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Uganda 2016, nel cuore dell'Africa


MagicJ69

Messaggi raccomandati

 

UGANDA 2016, tour di 10 giorni

 

 

Partenza: 2 giugno 2016  (Bologna – Istanbul – Entebbe)

Rientro: 12 giugno 2016 (Entebbe – Istanbul – Bologna)

Voli: Turkish air lanes (con stop over circa 4 ore) € 440,00 a persona

Tour: $ 2.000 circa a persona (Mountain Gorilla Coffee Tours) + 350 € in loco

Cambio valuta: 1 euro = 3300/3600 scellini

Partecipanti: 4 (Michele e Letizia + coppia di amici)


 

2 giugno 2016 - La partenza

3 giugno - I rhinos dello Ziwa - Seconda parte

4 giugno - Murchison Falls National Park - Seconda parteCruise sul Nilo e trekking

5 giugno -  400 km nel cuore del PaeseKibale Forest Camp

6 giugno - A tu per tu con gli antenati - In viaggio verso il Queen Elizabeth - Queen Elizabeth

7 giugno - Il safari nel Queen Elizabeth - Kazinga Channel - Seconda parte

8 giugno - Prima una sorpresa, poi verso Kisoro - Seconda parte

9 giugno - A tu per tu con i gorilla - Seconda parte

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2 giugno 2016 - La partenza

 

Com’è nato il viaggio è storia conosciuta.. e così, dopo 2 mesi ormai ci siamo..  questa volta, però, non dovremo svegliarci all’alba.. il primo volo per Istanbul sarà alle 10,30 e quindi abbiamo tempo anche per evitare di lasciare a casa qualcosa.

L’altra coppia di amici è già qui da ieri sera.. e quindi bagagli già finiti prima del loro arrivo.. meglio scambiare due chiacchiere e misurare l’adrenalina che pensare a cosa va ancora messo in valigia.

E’ un giorno festivo.. e così, mentre in città fervono i preparativi per alcune manifestazioni in occasione della Festa della Repubblica, noi ci avviamo con calma all’aeroporto, o meglio al parcheggio da cui poi prenderemo la navetta. Il tempo della colazione, superiamo il gate ed in perfetto orario ci imbarchiamo.

Il viaggio per Istanbul passa abbastanza bene.. un film, giornale, due chiacchiere e siamo arrivati.

Qui avremo però uno scalo piuttosto lungo.. per fortuna l’aeroporto Ataturk, e soprattutto la zona degli scali internazionali, permette di non annoiarsi.. un giro tra i vari negozi (soprattutto quelli di souvenir e dolci), un salto in terrazza, uno spuntino, caffè, due passi.. il gate viene comunicato circa un’ora e mezzo prima e quando esce ci avviamo pian pian verso l’imbarco.

Controlli ok e partiamo… abbiamo solo qualche minuto di ritardo per traffico sulla pista.. ma poco dopo eccoci a guardare Istanbul dall’alto.. ci siamo, prossima destinazione Uganda.

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Il viaggio sarà lungo ma i film aiutano a passare il tempo.. ed anche ad addormentarsi finchè snack e pranzi non ci svegliano.. arriveremo ad un orario un po’ strano ma non è un problema.

Il servizio Turkish è buono.. volo comodo ed anche il cibo non è male.. bene.. riprendo la visione di Batman vs Superman (only english, essendo in prima visione) in cui inevitabilmente l’attenzione viene puntata sulla sponsorizzazione di questa compagnia aerea.

Per me è solitamente difficile addormentarmi ma qualche film in più aiuta ed a tratti mi assopisco..

L’orario strano ci fa risvegliare con il buio ed alcune luci sotto di noi.. già arrivati? Macchè.. scalo a Kigali in Ruanda..qualcuno scende, in pochi salgono…   Non ci resta che fare quest’ultimo tratto.. ma siamo in ritardo e pensiamo a chi è lì che ci aspetta (speriamo) in aeroporto.  

