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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 18/04/2016 in Risposte

  1. sto recuperando tutto, pure io sono un po impegnato con cernita foto e diario. una cosa non so l'hai scritta e me la sono persa ma non mi sembra , curiosità pura e semplice, quanto costa l'attrezzatura completa per un' avventura del genere ( parlo dei 2 zaini pieni e il vestiario indossato) la seconda cosa............... non avrei dormito con te in tenda manco morto...meglio fuori in pasto ai leoni hai uno sguardo poco rassicurante
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  2. Avevamo pensato proprio a questi giri...[emoji2]Bella l'idea di Newport [emoji38] io e la grande guardavamo sempre OC. Come ha scritto kurt l'idea è quella...considerate che il 4° giorno nel pomeriggio poi andremo a Las Vegas, quindi non sfrutteremo tutto il giorno.EDIT by al3cs: evitiamo di citare i messaggi interi, specie se immediatamente precedenti : appesantiscono inutilmente la lettura del post e rendono i topic meno comprensibili. Basta usare la casella Rispondi o il quote selettivo, oppure taggare l'utente interessato. Grazie della collaborazione.
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  3. Sono stata a AC proprio lo scorso agosto partendo da Philadelphia in treno e mi ha davvero deluso. Come te, eravamo curiosi e volevamo assolutamente toglierci il dubbio quindi siamo andati, ma non mi sento proprio di consigliarla. Che dire...io farei un giorno in più a Washington e poi andrei a NY direttamente da Philadelphia. Il bus è un scelta per risparmiare? Se prenoti con molto anticipo (tipo adesso...) potresti trovare buone tariffe anche per i treni che sono più veloci e meno a rischio traffico. Sul Greyhound Boston-NY feci parecchia coda sia per uscire da Boston che per entrare a Manhattan.
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  4. Peccato per la notte al grand canyon, la merita veramente
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  5. Un sacco a pelo -5-10 buono costa quelle cifre. Un sacco a pelo da Himalaya o da poli costa sui 1500! Però ci dormi dentro nudo quando fuori fa iperfreddissimo.
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  6. si anche per me ma non sapevo come riempire quei giorni in effetti mi era sfuggito che partite il 27 per las vegas, quindi è perfetto cosi
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  7. Stavo giusto per scrivere che secondo me kurt si è tenuto persino largo, per me basta una sola giornata per spiagge e zona Hollywood! [emoji16]
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  8. bene, allora potreste fare una giornata agli universal, una giornata dedicata alle spiagge (venice, santa monica e magari dato che avete tempo potreste arrivare anche a malibù) con serata poi al pier di santa monica, una giornata dedicata a beverly hills e bel air e hollywood e serata all'osservatorio griffith e poi bisogna riempire il quarto giorno, ma lascio la parola a chi conosce meglio questa città. Un'idea potrebbe essere anche fare un giro a newport (oc), soprattutto se sei fan del telefilm, io ci feci un salto dato che ero di passaggio per san diego e non mi è dispiaciuta. EDIT: dai un'occhiata anche a questo
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  9. Tanto, davvero tanto. Fai conto che tante cose le avevo già, o che le ho comprate ma le userò molto ancora. Per fare qualche conto veloce ti direi: Due zaini da 40 e 60 litri nuovi costano sui 100+ 200 € (li avevo) Sacco a pelo di quelli belli da confort -7 330 € Materassimo termico :80€ Piumino super tecnico: 180€ Giacca in goretex: 380€ Pantaloni / giacche intimi e altre cose: 500/600 € Scarponi 130€ Fai conto che andrea era poco attrezzato, su indicazioni mie e di Corrado è andato nel posto dove ci sono i migliori negozi di attrzzatura di Trekking (Arco, TN), è entrato in un negozio, ha detto:"vestitemi, e non ditemi quando spendo", e il giorno dopo ha scoperto di essere senza uno stipendio e mezzo, per il solo vestire :D Diciamo che la roba costa ma usandola molto si ammortizza. La giacca in goretex penso mi durerà almeno una decina d'anni. Anche Corrado il mio compagno di tenda dopo 2/3 giorni ha cominciato a pensarlo.Sopratutto dove ho deciso che qualsiasi tipo di igene personale era superflua :D Da lì in poi sono diventato "O Animal".
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  10. A cosa ti serve saperlo? Tanto con driveusa paghi in anticipo in €...
