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Moab, Grand Teton, Yellowstone, Cody e Badlands
ceemo ha risposto a dodachi nella discussione Itinerari West
Se sei appassionato di nativi americani sono sicuro il Crazy horse ti piacerà molto più del mount Rushmore. Se sei tirato coi tempi io escluderei una seconda visita al Rushmore piuttosto che al Crazy horse. Sulle tappe direi che ci sei. Anche io come matteo ti consiglierei di spostare solo il pernotto di Wall alle Badlands. E magari quello della devil's tower dormendo vicino alla torre. Ma sono dettagli. Su Vernal in zona trovi anche il Moonshine Arch, e qualche piccolo state park. Il balck canyon lo inserirei nella giornata dopo vernale. Andando verso Denver potresti inserire una sosta a Vail o in qualche località montana della zona. -
Piccola considerazione Su yellowstone e affini: cercando bene e essendo disposti a spostarsi un pelo di più qualcosa di economico si trova. Certo le zone sud sono decisamente più economiche in tutto. Quindi se il budget è un problema hai fatto bene a cambiare meta. L'ultimo itinerario non mi piace moltissimo. Il joshua tree ti porta fuori giro e non lo inserirei. Poi il new mexico è fatto veramente un pò troppo di corsa e andrebbe approfondito come dicono giustaente Chiara e al3cs. Poi non capisco i 3 pernotti a Kanab. Per quello che vuoi fare ne basterebbero 2 secondo me. Quindi in generale lo sistemerei inserendo un pò più new mexico e un pò meno arizona/utah.
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california.... e oltre? da Natale a Epifania 2016
ceemo ha risposto a Laura B nella discussione Itinerari West
A me non piace molto la tappona Sedona- San Diego. Che è davvero lunga e alla fine el viaggio potrebbe pesare un pò. Io a differenza di Panda Ti direi di spezzare quella e non quella del Grand Canyon. Ma c'è da dire che Panda è un amante della zona Route 66 mentre a me non è mai piaciuta. Quindi valuta tu le tue priorità. Per il resto il giro di anda è ottimo. -
Parchi Americani - work in progress.....
ceemo ha risposto a Nadia78 nella discussione Itinerari West
Non ho capito questo discorso. Las Vegas di notte la vedi quando arrivi da Zion. E se fai la Death di passaggio alla mattina devi partire presto. E' assolutamente possibile, ma dovresti tagliare almeno uno se non due pernotti sulla costa. Non preoccuparti. E' un luogo inospitale se ti inoltri in zone desolate. Ma se visiti i classici viewpoint non avrai di che preoccuparti. Certo farà sicuramente caldo, e per questo è consigliabile vederla alla sera e alla mattina ed evitare le ore centrali. Io comunque l'ho visitata la prima volta a cavallo di mezzogiorno, ho fatto pure qualche piccola passeggiata. Ma di gente morta neanche l'ombra . Certo se ti avventuri per sterrati con una berlina, senza acqua ne cibo il rischio lo corri. -
Parchi Americani - work in progress.....
ceemo ha risposto a Nadia78 nella discussione Itinerari West
Ciao e benvenuta. Il giro va abbastanza bene. Ci sono solo 3 tappe che a me non piacciono molto. Il terzo giorno è una tappa un pò vuota. A meno che non siate molto appassionati di Route 66 in quella giornata prima di mezzogiorno sarete a Williams senza molto da fare. Mi spingerei quindi da subito fino al Gran Canyon e cercherei un pernotto nel Villagge o al massimo a Tusayan. Eviterei poi il pernotto seguente a Cameron che non è altro che uno squallido trading post. La successione potrebbe essere: 3 Kingman - Williams - Grand Canyon 4 Grand Canyon - Monument Valley - Mexican hat Guadagneresti così un giorno da spendere in posti che potrebbero essere più interessanti. Non mi piace poi la tappa di passaggio alla Death. La valle della morte viene molto valorizzata se vista al tramonto ed alba. Quindi farei il pernotto nella Death e il giorno dopo fare una tappa fino al Sequoia. Edit: anticipato da al3cs -
Che figata!!!!!!!!!
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Sono d'accordo con Realina. C'è da inserire Page. E se vuoi fare il SEquoia io lo inserirei dopo Yosemite.
