Jump to content

Recommended Posts

Posted

Il 2024 è un anno un po' particolare, visto che si verificano 2 importanti ricorrenze: lo scorso 23 agosto sono passati 10 anni da quando un Panda un po' sottosopra invita una Mouette, zitella felice, a prendere un caffè a Firenze. Quel caffè è diventato qualcosa di più e merita una celebrazione adeguata!

La seconda ricorrenza è che la mia Pandina diventa grande, cambia il numero della decina e non vi dirò mai che adesso ha un bel 5 davanti!

Per 2 ricorrenze del genere, ci vuole un viaggio speciale, di quelli che lasciano il segno, il primo giretto  post Covid negli USA l'abbiamo fatto a maggio, tornare subito dall'altra parte dell'oceano non ci va, non c'è nemmeno bisogno di ragionare troppo, la voglia di Africa è tanta!

Cominciamo con la Tanzania, ma bisogna fare un giro accompagnati dall'autista e noi, che siamo sociopatici dentro, fuori e tutt'intorno, vogliamo essere soli, ma i primi preventivi che ci arrivano ci fanno tremare le vene. 

Per fare un viaggio in autonomia, bisogna rivolgersi verso il paese più sicuro dell'Africa Australe, il Botswana. Anche qui, i primi preventivi ci fanno rabbrividire, ci sono dei programmi di viaggio assurdi a prezzi spropositati, trasferimenti a destra e a manca con aerei o elicotteri, notti in campeggio sul tetto dell'auto, non si scende dai 15k€ per 2 settimane, voli A/R esclusi, ma non demordiamo, non abbiamo voglia di spendere un rene e un po' per questo viaggio, siamo un po' demoralizzati, finché non troviamo...

 

AVvXsEiKdsB9AkHOH2lUG1HBX4iIeDWGiP2ZVudJ

Già la giraffa ci fa ridere, mandiamo la richiesta di preventivo, provando ad alternare notti sul tetto dell'auto a notti in sistemazioni più consone ai nostri culoni, ci risponde Gillian, neozelandese trasferita in Botswana, dicendoci che ha un preventivo perfetto per noi, anche senza dormire alla mercé delle bestioline africane... tutti hotel o B&B, tutti col bagno in camera, tutti in posizioni più che strategiche, alla modica cifra di 60.000 Pula, spiccio più, spiccio meno.

Andiamo a fare la conversione e siamo intorno ai 4000€, molto, ma molto meno di quanto avevamo trovato fino ad allora, tanto che ci chiediamo se il prezzo è per persona o per coppia. 

Capirete la sorpresa quando Gillian ci dice che il prezzo è per 2, naturalmente esclude volo e auto, ma rientra perfettamente nel budget che ci eravamo dati!

Gillian e suo marito Graeme si sono trasferiti qui perché si sono innamorati del paese, ma per avere la residenza, hanno dovuto aprire un'attività, appunto la Self Drive Tour Botswana, lavorano con 2 ragazze del posto, Peo e Naomi, che si occupano delle prenotazioni. Non avendo alcun intermediario, riescono ad ottenere prezzi che altre compagnie non hanno, anzi, ci hanno fatto ottenere degli sconti su alcune attività aggiuntive, come ad esempio il giro in elicottero.

A questo punto, siamo partiti a tutta per trovare il volo, Victoria Falls costa troppo, Gaborone o Maun pure, la scelta ricade su Johannesburg con Lufthansa... con 1700€, un solo scalo, scelta posti gratuita grazie alla sordina del mio cuor!

Altro capitolo, l'auto! Ci serve un simil-Mostro, come in Namibia, perché ci sono alcune tratte su sterrato, ma soprattutto su sabbia! La maggior parte delle strade in Botswana è asfaltata, anche bene, ma quelle all'interno dei parchi no e nella stagione asciutta, spesso si trasformano in trappole di sabbia. Anche qui, riceviamo dei preventivi tra l'impossibile e l'assurdo e alla fine troviamo la SA4x4Rentals che per 2500€ ci consegnerà direttamente in aeroporto una Ford Ranger dall'altisonante nome di Night Owl, che viste le vicissitudini, è stata prontamente soprannominata "Miss Sphiggy"!

Cominciamo a scambiarci le mail con Peo e Naomi e dopo un po' di taglia e cuci, l'itinerario finale sarà questo:

 

AVvXsEh6wqUrsawDnSNqPnskcL_jlzyYGzTgD0DE

 

image.png

La prima mail risale al 23 settembre 2023 e già allora, alcune delle sistemazioni erano piene, un po' di aggiustamenti all'itinerario e alle attività, preparo il nostro logo per il viaggio...

 

AVvXsEiWC1UFRGc9oA5LdszPpZk1S1NNuTYwNetl

 

Sistemiamo con cura il travelbook, che attirerà tanta ammirazione e dopo quasi 11 mesi dall'inizio dell'avventura, ecco che arriva il tanto sperato 8 agosto!

Siete pronti??? Siete caldi???

  • reaction_title_1 9
Posted (edited)

Prima di cominciare la cronaca vera e propria aggiungo che:

17 minuti fa, pandathegreat ha scritto:

adesso ha un bel 5 davanti

é una clamorosa bugia, non accadrà prima di dicembre e per il momento sono quindi ancora pienamente adolescente :megalol:

 

E che 

17 minuti fa, pandathegreat ha scritto:

Per fare un viaggio in autonomia, bisogna rivolgersi verso il paese più sicuro dell'Africa Australe, il Botswana

è invece assolutamente vero, ma va detto anche che il Botswana abita i miei sogni da almeno quindici anni, era l'unico tra i più belli non ancora realizzato, e lo abbiamo puntato prima di tutto per questo. Ci sarebbe stato il Sudafrica, sicuramente più facile ed economico, e il Botswana non avremmo probabilmente mai potuto/voluto permettercelo se non ce lo avesse in parte regalato la mia famiglia ... purtroppo nessuno di loro a parte la mia sorellina minore sarà qui con me a festeggiare i cinquanta ed è un pensiero che mi spezza il cuore, ma in corso di viaggio li ho ringraziati mille e mille volte con gli occhi lucidi per averci permesso di affrontare questa spesa con serenità :)

 

Detto questo, oggi son tornata al lavoro felice come Heidi a Francoforte, ma i ricordi che mi porto dentro mi culleranno a lungo, è stato IL viaggio, se la batte con la luna di miele in Namibia e per alcuni aspetti la supera pure, come supera di gran lunga qualunque altro giro abbiamo fatto insieme (e sono tutti, nessuno escluso, i più belli della vita). Africa, mi manchi già ❤️

Edited by mouette
  • reaction_title_1 9
Posted

8 e 9 agosto 2024 (Roma - Mokopane)

 

 