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  11. Fai qualche conto. Quanti NP farai? I singoli costi superano gli 80$? Se sí, conviene il pass. Ricorda che in Oregon (dove sono quasi tutti parchi statali) esiste l'Oregon State Park Pass
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  12. 12/02/2016 Arusha –auto – Londorossi Gate (2100) - Mti Mkubwa camp (2829) Apro gli occhi ancora prima che suoni la sveglia, i raggi del sole che filtrano dalla vicina finestra e che mi baciano il viso hanno fatto il loro dovere e non appena mi capacito di dove sono cerco anche di capire come sta il mio perturbato intestino che sembra rispondere bene. Appena suona il gong del telefono sveglio Corrado ed Andrea e con calma ci sistemiamo e tutti elettrizzati ci prepariamo. Scendiamo per fare colazione poco prima delle 7 presso il ristorante continentale dell'Hotel, un bell'ambiente tutto contornato di statue di legno a grandezza naturale di guerrieri masai e di animali più o meno feroci. A fare colazione a quell'ora siamo parecchie persone, evidentemente non siamo i soli prossimi a partire per qualche escursione. C'è in particolare un folto gruppo di giapponesi probabilmente pronti per un safari, che sono vestiti in maniera alquanto improbabile. Come adoro questo popolo LA colazione è internazionale e io, per non forzare la mia pancia, mangio solo un paio di piccole banane, del pane imburrato con una specie di marmellata e del the caldo. Tutto abbastanza gradevole. Sarà stramanete la colazione più leggera di tutto il viaggio. Dopo esserci rifocillati torniamo in camera, facciamo tutti un passaggio per il bagno, visto che di li e 8 giorni non ne vedremo più uno degno di chiamarsi toelette, e caricati gli zaini andiamo alla hall dell'Hotel dove facciamo check out parziale lasciando giù qualche oggetto non indispensabile per il trekking e aspettiamo qualche minuto la nostra guida che puntuale arriva alle 8.00 In partenza Si chiama Suma ed è un ragazzo della mia età, con una buon inglese parlato e che subito mi da una ottima imrpessione. Ci presenta il resto della spedizione formato da Philippe, la vice guida, il cuoco, di cui non ho mai imparato il nome e altri 5 portatori, oltre al già conosciuto Gifty che anche oggi ci farà da autista. I nostri “angeli custodi” caricano i bagagli in maniera non troppo delicata tutti i bagagli e le provviste sulla jeep e dopo pochi minuti partiamo. Sulla jeep ci sono Gifty e Corrado davanti, io e Andrea dietro, e nei restanti 4 posti ci sono sedute 8 persone! Ma non sembrano per nulla scomode. Anzi visto che si stava un po' largi dopo 5 minuti di viaggio nella periferia di Arusha facciamo una veloce sosta per caricare un altro portatore e per sistemare con uan cinghia i bagagli sul tetto che erano in rpocinto di volare via Una cosa che subito mi colpisce è il fortissimo odore di sudore sulla jeep. Dopo qualche ora anche io saprò quel “buon” odore e non ci farò più caso. Corrado con la Colazione futura Caricamenti Il gruppone Ripercorriamo a ritroso la strada del giorno per circa un ora fino a Boma La Ngombe, piccola accozzaglia di baracche dove però si trova un grande super market molto bello. Qui cuoco e guide fanno spesa di quello che manca per le future cene e pranzi, e anche noi facciamo qualche piccolo acquisto volante. Ripartiamo poi staccandoci dalla strada principale e immettendnci su una strada secondaria dapprima bella scorrevole, poi sempre più tortuosa e con fondo sterrato e pieno di buche. Qui il paesaggio attorno cambia abbastanza radicalmente, Ci sono piccoli villaggi fatti di case di terra e lamiere e molta gente in giro a piedi. E moltissime piantagioni di caffe e di carote e patate. Lungo la strada incrociamo piccoli bellissimi bambini che tornano da scuole che sono facilmente riconoscibili perchè tutti hanno una maglia con i colori della bandiera dela Tanzania e tutti ci tengono a salutarci caldamente. Non so perchè ma qui respiro un aria differente da quella di Arusha, che mi era sembrata un po' squallida a dire il vero. Qui mi pare di vedere la vera Tanzania. Lungo la strada Dopo un bel po' di strada sterrata parecchio dissestata ma mai pericolosa, raggiungiamo poco prima di pranzo Londorossi Gate, Gate di ingresso per le vie Shira e Lemosho. Qui scendiamo e i Ranger del parco controllano tutte le spedizioni pesando i bagagli di tutti i portatori e controllandone i permessi e le capacità. Ogni portatore non può portare più di 20 kg e deve