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MagicJ69

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  1. ..dove gli oceani si incontrano... La strada alterna tratti di sterrato ed asfalto (poco): in pratica, orientandoci anche con alcuni riferimenti sulla mappa, da un certo punto in poi ci troviamo ad attraversare la parte est del Natural Park di Agulhas, ancora “in costruzione”. Seguiamo le indicazioni per Bredasdorp.. la fine dello sterrato (in tutto circa 40 km, ma senza difficoltà) e l’immissione sulla R319 (asfaltata) ci dicono che siamo vicini.. e dopo circa tre ore di viaggio siamo a Cape Agulhas. Dobbiamo trovare il faro e raggiungere il punto in cui si incrociano i due oceani.. ma è piuttosto semplice. Parcheggio ed eccoci qua.. per le foto bisogna aspettare il proprio turno anche se per fortuna non c’è tanta gente… facciamo una breve passeggiata e ci fermiamo al faro per inviare la cartolina con il timbro (unico) di Cape Agulhas.. un caffè e ci rimettiamo in marcia.. la metà di giornata diventa Mossel Bay. La strada è semplice, comoda, e poco trafficata.. un po’ di velocità ci può stare.. inoltre il fatto di trovarsi le auto che si spostano a sinistra per lasciarti passare rende ancor più rapida questa parte di viaggio e ci permette di guadagnare più di un’ora sull’orario previsto. Attraversiamo alcuni centri abitati, ognuno con la sua township, ben visibile e riconoscibile dalla strada, così come la presenza costante di persone in cerca di un passaggio lungo la strada. I paesaggi comunque restano sempre molto belli.. e non manca qualche agglomerato animale che immortaliamo.. in velocità!! Quando arriviamo a Mossel Bay andiamo subito al Tourist Information.. ma ha appena chiuso. Non ci preoccupiamo, qualcosa troveremo.. anche questa volta abbiamo modo di constatare la gentilezza di questo popolo.. mentre siamo intenti a cercare qualche B&B si avvicina una ragazza e ci chiede se abbiamo bisogno, compreso anche il budget che vogliamo spendere. Ci indirizza verso un paio di B&B.. il primo tentativo fallisce (il cartello indica “fully booked”), il secondo non riusciamo a trovarlo (difficile se si dimentica il nome). Ma, prima di partire, Letizia aveva selezionato diversi B&B.. il primo della lista è l’Huijste te Marquett. Suoniamo e ci apre una signora molto gentile che resta entusiasta dei capelli di Letizia. Ci mostra la camera.. ed il prezzo (550R).. presa!! Ecco la nostra casa per stasera. Scarichiamo i bagagli, lascio la macchina sul retro ed eccoci in relax: classico the e biscotti ed un bel bagno nella vasca idromassaggio in camera... facciamo anche un giro della struttura, dove non manca un'area dedicata ai BBQ, un'usanza molto diffusa in questo Paese. Chiediamo qualche informazione sulla cena e la signora, ottimamente, ci consiglia il King Fisher, ristorante sul mare, non lontano da lì. Facciamo due passi proprio verso il mare.. il tempo di qualche foto notturna ed entriamo nel locale, peraltro munito di bancomat, distributore di sigarette e wifi. Il menu è vario ma noi ci buttiamo su una T-bone da 300 gr, calamari, rise & chips.. un bicchiere di sauvignon, che non ci sta per niente male, e, giusto per chiudere in dolcezza, creme brulè e caffè. Nonostante il tentativo di esagerare, il conto non ci da ragione: 313R in due. Facciamo altri due passi sul mare ma quando la brezzolina comincia a farsi sentire rientriamo in camera. Una breve occhiata alle foto , un po’ di TV ed anche questa giornata finisce.. domani raggiungiamo una delle mete che abbiamo voluto inserire in questo on the road, la città che qualcuno ha definito una piccola Venezia, famosa anche per le ostriche, Knysna. Spese di giornata B&B 550R Cena 313R ...e con oggi siamo a 622 km percorsi dall'arrivo in terra sudafricana.
  2. 21 agosto 2012 La Cliff Path Oggi abbiamo diversi chilometri da fare.. non sapendo i tempi e soprattutto quando avremmo fatto la whale cruise, non abbiamo prenotato alcuna accomodation, ipotizzando di trovare magari qualcosa dalle parti di Swellendam o poco oltre.. ma la fortuna ci ha permesso di anticipare i tempi.. l’idea è quella di vedere Cape Agulhas ed avvicinarci il più possibile a Knysna. Non abbiamo tempi precisi ma apriamo gli occhi verso le 7, con i raggi del sole che filtrano nella nostra camera e con una bella vista sull’oceano. La colazione però è alle 8,30 e quindi perché non approfittarne e fare una bella passeggiata lungo la costa? L’avevamo già prevista visto che la “Cliff path” è un trail (molto soft anche se lungo) che, spesso, permette anche piacevoli avvistamenti . Però non sembra la giornata giusta.. il mare è piuttosto mosso e sarà difficile che le balene si avvicinino e che siano ben visibili. La passeggiata comunque è molto bella e panoramica.. ci fermiamo diverse volte per ammirare le onde che si infrangono sugli scogli o per cercare qualche spruzzo.. ritroviamo anche le nostre amiche procavie già ferme sugli scogli. In giro non c’è praticamente nessuno e questo rende forse ancor più piacevole questa passeggiata. Il sole continua a salire ed a farsi sentire.. cominciano a levare i vari strati che avevamo indossato.. l’aria è fresca ma sembra più primaverile. La Cliff Path in realtà è un trail molto più lungo (circa 12 km), che parte dal New Harbour ed arriva fino a Grotto, una spiaggia molto famosa.. noi percorriamo solo un paio di km partendo dal B&B e raggiungendo un punto in cui si ritorna sulla main rd.. anche perché c’è la colazione che ci aspetta ed inoltre non sappiamo cosa ci riserverà l’itinerario di oggi. Giusto per restare leggeri prendiamo solo un caffè.. ma lo accompagniamo con muffins, latte, bacon, eggs ed un bel succo ; due chiacchiere con altri ospiti e con Patricia (la proprietaria), un ultimo sguardo al B&B, l'auto che ci aspetta ed eccoci pronti a partire.. tra saluti e qualche ultima foto, alle 10 partiamo da Hermanus. La strada più veloce sarebbe quella all’interno ma anche questa volta decidiamo di percorrere la costa (R43), con la possibilità di fare qualche deviazione verso il