Sicuramente partire con il volo delle 15.05 ti evita una levataccia, ma non vedo altri vantaggi: abbiamo ciondolato in casa fino alle 11, io con la sindrome della Cenerentola Psicopatica, poi abbiamo ciondolato a Fiumicino, poi abbiamo ciondolato sul volo per Zurigo - puntualissimo per la prima volta da giorni, sì, ho anche la sindrome del Controllore di Volo Psicopatico :Chessygrin: - e infine abbiamo ciondolato per tutte e cinque le ore di scalo a Zurigo :dance3:

 

2.jpg
 
 
Ma ciondoliamo felici, a parte gli orrendi sensi di colpa nel confronti del baffuto trio di innocenti che lasciamo a casa tra pianti e alti lai, con le nostre magliette sceme che tanto successo avranno a destinazione e la felpa (pure!) che ormai sfiniti dal caldo torrido di quest'ultimo mese romano non vediamo l'ora di indossare, visto che in Botswana è pieno inverno :inlove2:

 

2A.jpg
 
 

 

3.jpg
 
 
Anche il volo per Johannesburg è puntuale, tutto va liscio, dall'immigration (che la povera sordina supera d'un balzo lasciandosi dietro almeno un paio d'ore di coda grazie alla corsia preferenziale :megalol:) al ritiro bagagli che arrivano quasi subito e tutti insieme, forse un tantino "molto individuabili" ma sempre felicissimi di rivederci. 
 
La cosa più degna di nota di tutto il viaggio, a parte la cena tristissima e vagamente ospedaliera nella lounge di Zurigo, è il fatto che i passeggeri del volo notturno per Johannesburg invece di cercare di addormentarsi contando le pecore contavano i miei giretti a far pipì :grin:
 
Abbiamo volato con Swiss per la prima volta, veramente ottima, ma avendo acquistato con LufthANSIA veniamo perseguitati dai messaggini della app a partire da 24 ore prima della partenza, neanche il mio ex un po' stalker mi scriveva così spesso ... ammetto però di aver apprezzato gli aggiornamenti sul destino delle valigie, anche se non ci ho creduto mai fino in fondo :razz:
 

 

4.jpg
 
 
 
Alle 10.24 del 9 agosto, a meno di un'ora dal momento in cui abbiamo toccato il suolo sudafricano, eravamo ai piedi della statua di Oliver R. Tambo nella lounge arrivi, addirittura prima dell'omino del noleggio! Ci aspettavamo di dover andare a ritirare l'auto in periferia, come a Windhoek sei anni fa, invece la nostra utilitaria ci aspettava direttamente in aeroporto, e dopo una quarantina di minuti di briefing e spiegazioni assortite su frigo, ruota di scorta (ma non quelle che ci sarebbero poi servite davvero :taptaptap:), doppio serbatoio e quant'altro veniamo spediti nel traffico infernale di Johannesburg.
 
 

 

4a.jpg
 
 

 

4b.jpg
 
 
La cara bestiola porta, sui documenti e sul posteriore, il pomposo ma apparentemente non inadeguato nome di Night Owl ... sulle prime pensiamo che non sia il caso di ribattezzarla, dopotutto cotanto appellativo ci sembra meno irrispettoso dei vari Mostro, Gloria, Schifomobile, Bruttomobilina appioppati nel corso dei viaggi precedenti ai rispettivi cocchi ... ma nel giro di pochi giorni ci ricrediamo, e la nostra bella arriverà a destinazione con il poco glorioso ma calzante epiteto di Miss Sphiggy. 
 
Per darvi un'idea delle minuscole dimensioni della piccina, vi anticipo una mia indianapippesca immagine accanto a lei. Io sono quella col culone alta 1.65, lei è l'altra :razz:
 
 

 

4c.jpg
 
 
Come al solito Paolo sembra nato con il volante in mano, non importa da che lato si guidi, come sia il cambio, quanto traffico si trovi, tempo cinque minuti e sembra che abbia sempre fatto il camionista. Resterà in lite fino alla fine con tergicristalli e frecce, ma per compensare nei cinque giorni da che siamo tornati non ne ha azzeccata una manco qua :megalol:
 
Poteva davvero andare tutto così liscio? certo che no, of course.
Al noleggio ci avevano garantito, giurando sulla testa dei figli e sacrificando un capretto come pegno di verità, che avremmo potuto tranquillamente usare la nostra Visa per pagare i pedaggi autostradali (ci sono caselli messi a caso ogni tot chilometri, a tariffa fissa, di solito pochi spicci), e io gnucca gli ho dato retta e non ho prelevato un singolo misero rand in aeroporto "tanto in Sudafrica ci stiamo cinque minuti, abbiamo cena e colazione pagate, al supermercato paghiamo con la carta, ho avvisato la banca e funziona sicuro".
 
Al primo casello non riescono ad addebitare le nostre carte, pensiamo a un malfunzionamento del pos con entrambe, accettiamo l'aiuto di un'anima buona del pulmino di canterini dietro di noi che ci regala il pedaggio di circa un euro (ma noi insistiamo perché ne accetti cinque e se li vada a cambiare alla nostra salute) ma al secondo ... tragedia. 
 

 

5.jpg
 
 
Il casellante ci spiega in un inglese abbastanza esotico che certo che si può pagare con la Visa. Sudafricana. E anche con la Mastercard. Sudafricana. Mortacciloro. E che c'è un casello ogni due metri. Ri mortacciloro. Non c'è verso di farci cambiare una decina di euro da nessuno nè di pagare in euro o dollari, ci fanno fare inversione e ci dicono di aspettare a lato strada che poi forse passa la polizia e forse ce li cambiano loro, gli euro. O almeno così ci pare di capire, visto che non siamo lucidissimi e non lo è neanche l'inglese del nostro nuovo amico casellante. 
 
Aspettiamo un pochino senza sapere cosa fare, Paolo fa un altro vano tentativo con un paio di camionisti di passaggio e alla fine ci rompiamo le balle e gli dico di impostare il Garmin su un percorso senza pedaggio, torniamo indietro, appena possibile usciamo e al momento di pagare qualcosa mi inventerò, magari una bella scena madre, e poi andremo a prelevare. Da scemi non abbiamo pensato che se i caselli sono lungo il percorso e non sugli svincoli in entrata non ci sono neanche sugli svincoli in uscita, e quando dopo qualche chilometro imbocchiamo il primo e ci troviamo in centro nel ridente paesello di Hammanskraal, il sollievo è palpabile a Pandonia, anche se la coppia imperiale un pochino scema ci si sente. 
 
