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Agosto 2025 - Las Vegas - Yellowstone e ritorno!
claudiaa ha risposto a yasmina73 nella discussione Itinerari West
Buon viaggio! -
Sono anche io quasi (-18 giorni!) in partenza per un loop su Las Vegas molto, molto simile al tuo. Se non hai in mente escursioni impegnative una scarpa da trail-running, magari con una buona suola in vibram, andrà benissimo.
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Ciao! I consigli che ti hanno già dato sono ovviamente più che corretti. Occorre solo capire se il periodo da te indicato è comprensivo dei voli o meno. Io con i tuoi stessi giorni a disposizione (voli compresi) ho messo a punto il seguente loop su Las Vegas tra agosto e settembre di quest'anno. 22-ago ITALIA - LAS VEGAS 23-ago LAS VEGAS - ZION NP - SPRINGDALE 24-ago SPRINGDALE - ZION NP - BRYCE CANYON CITY 25-ago BRYCE CANYON CITY (INTERA GIORNATA BRYCE CANYON NP) 26-ago BRYCE CANYON CITY - UT12 - TORREY (CAPITOL REEF NP "ZONA UT 24") 27-ago TORREY (CAPITOL REEF NP "ZONA FRUITA + SCENIC DRIVE" + ESCURSIONE GUIDATA CATHEDRAL VALLEY) 28-ago TORREY - CANYONLANDS ISLAND IN THE SKY NP + DEAD HORSE SP - MOAB 29-ago MOAB (INTERA GIORNATA ARCHES NP) 30-ago MOAB - MONUMENT VALLEY 31-ago MONUMENT VALLEY - PAGE (ANTELOPE + HORSESHOE BEND) - KANAB 01-set ESCURSIONE GUIDATA SOUTH COYOTE BUTTE DA KANAB 02-set KANAB - GRAND CANYON VILLAGE 03-set GRAND CANYON VILLAGE - LAS VEGAS 04-set LAS VEGAS 05-set LAS VEGAS - ITALIA 06-set +1 Come vedi ho volutamente saltato a piè pari Sedona ma quelle giornata sono, come ti hanno suggerito, facilmente recuperabili rinunciando alla "seconda notte" in una o più località. Unica eccezione anche a mio avviso è Moab che necessita di almeno due notti.
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Se dalla Monument ti sposti a Page per il tour dell'Antelope e poi prevedi di trasferirti al Bryce, sicuramente cerca a Bryce Canyon City, poco prima dell'ingresso del parco, o al più a Tropic che dista una decina di km.
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Ritorno nel West... ma a che prezzi?
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Itinerari West
Grazie per le dritte! A questo punto, il 31/08 mi dedicherò all'Antelope Canyon e Page e nel pomeriggio mi sposto a Kanab per la notte. Lungo il tragitto c'è anche la deviazione per i Toadstool Hoodoos, che non avevo considerato. Il 1/09 partecipo al tour con Dreamland partendo da Kanab e, al ritorno, o mi fermo di nuovo lì per la notte oppure torno a Page… così il giorno dopo mi risparmio un’ora abbondante di guida. Sono ancora un po’ indecisa su quando incastrare la visita a Horseshoe Bend per avere la luce migliore: se torno a Page, potrei anche vederlo la mattina del 2/09, con il sole alle spalle, prima di dirigermi verso il Grand Canyon... cosa ne pensate? -
Ritorno nel West... ma a che prezzi?