mare. Ed infatti, dopo appena 10 minuti di strada decidiamo di andare a vedere Grotto Beach, una spiaggia che tuttavia, complice la stagione, non ci impressiona molto. La sosta è piuttosto breve e ci rimettiamo in marcia ma dopo alcuni chilometri decidiamo per un’altra deviazione, Gansbaai, località marina da cui partono le immersioni con gli squali. Non abbiamo una meta e, per caso, raggiungiamo un parcheggio da cui si scende verso una spiaggia (non balneabile): qui la nostra attenzione è catturata dalla conformazione, da tanti molluschi e da alcuni intenti a raccoglierli. Ci avviciniamo e ci spiegano che si tratta di molluschi che usano come esche da pesca. Qualche distrazione involontaria, o forse un po’ cercata, ci porta anche a sentire l’acqua.. scarpe bagnate.. che palle.. ma nessun problema.. però forse è il momento di riprendere la strada verso Cape Aghulas. In questo tratto di costa ci sono diverse località marine, ma non possiamo fermarci sempre.. abbiamo appena superato Pearly Beach quando le indicazioni ci portano su una strada sterrata.. la sensazione ed un po’ le condizioni non perfette in alcuni punti è quella di aver sbagliato strada ma in realtà eravamo sulla rotta giusta (R317). Abbiamo ancora diversi km da fare ma il paesaggio che ci circonda è molto bello e naturale.. le occasioni per fermarci e scattare qualche foto non mancano.. prati con vari colori, animali al pascolo e soprattutto qualche struzzo in libertà che vediamo non lontano dalla strada.. poco più avanti abbiamo anche la spiegazione quando vediamo i cartelli con le indicazioni verso gli allevamenti ed in lontananza ne scorgiamo davvero tanti.
  3. Informazioni di giornata: Da Cape Town a Hermanus Per raggiungere Hermanus è possibile seguire due strade: la Garden route (N2) oppure la strada costiera, chiamata Whale Coast route. Le distanze ed i tempi sono differenti: dal centro di Cape Town, i 120 km della Garden Route permettono di raggiungere Hermanus in circa un’ora e mezza. La strada costiera, ovviamente, richiede più tempo, non tanto per i 20km in più (circa), quanto per il paesaggio e la possibilità di avvistare qualche balena. E’ comunque molto scorrevole, nonostante si attraversino alcuni centri, ed il limite, per molti km è comunque tra i 70 e 90 km/h. Per imboccare la Whale coast route, da Cape Town bisogna immettersi sulla N2 e prendere l’uscita 43; poi seguire le indicazioni per la R44 ed eccovi sulla vostra strada panoramica. E’ molto semplice e l’orientamento aiuta in quanto basta trovarsi il mare sempre sulla propria destra. La strada è lineare e non ci sono deviazioni da effettuare, a meno che non si desideri visitare qualche località costiera lungo il percorso ( o magari fare un bagno). Hermanus Hermanus non è grande e ci sono diverse indicazioni. Conviene avere come punto di riferimento la Marina dr (o comunque la costa) e, in caso di difficoltà (ma quasi impossibile), chiedere. L’harbour da cui partono le whale cruises si trova all’estremità ovest, ma è molto semplice da raggiungere. Infatti, avendo come riferimento il mare, si percorrere tutta la strada costiera per circa 2 km fino a raggiungere l’incrocio dove c’è l’indicazione per la partenza della Southern (la compagnia che abbiamo utilizzato).. ma è più facile di quanto sembri. Whale watch cruise Ci sono diverse compagnie che effettuano questo servizio. I Tourist Offices funzionano davvero bene; conviene informarsi anche prima di partire per avere un’idea su orari e prezzi che tuttavia sono abbastanza simili (600/650R); esistono anche dei lodge che organizzano interi packages (con altre escursioni possibili) ma probabilmente convenienti per soste di più giorni. Per chi volesse qualche informazione in più, comprese quelle sulla shark cage diving (squali) che costano intorno a 1500R: http://www.hermanuswhales.com/trip-tour-operators http://www.southernrightcharters.co.za/trips.html http://www.hermanus-whale-cruises.co.za/ http://www.whalewatchingsa.co.za/ http://www.whalesafarissa.com/whale-watching-trips http://www.whalewatchsa.com/whale-bi...k-cage-diving/ http://www.sharkcagediving.net/the-trip/ http://www.sharkcagediving.co.za/ http://www.white-shark-diving.com/ per fare la crociera non ci sono avvertenze particolari ma meglio organizzarsi prima e prevenire eventuale mal di mare.. scoprirlo sul momento è troppo tardi e può rovinare l’intera gita, come abbiam visto accadere per molti turisti. Mal di mare: qualche consiglio Per evitare il mal di mare o comunque attenuarne l’effetto, ci sono varie possibilità. L’ideale sarebbe abituarsi in anticipo al movimento della barca, magari facendo qualche esperienza a bordo 1-2 giorni prima, andare a cena o anche dormirci: in tal modo ci si abitua ai movimenti sul mare. Ma non è certamente molto semplice e quindi occorre pensare ai metodi più tradizionali consigliati, partendo dalla xamamina, che tuttavia è un farmaco e quindi è necessario, prima di assumerla, essere certi che non possa creare disturbi, consultando il medico e rispettando dosi e modalità della somministrazione. Rivolgere lo sguardo verso l’orizzonte, evitando di stare all’interno (sotto coperta), anzi possibilmente vicino al timone. Non salire a bordo a digiuno, quanto piuttosto mangiare prima del cibo relativamente asciutto. Qualcuno consiglia anche di bere del succo di limone o mangiare un’acciuga. Qualora il problema si presentasse, occorre fare dei lunghi respiri profondi e regolari, rilassandosi possibilmente nella zona più centrale della barca (o anche stare “al timone”) ma in ogni caso mai sottocoperta. Un cracker salato potrebbe essere di aiuto. Se vince il mal di mare, e non si può far a meno di rimettere, conviene “cedere” senza trattenere o resistere ad ogni costo (ovviamente non sopravento) e dopo rilassarsi un po’. Infine, se tutto ciò non ha alcun effetto… beh, non posso scrivere le imprecazioni. E per finire:
  4. Io proverei con altri operatori.. comuqnue valuterei anche l'idea di fare la Lower al mattino presto (a prescindere dal sole secondo merita molto) e poi l'Upper..
