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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 10/11/2024 in tutte le aree

  1. Ciao @PaoloV, benvenuto ! Ho spostato il tuo messaggio in una discussione a parte per non creare confusione in quella dove lo avevi postato. Qualunque dubbio tu abbia, sentiti libero di proseguire qui, eventualmente penseremo noi ad indicarti discussioni (come i diari) già esistenti. Per quanto riguarda il camper, io non sono una camperista ma ho provato l'esperienza l'anno scorso in Alaska: indubbiamente fantastica (e magari la rifarò) e non devo certo elencartene i vantaggi però, dal punto di vista strettamente economico, nella mia esperienza non è stata un risparmio, anzi! Il costo dei mezzi è veramente molto, molto elevato, e la benzina, visti i pochi km/l che fanno, incide sensibilmente: non voglio scoraggiarti, ma se il motiovo della scelta sarebbe il presumibile vantaggio economico, ti consiglio di fare bene i conti prima di scartare l'ipotesi auto+hotel.
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  2. Secondo me West Yellowstone è leggermente più strategico, essendo un po' più vicino a Canyon ed alla zona nord del parco (oltre ovviamente ad offrire maggiori possibilità per mangiare e fare spesa) rispetto all' Old Faithful; però dormire nel parco ha sicuramente un suo perché, credo che dovresti scegliere l'opzione che reputi migliore per voi.
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  3. Buonasera a tutti Sono Nolamers!!!!
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  4. 20/08/2024 Chobe waterfront Cominciamo presto stamattina, tanto per cambiare! Alle 5:30 arriva il nostro driver, Elmos, noi abbiamo già fatto una specie di colazione appena alzati per evitare che ci venga famissima mentre giriamo nel parco. Elmo ci fornisce un paio di coperte, raccattiamo altri 5 disperati in giro tra Kasane e Kazungula e via, verso il Chobe! Gli autisti si registrano all'ingresso e noi abbiamo il tempo per un paio di selfies (e per una sigaretta...), entriamo nel parco e lo spettacolo del sole che sorge sul waterfront è qualcosa di spettacolare. Iniziamo col vedere i soliti erbivori, tantissimi uccelli sulla riva del fiume, i babbuini che si risvegliano col sole, fino a che non incontriamo un altro autista che confabula con Elmos, che ad un certo punto si gira e ci fa: "Andiamo a vedere i leoni!" Sì, c'è un'intera famiglia di leoni, un maschio adulto, alcune femmine, un po' di giovani e qualche cucciolo, tutt'intorno ad un ippopotamo morto di cause naturali (si vede che era giunta la sua ora!). I leoni non hanno ancora iniziato a sgranocchiare la preda, perché non sono in grado di incidere la pelle dell'ippopotamo, visto che è dura e spessa, devono aspettare che qualcuno lo faccia per loro o che, visto il progredire della putrefazione, il corpo del povero Pippo si apra a causa dei gas. È un spettacolo, vicino a loro c'è un veicolo che sta girando per un documentario, il leone arriva spavaldo, i piccoli giocano e si rincorrono, sembra di vedere i nostri gatti a casa, hanno le stesse movenze! Ci fermiamo per un po', risalendo lo spaventoso ingorgo che si è formato, tutte le macchine del Chobe sono qui, ci riusciamo a mettere in una posizione più favorevole. Ad un certo punto, una leonessa punta qualcosa alle nostre spalle, parte all'inseguimento passando tra le macchine (non senza qualche strillo di paura da parte degli occupanti) e si ferma sul lato opposto della strada, a pochi passi da noi. Salutiamo i gattoni, anche per fare spazio alle altre auto, c'è spazio ancora per qualche avvistamento, ancora uccelli, un gruppo di babbuini assai rumoroso, giraffe, elefanti e antilopi, ma dopo questa famiglia di leoni, non ce n'è per nessuno! Pausa caffè, quattro chiacchiere con Elmos e ci rimettiamo in strada verso l'hotel. Qui ci aspetta la nostra colazione dei campioni, che ci fa capire una volta di più che siamo diventati dei veri vecchi di merda... 2 uova che ci rimangono sullo stomaco per l'intera giornata, tanto che salteremo il pranzo e faremo una cena molto leggera al buffet del nostro hotel! Annebbiati dalla colazione e bloccati dalla mancanza dell'auto, decidiamo di fare un pomeriggio relax nel giardino sul sul Chobe, ma senza avvicinarci alle sponde, visto i cartelli un po' inquietanti... Alle 3 aspettiamo il pickup per la crociera, ma quando vediamo che alle 3:15 non si presenta nessuno, chiamiamo la compagnia e scopriamo che... ci aspettano lì! Eh no cari... abbiamo il pickup in hotel! Nessun problema! Parte Mondo, che sarà il nostro capitano per oggi, ci viene a prendere direttamente in hotel, check in e via, si naviga sul Chobe River! La navigazione è davvero una bella esperienza, coccodrilli, ippopotami, un'iguana, tanti uccelli tra ibis e cicogne e il povero marabù, che ha la particolarità di avere uno scroto sotto al becco che gli serve per raffreddarsi (un metodo meno brutto no?), e ancora elefanti e bufali d'acqua, leggermente diversi dai loro cugini della savana per la forma delle corna e delle zampe. Quando arriva l'ora di rientrare, Mondo corre a tutta velocità sul fiume per farci arrivare nel posto perfetto per il tramonto... Torniamo in hotel che è già buio e quasi ora di cena, che visto che abbiamo ancora la colazione in giro è frugale, prepariamo i bagagli per domani, visto che ci aspetta il trasferimento a Victoria Falls e buonanotte! Ah, la proprietaria del Toro Big5 Lodge è una cinese che si è trasferita qui 5 anni fa, quando ha saputo che abbiamo l'auto e non sappiamo dove lasciare i bagagli si è offerta di tenerceli lei fino al nostro ritorno da Victoria Falls!