Vagando un po' ad caxxum finiamo in un centro commerciale moderno che ricorda vagamente l'outlet all'aperto di Las Vegas (sono seria, giuro) con accanto un mercato di bancarelle decisamente più africane :megalol:
 
Siamo gli unici bianchi nel raggio di chilometri, credo, ma nessuno ci considera minimamente, se non un solerte omino che al parcheggio si offre di fare la guardia alla Sphiggy come se fosse sua. C'è una sfilza di sportelli bancari, io scelgo la Standard Chartered perché la conosco e naturalmente pesco l'ATM che ha finito i contanti e mi dà solo 400 rand, una ventina di euro, Paolo prende una banca africana a caso e torna ricco come Creso sventolandomi sotto il naso una mazzetta di banconote. A quel punto, rasserenati anche dal fatto che le carte funzionano, ci accorgiamo di avere fame (e prendiamo un paio di ottime pastry, la mia con il pollo e la sua con manzo e rognoni, a meno di 4 euro comprese due bottiglie d'acqua) e che ci scappa la pipì, e nei rispettivi pulitissimi bagni troviamo oltre alla carta igienica a pacchi anche una bella prova di intelligenza. 
 
 
6.jpg
 
 

 

6a.jpg
 
 
L'AIDS a queste latitudini miete purtroppo ancora tantissime vittime e questa campagna di prevenzione mi sembra veramente una cosa bella e importante. 
 
Facciamo felice il nostro amico parcheggiatore che sta amoreggiando con la Sphiggy con una mancia di un paio di euro - che a quanto pare è una cosa esagerata visto che si mette praticamente a ballare - e riprendiamo la strada fino a Mokopane, dove ci aspetta la nostra bellissima stanza all'Oryx B&B, prenotato per conto nostro su Booking con cena e colazione.

 

 

7.jpg
 
 

 

8.jpg
 
 
 
9.jpg
 
 
Più che una stanza è un appartamento, enorme e molto bello, soprattutto se piace il genere "a tema", con tanto di cucina completa, accessori di ogni tipo e un bagno nella finta capanna dentro la stanza, che ha un soffitto assurdamente alto. 
 

 

10.jpg
 
 
Purtroppo stasera hanno qualche problema con la cena e ci dicono che ci daranno un voucher per andare a mangiare in uno dei posti che ci consigliano ... il voucher sono 500 rand in contanti :grin:
 
Ci rimettiamo in sesto e usciamo per una gita alla SPAR (dove compilo la lista degli acquisti per il ritorno visto che adoriamo riportarci a casa la qualunque in schifezze alimentari e dormiremo qui anche l'ultima notte prima del volo, che ci sembra molto molto lontana), e per una cena al pub a orario indecoroso.
 
 
11.jpg
(qui abbiamo parcheggiato davanti al pub e il sole oggi è tramontato alle 17.44, fate voi)
 
 
 
Indecorosa anche la figura ... filetto, 195 rand, costata 220 rand. Poi, beh, è un po' caro ma con la carne ci sta, prendo anche un calice di cabernet e Paolo uno di pinotage a 225 rand ciascuno, costa come in Italia ma siamo stanchi e affamati e un brindisi al nostro viaggio ci sta tutto. 
 
I calici: 
 
14.jpg
 
 
 
Inizialmente non capisco come mai la fanciulla del pub ci lasci due intere bottiglie appena aperte invece di versarci il vino, penso che forse fanno il conto alla fine a seconda del numero di calici che ti sei scolato ... poi, colpita da un pensiero inquietante, quando arriva la ciccia chiedo con voce tremula: mi scusi ... abbiamo ordinato due bottiglie, per caso? e la fanciulla, con faccia da poker che cela un ghigno malvagio: certo che sì, madame.
 
 

 

12.jpg
 
 

 

13.jpg
 
 
Ebbene, le adottiamo e dopo l'ottima cena le portiamo amorevolmente con noi, orfane solo del misero goccio che abbiamo bevuto, ci faranno compagnia a lungo e piacevolmente durante i nostri tramonti africani :grin:
 
Ci accordiamo con i padroni di casa perché ci preparino il pacchetto colazione per le sei visto che vogliamo partire presto per il posto di confine a poco più di due ore da qui e non ci va di perdere troppo tempo, e ce ne andiamo a svenire nel comodissimo lettone dove chiuderemo questa prima lunghissima giornata cadendo all'istante in un sonno di piombo. 
 
In generale la prima impressione è ... molto Sud e poco Africa, per il momento non siamo colpiti (ma non vediamo l'ora di entrare in Botswana), il cielo è bigio come in Padania e i campi sono solo un po' più secchi, Mokopane sembra una Kanab che ci ha creduto - infatti qua i lampioni funzionano tutti ed è parecchio più illuminata - e la cassiera del supermercato si entusiasma per le nostre magliette come in un sacco di altri posti al mondo ... la scemitudine non ha latitudine :megalol:



 

 

  • reaction_title_1 10
Posted

10 agosto 2024, Mokopane - Palapye - Khama Rhino Sanctuary

 

La sveglia suona prestissimo, 5:30 pronti a saltare giù dal letto, ore 6:00 ritiriamo il pacchetto colazione che ci hanno preparato, nel frattempo abbiamo caffè, latte e biscotti per uno spuntino, decidiamo di lasciare i 2 roll della breakfast box per il pranzo, insieme a un paio di succhi di frutta, carichiamo i bagagli sulla Ranger, 6:45, si parte, direzione Botswana!

Ci vogliono circa 2 ore di viaggio per arrivare al punto di confine di Martin's Drift e lungo la strada vediamo la prima wildlife del viaggio... alcune antilopi, un gruppo di babbuini, qualche facocero (non mi rassegnerò mai al fatto che si pronunci facocéro e non fàcocero), delle piccole scimmie con la coda lunga e parecchi Banana Bill, uno dei quali tenta di suicidarsi su quella specie di muretto che è il frontale di Night Owl, il nome ufficiale del nostro mezzo, che ancora non si è trasformato in Miss Sphiggy!

 

240810_a01.jpg

 

240810_a02.jpg

Oggi ci attende il passaggio della frontiera, non sappiamo cosa aspettarci e quando prima di arrivare al confine vedo una coda di 2 km di camion, comincio a sudare freddo.

Per fortuna, i camion fanno la coda, gli automobilisti possono proseguire e quando arriviamo ci sono solo 2 auto davanti a noi e in pochissimi minuti passiamo il confine sudafricano.

Al border post botswano arriviamo per primi e ci fiondiamo agli sportelli... e qui, 2 cattivissime guardie di frontiera ci fanno il terzo grado, vogliono sapere tutti i posti dove dormiremo! Adesso potrei recitarli a memoria, ma sul momento... PANICO!

Non ce ne viene in mente nemmeno uno, non ci ricordavamo la sequenza delle destinazioni e il travelbook è, naturalmente, in auto!

Dopo aver sudato come Billy Hayes a Istanbul, CLACLACK! arriva il sospirato timbro sul passaporto e via, siamo in Botswana. Ma prima di entrare, c'è il controllo sanitario e la disinfezione delle ruote. La macchina deve passare in una vasca contenente del disinfettante e noi su un tappetino inzuppato del suddetto disinfettante. 