  5. Qualche video molto amatoriale..
  6. ..Whale cruise.. Quando arriva la barca, il tempo di attraccare, fare il cambio di testimone con i turisti che scendono e siamo pronti a partire. Abbiamo pensato a quale potesse essere il miglior posto per osservare le balene e ci mettiamo a prua.. ma i posti centrali sono occupati e quindi ci mettiamo ai lati.. forse però un po’ troppo.. ce ne accorgiamo quando alla prima onda proviamo una “meravigliosa” sensazione di freschezza.. innaffiati.. forse è il caso di cambiare posizione.. andiamo quindi su e ci mettiamo a sedere. Il mare è un po’ mosso ma all’inizio non crea problemi.. anzi, è anche divertente vedere come incrociamo le onde e vivere l’emozione di trovarsi l’onda alta proprio davanti (avete presente il film “La Tempesta perfetta”?).. ma il pensiero è rivolto soprattutto alle balene.. purtroppo finora neanche l’ombra.. è già trascorsa più di un’ora e la costa è davvero lontana.. Nel frattempo le onde aumentano ed il mare (anzi il mal di mare) miete le prime vittime.. molti vanno sotto coperta ed anch’io, ad un certo punto, comincio ad avere qualche sensazione di nausea.. ma nessun effetto collaterale.. il viaggio prosegue ma oggi non sembra la giornata giusta.. il mare mosso non è l’ideale e, ad un certo punto, il motore si spegne e stiamo ad attendere per qualche minuto.. niente!! Vediamo qualche spruzzo molto lontano, poi il comandante ne indica la presenza, ma sono troppo lontane.. e qualcuno addirittura pensa sia una sua invenzione. La delusione è grande ed anche le persone che accusano il mal di mare aumentano.. entro un attimo giù sotto coperta e sembra un lazzaretto.. questo tour sembra essere andato male.. Iniziamo la manovra di rientro, con una forte sensazione di delusione ed il morale a terra.. ma la sorpresa è dietro l’angolo.. all’improvviso si vede qualche spruzzo più ravvicinato.. il mare sembra essersi calmato un po’ e dopo pochi minuti sembra di essere in un altro mondo.. Il rumore del motore diminuisce ed il comandante, con tono molto più allegro, comincia ad indicare le balene... eccole!!! Pochi minuti e siamo circondati da balene che girano e si rigirano.. spruzzi, dorsali e qualche meravigliosa coda che si alza dall’acqua. “There’s a big party today here”.. le parole del capitano sono chiare e tutti sono entusiasti. L’effetto è salutare per tutti, me compreso.. la sensazione di nausea che mi aveva tenuto vicino al timone e sottovento a “contemplare” si allontana… è giunto il momento di ammirare uno spettacolo che solo le immagini (e qualche foto scattata cercando di non pensare allo stomaco) possono descrivere. Fino a pochi minuti prima il tono delle voci era molto sommesso, adesso si sentono risate e qualche schiamazzo di felicità e gioia.. E’ davvero uno spettacolo... vederle giocare intorno alla barca, sentire le loro voci.. bello, veramente bello. Nel frattempo il sole comincia a tramontare e quindi è arrivato il momento di rientrare. Quando arriviamo al porto il pensiero è rivolto ad un posto per la notte.. l’idea di avere tutto il pomeriggio libero ci aveva portato ad essere molto tranquilli.. ma non avevamo previsto né la crociera né che l’arrivo tardivo delle balene la portasse così a lungo.. in ogni caso, non siamo agitati.. sappiamo che non ci dovrebbero essere problemi e così, appena usciamo dall’harbour, andiamo sulla Marina Drive dove i B&B non mancano di certo.. al secondo tentativo (il primo, a 1200R, ci è sembrato un po’ caro) abbiamo la nostra stanza all’Avalon on Sea, molto carino ed accogliente. Il tempo di vedere la stanza, chiedere il prezzo e l’affare è concluso a 650R. Due chiacchiere con il proprietario e siamo in camera… contenti per essere riusciti a fare la crociera (guadagnando così almeno mezza giornata) ma soprattutto per lo spettacolo visto. La temperatura è fresca (in fondo siamo ancora in inverno) ma dentro ci riscaldiamo con la stufa ed una bella tazza di the. Abbiamo chiesto alcune opzioni per la cena e la direzione è comunque quella