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SudAfrica & Swaziland 2-17 agosto 2013


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Inviato

6 Agosto: Pretoriuskop Rest Camp – Kruger National Park – Malelane

Come anticipato facciamo la levataccia alle 4. La temperatura ambientale è molto rigida (0°C). Con le torce andiamo al distributore di servizio dove ci aspetta la camionetta dei rangers che ci porterà a fare il safari dell'alba che dura 3 ore.

Arrivati sul posto il ranger ci dice che a bordo ci sono delle coperte, ma che stamattina fa più freddo del solito e ci consiglia di prendere anche le coperte che abbiamo in camera.

Detto questo ritorniamo nei bungalows e io nel frattempo prendo il caffé in lattina, di quelle con il riscaldante chimico, acquistata il giorno precedente a Skukuza. Una vera schifezza e mi brucio pure la lingua.

Montiamo sulla camionetta che ovviamente è scoperta, ci imbacucchiamo con le coperte e in moto fa ancora più freddo. C'è un leggero vento, gelido e pure umido, è presente una foschia pungente che si intrufola nel cappuccio e nelle parti scoperte dei vestiti.

Il ranger dà due fari a due signori, uno in prima fila, l'altro a mezza fila, da puntare nell'oscurità per scovare gli animali.

Al buio con i fari è fantastico! Vedi tutti gli occhi illuminarsi.. eppure sono tutti Impala.. che noia quando si ripetono uno dopo l'altro come i piccioni nelle piazze italiane. : CoolGun :

Mano a mano che si alza il sole, ai nostri occhi abbiamo uno scenario quasi spettrale, la foschia la fa padrone: è uno spettacolo! Il ranger deviava ogni tanto sui loop sterrati, dove c'è più possibilità di avvistare animali a quell'ora.

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Cominciamo a vedere i Kudu con le loro corna a spirale, elefanti, ok ora si ragiona. Ma noi vogliamo vedere i felini! Verso le 7,30 il ranger ci comunica che deve fare ritorno al Camp in quanto alle 8 finiva il safari. Noi, delusi, mestamente acconsentiamo, ma la guida ci riserva una sorpresa: si ferma a una piazzola, spegne il motore e ci fa cenno di stare zitti. Dopo 5 minuti neanche eccoli!! Da una roccia scendono, non uno ma ben tre ghepardi! I felini da record la cui velocità arriva anche a 90 km/h.

I ghepardi si avvicinano sempre di più alla camionetta; due si fermano e ci aggirano più lontano, il terzo invece si avvicina alla camionetta fermandosi a 6-10 metri a guardarci incuriosito. Ammetto di aver avuto un po' di adrenalina in circolo pensando al fatto che la camionetta era scoperta e che potevamo essere la colazione del felino, ma evidentemente o eravamo troppo vecchi e duri per lui o era a pancia piena.

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Il ghepardo decide di avvicinarsi un pochino, annusa per terra e poi si accuccia come un gatto.. ma non nel senso di accucciarsi per dormire.. ma di accucciarsi per fare i bisogni! Proprio come un gatto nella lettiera, un gattone con la coda lunga che cag*va con la faccia imbarazzata davanti a una camionetta di turisti mezzi sorpresi e divertiti. :lol::lol:

Dopo aver espletato i residui della sua preda della notte, che non deve essere stato un granché (diciamocelo.. “avea la sciorta” come si dice qui :grin: ), il ghepardo aggira la camionetta, attraversa la strada e si dilegua nella savana insieme agli altri due che lo aspettavano.

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Noi, con il sorriso a 2700 denti rientriamo al Camp, contentissimi ed eccitati per il bell'inizio della giornata. Qui affrontiamo una colazione dei campioni, ed è quel che ci vuole: uova, bacon, salsicce, chi addirittura la bistecca, chi un misero yogurt per stare a dieta pure in vacanza, il tutto annaffiato da litri di caffé: dopo la levataccia, la giornata è ancora lunga, piena di avvistamenti e tanta strada da fare, vogliamo visitare tutta la parte sud del Kruger, dove si dice ci siano molti più animali rispetto a nord.