Atterriamo con una mezz’ora abbondante di ritardo ma ormai ci siam.. già compilato il foglio per l’immigrazione, pratiche di sbarco piuttosto veloci (impronte, visto e foto.. ma non è finita.. c’è anche il controllo della febbre gialla con tanto di esibizione del tesserino).. adesso non ci resta che aspettare i bagagli ed intanto pensare al cambio scdllini che solitamente non conviene in aeroporto ma vista l’ora non sappiamo se ci sarà occasione per farlo. 

Mentre il resto della comitiva aspetta, Letizia esce per cercare il nostro uomo e chiedere cosa conviene fare.. riappare dopo un po’ facendoci cenno di uscire.. Ronnie, la nostra guida, ci porterà al Casinò di Kampala.

Ci avviamo verso l’auto (Toyota Hiace Supercustom) e partiamo.. il nostro tour è ufficialmente iniziato.

 

 

 

 

 

 

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..ed ormai siamo già al 3 giugno 2016..
 

I rhinos dello Ziwa

 

Lasciato l'aeroporto, poco meno di un'ora e siamo a Kampala (40 km)..

Le luci della città ci permettono di intravedere qualche edificio e monumento lungo la strada.. entriamo in un cortile “custodito” ed entriamo nel Jetset Forex che si trova appunto nell’edificio del Casinò.. 300 euro per 1.104.000 scellini.. usciamo con un mazzo di banconote come la banda bassotti.. non sarà semplice portarli dietro.

 

Ci rimettiamo in viaggio.. e non sarà breve.. il programma è fitto e così, già all’inizio del primo giorno, abbiamo il primo safari a piedi.. lo Ziwa Rhino Sanctuary ci aspetta.. ma ci sono circa 180-200 km da fare e così la maggior parte del gruppo lentamente abbassa gli occhi..

Io sono davanti e cerco di guardarmi intorno.. non sembrano esserci cose particolari e così un pisolino di mezz’ora ci scappa anche per me.. in fondo siamo svegli dalle 7 di ieri ed è normale che la stanchezza si senta un po’.. ma poco dopo l’alba facciamo una sosta e cominciamo e vedere i primi cenni di vita.

Le indicazioni per il parco ci danno una mini scarica di adrenalina.. deviazione e poco dopo le 8,30, siamo pronti ad incontrare i rinoceronti.

 

Ronnie ci presenta la nostra guida.. qualche spiegazione sui rino e su come si svolgerà il trekking, sulle regole da seguire ma soprattutto ci ricorda che è vietato toccarli.
Nell’attesa di partire, ci incuriosisce la descrizione con i nomi di tutti i rinoceronti nell’Ufficio dei ranger, non disdegnando di fare due passi nella zona circostante

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Ci siamo.. risaliamo sull’auto e raggiungiamo il punto da cui iniziamo una semplice passeggiata su un sentiero pianeggiante, inoltrandoci nel bush ed andando incontro a questi meravigliosi esemplari di potenza che incontriamo dopo alcuni minuti.

Ne vediamo passare 4.. anzi no sono 6.. 7.. si stanno muovendo  ma sono molto, molto vicini… saremo a circa 30-40 metri.. qualche passo in più e nascosto dietro alcuni alberi li vedo davvero vicini..  meraviglioso.. sembrano così tranquilli.. ma una delle guide mi avvisa di non andare oltre, anzi di tornare indietro.. forse mi ero sbilanciato.

 

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Il più grande dei rinoceronti si chiama Obama.. ma non è tra questi.. però vediamo un esemplare leggermente più grosso.. un rinoceronte femmina incinta e che partorirà a breve.

Restiamo ad osservarli per un bel po’.. ci muoviamo seguendoli e cercando di avvicinarci il più possibile.. alberi ed arbusti sono i nostri alleati.. ma i ranger ogni tanto ci fanno cenno di non andar oltre.

