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VENERDI’ 23 AGOSTO Oggi ci alziamo alle 8, con i polmoni ancora perfettamente funzionanti. Lo spray anti zanzare non ci ha ucciso nel sonno, evviva! La destinazione di oggi è il parco di Etosha, una delle mete più apprezzate di tutta la Namibia. Il mio livello di entusiasmo da 1 a 10? 2. No dai, sono esagerata…facciamo 3. Il pensiero di fare 3 giorni di safari non mi entusiasma per niente, ne farei volentieri a meno, temo di annoiarmi a morte. Vabbè, speriamo di essere smentita, anche se ne dubito fortemente. Partiamo e, prima di entrare ad Etosha, ci fermiamo a metà strada per fare benzina, scorta di cibo e per andare in bagno. E' proprio qui, finchè siamo fermi al distributore, che assistiamo ad una delle scene più brutte del viaggio, una di quelle che ti fa piangere il cuore. Mentre siamo li, fermi ad aspettare il nostro turno nell’affollatissima pompa di benzina, arriva un pick up con un cassone carico di bambini. Dall’abitacolo scendono due uomini che, urlando, iniziano ad impartire quelli che probabilmente sono gli ordini. Li fanno scendere tutti e, quando una bambina prova a prendere parola, la zittiscono sia con le parole che con le mani. Esagero se vi dico che avrei voluto scendere dalla macchina e picchiare io stessa il tizio?! I bambini si sparpagliano ed iniziano ad importunare tutti i turisti, tentando di vendere cianfrusaglie che la maggior parte rifiuta. A quel punto il dubbio è: comprare qualcosa o non comprare nulla proprio per evitare questo genere di sfruttamento? Abbiamo scelto la seconda opzione, rifiutando di acquistare e quindi regalare soldi a chi tratta i bambini in quel modo. Ma come si fa? Come si fa a sfruttare e trattare così i bambini? Ecco, questa è una delle cose che proprio non mi è piaciuta dell’Africa. Con il cuore che piange ripartiamo alla volta di Etosha, sperando di fare qualche avvistamento sulla strada. “Guarda guarda Peruz, cos’è quello, un leopardo?” “Giò ma sei cieca? E’ un cane!!” Ok, forse è meglio lasciarli fare a Luca gli avvistamenti!! A Yellowstone scambiavo i sassi per orsi, in Africa scambio i cani per leopardi Il bilancio al momento è incredibile: oggi abbiamo visto una mucca, un cavallo ed un cane. Ottimo direi! Entriamo ad Etosha e ci dirigiamo subito al Dolomite Lodge, il resort da sogno all’interno del parco. No, non per alloggiarci, siamo poveri ricordate? Andiamo a pranzo visto che al market stamattina non abbiamo trovato ne pane ne affettati per i panini fai da te. Il resort è meraviglioso, da togliere il fiato. Perché non allloggiamo qui? Perché?! Vabbè, consoliamoci con un panino e una birrozza gigante al bar del lodge. Un bagnetto in piscina non lo possiamo fare, vero? Si sono fatte le 3 quindi ripartiamo alla volta di Olifantsrus, il campeggio che ci ospiterà stasera. Sulla strada passiamo qualche pozza, ma di animali nemmeno l’ombra. Dove si saranno nascosti tutti? Vabbè, li vedremo domani, adesso vogliamo raggiungere il campeggio per fare un po' di ordine nel camper, approfittarne per una doccia e guardare il tramonto dalla meravigliosa piattaforma del campeggio. Una volta a destinazione però non resistiamo alla tentazione ed andiamo subito ad affacciarci sulla pozza visibile dalla piattaforma. Deserto, non c’è nemmeno una zebra. “Peruz ma è un’elefante quello che sta arrivando da là in fondo?” “Hai le allucinazioni Giò?” “Ma no, guarda lì in fondo, quello è un elefante!!” “Incredibile Giò…una volta tanto hai visto giusto!!” Perché è sempre così gentile? L’elefante pian piano raggiunge la pozza e noi assistiamo al suo show. Siamo ipnotizzati ma è ora di andare a far qualcosa: io mi lavo nelle docce comuni, Luca come al solito in camper. Ora abbiamo solo un problema…cosa caspita mangiamo stasera? Non