verso il centro che decidiamo di raggiungere a piedi, anche se ben coperti.. vediamo vari ristoranti ma quello che ci ispira è un casolare rustico con la scritta Fisherman’s Cottage (che era comunque tra quelli consigliati). L’ora è tarda (per queste zone) ed il locale è abbastanza vuoto.. ci sono solo altre due persone.. ceniamo a lume di candela con dei piatti di pesce fresco ed una mega porzione di cozze che ci viene offerta a metà prezzo.. un bicchiere di shiraz per accompagnare la cena ed immancabile un dolcetto. La passeggiata lungo la strada che costeggia il mare ci permette di apprezzare il rientro in camera.. il tempo di anticipare qualcosa per la partenza di domani e rivedere un po’ il programma (visto i tempo guadagnato oggi) e la mente è già rivolta alla prossima meta, Cape Aghulas. Spese Hermanus Whale watching cruise 1200R (in due) Cena (Fisherman) 433R (in due, mancia compresa) B&B 650R
  7. 20 Agosto.. continua.. Partiti da Cape Town, la destinazione è Hermanus.. raggiungibile in due modi.. ma noi abbiamo già deciso.. non percorreremo la Garden route (N2) ma volgiamo goderci tutto il percorso lungo la costa (R44).. la scelta è perfetta. Il paesaggio è meraviglioso, con un contrasto di colori tra rocce, vegetazione e mare. Lungo la strada ci sono molti punti panoramici dove fermarsi e, se la giornata è bella e si è fortunati, sappiamo che è possibile scorgere anche le balene.. scopriamo infatti solo durante il viaggio (cioè quando incontriamo un cartello) che stiamo percorrendo la Whale coast route. Guidare è un vero piacere, anche perché la strada è molto scorrevole e poco trafficata. Mentre guido la distrazione del panorama è molto forte.. ma soprattutto siamo molto combattuti se fermarci ad ogni area di sosta o comunque dove possibile per ammirare quel fantastico paesaggio, magari cercando di individuare la presenza di qualche balena, oppure tentare di raggiungere al più presto Hermanus. Il viaggio prosegue con un occhio rivolto sempre verso il mare e con la speranza di vedere qualche spruzzo alzarsi dall’acqua.. il mare però è un po’ mosso e non sono le condizioni migliori per vedere i cetacei. Per dare un'idea un pò più reale del paesaggio, un paio di brevi video "on the road" La strada però è davvero bella e pertanto non sono pochi i punti in cui ci fermiamo.. è scorrevole e spesso dritta, inoltre non sembra esserci molto traffico e quindi riusciamo a viaggiare anche ad una buona andatura con i limiti compresi tra 70 e 90 km/h, che ovviamente in qualche punto supero un po’.. e così, dopo circa un paio d’ore, eccoci ad Hermanus. L’idea è di prendere subito le informazioni e magari prenotare la whale cruise per domani.. andiamo verso il centro per trovare il tourist point e, seguendo le indicazioni, lo vediamo in una piazzetta giusto non lontano dalla costa.. parcheggiamo nei pressi di un condominio e facciamo due passi, ma senza fretta.. sono già le 14,30 e gli orari che avevamo visto davano le ultime partenze alle 15.. quando entriamo siamo già rivolti alla crociera di domani ma quando chiediamo le informazioni la ragazza ci dice che volendo potevamo fare quella del giorno stesso con Southern Right Charters… realizziamo in poco tempo e la risposta non può che essere affermativa.. una telefonata per avere la certezza e dopo pochi minuti siamo già sulla Marina dr in direzione Harbour da dove saremmo partiti. Quando arriviamo lasciamo velocemente l’auto al parcheggio e con passo molto svelto andiamo verso il punto di partenza.. corsa inutile, la crociera precedente deve ancora rientrare e quindi c’è ancora tempo.
  8. Durante il giro all'interno di Guguletu non ci siamo fermati per scattare foto perchè non ci sembrava molto rispettoso avere come soggetto le condizioni di vita di questa gente che non è certo delle migliori.. abbiamo girato un minivideo, cercando di tenere la telecamera poco visibile, in cui si possono vedere le differenza tra la vita delle township più povere ed il resto della città.. ma non sarà solo qui.