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Ma è davvero emozionante essere lì a due passi da loro e quasi non ci si rende conto del pericolo di uno scatto magari imprevedibile di questi magnifici animali.. nascosto dietro un albero, li vedo passare davvero vicini.

 

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Ultimi scatti mentre loro proseguono il loro cammino, inoltrandosi per poi sparire in mezzo agli alberi, ed eccoci di ritorno verso la macchina.

 

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Rientriamo alla base e ci fermiamo qui in attesa del pranzo… ordiniamo e facciamo un giro alla ricerca di qualcosa di interessante..

i pipistrelli proprio sulle porte dei bagni (le ragazze non si erano accorte di queste simpatiche presenze), qualche uccello colorato e la flora ci fanno trascorrere un po’ dell’attesa..

 

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Nel frattempo Ronnie riposa.. avremo ancora un bel po’ di strada (circa 220 km, almeno altre 3 ore di viaggio) e lui era in aeroporto fin dall’una.

 

Il primo pranzo ugandese non è male.. l'alternativa è tra pollo e maiale, il tutto accompagnato da un classico.. patate fritte o, per i più leggeri, verdure..

I parchi non sono il posto ideale per testare la cucina locale ma siamo comunque soddisfatti.. inoltre è l’occasione per scambiare due chiacchiere con Ronnie.

 

Finito il pranzo, qualche minuto di relax e ripartiamo.. destinazione Fort Murchinson.

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..continua 3 giugno...

 

Salutati i rinoceronti, ci aspetta un bel po’ di strada.. il viaggio ed il caldo conciliano un'altra pennichella.. chi più, chi meno.. qualche saltino della strada si sente ma tutto sommato non ci sembra che la viabilità sia messa male (anche se da queste parti è famoso l’african massagge.. avremo modo di testarlo più avanti.

Qualche sosta per sgranchirsi un po’ ma alla fine, poco dopo le 17, eccoci al lodge.. un cocktail fresco di benvenuto ci sta davvero bene..

 

Mentre ci guardiamo intorno arrivano i ragazzi che prendono i nostri bagagli e ci accompagnano verso le nostre dimore.. il sentiero si inoltra nel prato ma vediamo solo tende.. ma qualcosa non torna soprattutto quando ci indicano la posizione dei bagni.

Considerati i due giorni ininterrotti tra viaggio e safari, avevamo deciso di iniziare “comodi” per avere camere e bagno privato per poter rilassarci meglio.. le tende le avremo più avanti.

 

Torniamo verso la reception per far presente l’errore a Ronnie..  non è cosa facile, soprattutto perché non abbiamo stampato il programma.. mostriamo le email sul cellulare ed inizia una mini kermesse che coinvolge un po’ tutti.. peraltro il 3 giugno è festa nazionale e quindi agenzia chiusa.. dopo aver sentito il gran capo Julius, e tralasciando le varie fasi (tentativi, telefonate, manager del naturelodge...) ed il motivo che aveva portato a questo misunderstanding, ci propongono almeno uno delle due notti in tenda. In realtà le tende non sono male, anzi piuttosto carine.. ma diventa anche una questione di principio.. certo, se non ci fosse stato posto ci saremmo certamente accomodati quindi mostriamo una certa resistenza finchè arriva l'OK.

Più tardi, dando un’occhiata ai prezzi, scopriamo che la differenza tra le due accomodation è piuttosto considerevole (double tent $60 vs room double $150) e possiamo comprendere un po’ di insistenza.. ma il problema è stato nella comunicazione interna a monte e non nostro.  

 

Torniamo a prendere i bagagli, portati da un ragazzo che si è meritato i 20 scellini di mancia, ed eccoci in camera.. ampia, molto carina e con un bel panorama sul fiume (il Nilo Bianco).

 

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E’ il momento di godersi il lodge.. una rinfrescata ed andiamo a fare un giro.. 

Un grande parco, I fiori e qualche ospite che incontriamo qua e là (lucertoloni colorati, camaleonti, farfalle ed alcuni uccelli), oltre ad un bel panorama sul fiume ci fanno dimenticare presto l’intoppo della camera.

