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west anomalo da San Diego a San Francisco
ceemo ha risposto a superbaso nella discussione Itinerari West
Senza offesa ma spararsi centinaia e centinaia di km per "liquidare" il New Mexico in due giorni a me sembra eccessivo. Capisco si vorebbe sempre vedere il più possibile, ma io sono dell'idea che se passo da una zona cerco di approfondirla, o la salto direttamente. Poi ognuno è libero di viaggiare come crede. -
west anomalo da San Diego a San Francisco
ceemo ha risposto a superbaso nella discussione Itinerari West
Io come già detto taglierei la tappa di Santa fè, e da Alamogordo punterei direttamente gallup. In modo da spezzare in due la tratta san Diego Tucson e non fare la tirata troppo lunga fino alle white sands. -
Io sono per Kauai, è l'isola più selvaggia e più colorata!!! Li dormirei in zona Kapaà
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west anomalo da San Diego a San Francisco
ceemo ha risposto a superbaso nella discussione Itinerari West
Anche secondo me ci sono troppe tappe troppo tirate. Io eliminerei qualcosa ( Santa fè e dintorni??) per fare un pò meglio il resto. PEr l'ultima giornata dopo Half Dome mi sposterei a Frisco anche a conto di arrivarci in nottata. -
La parte che fai in moto ha i tempi giusti per essere fatta in auto. In moto penso arrivete alla fine stanchissimi. Mi sembra un pò troppo tirata. I giorni in auto poi sono mooolto mooolto di corsa, e quelli ad Aruba sono un pò pochi. Io avrei tolto la parte in auto, aggiunto due giorni al giro in moto e due ad aruba. Immagino però non ci sia possibilità di modifiche giusto?
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Il primo giro va bene. Se vuoi inserire death e Yosemite fatti coi tempi giusti io non taglierei bryce, ma ricaverei quei 3 giorni togliendone uno ad LA, facendo il tappone LA - Grand Canyon e togliendone uno a Frisco. Verebbe più impegnativo. ma riusciresti a vedere tutto coi giusti tempi ad esclusione di LA e Route 66 che sono le cose più sacrificabili.
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Nel 2016 niente USA... Da Las Vegas a?
ceemo ha risposto a pandathegreat nella discussione Itinerari West
Beh dai tagliarsi il culo però sarà meno doloroso del braccio! :megalol: -
Nel 2016 niente USA... Da Las Vegas a?
ceemo ha risposto a pandathegreat nella discussione Itinerari West
Eccomi, confermo che uno slot canyon molto bello, abbastanza selvaggio e tutto sommato facile. Ha dei passaggi parecchio scenografici e più stretti dell'antelope. C'era una sola parte un pò più difficoltosa, ma dalle foto di Sevalerio vedo che hanno messo una specie di gradino e quindi ora è più semplice. Comunque era riuscita a scalre quei 3 metri pure mia mamma quindi difficile non è. Noi venivamo da Torrey e quel giorno abbiamo fatto, Capitol reef con vari viewpoint + scenic road + piccolo trail + fuita, partenza verso le 12.30, Abbiamo saltato la goblin ( che io avevo già fatto) e fatto 2 ore abbondanti al little wild horse, arrivo a Moab e Delicate al tramonto. Il tutto senza correre ma facendo una pausa pranzo veloce veloce. A me è piaciuto molto, e non avrei dubbi a preferirlo alla Goblin avendoli visti tutte e due. Ma è questione di gusti. Secondo me coi tempi comunque ci state alla grande a fare tutto. Qui il link della mia giornata: http://www.usaontheroad.it/index.php?/topic/22677-completo-into-the-west-with-parents/?p=544481 -
Anche io concordo con mi ha preceduto. Se vuoi fare mare dopo NY potresti considerare anche le Bermuda, che sono più comode da raggiungere. Se invece vuoi proprio dividere così il tuo viaggio tieni presente che da NY non ci sono voli diretti su Kauai ma dovresti fare scalo comunque o ad Honolulu o a LA. Quindi tanto vale volare diretto su Oahu, fare qualche giorno li e poi 4 giorni a Kauai.