  9. Qualche Info: Township tour Il tour "personalizzato" è durato poco più di 2 ore. In realtà, quelli organizzati tramite agenzie locali e le cui informazioni sono disponibili presso il Tourism Office (Waterfront), durano circa 4 ore, ad un costo di 390R a persona. Noi volevamo essere più indipendenti ed essere liberi per mezzogiorno. Langa si trova a circa mezz’ora di strada dal centro città e si raggiunge percorrendo la N2, prendendo poi l’uscita 12. Da quanto abbiamo visto, un giro in questa township è possibile farlo anche in autonomia, anche se probabilmente è poco consigliato in quanto non conoscendo bene le zone è possibile infilarsi in qualche strada sbagliata. La presenza della polizia è infatti frequente con numerosi controlli (ovviamente non è stato così per noi). Guguletu invece si raggiunge uscendo alla n. 15 (Heideveld) , sempre sulla N2, seguendo poi le indicazioni per la Duinefontein road. Le indicazioni sono chiare ma, considerato che il livello di rischio in questa township è piuttosto alto, è certamente meglio recarsi con un tour o comunque accompaganti. Ma queste non sono le uniche township che si trovano lungo la N2. La loro presenza però chiede attenzione mentre si percorre l’autostrada perché non è raro incontrare persone che camminano lungo le corsie di emergenza ma soprattutto che attraversano la strada (a noi è successo all’altezza dell’uscita n. 28). L'hotel Il Kings in Cape si trova in una posizione molto centrale (es. solo 3,5 km dalle Mountain) e, nonostante l’apparenza all’esterno non sia delle migliori, il rapporto qualità prezzo è stato ottimo, così come la disponibilità di proprietari e del direttore. Ha 25 camere ma è in fase di ampliamento. La presa di corrente non aveva bisogno di adattatore, e credo sia così ovunque. C’era comunque anche una “ciabatta” che ci ha permesso di caricare contemporaneamente cellulari, PC, foto e videocamera. Inoltre, i proprietari parlanti italiano possono essere un vantaggio in più. Cape Town in auto Cape Town è una città molto grande ma non è difficile guidare né orientarsi. E’ sufficiente una mappa, solitamente disponibile in qualsiasi hotel, per poter tranquillamente muoversi. Ma si può contare anche sulla disponibilità e cortesia della gente. Il principale punto di riferimento, per chi parte o arriva, è certamente la N2; ogni uscita è numerata con le relative indicazioni. Se non avete fatto molti chilometri, e volete evitare di cercare un distributore in città, sulla N2, partendo da Cape Town, dopo circa 30 km c’è un area di servizio (False Bay 1 stop, indicata quale uscita 36). Day Expenses Giro alle Township (2 ore) 400R (in due) Tazza 150R Parking auto 44R Rifornimento 281R (prezzo benzina 10,72 R/litro + 10R mancia) Dal ritiro dell'auto fino al primo rifornimento percorsi 358 km
  10. Personalmente non taglierei il giorno a Yellowstone... ci sono davvero tante cose meravigliose da vedere (se vuoi farti un'idea su quello a cui rischi di rinunciare, e magari anche sui tempi, prova a dare un'occhiata al diario).. e se invece la sacrificata sarebbe Salt lake? Noi dal Teton ci siamo fermati a Thayne ed il giorno dopo siamo ripartiti per Moab arrivando nel tardo pomeriggio, compresa la deviazione alla Goblin Valley.. 8 Agosto: Grand Teton-Thayne (o qualche altra cittadina lungo la strada, giusto per non arrivare a Salt lake) 9 Agosto: (Thayne o salt lake) -Capitol Reef E se proprio non rimetti il giorno a Yellowstone potresti inserire il Bryce dopo Capital reef.
  11. Guidando come un forsennato riaprono rimettono in funzione Alcatraz per te.. battuta a parte, occhio alla guida perchè in USA sono poco tolleranti (ne so qualcosa, anche se è andata bene.. ) Esperienza al The View bella anche noi... puoi goderti alba e tramonto..
  12. Per il volo, nel 2013 noi prenotammo da Bologna, via Londra, con British.. ma arrivo a Denver e partenza da Las Vegas a 1024 €.. le offerte per gli USA non mancano quindi appena decidete il giro ti conviene stare sul pezzo e vedere i prezzi.. PS. Per gli hotel LV hai l'imbarazzo della scelta sulla strip.. quelli più centrali magari possono costare di più.. noi siamo stati al Flamingo ma se dai un'occhiata (anche su Booking) potresti trovare tante offerte che vanno dai $ 40/50 a notte del Luxor fino a..........meglio fermarmi..
  13. Se ti avanza qualcosa mi viene in mente Capital Reef (come ti ha scritto ceemo), Mesa Verde (prima della Monument), Zion e la Valley of Fire (nel tratto per Las vegas).. luoghi differenti tra loro e quindi "de gustibus".. magari dai un'occhiata e poi valuti quale possa interessarti di più..
  14. Butto un'idea: leverei il giorno di relax a LA e sistemeri meglio l'A/R a Yellowstone.. il tratto da Moab è davvero lungo... magari valutate una sosta intermedia (es. noi abbiamo dormito a Thayne in un bel B&B, ma ci sono anche altri posti con qualche accomodation tipo Montpelier o le varie città più grandi che ci sono lungo il percorso) e ci infilate anche un salto nella valle dei Goblin..
  15. MagicJ69

    Primo viaggio nel west

    L'itinerario di Panda mi sembra che sia perfetto per voi.. posso dirti un miuo pensiero su alcune giornate: 11/7 La tappa è lunga e non è il massimo. Ma se il sacrificio non vi costa, con il fuso magari vi svegliate presto e, senza soste intermedie, avete qualche ora nel pomeriggio da dedicare al GC, con tanto di tramonto. Se invece prevedete soste durante il percorso allora come non detto. 12/7 Il The View è l’hotel da cui vedi il tramonto e l’alba..costa oltre 200 euro a camera (noi pagammo la camera star mi sembra sui $ 272) ed da prenotare rigorosamente prima (se ancora c’è posto.. ma ti conviene sempre monitorare anche quando da full perché spesso le prenotazioni possono essere disdette).. oppure dormire a Kayenta o, ancora meglio, a Mexican Hat (così mangiate anche la bistecca dello Swingin Steak). Se riuscite a partire ad un orario accettabile dal GC, considera che il giro in Monument vi porta via circa 3 ore. 13/7: Se fate il girto al mattino, considera che magari verso le 10-11 potreste già essere pronti a partire dalal Monument.. sempre se non fate i dormiglioni (ma non potete certo perdervi l’alba, quindi sarete già svegli) . Per il resto decidi magari se dedicare un giorno in meno a LA e dedicarlo ai parchi..
