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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 08/05/2019 in Risposte

  1. Alcuni dei cellulari più recenti supportano le eSIM. Le eSIM sono delle sim "embedded" nel cellulare, ovvero la sim fisicamente esiste nel cellulare, ma non si può togliere, si può solo riprogrammare, dire SIM virtuale quando si parla di eSIM è quindi sbagliato. In genere si associa ad una SIM fisica già presente. Quindi i cellulari sono dual SIM a tutti gli effetti, con una SIM fisica ed una SIM embedded. Fra i cellulari che la supportano ci sono tutti gli ultimi iPhone, XR, XS ed XS Max. Oltre mi pare ad un modello Samsung. Ma sicuramente quello che oggi vale per pochi cellulari, sarà probabilmente uno standard domani. Ora siccome io ho un iPhone XR mi sono messo a studiare come poter utilizzare una eSIM all'estero. E' palese che le Telco non vogliano che si usino le eSIM perché vorrebbe dire che alla velocità di un click si può passare da un operatore all'altro, per cui tendono a non offrire il servizio, a parte Vodafone, in Italia, ma solo se associato ad un altro contratto in essere. Per questo esistono delle applicazioni, io ho segnato Gigsky e My Truphone che si installano nel cellulare, e nel momento che si arriva a destinazione, ad esempio negli USA, si lanciano, si sceglie il piano dati, e si naviga con il proprio telefono tramite la eSIM con il piano dati acquistato. Per darvi una idea i costi di Truphone, in USA e CANADA sono, attualmente: 300mb 1 giorno 4 euro 1 gb 30 giorni 12 euro 3 gb 30 giorni 27 euro il bello è non dover comprare nulla, a patto di avere il cellulare che supporti le eSIM, ed il tutto funziona in tutto il mondo, basta scegliere il paese giusto. Cosa ne pensate?
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  2. Mi sembra un buon programma, non ho mai nemmeno iniziato la discesa del trail, ma ad agosto nel pomeriggio ho sempre trovato un acquazzone al Grand Canyon, tieni d'occhio il meteo. Per il tramonto, ok il Powell Point, ma troverai un sacco di gente anche lì
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  3. @LiviaGatto Il tratto desertico da Amboy fino a Fenner è purtroppo ancora chiuso per la sostituzione di diversi ponti danneggiati da un flash flood un paio di anni fa. ma comunque quello che si può percorrere di quel tratto è bellissimo. E' un tratto desertico carico di fascino (praticamente la quasi totalità delle foto che si vedono su internet sulla Route 66 sono state scattate li), di storie e di leggende. Il Roy's è secondo me uno dei posti più affascinanti della Route 66, per la sua collocazione in mezzo al nulla, per l'atmosfera sinistra che si respira (se non c'è troppa gente) e perchè si fa fatica a pensare che in quel posto, fino più o meno agli anni 60, ci lavoravano una settantina di persone ed il traffico era pazzesco. Sono stati girati tanti video musicali (Hero di Enrique Iglesias ad esempio) e spezzoni di film li al Roy's (The Hitcher è uno dei più famosi) Per me il Roy's vale l'intero tratto in California. Tornando alla strada, da Amboy sarai costretta a lasciare la Route 66 in corrispondenza della Kelbaker Rd (ti troverai comunque davanti le barriere che impediscono di proseguire) che dovrai prendere fino alla I40. Poco prima di girare per la Kelbaker, troverai 2 "leoni" di marmo piazzati in mezzo al nulla che nessuno sa come ci siano finiti e che aumentano il fascino di quel tratto. Richiamano la tradizione cinese e stati ribattezzati "the Guardian Lions of Route 66". La I40 la lascerai all'altezza di Fenner dove riprenderai il tratto desertico (in questa zona la Route 66 si chiama Goffs Rd.) e proseguirai verso Needles riprendendo ancora per brevi tratti la I40. E da li proseguirai per Topock e quindi Oatman. Oatman è molto bella e lo è anche il tratto di strada sia prima che dopo. Un tempo quella strada era chiamata "Bloody 66" per la sua pericolosità. Ci sono ancora carcasse di auto nella scarpata ed anche una piccola sorgente d'acqua un tempo usata per rabboccare i radiatori delle auto che per colpa della salita andavano in ebollizione. Parliamo di anni di pionierismo automobilistico ovviamente, oggi percorrerla è bellissimo e sicuro. E' sicuramente uno dei tratti più belli della Route 66. A Seligman cerca di incontrare Angel Delgadillo. Angel è una leggenda (anche Voyager della RAI un paio di anni fa lo intervistò) è colui senza il quale oggi la Route 66 probabilmente non esisterebbe più. Il 19 Aprile compirà 92 anni, ma ha lo spirito di un ragazzino. Parlare con lui è sempre rigenerante. ah, dimenticavo, le mappe che ho messo quì nel forum si possono usare come navigatore, magari ti possono essere d'aiuto per non perdere la Route 66.
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  4. Meglio, però cerca di passare da qui: Solo che in una giornata diventa tanta strada, ti conviene comunque spezzare a Kingman o Seligman.
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