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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 06/12/2024 in Risposte

  1. Io avevo portato il rialzino direttamente dall'Italia e mia figlia lo aveva usato anche in aereo...però sono 10 anni fa quasi
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  2. Mi sembra di capire dal sito dell'autonoleggio che per una bambina di 6 anni ti fornirebbero cmq il rialzo ,(che da walmart costa 30 dollari) e non il seggiolino completo quindi a maggior ragione mi sa che lo compro la Grazie, tra l'altro proprio ora sempre con thrifty ho trovato un'offerta con secondo guidatore gratis senza aderire al programma blue chip
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  3. Grazie a tutti per i consigli! Credo che i primi giorni tra Zion e Bryce li strutturemo così. LAS VEGAS - ZION/SPRINGDALE -> considerando di fare una prima spesa in qualche Walmart (è ancora la catena di riferimento del forum? ) e che conto di metterci tre orette per arrivare a Sprindgdale, tra poi il tempo che se ne va con la navetta, credo che punteremo allo Scout Lookout e a qualcosa tipo Emerald Pools. Notte a Springdale. ZION/SPRINGDALE - BRYCE CANYON -> vorremmo fare sicuramente il Canyon Overlook sulla strada per il Bryce poi l'Observation Point con shuttle a 7$ dal Ponderosa Ranch. Sto solo cercando di capire se prendendo il loro shuttle il parcheggio al ranch è garantito. A seguire trasferimento al Bryce per il tramonto. Se prima avanzasse tempo, una camminata in zona Red Canyon. Notte a Bryce Canyon City o giù di li. BRYCE CANYON -> sperando nel bel tempo (saremo li l'ultima di agosto) credo proprio che seguiremo il suggerimento di Rob e faremo il Figure 8 Loop dando al Bryce tutto il tempo che merita (alba compresa!). Notte ad Escalante potrebbe essere un'ottima idea! Proseguo con lo studio dei diari...
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  4. @luca82 per l'acquisto dei seggiolini puoi leggere l'intro del mio diario, io ho speso molto meno che a noleggiarli:
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  5. Ciao @sasso , benvenuto Non posso che concordare con @acfraine : so che l'immaginario collettivo dipinge Los Angeles come una specie di paradiso dei bagnanti, ma non è così, neanche lontanamente. Le spiagge più famose sono enormi ma non servite (salvo che per la presenza dei bagnini), le acque dell'oceano sono gelide anche in estate, e le correnti possono essere parecchio rischiose. Personalmente eviterei di spendere (inutilmente, fidati!) tutti quei giorni a LA e li userei per organizzare meglio l'itinerario. Inviato dal mio Pixel 7a utilizzando Tapatalk
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  6. Giornata quasi al limite dell'impossibile. I punti forti dello Yosemite sono nella Valley mentre per uscire dal parco ti godrai i panorami della Tioga Road. Ti cosiglio vivamente una tappa intermedia tra Yosemite e Death Vallei in modo da goderti quello che c'è lungo il tragitto. Arriverei fino a Kingman per proseguire il girono dopo direzione LA. Il concetto di mare e relax a LA ben diversa da quella che abbiamo qui. Intanto l'oceano non il Mediterraneo. E' freddo e non così godibile. Io rinuncerei volentieri a tutti quei giorni a LA e aggiungerei parchi che non hai inserito come Bryce e Zion. Con 19 gg ti esce un bel giro.