  16. Per quel che posso dire, effettivamente ci sono tappe molto tirate.. però secondo me alcune cose dipendono anche da voi e da quanto volete sacrificarvi.. 6/7 di viaggio sono molte però, ad esempio, se da LA partite presto presto, (es. alle 6 o le 7 al max) potreste dedicare il pomeriggio intero al Grand Canyon, tramonto compreso.. Dopo il GC anche noi siamo andati a Page ma ci siamo fermati 2 notti.. mi sfugge una cosa, intendi fare in un'unica giornata Page-Monument e LV.. mi sembra un pò troppo, troppo tirata. Magari dormite nei pressi della Monument (Kayenta o anche mexican hat, così vi godete anche la bistecca alla Swingin Steak ed il mattino potete anche fare un salto per godervi l'alba della Monumet e poi magari partire per LV). Per i posti, poi, ti consiglio sempre di provare a dare un'occhiata perchè spesso alcune prenotazioni vengono disdette e magari spunta qualcosa all'improvviso.. anche a LV le offerte ricapitano spesso.. ti basta dare un'occhiata anche su booking o sul sito dell'hotel che vi interessa.. Inoltre, nel programmare ti consiglio di non tener molto conto dei tempi di google perchè non è improbabile trovare lavori che ovviamente possono ritardare quando non anche qualche deviazione (noi ad esempio dal GC a Page avevamo la US89 chiusa).. oppure qualche sosta fotografica.. insomma, qualche imprevisto. Magari dai un'occhiata ai diari per avere un'idea anche sui tempi.
  17. Coyote Buttes South e White Pocket li metto sul podio del nostro viaggio.. per i permessi devo dirti che ultimamente sono molto più richiesti ed infatti stavano pensando di impostare la lotteria come per The Wave.. ma ancora non è così e quindi vale la regola del "dito più veloce" il giorno dell'estrazione (ma anche qui puoi sempre provare in loco il giorno prima, mi sembra che sia proprio a Kanab). L'idea di Mesa Verde non è male.. a noi non è dispiaciuta anche perchè abbiamo anche fatto un paio di avvistamenti ravvicinati (coyote e orsi) del tutto inaspettati. PS. Su Moab noi abbiam fatto l'intero primitive.. e ci è piaciuto molto.. poi nel pomeriggio il Delicate. Canyonlands un pò più di corsa.. ma per un piccolo disguido mattutitno che ci ha fatto perdere un pò di tempo e soprattutto perchè fare la Potash e lo Shafer trail era quasi più importante.. è stato meraviglioso. Se poi vuoi farti un'idea sui vari tempi che abbiamo impiegato tra viaggio e trail credo di aver scritto qualcosa anche sul diario, oltre a foto e racconto.
  18. 20 agosto - Township E’ giunto il momento di salutare Cape Town.. ma non subito. La sveglia non suona ma alle 6,45 siamo già a sistemare i bagagli.. appena pronti , o meglio, dopo il nostro giro della mattina, vogliamo partire per Hermanus. Grazie a Grant (il direttore), alle 9 abbiamo appuntamento per il nostro giro alla township con Andreis, la nostra guida. Dopo la colazione, abbiamo ancora del tempo e ne approfittiamo per fare un giro nei dintorni (di solito c’è anche un mercatino che sembra essere molto interessante) e compriamo una road map del Sudafrica; un rapido caffè e torniamo all’hotel. Abbiamo anche una piccola questione da risolvere con il parcheggio perché, essendo lunedì, il posto dove avevamo lasciato l'auto, proprio di fronte all’hotel, diventava a pagamento… molto semplice, pagati 44zar alla signora in divisa per lasciare l'auto fino alle 12,30 e, con un sorriso, amici come prima. Ma ecco la nostra guida, con tanto di etichetta sulla camicia.. Andreis è un insegnate che tuttavia lavora anche come guida e tassista. Si presenta e ci invita a salire in macchina. Durante il viaggio chiediamo qualche informazione sulle strade che attraversiamo prima di immetterci sulla N2 da cui poi devieremo (uscita 12) per raggiungere la prima township, LANGA. Langa è la township più “moderna” ed evoluta, dove si vede meglio la presenza dello stato e dove sono numerose le iniziative per far ”crescere” le persone che vi abitano. Il primo giorno avevamo vissuto l’involontaria esperienza di Imizamo Yethu e quindi avevamo già preso conoscenza dell’esistenza di un mondo diverso da quello che si vede in città.. e dopo averlo raccontato, Andreis ci dice che il rischio nelle township c’è sempre, ma non sono certo un concentrato di delinquenza. La prima sosta è al centro culturale dove ci accompagna all’interno di un laboratorio di ceramiche; qui i ragazzi vengono avviati ad attività di vario genere. Far crescere i bambini attraverso l’educazione e la cultura.. ma la storia, il passato ed un modo di pensare ancora radicato non aiutano e non rende facile il compito degli educatori. Capiamo il perché delle recinzioni e del filo spinato intorno alle scuole.. dall’esterno avevamo pensato che fosse una forma di protezione ma in realtà è un deterrente alla fuga dei ragazzi. Nel laboratorio conosciamo una delle insegnanti che ci spiega l’attività e di come vengano fatte le decorazioni a mano sulle tazze. La visita ha anche un piccolo scopo commerciale.. e quando ci dice il prezzo di 150R per una tazza, non ci pensiamo due volte ad acquistarla, con la convinzione che fossero soldi spesi bene, prescindendo dal valore dell’oggetto. Usciti dal visitor cultural center facciamo due passi per le strada di Langa. La zona sembra piuttosto tranquilla e sicura.. siamo nei pressi di una scuola su cui sventola la bandiera sudafricana (cosa che apprezzo molto, in quanto ha un significato di appartenenza ed unità di un popolo) e dove osserviamo divertiti i ragazzi con le loro divise verde-giallo che si muovono ordinatamente. Riprendiamo il giro in auto, attraversando varie strade dove la polizia non manca, fino a