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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 16/10/2019 in Risposte

  1. Evviva un altro diario sulla Namibia!!! Ti seguirò con piacere
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  2. Bellissimi gli elefanti sull’Olifants! E che gran fortuna il leopardo avvistato in pieno giorno!! 👍🏻👍🏻
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  3. Beata te!! Ci farei la firma perchè fosse così anche Luca
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  4. GG3 - 20/08 Kruger National Park Stamattina la sveglia è proibitiva (4.45)!!! Alle 05.15 dobbiamo trovarci con la guida fuori dall’hotel per il nostro primo safari all’interno del Kruger National Park. Dormire poco fa male!! Dopo qualche minuto di attesa nella hall, che occupiamo facendo qualche selfie giusto per non addormentarci, ecco arrivare Stan Lee (si avete capito bene come il mitico fumettista, chissà che i genitori non fossero fanatici della Marvel ) e la sua jeep. Stan ci saluta, ci aiuta a salire e distribuisce delle coperte con cui scaldarci finché non uscirà il sole; fa veramente freddo e la super velocità con cui scorrazza tra le vie di Phalaborwa non aiuta. Dopo aver raccattato un'altra coppia (credo inglese) che effettuerà il giro con noi, alle 6 precise siamo di fronte all’ingresso del parco. Qualche piccola raccomandazione prima di entrare (non scendere dalla jeep, non stare con le braccia a penzoloni e soprattutto avvisarlo appena vediamo qualche animale) e in pochi minuti siamo ufficialmente all’interno questo fantastico parco . Siamo elettrizzati all’idea di vedere i nostri primi animali e, nonostante sia ancora buio e sia difficile vedere, aguzziamo tutti gli sguardi alla ricerca del primo animale di questo safari. Man mano che albeggia riusciamo anche a vedere meglio la vegetazione intorno a noi; è completamente diverso da come me lo immaginavo, il paesaggio è molto spoglio (è inverno brava me!) e costituito da alberi dal basso fusto e arbusti e il colore predominante è l’arancione. Rimango inoltre stupita dai percorsi; le strade sono molto ampie e ben asfaltate, sono presenti diverse indicazioni stradali che segnalano i percorsi che si possono effettuare con la distanza dai vari punti attrattivi o rest camp. Dopo neanche 10 minuti dal nostro ingresso individuiamo due elefanti che stanno facendo “colazione” a pochi metri dalla strada. Il ranger si ferma a bordo strada e inizia a raccontarci qualche curiosità sugli elefanti: in particolare che istituiscono una società matriarcale dove sono le donne ad occuparsi della maggior parte delle cose (strano…🙈). Lasciati gli elefanti, dopo pochi km ne incontriamo un altro, solo soletto . Fa strano vederlo da così vicino nel suo habitat naturale, si riesce a scorgere distintamente la sua pelle rugosetta. Dopo questo piacevole incontro ravvicinato Stan abbandona il tracciato stradale asfaltato e inizia a percorrere uno sterrato alla ricerca di una coppia di leoni che il giorno prima erano stati avvistati in quella zona (purtroppo non li vedremo). Mentre girovaghiamo per le stradine è affascinante constatare la rete di comunicazione che c’è tra le varie guide che accostando o tramite walkie talkie si scambiano informazioni sugli animali avvistati. Nelle ore successive incontreremo dei bei grupponi di Impala (apostrofati da Stan Lee “fast food”) e una coppia di giraffe. La guida ci porta anche a vedere alcune capanne, vicino alla “montagna” centrale, ora abbandonate ma che un tempo erano dimora di gente del posto i quali furono costretti ad abbandonarle quando il parco divenne “National park”. Continuiamo il percorso e facciamo qualche altro avvistamento: Il mitico Stan! Gli infreddoliti! Faraone che tentano il suicidio! Pumba!!! Il tempo passa velocemente e purtroppo è ora di tornare in hotel per la colazione (della serie dormite ovunque: durante il viaggio di ritorno io e Simo schiacciamo un pisolo ). Alle 10.15 siamo belli che seduti con le gambe sotto il tavolo per la nostra prima colazione in suolo africano. L’hotel propone colazione dolce a buffet e salata fatta su ordinazione. Mangiamo a più non posso e alle 11 lasciamo nuovamente l’hotel per tornare al Kruger ma stavolta in “self