 

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Il tempo di rientrare e metterci d’accordo per la cena che abbiamo già ordinato al nostro arrivo..

La temperatura si sente.. ma è anche umido ed il ventilatore è un piccolo toccasana.. anche se non abbastanza… meglio stare qualche minuto in più sul terrazzo e godersi giardino e panorama..

 

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La cena è buona.. zuppa di funghi, steak, insalatina e per chiudere un pancake alla banana, accompagnata anche da un paio di birre fresche..

due chiacchiere nella terrazza al piano di sopra e, poco dopo,  siamo pronti per farci una bella dormita..ne abbiamo bisogno dopo questo lungo viaggio iniziato quasi 2 giorni fa.

Colazione fissata verso le 6,45.. e poi diritti verso il Murchison Falls National Park.

 

 

 

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8 ore fa, cozzi11 dice:

 il costo di 10 giorni,volo escluso.

 

Il costo dipende anche dalle accomodation e dal numero di parchi e safari..

considera poi che sul prezzo incide molto il costo dei trekking per vedere i gorilla, che da solo costa $ 600 in alta stagione (fino a maggio credo sia 500) e gli scimpanzè (mi sembra fosse sui 150$).

Non so se altri operatori hanno prezzi migliori (credo che ad esempio Alberto sia andato con un altro operatore ma ha fatto un giro più lungo).. noi avevamo un link diretto anche sulla base di chi era già stato con Julius.

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Io nel 2014 sempre con Julius ho speso 2300 euro per 14 giorni, compresi voli e spese personali. Il pass per il gorilla tracking costava già 600 dollari, ma il cambio era sensibilmente migliore.

Di sicuro l'Uganda non è adatto al fai da te, ma per quanto mi riguarda, il viaggio è valso ogni centesimo speso e anche di più. Per la natura, per le emozioni, per la gente ... e per l'organizzazione di Julius, mi sono trovata benissimo.

Inviato da Hogwarts

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Pensa che in Rwanda il costo è $ 750.. e sembra che vogliano fare un adeguamento del genere anche in Uganda, così come forse aumentare anche quello degli scimpanzè.. effettivamente, se continuano ad aumentare, queste escursioni diventano abbastanza  care..  

 

PS. Devo fare una precisazione (magari se qualcuno dei moderatori riesce anche a fare una modifica nel primo post l'informazione è più corretta)..

Letizia, rivedendo l'ultimo preventivo, mi ha fatto notare che il prezzo del tour è stato di $ 2000..

probabilmente ho scritto l'importo facendo il calcolo sui dei dollari cambiati in banca prima di partire..

Modificato da MagicJ69
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4 giugno 2016 - Murchison Falls National Park

 

Che dormita!! Il contesto in cui ci troviamo ci ha praticamente rigenerato.. siamo pronti a partire con parchi e safari.

La colazione è abbondante e la apprezziamo molto.. caffè, pancake, succo, ed un bel piatto di frutta con ananas, banana e cocomero.. mettiamo su un po’ di energie.

 

Lasciamo Fort Murchison e ci avviamo al parco.

Entriamo abbastanza presto.. sono appena passate le 7,30 ed eccoci qui al gate.. restiamo però fermi circa 20 minuti prima di vedere la barra alzarsi ed entrare.. durante l’attesa un militare si avvicina.. ci saluta, due parole ma è tutto OK. Appena Ronnie finisce le pratiche d’ingresso ci muoviamo.

 

Dopo i primi metri, lungo il sentiero sterrato, incontriamo i primi animali.. soprattutto antilopi di vario tipo pur non essendo sfuggito qualche uccello sia nel cielo che nel bush, quasi nascosto (in particolare quello che chiamano “ragioniere”)..

le antilopi sono certamente gli anomali più diffusi (forse perché sono anche il pranzo per i vari predatori) e ci accompagnano per un bel tratto di strada ma sono sempre molto carine da vedere, anche quando diventano (ebbene si, anche loro) un po’ aggressive.. per fortuna sono “discussioni di famiglia”..