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Agosto 2016, S.F - L.A 22 giorni - consigli sulle prime tappe
ceemo ha risposto a Fabio Ruberto nella discussione Itinerari West
Viste che le tue priorità sono l'oceano io ti direi di lasciare così la zona della costa e la zona di LA, ma di cercare di aggiungere una notte dopo Bryce a Capitol Reef. Quella notte potresti ricavarla facendo un giorno in meno a Las Vegas. -
Utah + Arizona Fine Ottobre/ Inizio Novembre
ceemo ha risposto a thevanishinghobo nella discussione Itinerari West
Si secondo me logisticamente ti verebbe meglio e riusciresti anche ad ottimizzare i tempi Come ti ha segnalato chiara non scordare il Corona Arch salendo dalla §Potash road. Ti porta via 1 ora e mezza ma merita molto. -
Finalmente si parte! Giugno 2016
ceemo ha risposto a Edoardo De Liso nella discussione Itinerari West
Ma visto che sei un "cittadino" pensare di fare un viaggio con solo le città della california e las vegas no? -
[definizione itinerario] Yellowstone, Grand Teton + "Western"
ceemo ha risposto a AlbertoB nella discussione Itinerari West
Proabilmente è perchè ad oggi è chiusa per neve e google non ti permette di farla. A meno di lavori in corso ( da verificare sul sito del aprco) quest'estate non avrai problemi. -
Agosto 2016, S.F - L.A 22 giorni - consigli sulle prime tappe
ceemo ha risposto a Fabio Ruberto nella discussione Itinerari West
A San Diego le spieggie sono belle, anche se l'acqua rimane comunque fredda. Sarebbe un peccato però andarci senza visitare la città che è davvero bella. -
[definizione itinerario] Yellowstone, Grand Teton + "Western"
ceemo ha risposto a AlbertoB nella discussione Itinerari West
Il giro fila. Solo due cose: il primo giorno sei molto a rischio. Io terrei il pernotto libero. Non farei due pernotti a Custer ma a metà pomeriggio mi sposerei un pò verso Denver per non spararmi il tappone. -
Utah + Arizona Fine Ottobre/ Inizio Novembre
ceemo ha risposto a thevanishinghobo nella discussione Itinerari West
Il giro nel suo complesso mi piace. Ci sono però alcune tappe molto piene ed altre che modificherei. Ad esempio: Visto che poi fai tutto il giorno seguente al capitol Reef io qui farei pernotto ad Escalante e mi farei un giro sulla Hole in the rock e prenderei da Boulder il giorno dopo il Burr trail. Se ti interessa il genere qui puoi inserire anche il Littlewildhorse canyon poco distante dalla Goblin. Questa giornata mi sembra molto piena. Difficilmente riuscirai a fare tutto ad Arches. Potresti eventualmente recuperare qualcosa nella giornata in cui vai alla Monument. Secondo me non riesci a farli tutti e due. Questa giornata invece è un pò vuota. Secondo me tra tarda mattinata e primo pomeriggio hai già finito il giro al Bryce. Potresti spostarti verso Torrey gia qui e fare qualcosa verso Escalante. Visto il periodo secondo me troverai buona disponibilità. Gli unici posti che prenoterei sicuramente prima oltre al the view sono il Grand Canyon e Moab. -
Agosto 2016, S.F - L.A 22 giorni - consigli sulle prime tappe
ceemo ha risposto a Fabio Ruberto nella discussione Itinerari West
Ciao, la parte più interessante della 1 è traMonterey e Morro Bay. Quindi se questa ti interessa particolarmente io farei la prima opzione. Ed anzi, taglierei un giorno su LA per fare San Francisco - Monterey e il giorno dopo Monterey - San Luis Obispo. Sul mare, non aspettarti questo gran mare ad LA. Le spiagge sono enormi e bella ma la vita da spiaggia non è proprio quella a cui siamo abituati. Le acque sono fredde e può capitare anche a luglio di trovarsi in spiaggia in felpa. San Diego è decisamente meglio. -
Io farei: 31-7: Death Valley - Las Vegas 1-8: Las Vegas - Bryce Canyon (passando per Zion) 2-8: Bryce Canyon - Page - Monument Valley (prenotando da casa la visita all'antelope) 3-8: Monument - Grand Canyon 4-8: Grand Canyon - Las Vegas (aereo in serata per New York)
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Concordo con chi mi ha preceduto. Fino al 4 (Monument a Parte) è un bel giro e hai i giusti tempi. Poi avrai un sacco di giornate buttate. Ad esempio: Qui scordati di vedere qualcosa. Arriverete a NYC stravolti e avrete solo voglia di vedere un letto. Idem per il primo giorno ad Aruba. E sprecare così 2 giorni su 20 di viaggio è un peccato.
