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Stavo prenotando da un altro sito per fortuna non ho confermato grazie mille ragazze Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk2 punti
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15 agosto 2024 (Maun - Kaziikini) Dopo una giornata come quella di ieri, potremmo anche dichiarare conclusi in gloria viaggio e diario, difficile superare tutta la bellezza che abbiamo assorbito in una manciata di ore sul Delta. Ma ragazzi, noi vogliamo bene ai nostri lettori, e ci siamo detti: ma cosa sarebbe Actarus senza i Vegani? O Remi senza decessi multipli, o Lady Oscar senza Bastiglia? (se non li conoscete, vuol dire che siete giovani: documentatevi e poi ringraziate il Cielo per non essere stati bambini nei primi anni Ottanta ) ... e così, per voi e solo per voi, abbiamo deciso di girare una avvincentissima serie, roba che Netflix e Sky fateve in là, e Hollywood scansete! Siore e siori, ecco a voi I Panda in *** I Giorni della nostra Sfiga *** Oggi è Ferragosto, siamo quasi tutti in vacanza, siamo pigri, quindi cominciamo con un antipasto, una sfighina ... ma fidatevi e continuate a seguirci, le cose si faranno più interessanti nei prossimi giorni! Il Buon (Freddo) Ferragosto ce lo dà un ippopotamo in giardino! Questa sistemazione, penso, resterà la più bella del viaggio (spoiler: avevo ragione, anche se ci siamo trovati benissimo ovunque): vista fiume, immersa in un giardino bellissimo, piena di piccoli tocchi attenti. Alle sette siamo già a fare colazione nell'arietta frizzante del giardino, paghiamo velocemente la lavanderia, sistemiamo le ultime cose e ben prima delle otto partiamo in direzione Elephant Havens, concordi sul fatto che difficilmente la giornata di ieri sarà superabile, ma pronti a goderci ogni momento. In poco più di mezz'ora e un pezzetto di sterrata sabbiosa siamo davanti ai cancelli, che alle nove si aprono solo per noi. Arriveranno poi anche due coppie di ricchy che si spostano in elicottero, ma noi siamo più belli Elephant Havens è un centro di recupero per elefanti orfani, che vengono portati qui da tutto il Botswana. E' stato fondato da un locale e prospera grazie alle donazioni, alle visite, alla sponsorizzazione di una coppia di Dallas, che abbiamo conosciuto, e all'Università del Texas che ha fornito le attrezzature al laboratorio in modo che possano fare le analisi in proprio senza mandarle ogni volta a Johannesburg. Qui i piccoli (ehm) vengono curati, accuditi, gli viene insegnato ad elefantare - ma non chiedetemi come fanno - e dopo cinque anni vengono liberati in un'area protetta, senza più essere chiamati per nome e senza quasi più contatti con gli esseri umani, per riabituarli in modo soft e graduale a una vita da elefanti liberi. Dopo altri cinque anni, ormai adulti, vengono rilasciati in natura. Come facciano a lasciarli andare dopo averli pastrugnati per anni è oltre la mia comprensione, ma hanno il mio sincero plauso e tutta la mia ammirazione. Veniamo accolti da una simpatica ragazza di trentadue anni - che ha una sola figlia di due, per la cronaca, e torniamo al discorso "Paese ricco" - che ci accompagna in giro per uffici, laboratori e zona pappa spiegandoci molte cose sulla dieta dei piccini, sui salvataggi, su come è gestito il centro, sul sostegno scolastico alla piccola comunità che vive qui vicino. Poi finalmente ... andiamo in gabbia! per una volta siamo noi le bestioline rinchiuse: veniamo accompagnati dentro un recinto di robusti pali di legno, e in men che non si dica arriva tutto l'asilo al gran completo. In questo momento ci sono quattordici piccini in orfanotrofio e una dozzina già in inserimento soft. Ci sono Boteti (trovato in zona Boteti River), Noname (si sono dimenticati il trattino quando