drive”. Prima però dobbiamo fare qualche commissione: comprare una sim locale, prelevare, fare benzina e prender qualcosa per il pranzo al sacco. La sera prima avevamo visto che c’era una Vodacom (la loro Vodafone) all’interno di un mini centro commerciale in zona e quindi decidiamo di dirigerci li. Puntiamo subito alla Vodacom dove un’addetta ci chiede un po' di informazioni per la registrazione della sim. Le consegniamo un vecchio telefono, “rubato” a mia mamma prima della partenza, per effettuare i test di funzionamento e una volta che la prova ha dato esito positivo ritiriamo il tutto e usciamo dal negozio. Per la cronaca il telefono si dimostrerà fin da subito inaffidabile per problemi di batteria ed estremamente lento . Dopo aver perso quasi mezz’ora per la sim e altrettanto tempo per spesa, benzina e prelievo dei contanti, finalmente alle 12.30 siamo al visitor center del Phalaborwa gate, compiliamo i dati necessari, paghiamo gli 88 euro (ad automezzo) per l’ingresso e otteniamo il pass. Presentiamo il pass alle guardie che, dopo aver controllato il nostro baule (per verificare che non avessimo alcolici con noi) e averci ribadito di tornare entro le 18 orario di chiusura del gate, ci danno il via libera per entrare nel parco. All'entrata di ogni Gate e nei vari camp all'interno del parco sono presenti queste lavagnette in cui si può indicare gli avvistamenti effettuati. Decidiamo di puntare verso Olifants camp che sorge nelle vicinanze dell’omonimo fiume dove dovrebbero vedersi molti animali che si abbeverano e che dovremmo raggiungere in circa due ore. La formazione prevedere Giovanni alla guida, Luca copilota e io e Simo in modalità avvistatrici, beh ovviamente manco a dirlo tutti gli animali verranno individuati prima da Luca e Giovanni . Il percorso si rivela molto piacevole e fortunato, individuiamo un sacco di animali tra cui un leopardo, che purtroppo vediamo solo di sfuggita, mente scappa con in bocca una preda. Si vede solo in parte ma il leopardo c'è!!! Bellezze al bagno! La dura vita della iena... Alle 14.30 arriviamo all’Olifants; il paesaggio è spettacolare, dalla terrazza panoramica si ha una vista sconfinata sul fiume sulle cui rive individuiamo elefanti, ippopotami etc.. Il camping è davvero carino lo percorriamo per sbirciare come sono le camere e i vari servizi offerti tra cui uno shop (in cui facciamo i primi acquisti) e un ristorante. La cosa più bella è proprio la terrazza dove staremmo ancora delle ore ma purtroppo ci attende il tragitto contrario e tra una cosa e l’altra si sono già fatte le 15.30. Sicuramente ripensandoci dopo non sarebbe stato male alloggiare almeno una notte all'interno del parco... 0 Torniamo quindi alla macchina e Luca si mette alla guida con l’obiettivo di arrivare al gate prima delle 18. Ovviamente anche in questo caso, dopo qualche altro avvistamento, io e Simo ci addormentiamo lasciando agli uomini l'ansia di arrivare al gate per tempo . Alle 17.30 siamo all’uscita e ci dirigiamo in hotel. Ci accordiamo per trovarci per le 19 e decidiamo di ritornare nel ristorante della sera precedente dove ordiniamo gli stessi piatti ma in dosi maggiori e stavolta chiediamo le patatine senza paprika visto che quelle della sera prima ne erano cosparse. Tra una chiacchiera e l’altra tiriamo le 21 e la stanchezza inizia a farsi sentire quindi decidiamo di rientrare in hotel. Domani mattina entreremo di nuovo al Kruger da soli e vogliamo essere al gate prima delle 6 per evitare eventuali code (che in realtà non abbiamo mai visto) per completare un importante obiettivo: vedere i leoni che oggi ci sono sfuggiti! Continua... SPESE DEL GIORNO: sim card Vodacon 415 Rand spesa supermercato 84,95 Rand benzina 648,73 Rand ingresso autonomo Kruger 1.488 Rand cena “Bushveld Terrace Hotel - Restaurant” 4 persone 897 Rand Morning Game Drive in Kruger (prenotata con l'hotel - abbiamo scoperto poi che organizzandola direttamente con il Visitor center costava quasi la metà) 3.200 Rand (800 Rand a persona)
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  5. ti seguo volentieri anche se credo proprio che non ci andrò mai! nel mio caso la colpa è di Samuele che non vuole saperne di non andare negli Usa!
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