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Cosa intendi per tremendo?
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Finalmente si parte! Giugno 2016
ceemo ha risposto a Edoardo De Liso nella discussione Itinerari West
il giro classico con 2 settimane può essere 1 ita - LA 2 LA 3 LA - Route 66 (Kingman) 4 Kingman - Grand Canyon 5 Grand Canyon - Monument Valley 6 Monument Valley - PAge 7 Page - Bryce 8 Bryce - Zion 9 Zion - Vegas 10 Vegas 11 Vegas- Death Valley 12 Death Valley - LA 13 LA 14 LA - Ita Come vedi se vuoi inserire Moab e dintorni o San diego, dove per entrambe ti servono 3 pernotti, devi tagliare qualcosa dal tour classico. -
Prima che si sciolgano le nevi - Kilimanjaro 2016
ceemo ha risposto a ceemo nella discussione Diari di viaggio e live
Si il botto era dovuto proprio grazie al Diamox. Una volta smesso quello, tutto è passato. Per ora....- 151 risposte
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Prima che si sciolgano le nevi - Kilimanjaro 2016
ceemo ha risposto a ceemo nella discussione Diari di viaggio e live
10/02/2016 - 11/02/2016 Milano – Roma – Adis Abeba – Kilimanjaro airport – Arusha Ecco il gran giorno! Dopo mesi e mesi a pianificare pensare, progettare finalmente si parte. Per la prima volta in vita mia sono un po’ in difficoltà con il bagaglio. Infatti devo minimizzare l’ingombro ed ottimizzare le cose da portarmi via. Non posso viaggiare come solito con la comoda valigia, ma devo fare stare tutto il necessario in due zaini. Uno da 60 litri e uno da 40. Uno poi me lo dovrò portare da solo, e ci dovranno stare le necessità giornaliere, mentre quello più grande durante il Trekking rimarrà con un portatore e non dovrà superare i 15 kg. Dopo ripetute prove i giorni precedenti finalmente solo la mattina prima di partire trovo la configurazione finale e riempio gli zaini con tutto il necessario. Il mio bagaglio generato da mesi di ripensamenti su cosa portare via o meno è dunque composto da: Zaino 60L - Zaino 40L - Sacco a pelo -10 - Materassino autogonfiabile – Scarponi da trekking – Scarpe da Trekking – 3 paia di calzini tecnici leggeri – 3 paia di calzini tecnici pesanti – 3 paia di pantaloni ( pesanti, medi, leggeri) – Sottopantalone tecnico – 6 paia di mutande – due cinture – 2 maglie tecniche leggere – 2 maglie tecniche pesanti – due camice traspiranti – due felpe tecniche – 3 paia di guanti ( leggeri, medi, pesanti) - 4 bandane- 2 cappelli - balaclava – berretto pile – cappello antivento – Lampada frontale – giacca traspirante – piumino leggero – asciugamano – poncho antipioggia – pantalone antipioggia – bastoncini trekking – 2 borracce – 8 barrette energetiche – salviettine intime – spazzolino – kit medicinali – occhiali da sole da alta montagna – coltellino – fiammiferi – reflex + 17/50+55/300 – Compattina – Diario di viaggio + penna – Borsone da viaggio portazaino – marsupio - bandiera da portare in vetta. Parto col doppio zainone poco dopo pranzo, con mio papà che viene a prelevarmi a casa. Passiamo a prendere Andrea ed in 20 minuti siamo alla stazione di Peschiera dove saluto papà, ci troviamo con Corrado, bello carico pure lui e alle 14.55 prendiamo il treno per Milano. Pronti a partire Il viaggio in treno passa abbastanza tranquillo, con qualche battuta per stemperare un po’ di tensione. Andrea non sta molto bene, viene da 3 giorni di influenza ( lui che non si ammala mai!) ed è un po’ giù di tono e noi non manchiamo occasione di prenderlo per il culo. A milano rapido cambio e altro treno che in un oretta ci porta direttamente a Malpensa ( non lo avevo mai provato, davvero comodo!). Brutti ceffi tra stazioni ed aeroporti Arriviamo in aeroporto alle 18.30 con un bel margine di partenza sul volo che è alle 21.15. Così dopo aver imbarcato subito lo zainone senza nessun problema decidiamo di cenare con calma in uno dei ristoranti di malepensa con una buona pizza napoletana, visto che probabilmente non la mangeremo per un paio di settimane ( ed invece….). Saziati e tranquilli dopo i veloci controlli di sicurezza ( non c’è nessuno a quest’ora!!) ci