raggiungere una zona con “attività commerciali” dove facciamo un altro stop. E’ veramente particolare il paesaggio che si presenta.. costruzioni seminuove in muratura accanto a baracche in legno e metallo, quasi tutte numerate dove sembra impossibile che qualcuno possa vivere. Andreis ci spiega un pò di storia e di ciò che è accaduto, del perché nel nostro giro abbiamo comunque e spesso incontrato la polizia.. nonostante l’evoluzione che il Paese ha avuto, la strada per far si che questa gente possa raggiungere una reale indipendenza economica e crescere è ancora molto lunga. Il giro è quasi finito… Langa ci ha mostrato uno spaccato della vera vita, quella lontano dalle attività commerciali legate al turismo.. ma non ci ha dato sensazioni forti come quelle che invece avremo modo di vivere nella township successiva:GUGULETU. Riprendiamo la N2 e proseguiamo per qualche chilometro fino all’uscita 15.. prima di proseguire verso la township, ci fermiamo sul cavalcavia che attraversa la N2 e Andreis ci mostra dall’alto la differenza tra le nuove costruzioni “governative” e le vecchie baracche dove vive ancora la maggior parte della popolazione. Ci spiega che entriamo in una township completamente diversa, più pericolosa e dove non è consigliabile avventurarsi da soli (a differenza di Langa dove effettivamente l’atmosfera era molto diversa). Qualche minuto ancora ed eccoci all’interno di Guguletu. Nell’attraversare alcune strade si percepisce maggiormente il senso della povertà e delle condizioni in cui vivono le persone. L’attraversamento è molto più rapido rispetto alla precedente township.. ci fermiamo soltanto nei pressi di un famoso ristorante “Mzoli’s meat”, piuttosto lontano dal grosso dell’agglomerato, dove Andreis ci spiega che ogni venerdì si svolge una serata organizzata dai vari gestori.. un’occasione che riunisce centinaia di persone per degustare carne alla griglia e bere birra.. tutto sotto il rigido controllo del servizio di sicurezza organizzato dagli stessi gestori. Entriamo in Mzoli’s e facciamo un giro nel retro dove viene cucinata la carne. La brace è accesa e Andreis ci presenta al cuoco intento a cucinare qualche galletto.. poi ci dice che la foto qui da Mzoli’s è imperdibile… perché non accontentarlo. Passiamo per altre strade, anche sterrate e polverose, prima di rientrare verso l’hotel… la visita in queste due township ci ha mostrato qualcosa di veramente differente rispetto al resto della città e delle zone turistiche.. ed in alcuni momenti ci siamo sentiti anche i"in difficoltà" nello scatatre le foto ad un mondo così diverso da quello a cui siamo abituati.. ma l’emozione più forte resta la deviazione “fortuita” del primo giorno. Rientriamo verso l'hotel passando ancora nei pressi di alcune township. Ma ecco al Kings.. è il momento dei saluti.. Check out, carichiamo i bagagli e dopo altre due chiacchiere con Tom siamo pronti a partire.. Salutiamo Cape Town, ma con un arrivederci... ore 12, destinazione Hermanus e le balene.
  19. Sulla base della nostra esperienza inserisco qualche informazione che magari può essere utile: Cape Point Arrivare presto è sempre più conveniente. Raggiungere Cape Point dopo le 10 vuol dire incontrare molti viaggi organizzati, bus ed auto. Un piccolo sacrificio sulla sveglia può valere la sensazione di avere il parco “tutto per te”. Per raggiungere il faro c’è la funicolare che pèrò inizia a funzionare dalle 10. Ma è appunto l’ora in cui comincia ad arrivare più gente, rendendo meno piacevole la visita e soprattutto più difficile trovare spazi e punti per scatti e panorami. Percorso Il riferimento della partenza è il nostro hotel. Percorrendo la medesima strada del giorno precedente (M62 ed indicazioni per Cape Point), dopo circa 26 km si raggiunge Chapman’s Peak (strada a pedaggio, 33R). Dalla svolta sulla M4, si prosegue sulla strada costiera per circa 30 km, superando il bivio per Boulders Beach, fino a raggiungere l’indicazione di svolta a sinistra per Cape Point (attenzione a non proseguire sulla M65). Dalla svolta, percorso circa 1 km, si trova il gate d’ingresso al parco e proseguendo per altri 14 km si raggiunge il parcheggio del Vistor center, da cui si vede il faro. La distanza complessiva da Cape Town a Cape Point è di circa 70 km (più o meno 1h 30m). Tuttavia, è possibile scegliere anche un altro percorso (65km), prendendo dapprima la N2, proseguire in direzione giardini botanici per poi immettersi sulla M3 e proseguire fino al mare (M4). Si tratta del percorso che abbiamo fatto invece al ritorno (al contrario); è più spedito (se non si incontra traffico) e lungo questa strada è possibile deviare per l’Università o i Kirstenbosh Botanic Garden. Good Hope Dal parcheggio di Cape Point ci sono circa 6 km in auto (10 minuti), ripercorrendo a ritroso una parte di strada, con indicazioni molto chiare. Volendo dedicare più tempo, si può raggiungere anche attraverso un trail di circa 1h 30m, che parte dal parcheggio di Cape Point lungo un percorso ben visibile. Ma le attività ed i percorsi all'interno del parco sono molto più numerosi. Altre Informazioni stradali Da Camps Bay, il modo più semplice per rientrare a Cape Town è seguire le indicazioni per le Table Mountain e la M62 (Cape Town); si tratta della Geneva dr. Se invece (sbagliando come abbiam fatto noi), si decide di percorrere la strada costiera, si segue il litorale e si raggiungono Green Point e lo Stadio. La guida e gli usi locali Guidare non è difficile, nonostante il volante si trovi sul lato destro dell’auto in quanto in Sudafrica il sistema di guida è a sinistra. Per l’abitudine, potrebbe