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  7. Giorno 2 La Valley of Fire è carina da attraversare anche senza fare trail. Prova a guardare su google maps se ti porta via troppo tempo rispetto al percorso in autostrada. A Zion noi abbiamo fatto l'Angel's Landing, il Riverwalk trail e il Canyon Overlook. Ci è piaciuto l'Angel's Landing, il River Walk Trail no, ma forse potrebbe essere interessante il trail dei Narrows. Il Canyon Overlook è un percorso abbastanza breve che ti dà una visione dello Zion Canyon. Giorno 3 Il Canyon Overlook Trail inizia all'uscita del tunnel, quindi sulla strada per il Bryce. Al Red Canyon io consiglierei solo il loop Arches che inizia dalla casto canyon Road. Giorno 4 Se tornassi un'altra volta al Bryce farei il giro di rob82. Sono d'accordo con lui che potreste dormire a Escalante. Giorno 5 Non so se consigliarti il trail alle Lower Calf Creek Falls, la meta è molto bella, il sentiero può risultare un po' monotono. Noi l'abbiamo percorso in ottobre e il foliage l'ha reso bello. A me il trail della Chimney rock non ispirava. Giorno 6 L'escursione più bella di Capitol Reef per noi è stato il trail al Cassidy Arch che inizia dal Grand Wash. 7 e 8 Noi abbiamo dedicato quasi una giornata ad Arches (ma c'eravamo già stati), iniziando con la salita al Delicate al mattino presto per evitare il caldo. Il Corona Arch l'abbiamo fatto alla mattina presto prima di Canyonlands dove abbiamo percorso alcuni trail, copiando la giornata dal diario di Vale23. Giorno 9 Secondo me ce la fate, partendo presto. Prova a dare un'occhiata ai miei diari in firma del 2019 e 2022.
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  8. A parte la frana più recente di Weeping Rock quel settore di Observation Point era già chiuso da anni per una frana più grossa. C' sempre l'alternativa dell'altro versante però devi organizzarti col trasferimento con lo shuttle (a pagamento) fino al trailhead. come alternativa alla valley of fire, tra las vegas e zion, potresti optare per lo snow canyon ed io consiglio sempre anche la deviazione per la ghost town di Grafton. lower calf creek falls secondo me vale sempre la pena, il trail non è difficile e comunque hai organizzato tutte le giornate con tanto margine
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  9. 21 Agosto 2019: Antsirabe - Betafo - Miandrivazo - Morondava Oggi ci aspetta la prima delle lunghe giornate di spostamento di questo on the road... In effetti sono meno di 500 km, ma vista la situazione delle strade, per percorrerli ci vorrà tutta la giornata, circa 10 ore di viaggio. Salutiamo il Couleur Cafe, forse uno degli alberghi più belli del viaggio, partiamo, facciamo 10 minuti di strada e mi accorgo di avere le chiavi della stanza in tasca... facciamo appena in tempo a invertire la marcia che Petit riceve la chiamata dell'hotel... Niente, falsa partenza, perdiamo una mezz'oretta da fessi! Come prima tappa però, abbiamo la scuola di Suor Eni, a Betafo. Suor Eni (è il diminutivo, il nome completo è infinito e secondo me, non lo sanno nemmeno i locali) ha contattato Barbara su una pagina Facebook su cui chiedevamo cosa fosse meglio portare per i bambini malgasci... lei che è salesiana e pure sveglia, si è subito proposta e visto che è anche simpatica, abbiamo deciso di passare qui a lasciare quello che avevamo portato dall'Italia, o almeno, la parte che è arrivata, visto che la nostra speranza di recuperare la valigia a Morondava è momentaneamente sfumata. Doveva essere una tappa velocissima, ma non avevamo fatto i conti con Suor Nunziatina... Si, perché Suor Eni non c'è e ci ha detto di rivolgerci direttamente alla superiora, arriviamo prima delle 9, entriamo nel cortile e una suora ci accompagna da Suor Nunziatina... Beh Suor Nunziatina è un concentrato di tutto... forza, fede, coraggio, sorrisi, simpatia, è una siciliana DOC, alta 2 mele o poco più, ma ci rapisce, ci racconta la storia della sua vocazione e della sua volontà ferrea di fare la missionaria. Ci fa fare un breve giro, folgorando il povero Petit che voleva ripartire subito, ci racconta cosa fanno qui. Barbara, come