Qui hanno un grosso problema con l'afta epizootica e di posti di controllo e disinfezione come questo ne troveremo altri lungo la strada.

Prima tappa Palapye, dove ci aspetta Peo per consegnarci il pacchetto viaggio... se prima pensavo che noi fossimo organizzati bene, il pacchetto viaggio della Self Drive Tour Botswana contiene perfino le copie dei bonifici effettuati per il pagamento di attività e sistemazioni, più una serie di libretti per i parchi, una mappa del Botswana e un travelbook da fare invidia, con tutte le informazioni su quello che potremo vedere lungo il viaggio, la storia dei posti, aneddoti e suggerimenti.

Peo ci accompagna al negozio di telefonia per acquistare la nostra scheda sim, ma visto che c'è coda, le diciamo di andare e ce la caviamo da soli.

240810_a03.jpg
Come insegnare ai bambini a fare la pupù nel water? Ma certo, con un WC in miniatura!!!

 

Siamo gli unici bianchi del centro commerciale ma il posto è tranquillo, così come gli impiegati della BTC, ma siamo in Africa, è tutto pole pole, piano piano, anche se è swahili e non setswana!

Ne approfittiamo per fare una piccola spesa per la colazione e per rimpinguare le scorte di acqua e via, verso Serowe, dove c'è la tomba di Seretse Khama, il padre di questo Botswana, la cui vita è raccontata nel film e ancora meglio nel libro "A United Kingdom". 

Seretse Khama si sposò con Ruth Williams, un'inglese conosciuta durante gli studi nel Regno unito e, nonostante l'opposizione di Sudafrica e Rhodesia e dopo anni di esilio, divenne il primo presidente del Botswana indipendente.

Purtroppo l'accesso al sito è bloccato, scopriremo solo al ritorno che l'accesso è attraverso il museo e ci accontentiamo di salutarlo dal basso

Sotto l'ombra di un'acacia ci mangiamo il nostro breakfast sandwich... 2 uova, prosciutto, insalata, formaggio, maionese! Ottimo come pranzo, se l'avessimo mangiata a colazione ci saremmo addormentati direttamente al border post!

In mezz'ora siamo al Khama Rhino Sanctuary, prendiamo possesso della nostra capanna e prima delle 3 partiamo per il nostro tour in solitaria per le strade del parco, un vero e proprio battesimo della sabbia per me e per la macchina!

 

AVvXsEh7Qp2RQEoVyZy0LOrID-4gdaZ7iWK-M8bM

 

 

AVvXsEh4fWygYhEKqA_xDi5ZpzXX6FKlmovmEMvG

 

AVvXsEiy2i3eCCn-CThC8b_gqfguHpye6HBldPhF
 
Avevamo delle aspettative abbastanza basse, ma ci siamo ricreduti. Oltre agli immancabili impala e kudu, vediamo 5 rinoceronti tra cui un cucciolo, una piccola mangusta e a pochissimi metri da noi... una giraffa, anzi, un GIRAFFO!
 
240810_05.jpg

 

240810_07.jpg

 

240810_08.jpg

 

240810_14.jpg

 

240810_16.jpg

 

240810_17.jpg

 

240810_21.jpg

 

240810_25.jpg

 

240810_26.jpg


Come si riconosce un giraffo da una giraffa? Lasciando perdere il motivo più ovvio, che spesso è ben nascosto, basta guardare le corna... no, avete capito male, la giraffa non è una bestia di facili costumi, ma le femmine hanno le corna pelose, mentre i maschi ce le hanno senza peli!

 
E poi, ancora tantissimi uccelli, dagli hornbill agli uccelli tessitori, alcuni avvoltoi in lontananza, struzzi, guardiabuoi e tanti altri, dai colori spettacolari.
 
240810_29.jpg
 
240810_30.jpg
 
240810_31.jpg
 
240810_32.jpg
 
240810_33.jpg
 
240810_35.jpg
 
240810_38.jpg
 
240810_39.jpg
 
Finiamo il nostro giro nel primo viewpoint, non me la sento di girare al buio su queste strade e ci gustiamo il primo tramonto di questo viaggio... Oddio, gustiamo... a rovinare l'atmosfera, un gruppo di italiani che non riesce a tenere la bocca chiusa e deve per forza fare casino!
 
240810_42.jpg
 
240810_43.jpg
 
240810_45.jpg
 
Non è il sensore sporco... sono proprio le macchie solari che si vedono!!!
 
240810_46.jpg
 
Il giro è davvero bello, le strade sono molto sabbiose e ci vuole un pizzico di pratica e di abilità per evitare di affondare nei punti dove la sabbia è molto profonda.
 
Qualche minuto di relax sulle sedie della nostra capanna prima di andare a cena nel piccolo ristorante del resort, un hamburger con il petto di pollo, delle cotolette, tutto davvero buono e accompagnato dal Savannah Dry!
 
240810_a04.jpg
 
 
 


 

 


 
  • reaction_title_1 8
Posted (edited)
Il 31/08/2024 at 18:44, mouette ha scritto:

che la povera sordina supera d'un balzo lasciandosi dietro almeno un paio d'ore di coda grazie alla corsia preferenziale :megalol:


Poi, quando ci vedremo a Roma o a Pisa... ci dovrete insegnare tutti questi trucchi.. perché a Fiumicino, per quanto avessimo chiesto l'imbarco prioritario.. ci siamo sentiti rispondere: "Beh.. cammina? Allora può aspettare tranquillamente in fila con tutti gli altri" 🙄

E vabbé! 
Dulcis in fundo.. ci siamo beccati ben due volte l'upgrade in business class :twisted:

Le foto partono bene! Vorrei tanto tornare in Africa.. ma non ispira a voi-sapete-chi. 🤬

Attendo il prosieguo. 
Ps. Io sapevo che si diceva Facòcero... o sbaglio? :shock:

Edited by yalen86
  • reaction_title_1 1
Posted
1 ora fa, yalen86 ha scritto:

ci dovrete insegnare tutti questi trucchi

Nessun trucco o meglio, in anticipo comunichiamo alla compagnia aerea che abbiamo l'assistenza per sordi, o direttamente al momento della prenotazione (british) o subito dopo. Con la scritta DEAF sulla carta d'imbarco o anche solo con la Disability Card, parto diretto verso la fila business, al massimo se non c'è scritto nulla, chiedo al banco dell'imbarco se come disabile abbiamo diritto al preimbarco, quasi sempre è così.

L'unica che ha rotto le balle è stata quella simpatica signorina di facili costumi del JFK.