hanno annotato il nuovo arrivo, non ancora battezzata, e così le è rimasto appiccicato il nome, da leggere esattamente come è scritto), Khwai, Tsala, Mela e tutti gli altri. Le loro storie spezzano il cuore, soprattutto a due che hanno l'hobby di adottare gattini da cassonetto e il cuore di burro: chi è stato trovato a vagare tutto solo, chi è stato ferito dalle jene, chi è rimasto vicino alla mamma morta per essersi rotta un legamento cercando di uscire dal fango in cui era rimasta bloccata, o uccisa da un contadino furibondo ... il centro riceve segnalazioni da tutto il Botswana, i salvataggi seguono precisi protocolli che prevedono di aspettare tre giorni monitorando il piccolo ma senza far nulla, perché gli elefanti sono animali sociali e sono abituati ad adottare in gruppo i piccoli orfani. Solo se in tre giorni nessuno si avvicina a prendersi cura dei piccoli si procede a caricarli su camion, barche, pickup a seconda delle dimensioni e di dove si trovano i cuccioli. Attualmente il più piccino ha dieci mesi, gli altri spaziano tra l'anno e i sei di vita. Ci propongono di dar da mangiare ai piccoli, ci sono quarti di mela succulenti già pronti per loro ... non ci facciamo pregare, molliamo reflex e cellulare ai ragazzi del centro che se la spassano a immortalarci e via! Quando mi ricapita di fare i grattini a un elefantino o di passargli la pappa? I più piccoli nel pomeriggio prendono il biberon, fosse per me ci passerei la giornata qui, peccato che abbiamo programmi ... mi sono innamorata! (speriamo non arrivi QUALCUNO a farmi notare che anche questi sono TROPPO giovani, ora ) Ecco qua, i due vecchi gattari senza figli se ne vanno con i lacrimoni, con il cuore a pezzi per i piccoli e insieme un gran sorriso di felicità. Lasciamo il centro verso le 10.15 e dopo un'oretta di strada sterrata ma ben praticabile (bravo Pando!) arriviamo al Kaziikini Community Camp. Si tratta di un campsite gestito dalla comunità locale, che ha avuto in concessione una parte della Moremi Game Reserve e si occupa di turismo e salvaguardia. Ci sono diverse piazzole per le tende con i relativi ablution blocks molto basic ma che tutto sommato non hanno molto da invidiare ai campeggi in USA, e un paio di tende attrezzate su palafitta con bagno privato. Noi abbiamo prenotato una di quelle perché siamo due vecchiacci comodoni ma ... sentite suonare in lontananza le prime trombette della sfiga? e ci sentite bene! Siamo in anticipo sull'orario di check in, ma siamo in Africa e ci proviamo ... alla reception non c'è nessuno, così ci inoltriamo tra le casette del personale, veniamo rispediti ad aspettare alla capanna dell'accoglienza e dopo poco arriva l'unica botswana incazzata del viaggio, e probabilmente di tutto il Paese, che per tutto il tempo che passeremo qui avrà sempre l'aria di essere felice come Heidi a Francoforte (se non conoscete neanche lei, andate a rileggervi la nota più su ), soprattutto quando presiederà con aria lugubre ai nostri pasti, visto che qui siamo in pensione completa. Heidi non trova la nostra prenotazione, io vado in macchina trionfante a prendere la copia della conferma e del pagamento che ci ha consegnato Peo e ... torno con le orecchie basse: sulla conferma le date sono sbagliate, non dal 15 al 17 ma dal 16 al 18! siamo in mezzo al nulla più nullesco e il cellulare non prende, ma se piangi abbastanza il loro fisso funziona, devi solo uscire e trovare il punto preciso sotto l'albero di acacia. Chiamiamo Peo, che chiama Naomi, che chiama la sede di Kaziikini a Maun, che al mercato mio padre comprò In estrema sintesi: ha sbagliato il Kaziikini, la mail di conferma è corretta, ma ci hanno fissato le date sbagliate. E naturalmente la nostra tenda con bagno deluxe da vecchidimexxa è occupata