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Agosto 2017 Real America ... ancora una volta in camper !
ceemo ha risposto a lannutti nella discussione Itinerari West
Non ho mai viaggiato in camper. Ma ti rispondo sull'itinerario. Guardando i punti fissi il giro è abbastanza standard. L'unico parco che ti porta parecchio fuori strada è il Theodor Roosvelt. Che è parecchio fuori dal giro, ma si può in qualche maniera inserire dopo la zona delle black hills. Visto che hai parecchi giorni un itinerario di massima potrebbe essere: 24 ita - Denver 25 Denver - Boulder - Cheyenne 26 Cheyenne - Custer 27 Custer - Keystone 28 Keystone - Badlands (qui ricordo di aver visto più di un camper al Cedar pass Campground) 29 Badlands - Theodor roosevelet NP (ci sono due campeggi attrezzati all'interno) 30 Theodore Roosevelt NP 31 Theodore roosevelt - Devils tower ( qui consiglio di contattare il DEvil's Tower Lodge. Il posto è incantevole, l'unica possibilità vicino al parco, e quando andai io consentiva il parcheggio anche ai RV 1 - Devil's Tower - Cody 2 Cody - Yellowstone 3 Yellowstone 4 Yellowstone 5 Yellowstone 6 Yellowstone 7 Yellowstone - Gran Teton 8 Gran Teton 9 Gran Teton 10 Grand Teton - Vernal (fnatasy canyon - Dinosaur National monument 11 Vernal - Colorado national monument - Black canyon of gunnison 12 Black canyon of gunnison - Vail 13 Vail - Grand Lake ( Rocky mountain NP) 14 Grand Lake - Estes park 15 Estes park - Denver 16 Denver - italy Per la giornata al ranch secondo me un posto ideale potrebbe essere il gran teton. Ho degli amici che erano stato al Moose ranch, e ne erano rimasti entusiasti. -
Hai troppo poco tempo per SF. Dedicalo tutto alla città
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La maggior parte delle persone va a vedere il tramonto all'aeroporto di Sedona. Ma un 500 metri prima c'è un piccolo parcheggio sulla sinistra e da li si sale su una collina in 5 minuti dove il panorama è molto molto migliore. E non ci sono decine dhi chiassosi turisti. Se il parcheggio è pieno (molto probabile) parcheggia all'eroporto e scendi in 10 minuti Ne vale la pena.
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a me invece le pools sono piaciute parecchio. Ma ci deve essere acqua. La prima in particolare se c'è acqua ha l'effetto cascata molto bello.Se sono secche o quasi lascia stare. Comunque è un escursione abbastanza facile. Quindi nel caso non ci perdi troppo tempo
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Un hike veloce e di gran soddisfazione è Canyon overlook subito dopo il tunnel. Io farei così: primo giorno arrivi da Sedona e fai subito i Narrow fino a dove vuoi. Secondo me troverai l'acqua parecchio fredda. Nella prima parte, il cosidetto Riverside walk potresti trovare un bel foliage. Il giorno dopo fai subito al mattino Canyon overlook, poi Angel's landing, e poi Vegas. In alternativa a Angles landing potresti fare Wathcman trail se di Angels landing ti spaventa la verticalità. Ma un pensierino a Subway no? io sono uno di quelli a cui non ha detto granchè. Ma in 3 giorni un giretto ci sta.
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Prima che si sciolgano le nevi - Kilimanjaro 2016
ceemo ha risposto a ceemo nella discussione Diari di viaggio e live
Grazie- 151 risposte
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Mi sono accorto che ti ho dato indicazioni sbagliate sulla Doe Mountains a Sedona. Per farla ci metti poco, calcola 1 ora andata e ritorno. Non 2 come ti avevo scritto.
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Moab, Grand Teton, Yellowstone, Cody e Badlands
ceemo ha risposto a dodachi nella discussione Itinerari West
Visto che yellowstone è il fulcro del viaggio secondo me è molto meglio tarata la 2. Colorado national monument ed eventualmente il vicino Black canyon of gunnison non sono una chiusura in tono minore e Vernale può offrire un sacco di cose. Certo Moab è meravigliosa ma è anche più facile da inserire in giri futuri. Se proprio vuoi passarci io ridurrei i pernotti a 2 per spostarne uno sul Teton. -
Grazie a tutti!Spero di dover moderare il meno possibile e cioè che vada tutto bene Mi sento molto "liquoroso" così!
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Ecco, io cercherei di partire decisamente prima vista la tappa, tipo alle 6.