  • reaction_title_1 1
Posted (edited)

11 agosto 2024 (Khama Rhino Sanctuary - Boteti River Camp)

 

 

La sveglia suona alle cinque e un quarto, perché alle sei verrà a prenderci una guida del parco per il rhino tracking. Quando abbiamo prenotato abbiamo visto che oltre a essere richiesta una decorosa forma fisica c'è un'età minima, quindici anni, e una massima, sessanta ... questo avrebbe dovuto indurci a sospettare, ma siamo gnucchi e di conseguenza da gnucchi agiamo :grin:

 

Fa un freddo caino, per fortuna abbiamo i piumini e i berretti di lana di Skye, sembriamo due Nonne Abelarde, soprattutto al confronto con i tre baldi trentenni franco belgi che andiamo a raccogliere al campeggio (ma loro hanno più freddo :megalol:). Giriamo per circa un'ora in jeep, le tracce non sono mai soddisfacenti per il nostro anfitrione, anche se ogni volta che scende e rovista mi aspetto di sentirlo strillare "CACCA FRESCA, CACCA BELLA!" ... finalmente verso le sette e mezza ci fermiamo, scendiamo dal gippone e ci inoltriamo nella boscaglia. 

 

 

Immagine%20WhatsApp%202024-09-04%20ore%2017.55.56_6ef49c1b.jpg

 

       
  Immagine%20WhatsApp%202024-09-04%20ore%2017.55.56_a709745e.jpg  
   

 

 

 

Io lascio il piumino in auto, tanto lo so che mi scongelo in fretta e mi vien caldo, e poi è blu shocking, se ci hanno chiesto di vestirci color savana un motivo ci sarà, no? Paolo purtroppo decide di tenerlo, e ora non ha più un piumino :Razz:

 

Già, perché la boscaglia è aggressiva: blocca, tira, strappa capelli, taglia, graffia, ferisce ... soprattutto quando corri dietro a un ranger che non rispetta gli anziani! Soffriamo decisamente a lungo, quando avvistiamo finalmente il nostro rinocerontone bianco formato portaerei sono passate abbondantemente le otto, a fronte di una durata promessa di due ore (e chissà dove siamo, ho perso l'orientamento dopo trenta secondi di auto, figuriamoci dopo un'ora di giri sulle piste e quarantacinque minuti di corsa nella boscaglia, ci metteremo un anno a tornare :Cry:)

 

Il ranger lo avvicina per primo lasciandoci per qualche minuto soli su un sentiero, noi cinque ne approfittiamo per farci reciprocamente immortalare nel compimento dell'impresa e per appurare che il giovane belga è più bravo a inseguire rinoceronti che a far foto, visto che con un cellulare dal grandangolo mostruoso riesce a tagliarmi i piedi. In compenso se la cava benissimo col cielo, dai :Chessygrin:

 

 

 

Image00001.jpg      

 

 


Image00005.jpg      

 

 

Il ranger torna a recuperarci e ci fa cenno di tacere e avanzare quatti quatti. Arriviamo quattissimi, vediamo un movimento, eccolo, eccol ... nuuuu, è uno gnuuuu! :eek:  

 
Image00007.jpg    

 

 

Mentre iniziamo a farci domande sul titolo di studio della nostra guida, i cenni che invitano al silenzio si fanno più imperiosi e ... eccolo, stavolta è proprio lui. Si intravvede abbastanza bene, ma fotografarlo è dura, tra il fogliame e i rami secchi.       

 


Image00008.jpg  

 

   
Image00011.jpg      

 


Image00012.jpg  

 


 
Mamma mia, è enorme ... restiamo in contemplazione fino a quando ... GO!GO! GO! il ranger riesce a strillare sottovoce, non so come faccia ma so che persino io che son sorda afferro il concetto al volo: il nostro (poco) amico rinocerontone ci ha fiutati, e secondo lui spussiamo, perché ha lanciato uno sbuffo di avvertimento e dato inizio a una manovra di avvicinamento. Certo, è vegetariano e sicuramente buonissimo, ma le ali ai piedi ci spuntano lo stesso e in un amen siamo sul sentiero, mentre la dolce creatura, per fortuna più miope di me, ha perso il contatto visivo e anche l'interesse. Non contenti, ci sciroppiamo anche una buona mezz'ora di camminata nella sabbia alta per tornare alla macchina, che tornando alla base scopriremo essere parcheggiata letteralmente all'ingresso del parco :???:  

 

Io sopravvivo recitandomi "chiappe di marmo, chiappe di marmo" e mollo soltanto a cento metri dalla macchina (ma non sapevo che fosse così vicina) perché ormai fa un caldo fotonico e se voglio arrivare viva allo chalet devo assolutamente spogliarmi, bere e tirare il fiato trenta secondi ... vabbè, gli altri ci aspettano per circa tre minuti e arriviamo anche noi, saliamo sul gippone con un sospiro soddisfatto e Paolo fa l'inventario dei danni: piume ovunque! per fortuna siamo pieni di pandadesivi che userà come pecette per portare il piumino a fine avventura :megalol:

 

La giornata è iniziata benissimo: abbiamo visto un'alba stupenda, abbiamo fatto abbondante attività fisica, conquistato sul campo tagli, lividi e abrasioni da fare invidia a un lottatore, abbiamo praticamente stretto amicizia con un rinocerontone e abbiamo imparato una cosa fondamentale: se dopo gorilla, chimpazee, rhino compare il fatidico "tracking" la parola d'ordine è una sola: FUGGITE, SCIOCCHI! :dance3:      

 

 


Image00016.jpg      

 

 


Image00017.jpg    

 

 

Devastati nel fisico, ma fierissimi nell'animo, quando arriviamo in stanza sono quasi le nove e mezza e personalmente ho un leggero appetito, potrei accontentarmi del rinoceronte tutto intero, ma Paolo insiste per preparare il caffè, il latte e passarmi un incolpevole muffin che sarà azzannato con tanta, tanta brutalità. Cerchiamo di sistemare più in fretta possibile, ma convinti di rientrare per le otto non avevamo chiuso le valigie né reso presentabile la stanza, quindi riusciamo a partire solo verso le dieci.

 

Ci aspettano - anzi, aspettano Paolo, mea culpa - circa quattrocento chilometri e quattro ore di guida su una strada tutta dritta e benissimo asfaltata, vivacizzata solo dalla scoperta che abbiamo perso le lenti da sole di Paolo, dall'acquisto del pranzo nel supermercato di un centro commerciale da far invidia ai nostri, da un facòcero (e lo scrivo anche con l'accento, doh!) e poco altro.