 

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Tra uccelli (qualcuno dall'aspetto non proprio bello) e scimmiette che si muovono tra i rami, arrivano le giraffe.. un animale che è sempre piacevole incontrare.. ispirano simpatia anche per alcune espressioni.. ed insieme a loro anche con i piccoli....


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L’auto è sistemata ad hoc per il safari..

sedili girati e tettuccio aperto in modo da poter stare in piedi sui sedili e quindi avere una visuale più libera.. il modo migliore per godersi il paesaggio e gli abitanti (wildlife) di questa zona che sono davvero tanti e di varie specie.

Ne vediamo davvero molti, insieme a specie di uccelli che non ci era capitato di incontrare prima..  

alcune antilopi dal muso allungato ci ricordano qualche personaggio di Star Wars (avete presente i cloni?) e, molti animali sono davvero vicini al nostro passaggio.

 

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In lontananza vediamo il lago ma ci muoviamo verso sinistra, in direzione opposta.. svoltiamo e, dopo pochi metri,  ecco gli elefanti..

anche loro hanno sempre un gran fascino anche se è sempre bene fare attenzione perché possono avere reazioni strane ed improvvise.. ma siamo in un parco ed intorno non sono soli.. c’è sempre qualche altro “animaletto” interessante da osservare.

 

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Tra qualche primo piano o comunque foto piuttosto ravvicinata proseguiamo il nostro safari incontrando ovviamente altri esemplari con relative fermate…

 

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Questo parco è davvero pieno di animali e così continuiamo a guardarci intorno finchè, dopo circa un paio d’ore di giri e stop, arriva ciò che speriamo.. 

Ronnie ci segnala i leoni.. finalmente…

per cercare di individuarli eravamo diventati dei robot dal collo girevole..

 

Non sono vicini alla pista ma quasi nascosti dietro un cespuglio.. la sosta è d’obbligo.. ovviamente non siamo gli unici turisti.. accanto a noi ci sono altre persone già ferme che però, poco dopo, si allontanano.. e mentre in alto spuntano altri uccelli ((di certo, in questo parco, la fauna non manca) quello che vediamo è la figura di un giovane leone che sembra scrutare l’orizzonte.. forse ce ne sono altri ma siamo comunque lontani..

 

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All’improvviso Ronnie ci fa cenno di risalire in auto e sederci.. ripartiamo..

siamo un po’ delusi ma dura davvero poco.. percorriamo 2-3 metri ed invece parte una manovra da rally..

Ronnie si infila nel bush (non crediamo che sia proprio permesso) e ci porta a due passi da loro..

praticamente ci troviamo proprio accanto ai cespugli dove se ne stanno tranquilli a riposare.. siamo davvero vicini, anzi di più.. speriamo non gli venga fame.. un semplice balzo e ce li troveremmo come passeggeri.. ma sembrano in assoluto relax e non troppo infastiditi dalla nostra presenza..

verrebbe quasi voglia di accarezzarli.

 

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Purtroppo il tempo stringe.. la manovra è vietata ed il rischio per Ronnie è davvero alto..

oltre ad una multa di almeno $ 500 rischia di giocarsi la licenza di guida.. meglio tornare sulla pista.

 

 

 

 

 

 

 

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...continua...

 

Riprendiamo così a muoverci in auto, con la testa che si muove in tutte le direzioni e con altri animali come bufali, giraffe, facoceri e le bellissime gru coronate che incontriamo lungo la strada.. sembrano dei veri e propri raduni.. quando non si tratta di vere e proprie famigliole... alzi lo sguardo e comuqnue qualche uccello si trova sempre, in volo oppure tra gli alberi che si distingue per i suoi colori.. la fauna non ti abbandona mai da queste parti.

 

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Andiamo lungo questo sterrato finchè non raggiungiamo una piccola laguna nei pressi di una grande radura dove ci sono altre macchine e persone..