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Itinerari West
Ciao a tutti! Alla fine per la giornata jolly del 1 settembre ci siamo accaparrate due permessi per il South Coyote Butte e prenotato con la Dreamland Safari il tour guidato. Ho un ragionevole dubbio: inizialmente avevo preventivato due notti a Page, una dopo la visita dell’Antelope e dintorni proveniendo dalla Monument e una dopo, appunto, l’escursione in zona Vermillion Cliff qualunque essa fosse stata (The Wave, SCB, White Pocket). Ora la Dreamland ha base a Kanab e al più è possibile raggiungerli alla partenza del tour all’incrocio con la House Rock Valley Road e la UT89 a nord. Loro stimano 45 minuti da Page: vorrebbe dire partire verso le 5 di mattina ora di Page per essere lì alle 6:45 ora di Kanab. Per evitare lo sbattimento ho comunque fermato le stesse due notti che avrei a Page in un B&B di Kanab. A questo punto cosa mi consigliate? Potrebbe anche avere senso fare la prima notte a Kanab per essere comoda per il tour l’indomani mattina e poi la seconda, dopo il tour, a Page. Considerate che la tappa successiva è il GC South Rim. Grazie! -
Il giro che ti ha suggerito @antattack credo sia quanto di più ottimizzato ci possa essere per visitare Yellowstone ed Ovest senza passare metà del tuo tempo in macchina! Bravo @antattack! Io comunque con quei giorni a disposizione, in realtà due in meno, mi limito al loop su Vegas questa estate: sono del presidio "slow-travel"
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[ESTA, passaporto, etc.] Procedure per l'ingresso negli USA
claudiaa ha risposto a rickyusa95 nella discussione Consigli di Viaggio
Credo che, una volta ricevuta l'approvazione dell'ESTA, tu possa ancora modificare il contatto di emergenza. Non sono certo che sia possibile fare lo stesso per le informazioni relative al datore di lavoro, ma avere indicato il nome della società invece di un nominativo specifico dovrebbe essere considerato un dettaglio minore. Lascio comunque la parola anche ad altri amici del forum, sicuramente più esperti di me, per eventuali conferme o correzioni. Ne approfitto invece per porre una domanda, visto che quest’estate tornerò negli Stati Uniti dopo diversi anni — e magari la risposta potrà essere utile anche a chi ci va per la prima volta! Ricordo che un tempo veniva distribuito a bordo dell’aereo, poco prima dell’atterraggio, il modulo doganale da compilare a mano. Ho letto che ora questa procedura è stata digitalizzata. Sul sito ufficiale cbp.gov ho visto che è possibile scaricare il modulo in formato PDF, in diverse lingue, per poi compilarlo entro i campi prestabiliti e stamparlo. È effettivamente questa la prassi attuale? Grazie! -
Itinerario 12 giorni ad ovest - agosto 2025: finalmente torniamo negli USA!!
claudiaa ha risposto a Giovanna86 nella discussione Itinerari West
Anche io sono abbastanza perplessa sull'orario dello shuttle rosso! Voi quando sarete da quelle parti? Noi il 2-3 settembre, alloggiamo al Bright Angel Lodge -
Fine Maggio inizio Giugno 2025 West.. forse è la volta buona [emoji28]
claudiaa ha risposto a cohibia nella discussione Itinerari West
Letto anche io ora, mi dispiace molto, buon rientro e un pensiero al tuo papà! -
Quoto l'idea n.1 di @rob82 anche se personalmente mi destabilizza non poco il loop su Las Vegas per visitare di fatto Moab e Yellowstone... La tappa Las Vegas - Capitol Reef mi fa un po' male al cuore se penso a tutto quello che ci sta in mezzo...😅
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YELLOWSTONE E... IN 15/16 NOTTI DA MILANO
claudiaa ha risposto a Anny_80 nella discussione Itinerari West
La Needles Highway è la numero 87. Il tratto più scenic a mio avviso è quello che passa l'Iron Creek Tunnel, Needles Eye Tunnel e Sylvian Lake. A mio avviso a Cody è sufficiente una notte soprattutto se il vostro obiettivo è dedicare più giorni possibili allo Yellowstone. -
Sono d'accordo, se sei appena stato in Texas, e stai pensando al New Mexico e Arizona, valuterei - compatibilmente con i voli - un altro aeroporto di partenza in considerazione dei giorni a disposizioni. Con un loop su Phoenix potresti aggiungere delle autentiche chicche del South West come il Saguaro NP, le White Sands, Sedona...
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Ritorno nel West... ma a che prezzi?
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Itinerari West
Ciao a tutti! Approfitto del topic per porre un’altra domanda: il 1° settembre sarà la nostra giornata “jolly” a Page, e entro fine maggio dovrò fare l’application per la lotteria di The Wave. In caso di esito negativo, l’idea è di ripiegare – per così dire – prima su Coyote Buttes South e, in alternativa, su White Pocket. Durante la procedura di prenotazione su recreation.gov, viene richiesto di indicare il “group size”. Mi confermate che va inserito solo il numero dei partecipanti esclusa la guida? Nel mio caso, saremmo in 2. Grazie! -
Ciao @franzzz, c'è un motivo per cui fai "base" a Rapid City il 13 e 14 giugno? Soprattutto la giornata che visiti le Badlands è un peccato perdersi tramonto e alba. Io cercherei di dormire nel parco anche se le disponibilità non sono molte e forse è un po' tardi per giugno. Il 24/06 da Salt Lake City a Moab secondo me non vale la pena la deviazione alla Goblin Valley che ti porta anche troppo fuori strada, piuttosto percorri la UT 128 per arrivare a Moab invece che la 191.