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l'elefante aveva davvero sradicato un alberello : Eeek :

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Attention!! Pumbaa crossing!

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Stop!!

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Quali animali ci sono?

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Anche le scimmie pensano...

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babbuini pronti ad assalire chiunque abbia qualcosa da mangiare :mad:

Oltre ai classici elefanti, giraffe, impala (che alla fine li volevo mangiare), è stata una giornata di cacca, ma non nel senso negativo.. ma perché gli animali fanno tanta cacca, profumatissima e che porta fortuna! Di seguito avvisteremo ben 9 (si.. nove!!) leonesse, anche se erano lontane, spiaggiate sulla riva del fiume a prendere il sole e due leopardi sonnacchiosi, uno a terra, l'altro su un albero, con tanto di carogna uccisa da poco di un facocero qualche ramo sopra.

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le leonesse più vicine.. le altre erano fin troppo lontane

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il leopardo a terra

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la carogna del facocero.

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l'altro leopardo sonnacchioso su un ramo.

Verso le 17 conveniamo che è l'ora di uscire dal parco (entro le 18) altrimenti possiamo incorrere in sanzioni.. cosa che è successo: per eccesso di velocità!

Il coordinatore che era nella prima macchina accelera a 70 km/h dove il limite è di 50 (nel parco il limite è di 50 sulle strade asfaltate e 40 su quelle sterrate) e sfiga vuole che ci fosse un ranger appostato dietro una cunetta con il telelaser: multa di 500 Rand pari a 40 euro.

Arriviamo alle 17,30 a Malelane, cittadina dove producono lo zucchero di canna, dove abbiamo prenotato al Selati 103: cottages molto confortevoli, l'ambiente è molto carino ed è presente pure la piscina. La colazione non era compresa.

http://www.selati103.co.za/

Voto della struttura: 8/10

Per cena ci spostiamo in città al ristorante Hamilton's dove approfittiamo del wi-fi dopo giorni di isolamento facebookiano, di una gustosa bistecca e di un cheesecacke al limone (buonissimo!!).

Km percorsi: 220 km

Km totali: 1034 km

Nota personale: mi ritengo molto fortunato per aver fatto degli avvistamenti importanti, non è da tutti beccare ghepardo, leopardo e leone nello stesso giorno. Detto questo al Camp c'era chi era da una settimana lì e non aveva mai visto il ghepardo, mentre il leone e il leopardo si, ma da lontano quindi ho buoni motivi per pensare che tutto vada a fortuna.

I giorni consigliati per questo parco sono tre in generale. Noi per il poco tempo ne abbiamo fatti due e siamo stati fortunati. Non finirò mai di ripeterlo. : Wink :

Mentre facevo le foto al ghepardo, ero convintissimo che fosse in automatico, ma con mio sgomento la reflex era impostata su manuale, per di più con diaframma chiuso per cui erano venute tutte nere! E giù di imprecazioni.. ero lì per lì di scendere dalla camionetta per supplicare a un ghepardo di ripetere la scena del loro compare :lol:

In post produzione invece sono riuscito a recuperare qualcosa: certo sono sempre buie o sgranate, ma non mi volevo rassegnare a tenere una foto di un compagno di viaggio e quindi non una foto mia.. il mio tesssssoro!!!

Inviato

7 Agosto: Malelane (RSA) – Frontiera – Mlilwane Wildlife Sanctuary (Swaziland)

Oggi la sveglia è a un orario più umano: le 7!

La colazione, non essendo compresa, la facciamo al diner (si, un locale americano) adiacente al supermercato di Malelane dove prendo degli ottimi fleshjacks allo sciroppo d'acero, dei toast con marmellata e un caffé americano. È stato un ritorno virtuale in USA.

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Nel parcheggio notiamo delle persone poco raccomandabili che si aggirano furtivamente alle macchine, ma per fortuna una camionetta della polizia li fa allontanare.

Nello stesso momento una persona stramba, anzi fumata di cervello, ci gira intorno e cerca di accecarci con uno specchietto da maquillage riflettendo il sole negli occhi.