Un cofano alzato ci fa capire che qualcuno è in difficoltà.. eh già, perché anche qui, come in tanti Paesi dell’Africa,  il rischio incidente meccanico è sempre in agguato..

Ci fermiamo per un break.. qualche snack ed una bella fetta di ananas mentre intorno, non troppo lontani, vediamo tanti animali muoversi.. facoceri, antilopi, uccelli.. e non mancano gli ippopotami nel laghetto accanto.

 

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Ne approfittiamo allora per fare un giro.. due passi nei dintorni ci permettono di vederli un po’ più da vicino..

nel frattempo, però, alcuni di loro si avvicinano.. meglio non andare troppo in là.. magari si sentono infastiditi oppure ci considerano come un pericolo.. in particolare quando alcuni piccoli facoceri si allontanano avvicinandosi a noi, seguiti dalla mamma.. sono a pochi metri.. siamo noi a lasciare il passo e tornare indietro..

 

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La sosta dura circa mezz’ora.. quando riprendiamo la strada, qualche chilometro dopo, c'è ancora movimento..  vediamo un'altra famiglia di leoni muoversi nel bush.. stop inevitabile..

 

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Sono sempre molto belli da vedere ma questa volta restiamo semplicemente ad ammirarli senza nessun azzardo..

Proseguiamo così restando sulla pista che ci porterà poi fino alle sponde del Nilo.

 

 

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.. Murchison Falls ..continua..

 

Lasciati i leoni, raggiungiamo il fiume appena dopo mezzogiorno.. da qui si attraversa il Nilo (Paraa ferry) per andare dall’altra parte..

ma oggi sarà il punto di imbarco per la cruise fino alle cascate, risalendo il fiume prima di scendere ed iniziare poi il trail.

Abbiamo però ancora un bel po’ di tempo (partenza prevista per le 14).

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pranzeremo qui (pocket lunch muniti) ma nel frattempo ci guardiamo anche intorno e non mancano gli animali… uccelli, facoceri  e soprattutto babbuini..

il resto della fauna è costituita dalle persone e dalle auto che devono attraversare il fiume, nonché da alcuni “indigeni” che suonano e cantano in attesa della benevolenza dei turisti.

 

Quelli che incuriosiscono di più sono certamente i babbuini, soprattutto per la presenza dei loro piccolini (ma in tal caso è difficile dire “quanto sono carini”)..

bisogna comunque fare molta attenzione.. sono furbissimi e le vittime preferite sono proprio ignari turisti che lasciamo aperte portiere e finestrini.. con una velocità incredibile li vediamo infatti infilarsi nelle auto rubando qualsiasi cosa che abbia le sembianze di cibo.

 

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Per il pranzo ci accomodiamo sotto una specie di gazibo delle informazioni, pensando di essere al sicuro… ma non è così.. uno di loro si infila da sotto e ruba l’intero vassoio della nostra amica.. oggi dieta!!

Per fortuna il menu non era da gran gourmet.. la reazione, sia nostra che di qualcuno vicino, fa scappare il babbuino.. ma ormai è andata..

non ci resta che rialzarci e fare qualche altro giretto per vedere le strane posizioni di alcuni facoceri..

 

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Ci stanno anche due passi nei pressi del fiume dove mentre alcuni turisti attraversano il Nilo sulla chiatta, qualche babbuino (ancora loro), mostra il suo istinto materno nei confronti dei piccoli..

 

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Verso le 14 eccoci sulla barca..

praticamente siamo i primi e, su consiglio di Ronnie, scegliamo il lato sinistro.. ma c’è da attendere.. arrivano infatti altri passeggeri e così ci muoviamo solo dopo oltre mezz’ora..

nel frattempo Ronnie ed auto sono già saliti sulla chiatta per andare dall’altra parte.. ci troveremo poi nel punto del salto delle cascate che noi raggiungeremo invece a piedi.

