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Anche io concordo con chi mi ha preceduto sul Teton. E' un parco splendido e splendido e poco considerato. E secondo me il compromesso ideale avendo 5 pernotti tra Yellowstone e Teton è di farne 3 a Yellowstone e 2 al Teton. Tu il Teton se vuoi arrivare fino a Evanston lo attraversi senza neanche fermarti. Ed è un peccato mortale. Sono invece un pelo più possibilista sul vedere Lake Powell. Devi però considerare di spararti il tappone Jackson - Page che sarà di solo trasferimento è sarà parecchio duro e noioso. Consci di questo il tappone è possibile e il giorno dopo potresti farti la gita sul lago. e spostarti verso Nord est e dormire ad esempio in zona Escalante/Torrey. Poi notte a Moabe e dopo via verso Denver. Quindi si è possibile farlo, ma io non lo farei mai perchè così vedresti male tutta la zona.2 punti
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hai tutto nella sezione UOTR advisor ,recensioni e foto degli alloggi1 punto
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E fanno malissimo! Tutti concentrati su Yellowstone, trascurano (quando non lo ignorano completamente) il Grand Teton, che invece è un parco splendido, e (almeno) due notti le merita tutte. Io le fatte e, anche se purtroppo l'ho visto sotto la pioggia, ho rimpianto di non averne fatta anche una terza!1 punto
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Ceemo ha detto NO alla ritenzione idrica... [emoji23][emoji23][emoji23] Ancora complimenti per il viaggio, bisogna davvero essere in grado di adattarsi... A tutto!1 punto
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13/02/2016 Mti Mkubwa camp – Shira 1 Camp (3505) Avevo impostato la sveglia dell'orologio alle 6 di mattina ma non serve. E non servirà mai. La luce del sole funziona sempre bene come sveglia e a volte ci sveglieremo pure bene. La prima notte è trascorsa tutto sommato bene. Non ho malessere, ho provato a fare la pipì nella bottiglietta e a parte lo scoprire che in una volta ne faccio più di mezzo litro con conseguente difficilissima manovra di smettere, svuotare fuori e ricominciare, è andato tutto abbastanza bene. Il materassino da 2 cm funziona molto bene, isola bene e riesco a dormire anche senza problemi di lato. Insomma tutto bene. Mi alzo e sveglio gli altri ed effettivamente Andrea con il suo metro e 90 abbondante ci sta a malapena, considerando che ci sono pure zaini e un altra persona. Quindi decidiamo che dalla prossima notte cambieremo le posizione ed io dormirò con Corrado mentre Andrea starà da solo. Viene Suma e ci dice che partiremo alle 8 e la colazione c'è la serviranno nella mia tenda alle 7.30. E ci raccomanda di essere puntuali. Io comincio un po' a sistemare ma se a casa o in albergo era semplice rifare sacco a pelo, materassino e inserire tutto nello zainone, all'interno della tenda è tutto molto più complicato. Dopo 10 minuti di manovre abbandono temporaneamente l'impresa perchè Igor-Agostino ci ha portato la colazione che consiste in un thermos di acqua bollente, delle bustine di the, del latte liofilizzato e del caffè solubile. Ed un vassoio GIGANTE con 3 salsicce, 3 frittate con verdure e una decina di crepes. E Suma passa e si raccomanda di mangiare tutto. Cosa ai limiti dell'umano. Ma è il primo giorno, non sappiamo bene come funzioni e nonostante il tutto sia molto buono, mangiamo tutto sforzandoci non poco. Dulcis in fundo arriva pure un piattino con della frutta, giusto per non farci mancare niente. L'abbondante colazione mi ha un po' rovesciato lo stomaco, e prima di partire devo assolutamente fare la cacca per non doverla fare durante il trekking. Vado nella latrina che la sera prima era più che accettabile, e la trovo parecchio sporca. Mi metto li e provo a farla in questo contorno di sporco e odori, e faccio una gran fatica. Intanto entra pure un portatore ( non c'è una porta ma una specie di s) che dopo avermi visto non è che vai via ma sta li ad aspettarmi. Ecco alla fine riesco ma è davvero durissima. Con lo stomaco tutto rovesciato vado alla tenda, con Suma che mi sgrida perchè sono in ritardo e in fretta e furia e con non poche difficoltà mi preparo gli zaini e mi vesto e con 20 minuti di ritardo partiamo. Il campo in fase smontaggio La cose fatte