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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 25/02/2020 in Risposte
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eddai che viene il bello Appena ripartiamo entriamo in un lungo viale alberato e sopra una grossa pianta svolazzano e sono appollaiati marabù e cicogne. Passiamo proprio davanti alla sede di ASOS Children. Altre poche centinaia di metri e imbocchiamo prima una strada in fase di rifacimento e dunque entriamo nel giardino antistante l’Hotel Haile Resort. Il proprietario è Haile Gebreselassie, il noto atleta e maratoneta, campione olimpico e che ha messo evidentemente a frutto quanto capitalizzato nella sua vita in termini di conoscenze delle esigenze del turista e degli investimenti da fare. E’ un albergo molto poco africano, ma moderno, molto pulito: sembra il classico albergo occidentale dei posti di mare. Grande, belle camere quasi tutte con vista lago e poi ampi saloni ricettivi….insomma il tipico hotel di categoria per turisti. Finito il check-in, sempre con la onnipresente collaborazione di Nur, gli indico di prendersi il pomeriggio libero ed anche Mule; ci arrangiamo se ci muoveremo eventualmente con un taxi o a piedi. A domani mattina. Con Cele abbiamo voglia e bisogno di stare un po’ da soli, tranquilli e di gestirci un po' il pomeriggio e la serata senza programmare nulla, così come viene e verrà! Ed in effetti siamo ancora indecisi su quello da fare. Se rimanere nel giardino sul lago o se andare in centro. Mi piacerebbe visitare l’Awassa Children Project, di cui mi sono cercato di informare anche prima di partire. Chiediamo alla reception. Sia Nur, sia il personale con i vari media provano ad individuarne sede o recapiti, ma nulla. Non riusciamo a trovare alcun indirizzo preciso che ci aiuti. Sono le 15:30 e vogliamo comunque dedicarci un po' di tempo. Saliamo al terzo piano ed entriamo in camera. La terrazza della stanza dà direttamente sul lago e la vista ci fa già sentire alla grande e ci fa subito innamorare del posto, assolutamente consci che siamo in TUTT?ALTRO MONDO rispetto a quello che c'è fuori. ma ogni tanto ci sta!! Con calma ci prepariamo e accendo così per fare la tv, in quanto siamo del tutto a corto di notizie. Scopriamo i casini che sono in corso tra Trump e l’ Iran. Mamma mia se queste sono le notizie è meglio non sapere nulla e poco dopo chiudiamo con l’esterno. Speriamo bene. Scendiamo giù nel parco del Lago dove due sposi stanno facendo un servizio fotografico. Guardiamo i tantissimi uccelli o volare o fermi tra le piante. Ce ne sono molti e colorati. Lo spazio qui all’interno non è molto grande ed il parco è recintato per ovvia sicurezza. e poi troviamo un punto molto ma molto interessantissimo Decidiamo di rinviare e ora di uscire dal recinto dell’ hotel. Chiediamo all’ingresso la strada e ci mettono come segugio un vigilante. Con la guardia a vista passiamo tra degli scarichi ed arriviamo lungo la riva, fuori dall’albergo, dove ci sono alcune panchine e diversi locali. Wow. Davanti a noi, a poche decine di metri, una mamma e due piccoli ippo stanno giocando a coccolarsi. Ecco che cosa stavano guardando anche prima. E noi non ce ne eravamo accorti. smoccolo per un'ora e riesco a fare delle belle riprese con la videocamera. mentre le foto sono tutte uno strazio. amen questi non stanno mica fermi. op su e giù e scatti all'aria. ma va a quel paese il poliziotto ci segue e ci consiglia poi di non proseguire ulteriormente da soli in quella zona e di rientrare o di spostarsi in centro con un tuk tuk. Nel frattempo gli ippo si spostano proprio nella parte del lago di competenza del nostro hotel ed allora noi facciamo altrettanto, così come una decina di altri turisti, tutti come noi incuriositi ed armati di macchina fotografica con “cannone”. Il sole