I poliziotti poi si scusano e ci spiegano che era un elemento disturbato, isolato che dà fastidio alla gente.

Ci mettiamo in strada e, dopo aver fatto rifornimento, ci dirigiamo verso la frontiera con lo Swaziland.

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Canne da zucchero verso lo Swaziland

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Il problema delle frontiere via terra è che possono portare via molto tempo per cui abbiamo già preventivato una mattinata persa: prima ci mettiamo in coda per uscire dal Sudafrica, un timbro e via, e poi in coda per il timbro d'entrata in Swaziland. La differenza c'è eccome: se nel casotto sudafricano c'erano 10 poliziotti dietro a un vetro, tutto pulito e ordinato, in quello dello Swaziland c'è un solo poliziotto, in piedi davanti un bancone, nel caos e nella polvere, le foto alla parete di Re Mswati III, la regina madre Ntombi e il primo ministo Dlamini. La gente è veramente tanta, non solo turisti, ma anche abitanti dello Swaziland che si sono recati in Sudafrica per comprare elettrodomestici (almeno chi se lo può permettere). Il poliziotto, vedendo la moltitudine di gente, fa uno sbuffo, chiama un compare ad aiutarlo e per 2 minuti si mettono a timbrare i passaporti come una macchinetta, ma appunto dopo due minuti il compare si dilegua e lascia il poliziotto da solo a fare lo sporco lavoro (tanto che alla fine si metterà a timbrare i passaporti senza nemmeno guardarti in faccia).

Dopo i timbri, dobbiamo pagare una tassa (mi pare sui 350 Lilangeni) per i mezzi di trasporto. Fatto questo, riprendiamo le auto e corriamo verso il parco Mlilwane attraversando la capitale Mbabane, molto caotica.

Come in Sudafrica qui troviamo tanta gente che cammina a bordo strada, soprattutto bambini che vanno a scuola e ci salutano con la mano.

Ci fermiamo in una piazzola dove ci sono delle bancarelle con tettoie in paglia: un uomo scolpisce le varie statuine di animali (elefanti, rinoceronti, ippopotami) con varie pietre e uno scalpello mentre delle donne con i bambini attaccati al seno e alla schiena vengono le manifatture, ovvero statuine, collane, vassoi in legno, utensili vari.

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Per entrare al parco affrontiamo una strada sterrata piena di gente, incurante della polvere che viene sollevata dalle macchine.

Paghiamo la fee ed arriviamo al camp dove pernotteremo: caratteristiche sono le Rondavels, le capanne swazi a nido d'ape, completamente fatte in canne e paglia, si entra a carponi e troviamo due letti comodi e una tendina che separa dal bagno (completamente fatto in muratura).

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Non è la foto ad essere storta.. è la strada che è storta : Chessygrin :

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I nostri Rondavels - Bungalows

Essendo un parco privo di felini, si possono fare varie attività come l'andare in bicicletta, a cavallo o fare una passeggiata; quindi subito dopo aver scaricato i bagagli facciamo una passeggiata in quanto le biciclette e i cavalli erano già prenotati e indisponibili.

L'animale principale di questo parco è l'ippopotamo, ci sono vari laghetti dove dovremo vedere questi animali “in carne”. Siamo fortunati a vederli su un isolotto perché altrimenti stanno buona parte del giorno sott'acqua.

A fare da contorno agli ippopotami sono gli impala, le zebre e la terra rossa.

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Per cena andiamo al ristorante del parco, a buffet dove danno di tutto, dalle uova alla carne, dalle verdure ai vari stuzzichini. Io vengo attratto da una piastra con della carne in straccetti, chiedo alla cuoca che stava cucinando e sento bisbigliare: “impalà”. Mai parola fu così soave. Ok che i veterinari dovrebbero essere buoni con gli animali.. ma credetemi.. dopo aver visto tanti impala quando cercavi i felini nel Kruger ti veniva voglia di rincorrerli e mangiarli. Cioè c'erano più impala e piccioni in Piazza dei Miracoli a Pisa!