stanotte. Quindi? Heidi, sempre più felice, ci dice che se ci adattiamo ci preparano una tenda per stanotte, e domani potremo avere il nostro prezioso alloggio, in modo da non dovercene tornare a Maun per stanotte (eh sì, la città più vicina è a 80 km). Per scusarsi ci regaleranno un secondo game drive domattina, oltre a quello già prenotato per oggi pomeriggio. Son fortunati, hannno trovato due panda: fedeli al motto "un po' di puzza non ha mai ucciso nessuno e possiamo fare a meno del bagno" invece di far polemiche accettiamo magno cum gaudio, e ci diciamo tutti contenti che poteva andare peggio. Altro spoiler: se può andar peggio, lo farà Ci accomodiamo al bar ristorante dove mangiamo le provviste che ci siamo portati da Maun, cracker, formaggini, prosciutto in busta, e ammiriamo la fauna locale e la pozza poco lontana. Visto che la partenza per il game drive pomeridiano è prevista per le 14, chiedo a Heidi se posso avvicinarmi alla pozza, dove ho visto balzellare una scimmietta. Heidi mi dice di no e mentre mastico epiteti irriferibili al suo indirizzo ... ops, forse forse ha ragione lei. Guardate chi arriva La pozza è quasi secca, ma c'è acqua sufficiente per un bagnetto rinfrescante ... e noi ce lo godiamo! (siamo talmente vicini che non mi entra tutto nell'obiettivo!) Alle 14 arriva Kwaltu (si scriverà così?) la nostra giovanissima guida, solo ventiquattro anni, che ci accompagnerà con la nostra macchina in giro per la concessione: uno dei posti più secchi e riarsi che abbia mai visto, eppure piena di vita. E poi eccolo ... LUI. Anzi, loro, l'incontro più atteso, che non ci aspettavamo di fare qui: tre maestosi leoni, uno più bello dell'altro, almeno credo visto che il terzo, strxxxo come tutti i gatti, non muove una vibrissa e non si degna di farci vedere più che il posteriore dormiente Siamo incantati ... ora ci mancherebbe il leopardo per completare l'album dei Big Five, ma chi ci pensa? restiamo assolutamente incantanti per una buona mezz'ora, mentre le Loro Maestà non ci degnano di uno sguardo ma si concedono in pose fotogeniche, pieni di regale sussiego. (sonno io!) Dopo di loro tutto impallidisce, e pian piano, dopo tre bellissime ore su strade veramente nefaste (bravo Pando!) torniamo verso il campsite. Ci accompagnano alla nostra tendina, decisamente più lussuosa delle nostre scarsissime attese, e ci dicono che la cena sarà pronta alle 18.30 (!) Cena che sarà allietata da un bellissimo tramonto e dalla presenza di un'allegra cuochina che ci illustra i piatti con dovizia di dettagli e ci passa qualche ricetta, e di Heidi che più plumbea che mai ci strappa i piatti da sotto appena raccogliamo l'ultima forchettata. Secondo me se potesse ci manderebbe a letto senza cena per punizione Ma quando ci chiede se abbiamo trovato la tenda e le rispondiamo entusiasti che è bellissima riusciamo persino a strapparle un sorriso ... e ora siete pronti per le vere, mirabolanti sfighe? Non vi deluderemo!2 punti
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Bene dai, almeno non pagherete un costoso surgelatore [emoji23]! Inviato dal mio Pixel 7a utilizzando Tapatalk1 punto
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Prenotato! Tenda riscaldata 1 double Bed! Che parto1 punto
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https://reservations.ahlsmsworld.com/Yosemite/Plan-Your-Trip/Itinerary-Updated questa è la disponibilità di una tenda riscaldata per la tua data. A me non risulta che mandino via mail la disponibilità, almeno fino a questa estate1 punto
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Intende che possono ospitare da 2 a 5 persone. Se siete in due sarete soli Noi avevamo 3 letti in 2. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk1 punto