essere in grado ed attrezzato per sopravvivere anche 2500 metri più in alto. Fanno quindi una pesa di tutti i bagagli e una specie di briefing con i vari portatori di ogni spedizione. Noi aspettiamo in un area laterale e dopo una ezz'oretta di attesa il nostro cuoco ci porta 3 lunch box contenenti un succo di frutta la mango un panino al burro, una coscia di pollo con delle patate e dei biscotti. Tutto più che gradevole. Mangiamo il tutto assieme ad altre persone prossime a partire con noi, molte di più di quelle che pensavo a dire il vero. Ci fanno compagnia anche qualche topolino in cerca di briciole e una miriade di farfalle che vola attorno a noi. Mai visto tante farfalle tutte assieme. Nel frattempo nuvoli scuri ci sovrastano e in lontananza sentiamo qualche tuono. Mentre ci confrontiamo nella speranza di non prendere acqua arriva Suma, che ci porta agli uffici dove compiliamo la scheda mettendo i nsotri nomi e i nostri dati, cosa che poi dovremmo fare ad ogni campo, e dopo un altro rapido controllo partiamo in auto. Londorossi Gate Pesatura La capanna "pranzo" Dobbiamo raggiungere il Lemosho gate da dove comincerà il nostro trekking. Ci addentriamo nella montagna e dopo aver attraversato su una sterrata sempre più stretta zona di piantagioni di patate, dove facciamo un acquisto volante di un sacco da 50 kg di patate, entriamo decisi nella foresta equatoriale e poco dopo arriviamo alla fine della strada e all'inizio del sentiero. Scendiamo, facciamo qualche bisognino veloce, ci sistemiamo per la partenza , azzerriamo l'altimetro, che sarà nostro compagno fedele e amico per i prossimi giorni. Facciamo qualche foto propiziatoria e con Philippe partiamo noi mentre i portatori e Suma si stanno ancora sistemando. Suma ci dice che ci troveremo al primo campo. La spedizione Philippe parla un inglese misto a spagnolo comunque più che comprensibile, e ci spiega subito che sulla montagna d'Africa la parola dordine è POLE POLE che significa piano piano in Swaili. Ci dice quindi di partire con estrema calma. Noi ci proviamo ma tra euforia, adrenalina e entusiasmo che abbiamo addosso prendiamo subito un passo un po' troppo deciso. Questa sarà l'unica giornata dove le guide ci lasceranno stare davanti a loro, probabilmente per studiarci un po'. Dalle prossime giornate saranno loro a scandire il passo. Il sentiero immerso nella foresta è chiaro e ben segnalato e parte subito con una rampa molto decisa. Camminiamo tra alberi a dir poco giganteschi in un verde quasi irreale e comunque bellissimo. Superiamo qualche altra spedizione partita decisamente più lenta di noi, e veniamo di continuo superati dai portatori di altre spedizioni che hanno un altro passo rispetto a noi. Chiaccheriamo un po' tra di noi e ogni tanto scambio qualche parola anche con Philippe per conoscerci un po'. Ci spiega che ci sono molti animali nella foresta e che probabilmente oggi e domani ne vedremo qualcuno, ma nessuno di questi è pericoloso. Ci dice che anni fa si potevano trovare anche i leoni sul Kili ma da decenni non ci sono più e che gli animali più grandi sono antilopi e bufali che però sono molto rari da vedere. Parliamo anche un po' del percorso e lui mi dice che tra tutte le vie di salita la Lemosho è la sua preferita perchè molto varia e che è felice di farla. Trekking nella foresta Tra una chiacchera e l'altra dopo due ore e mezza cominciamo a vedere qualche animale. Il primo avvistamento sono delle blue monkey sopra le nostre teste che giocano curiose. Andrea scatta qualche foto, mentre io, che ho solo la compatta con me e non ho voglia di tirare fuori la reflex dallo zaino le osservo e basta. Dopo poco incontriamo a distanza davvero ravvicinata una colonia di Black & white monkey, scimmie dal pelo lungo bianco e nero davvero molto belle ed eleganti. Dopo un po' di osservazione philippe ci dice che siamo praticamente arrivati ed in pochi passi arriviamo al Mti Mkubwa camp che significa grande albero in Swaili , primo campo che ci ospiterà per stanott. Siamo arrivati prima del tempo facendo in meno di 3 ore 700 metri di dislivello. Il campo non è altro che una grande radura nella foresta con una piccolissima baracca dove ci sono due ranger che ci fanno firmare il registro. Ci sono già delle tende montante da altre spedizioni, mentre i nostri portatori devono ancora arrivare. Philippe ci dice di aspettare da qualche parte riposandoci. Io ed andrea ne approfittiamo per fare qualche foto alle vicine scimmie e per