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Real America e e tanta confusione ...
claudiaa ha risposto a luca82 nella discussione Itinerari West
Condivido: la Lamar Valley si trova nella parte nord est del parco, idealmente tra l'ingresso di Silver Gate e Tower Junction. Proveniendo da Cody io avevo percorso proprio la Chief Joseph Scenic Byway (la WY 206) che collega Cody alla parte finale della Beartooth poco prima Cook City. La ricordo come una strada molto molto panoramica e ricca di wildlife. Se il tuo obiettivo finale è Gardiner (così come lo era stato per me) trovo più logico entrare dal Silver Gate, percorrere la Lamar Valley, visitare l'area limitrofa alle Tower Falls e poi proseguire verso Gardiner. Così facendo la zona di Mammoth l'avevo visitata il giorno seguente. -
CALIFORNIA e OREGON: da San Francisco a Seattle
claudiaa ha risposto a lollyjolie nella discussione Itinerari West
Premettendo che San Francisco è stato il punto più a nord della mia visita della California e che, quindi, lascio volentieri la parola a chi ha già percorso l'itinerario fino a Seattle, personalmente eviterei di deviare fino al Sequoia National Park, che, purtroppo, è un po' fuori mano. Credo che tra Muir Woods, appena fuori San Francisco, e il Redwood National Park, abbiate abbastanza alberi secolari da ammirare! Per esplorare la California settentrionale e la costa dell’Oregon, il tragitto one-way da San Francisco a Seattle mi sembra semplicemente perfetto! Seguirò con interesse il post, perché l'itinerario è sicuramente un must-do degli States! -
Ritorno nel West... ma a che prezzi?
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Itinerari West
Grazie delle dritte! Effettivamente sembrerebbe che il cooler ci sia anche al Wallmart di Mesquite! Pensavo di usarlo più che altro per avere qualcosa da bere in fresco durante il giorno e magari tenerci frutta, panini e qualche insalatona. Sicuramente organizzando le cene in camera bisogna prevedere di acquistare anche qualcosa in giornata di volta in volta.. ci accontenteremo! @al3cs a LV abbiamo adocchiato il Sahara, pare un po' fuori mano ma comodo alla metrorail e con il parcheggio gratuito e il Park MGM più centrale... come prezzi siamo sui 100-110 € a notte che va bene... @luisa53 al The Carriage alloggiai nel 2013 e mi ero trovata bene, effettivamente il parcheggio sembra ancora gratuito e forse non c'è neanche la resort fee! Ma è vero che parliamo di 50$ a notte?? @Marty74 la scorsa estate in Islanda anche noi avevamo portato i classici risotti e vellutate knor, poi dei mix di farro/cous cous della Valfrutta che non erano male, tonno, verdurine in scatola da far saltare con i noodles e la classica pasta e sughi pronti... se poi posso dire la mia: il classico Bonus l'ho trovato abbastanza terribile (e noi non siamo persone schizzinose) molto meglio il Kronan! Negli USA è escluso portare cibo a meno di non dover dichiarare tutto nel dettaglio giusto? -
Ritorno nel West... ma a che prezzi?
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Itinerari West
Ciao a tutti, ritorno con qualche aggiornamento! Abbiamo fermato una intermediate SUV per 780,00 € per 15 giorni di noleggio, con Hertz e supercover... mi sembra un prezzo piuttosto ragionevole. A parte le ultime due notti a LV (...consigli ?) abbiamo già prenotato anche gli alberghi/motel, tutti con cancellazione gratuita e quasi tutti con "colazione" già inclusa. Stiamo spendendo una media di 145,00 € a camera a notte, anche qui mi sembra abbastanza ragionevole. La più cara ovviamente la Premium View Cabin alla MV, la meno cara invece la camera al Bryce View Lodge (speriamo bene...meh!). Parlando di tour abbiamo prenotato un giro di 5-6 ore con Jason della Waterpocket Pocket Adventures che ci dovrebbe scarrozzare tra la Cathedral Valley, le Bentonite Hills e il Moonscape Overlook nella zona di Capitol Reef alla modica cifra di 250€ a testa (gulp!), stessa cifra che prospettiamo di spendere per il tour di una giornata a Page, nella "peggiore" delle ipotesi al White Pocket. Mamma che prezzi! E poi c'è il capitolo cibo: per contenere un minimo stiamo seriamente pensando di optare per cene in camera e qui la domanda da un milione di ddddollari: ma cosa si schiaffa dentro quei microonde unti onnipresenti in tutte le camere?! E poi, ma il famoso cooler in polistirolo, lo si trova ancora? Avrei puntato il Wallmart di Mesquite per una prima spesa di non deperibili... In ogni caso anche se mi sembra di capire che gli USA economicamente siano the new Islanda, non vediamo l'ora di partire! -