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Prima che si sciolgano le nevi - Kilimanjaro 2016
ceemo ha risposto a ceemo nella discussione Diari di viaggio e live
21/02/2016-22/02/2016 Ngorongoro – Kilimajaro airport – Adis Ababa – Roma – Milano Ops…. Avevo un diario da finire! La notte trascorre travagliatissima. Montezuma e la sua malediazione si scaglia su di me con tutta la sua potenza e passo la notte dalla tazza al letto e viceversa. Prendo qualche farmaco ad hoc che mi consente di dormire almeno qualche ora. La nottata... La mattina mi sveglio che sono parecchio spossato ma è l’ultimo giorno e adesso ci aspetta prima il tappone fino ad arusha e poi fino all’aeroporto dove alle 17 avremo il volo che ci riporterà a casa. Mentre io faccio l’ennesima visita alla toilette Corrado ed Andrea vanno in esplorazione del lodge, trovando la piscina in cui soggiornano allegramente dei ricci, che, giustamente, vedendola vuota hanno deciso che così era uno spreco. Facciamo un ottima colazione, finalmente un po’ varia con dei pancake dolci e salati, delle fette e della marmellata. Tutto veramente buonissimo. Poi dopo un ultima visita in camera e dopo la sistemazione finale degli zaini, ed un ultimo saluto in salsa masai al lodge ci ritroviamo con John, che già si era unito per la colazione e ci avviamo con calma verso arusha. Lasciamo il piccolo paese Karatu e i suoi poco rassicuranti abitanti e prendiamo la strada del giorno prima, e dopo aver attraversato di nuovo la rift valley ci fermiamo per qualche foto ad un punto panoramico del lago Manyara. Il lago all’orizzonte appare davvero immenso, e tutta la zona rigogliosa e sconfinata, anche se la visibilità oggi non è ottimale. In questo parco si potrebbero vedere facilmente le giraffe che non vivono ad Ngorongoro, ma non avendo il tempo di visitarlo chi consoliamo con la vista da lontano. Due minuti dopo essersi fermati al view point veniamo letteralmente presi d’assalto da 4 ragazzini del luogo che provano a venderci collanine con dente di leoni e amuleti vari evidentemente fatte in Cina. Corrado e Andrea se la svignano mentre io provo a spiegare che ho solo €uri e ne ho pure pochi. Uno dei ragazzini, che era partito con una richiesta di 10 $ per collanina, allora mi diche che per 1 € mi darà 5 collanine. A me fanno un po’ pena, e prendo le sue farlocche collanine e gli lascio 5 € senza voler resto, che comunque mai mi avrebbe dato. Questa cosa sia sul momento che a distanza mi lascia un po’ amareggiato. Questo voler sfruttare fino all’osso le risorse del turista immediato e pressante dipinge un popolo per quello che in realtà non è. Lake Manyara Riprendiamo la marcia lungo la strada che ci riapre gli interessanti panorami già visti il giorno prima, con la strada perennemente percorsa da gente a piedi anche nei luoghi più isolati e improbabili. John ci spiega che dovrà farci fare, per imposizioni dell’agenzia, una sosta in un negozio/bazar/ristorante prima di arrivare ad Arusha. Io gli dico che mi piacerebbe anche vedere il mercato di Arusha, quello vero, non quello turistico e raggiungiamo un accordo. Il bazar dove ci fermiamo non è davvero niente di che. Negozio con un sacco di souvenir di mille generi, dalle statue di legno di guerrieri masai alte 3 metri, alle collanine identiche a quelle che abbiamo comprato dai ragazzini qualche ora prima. Spendiamo giusto quei 5 6 $ a testa giusto per non far fare troppa brutta figura a john comprando qualche pupazzetto e qualche piccola amenità. Questi negozi, sono davvero tutti uguali e se ad una prima occhiata sembrano proporre merce e prodotti veramente locali, ad un analisi un pelino più attenta ci fa capire che in vendita ci sono quasi solo patacche di dubbia qualità oltre che di dubbio gusto. Riprendiamo la marcia ed arriviamo ad Arusha poco prima di mezzogiorno. John ci spiega che ci fermeremo poco, giusto un oretta scarsa per un giro esplorativo e di stare vicini a lui che il mercato non è il posto più sicuro del mondo per dei turisti che all’apparenza sembrano ai locali pieni di denaro. Il mercato è molto simile a quelli che avevo già visto in altri viaggi africani per struttura, con una parte dedicata agli ortaggi, una alle carni, una ai semi e una ai suppellettili. Con qualche casetta a fare da perimetro e spazi “aperti” all’interno. Questo è però molto più ruspante, disordinato, colorato e profumato. Si vede che è un luogo estremamente vissuto dai locali, e si riesce a percepire in parte il contrasto tra la calma dello spirito africano e il caos e la disorganizzazzione di una metropoli locale come Arusha. Arusha Market La fiamma di Andrea Districandoci tra le varie bancarelle appare subito evidente che non siamo in un luogo turistico e che anzi, siamo in parte malvisti dai commercianti e dai locali. Qualcuno ci sorride ma altri ci appellano malamente e John un paio di volte a da ridire qualcosa. Io mi prendo più di qualche insulto per delle foto