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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 05/11/2016 in tutte le aree
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Informazioni generali La US Highway 66, nel suo percorso da Chicago a Los Angeles, attraversa 8 stati: Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona e California per quasi 4000 Km. Man mano che ci si sposta verso ovest la concentrazione di centri abitati si dirada ed il fresco verde dei boschi lascia il posto al giallo delle torride zone desertiche. Percorrere la Route 66, soprattutto ad est del Midpoint, non è semplice. Senza una mappa o delle indicazioni preventive è abbastanza facile perderla e ritrovarsi a percorrere strade che nulla hanno a che vedere con la Mother Road. Guidare nella parte ad est del Midpoint è inoltre più complicato anche a causa della maggiore frammentazione del percorso della Route 66 che, in molti tratti, ha denominazioni diverse. Capita, ad esempio,di percorrere la Hwy ZZ e scoprire che questa altri non è che la vecchia US Highway 66. Delle indicazioni preventive o un itinerario di viaggio sono inoltre utili perché permettono di trovare tutte le “attrazioni” disponibili lungo il percorso della Strada Madre ed i tratti di strada più vecchi che, spesso per brevi periodi, hanno fatto parte della Route 66 ai suoi albori. Riguardo alla percorrenza ed in particolare alla segnaletica, in Illinois e Missouri i cartelli che indicano le svolte o che la strada che si sta percorrendo è la Route 66, sono molto frequenti; non è lo stesso negli altri stati attraversati. Quello che si è cercato di fare è dare un’idea del percorso sfruttando le mappe di Google, indicando i percorsi pre e post 1930-40 e di segnalare i punti di interesse che si possono trovare lungo la strada. La Route 66 non offre al viaggiatore paesaggi mozzafiato, ma ha da offrire la sua storia, la cordialità della sua gente ed un’infinità di piccole grandi attrazioni che vedendole, dopo averne letto la storia, non possono non regalare emozioni. Un viaggio sulla Route 66 è un viaggio nel tempo i cui ricordi resteranno per sempre scolpiti nel cuore di coloro che la percorreranno. Riguardo alle mappe, ho cercato sempre di indicare il nome attuale di ciascun tratto di strada (come dicevo prima, molto spesso la Route 66 oggi ha nomi diversi), in modo che sia più semplice individuarla mentre la si percorre. Ho indicato inoltre i luoghi di interesse più conosciuti ed i tratti di strada più vecchi o comunque i percorsi alternativi che hanno fatto parte della US Highway 66. In corrispondenza dei centri abitati, la Route 66 solitamente si snoda un due “tronchi”: uno di Bypass che evita il centro abitato ed un altro invece che lo attraversa (vedi ad esempio Dwight in Illinois). È sempre consigliabile passare per il centro abitato perché è li che si possono trovare i punti di interesse. La Strada madre ha subito negli anni tantissimi cambiamenti di percorso, molto spesso per migliorarne la sicurezza conseguentemente all’aumento del traffico automobilistico. Molti dei tratti più vecchi sono ancora oggi percorribili. Consultare le mappe è estremamente semplice, ho utilizzato poche icone per evitare confusione: 1) I tratti “canonici” della Route 66, ovvero quelli che sono arrivati fino alla sua dismissione, sono di colore ROSSO 2) I tratti alternativi, quelli tipicamente PRE 1930-40 sono di colore BLU 3) I tratti interrotti e quindi percorribili solo parzialmente o percorribili solo a piedi sono di colore NERO 4) I segnaposto ROSSI indicano le città ed i paesi attraversati 5) I segnaposto BLU riportano delle indicazioni che ritenevo importanti, come ad esempio svolte complicate, oppure la disponibilità del doppio percorso PRE/POST 1930-40 6) La stella verde indica invece un luogo di interesse. Per ciascun luogo ho messo una mia foto e laddove non ne avevo ho utilizzato le foto di Google. Buon viaggio! ILLINOIS L’Illinois è il primo stato attraversato dalla US Highway 66 e Chicago è la città di partenza. Uscire da Chicago non è semplicissimo. Neanche particolarmente complicato in verità, la difficoltà nasce dal fatto che le strade che si percorrono per uscire dalla città hanno oggi dei nomi diversi e, in funzione del giorno, è possibile incontrare un po’ di traffico. L’inizio della Route 66 è oggi convenzionalmente ubicato all’inizio della Adams Street all’incrocio con la Michigan Avenue. Così come l’attuale “End of the trail” di Santa Monica, la cui collocazione non rispecchia la fine vera della Route 66 (la Mother Road