Namibia 2023: dove l'anima è a casa
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Diari di viaggio e live
21 giugno 2023 Questa mattina sveglia alle 6:00 per partire alle 6:30, mezz'ora prima dell'alba, per la Endagered Species Drive. Approfittiamo del coffee time, generosamente offerto nella louge del The Barn, giusto per bere qualcosa di caldo e stuzzicare qualche muffin, la colazione vera e propria la faremo al nostro rientro. La temperatura sulla Landrover scoperta è veramente bassa ma abbiamo indossato tutti gli strati che avevamo e le copertine di pile qui ad Okonjima hanno il plus che sono leggermente cerate quindi proteggono anche dal vento e, soprattutto, stanno belle ferme senza svolazzare. Procediamo in una zona della riserva diversa da quella che abbiamo battuto ieri alla ricerca di Neo e vediamo subito giraffe e gnu oltre ad una simpatica lepre, definita simpaticamente un "Leopard's muffin" dalla nostra guida! La luce è meravigliosa e la natura si sveglia in tutta la sua forza e splendore. I colori in particolare sono assoluti: l'azzurro del cielo, il verde della vegetazione, il giallo dell'erba bruciata dal sole e il rosso della terra. Siamo alla ricerca della prima delle tre specie "endangered": l'otocione o bat-eared fox, una specie di volpe distintiva dell'Africa Subsahariana, in particolare di Sudafrica, Namibia e Botswana. È conosciuta per le sue orecchie insolitamente grandi, che le danno il nome e che svolgono un ruolo pratico nella sua sopravvivenza poiché sono fondamentali per rilevare piccoli insetti come le termiti, che costituiscono la maggior parte della loro dieta. La nostra guida ci conduce nel suo habitat preferito: si trovano infatti spesso in aree con terreni relativamente pianeggianti, sabbiosi, dove possono scavare tane o rifugi dove dormire durante il giorno. Dopo tanti giri a vuoto, proprio quando stavamo per perdere le speranze, ecco che riusciamo a vedere una coppia anche se, purtroppo, davvero molto lontana. Comunque soddisfatti, proseguiamo quindi l'esplorazione della riserva fino a trovare un'altra stupenda coppia, questa volta di magnifici rinoceronti bianchi, sorvegliata praticamente a vista dai ranger. Sono incredibilmente passate già tre ore e dobbiamo tassativamente tornare al The Barn dove arriviamo giuste giuste per fare colazione, bonariamente redarguite dalla receptionist con la quale abbiamo fatto nel frattempo amicizia. Ci godiamo un'ottima omelette, acquistiamo due bellissime giraffe in legno dipinte a mano che oggi fanno bella mostra a casa, ed è purtroppo ora di fare il check-out. Non saremmo più volute andar via: due giornate piene qui non sarebbero state affatto di troppo. Approfittiamo ancora un secondo del wi-fi per fare il check-in sull'App di Qatar per l'indomani e, caricata la Hilux, percorriamo la strada del ritorno letteralmente con le lacrime agli occhi. Speriamo con tutto il cuore che sia solo un arrivederci. I 200 km che ci separano da Windhoek scorrono lenti, arrivate in città facciamo un rabbocco al carburante e ci facciamo dare una veloce lavata esterna all'auto. Ci concediamo poi una sosta al Namibia Craft Center, interessante centro che raccoglie diverse proposte di artigianato e prodotti locali, e poi andiamo a fare il check-in al solito Chameleon Backpacker Hostel. Una volta in camera, montiamo e rimontiamo i borsoni per essere pronte per il volo di rientro l'indomani. Non abbiamo minimamente voglia di uscire a cena e diamo fondo alle ultime riserve della cambusa improvvisando un aperitivo con qualche snack e due birre. 22 giugno 2023 Purtroppo non c'è molto da raccontare sulla giornata di oggi, il nostro volo parte dall'aeroporto Hosea Kutako alle 13:30 così abbiamo tutto il tempo di alzarci e fare con calma colazione in ostello. Percorriamo gli ultimi chilometri fuori Windhoek fino alla Safari Car Rental con il magone: lasciare la nostra Hilux segna definitivamente la fine del viaggio. E' sempre Joel che dal rental ci porta davanti al terminal dell'aeroporto, lo ringraziamo profusamente per tutti gli ottimi consigli di guida e lui ridendo ci risponde che la prossima volta dovremo scegliere per forza la soluzione con la tenda sul tetto! E' veramente ora: imbarchiamo il borsone più grande, facciamo i controlli e ci dirigiamo verso il gate. Pranziamo con un meat pie, che purtroppo non è paragonabile a quello acquistato a Solitaire (sigh!) scambiando due chiacchiere con una coppia di italiani anche loro di rientro dopo due settimane con un bush-camper. Ci imbarchiamo e nel momento esatto in cui l'aereo si solleva da terra, un nodo si stringe in gola e una sensazione di malinconia dolce e inquieta prende piano piano forma. Chiudo gli occhi, il cuore si perde in un abbraccio silenzioso con quella terra selvaggia e misteriosa ed il mal d'Africa torna ad essere un desiderio che cresce insieme alla promessa di ritornare. -