Dopo cena ci riuniamo nella piazzetta del Camp, dove le cuoche e i vari ranger, con gli abiti tradizionali swazi (raffiguranti il re peraltro) ci intrattengono con uno spettacolo folcloristico di balli e canti in lingua madre. Non capiamo niente ma lo spettacolo si rivela comunque interessante: le donne, anche se di una certa corporatura (piuttosto pesanti), dovevano tirare dei calci in aria, fino ad arrivare alla propria testa, e devo dire che ci riuscivano!

Alla fine dello spettacolo, il gruppo si riunisce per bere qualche birra e due chiacchiere, io invece mi dirigo verso il mio rondavel che è al buio per fare qualche esperimento fotografico in notturna.

Non credo che mi sia riuscito abbastanza bene, le trovo rumorose. Dopo un po' mi ritiro a nanna.

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Recensione personale della struttura: Molto particolare, un'esperienza sicuramente da fare. L'accesso nella camera non è certo agevole, bisogna entrarci a carponi e per chi ha il mal di schiena non è il massimo. Dentro lo spazio è ottimizzato e pulito, vi sono due letti molto comodi e diverse coperte di lana, anche perché ricordiamolo, sono della capanne in paglia e qualche spiffero c''è comunque : Wink :

Unica pecca è la tendina che fa da porta fra la camera e il bagno, e con una persona che conosci da poco non è una cosa esaltante, ma noi ci siamo comportati così: quando uno faceva la doccia, l'altro ne approfittava per farsi un giro fuori.

Voto della struttura: 8/10

Km percorsi: 180 km (purtroppo non riesco ad essere precisissimo con le percorrenze)

Km totali: 1214 km

Inviato

Ti faccio i miei complimenti per le foto, davvero belle! :clap:

Mi piacciono soprattutto le due con i bambini (quello seduto a terra sotto le sciarpe e il piccolino sulla schiena della mamma!)

Gli avvistamenti sono stati super! Vedere leoni, ghepardi e leopardi tutti insieme... che cxxo!!!

Inviato

Grazie a tutti!

Veramente non ho fatto nessun corso.. ho sempre tenuto il polarizzatore attaccato (forse è per quello che le foto sono più nitide, oltre alla nuova lente che ho da un paio d'anni).. Più che altro l'anno scorso feci un'uscita fotografica con un'amica fotografa che mi ha spiegato giusto in dieci minuti come usare il manuale.

Ma alcune cose non le ho ancora capite.. o non mi sono chiare (poi spiegherò successivamente mettendo una foto che a me piace.. ma che non è venuta bene purtroppo) per esempio non mi è ben chiaro quale sia l'impostazione giusta in quel momento che devo scattare. : Wink :

Le foto ai bambini purtroppo non sono perfette.. il bambino sotto le sciarpe era per metà all'ombra e per metà al sole per cui ho dovuto lavorarci un po' sopra al pc per almeno vedere il viso.

Quello sulla schiena, oltre al fatto ombra-sole è che la madre si muoveva di continuo e mi sembrava brutto dirle "Stai ferma o ti picchio!!" : Chessygrin :

C'è da dire che poi dopo il terzo giorno, complice sicuramente il cambio continuo di obiettivi grandangolo - tamron - teleobiettivo mi è spuntato un granello di non so cosa che deturpava i cieli.. ho provato di tutto per toglierlo.. senza risultati.. per cui ho dovuto correggere le foto meglio riuscite su un programma del Mac visto che quello di Windows non ci riusciva nemmeno.

Con gli animali devo dire che "sì, abbiamo avuto coolo" anche visti i pochi giorni dedicati ai parchi.. ma per certi aspetti il Kruger è fin troppo turistico (un po' come confrontare a livello di gente la Monument Valley con la Valley of Gods per chi ci è stato).. e per il Safari forse è meglio il Botswana, la Namibia e la Tanzania.. per il mare invece il Mozambico con le isole Qirimbas (sull'aereo ho parlato con gente che era stata in Botswana e in Tanzania e me le hanno descritte come Paesi magici e incontaminati). Ma il Sudafrica come già detto è un Paese molto variegato.. una base per cominciare a visitare l'Africa, il paese diciamo più evoluto. E dopo l'Egitto (che ha poco o nulla a che fare con l'Africa Vera) mi è sembrato più giusto partire con una certa gradualità. : Wink :

Inviato

8 Agosto: Mlilwane Wildlife Sanctuary – Manzini – Frontiera – Hluhluwe Imfolozi Game Reserve (RSA).

La sveglia nel rondavel è piuttosto fresca. Con gli spifferi che c'erano, all'alba ho dovuto mettere due coperte.

