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GG1 - 18/08 - Milano - Roma / GG2 - 19/08 Roma – Johannesburg Finalmente dopo lunghissimi mesi e infiniti giorni pre-partenza, oggi inizia la nostra nuova avventura on the road . Il nostro volo parte alle 19.05, da Bergamo, quindi abbiamo tutta la mattinata per preparare i bagagli, in realtà Luca ha già fatto quasi tutto il giorno prima, sono io, che quest’anno, sono maledettamente in ritardo . Ultimata la valigia, alle 15.00 i genitori di Luca ci passano a prendere per portarci in aeroporto. Quest’anno abbiamo deciso di partire prima del solito perché l’aeroporto di Linate è chiuso per ristrutturazione/ampliamenti e quindi tutti i voli sono stati smistati tra Bergamo e Malpensa con conseguente aumento di gente e code ai gate. I nostri amici poco prima delle 16 ci informano di essere arrivati e noi (come in tutta la vacanza ) arriveremo pochi minuti dopo. Iniziamo a dirigerci verso gli sportelli per il check in perché Alitalia ha deciso, con tanto di comunicazione sul sito ufficiale, di non permettere il check-in online per i voli in partenza da Bergamo (mah!) Siamo tra i primi a metterci in coda sperando nell’apertura anticipata dello sportello, vista la situazione temporanea di Linate, e invece no! rimaniamo come quattro cucù per più di un’ora in attesa 🙈. Poco dopo le 17.00 i nostri bagagli sono belli che imbarcati e li ritroveremo (tutti) direttamente a Johannesburg in quanto a Roma abbiamo uno scalo di solo 2 ore. Dopo i controlli di sicurezza facciamo qualche giro per il terminal e ne approfittiamo per cenare (non sappiamo cosa ci propinerà Alitalia quindi per sicurezza ci riempiamo la panza e facciamo bene!!!). Alle 19.05 puntuali partiamo; in realtà non facciamo in tempo a decollare che è già tempo di atterrare . Fiumicino è gigante, letteralmente infinito, negozi ovunque, io rimango incantata. Decidiamo quindi di passeggiare un po' in giro, io e Simona ne approfittiamo per mangiare un gelato da Venchi, recuperiamo qualche provvista per il volo e ci dirigiamo verso il gate, come sempre con somma calma, così calma che quando arriviamo stanno già imbarcando . In pochi minuti siamo a bordo! L’aereo è abbastanza bello e noi quattro siamo seduti vicini in fila centrale. Iniziamo a spulciare i film e la scelta è buona; individuo già qualcosa di papabile e alla fine scelgo di iniziare con “Quando l’amore brucia l’anima”, uno dei miei film preferiti ma che ho già visto mille volte e infatti mi addormento dopo neanche 15 minuti di film. Non mi accorgo nemmeno che stanno servendo la cena e continuo a dormire (gli svegli mi diranno poi che faceva abbastanza pena, hanno servito della “pasta” e del purè, l’unica cosa che si salvava era il dolce). Mi sveglio un paio di volte durante il volo ma mi riaddormento facilmente finché alle 6.00 l’annuncio della colazione mi sveglia definitivamente. Ovviamente inizio a essere presa per i fondelli dagli altri compagni di viaggio per la mia capacità di addormentarmi ovunque (cosa che si ripeterà più volte durante la vacanza anche nei punti più impensabili ). Ho un certo languorino quindi già sogno una buonissima brioche, ma rimango delusa da quello che arriva (sinceramente da Alitalia ci aspettavamo qualcosa di meglio). Fatto sta che dopo 10 ore di viaggio il pilota informa che stiamo per atterrare!!!! Finalmente siamo in terra africana. Superiamo agilmente i controlli di sicurezza, ritiriamo le nostre valigie e cerchiamo di orientarci nell’aeroporto di Johannesburg; dobbiamo fare alcune commissioni prima di ritirare la macchina ovvero prelevare dei soldi (in Italia non è stato possibile recuperarli) e prendere delle provviste, soprattutto acqua, in quanto ci attendono circa 5 ore di macchina per raggiungere il Kruger. Ci dirigiamo quindi verso uno sportello bancomat della Absa per prelevare. Per primi prelevano i nostri amici e tutto fila liscio, dopodiché tocca a Luca, inserisce il suo bancomat, seleziona la cifra da prelevare….la macchinetta pensa…mumble mumble….finché decide di sputare un bel fogliettino con scritto “operation failure” e di mangiarsi il bancomat . Panico! Fortunatamente ci sono degli addetti Absa a supporto ai quali spieghiamo l’accaduto. Gentilmente ci fanno accomodare nella hall della banca (fortunatamente c’era la filiale aperta