Namibia 2023: dove l'anima è a casa
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Diari di viaggio e live
...prosegue. Ritorniamo al The Barn davvero entusiaste e salutiamo la nostra guida con una meritatissima mancia e la promessa, l'indomani, di fare con lui la Endangeres Species Drive del mattino, altra chicca offerta da Okonjima, che si concentra sulla ricerca di tre specie di mammiferi piuttosto speciali: l'otocione, la iena bruna e il rinoceronte. Rientrate al nostro chalet ci godiamo una meritatissima doccia nel nostro bagno principesco. L'esperienza del leopard tracking è stata elettrizzante e, nel contempo, trovarci in questa struttura di primaria bellezza e comfort ci fa sentire speciali e coccolate. Andiamo a cena a piedi, dove ci pappiamo, dopo l'entree, un gran filetto con verdure, dolce e vino. Il tutto in un ambiente e servizio sempre a livelli top, decisamente ben oltre quelli a cui siamo abituate durante i nostri viaggi. Tornando in camera dopo cena, con il buio, illuminiamo i nostri passi con la frontale e ci prendiamo un bello spavento quando incrociamo un gruppo di zebre che sta tranquillamente brucando dietro la nostra casetta. La notte ci svegliano a più riprese due sciacallini che si contendono la cena, facendo un gran baccano proprio sotto la nostra finestra. Le ossicina che troveremo sparse la mattina dopo ne sono la prova! Domani mattina sarà ancora safari e poi toccherà tornare a Windhoek. Buonanotte Neo, buonanotte Africa. -
Namibia 2023: dove l'anima è a casa
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Diari di viaggio e live
20 Giugno 2023 Ci stiamo avvicinando alla fine del viaggio, la sveglia suona relativamente presto come al solito e noi ci fiondiamo a fare colazione. Anche qui la mattina ce la caviamo egregiamente con uova, bacon e tazzona di tè e caffè. Carichiamo la Hilux, facciamo un veloce check-out e usciamo dai confini del campo, riagganciandoci alla C22 che ripercorriamo a ritroso fino alla B1, dove svoltiamo a sinistra verso sud. Da qui sono solo più una quarantina di chilometri fino all'Okonjima Nature Reserve. Okonjima è una riserva privata nata dal desiderio della Hansenn family di trovare un equilibrio tra gli allevatori namibiani e i grandi predatori, oggi copre 22.000 ettari delle scenografiche Highlands centrali e ospita anche la rinomata fondazione AfriCat, impegnata nella conservazione dei grandi carnivori, in particolare ghepardo e leopardo. La scelta di includerla nell'itinerario è stata dettata dalla possibilità di partecipare ad un leopard tracking, fiore all'occhiello delle molte attività offerte. Alcuni individui della riserva sono infatti collarizzati e al mattino e al tramonto vengono organizzati dei safari proprio nel tentativo di localizzarli. La natura ovviamente non offre alcuna garanzia di vederli, anche perchè gli animali vagano comunque liberi e sono totalmente autonomi nella caccia, nell'accoppiamento e nella scelta del territorio, ma le probabilità di avvistare un leopardo qui sono decisamente più alte che altrove. Arriviamo alle 9:30 al primo gate del parco, sempre presidiato da ranger, dove facciamo una sorta di pre check-in. Procediamo quindi fino al cancello principale che apriamo e chiudiamo dietro di noi (premendo un comodissimo pulsante ad altezza guidatore!). Da qui sono solo più una decina di chilometri su strada sterrata ma ottimamente tenuta, dove i cartelli stradali ammoniscono dell'attraversamento di ghepardi, leopardi e pangolini. Arriviamo al The Barn, la meravigliosa struttura centrale del Plains Camp che serve da ristorante, lounge e area comune. Ci accoglie Marco, gentilissimo, che ci mostra tutto il complesso. L'ambiente è incantevole, curatissimo, decisamente african-chic! Nell'attesa che la nostra "room" sia pronta, ci godiamo in assoluto relax il sole, gli ampi divani e la vista confermando il leopard tracking delle 15:00. La nostra Classic Room, di cui prendiamo possesso poco dopo, supera le aspettative, si tratta in realtà di uno chalet indipendente, arredato in maniera squisita, con bagno enorme e vista sulla pianura circostante. In lontananza vediamo subito una