avviciniamo al gate di imbarco. Dopo gli ultimi saluti a Giulia al telefono ci imbarchiamo su un Boing 788 molto più bello del previsto. Ci sono anche un paio di film in italiano ma vista l’ora e viste le mie grandi capacità di dormire in qualsiasi condizione io comincio a dormire ancora prima di decollare e mi sveglio mentre atterriamo per lo scalo a Roma, dove arriviamo con un atterraggio bruttissimo, e per la prima volta in vita ho quasi paura ad essere su un aereo. Per fortuna la paura dura un attimo e riprendo subito il mio sonno e a parte qualche apertura la sveglia per il tempo di cenare mi risveglierò già nelle fasi di atterraggio verso Adis Abeba. L’aeroporto principale dell’Etiopa si rivela, a differenza dell’ottima compagnia aerea, molto grande ma parecchio fatiscente. Pochi servizi, logistica poco chiara, e soprattutto negozietti e bar con prezzi assurdi. Corrado prende un cappuccio che gli costa 4$. Io ed andrea colazioniamo con una bottiglietta di acqua e dei biscotti. Restiamo in aeroporto meno di 3 ore, e ci imbarchiamo nuovamente sull’aereo diretto a Zanzibar che prima farà scalo all’aeroporto di Kilimanjaro dove atterreremo. Il mio modo di godermi l'aereo Aeroporto Adis Abeba Io volo è veloce e privo di problemi. Ci portano anche da mangiare qualcosina ed arriviamo spensierati alla metà finale, anche se ad accoglierci troviamo vento, pioggia, cielo grigissimo e campi allagati. La Tanzania non ci accoglie quindi nella miglior maniera considerati anche i nostri programmi. Appena entrati nel piccolo aeroporto prendiamo il foglio da compilare per il visto di ingresso nel paese, e dopo averlo compilato ci mettiamo con calma in coda assieme al resto dei nostri compagni di volo. Qui facciamo per la prima volta “amicizia” con le logiche, poco logiche africane. Per il visto facciamo prima una coda di una decina di minuti ad uno sportello dove, dopo aver pagato 50 $ ( verificando che siano antecedenti al 2006), ci fanno un segnetto impercettibile sul visto e ci mandano a fare una nuova coda ad uno sportello li a fianco. Facciamo altri 10 minuti di coda ed un agente tanzaniano alla consegna del visto c’è l’ho guarda e ci manda a fare una nuova coda in uno sportello ancora a fianco. Finalmente la terza coda risulta l’ultima, ci accettano il visto, ci timbrano il passaporto ed entriamo ufficialmente in Tanzania. Superato la “frontiera” troviamo con grande gioia subito i nostri bagagli in perfette condizioni. Questo era uno dei nostri crucci. Se infatti ci avessero perso il bagaglio sarebbe stata dura fare il trekking senza attrezzatura. Per fortuna tutto è filato liscio e fuori dall’aeroporto troviamo un giovane ragazzo tanzaniano con in mano il cartello con il mio nome ad aspettarci. Si tratta di Gifty, che parla anche un buon italiano e che ci accompagnerà ad Arusha in auto. Carichiamo i bagagli su una enorme jeep e, dopo aver schivato la richiesta di manca di facchini improvvisati partiamo per Arusha. Arrivo "bagnato" in Tanzania Per la prima volta il cartello col mio nome! Sulla jeep Il viaggio in auto dura circa un ora e durante il percorso abbiamo la possibilità da dare la prima occhiata alla Tanzania. La prima cosa che colpisce è che lungo la strada ci sono poche auto e molta moltissima gente che si sposta a piedi. E a fianco alla strada panorami molto estesi di campi o di semplice terreno incolto. Gifty ci racconta un po’ di info sulla Tanzania e sul Kilimanjaro e mi fa subito una buonissima impressione. Mano a mano che ci avviciniamo ad Arusha, la città più grande di questa zona ed una delle più grandi della Tanzania con 270 mila abitanti, aumentano le baracche lungo la strada e di conseguenza il traffico sia motorizzato che a piedi. Il primo impatto con questa Africa è intenso, ma pur trovandoci in zona decisamente più povere e sottosviluppate rispetto ai posti dove viviamo, ho da subito l’impressione che non si viva così male, cosa poi confermata anche da Gifty. Arriviamo ad Arusha al nostro hotel, L’Impala Hotel, un Hotel internazionale abbastanza dignitoso. Salutiamo la nostra guida