d i corsa mi hanno molto scombussolato, e quando partiamo non mi sento molto bene e faccio davvero fatica per tutta la prima ora di cammino. Siamo noi tre e Philippe, Suma, come ogni giorno, assiste i portatori nello smontaggio del campo e ci raggiunge più tardi. Oggi è Philippe che sta davanti a noi e scandisce il passo che è molto più lento del nostro di ieri. Ci spiega che si cammina “Pole Pole” per abituarci all'altitudine e non stancarsi troppo. Poi ci spiega che sulla montagna si si saluta con “Jambo” e che se ti viene chiesto “Mambo” devi rispondere con “Poa” che vuol dure tutto bene. La prima parte di cammino è molto simile a quella di ieri immersa completamente nella foresta tropicale, con alberi giganti che ci circondano. E a differenza di ieri continui su e giù che spezzano il fiato e le gambe. Io cammino con una grande nausea intorno e mal di pancia mentre Andrea sembra essersi ripreso del tutto e anche Corrado pare in forma. Nella foresta Video della camminata, notare la "lentezza" dell'andatura Parlo un po' in inglese prendendo confidenza con philippe, quando ci raggiunge Suma e i portatori che ci superano a passo doppio, e da li in poi comincia una lunga processione di portatori che ci superano senza apparente difficoltà. A guardarli mi sento un po' in colpa e provo un po' di pena per loro che portano dei pesi enormi per far in modo che noi arriviamo fin su. E ne discuto un po' con Suma mi dice che però senza di noi loro avrebbero molto meno lavoro e molti meno soldi. Nel frattempo la vegetazione quasi improvvisamente dopo due ore cambia e passiamo dalla foresta ad una zona con bassi arbusti. Il Kilimanjaro oltre ad essere un enorme montagna, è un gigantesco ecosistema, ed ha 6 differenti fasce climatiche e floristiche. La più bassa è composta da coltivazioni, poi c'è la foresta pluviale, la zona che stiamo attraversando ora chiamata Heather composta da arbusti dell'altezza di un paio di metri, il Moorland fatto da arbusti più piccoli, il deserto alpino sopra i 4000 e la sommità con solo roccia e ghiaccio. E poi composto da 3 crateri distinti, lo Shira, oramai completamente eroso, il Mawenzi, e il Kibo. Quest'ultimo è il più alto ed è la nostra destinazione finale ed oggi Philippe ci dice che probabilmente lo vedremo. LA giornata è soleggiata e calda e adesso che non siamo più contornati di alti alberi possiamo godere di un panorama meraviglioso. Tutto attorno a noi ci sono solo montagne coperta da bassa vegetazione ed in lontananza si vede la savana e il monte Meru, la montagna vicino a Arusha. Philippe e in lontanaza il Meru Cambio vegetazione Dopo circa 3 ore di cammino facciamo una prima pausa acqua, e mangiamo pure un po' di frutta secca. Suma comincia a parlare animatamente con i ragazzi di un altra spedizione che stanno portando dei carichi evidentemente eccessivi e decisamente superiori ai 20 kg concessi. Gli chiedo di cosa discutono e mi dice che ha sgridato i ragazzi perchè stanno portando troppo peso, e che non dovrebbero perchè arriveranno esausti al campo. Dice che sgriderà e ne parlerà con la loro guida, e dice che purtroppo probabilmente questo comportamento è tollerato dai ranger che dovrebbero controllare a cui vengono pagate delle tangenti. Dalla chiaccherata capisco la passione che ha Suma per il suo lavoro, e l'attenzione che ci mette nel suo lavoro e nella cura della montagna e dei sui clienti. E comincio a pensare che siamo fortunati ad averlo come guida. E nei prossimi giorni quest'idea si farà sempre più forte. Proseguiamo in salita a volte più ripida a volte più morbida finche dopo 5 ore di cammino scolliniamo e Suma ci indica che è ora di pranzare. Ci sediamo in una piccola radura e pranziamo con i Lunch box che alla mattina ci aveva dato il cuoco che sono identici a quelli di ieri, con pollo, patate, uova, un panino, biscotti e succo di mango. Nonostante sia nel nostro zaino è tutto buono e mangiamo tutto volentieri e velocemente. Nonostante la colazione abbondantissima. Riposiamo una decina di minuti e ripartiamo e dopo poche centinaia di metri assolutamente all'improvviso ci appare davanti, un po' timido e nascosto dalle nuvole il Kibo. E' affascinante e in fondo non sembra così lontano. Si vedono bene i ghiacciai e le nevi perenni e sembra quasi amichevole, ma