di fianco alle macchinette) e dopo una quarantina di minuti e patema d’animo ci restituiscono la carta. Mentre Luca e Giovanni attendevano la restituzione del bancomat, per cercare di diminuire i ritardi sulla tabella di marcia, io e Simona decidiamo di avventurarci nell’aeroporto alla ricerca di provviste e troviamo un piccolo supermercato, all’interno del quale compriamo cose “essenziali” () muffin, cracker, patatine, biscotti e, l’unica cosa fondamentale, dell’acqua . Una volta recuperati Luca e Giovanni iniziamo a discutere dell’accaduto, come l’anno scorso abbiamo chiesto alla banca di attivare l’opzione mondo e, negli USA, non avevamo avuto nessun problema. Decidiamo di non ritentare la sorte e di riprovare la carta, eventualmente, la sera al ristorante. I nostri amici hanno prelevato circa 500 rand e, non avendo spese in programma fino al Kruger, dovrebbero bastare (forse ). Superata la crisi bancomat ci dirigiamo verso la Hertz per ritirare la nostra prima macchina del viaggio; le ragazze curano le valigie mentre i ragazzi vanno a parlare con gli addetti. Passano 5, 10, 15 minuti e non tornano ma anzi sono ancora lì al banco che se la ridono con l’addetto del noleggio 🙈, finché finalmente, riappaiono con le chiavi della macchina. Ci dirigiamo verso l’ascensore e io chiedo “a che piano?” Come risposta ricevo un sonoro “boh ci siamo persi nel discorso” – ma comeeee!!! Proviamo a cercare il piano giusto a tentativi con scarso successo perciò torniamo al banco e ci facciamo accompagnare da un addetto. Chiacchere con Hertz Arriviamo al parcheggio e ad attenderci c’è una RAV 4 gigante; tra cambio automatico, guida dall’altro lato e macchina che sembra un transatlantico ci schianteremo dopo 5 minuti. I due autisti (Luca e Giovanni), invece, si dimostrano molto bravi; ovviamente non sono mancate le risate per manovre improvvise e per i tergicristalli che partivano invece delle frecce. Assalto alla macchina Impostiamo il fedelissimo google maps e partiamo alla volta del Kruger, più precisamente Phalaborwa dove si trova il nostro hotel per le prossime 3 notti . Il viaggio procede tranquillo e cominciamo a scoprire questo nuovo paese e i suoi paesaggi. Pilota e copilota Le passeggere Più ci allontaniamo dal centro città, più le lussuose ville lasciano spazio alle baraccopoli formate da “abitazioni” con pochissimo spazio tra una e l’altra (situazione che vedremo molto spesso durante questo viaggio). Durante la marcia incontriamo tanta gente che chiede l’autostop, cammina ai bordi della strada e qualcuno che attraversa (era come una nostra tangenziale quindi livello di pericolo molto alto). Scopriamo, inoltre, che gli esseri umani non sono gli unici esseri viventi che si possono incontrare lungo le strade africane; un branco di babbuini attraversa all’improvviso la strada, probabilmente attratti da qualche forma di cibo, provocandoci, fortunatamente, soltanto uno spavento. Il batticuore viene soppiantato brevemente dalla gioia di aver visto il nostro primo animale!!!! (ovviamente non abbiamo fatto in tempo a scattare foto). Troveremo per tutto il viaggio tante persone che si occupano a bordo strada della manutenzione delle strade... La guida procede serenamente quando iniziamo a vedere dei cartelli a lato strada con disegnati vari mezzi di trasporto: moto, macchine, camion e di fianco una cifra in rand. Sembrerebbe l’indicazione di un casello e infatti poco più avanti appare una barriera. Va beh poco male accetteranno di sicuro la carta e nel caso qualche soldo lo abbiamo. Ci avviciniamo e imbocchiamo la fila che ha come indicazione il simbolo di una carta e dei soldi contanti. Arriva il nostro turno e la signorina ci informa che accettano pagamenti solo con le carte nazionali (ottimo 😱) oppure in contati, quindi paghiamo i nostri primi 12 Rand. (scopriremo poi l’ultimo giorno che se proprio non hai soldi cash c’è un supervisor che gira con un bancomat internazionale mah!). Diamo poco peso alla cosa e continuiamo il nostro viaggio ma dopo neanche mezz’ora ci troviamo di fronte alla medesima situazione e altri 56 rand vanno via. Dopo un'altra ora di viaggio altro casello e i soldi iniziano a scarseggiare, alla fine, per fortuna, pagheremo solamente altri 45 e 58 Rand. Dopo ore di percorso immersi nei campi iniziamo ad attraversare i primi