con cui ci diamo appuntamento per le 8 del giorno seguente e saliamo in camera. La camera è bella grande e abbastanza pulita. Solo il bagno lascia un po’ a desiderare con la finestra che da direttamente sul corridoio. Ma ci staremo solo un paio di notti quindi nessun problema. Sistemiamo un po’ i bagagli ci rinfreschiamo e riposiamo un po’. La camera con Andrea "provato" Nel frattempo Andrea non sta molto bene e si sente debole. Prende una tachipirina e passerà il pomeriggio a letto mentre io e Corrado andiamo a fare un giretto per Arusha. Non mi sono informato per nulla su questa cittadina così giriamo un po’ a caso cercando di dirigerci verso il centro. Mi accorgo subito che la gente non gradisce per nulla essere fotografata e mi prendo gli insulti di un paio di signore che vendono pannocchie lungo la strada. Dopo 10 minuti veniamo “accalappiati” da due giovani ragazzi che parlano un po’ italiano e un po’ inglese che si offrono di farci da guida della città. Ci accompagnano un po’ verso il centro e ci spiagano che anche loro sono guide del Kili e che domani partiranno come noi ma faranno un'altra via. Uno dei due è un po’ alticcio ma non risulta mai ne molesto ne fastidioso. Dopo una mezzoretta di giro noi decidiamo di tornare verso l’hotel e loro ci scortano per un pezzo, fino a che ci chiedono di comprare da loro delle stampe ( belle a dire il vero) o dei braccialetti. Oppure di offrirgli da bere. Noi diplomaticamente diciamo che non abbiamo molto denaro con noi e che se vengono al nostro hotel fra 8 giorni sicuramente prenderemo qualcosa da loro. Un po’ sconsolati ma non arrabbiati ci salutano e ci lasciano di fronte all’Impala. Qui troviamo Andrea dormiente che però sembra essersi ripreso. La "tranquilla" Arusha Foto poco gradite Guide africane Ci sistemiamo un attimo prima di cena e decidiamo di provare il Diamox. Il Diamox è un farmaco diuretico che viene usato da alpinisti e scalatori per soffrire di meno i sintomi del Mal di Montagna. Il Mal di montagna è “è una condizione patologica causata dal mancato adattamento dell'organismo alle grandi altitudini, in particolare dovuta alla più bassa pressione atmosferica che determina una ridotta presenza di ossigeno nell'organismo generando uno stato di generale ipossia “. Il farmaco può aiutare alcune persone nel velocizzare il processo di acclimatamento e può trattare casi lievi di mal di montagna. Dopo averlo preso scendiamo a cena e tra i 4 ristoranti dell'hotel scegliamo di mangiare presso l'italiano, nella speranza di mangiare un po' di carboidrati. Io e Andrea prendiamo delle lasagne alle verdure, e Corrado prende degli spaghetti alla bolognese. Sembriamo proprio i classici turisti italiani che non riescono a rinunciare mai alla pasta. La cena è di discreta qualità e la mangiamo volentieri. Prendiamo anche due birre Kilimanjaro, per brindare alla futura avventura. Il tutto ci costa poco più di una 30ina di $. Durante la cena io non mi sento in gran forma e sento dei fastidi alla stomaco. Che crescono dopo la cena, e scoppiano nel bagno non appena entro in camera. Il malessere è stato troppo repentino e inaspettato per essere influenzale o per essere collegato a qualcosa che ho mangiato. Così mi leggo il bugiardino del Diamox e scopro che uno degli effetti collaterali è proprio la dissenteria! E avere la dissenteria lungo la scalata non deve essere una cosa bella. Decidi così a malincuore che per i prossimi giorni avrei sospeso il farmaco. Andiamo a letto abbastanza presto. Domani la svegliare suonerà presto. Domani si comincia l'Avventura!- 151 risposte
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Io i bagagli nel 2013 li avevo pagato 17$ a testa, senza nessuna iscrizione, ma evidentemente qualcosa è cambiato.
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Real + West speriamo sia la volta buona...
ceemo ha risposto a bomber32 nella discussione Itinerari West
Concordo con Snake, i pernotti vanno bene ed anche io valuterei anche altro per Badlands e Devil's Tower. Il primo giorno fort collins va bene se non atterri troppo tardi.