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  5. 19 agosto 2024 (Mwandi - Kasane) Cambiare programmi solo perchè la Sphiggy ha deciso di fare i capricci come se avesse 170mila chilometri sul groppone e tutto il diritto di concedere un po' di riposo al motorino di avviamento? giammai Da casa avevamo chiesto se fosse possibile prenotare un game drive mattutino con il lodge nel Chobe NP, e ricevuta risposta affermativa ci eravamo riservati di prenotare in loco. La stanza-capanna-palafitta va liberata alle 10, il game drive parte alle 6, prevede tre ore nel parco distante mezz'ora, che si fa? si libera la stanza alle 5.45, che domande. La colazione ce la tengono da parte per quando torniamo, e all'ora concordata, dopo aver spostato la macchina in un'area in cui non disturberà nessuno (yeppa, partita di nuovo al primo giro di chiave! ) siamo pronti a partire con Lucky ... speriamo che il nome ci porti bene! E tutto sommato male non ci va: primo avvistamento, mio mio tutto mio perché Paolo e Lucky stavano parlando e se lo sarebbero perso, un tasso del miele, l'animaletto più aggressivo e cattivo del mondo, quello che litiga con i leoni e azzanna i serpenti velenosi ... e infatti risponde ai miei strilli di entusiasmo voltandoci le spalle e scomparendo tra gli alberi. Insensibile. Vabbè, mancava al nostro album di figurine quindi siamo contenti così, senza fare amicizia. Proseguiamo alla ricerca dei cat, che ovviamente sono stati la risposta corale alla domanda di Lucky su cosa avremmo voluto vedere oggi. Cat di qualsiasi tipo, eh? ci sarebbe andato bene anche il gatto del ranger all'ingresso, non siamo schizzinosi ... ma a quanto pare nessun cat ha voglia di vedere noi Ci "accontentiamo" di baboons, giraffe, kudu, zebre, mucche, facoceri, ippopotami, cicogne, uccelli vari, aquile ... Il più zen della (rumorosa) compagnia Il facocero con la pelle d'oca A un certo punto, nella foga della ricerca, Lucky si butta in uno spericolato fuoristrada all'interno della macchia e ... non ci crederete mai ... boooooom, gomma bucata Lo sfigabbonamento vale anche per mezzi che non siano nostri, a quanto pare ... ormai manco più convochiamo angeli e santi, se qualcosa può andare storto lo farà, ne abbiamo preso atto Per fortuna siamo vicini alla strada, il parco è affollato, Lucky ha un signor cric, una gomma di scorta gonfia, una manualità da manuale, una chiave che non è compatibile con i bulloni ... no, un attimo, come non è compatibile? eh no, su questa jeeppona hanno messo la chiave sbagliata ... mentre sto decidendo se ridere o piangere, e mi maledico per non aver portato il kindle, arriva una serie di altre jeep più o meno cariche di turisti, alla fine una famiglia sudafricana dopo aver ribaltato tutta la macchina con gran gioia dei figli adolescenti che si stavano annoiando a morte trova e ci presta l'indispensabile aggeggio, e da lì è tutta discesa, in cinque minuti di orologio Lucky fa il cambio e ripartiamo. Salutati e ringraziati i simpatici sudafricani (ooohhh, Italia, oooohhh, Rome!) giungono da radioparco voci di un avvistamento di leoni in un settore abbastanza lontano ... c'è da chiedere? velocità smodata e via! Niente da fare, oggi non ci vogliono, quando arriviamo se ne sono già andati ... vabbé, pazienza ... almeno posso godermi il ritorno, pure quello a velocità smodata perché siamo in ritardo Tornati al lodge, la nostra colazione ci aspetta e le facciamo onore, salutiamo i gestori australiani - quanta gente si trasferisce in Botswana! non so dar loro torto, ho lasciato qua il poco di cuore che mi avanzava dopo aver girato un po' di mondo negli ultimi dieci anni, non me ne resta più neanche un pezzetto e sono anche diventata povera, ma caspio se ne è valsa la pena, è un viaggio meraviglioso - e riprendiamo la nostra strada tormentata. Su consiglio di Lucky, che nel frattempo ci ha chiesto di