c'è il ristorante, e questo lo sapevamo, ma anche al bar non c’è nulla, e quando dico nulla intendo proprio nulla. Acqua, coca cola, patatine confezionate e tramezzini che sembrano del secolo scorso....Anche no. Eh vabbè, cosa abbiamo in camper? Pane tostato, nutella, marmellata e biscotti, praticamente l’occorrente per l’unico pasto della giornata che di solito facciamo in camper. Moriamo di fame o facciamo colazione alle 7 di sera? Vada per la colazione!! Ridiamo, mangiamo e per un’attimo Luca pensa di farmi usare il mio fascino per andare a scroccare un po' di carne dai ragazzi tedeschi nella piazzola accanto. Mi spiace Luca, non parlo tedesco, ormai dovrebbe esserti chiaro. A cena finita torniamo sulla piattaforma e vediamo, avvolti in una luce rossastra, i primi rinoceronti della nostra vita. Siamo al settimo cielo, poco importa se le foto con questa luce infame vengono oscene. Dopo un po' i rinoceronti se ne vanno e noi facciamo ritorno al camper, è ora di dormire. Questo Olifantsrus ci è proprio piaciuto, chi se ne importa se a cena abbiamo dovuto mangiare pane tostato e marmellata?2 punti
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che meraviglia il lodge! comunque devo dire che il tuo livello di entusiasmo è proprio uguale a quando siete negli Usa1 punto
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GIOVEDI’ 22 AGOSTO Zzzzzzzzzzzzzz. Zzzzzzzzzzzzzzz. zzzzzzzzzzzzzz. Zzzzzzzzzzzzzzz. zzzzzzzzzzzzzzzz. zzzzzzzzzzzzzzzz. Ma che cavolo…. Apro gli occhi, prendo il telefono e sto per guardare l’ora quando sento una voce che per poco non mi fa fare un’infarto. “Sono le due e mezza Giò, non serve che guardi, te lo dico io.” Cosa caspita ci fa Luca sveglio a quest’ora della notte? E che cos’è questo rumore? “Sono sveglio da mezzora, c’è una tro… che continua a ronzarmi intorno.” “Una zanzara in questo periodo? Ma non ci hanno detto tutti che non ci sono?” “E invece…senti visto che sei sveglia alzati e vai nella mia valigia a prendere lo spray per le zanzare” Mi alzo, prendo lo spray e lo cospargiamo sui sacchi a pelo e tutta l’aerea notte del camper. Luca è agitato e, quando tento di calmarlo, mi risponde che faccio presto io ad essere tranquilla visto che le zanzare non mi pungono nemmeno a casa. “Vabbè Peruz ma che ne sai? Magari il mio sangue a quelle africane piace!!” Per fortuna lo spray fa effetto, la zanzara muore e ben presto riusciamo a riprendere sonno. Verso le 7 ci svegliamo e fortunatamente non abbiamo compagnia. Sarà stato un caso isolato? Non credo, mi sa invece che il caldo anomalo ha risvegliato le zanzare e noi ovviamente non abbiamo fatto la profilassi antimalarica. Ci vestiamo, facciamo colazione ed andiamo avanti ed indietro dai servizi. Io chiudo sempre la porta dietro di me, Luca invece la lascia aperta, dicendo che così il camper arieggia. “Giò abbiamo messo lo spray stanotte, meglio far passare aria.” “Luca ma sei sicuro che lasciando la porta aperta non si riempie il camper di zanzare?” “Ma che stai dicendo, è giorno ormai, non ci sono!!” Va bene, se lo dice lui che in Africa ci è già stato…….. Chiudiamo tutto e saliamo nell’abitacolo, dove troviamo ad aspettarci altre due simpaticissime zanzare. “Peruz ma non avevi detto che di giorno non ci sono?” “Infatti è così, saranno entrate ieri sera!!” Ok…. Apro il finestrino e le mando fuori, ricevendo all’istante una serie di insulti. Non dovevo mandarle via, dovevo ammazzarle. Ma che problemi ha quest’uomo con le zanzare?! Oggi siamo diretti a Twyfelfontein, a vedere le incisioni rupestri. La strada non presenta insidie ed arriviamo tra i primi. Questo ci consente di fare il tour da soli, in compagnia della Monna Lisa. No, non ho fumato nulla, ve lo giuro!! La nostra guida si chiama proprio Monna Lisa. “Peruz io al Louvre