simpatica famiglia di facoceri. Torniamo poi al The Barn dove ci concediamo, finalmente sedute (oltre chè, devo ammettere, "servite e riverite" dal gentilissimo personale) anche un veloce pranzo riempiendoci gli occhi della la natura sconfinata davanti a noi. Ci stiamo davvero rigenerando. L'orario fissato per il leopard tracking arriva in un attimo e, anzi, ci troviamo una mezz'oretta prima per il coffee time e il briefing. Ci hanno diviso in tre jeep, ognuna assegnata ad una guida e ognuna impegnata nella ricerca di uno specifico leopardo collarizzato. Il nostro è Neo, uno dei maschi più longevi della riserva. Noi siamo elettrizzate, facciamo la conoscenza del nostro driver e di un'altra coppia di ragazzi (sulla jeep saremo quindi solo in quattro ospiti) e partiamo. Passiamo subito la fence che separa i confini del Plain Camp con quelli della riserva vera e propria entrando così nel territorio dei grandi felini. Durante il tracking è possibile fare off road e anzi, la nostra guida ama definirsi anche un po' giardiniere dal momento che è dotata di grandi tenaglie per tagliare qualche ramo che dovesse impedire il passaggio del nostro mezzo. Raggiunta l'area dove abitualmente Neo è territoriale, la guida tira fuori il localizzatore radio spiegandocene attentamente l'utilizzo. Il collare non permette di geolocalizzare il leopardo ma unicamente di individuarlo tramite frequenza radio, una specifica per ogni individuo. Il tracking consiste quindi nell'affidarsi al bip-bip emesso dall'antenna che si intensifica man mano che ci si avvicina, procedendo per tentativi. Le probabilità di avvistamento sono del 50-50. Facciamo quindi più giri in corrispondenza delle piste principali fino a quando, dopo circa un'ora - e questo dà l'idea di quanto sia sconfinata la riserva -, la guida capta il segnale che sembra collocare l'animale fittamente nascosto nel bush. Proviamo quindi ad addentrarci anche noi, una sforbiciata di qui e una sforbiciata di là, raggiungiamo una sorta di radura. Dal segnale radio Neo è qui da qualche parte. La nostra guida spegne il motore e si mette in ascolto, scrutando tra la fittissima vegetazione da cui siamo circondati. Finalmente, dopo qualche interminabile minuto, ce lo indica! E' a meno di dieci metri da noi ma così perfettamente mimetizzato che sarebbe stato veramente impossibile individuarlo senza l'aiuto di occhi esperti. Sta dormendo e, non potendo avvicinarci oltre, vediamo solo la testa. Passano i minuti e pian piano assistiamo al risveglio del...gattone! Proprio come un micione troppo cresciuto, Neo tende le orecchie, alza la testa, sbadiglia e si stiracchia usando un tronco come tiragraffi. Emozionante! Successivamente, in pochi passi sfila a qualche metro da noi, senza degnarci di uno sguardo, e scompare nuovamente nel bush. A quel punto la guida rimette in moto ed usciamo dalla radura di rovi, sperando di incrociarlo in un punto di savana più aperta. Per fortuna non dobbiamo aspettare molto e come un'apparizione ecco che si mostra in tutta la sua bellezza. Siamo al settimo cielo, poter ammirare con calma quello che, senza dubbio, è il più affascinante ed elusivo dei big five è un privilegio raro. Lo seguiamo con lo sguardo fino a quando non scompare nuovamente tra il bush. La guida ci asseconda ancora e si sposta abilmente fino ad una posizione dove ce lo troviamo ancora una volta davanti. E Neo ci regala ancora un po' della sua aurea, attraversando placido l'erba bassa, sfilando fiero verso i cespugli. "...and just like magic, he's gone! ...now let him be" sentenzia la guida. E noi ti lasciamo andare, meraviglioso Neo, padrone delle Plains, augurandoti lunga vita! Abbiamo il cuore a mille e siamo incredule per questo incontro davvero magico. E non c'è miglior conclusione a questa magnifica esperienza che il classico sundowner! Brindiamo con spumante e gin&tonic da una posizione davvero mozzafiato con una vista a perdita d'occhio sui 22mila ettari della riserva. Ho poche parole per descrivere questo tramonto che è sicuramente uno dei più belli della mia vita e affido le emozioni di quel momento a questa citazione tratta da La Mia Africa "il respiro del panorama era immenso. Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema... Lassù si respirava bene, si sorbiva coraggio di vita e leggerezza di cuore." ... continua. -
Namibia 2023: dove l'anima è a casa
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Diari di viaggio e live