 

Ci fermiamo per una breve sosta davanti a un gigantesco truck da miniera di cui abbiamo letto storia e caratteristiche strada facendo sulla fantastica Bibbia di Peo, fa veramente impressione. Una volta dismesso dopo una lunga vita nelle miniere di diamanti di Orapa è stato regalato alla municipalità di Mokoboxane, che ha pensato bene di sistemarlo a bordo strada facendone una sorta di monumento. Volendo è anche possibile arrampicarcisi, basta avere quel pizzico di agilità che a noi certamente non fa difetto, ma non volendo umiliare nessuno desistiamo :inlove2:      

 


Image00020.jpg      

 

 


Image00027.jpg    

 

 

 

Un po' in affanno arriviamo al Boteti River Camp, il nostro alloggio per stanotte, dove abbiamo un game drive prenotato per le 15. Abbiamo appena il tempo di mangiare al volo il pane con pomodori e formaggio comprato stamattina e di ammirare il nostro bagno, e si parte.    

 

 

 

Immagine%20WhatsApp%202024-09-04%20ore%2017.55.56_ee027bcc.jpg

 

 

 

 Siamo soli con la guida, e ne siamo ben felici, sociopatia portami via. Jimmy è bravissimo, ci racconta un sacco di cose sul Makgadigadi Pan, che in lingua san significa DRY DRY. Visto che quello della foto con le zebre qui sotto è il letto del fiume Boteti, la zona più verde del Makgadigadi, penso che non abbiate bisogno di ulteriori spiegazioni   

 

 

 

 Image00029.jpg

 

 

 

In realtà c'è ben poco da sorridere, il letto del Boteti è asciutto da aprile 2022, ma tra un mesetto dovrebbe arrivare finalmente l'acqua, che è partita dall'Angola e incontreremo a Maun, più a nord, tra un paio di giorni, nel suo viaggio verso il pan. 

 

Siamo partiti con aspettative basse quanto il livello del fiume, e invece ... aquile, gufi, avvoltoi, zebre a mazzetti, giraffe, gnu, marabù, kudu, elefanti, ippopotami, qualche impala, e - tristemente - due carcasse di elefanti giovani, qui rispettivamente da quattro mesi e un anno. E' il cerchio della vita, ma a noi cresciuti con i cartoni Disney fa male lo stesso.       

 

 


Image00032.jpg    



 
Image00034.jpg      

 

 


Image00037.jpg      

 

 


Image00038.jpg      

 

 


Image00039.jpg      

 

 


Image00040.jpg      

 

 


Image00041.jpg    

 

 

Image00042.jpg      

 

 


Image00043.jpg      

 

 

Image00044.jpg

 

 

 

Il colpo d'occhio sul fiume in secca dall'altura su cui ci troviamo è veramente straordinario. I locali pompano dalle profondità della terra la poca acqua che permette agli animali di sopravvivere da due anni abbondanti e qui si radunano a centinaia tutte le specie dei dintorni, uno spettacolo straordinario, una Valle dell'Eden molto dry e altrettanto commovente.      

 

 


Image00045.jpg      

 

 


Image00046.jpg      

 

 

Image00048.jpg      

 

 


Image00049.jpg      

 

 


Image00050.jpg      

 

 


Image00052.jpg      

 


Scendiamo anche nel letto del fiume con la jeep, in modo da avvicinarci il più possibile agli animali, e un paio di elefanti ci fanno letteralmente il pelo, ma con estrema noncuranza: mi sono sentita un soprammobile quasi peggio che alle feste dei miei quindici anni :megalol:
 
 
Image00054.jpg      

 

 


Image00055.jpg      

 

 


Image00057.jpg      

 

 


Image00058.jpg      

 

 


Image00060.jpg      

 

 


Image00062.jpg      

 

 


Image00063.jpg    

 

 

Image00065.jpg      

 

 


Image00067.jpg    

 

 

Savanna dry e chiacchiere al tramonto: Jimmy è anche molto simpatico, oltre che veramente bravo e appassionato, e ci racconta di avere many, many, many children. Impressionata dall'impeto di quel triplice many mi azzardo a chiedergli timidamente quanti siano, aspettandomi una squadra di calcio con le riserve. Beh, ne ha ben ... TRE :grin:. E ribadisce quanto siano many, tre figli. Non per la prima volta penso che questa sia una delle spiegazioni dell'evidente benessere di questo Paese: ci sono bambini in giro, sì, ma non a grappoli come spesso abbiamo visto in altre Afriche, e parlando con la gente anche nei giorni successivi ci renderemo conto che l'età media del matrimonio e del primo figlio sfiora i trenta, e che due vengono considerati molto più che sufficienti. O forse è il benessere che diminuisce il numero di figli, non ho le idee chiare. Ad ogni modo il nostro amico ci rassicura, la fabbrica è definitivamente chiusa e sono a posto così. Ci racconta anche che lavora due mesi e poi ne ha uno libero, come già ci dicevano in Namibia, che gira un po' in tutto il Paese nei Camp della stessa catena, e ci dà qualche consiglio per le zanzare e le cose da fare a Maun.

 

Quando Paolo gli racconta delle sue imprese namibiane con la cacca di elefante, spiegandogli che da noi pestare profumate deiezioni porta fortuna o soldi, e che dopo innumeri passaggi delle ruote su cotanta delizia all'Etosha abbiamo visto un leopardo, decide seduta stante che provare male non fa e va a pestare un bel caccone secco secco. Ce ne torniamo al lodge tra le risate, non prima di aver avvistato un gufo e di aver studiato il bignami ornitologico di Jimmy (bignami si fa per dire, saranno tre chili di tomo) per individuare quello che gli somiglia di più.       

 

 


Image00068.jpg      

 

 


Image00069.jpg      

 

 


Image00071.jpg      

 

 


Image00072.jpg      

 


       
Image00076.jpg      

 

 


Image00077.jpg      

 

 


Image00078.jpg    

 

 

Ci accorgiamo che è l'ora di chiusura dei cancelli e allora via, velocità smodata per uscire in tempo, raggiungiamo il lodge (che figura, ci hanno preparato la camera per la notte e sistemato le zanzariere e noi oggi siamo usciti di corsa lasciandoci dietro una bomba esplosa male!), doccia al volo, arrivo a cena con dieci minuti di ritardo (arichefigura), spazzolamento di gusto di: minestra di pomodoro, stufato di manzo e funghi, zucca, insalata, dolcetto.  

 

Finalmente possiamo smettere di inseguire il prossimo impegno, e ce ne torniamo nella nostra casetta fornita di tutto, compresi repellente, insetticida e una trombetta da suonare in caso di allarme. Il massimo però è il bagno en plein air, è bellissimo fare la doccia sotto le stelle (grazie Paolo, che mi hai mostrato la Croce del Sud e Alpha e Beta Centauri con l'emozione nella voce :inlove2:    

 

 

IMG_20240812_095331287.jpg      

 

 


IMG_20240812_095552016.jpg    

 

 

 
IMG_20240812_095603959.jpg  
   
 

Edited by mouette
  • reaction_title_1 9
Posted
Il 30/08/2024 at 12:30, pandathegreat ha scritto:

l'itinerario finale sarà questo

Potreste scrivere le tappe?