non è mai terminata sul molo di Santa Monica) anche il “Begin” di Chicago non è mai stato il luogo di partenza della Mother Road durante il periodo in cui era in servizio. L’inizio della Route 66 a Chicago era posizionato lungo la Jackson Avenue (la parallela della Adams dove oggi è posizionato il cartello “End” per chi proviene da ovest) all’incrocio con la Lake Shore Drive. Per ragioni principalmente legate alla viabilità ed ai sensi di marcia, l’inizio è stato spostato in tempi recenti sulla Adams Str. L’illinois è uno degli stati con i tratti più belli della Route 66 (io adoro la parte ad est del Midpoint) e dove è possibile ammirare diverse “icone” della Strada Madre. La Strada ha uno sviluppo in diagonale fino ad Oklahoma City (da qui uno dei soprannomi della Route, “The great diagonal way”), a differenza delle altre Highways est-ovest che erano molto più lineari. Il clima anche d’estate è abbastanza fresco. Non si incontrano impedimenti lungo il percorso anche se, in generale, è sempre bene cercare su internet informazioni all’inizio di ogni tappa. La Route 66 ha tantissimi ponti storici lungo il suo percorso ed non è infrequente che vengano chiusi per ragioni di sicurezza. All’altezza di Springfield parte uno dei tratti alternativi (pre 1930-40) più belli dell’intero percorso della Strada Madre, un tratto oggi denominato “Snell Rd” noto come Auburn Brick Road. Un tratto di circa un Km e mezzo in mattoni rossi e subito dopo in cemento. Un tratto che consiglio di percorrere. Consiglio di percorrere il tratto in Illinois in almeno 2 tappe, pernottando, ad esempio, a Springfield per poi proseguire verso St. Louis. La Route 66 in Illinois termina a St. Louis in Missouri, il secondo stato attraversato dalla US Highway 66. Attrazione Città Begin Chicago Henry's (it's meal itself) Cicero Dick’s on 66 Joliet Rich & Creamy ice cream Joliet Gemini Giant Wilmington Polk-A-Dot Drive Inn Braidwood Ambler’s Texaco Gas Station Dwight Dwight Station (stazione ferroviaria) 119 West Main Street Dwight Fedderson's Pizza Garage Dwight Mobil gas station Odell Standard oil gas stastion Odell Route 66 Hall of Fame Museum Pontiac Octane 66 Pontiac Funks Grove Pure Maple Sirup Funks Grove Palms grill cafè Atlanta Tall Paul Atlanta The old station Williamsville Cozy Dog Drive Inn Springfield (Illinois) Lauterbach Tire Muffler Man Springfield (Illinois) SHEA'S Springfield (Illinois) Auburn Brick Road Auburn Becky's Barn Auburn Ariston Cafè Litchfield Soulsby Gas Station Mt. Olive Henry’s Rabbit Ranch Staunton Old Chain of Rock Bridge Saint Louis (Missouri) Le storie della Route 66 - Illinois La Auburn Brick Road Quando nella metà degli anni 20 fu costituita la US HIGHWAY 66, per motivi economici e per velocizzare la sua realizzazione, gli 8 stati coinvolti utilizzarono inizialmente dei tratti di strada esistenti. L’Illinois utilizzò per il progetto la sua IL4 che collegava Chicago a St. Louis. Questo fu uno dei primi tratti “pavimentati” dell’intera US 66, la cui completa pavimentazione terminò alla fine degli anni 30. C’è un pezzo molto bello della vecchia US66/IL4 tra Chatham ed Auburn, oggi denominato Snell Rd, in parte pavimentato in cemento ed in parte, un paio di Km nei pressi di Auburn, pavimentato con dei mattoni rossi. Questo tratto di strada ha fatto parte della US 66 fino al 1930, successivamente, a causa dell’aumento del traffico che ne rese pericolosa la percorrenza, fu sostituito da quello che ancora oggi corre di fianco alla Interstate 55 e che raggiunge Litchfield. L’Auburn Brick Road (il nome con il quale è anche nota questa strada) è ancora percorribile ed è uno dei tratti più belli di tutta la Route 66. Il Cozy Dog Drive Inn Il Cozy Dog Drive Inn di Springfield (IL) è uno dei diner più famosi e caratteristici della Route 66; appartiene alla famiglia di uno dei personaggi più amati dal popolo della Mother Road: Bob Waldmire. Bob è stato un artista itinerante che ha trascorso la sua vita viaggiando lungo la Route 66 a bordo di un Volkswagen van. La sua figura ha ispirato il personaggio di Fillmore, il van Volkswagen di “Cars” il film di animazione della Pixar, anche se Bob non ha mai permesso agli autori di fare espressamente riferimento a lui. Bob è stato anche proprietario del famoso Hackberry General Store in Arizona (sempre sulla Route 66), da lui riaperto al pubblico dopo un lungo periodo di chiusura conseguente al crollo del business successivo alla realizzazione della Interstate 40. Il Van Di Bob Waldmire è oggi disponibile nel Route 66 Hall of Fame Museum a Pontiac in