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Per me sì, anche perché non lontano dal Mono Lake c'è anche la città fantasma (vera, non un carrozzone turistico) di Bodie, che secondo me vale ampiamente la deviazione. Inviato dal mio Pixel 7a utilizzando Tapatalk1 punto
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Per visitare Yosemite devi considerare che il cuore del parco é la Yosemite Valley, che dista da Lee Vining più o meno quanto Torino dista da Courmayeur, non esattamente il posto ideale per dormire se vuoi andare a sciare [emoji28]. Per me la location migliore ce l'ha il Curry Village: ovviamente presuppone un po' di spirito di adattamento, ma la posizione, IMHO, è assolutamente imbattibile. Inviato dal mio Pixel 7a utilizzando Tapatalk1 punto
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Ciao! Guarda, per il resto del tuo itinerario non so aiutarti, ma per quanto riguarda le giornate allo Yellowstone ti posso linkare il diario del viaggio di 10 anni fa, quando i miei figli avevano 12 e 7 anni! Tieni presente che sono passati anni, ma il parco (salvo qualche modifica, tipo la salita sulla collina per vedere la Grand Prismatic che non si fa più perché è stata realizzata una terrazza panoramica) è sempre quello 🥰 Spero ti possa aiutare 😉1 punto
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Sia in Botswana che in Namibia parlando con la gente ci siamo resi conto di un aspetto a cui in genere il turista che con gli occhi a cuoricino vede gli elefanti attraversargli la strada non pensa: la convivenza tra animali selvatici che hanno il diritto di vivere liberi e tutelati ed esseri umani che hanno il diritto di non vedersi devastata la vita e l'attività non è facile, e l'equilibrio è molto fragile. Il Botswana ha un grosso problema di sovrappopolazione di elefanti, per esempio (effettivamente basta farsi un centinaio di chilometri SU ASFALTO per incontrarne una quantità spropositata), e i danni da loro causati sono ingenti. Stando a quanto ci raccontava una delle guide il governo ha deciso di autorizzare l'abbattimento di un certo numero di esemplari, dopo aver provato senza successo a trasferirne qualche mazzetto ai Paesi vicini, che hanno declinato. Gli ambientalisti tedeschi sono insorti e hanno preteso la revoca del provvedimento, al che il governo del Botswana ha risposto: benissimo, ve ne regaliamo tremila e li gestite voi ... sono ancora in attesa di risposta. Non è facile, e non è facile neanche decidere da che parte stare: gli elefanti piccoli sono pucciosi, ci abbiamo giocato. Gli elefanti grandi sono animali meravigliosi. L'istinto dice di salvarli tutti ... e però, se io fossi un contadino che ha investito tutta la sua vita e i suoi beni nei campi (o un allevatore che si vede la mandria decimata dai grandi felini, anche se questo l'ho sentito raccontare solo in Namibia) non sono certissima che la prenderei sportivamente dicendo va bene, sono protetti. Il governo riconosce degli indennizzi, ma non è così semplice risolvere la questione.1 punto
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Tanto, ma non rimpiango un centesimo, e non per via del TROPPO giovane James Il costo della prenotazione diretta sul sito della Helicopter Horizons è di 280 dollari a testa, ma facendolo fissare da Peo abbiamo risparmiato il 10% quindi in totale abbiamo speso 504 dollari. Penso più o meno il costo di un volo sul Grand Canyon, che ora non escludo più così categoricamente, anche se penso che questo sul Delta sia stato veramente una cosa pazzesca, unica. ... ci riteniamo dei privilegiati ad averli visti, sia pure da qualche metro di altezza e non da vicino.1 punto
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Ciao @Frafrà Mi dicono di tirarti in ballo per i viaggi con bambini/ragazzi. :-)1 punto