19 Giugno 2023 Questa mattina è l'ultima che trascorriamo nel parco e abbiamo deciso di dedicarla al safari guidato del mattino che parte dal Camp di Namutoni. Partiamo alle 6:30 davanti al ristornate dove faremo colazione al nostro rientro. La guida è un corpulento omone, dopo il solito veloce breefing sulla sicurezza e l'ammonimento che siamo in natura e gli avvistamenti non sono garanti da nessuno se non dalla pazienza e da un briciolo di fortuna, mette in moto e partiamo. Ci dirigiamo subito alla pozza di Koinachas che però troviamo vuota. Una coppia di turisti locali ci informa che la notte precedente hanno sentito ruggiti in lontananza e sperano di avvistare i leoni residenti in questa zona. Noi cambiamo rotta e proseguiamo verso la Chudop Waterhole, dopo un paio di incontri ravvicinati con delle ienette alla ricerca di cibo. Alla pozza troviamo solo una coppia di sciacalli, maschio e femmina, intenti nella caccia. Lui si rilassa mentre lei si da un gran da fare nel tentativo di sorprendere le numerose colombe che bevono ai bordi della pozza. La sua tecnica consiste nel muoversi con cautela, cercando di sorprendere una colomba e sperando che una delle prede scappi verso di lei. Purtroppo durante il nostro passaggio non ha successo ma speriamo abbia avuto miglior fortuna più tardi. Gli avvistamenti importanti proseguono quando ci troviamo faccia a faccia con un rinoceronte nero che ci fissa per molti minuti. E' l'incontro più ravvicinato che faremo con questi magnifici animali durante questo viaggio e sono decisamente contenta di sentirmi al sicuro a bordo del nostro veicolo da safari, scattando foto con calma e senza la paura di dover accelerare in fretta nel caso il rinoceronte non gradisse troppo la nostra vicinanza. Tornati sulla strada principale, con grande sorpresa, incrociamo niente poco di meno che un tasso del miele. Questo piccolo, ma temerario animale, è noto per la sua straordinaria resistenza e aggressività, tanto da non temere predatori molto più grandi, compresi i grandi felini. Sono davvero entusiasta, perché qualche giorno prima ci eravamo fermate per un ingorgo causato dalla presenza di un altro tasso, ma purtroppo, nonostante le indicazioni degli altri safari, non eravamo riusciti in nessun modo a vederlo, tanto era nascosto nel bush! Un altro eccezionale incontro è con un gruppo di eland, la più grande specie di antilope vivente, con il caratteristico mantello chiaro e particolari corna a spirali. La nostra guida è particolarmente eccitata perché, a detta sua, sono animali estremamente schivi e che solo una grande necessità di acqua li avrebbe spinti ad esporsi fino alla pozza. Nel frattempo le ore di safari sono volate e la nostra guida fa ancora un tentativo per incrociare sul suo e nostro cammino un predatore. Prima di rientrare al campo ci porta alla Fisher Pan Drive, che disegna un anello dietro Namutoni, e ci porta fino alla carcassa di un cucciolo di giraffa, scoperta qualche giorno prima. Purtroppo ad attenderci troviamo solo due simpatiche iene che si stanno contendendo solo più le poche ossa rimaste. È ormai il momento di tornare. Al nostro rientro al campo, siamo praticamente sole, poiché tutti gli altri safaristi sono già partiti da un pezzo. Facciamo quindi colazione in tranquillità e poi ci dirigiamo al nostro bungalow per recuperare i bagagli. Lasciamo l'Etosha a malincuore: uscire dal parco significa inevitabilmente dirigersi verso sud, verso Windhoek, e quindi verso la fine di questo splendido viaggio. Ci aspettano 400 Km di asfalto prima di arrivare al Waterberg Camp NWR, dove abbiamo deciso di passare la notte. Come già scritto in premessa, la scelta di alloggiare qui è stata fatta per diversificare rispetto ai paesaggi che sapevamo avremmo visto fino a questo momento. Il Waterberg è infatti un imponente altopiano che si eleva di circa 200 metri sopra le pianure circostanti, creando un ecosistema unico rispetto alle altre zone della Namibia. Con il senno di poi, avremmo dovuto probabilmente optare per passare la notte ad Okonjima, la nostra destinazione per il giorno successivo. Non solo perché arriviamo al camp NWR abbastanza tardi e stanche, dopo aver percorso buona parte della B1 e attraversato un numero imprecisato di paesi che iniziano per O... ma soprattutto perchè troviamo il posto purtroppo allineato alle pessime recensioni lette su TripAdvisor che avrebbero dovuto farci desistere. Per fortuna non avevamo molto in programma, se non una passeggiata sui sentieri "escursionistici" attorno al campo ma dopo qualche passo lasciamo perdere anche quelli perchè li troviamo invasi da rovi e, peggio, da babboons! La camera, pur essendo economica rispetto agli standard namibiani, è decisamente deludente, così come la bistecca che ci servono a cena. Non ci resta che andare a dormire e svegliarci presto l'indomani per goderci appieno la giornata alla Okonjima Nature Reserve! -
