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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 05/12/2016 in tutte le aree

  1. A dire il vero l'ho letto e riletto più volte! ;-)
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  2. Rough Guide, Lonely Planet specifica per le Hawaii, la serie "Hawaii Revealed" per le singole isole mi sono state molto utili. C'è anche un sito collegato a queste ultime, http://www.hawaiirevealed.com/ . Ottimi secondo me i consigli sugli alloggi e sulle attività sia nei libri che sul sito.
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  3. Rischierei divorzio se volessi stare delle giornate in spiaggia. No, siamo da mare "passivo": bel bagno, asciugati e via per la prossima destinazione
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  4. Ci sono anche delle belle versioni LP in inglese dedicate alle singole isole
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  5. Ovviamente era Kauai. Ho avevo usato la Rough guides dedicata alle Hawaii e mi ero trovato abbastanza bene.
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  6. 9 giugno - A tu per tu con i gorilla E’ arrivato il giorno… il trekking dei gorilla di montagna.. La sveglia è davvero presto… 4,45 già in piedi.. poco dopo colazione già pronta (mitico Abdel) perché alle 6 dovremmo partire .. avremo circa 1 ora e mezza di strada prima di raggiungere il punto da cui inizieremo il trekking che non ha distanza né durata certa.. dovremo camminare finchè non incontreremo la famiglia.. e la fortuna gioca un ruolo importante. Ieri sera, dopo cena, abbiamo anche scherzato un po’ sul percorso, sul fatto che dovremo inoltrarci nella foresta e sulle eventuali difficoltà.. soprattutto Ronnie sembrava di umore molto diverso e davvero più confidente.. le battute per fare un po’ di terrorismo con la nostra amica non si contavano.. ma ovviamente era tutto uno scherzo.. forse!!! E così ci siamo.. salutiamo Julius e partiamo. La strada per arrivare al punto di incontro con i ranger è lunga, polverosa e sconnessa.. ma c’è qualcosa che non torna, pensando soprattutto alla dislocazione geografica del parco.. mentre superiamo il lago Mulehe e cerchiamo di scorgere, con il sole ancora molto basso, quello che ci circonda mi accorgo di aver già visto questo paesaggio.. la strada sembra quella fatta ieri.. ma il Mgahinga NP ed i monti Virunga si trovano nella direzione opposta.. strano, molto strano.. probabilmente mi sbaglio. Poco dopo le 7,30 arriviamo a Nkuringo e ci sistemiamo in attesa del briefing.. pantaloni lunghi da tenere infilati nei calzini, ghette, guanti, acqua e pocket lunch.. siamo pronti. Arriva la nostra guida.. presentazioni per ciascuno dei partecipanti e spiegazione delle regole…. Quando ci mostra il punto in cui ci troviamo arriva la certezza della sensazione di essere altrove.. siamo al Bwindi.. restiamo per un attimo sorpresi ma ci penseremo più tardi.. l’importante è vedere i gorilla anche se nel programma avevamo scelto e concordato il Mgahinga che poteva essere meno frequentato. Il gruppo non è numeroso.. con noi c’è anche una coppia di inglesi.. quando la signora chiede la presenza di un portantino per lo zainetto ci preoccupiamo un pò.. speriamo che non si trovi in difficoltà e che possa farci ritardare l’andatura nel caso in cui ci fosse la necessità di tenere un passo svelto (ci ricordiamo l’esperienza di alcuni amici che avevano avuto qualche difficoltà nel trovare la famiglia). Partiamo e raggiungiamo così il punto da cui si scende verso la foresta.. ultimi aggiustamenti e poco prima delle 9 iniziamo a muoverci. Il gruppo è diventato più numeroso.. oltre alla guida Oswald c’è anche un poliziotto armato ed un altro ranger. Prima parte in discesa (al ritorno sarà salita!!!), piuttosto lungo e su un terreno a tratti sconnesso e con i chiari segni dell’acqua e della pioggia che ha formato alcuni canaloni nel terreno.. 20 minuti ed intravediamo la foresta.. Poco dopo siamo in piano, attraversando una piantagione di the, con qualche breve sosta, soprattutto per apprezzare il paesaggio intorno e magari per far prendere un po’ di fiato a chi ne ha bisogno. Il sentiero continua fino ad un torrente.. non ci sono punti per attraversarlo.. bisogna levare scarpe e calzini e guadarlo.. i bastoni possono aiutare.. Sono pochi metri e tutto sommato è anche piacevole sentire l’acqua fresca che bagna i piedi. Superato il fiume eccoci pronti ad inoltrarci nella foresta impenetrabile.. c’è una bella salita, piuttosto ripida, ma i gorilla non dovrebbero essere lontani.. i trekker infatti, cioè coloro che seguono le varie famiglie, avvisano Oswald che i gorilla sono nei dintorni.. in tutto dovrebbero essere circa in 12.. un paio di silver back, 1 black back, 1 piccolo di 2 anni ed uno di 1,5 anni.. ma ci sono anche alcuni giovani e le femmine.. Terminata la salita, dopo qualche metro vediamo i trekker e cominciamo a sentire le voci della foresta.. lasciamo gli zaini in un punto che ci indicano ed andiamo verso la famiglia solo con macchina fotografica e videocamera.. poco più di un’ora e mezza dall’inizio del trail e ci siamo.. diciamo che la fortuna ci è stata vicina I trekker si fanno largo con i macete e pochi metri dopo ecco i gorilla.. siamo in una zona dove il terreno è un po’ scosceso ed instabile per via di rami e foglie che danno la sensazione anche di sprofondare.. ognuno cerca la posizione migliore, più o meno vicina.. La distanza non dovrebbe essere inferiore ai 7 metri ma in alcuni casi non credo di aver superato i 3. La posizione è buona.. li vediamo bene.. io mi defilo un po’.. resto seduto e mi muovo lentamente strisciando sulle foglie per avvicinarmi ad un gorilla che si trova un po’ in disparte tra alcuni arbusti.. però meglio non andar troppo in là. Famiglia numerosa.. restiamo qui un bel pò.. è impressionante vedere i loro volti e le espressioni.. così naturali ma anche molto curiose.. Siamo nella foresta ed i raggi del sole non penetrano molto bene.. la luce non è tanta ed anche la presenza dei rami non aiuta ad inquadrarli come vorremmo.. la messa a fuoco non è perfetta.. o forse sono io che mi sto incasinando.. Per fortuna lo spazio ci permette comunque di vederli davvero bene.. e da vicino. L’arrivo di un silver back, dalla parte opposta a dove ci troviamo noi, fa spostare la famiglia.. Si ferma per un attimo e poi si muove.. è davvero enorme.. speriamo di riuscire a vederlo meglio.. Aspettiamo così che l’ultimo componente, rimasto ancora fermo lì, decida di alzarsi per poter proseguire anche noi...
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