 

 

 

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Cruise sul Nilo e trekking

 

La risalita del Nilo è bella ed interessante..

diversi avvistamenti lungo le sponde, da quelli a terra come gli elefanti, a qualcuno che invece si muove tra acqua ed erba, compresi coccodrilli ed ippopotami.. ma c'è anche occasione di vedere le acrobazioe di alcuni uccelli, compreso qualche tuffo volante nell’acqua di chi va a pesca.

 

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Il cielo è un po’ coperto.. il tempo sembra cambiare ed infatti, poco dopo, inizia una leggera pioggerellina che aumenta d’intensità per poi smettere..

non sarebbe un problema, visto che siamo coperti.. ma abbiamo il trekking fino alle cascate e non sarebbe molto piacevole farlo sotto la pioggia.

 

Dopo aver costeggiato per un lungo tratto la sponda di sinistra, torniamo verso il centro e dopo circa un paio d’ore vediamo le cascate..

 

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Siamo praticamente vicini al punto in cui sbarcheremo per iniziare il trail.. con qualcuno che si muove lentamente nell’acqua quasi ad aspettare che scandendo magari qualcuno finisca nell’acqua..

 

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Il tempo sembra essere cambiato in meglio.. e spunta anche qualche raggio di sole.. la barca resta ferma per qualche minuto prima di accostare per far scendere le persone che proseguiranno a piedi.. gli altri tornano indietro.

 

L’inizio del sentiero è in salita.. i primi passi ci portano poi ad un punto in cui sembra proseguire in piano.. dovremo arrivare fino al salto ma non sembra difficile..

l’unica cosa che infastidisce è l’umidità.. si sente molto ma soprattutto abbiamo commesso un piccolo errore.. non abbiamo fatto scorta d’acqua..

 

Il trail richiede meno di un’ora.. è abbastanza semplice ma dipende anche dal ritmo e dalle soste, visto che lungo il percorso ci sono alcuni punti panoramici verso cui deviare, sia in alto che all’altezza del fiume.. il paesaggio è bello, e le cascate sono davvero imponenti man mano che ci avviciniamo e riusciamo a vederle sempre da più vicino.

 

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Ci dividiamo dall’altra coppia per fare qualche deviazione e proseguire poi verso il salto.. l’appuntamento sarà lì.

Nell’attesa facciamo qualche foto, con qualche goccia d'acqua che ti tanto in tanto si fa sentire.. ma è solo il fiume. mentre nei dintorni veniamo attirati anche dai colori di alcune lucertole mimetizzate tra le le rocce.

 

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Un giro ancora e quando siamo tutti insieme vediamo Ronnie avvicinarsi.. è un po’ tardi e così, dopo qualche altra foto ci invita ad avviarci verso l’auto.. ci sarà da riattraversare il fiume.. e la chiatta ha i suoi orari.

Ripartiamo che sono quasi le 18.. percorriamo uno sterrato dove il rosso è una costante.. così come la polvere che si alza..

Al gate non manca un piccolo siparietto dove vediamo Ronnie un po’ contrariato.. forse qualche obolo imprevisto.. ma alcune cose non ci stupiscono più..

 

Raggiunto il fiume, aspettiamo qualche minuto prima dell’imbarco.. il tratto di fiume è breve e, in una ventina di minuti siamo di nuovo dall’altra parte.

 

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Quando arriviamo al lodge è già buio.. un po’ di relax e siamo pronti a goderci la cena.. buona, con una bella birra locale fresca..

Questa sera il menu ci porta sul maiale, purè di patate, pane tostato con funghi ed immancabile un bel brownie con crema come dolce.. quale modo migliore per chiudere questa bella giornata e non pensare all’ora della sveglia di domani che sarà molto, molto presto.. alle 7 infatti dovremo essere già al Paraa ferry, pronti per attraversare il fiume..

Passeremo nuovamente all’interno del parco.. in sintesi, colazione alle 5,15 e sveglia prima dell’alba.

 

 

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