tutte le donne che si rispettino, decide di marcare il territorio anche in quel di Betafo e io torno alla macchina a sistemare i bagagli. Tiro fuori il cellulare, scatto una foto e... Dal nulla appare una frotta di ragazzini, tutti a vedere il vazaha, lo straniero con uno strano apparecchio al collo! Tiro fuori la polaroid e scatto qualche foto, tra gli sguardi stupiti dei bambini che vedono "nascere" la loro immagine dal nulla. Quando glie le regalo, diventano matti, hanno una cosa da raccontare e da far vedere, una specie di piccola magia. Finalmente facciamo contento Petit e ripartiamo per il nostro lungo viaggio, non prima di aver abbracciato e salutato Suor Nunziatina che non la smette più di ringraziarci! Il resto della giornata è strada, villaggi, strada ancora, paesaggi che cambiano con una frequenza impressionante. Villaggi che sembrano usciti da un'altra epoca, con i banchetti per vendere i prodotti dei campi, trafficati di Taxi Brousse carichi oltre ogni immaginazione, ma anche i pannelli solari, per caricare le batterie dei cellulari, che in un posto come questo significa riuscire a tenersi in contatto in ogni momento, molto più che da noi. Oggi, ci dice Petit, passeremo dalla città più fredda del Madagascar, Antsirabe, dove le temperature invernali possono addirittura scendere sotto i 10°, a quella più calda, Morondava, dove qualche volta si possono superare i 40°. Ma prima, una delle visioni più drammatiche del viaggio... Un intero villaggio scava pochi grammi di oro al mese nell'alveo del fiume, spaccando le rocce di granito e sciacquando la sabbia con le scodelle... uno dei villaggi più miseri e degli spettacoli più tristi del nostro giro, non ci sono campi verdi e coltivazioni rigogliose, ma solo roccia, rumore di martelli, un battere continuo per cercare una ricchezza che probabilmente non arriverà mai. Tutti, ma proprio tutti, bambini inclusi, sporchi e impolverati. Come accade da queste parti, dal nulla sbucano 5 o 6 bimbi, siamo i vazaha, l'attrazione del giorno... gli regaliamo le patatine che avevamo preso per noi e corrono via felici... Facciamo la sosta pranzo a Miandrivazo, in uno degli hotely sulla strada, non uno dei migliori pranzi e qui apprendiamo la nostra prima lezione... Lezione di vita malgascia: i polli degli hotely sono molto probabilmente morti di vecchiaia, visto che di solito sono duri come il legno! Subito dopo pranzo, mentre procedevamo a velocità imprecisata su una strada dritta (si, imprecisata, la strumentazione della Galloper segna solo l'ora e il livello di benzina, tutto il resto è fermo sullo 0)... SBAM! Si spalanca il cofano, Petit frena mantenendosi il più possibile in traiettoria, si accosta, richiude il cofano e niente, non sta giù, cerca di recuperare una corda con i lacci delle sue scarpe, io mi ricordo di avere un pezzo di paracord sullo zaino, sciolgo il nodo e riusciamo a mettere la corda in modo che il cofano non si apra più... Arriviamo a Morondava col sole che sta per scendere sul mare, ci fermiamo prima dell'hotel per salutare questa lunga giornata... Il Trecicogne è molto carino, rinnovato da poco e molto ben tenuto. Il proprietario è un milanese che vive in Madagascar da 25 anni e al quale avevamo promesso guanciale e parmigiano direttamente dall'Italia... solo che guanciale e parmigiano sono nella valigia che non è arrivata, speriamo di riuscire a consegnargli tutto tra qualche giorno, quando torneremo qui. Visto che la connessione è ottima, proviamo a contattare la Kenya Airways... come al solito, ci rispondono che sono "sorry" (sorry sta ceppa de minç#ia!), mentre invece il Litige Bagage di Tana ci dice che la valigia è in partenza da Roma e probabilmente arriverà in nottata in aeroporto! Un po' rinfrancati ci sediamo a cena... cocktail di gamberi con frutta esotica (esotica per noi, erano ananas, papaya e mango localissimi!), polpa di granchio all'avocado e le cicale di mare, tutto accompagnato dalla THB e per finire... la caipirissima, specialità del posto... Bisogna festeggiare, la nostra valigia potrebbe essere vicina!
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