non sarà così. Il Kibo all'improvviso Dopo qualche foto Suma ci chiama e ci indica due puntini. Il primo è il nostro campo di stasera e si vede abbastanza bene, mentre molto più in alto si vede il campo dove dormiremo dopodomani. Facciamo anche due parole con un gruppo di svizzeri che sta salendo e dove ci sono due italiani. Ci dicono che loro hanno a disposizione un giorno meno di noi e stanotte punteranno il secondo campo. Hanno davanti ancora un bel po' di ore di cammino. E non li invidio. Noi scendiamo di qualche decina di metri e ci troviamo in una zona scivolosa e paludosa e difficoltosa dove camminare. Ogni tanto si sprofonda nel fango nonostante sia stata una giornata bellissima, probabilmente a causa delle piogge di un paio di giorni prima. Con Corrado si parla di un gruppo di Verona che ha fatto il Kili a Novembre 2015 e che ha preso acqua per 7 giorni di fila; e che hanno trovato quel fango sempre. E non li invidiamo per niente. Tra una chiacchera e laltra dopo un altro paio di ore di cammino alle 15 arriviamo a Shira 1, la nostra meta odierna. Il campo è molto bello, è sarà il mio preferito assieme a Barranco. E' pulito e ha degli ampi prati piani dove si possono agevolmente mettere le tende. Ci sono poi varie latrine tutte pulite oltre alla baracca dei Ranger. Firmiamo il registo, e ci avviciniamo alle nostre tende che i nostri portatori hanno già montato. Suma si accorge però che sono montate male e riprende i portatori che le smontano e le rimontano adeguatamente mentre noi facciamo stretching. Beviamo un po' di acqua, e philippe ci dice che mangeremo la merenda con the e noccioline alle 16.00 e la cena tra le 18 e18.30 e che a quell'ora probabilmente il kibo sarà sgombro di nuvole e splendente davanti a noi. Shira 1 Camp Le nostre tende da fuori con il Kibo e da dentro "O Animale" e l'"alieno" Il vecchio di merda con le crocs Ci confrontiamo un po'. Siamo un po' stanchi ma stiamo bene, nessuno ha sintomi di mal di montagna nonostante i 3500 metri, e l'unico problema è che io e Corrado pisciamo di continuo, anche eprchè stiamo bevendo moltissimo. Andrea invece si rivela un alieno, visto che beve come noi ma piscia meno della metà! Ci disponiamo nelle tende con la nuova configurazione, e io che sono un casinaro faccio un po' fatica a condividere la tenda con Corrado. E lui si lamenterà scherzoasamente di me di continuo e io con i miei mille sacchettini diventerò il suo incubo. Io ricambierà con degli amichevoli appellativi quale “vecchio di merda”. Tra un insulto e l'altro Agostino ci porta dua bacinelle con acqua caldo e sapone per lavarci mani e viso. Il sole sta scendendo velocemente ma fuori non fa freddo e io ed Andrea dopo la merenda ne approfittiamo per girare un po' e fare le foto. Ci ritroviamo in tenda a cenare, che consiste in una zuppa alle verdure e pepe, un piatto di riso e piselli, e dello spezzatino di carne bollita. Tutto buono ma le quantità sono disumane. Suma viene a controllarci condizioni fisiche e ci dice che dobbiamo mangiare tutto, e che è davvero importante. Tra la scomodità di mangiare in tenda piegati e le quantità quasi inumane mangiare stasera è davvero molto faticoso e non riusciamo a finire il riso. Le altre tende hanno quasi tutte una tende dove mangiare e io le guardo con estrema invidia. Cena in tenda 1 e 2, notare il piccolo piatto di riso Dopo cena usciamo a guardare il kibo che finalmente è sgombro dalle nuvole come anticipato da philippe ed è bellissimo. Fa però freschetto così andiamo in tenda. Scrivo un mini diario di bordo e chiacchero un po' con Corrado parlando di figa, analizzando il fatto che ce ne sono davvero poche e che dovrebbe sperare in qualche fantasia notturna. Verso le 20.30 con la luna già alta in cielo e il buio tra di noi chiudiamo gli occhi e ci addormentiamo abbastanza velocemente. La prima tappa lunga è andata. Domani i aspetta una piccola tappa di trasferimento e io mi sto divertendo un sacco. A nanna1 punto