comincia e scendere e la luce si va spegnendo, ma noi siamo qui da più di un’ora a guardare, innamorati del lago, commossi dagli ippo, sorpresi dalle varietà infinite di trampolieri e degli altri uccelli qui intorno. Passo il tempo a cercare di fare un video interessante, Ma questi si muovono piano, sbuffano, si immergono, salgono appena appena, ci guardano…..e tutto lentissimamente. Dopo un’ora e oltre che andiamo avanti si esaurisce anche la mia pazienza di filmarli, per quanto belli possano essere. Con altrettanta calma, quasi in moviola, con Cele ci spostiamo di poche decine di metri lungo quello che avevamo già prima adocchiato come il posto ideale per prenderci un super aperitivo, vista l'insegna “Sunset Wine Bar”! Super! Sprofondiamo sui divanetti in riva al lago con una bottiglia di Rift Valley Syrah 2015 e con alcune noccioline che il cameriere cerca e trova salendo fino al bar interno. E il sole cala creando colori incredibili. Ogni foto ritaglia sul tramonto stormi di uccelli in volo. Un pellicano ci passa davanti facendosi trainare dalla piccola corrente. Anche la temperatura è perfetta; il clima è favoloso. Facciamo fatica a pensare solo di tornare su in camera Ma tocca. Risaliamo con mezza bottiglia finita e l'altra…… forse la finiremo a cena. Vedremo se ci arriverà! Finalmente una doccia “seria” e poi puliamo attentamente la valigia, telefoniamo in Italia, sistemiamo mail e altro riposo. Mi “innamoro” di un poggiatesta old in legno, di quelli delle tribù, qui utilizzato come soprammobile in bagno. Quando scendiamo chiedo poi alla reception se è possibile acquistarlo. La risposta è negativa, ma mi indicano come nello shop dell'hotel dovrei trovarne di simili e altro. Non ci credo, ma vado a vedere. E’ qui attaccato. In effetti la mia sorpresa è appagata; ci sono diversi oggetti interessanti, alcuni proprio belli, mischiati ad altri pacchiani, cineserie anche brutte. Con Cele compriamo alcune collanine proposte da alcune associazioni benefiche. Tutti i prezzi sono complessivamente competitivi e sicuramente più vantaggiosi di quelli dei villaggi visti fino a ieri . Compriamo tanto per cambiare. Dove metteremo le cose al solito non lo sappiamo. Ma ci siamo sempre arrangiati e non disperiamo. Arriva l’ora di cena e passiamo al ristorante. Ci aspetta un bel buffet. L’ambiente è quello dell’hotel, un po’ freddo, marmo ovunque, ma il servizio è buono ed il cibo anche. Finiamo la bottiglia di Syrah e prendiamo pollo arrosto superlativo, insalata di pomodori e peperoni ed anche un dolce. Forse avrei fatto meglio ad evitare di prendere tutto il sole in auto tra ieri e oggi. L’eritema si fa sentire. Mi do dell’imbecille, ma non è che stia meglio. Ma che piaga sono diventato!!!!!! Finiamo di sistemare finalmente con calma le nostre cose. Si!, avevamo proprio bisogno di passare un pomeriggio tranquillo e da soli.1 punto
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ciao @papinist, il rodeo dovrebbe durare un paio d'ore, dovrei guardare gli orari della prima e ultima foto, ma ora non le ho sottomano. prova direttamente il sito del rodeo jhrodeo.com , questo funziona se clicchi su "Tickets" ci sono già le date da maggio a settembre 2020. (probabilmente dal 2013 hanno cambiato partner per la vendita dei biglietti).1 punto
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Sarei stata anche io terrorizzata all'idea di accarezzare il ghepardo!!!! Ma poi dalle foto sembra davvero cuccioloso!!!!1 punto