La sala colazione è la stessa della cena di ieri sera: troviamo un sacco di roba da mangiare, dalle uova strapazzate al bacon e carne varia, allo yogurt sfuso e cereali, ai muffin e dolcetti vari appena sfornati. Che bontà! I love buffet!! : Love :

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Usciamo dal parco sempre percorrendo la strada sterrata e impolverando i poveri cristi che camminano a bordo strada. La prima sosta è al mercato di Manzini, seconda città (anche se forse è la più grande visto che ha un aeroporto) dello Swaziland dopo la capitale Mbabane. Città molto caotica e pericolosa a detta delle guide, ma io non ho avuto sensazioni di pericolo quanto a Durban. Troviamo posto in un parcheggio custodito, sotterraneo per pochi lilangeni (il custode mi assillerà per un bel po' perché voleva che parcheggiassi il van sempre più vicino al muro : Surprice : ).

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La gente ci guarda spesso come se fossimo alieni, in effetti siamo gli unici bianchi e forse turisti, non insistono nemmeno sul venderci la loro roba.

Qui facciamo diversi acquisti, soprattutto artigianato locale molto a buon mercato. Io me la cavo con 4 vassoi coloratissimi (mi piacciono assai ma daranno qualche problema al rientro) e qualche utensile per la cucina in legno.

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Bisogna anche stare attenti a fare le foto: qui la gente reagisce male o si copre il volto con il velo. Una signora anziana, anche se stavo fotografando da lontano al panorama del mercato, mi urla contro maneggiando il suo bastone. Mi piego in umili scuse e mi dileguo avendo imparato la lezione: si chiede sempre il permesso prima perché nella cultura locale, fare una foto a tradimento equivale a rubargli l'anima.

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Dopo aver passato due ore compatti in giro per il mercato, ci mettiamo di nuovo in strada verso la frontiera per rientrare in Sudafrica.

Abbiamo passato solo un giorno in Swaziland, considerato da molti la vera Africa insieme al Lesotho, sicuramente anche poco pur avendo visto le cose principali. Altre attrazioni sarebbero le valli del nord – est dove si trova pure la residenza reale ma noi siamo contenti così.

Alla frontiera rivediamo la stessa trafila, gente dello Swaziland che rientra dal Sudafrica con tanti elettrodomestici (parabole della TV incluse) e tanti che ne escono.

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Dopo i timbri corriamo verso il secondo parco sudafricano del nostro viaggio per il safari: l'Hluhluwe-Imfolozi Game Reserve, che in realtà sono due parchi che sono attaccati e unificati.

Questo parco è la riserva con più alta concentrazione di Rinoceronti, sia bianchi che neri; non ricordo mai qual è quello rarissimo, la differenza tra i due non è il colore, bensì il “becco” adunco di una specie, normale nell'altra.

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Paghiamo la fee per entrare e subito troviamo i rinoceronti a pascolare. Ne avevo visto uno nel Kruger ma era troppo lontano, qui invece sono praticamente a 10 metri, come le mucche sulle Alpi Svizzere!

NB: Quando fate una foto a un animale, fatela! Non pensate: “ehh ma tanto questo è il parco degli ippopotami.. dei rinoceronti ecc.. ne ritroveremo pure più avanti” perché non è così. Ennesima legge di Muprhy: l'attimo sfugge sempre! Noi gli ippopotami al parco Mlilwane li abbiamo visti solo perché siamo stati fortunati ed erano a riva, altrimenti stanno sempre sott'acqua, e pure siamo stati fortunati a vedere i rinoceronti, perché dopo quella mandria dopo l'entrata non ne vedremo manco uno.