ci sono stata, eppure la Monna Lisa non me la ricordavo così!!” “Beh Giò io non l’ho vista, per quanto mi riguarda potrebbe anche essere questa!” Ma quanto siamo scemi?! Battute a parte la Gioconda è una guida bravissima, molto gentile e disponibile e ci fa fare proprio un bel tour di tutta la zona. Zona che, ad onor del vero, non ci entusiasma in modo particolare. La ringraziamo ed andiamo a vedere le altre due attrazioni della zona, Burnt Mountain ed Organ Pipes. Non è nemmeno metà mattina ed abbiamo fatto prima del previsto, che facciamo adesso? Ci pensiamo un po’ ed abbiamo la stessa idea: è presto, perché non andare a sfruttare il wifi del meraviglioso resort qui vicino? Al Twyfelfontein lodge veniamo accolti fantasticamente dallo staff anche se non siamo ospiti. Ci raccomandano di fare tanto foto, di andarci e bere qualcosa al bar e di non farci problemi ad utilizzare il loro wifi. Li prendiamo in parola e, una volta seduti sui comodissimi divanetti del bar, ordiniamo da bere e ne approfittiamo per riconnetterci con il mondo. Potremmo restare qua tutto il giorno, altro che andare a Palmwag!! Purtroppo però non si può e ci tocca lasciare il meraviglioso resort, diretti appunto a Palmwag, il ripiego del viaggio. Volevamo alloggiare al Grootberg (in hotel) ma, nemmeno controllando tutti i giorni per mesi, abbiamo trovato posto. Vabbè, sarà bello lo stesso no…? Arriviamo, facciamo il check in, mangiamo un hamburger e ci prepariamo per l’attività del pomeriggio, un safari con sundowner. L’appuntamento è alle 15 e noi, puntuali come due orologi svizzeri, alle 14.55 siamo a bordo della Jeep. Arriva la nostra guida che ci comunica che la jeep è piena visto che saremo in 10, noi ed altre 8 persone. Uffa, proprio ora che stavo iniziando ad apprezzare la solitudine!! Si fanno le 15.10, poi le 15.20, poi le 15.25. Degli altri nemmeno l’ombra e a me inizia a venire il nervoso. Dove saranno finiti?! Alle 15.30 sentiamo urlare da lontano: “Dai movate che semo in ritardo, i xe tutti drio spetarne noialtri!!” Ma perché noi italiani dobbiamo sempre farci riconoscere?! Questi non solo sono italiani ma sono pure veneti e, appena scoperto che lo siamo anche noi, iniziano a parlarci. Ora, lo sapete che di solito siamo socievoli ma, forse per il nervoso dovuto al ritardo, avremmo voluto tanto non sapere l’italiano. Fattostà che non parliamo molto e probabilmente passiamo per degli antipatici. Eh vabbè, ce ne faremo una ragione. Che ne è stato di Peruz e Giò, i due chiacchieroni? Forse sono rimasti al Madisa Camp coi tedeschi. Il safari è molto deludente, la zona è parecchio piatta e non facciamo nessun avvistamento. E quando dico nessuno, intendo proprio nessuno. Tentiamo di consolarci chiedendo un Gin Lemon doppio ma non basta nemmeno quello a rallegrarci. Mesti mesti quindi torniamo all’hotel/campeggio, Luca si cambia lasciando le porte aperte mentre io continuo a pensare che mi par strano le zanzare spariscano di giorno. Vabbè, non voglio prender parole quindi lasciamolo fare….. La cena è a buffet, deludente pure quella. Oh, ma c’è qualcosa che va bene oggi?! No, e ne abbiamo la conferma definitiva quando rientriamo in camper. Un camper PIENO di zanzare. Sembro cattiva se in quel momento ho pensato che ben gli sta, avrebbe dovuto ascoltarmi?! Luca inizia ad imprecare, io ad ammazzare le zanzare. Evidentemente non piaccio nemmeno a quelle africane perché ronzano tutte attorno a Luca. Finchè lui va in bagno io le rincorro avanti ed indietro per il camper, ammazzandone 25. Non è un numero a caso, le ho contate!! Quando torna gli do la lieta novella, dicendogli che dovrei averle eliminate tutte ma lui non si rasserena e scosparge l’intero camper di spray antizanzare. Ci sveglieremo domani o moriremo nel sonno per asfissia?!1 punto