ma la stanchezza ha velocemente la meglio su di noi. E ci addormentiamo. Stanchi, doloranti, ma soprattutto felici. @al3cs, @chiara_jk è davvero bello leggere quello che mi scrivete. Grazie a voi.2 punti
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A me aria sottile è piaciuto! ancora complimenti per l'impresa e la costanza!1 punto
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@ceemo ti devo confessare che con questo racconto mi hai fatto venir voglia di..... no non pensarlo nemmeno....volevo dire LEGGERE qualcosa sul tema, e mi sono preso questo ieri e stamattina l'ho iniziato. Come @fraxnico...niente belle parole neppure da me...solo tanta stima e invidia e sopratutto ho capito una cosa molto importante se mai mi dovessi chiedere" ehi vieni a fare una camminata con me ?!?! " la mia risposta sarà...COL CAVOLO !!!!! ci tengo alla vita comunque1 punto
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Grandissimo! L'unica cosa che non capisco è come "l'ormone" abbia potuto farsi strada spappolati come eravate.1 punto
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Non vedo le foto purtroppo. In agosto sono stata a Milwaukee, e in effetti il museo vale da solo il viaggio. Se vuoi sapere cosa fanno DOPO l'anno all'estero, la mia si è iscritta ad un corso in inglese in Bocconi, Economics and Management for Arts, Culture and Communications. La 'dimensione internazionale' data dall'esperienza all'estero non te togli più, e anzi, si sente il bisogno di incrementarla.1 punto
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Secondo me visto che si tratterà di una busta di pochi grammi, con una spedizione tracciabile delle Poste (tipo Raccomandata o Assicurata). Zona 2, fino a 20 gr, € 7,00....1 punto
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Ciao @federicama ! La gita in barca alla Na Pali Coast l'abbiamo fatta con la Na Pali Coast Hanalei Tours. Le mante le abbiamo viste davanti allo Sheraton, posto molto affollato sia di barche che di mante (almeno quattro che continuamente ci passavano davanti al naso, spintonandoci pure). Grazie per il consiglio per la spiaggia, purtroppo ripartiamo già domani, abbiamo anticipato di un giorno per timore dell'uragano Lester.1 punto
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E' stata veramente una fortuna trovare una persona come lui. Gli sono veramente molto grato!1 punto
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In effetti sembra che dalla parte di Hilo sia venuto il diluvio universale, qui a Kona neppure una nuvoletta per fortuna.1 punto
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Grazie .che bello! !almeno da tapa riesco a metterle anche se sono da cellulare meglio di nulla. Allora vedo in seguito di metterne altre con qualche scritta. Inviato dal mio GT-I9301I utilizzando Tapatalk1 punto
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Mi fate sapere se si vedono le foto? Grazie. Inviato dal mio GT-I9301I utilizzando Tapatalk1 punto
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Ringrazio VISA ed i suoi sistemi di sicurezza... Ieri mattina ricevo un sms dal mio gestore di carte. Mi chiedono di richiamarli. Lo faccio immediatamente e mi informano che, per motivi di sicurezza, mi avrebbero sostituito gratuitamente la carta. Bene, non mi preoccupo molto, magari hanno cambiato i chip o cose varie. Oggi vado a fas spese e la carta risulta rifiutata. Richiamo il gestore per chiedere ulteriori lumi. Mi confermano che la carta è stata bloccata perché Visa international li ha informati che ci potesse essere il sospetto che la carta fosse stata copiata. Non sanno come Visa possa avere questo sospetto, fatto sta che da ieri, mi dice il gestore, hanno rimbalzato notevoli richieste di addebito variabili tra i 200 e gli 800 USD partite da: Nike, Bloomingdales, target etc. etc. No so come VISA abbia avuto il sospetto, ma complimenti per la sicurezza, mi hanno salvato dal dovermi giustificare e farmi rimborsare.1 punto
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