Illinois. I Muffler Men Negli anni d’oro della Route 66 (anni 50/60) il traffico automobilistico era molto intenso, tale da rendere la Mother Road, ed i paesi attraversati, centri economici e commerciali molto importanti. Tantissime erano le attività commerciali che si potevano incontrare durante il viaggio, molte delle quali fornivano gli stessi servizi: diners, pompe di benzina, motels, officine meccaniche. La Mother Road era cinta da insegne al neon di ogni genere e la concorrenza era quindi spietata. Ciascun esercizio commerciale cercava di attrarre su di se l’interesse dei viaggiatori cercando di colpire la loro fantasia. Uno dei modi utilizzati era quello di posizionare davanti al proprio negozio degli enormi pupazzi in vetroresina. Era il caso del Tall Paul, originariamente destinato ad una stazione di servizio ma poi acquistato dal proprietario del Bunyon’s Hotdogs a Cicero (illinois), che lo ha riadattato facendogli tenere tra le braccia un enorme hot dog (oggi il locale è chiuso ed il Tall Paul è stato “trasferito” ad Atlanta, Illinois, sempre sulla Route 66). Oppure Il Gemini Giant, altro gigantesco pupazzo in vetroresina, posizionato davanti al ristorante Launching Pad Drive In a Wilmington (Illinois). Questi grossi pupazzi di vetroresina erano originariamente utilizzati dalle stazioni di servizio, dalle officine meccaniche e spesso tenevano tra le braccia oggetti che richiamavano l’automobile: pneumatici, marmitte, ecc.. Proprio la marmitta ha fornito il nome con il quale vengono comunemente identificati: muffler men. Negli USA ci sono diversi muffler men ed alcuni di questi si possono ammirare lungo la Route 66; tra questi, oltre ai già citati Gemini Giant e Tall Paul, si possono incontrare il Lauterbach a Springfield (Illinois), il Muffler Man Cowboy ad Amarillo (Texas) ed il Louie the Lumberjack a Flagstaff.6 punti
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Dopo averti "seguito" su fb e instagram aspettavo un tuo racconto qui della mitica Route 66 p.s. nei post con scritto "riservato" non ci sono notizie interessanti o foto anche per noi vero?1 punto
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eeeh piacerebbe pure a me...ma mi sa che la farò a pezzettoni, con 2 settimane scarse di ferie ...preferisco fare le cose per bene1 punto
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Lavoro semplicemente SPETTACOLARE! Adesso devo SOLO riuscire a convincere lo Gnagno1 punto
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7 giugno 2016 - Il safari nel Queen Elizabeth La notte trascorre con una bellissima dormita.. l’esperienza di ieri sera è stata davvero fantastica ed emozionante.. il lodge è veramente bello ed organizzato.. i ragazzi sono in giro continuamente.. anche durante un’uscita notturna incontro un ragazzo che praticamente mi scorta fino alla zona bagno.. La sveglia è un vero piacere.. l’aria e la vista sono meravigliose.. sembra quasi di essere in un film con l’immagine di esce dalla tenda allargando le braccia per sgranchirsi a bocca aperta al risveglio.. Colazione con calma e verso le 7,30 lasciamo il lodge per un safari mattutino.. ma non sembra una buona giornata.. dopo circa un’ora vediamo solo le solite antilopi, qualche facocero ed alcuni uccelli.. questi sono gli unici avvistamenti che facciamo muovendosi lungo alcuni sentieri in auto tra cui il janet track. Il percorso che seguiamo è quello che poi porta verso il lago.. lo raggiungiamo dopo aver fatto altri giri ed infilandoci nei vari tracks.. il tentativo è trovare, o meglio avvistare, qualcosa di interessante.. ma la mattinata non sembra di quelle propizie.. torcicollo e sforzi di andare oltre quello che l’occhio umano può vedere non sono sufficienti. Pian piano percorriamo quindi questo tratto di strada.. incontriamo prima alcune case per poi attraversare questo villaggio e raggiungere la sponda.. qui Ronnie ci invita a scendere ma ci chiede di non scattare foto alle persone che, presumibilmente, non gradiscono.. Ci fermiamo qui alcuni minuti.. il villaggio è proprio sul lago George.. qualche uccello ma soprattutto gli ippopotami non mancano.. Mentre siamo qui riusciamo a farci ancor di più l'idea su vive la gente.. ma le condizioni sono quelle che abbiamo avuto modo di incontrare fin troppo spesso.. baracche ed animali che si muovono mentre le persone se ne stanno intente a vivere la loro vita.. donne nei pressi delle abitazioni, ragazzi e bambini che giocano, oppure in giro o radunati ad osservarci, le donne nei pressi delle loro case a fare i loro lavori domestici..1 punto