sorvolare sulla foratura con i titolari e ha anche ricevuto una telefonata con la proposta di assunzione da parte di un grosso gruppo turistico che lo ha reso molto felice, ci dirigiamo a Kasane attraversando di nuovo il Chobe NP per cui oggi abbiamo già pagato la fee. Ho acconsentito solo perché nel parco c'è un sacco di gente e se la Sphiggy decidesse di salutare il motorino proprio qui almeno non rischieremmo di morire nel deserto, dimenticati da tutti, e perché alla fine siamo a meno di un'ora da Kasane, anche se come titolare della fascia cinquantennale di Miss Ansia Secolo XX e XXI mentirei se vi dicessi che sono serenissima Ecco la Namibia, dall'altra parte del Chobe! In questo punto si incontrano confini a mazzetti: Namibia, Zambia, Zimbabwe e Botswana, tutti insieme appassionatamente. Alla fine devo ammettere che quello di Lucky è stato un ottimo consiglio, le strade non sono male a parte qualche tratto di sabbione su cui Paolo si diverte (io un po' meno ) e anche se non vediamo il promesso leopardo, aggiungiamo al nostro album le figurine di 1) sciacallino che fa la cacca dopo aver portato una testa di springbok in dispensa sotto il suo albero 2) pellicani tutti ammassati tipo cigni della pesca al luna park ma Paolo non mi lascia giocare perché se poi vinco dove lo mettiamo e ci fa la cacca in soggiorno e puzza e ai gatti non piacerà 3) hornbill neri e rossi, grossi e brutti, cercare nome sul libretto con le foto, leggo nei miei appunti (sono pigra, non l'ho fatto ) 4) piccola e graziosa tromba d'aria, anzi no, di sabbia, in lontananza Arriviamo al Big Five Toro Lodge prima delle 15, è davvero sul fiume, un fiume vero ... il Chobe, per l'appunto ... capirete, dopo dieci giorni di siccità restiamo folgorati. La nostra casetta vista acqua è graziosissima. Prima di rilassarci in giardino con l'alcool dobbiamo passare dal meccanico del nostro sempre più caro amico Luan. Chi conosce Mma Ramostwe, la celebre investigatrice numero uno del Botswana nata dalla penna di Alexander McCall Smith, di cui anche Paolo è ormai un fedele adepto, capirà il nostro entusiasmo nel trovarci catapultati direttamente nell'officina del signor JLB Matekoni Il titolare, che è sicuramente un figlio di Mister T dell'A Team perché sennò il suo aspetto non si spiega, è un simpatico armadio che ci viene incontro sfoggiando una maglietta che dice più o meno: sono Frank, dimmi che problema hai e vediamo di sistemarlo subito. La maglietta purtroppo mente, perché per quanto Frank e i suoi apprendisti si mettano a ravanare con impegno nel cofano della Sphiggy, la prognosi è infausta: ci vorrà almeno tutto domani per sistemare, forse anche dopodomani A conti fatti ci è andata pure bene: oggi è lunedì, domani abbiamo un game drive e una crociera sul Chobe già prenotati da Peo con un'agenzia locale, mercoledì mattina ci hanno organizzato il transfer con autista in Zimbabwe, dove passeremo la notte a Victoria Falls ... basterà eventualmente disdire la prenotazione overnight per il garage che avevamo prenotato per la Sphiggy e chiedere al Big Five Toro se ci tengono le valigie per la notte. Quando sente che in caso di necessità può tenere la macchina fino a giovedì, Frank si rilassa visibilmente, ancora di più quando gli diciamo che giovedì e venerdì notte dormiremo comunque a mezz'ora da qui ... a questo punto cerchiamo di rilassarci anche noi, torniamo in taxi al lodge dimenticando la mia preziosissima custard nel frigo della macchina Non ci resta che dare fondo a quel che resta delle bottiglie di Mokopane comodamente sistemati in giardino, in compagnia del gatto più paraculo del mondo dopo mezz'ora ci ha già carpito tre sottilette, una fetta di prosciutto e la promessa di dividere con lui la colazione di domani, godendoci un meraviglioso tramonto africano Springbokkini domestici
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