fare un giretto per il campo mentre corrado scopre che ci sono delle latrine per i nostri bisogni. Il primo campo Wildlife Dopo una mezzora arriva Suma con i portatori e i cuochi e velocemente montano il nsotro campo composto dalle nostre 2 tende da due posti, e due tende più grandi che avranno funzione di cucina e ricovero per portatori e guide. Suma ci chiede se abbiamo materassini, io dico di si e capisco che quelli che proabilmente sarebbero stati i nostri ( la compagnia di viaggi doveva infatti fornirci materassini e tende) verranno usati dai portatori. Questo per noi non sarà assolutamente un problema visto che ne abbiamo di migliori. Poi ci dice che visto che siamo in 3, due dormiranno in una tende e nell'altra tende dormirà uno di noi ma quella tende sarà anche la cucina. Qui io non realizzo subito la cosa, ma sarà una delle cose impreviste della spedizione. Quasi tutte le altre spedizioni infatti hanno una tenda supplettiva con sedia e tavoli dove mangiare mentre noi mangeremo tutti in giorni in tenda in 3 piegati su noi stessi. Una situazione non agevole. Se mai rifarò l'esperienza sicuramente cercherò di mangiare in maniera comoda. Per questa prima notte decidiamo che io dormirò da solo mentre Andrea e Corrado saranno nell'altra tenda. In attesa Agostino detto "Igor" con la nostra tenda Mi sistemo nella mia casetta, cercando, invano, di mantenere l'ordine. La temperatura è buona ma Suma ci dice che non appena scenderà il sole si abbasserà di parecchio. Nel frattempo uno dei portatori, Agostino, ci porta the e dei pop corn e ci dice che di li e poco ci servirà la cena. Mangiamo i pop corno ed esploro un po' i dintorni, arrivando fino ad un piccolo fiume dove tutti i portatori vanno a prendere l'acqua da bere e per cucinare. Torno indietro e Suma ci fa un check inn delle condizioni fisiche tramite un piccolo ageggio tecnologico che ci attacca al dito e che da i valori di pressione del sangue, battiti e percentuale di ossigeno. Siamo tutti ok e stiamo bene e Suma ci dice che è estremamente importante che comunichiamo immediatamente eventuali nostri malesseri. Ci vede comunque in forma e dice che pensa non ci saranno problemi. Arriva la cena, composta da una enorme ciotola di zuppa di cavolo, veramente molto buona, poi dello spezzatino di manzo con verdure bollite e delle patate lesse, e delle banane con dei biscotti. Tutto veramente molto buono e gustoso, ma soprattutto tutto molto troppo. LE quantita sono davvero enormi e nonostante la fame ci sia facciamo fatica a finire tutto. Sarà una costante sulla montagne e mai l'avremmo pensato. Proviamo poi la scomodità del mangiare a cena in una piccola tenda. I movimenti sono davvero difficoltosi e il rischio di rovesciare qualcosa è costante. Poi il doversi spostare da una tende all'altra mettendo e toglieno scarponi sarà davvero scomdo. Solo Corrado con la sua brillante idea di portare le crocs andrà un po' meglio in queste cose. Tutto sommato però la prima cena in tenda la prendiamo bene. E ceniamo con un bello spirito. Gli altri, su indicazioni di Suma prendono il Diamox mentre io non posso e rimedio cercando di bere tanto tanto. Orinare infatti aiuta ad acclimatarsi e io la farò tantissime volte. Spazi ristretti Dopo cena il buoi arriva verso le 18.30 in maniera velocissima. Prima di andare a dormire io vado a fare un salto alla latrina e nel frattempo ho la fortuna di assistere ad un magnifico cielo stellato. Le rumorose nuvole che c'erano al pomeriggio se ne sono andate senza lambirci e hanno lasciato spazio ad un cielo pulitissimo e meraviglioso. Facciamo amicizia con una signora scozzese con cui scambiamo un po' di impressioni e poi andiamo a letto. Io scrivo il diario con le impressioni della giornata, e dopo un altra pisciatina, mi chiudo nel sacco a pelo e provo a dormire. Tengo vicino a me orologio qualche vestito e una bottiglietta che sarà il mio water da tenda. Ogni notte dovrò far pipi almeo una volta se non di più. Uscire fuori dovendosi vestire ed attrezzare è veramente scomodo e così scoprirò il farla nella bottiglietta e sarà quasi amore a prima vista Sento Corrado ed Andrea russare dopo pochi secondi mentre io ci metto un po' di più ma quando parto dormo veramente bene. La prima giornata è andata ed è passata davvero bene. Oggi però abbiamo scherzato. Domani si fa sul serio con una lunga giornata di trasferimento, e le prime viste sulla cima. Non vedo l'ora.
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