Ho letto questi primi giorni e, lentezza indigena a parte, ho iniziato a desiderare colori e animali africani!

Posted
21 minuti fa, dodachi ha scritto:

Potreste scrivere le tappe?

Ho aggiunto la schermata nel primo post, l'itinerario è questo:

Data        Percorso
8-ago-24    giovedì    In volo
9-ago-24    venerdì    JNB - Mokopane
10-ago-24    sabato    Mokopane - Khama Rhino Sanctuary
11-ago-24    domenica    Khama Rhino - Boteti river camp
12-ago-24    lunedì    Boteti River Camp - Gweta Lodge
13-ago-24    martedì    Gweta Lodge - Maun 
14-ago-24    mercoledì    Maun 
15-ago-24    giovedì    Maun - Kaziikini community camp
16-ago-24    venerdì    Kaziikini community camp
17-ago-24    sabato    Kaziikini community camp - Khwai Guesthouse
18-ago-24    domenica    Khwai Guesthouse - Mwandi View
19-ago-24    lunedì    Mwandi View - Big 5 Chobe Lodge
20-ago-24    martedì    Big 5 Chobe Lodge
21-ago-24    mercoledì    Big 5 Chobe Lodge - Victoria Falls
22-ago-24    giovedì    Victoria Falls - Senyati Safari Camp
23-ago-24    venerdì    Senyati Safari Camp
24-ago-24    sabato    Senyati Safari Camp - Elephant Sands
25-ago-24    domenica    Elephant Sands - Palapye
26-ago-24    lunedì    Palapye - Mokopane
27-ago-24    martedì    Mokopane - JNB
28-ago-24    mercoledì    Arrivo a casa 

 

Giusto un suggerimento, per quanto la Self Drive Tour Botswana sia stata eccezionale per l'organizzazione e che questo paese è davvero tra i più sicuri di tutta il continente, non ti consiglierei il Botswana come prima Africa, perché ha alcuni tratti un po' troppo "africani"... non sempre ci sono indicazioni, gli orari non sono chiari, a volte ti devi affidare a mappe un po' nebulose per scegliere la strada.
Come primo viaggio, trovo perfetta la Namibia, anche in fai da te, perché dal punto di vista di assistenza al viaggiatore è un passo avanti, oppure l'Uganda con un tour accompagnato, che ti permette di farti un'idea di come è viaggiare in Africa.

  • reaction_title_1 2
  • reaction_title_2 1
Posted
1 ora fa, pandathegreat ha scritto:

non ti consiglierei il Botswana come prima Africa

Siamo stati in Sudafrica (e, anche se non é la stessa Africa, in Marocco).

L'Uganda era stata la prima scelta per quest'anno ma, se ti ricordi, abbiamo avuto qualche inconveniente con Julius che ci ha "raffreddati" sulla destinazione e, soprattutto, sul viaggio con guida.

Proprio perché vorrei prediligere il self drive la Namibia è una possibilità, ora insieme al Botswana. Prima di leggere le premesse del vostro viaggio credevo che in Botswana non fosse possibile andare in autonomia e pensavo che non fosse possibile andare senza spendere un patrimonio.

 

Grazie per l'itinerario!

Posted
Il 31/08/2024 at 18:44, mouette ha scritto:

sì, ho anche la sindrome del Controllore di Volo Psicopatico :Chessygrin:

Ahahahahah anche io!!! E quando dicevo che controllavo i ritardi medi del volo, mi guardavano tutti con compassione!

 

Il 31/08/2024 at 18:44, mouette ha scritto:

neanche il mio ex un po' stalker mi scriveva così spesso

Sì, confermo, Lufthansa è un tantino pesante con gli alert!

 

13 ore fa, mouette ha scritto:

O forse è il benessere che diminuisce il numero di figli

Anche la sanità mentale 🤣

 

Wow!! Avete cominciato alla grande con gli avvistamenti!!! :17_heart_eyes:

 

 

  • reaction_title_3 1
Posted (edited)
1 ora fa, dodachi ha scritto:

Siamo stati in Sudafrica

 

 

Secondo me siete pronti per il Botswana. Io ho guidato molto, molto meno di Paolo, ma esclusa una giornata intera di sterrata molto impegnativa - che inizialmente non era prevista nell'itinerario proposto da Gillian e Peo - secondo me è un Paese facile, tanto quanto la Namibia. Se uno non se la sente di andare sui sabbioni, basta cambiare l'itinerario, stare sempre su asfalto e prenotare i game drive con i vari lodge: considerato quanto ci è costato noleggiare la Sphiggy, prendendo una macchina normale saremmo andati abbondantemente in pari con i costi. Sia chiaro, io sono felicissima delle nostre scelte e le rifarei tutte a dispetto dei tentativi di sabotaggio messi in atto dalla nostra perfida Pshycomobile, ma non scoraggerei nessuno dall'aggiustare diversamente un itinerario per godersi un Botswana un pelo meno impegnativo (e forse pure un pelo più economico, noi non ci siamo fatti mancare veramente nulla). 

 

 

1 ora fa, Lizzina ha scritto:

quando dicevo che controllavo i ritardi medi del volo, mi guardavano tutti con compassione

 

 

Sorella ❤️:megalol:

Edited by mouette
Posted (edited)
23 ore fa, mouette ha scritto:

quando dicevo che controllavo i ritardi medi del volo, mi guardavano tutti con compassione


Penso che l'abbiano fatto tutti... me compreso con i voli per l'Uzbekistan sempre in ritardo (tranne il nostro volo :Chessygrin:)

Quanto al Botswana... fino al vostro viaggio ero convintissimo che fosse moooolto difficile da fare in completa autonomia come in Sudafrica o Namibia. 
Infatti i tour con guida costano una fucilata come quelli in Tanzania :( 

Ma tanto... prima devo andare in Namibia e Uganda-Rwanda :Chessygrin:

Edited by yalen86
Posted

12 agosto: Boteti River - Ntwentwe Pan

 

Sonno profondo stanotte al fresco del Boteti River Camp, ci svegliamo ben ricampati e molto affamati, solite sghignazzate dei locali quando tentiamo di usare le 2 sole parole che conosciamo in Setswana, una delle lingue ufficiali del Botswana!

Sì, perché come forma di rispetto cerchiamo sempre di imparare almeno "Salve" e "Grazie", in questo caso sono dumela e kealeboga, seguiti da "Rra" se ci si rivolge ad un uomo e da "Mma" se invece si parla ad una donna. La nostra pronuncia deve essere davvero terrificante a giudicare dalle loro risate!

Non siamo gli unici affamati, ecco che ricompare il gatto grigio di ieri sera, che stamattina si è portato l'amico per scroccarci almeno un po' di colazione... Il grigio è molto più propositivo e praticamente fa il giro dei tavoli, il roscio, sta lì, ti guarda, ti giudica e ti fa sentire in colpa.