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Sono stata a AC proprio lo scorso agosto partendo da Philadelphia in treno e mi ha davvero deluso. Come te, eravamo curiosi e volevamo assolutamente toglierci il dubbio quindi siamo andati, ma non mi sento proprio di consigliarla. Che dire...io farei un giorno in più a Washington e poi andrei a NY direttamente da Philadelphia. Il bus è un scelta per risparmiare? Se prenoti con molto anticipo (tipo adesso...) potresti trovare buone tariffe anche per i treni che sono più veloci e meno a rischio traffico. Sul Greyhound Boston-NY feci parecchia coda sia per uscire da Boston che per entrare a Manhattan.1 punto
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A Niagara Falls pernotta a... Niagara Falls [emoji16] trovi di tutto e per tutte le tasche. Dal lato Usa l'aeroporto x Niagara è Buffalo, dal lato Canadese è Toronto ma a quel punto oltre l'Esta x gli USA arrivando in aereo dovresti fare anche l'Eta (x il Canada) e nn penso ti convenga. Ho dato un'occhio veloce al noleggio (x farti un esempio economycarrental) e ritiro e riconsegna a Buffalo aeroporto 22-23 luglio un'utilitaria ti costa 88€, ... Secondo me nn è un prezzo tale x cui valga la pena sbattersi coi bus, che tra una cosa e l'altra butti via tre ore... Inviato dall'isola che non c'è1 punto
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Per visitare Niagara, devi dormire a Niagara Falls... C'è un po' di tutto, dai motel agli hotel di lusso, il prezzo varia in funzione della distanza dalle cascate. Visto che ti muovi con i mezzi, prendi voli comodi, con partenza da Buffalo nel tardo pomeriggio Inviato dal Millennium Falcon1 punto
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la sera dell'arrivo calcola almeno 1 ora, 1 ora e mezza dall'atterraggio per i controlli immigrazione quindi forse dormire nei pressi dell'aeroporto non sarebbe una cattiva idea. NOn so fino a che ora viaggino i pullman direzione Boston. Hai già dato un occhio? Volendo due giorni pieni bastano per una buona visita di Boston. Assolutamente d'accordo co Arizona, Buffalo (l'abbiamo vista di passaggio) è di uno squallore unico, pernotta assolutamente a Niagara lato canadese1 punto
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dovresti pernottare sul lato Canadese, Buffalo da quanto mi dicono è orrenda, le cascate illuminate invece meritano1 punto
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Occhio che se arrivi a Buffalo in aereo devi comunque noleggiare la macchina o prendere un taxi x arrivare a Niagara (lato canadese), in bus ci si arriva ma è un casino. Inviato dall'isola che non c'è1 punto
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forse perchè sei in piena stagione estiva? è il periodo delle vacanze per tutti... Dalle ultime descrizioni lette, Atlantic City mi da l'idea di una città quasi fantasma... Di tutto il giro che hai intenzione di fare, taglierei solo Boston, per 2 giorni mi sembra un po' una sfacchinata.1 punto
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Direi che hai messo un po' troppa carne al fuoco... Come giustamente dici anche tu Miami nn ha senso: la Florida merita un (o più di uno) viaggio a se e arrivare fin li solo per Miami esclude il resto... Atlantic City nn l'ho vista ma chi c'è stato la sconsiglia vivamente. Se calcoli 4 gg a Washington (compreso quello di arrivo), 5 a Ny, 1 a Philadelphia, 1 a Niagara più gli spostamenti fai presto ad arrivare a 15... anche per metterci Boston stai strettino... Ti consiglio di leggere qualche diario sulla costa est (ce ne sono tanti, il mio se ti va lo trovi in firma) x renderti conto dei tempi e provare a capire cosa c'è da vedere e le tue priorità [emoji4] Inviato dall'isola che non c'è1 punto
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se non sei amante dei musei Washington la puoi ridurre a 3 giorni per recuperare 1 giorno ricordati che avrai un drop - off della macchina tra Washington e JFK ( potrebbe essere $ 300+tax) controlla su http://www.drive-usa.de/ butta giù un itinerario come lo hai pensato, poi vediamo da quello che hai scritto dopo Atlantic andresti a Niagara( 7 ore da googlempas) ma sono circa 9 ore nella vita reale...tappa troppo lunga molto piu lineare sarebbe arrivare a Boston-- new york-niagara -falligwater-washington dc-philadelphia-Atlantic city-New york ( ma devi vedere se ci stai con i tempi( altrimenti riparti da DULLES(washington D.C)1 punto
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Bellissimo lavoro, complimenti. Io sono un po' più tradizionale...foglio bianco e matita1 punto