paesini; l’orario è quello dell’uscita da scuola infatti vediamo un sacco di comitive di ragazzi di tutte le età che, vestiti uguali con le loro divise, prendono dei pulmini bianchi con la bandiera del Sudafrica disegnata sulla fiancata. Campi di banani Pian piano che ci avviciniamo al Kruger i campi di banani lasciano spazio alle recinzioni dei primi parchi o riserve private e dalla strada avvistiamo giraffe, zebre e impala. Siamo super gasati, sembra stranissimo vederli così vicini e ancora non siamo entrati al Kruger!!! Finalmente arriviamo al nostro hotel; notiamo le grandi recinzione elettrificate che circondano tutte le abitazioni (supponiamo per tenere lontano gli animali visto che siamo in una zona prettamente turistica e ricca di guest house). Arrivati alla “La Lechere Guest House” ci accoglie sorridente la proprietaria che ci fornisce le prime informazioni: orari della colazione, ristornati consigliati e soprattutto gli orari delle visite al Kruger che abbiamo organizzato con lei ossia la Morning Game Drive che effettueremo domani mattina (ritrovo alle 5), la Sunset Walk che effettueremo dopodomani e infine la Morning Walk che avremmo dovuto fare il quarto giorno ma che per questioni di tempo alla fine annulleremo. Tra una cosa e l’altra si non fatte le 17 quindi decidiamo di riposarci un po', docciarci per poi trovarci alle 19 e andare a cenare in uno dei ristoranti consigliatoci dalla padrona di casa ossia il “Bushveld Terrace Hotel – Restaurant” che rimarrà uno dei migliori ristoranti di tutta la vacanza. Prima di uscire la proprietaria ci avvisa di fare attenzione alla guida perché potremmo incontrare ippopotami lungo la strada. Ottimo!!😱 Memori del monito appena ricevuto, percorriamo la strada a velocità bradipo per evitare qualsiasi tipo di scontro. Per fortuna/sfortuna, dipende dai punti di vista, non incontriamo nessun ippo e parcheggiamo di fronte al ristorante. Appena scesi iniziamo a sentire uno strano verso e cominciamo a chiederci che animale potrebbe essere; le nostre indagini vengono però interrotte dalla responsabile di sala che ci fa accomodare ad un tavolo vicino ad una rete elettrificata. Probabilmente deve leggere il panico sulla mia faccia e su quella di Simona perché, spontaneamente, ci dice che siamo al sicuro, nessun animale salterà al nostro tavolo durante la cena scatenando l’ilarità dei nostri fidanzati che ci rinfacceranno la cosa per l’intera vacanza. La cena si concluderà con la frase “tutto bene ragazze mangiato bene? Siete ancora vive?”. Va beh, tornando al menù ordiniamo tre filetti di manzo con patate fritte (carne buonissima) e delle costolette d’agnello e come dessert un buonissimo dolce al cioccolato. Durante la serata continua la discussione riguardante il verso che continua insistentemente; Luca sostiene che è un ippopotamo e ci fa ascoltare un video su Youtube che sembra confermarlo, allora siamo circondati da ippopotami e devono essere davvero vicini per sentirsi così bene… Fatto sta che nell’uscire dal ristorante passiamo vicino ad uno stagno dove riusciamo a capire, distintamente, che si tratta del verso delle rane. Ora voi direte come si fa a confondere una rana con un ippopotamo, il fatto è che la possibilità di incontrare animali così diversi da quelli che siamo abituati a vedere fa viaggiare la fantasia (questa frase la corretta Luca la mia era meno poetica! ) Tornati in albergo siamo tutti abbastanza cotti e vista la sveglia di domani alle 4.30 decidiamo di filare subito a letto (prima io e Luca facciamo una partita a burraco). Questa prima giornata è passata e non vediamo l’ora di domani per iniziare il nostro safari nel Kruger! P.s decidiamo di provare il bancomat di Luca per pagare la cena ma la carta viene rifiutata. La santa mamma di Luca il giorno dopo scoprirà che, i geni della banca, non hanno attivato, nonostante la richiesta, la modalità mondo ma quella internazionale che in Africa non funziona e, per fortuna, riuscirà a fare l’abilitazione lei online. Continua... SPESE DEL GIORNO: cena Bergamo 8 € dolci vari al Duty free tra cui l’immancabile Toblerone 6 € spesa supermercato aeroporto Jhoannesburg 151 Rand (un euro sono circa 17 Rand) caselli 171 Rand cena “Bushveld Terrace Hotel - Restaurant” 4 persone 960 Rand 3 notti Kruger - La Lechere Guest House 469,00€1 punto