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  1. è la CDW, dai un'occhiata qui: La cosa più importante però è la franchigia a 0.
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  2. 18 agosto Kalahari – Maltahoe – Namib Desert Il Kalahari ospita l'antico popolo nomade dei San, che si dice vivano in queste terre da almeno ventimila anni. Minuti, dalla carnagione olivastra, occhi dal taglio orientale, zigomi alti, testa tonda, i San erano cacciatori di animali selvatici e dediti alla raccolta di bacche e piante che costituivano la loro alimentazione. Sempre in movimento, seguendo la crescita della vegetazione, in quanto potevano stare senza cibarsi di carne per giorni, ma non senza radici o bacche da cui traevano la preziosa acqua. I San hanno inventato il Braai, il barbecue tanto amato dai sudafricani e il metodo per seccare la carne…il biltong (che a me non fa impazzire). Le lingue khoisan sono particolarissime per la presenza delle cosiddette consonanti clic, prodotte facendo schioccare la lingua contro il palato o contro i denti, con diversi movimenti. Questi suoni insoliti vengono in genere trascritti usando simboli non alfabetici come punti esclamativi o barre verticali (“ǀ”). Sentirli è davvero strano! Se siete curiosi per avere un’idea provate ad ascoltare “The click song” di Miraim Makeba. I San sono stati chiamati dagli inglesi Bushman, termine erroneamente tradotto in Italiano, Boscimani. Nel Kalahari sono ormai pochissimi e quelli che restano in maggior parte “lavorano” nei Living Museums, i musei viventi, per far conoscere la loro cultura e le loro abitudini ai viaggiatori. Il nostro lodge volendo fare cosa gradita propone ogni mattina uno sprazzo di living museum organizzando una “passegiata con i San” che purtroppo però si sostanzia in una patetica pantomima con questi ragazzi che recitano per spiegare come era la vita del loro popolo. I contenuti e quello che raccontano è molto interessante ma sarebbe meglio se organizzassero una chiacchierata intorno al fuoco piuttosto di questo teatrino… https://photos.app.goo.gl/dLwaSd8eVDhfRlIN2 Dopo la passegiata facciamo colazione ed alle 9 partiamo in direzione deserto del Namib. Oggi dobbiamo fare circa 350 km il 90% dei quali su strada bianca, la maggior parte in buono stato anche se non mancano dei pezzi in cui si balla un bel po’ soprattutto nel tratto finale che non è poi così in buono stato. Oggi si comincia anche a respirare polvere a pieni polmoni … evviva!!! Lasciamo quindi il Lodge e ci immettiamo sulla D 1268 che seguiremo fino all’incrocio con la C20 dove giriamo a destra per riprendere la B1, superata Mariental di nuovo a destra per prendere la C19. La strada scorre abbastanza tranquilla tra qualche sosta, Silvia che fa ginnastica e noi che la prendiamo in giro. Arriviamo a Maltahoe dove ci fermiamo al supermercato. Maltahohe è un centro abbastanza grande (per gli standard namibiani), sono le 12.30 e siccome la scuola è appena finita i ragazzini sono tutti in giro, anzi sono tutti nello spiazzo dove ci fermiamo per cui, mentre Marco si occupa dei viveri per i prossimi giorni, io compro un po’ di lecca lecca e faccio amicizia. I più grandi parlano un po’ di inglese per cui riusciamo a comunicare e tra una parola e l’altra (quanti anni hai, come ti chiami, da dove vieni) si divertono come matti a farsi fare le foto e a riguardarle sulla macchina anche le mamme si mettono in posa: Per pranzo andiamo poco lontano al Maltahohe hotel che ci accoglie così Noi siamo clienti per cui possiamo andare in bagno gratis L’hotel è gestito da una famiglia di origine tedesca ed