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baby on board

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Dopo un breve giro arriviamo al Camp centrale (non ricordo come si chiama) dove c'è la reception e il ristorante: il coordinatore e la cassiera vanno a fare il check in e tornano con due notizie, una buona e una meno buona.

Hanno posto, ma in due posti diversi, uno per 8 persone nei normali bungalows, l'altro invece nel Bush!!!! In pratica sono capanne immerse nella foresta, ma non capanne spartane, ma superaccessoriate con una vista fantastica, il contro è che alle 10 di sera staccano la corrente per cui dovremo andare a letto presto, scortati dai ranger armati, inoltre il bush ci costerà ben 50 euro circa a testa (ma per una volta ci può stare).

Tutti vorrebbero andare nel bush, ma tutti non possiamo quindi l'unica è fare una lotteria: una ragazza del gruppo aveva comprato a Manzini un recipiente di canapa dove vi mettiamo i fogliettini con il nostro nome da pescare.

Pesca pesca, uno qua, uno là, alla fine rimangono solo le ultime due persone, io e una ragazza (si.. come gli sfigati nella partita di calcetto al liceo che vengono sempre scelti per ultimi).. è fatta io finisco nei bungalows insieme a 7 femmine e l'altra ragazza nel bush insieme a 7 maschi.

Non so, o questa ragazza ha visto la Madonna e ha gridato al miracolo.. o non se la sentiva di dormire con 7 gibboni, quindi fa l'opera di bene e mi cede il suo posto. :lol:

La mattina dopo roderà di brutto! :cool:

Seguiamo la mappa per raggiungere il bush lodge (hlatikulu) per scaricare i bagagli, una strada sterrata che porta a un fiume, il timore che un rinoceronte ci assalga mentre camminiamo sulla passerella tutti carichi di bagagli.

La struttura è una palafitta, completamente fatta di canne e paglia: si entra in una struttura centrale molto grande che comprende un salotto e una cucina, tutto con vista da cui partono delle passerelle in legno che portano a piccole capanne che fungono da camere con bagno. E che camere!! Letti comodissimi con tenda anti zanzara, vetrate su tre lati della struttura, un terrazzo, il bagno con doccia (in muratura) con vista!! In pratica ti fai il bagno vedendo il panorama! : WohoW :

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la camera

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la prima finestra sulla destra (con la tapparella) è il bagno.. anzi la doccia.

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il salotto

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la vista

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È tutto un esclamare “che figata!” di continuo.

Facciamo conoscenza con i rangers che ci spiegano più o meno come funziona: c'è un generatore di corrente alimentato dai pannelli fotovoltaici che assicura corrente solo per 3-4 ore per cui alle 10 spesso si rimane al buio; di non attaccare cellulari o batterie in quanto salta la corrente e ci danno un numero di telefono in caso di bisogno, in quanto loro staranno in una dependance lì vicino e si assicureranno che non girino animali pericolosi nei dintorni.

Alle sei e mezzo, proprio per via della scadenza da rispettare per addormentarci con la luce, ritorniamo al Camp centrale a cena.

Cena superlativa a buffet, non ricordo cosa ho mangiato, ma è stato uno dei posti (forse l'unico) dove ho mangiato di più e ho fatto il bis: dagli antipasti al dolce!

Anche qui a fine pasto i camerieri e le cuoche intrattengono un ballo (simile a quello visto in Swaziland): si tratta sempre di tirare calci a rottura del legamento pubico, e rottura di testicoli per i maschietti, con canti e risate.

Ci mettiamo d'accordo con le ragazze, che ci raggiungano al bush all'alba per fare colazione tutti insieme, per poi continuare il safari nel parco.

Dopo cena ritorniamo al bush fra un “che figata” e l'altro, ci sediamo in salotto davanti la mega finestra a fare due chiacchiere e ad ascoltare il silenzio della foresta.

Dopodiché ci mettiamo a letto.

Buonanotte a tutti.. che figata!! : WohoW :

Voto della struttura: 10/10

http://www.hluhluwe.info/index.php/Imfolozi/hlatikulu-8-bed-bush-lodge.html

km percorsi: 320 km

km totali: 1534 km

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