[COMPLETO] Il paese senza nuvole, Botswana 8-28 agosto 2024
claudiaa ha risposto a pandathegreat nella discussione Diari di viaggio e live
Ho recuperato anche io le ultime giornate di questo bellissimo viaggio! Ve la siete cavata alla grandissima nonostante i tentativi di auto-sabotaggio di Miss Sphigghy! Faccio parte di quelli che sono stati in autonomia in Sudafrica senza avvertire alcun tipo di problema o pericolo anche se nell'ormai lontano 2019 quindi prima dell'accentuarsi delle diseguaglianze economiche post-pandemia. L'aumento della criminalità è purtroppo un dato di fatto ma ritengo sia una prerogativa di molte grandi città e non solo africane. Evitando queste (forse solo con l'eccezione di CT) e puntando ai parchi secondo me si può ancora andare sul sicuro. -
Namibia 2023: dove l'anima è a casa
claudiaa ha risposto a claudiaa nella discussione Diari di viaggio e live
Ho approfittato della (breve) pausa natalizia per portare a termine il diario. Ecco il racconto e le fotografie del nostro ultimo giorno all'Etosha! 18 Giugno 2023 Ci svegliamo ad Halali con più calma del solito e andiamo subito a fare colazione, il pasto che riesce decisamente meglio allo staff dell'NWR. Uova strapazzate, bacon, pancake e un bicchierone di caffè e siamo pronte per il trasferimento di giornata. L'obiettivo finale è Namutoni, dove trascorreremo la nostra ultima notte nel parco. Uscite dal camp svoltiamo a sinistra per riprendere la strada principale C38 da cui procediamo verso l'Etosha Pan Lookout Road, incrociamo i soliti nutriti branchi di gnu e zebre diretti all'abbeverata del mattino, probabilmente verso Nuamses. In questa piccola deviazione vediamo la nostra prima iena e, seppur lontanissimo, un altro bellissimo rinoceronte nero. Ritornati sulla strada principale proseguiamo fino alla pozza di Goas, che raggiungiamo dopo avere percorso una strada secondaria fortemente dissestata. Quando arriviamo la pozza è pressoché deserta ma facciamo qualche foto da vicino ad alcune antilopi roane e a delle zebre "offsettate" all'abbeverata. Decidiamo di proseguire, tentando la fortuna in qualche altra pozza ma, rientrate sulla strada principale rimaniamo incolonnate insieme ad altre auto: qualche centinaia di metri più avanti sta attraversando la strada una numerosissima mandria di elefanti. Camminano di gran carriera incolonnati, e puntano nella direzione da cui veniamo. Ci guardiamo un attimo e non abbiamo dubbi: sono sicuramente dirette a Goas! Facciamo inversione e ci rifiondiamo al punto di osservazione. Dopo 30-40 minuti abbondanti eccoli che arrivano! Sono tantissimi! Esemplari adulti, giovani e un cucciolo che sembra Dumbo tanto è piccolo e impacciato. Non sappiamo dove guardare e scattiamo foto da tutte le parti. Stiamo tantissimo tempo a goderci lo spettacolo e si sono fatte le due del pomeriggio. Decidiamo di puntare dritte a Namutoni per fare il check-in, pranzare e poi riprendere l'esplorazione dell'area. Arrivate al campo le procedure del check-in sono lente ma, in compenso, la camera che ci viene assegnata è molto bella, quasi lussuosa se paragonata a quelle di Okaukuejo e Halali: soprattutto il bagno ci colpisce, lavandino con specchio gigante e mega vasca con doccia. Ci sarebbe perfino una doccia esterna in stile maldiviano! Pranziamo fuori con le poche provviste che ci sono rimaste e ci rilassiamo un po' in camera dal momento che oggi fa anche piuttosto caldo. Verso metà pomeriggio usciamo nuovamente ma non siamo particolarmente fortunate con gli avvistamenti: un gigantesco "ghost elephant" interamente ricoperto della polvere bianca proveniente dai depositi salini del parco, e delle belle giraffe al tramonto. Rientriamo quindi prima del tramonto, buttiamo un occhio alla pozza anche se sappiano essere, al contrario di quelle degli altri campi piuttosto avara di avvistamenti e infatti facciamo solo una foto al sole che se ne va a riposare oltre l'orizzonte. A cena non abbiamo scelta che il ristorante del parco, siamo pochissime persone e la proposta sul menù è piuttosto scarna: per cambiare ci accontentiamo di alcuni wrap di pollo e verdure che non ci soddisfano per niente. Domani abbiamo prenotato il sunrise safari quindi ce ne andiamo a dormire presto con la sveglia puntata alle 6:00.