che alcune ambulanti non volavano subire, mentre Andrea riesce inaspettatamente a fare colpa su una giovane e carina donna africana che non lo vorrebbe lasciare andare. Dopo un oretta lasciamo il mercato, soddisfatti della visita sicuramente diversa da solito. E lasciamo pure Arusha, sede parziale del nostro viaggio dirigendoci verso l’aeroporto. Poco prima di arrivare a destinazione ci fermiamo in una specie di autogrill africano dove John ci dai i nostri ormai consueti lunch box con dentro il solito panino e il solito pollo con patate. Tutto discretamente buono ma non rimpiangeremo quei pasti. Arrivati all’aeroporto salutiamo John e cin congediamo da lui dopo avergli dato la consueta mancia e aver esaurito i nostri $. Prima di imbarcarci dobbiamo compilare dei moduli e espletare le procedure di controllo non proprio semplicissime e dopo aver fatto check in aspettiamo un oretta il momento dell’imbarco sfruttando un po’ la connessione wifi dell’aeroporto per comunicare un po’ con casa. Il volo è abbastanza vuoto e procede veloce e tranquillo, se non fosse che a me finisce l’effetto del farmaco anti-Montezuma e ho un nuovo drastico crollo durante il volo e per la prima volta in vita sperimento il farlo in aereo. Purtroppo per me la crisi più grossa c’è l’ho mentre stiamo scendendo dall’aereo per entrare nell’aeroporto di Adis Abeba, che scoprirò essere l’aeroporto al mondo con il più basso rapporto bagni/numero di persone. In preda ad allucinazioni mistiche e completamente madido di sudore, dopo minuti di ricerca finalmente trovo un bagno che è pure uno dei bagni più sporchi affrontati in vita. Ma è questione di vita o di morte e quindi non faccio troppo lo schizzinoso e faccio quello che devo. Passo il resto del tempo sfatto e disidratato a dormire su una sdraio in un aeroporto veramente molto caotico e trafficato. Dopo 4 ore di sosta in Etiopia riprendiamo il volo verso l’italia. Per fortuna questo volo passa sicuramente meglio del precedente, e tra una dormita e un filmetto arriviamo tutto sommato neanche troppo stanchi prima a Roma e poi a Milano. Qui tramite un trenino espresso e una freccia arriviamo attorno alle 11 alla stazione di Peschiera del Garda dove la moglie di Corrado e mio padre ci aspettano per prelevarci. Finish! Si chiude qui un viaggio, impegnativo, sudato, sporco e molto sofferto, ma allo stesso tempo bellissimo e veramente molto molto emozionante. Di sicuro non posso definirlo come il viaggio più bello della mia vita, ma molto probabilmente è stata una di quelle esperienze che mi ha segnato ed insegnato veramente tanto su me stesso. Un viaggio interiore dentro una avventura, lo definirei. Tanti mi chiedono se a posteriori, viste le sofferenze lo rifarei e la risposto è senza alcuna ombra di dubbio si! Jambo Kilimanjaro!!!- 151 risposte
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La neve in aprile non è impossibile ma non molto probabile direi. Se ci tieni alle sequoie io non lo taglierei.
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Estate 2017: Yellowstone - Denver e.....
ceemo ha risposto a lucarem nella discussione Itinerari West
penso fosse sarcastico il suggerimento... -
Il programma mi sembra buono. Tranne la parte dell'eventuale nuovo noleggio che mi sembra davvero troppo forzata. Io personalmente non fare tutto sto sbattimento. Andando piano secondo me nella valle non dovresti aver problemi.
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Si chiama Wild cat trail e parte dal parcheggio della monument. E' un sentiero lungo 3,2 miglia che gira attorno al wet mitten butte. Personalmente non l'ho fatto e non mi attira moltissimo. Ma potrebbe essere una soluzione.
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A questa domanda non c'è precisa risposta. Quando la feci io nel 2012 la strada era appena stata sistemata ed era facilmente percorribile con qualsiasi auto. Prima e dopo altri utenti l'hanno trovata anche molto dissestata, e qualcuno non ha potuto percorrerla. Il Suv è sempre consigliato. E prima di fare lunghi sterrati e bene sempre chiedere informazioni ai visitor center. Per la cottonwood potresti fermarti al paria contact station.
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Con 15 giorni e 4 da dedicare a NY ti resta davvero poco spazio. Un idea potrebbe essere di fare un volo su Denver visitando black hills badlands, devil tower, poi yellowstone gran teton e finire a Salt lake city. Dovresti pagare però il drop off dell'auto. Verrebbe così: 1ita - NYC 2 NYC 3 NYC 4 NYC - Denver 5 Denver - Custer 6 Custer - Badlands 7 Badlands - Devil's Tower 8 Devil's Tower - Cody 9 Cody - Yellowstone 10 Yellowstone 11 Yellowstone 12 Yellostone 13 Yellostone - Gran Teton 14 Gran Teton - Salt lake city 15 Salt lake city - Ita Se vuoi risparmiarti il drop off dovresti volare da NY su Salt lake e fare andate e ritorno verso yellowstone. Ma dovresti per forza saltare la zona delle black hills/badlands.