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GG11 - 28/08 Franschhoek Stamattina sveglia molto blanda, oggi non abbiamo programmi serrati, per cui, dopo una bella colazione preparata sul momento in hotel, decidiamo di goderci un po' di sole per le vie di Franschhoek. Ci fermiamo a vedere cosa prevede il tour dei vini in treno che parte dal paese e attraversa la valle fermandosi in diverse cantine. Da casa avevamo letto qualche informazione dal sito ma non eravamo molto convinti e dopo aver visto il programma desistiamo, preferiamo andare in un'unica cantina e, come ieri, visitarla bene e non di fretta. Guardiamo quindi l’elenco di cantine che ci era stato consigliato al Kruger e scegliamo “Tokara” (che si trova a Stellenbosch). Prima di partire però, facciamo un giro approfondito per le gallerie d’arte presenti nella via principale in quanto Giovanni e Simona vorrebbero comprare una tela ricordo da portare a casa. Vediamo dei quadri davvero bellissimi ma oltre ad essere molto costosi sono tutti molto grandi e anche quelli leggermente più piccoli rischiano di rovinarsi nelle valige durante il viaggio di ritorno. La missione quindi non va a buon fine e ci accontenteremo dei classici souvenir. Finito lo shopping partiamo in direzione Tokara che si rivela anch’essa un'altra lussuosissima cantina e, procediamo nell’ordine a visitare la cantina, fare la degustazione e pranzare nel ristorante al suo interno dove ci servono del cibo davvero buonissimo 😋. Oggi per fortuna c’è il sole quindi dopo pranzo decidiamo di fare una passeggiata per le vigne e ammirare il bellissimo panorama . A metà pomeriggio Luca propone di andare a incontrare i Cheetah e io rispondo entusiasta siiii mentre Giovanni e Simona rispondono che ci accompagneranno ma non vogliono accarezzarli, la conversazione procede nel seguente modo: Melissa: “ma perché non volete incontrare le scimmie?!?” Luca: “stai scherzando vero?” Melissa: “perché?” Luca: “Cheetah sono ghepardi mica scimmie” bo io avevo fatto l’associazione a chita di tarzan Ormai ho detto di sì quindi puntiamo al “Cheetah Outreach” una riserva per la protezione dei ghepardi dove ce ne sono alcuni in cattività che, per diverse ragioni, non possono più vivere liberi e quindi sono custoditi e curati dai volontari del centro. Con il pagamento di un’offerta è possibile entrare con uno dei ragazzi nelle gabbie e accarezzarli (si lo so roba da turisti ma quando ci ricapita). È incredibile vedere come i volontari stanno tranquillamente seduti all’interno delle gabbie insieme a questi stupendi felini. Dopo essersi accertati che gli animali fossero tranquilli ci confermano che è possibile entrare nella gabbia, non prima di prendere parte a una piccola lezione su come comportarsi vicino all’animale e di aver effettuato un lavaggio di mani e piedi per non portare con sé odori ostili. Eseguito l’iter ci accompagnano nella gabbia insieme a due volontari che ci indicano come muoverci e come accarezzare il ghepardo. Io sono super nervosa siamo davvero vicinissimi a questo animale bellissimo ma altrettanto pericoloso che in due secondi può papparsi tutti noi in un sol boccone. Luca è molto più sereno o almeno così appare anche dalle foto . Tutto il nervosismo viene sciolto dalle fusa del gattone. Si faceva la fusa!!!!!!!!!!!! Dopo circa 10 minuti ci spiegano come uscire e torniamo nell’area sicura e il mio cuore inizia a ribattere ad un ritmo normale . Decidiamo di tornare in hotel per riposarci un po’ per poi uscire per cena dove scegliamo di tornare da “Allòra”. Mentre siamo a tavola riceviamo una mail dalla compagnia con la quale dovevamo fare, il giorno successivo, il giro in barca per avvistare le balene. Ci avvisano che il nostro tour delle 11 è stato annullato ma ci sono ancora posti per quello delle 14 quindi accettiamo il cambio certi di aver risolto facilmente la magagna (in realtà sarà solo l’inizio). Dopo cena torniamo in albergo e ci addormentiamo gasati all’idea di incontrare le balene il giorno successivo…………..forse………….. Continua... SPESE DEL GIORNO: pranzo "Tokara" 4 persone 1700 Rand cena “Allòra” 4 persone 450 Rand hotel "Le petit Paris 2 notti (4 persone) 350 Euro1 punto