 

240812_01.jpg

 

240812_02.jpg
 

Oggi percorreremo circa 200 km per arrivare al Gweta Lodge, scegliamo la strada più lunga, che però è tutta asfaltata e non prevede guadi... oddio, co 'sto secco de acqua ce n'è poca, ma dove non c'è acqua, c'è sabbia e decidiamo di soprassedere per il momento.

 
La strada passa molto vicina alla zona diamantifera, dove solo pochi giorni dopo il nostro passaggio viene trovato questo sassolino:
 
AVvXsEjO-OGDYsOP4J9TCymM8j8IbOjMQiUrJzkj
 
Un diamante di 2492 carati! I diamanti sono appunto una delle voci commerciali all'attivo per il Botswana, con 2 grosse compagnie attive che versano una consistente fetta dei guadagni all'amministrazione, la Debswana e la Lucara... la zona estrattiva è anche abbastanza limitata, ma i risultati sono davvero notevoli, visto che solo qualche anno fa ne avevano estratto uno da quasi 1800 carati.
 
AVvXsEijSbfqGzieBhkjp3gEAqpdkmQDpbFlUWWV
Quelle cicatrici che si vedono nella mappa sono le miniere di diamanti.
Passata Mopipi, è arrivato il momento tanto temuto da Barbara... La guida del bestione, più grosso della nostra cameretta, più alto dell'armadio, in confronto la sua Kia Picanto pare una macchina Bburago...
Si issa al posto di comando dopo aver lanciato quello che pare un grido di guerra, ma forse è solo artrite, regola il sedile, regola gli specchietti e via, si parte!!!
 
Fino a questo momento, abbiamo incrociato solo poche macchine, mucche, asini, cavalli e capre, ma appena Barbara raggiunge la velocità di crociera, ecco spuntare uno struzzo, poi un altro, qualche zebra e infine, gli elefanti!!!
 
Naturalmente non mancano i camion, che sono diventati improvvisamente più frequenti... Nonostante il terrore, guida per un centinaio di km, quando mi rende il comando del transatlantico, forse adesso il mostro le fa un po' meno paura!
 
Mangiamo una crema di broccoli e un paio di sandwich al ristorante del Gweta Lodge, l'auto resterà parcheggiata qui per stanotte, tra poco ci attende il nostro autista per l'avventura di stanotte! 
 
Ci siamo preparati un bagaglio minimal con dentro pigiami, asciugamano in microfibra, ciabatte, beauty case... col senno di poi, ci sarebbe bastato lo spazzolino e il dentifricio, carichiamo i cavalletti, gli zaini e siamo pronti. 
 
Con noi c'è una famiglia anglo-austriaca, i genitori sono molto simpatici, i 2 figli hanno detto forse 4 parole, prima tappa il baobab, un albero con un'età stimata di 1500 anni davvero maestoso, che emana un'energia che solo questi giganti della natura riescono a dare.  
 
240812_03.jpg
 
240812_04.jpg
 
240812_06.jpg
 
Non lo sapevamo, ma in Botswana ci sono tanti baobab, sparsi un po' ovunque sul territorio, sono degli alberi bellissimi, ma che in questo periodo perdono le foglie. Sì, perché siamo al culmine della stagione asciutta, vedremo tantissimi alberi spogli o con un foliage che non ha nulla da invidiare a quello del nord est americano.
 
Il Botswana è anche il paese con il maggior numero di elefanti in Africa e sono davvero ovunque!
240812_07.jpg

Ma questa zona è famosa per un altro abitante della savana... il suricato!
Questa famiglia vive tra le fattorie e si è abituata agli essere umani, si lasciano avvicinare, ma restano sempre all'erta anche se si mettono in posa per noi.
 
240812_10.jpg
 
240812_12.jpg
 
240812_13.jpg
 
240812_14.jpg
 
240812_16.jpg
 
240812_18.jpg
 
240812_21.jpg
 
240812_24.jpg
 
240812_26.jpg
 
Non hanno proprio l'espressione da primi della classe, ma sono fantastici!
 
Il sole scende rapidamente ed è ora della prossima tappa, il Pan! 
Cos'è il Pan? Non è altro che il fondo del lago effimero che si forma qui durante la stagione delle piogge, un lago che non supera i 60cm di profondità, ma che è sufficiente a dare da bere alle greggi e alle coltivazioni dell'area, visto che il sottosuolo è ricco d'acqua.
 
Per la maggior parte dell'anno invece è una piana salata, che scricchiola sotto le ruote.
 
video_object.png
 
240812_27.jpg

Il tramonto sul Pan è un'esperienza incredibile. Uno spettacolo che ci lascia senza parole, il sole si riflette sulla crosta salata e su quella che sembra una nebbiolina bassa, ma è la polvere che galleggia in aria.
 
240812_29.jpg
 
240812_31.jpg
 
240812_32.jpg
 
240812_33.jpg
 
240812_35.jpg
 
240812_37.jpg
 
Il cielo si incendia e il sole scende giù, velocissimo, ma grazie al filtro dell'atmosfera e del pulviscolo, nella seconda foto si vedono anche le macchie solari.
240812_38.jpg
 
240812_39.jpg
 
240812_43.jpg

Salutiamo il sole e raggiungiamo il punto del nostro "hotel" per stanotte, direttamente al centro di una spianata di 12000 kmq completamente asciutta. I ragazzi preparano la cena, accendono il fuoco e organizzano il bivacco... dei materassi a terra con doppio lenzuolo e tripla coperta e ci servirà tutta!
 
IMG_20240813_075033282-EFFECTS.jpg
Foto del mattino dopo... era troppo buio per scattare la sera!

A cena facciamo il bis della crema di broccoli del pranzo, più del riso ed uno spezzatino, tutto davvero ottimo e lo accompagniamo con del Savannah Dry, la bevanda preferita di questo lato di mondo!
 
Ma lo spettacolo arriva dopo cena, il cielo diventa la casa di milioni di stelle, con un baffo di Via Lattea parzialmente cancellato dalla luna a metà che un po' ci rovina lo spettacolo.
 
240812_45.jpg
 
240812_46.jpg
 
240812_49.jpg
 
240812_51.jpg
 
240812_52.jpg
 
240812_54.jpg

Quel piccolo cubo con 2 lucine in basso in questa foto non è altro che il nostro bagno per stanotte!!!
 
Si è fatta l'ora di andare a letto, fa freddo e si dorme vestiti, pigiami ed asciugamano si sono fatti una gita senza motivo, ci infiliamo il berretto, appoggiamo la testa sul cuscino e ci addormentiamo in questo hotel a 5 milioni di stelle.
  • reaction_title_1 10

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

  • Recently Browsing   0 members

    • No registered users viewing this page.
  • Who's Online   1 Member, 0 Anonymous, 9 Guests (See full list)

×
×
  • Create New...