infatti si può scegliere tra wiener schnitzel o gulash (entrambi ottimi). Durante il pranzo Gianni (che tra l’altro ha anche il brevetto da pilota) chiede se è possibile durante il tour fare un giro in aereo o elicottero, io, anche se so già che staro male, mi accodo idem Anto e detto fatto con una telefonata prenotiamo per domani pomeriggio a Sesriem. Finiamo di mangiare in fretta perché abbiamo ancora un po’ di strada (non eccessivamente bella) da fare e per le 3 max 3.30 dobbiamo arrivare al lodge. Il paesaggio cambia continuamente e la strada peggiora sempre più https://lh3.googleusercontent.com/l-n-nc69p1lWFN9S08Ph- mbAGcTKns2vtCHc3yRXm6g_5lEj9Sd5jDrqkwMPnDzSj8siXvXCirgkKlMCw46b2zd22EZduqgBeZX323V9M81SDLBD3qazaxlRu8MBfKqro5i1PMqMKzVULbo3UuM-Q8gBoPSHZoayKp12skMbnUI-07kU4k5YgYQBp4ZSbsjoJ4vQijiclv3F_6Zj1etA2gHQfzDfwIDN2ju36uQspYIUQt7Ge4Ex0i-BTJSickwcnoIcuTquDmOH44D8k8UAJN8ynBxJAheQhzwu8UonAs2rVfJciEV4yedRjXkLldY7j1EyN_AJOMuOudSi3sX9BFs_4WdYkzPUJRGW9V8GwwnRarP5_YJyRlVs9Ues-WVqfJ-qbY_iuJIoJNBskMQAYrGZfIsWTRr-dUDCoh3K6Z2CXnPq1DfW93mPPxaIUj4DLOvvnP1SqNqLy43ec6_LGrKfu__-ngBr6f2whY57HTI8kDp_Zl3vVSiWkbrIEx14rXBqlCzcRh_LGxejkHSy4AihTOuze5WvqvgL6JHYwzqN6Dwqaxo9ozJjXb3CzZMMZ4LZQ-gq0Rzuu39Y1WO5mhBXZQqG_xDrwGzkbP7B9Maii1PvBxef=w1323-h882-no[/img] Riprendiamo la C19 e fatti un centinaio di km svoltiamo sulla D845 e infine sulla C27 dove in mezzo al nulla ecco Le Mirage Lodge. E’ proprio un miraggio dato che ha un’architettura assolutamente fuori contesto: una sorta di cittadella nel mezzo del deserto …Le camere sono molto belle e grandi ed il paesaggio intorno è da favola. (queste è la vista dal balcone della mia camera) Il deserto del Namib, arido da oltre 80 milioni di anni, si ritiene che sia uno dei deserti più antichi del mondo. Rappresenta una ecoregione di grandissimo interesse per geologi e biologi, con una fauna e una flora costituita in gran parte di specie endemiche altamente adattate a questo ambiente particolarmente ostile. Il territorio del Namib è in gran parte incluso in aree naturali protette, la più importante delle quali è il Namib-Naukluft National Park, che è quello in cui ci troviamo. Ci sistemiamo velocemente in camera ed alle 4 siamo pronti per il giro in quad bike tra le dune. Che dire se non che è stato spettacolare? 2 ore abbondanti nel deserto tra paesaggi mozzafiato che alternavano dune sabbiose e deserto pietroso e poi dopo aver lasciato i polmoni su una duna per arrivare in cima i colori del tramonto … https://photos.app.goo.gl/6l0spZbU7nIkgvQL2 Mi spiace solo che guidando non ho potuto fare troppe foto e la maggior parte le ho fatte col cell, ma va bene così: l’esperienza e l’emozione sono già abbastanza. Se ne avete la possibilità fatelo perchè ne vale davvero la pena!!!!! Dopo una doccia rigenerante per levarsi di dosso gli svariati strati di polvere accumulati nella giornata (se mi vedete abbronzata nelle foto non è vero, è la sabbia!) si cena alle 19.30. Il ristorante è quasi di lusso con cena di 5 portate di buona qualità, alla fine sembra notte fonda ma sono solo le 21 per cui ci concediamo un Amarula (una crema di liquore prodotta principalmente in Sudafrica a base di frutta selvatica e dal sapore di caramello leggermente fruttato, con una gradazione alcoolica di 17 gradi, che non si sentono, fatta con zucchero, panna e il frutto dell'albero denominato Marula, chiamato anche "Albero degli Elefanti" o "Albero del Matrimonio") seduti sotto le stelle cercando ancora la “Croce del sud” (che continuiamo a non vedere nonostante le millemila app sul telefono). Buonanotte!
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