esserci la tendenza a stare un po’ troppo esterni (ma basta prendere come riferimento la linea bianca centrale della carreggiata) e qualche difficoltà (iniziale) si potrebbe incontrare ai primi incroci e rotonde; basta solo un po’ di attenzione e ricordarsi dove siamo. In compenso, ci è sembrato che la disciplina sia abbastanza rispettata. Le strade sono facili da percorrere, sia quelle di città che quelle esterne, piuttosto larghe. Ci sono molte indicazioni (in inglese) e, nonostante non ci siano autostrade, i limiti sono piuttosto alti (però attenzione ai centri abitati, alle telecamere ed ai controlli della velocità. Percorrendo i primi tratti fuori dalla città abbiamo notato come sulle strade con larghe corsie di emergenza, spesso ci si sposti a sinistra (proprio sulla corsia di emergenza) per permettere a chi sta dietro di superare. Chi supera poi solitamente ringrazia con le quattro frecce (o alza la mano) e si risponde con la classica “sfanalata”. Bisogna però fare attenzione quando ci si sposta perché potrebbero esserci ciclisti ma anche animali e spesso, molto molto spesso, soprattutto in presenza di township, anche pedoni (è uno dei motivi per cui è sconsigliato viaggiare di notte). In prossimità dei centri abitati, inoltre spesso ci sono i rallentatori. Come da noi, infine, se incrociamo un veicolo che ci lampeggia, vuol dire che c’è un pericolo oppure la polizia, ed inoltre cinture obbligatorie e no cellulare (senza viva voce) Cambio moneta Anche se sembra un operazione necessaria, sarebbe meglio evitare il cambio in aeroporto. Noi abbiam cambiato 100 euro (presso il punto America Express) e ci hanno applicato poco più del 6% di commissioni + la VAT del 14%. Certamente meglio prelevare dal bancomat o andare direttamente in banca. Carta di credito Nessun problema per l’utilizzo della carta (noi VISA), tranne in alcuni posti (per mancanza di linea) e soprattutto nei parchi dove conviene avere sempre del contante. Fate attenzione al plafond, soprattutto quando noleggiate l’auto perché al momento del ritiro (noi avevamo la Thrifty ma credo valga un po’ con tutte) viene addebitato in anticipo il drop off (nel nostro caso era 500R) ed una cauzione (per noi 1000R, ma può variare e raggiungere anche 2500R) che, anche in assenza della transazione, incide comunque sulla disponibilità. Consiglio: aumentare la disponibilità della carta ed averne anche più di una. PS. Attenzione al rischio clonazione ( a noi è successo, anche se fortunatamente le transazioni tentate non sono andate a buon fine). Mance Solitamente la mancia è del 10-15%, che si indica anche qui sullo scontrino prima di pagare con la carta. Prenotazioni Abbiamo usato Booking ma in diverse occasioni contattando direttamente le strutture oppure tramite tourist point locali al momento dell'arrivo nella varie località (però occhio agli orari... di solito chiudono tra le 17-18, meglio informarsi prima). Per chi vuol farsi un'idea su ciò che è possibile fare, e magari poi organizzarsi da soli (dove possibile), consiglio questa guida per le best adventures in SA: http://www.dirtyboots.co.za/ Spese (*) Cape Point Fees 170R Mc Donalds 70R Ocean Basket 264R Park Waterfront 10R Il cambio medio era 1€ = 10R
  20. Ho dato l'input per il giro di Flower.. l'effeto non poteva che creare scompiglio quando gli ho fatto veder qualche foto.. Adesso vediamo il weekend quale consiglio porta..
  21. Grazie mille... e non c'è bisogno di scusarti Ho qualche altra info ed anche curiosità da chiedere visto che per quel giro in teoria quelli contattati finora mi hanno indicato circa una settimana in più .. Mi puoi indicare la guida che hai utilizzato? Sei stato anche al parco Kirindy? Noi vorremmo andare perchè sembra che ci siano più possibilità per vedere il fossa.. però ho letto pareri contrastanti.. Noi avremmo anche un volo interno a fine viaggio per tornare da Tulear a Tana.. che certamente faràò aumentare il costo totale. Grazie
  22. L'opzione l'avevo pensata anch'io ma credo che San Francisco sia una meta a cui difficilmente rininceranno.. così come l'idea del Grand Canyon.. per questo ho pensato a quell'itinerario cercando di combinare entrambe..
  23. Non sono in crisi d'identità, visto che l'idea principale al momento resta il Madagascar, ma ho bisogno di qualche consiglio per un itinerario di 2 settimane (22 maggio-4 giugno) per una coppia di amici, con voli già prenotati.. mi sono fatto un'idea ma non vorrei dare consigli sbagliati, soprattutto visto il periodo e non avendo (ancora.. per poco) fatto questo giro. Da quanto ho capito gli piacerebbe inserire il Grand Canyon.. a me è venuto in mente questo itinerario: Arrivo a LA LA – Kingman Kingman - Grand canyon Grand Canyon – Las vegas Las Vegas Las Vegas – Death valley Death valley – Lee Vining Lee Vining – Yosemite Yosemite – SF SF SF SF – Morro Bay Morro Bay – LA LA – Italia E' accettabile? Meglio il senso inverso? Si può far meglio? Non so se consigliare tutta una tirata per il Grand Canyon da LA.. inoltre, a maggio non credo ci siano problemi dalla Death a Yosemite anche se in questo periodo su gmaps indica un percorso alternativo (immagino perchè il Tioga sia chiuso). Grazie
  24. ..ma guarda come si danno da fare.. ..tutti insieme.. ..e poi c'è il solito protagonista..
  25. In alcuni casi i video rendono meglio.. risentire gli Abogawisi brothers cantare Shosholoza è per noi una bella emozione.. ma anche rivedere i pinguini ci ricorda momenti divertenti.. sono troppo buffi e simpatici.. Arrivano baldanzosi... Un bagnetto.. La voce dei giovani pinguini..
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