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SudAfrica & Swaziland 2-17 agosto 2013


yalen86

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  • 3 settimane dopo...

Oggi ho deciso di fare la maratona per finire il diario.

16 Agosto: Cape Town – Cape Point – Cape of Good Hope – Simon's Town – Cape Town.

Oggi è la giornata da dedicare alla penisola del Capo, unica giornata a disposizione prima del rientro. La penisola del Capo è una zona perennemente battuta da venti forti (anche fino a 150 km/h ), un luogo aspro e selvaggio, spesso teatro di naufragi.

Facciamo una robusta colazione nella sala apposita a base di uova, toast, marmellate e alle 9 la truppa è pronta sui minibus. Impostiamo come prima destinazione Hout Bay per fare subito la strada panoramica a picco sul mare, la Chapman's Peak Drive, almeno adesso che il tempo sembra reggere.

Paghiamo il pedaggio e ci inerpichiamo in questa strada panoramica a picco sul mare, fantastica, strabiliante, dove ci fermiamo molte volte per fare foto.

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Arrivati al promontorio del capo, paghiamo la fee per entrare nel Parco Nazionale e decidiamo prima di vedere Cape Point con il suo omonimo faro.

A Cape Point tira un vento pazzesco, è pieno di rangers armati con la fionda: infatti qui è pieno di babbuini che sono attirati dal cibo e possono aggredire i turisti.

Qui a Cape Point compriamo subito dei cappellini di lana per proteggere la testa dal vento (io arriverò alla sera con un forte mal di testa) e dei souvenir da portare a casa.

Prendiamo subito la funicolare per il faro da dove si ha una bellissima vista sul mare e sulle coste; alcuni del gruppo decidono di fare il trekking per arrivare alle scogliere ma io rinuncio dopo poco in quanto il forte vento mi dà fastidio.

Ritorno quindi a “terra” con due ragazze per uno spuntino: il ristorante è pienissimo e il fast food fa solo tramezzini e pizzette, decidiamo quindi per due pizzette da mangiare all'aperto ma tempo di mettere piede fuori dalla porta che ci ritroviamo un babbuino che ringhia e il ranger che gli urla prendendolo a fiondate. : Eeek :

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Il ranger poi ci spiega che è meglio mangiare all'interno del ristorante in quanto questi babbuini sono molto subdoli e aggressivi.

Nell'attesa degli altri che ritornano dal trekking ci mettiamo in macchina per ripararci: una ragazza va nell'altra macchina per fumare inconscia dell'incubo che sta per arrivare.

Apre il vetro a metà finestrino, accende la sigaretta, si volta verso di noi per sorriderci, noi spalanchiamo gli occhi e le facciamo subito cenno di guardare alle sue spalle: un babbuino si era praticamente affacciato con la testa a pochi cm dalla ragazza pensando di rubarle il cibo; la ragazza spaventatissima urla, indietreggia e passa al lato guida per scappare dallo sportello, nel frattempo il babbuino con il cucciolo aggrappato al seno entra nella macchina, scagazzando allegramente e rovistando in cerca di cibo. :lol:

Noi corriamo subito a chiamare i rangers che aprono gli sportelli, fanno rumore con un bastone per scacciare l'intruso tirargli una sonora fiondata.

Dopo l'episodio adrenalinico, gli altri del gruppo decidono di raggiungere il Capo di Buona Speranza seguendo il trail lungo la scogliera, noi invece decidiamo di anticiparli con le macchine.

Il Capo di Buona Speranza è relativamente vicino a Cape Point. I due capi sono separati da un bivio a coda di pesce.

Appena arrivati non riusciamo ad aprire gli sportelli da quanto vento c'è, quindi devo capire come parcheggiare l'auto secondo l'orientamento del vento stesso.

Rispetto a Cape Point qui c'è soltanto un muretto con un cartello che ne certifica le coordinate e il nome, sia in inglese che afrikaans.

Pur di fare una foto dovrò fare guerra con i jappocinesi che ci stanno ore con le loro pose originalissime (la classica V..mica V per Vendetta). :twisted:

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Poco dopo rientra dal trekking anche il resto del gruppo e facciamo ritorno a Cape Town prendendo la costa orientale.

Facciamo una sosta a Simon's Town, colonia di pinguini, ma il tempo volge al peggio e quindi decidiamo di fare merenda al bar del parcheggio.

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Spiaggia di Simon's Town

Rientrando a Cape Town ci becchiamo il traffico del venerdì sera che ci fa arrivare in albergo non prima delle 19.

Una sistemata e decidiamo di andare a cena al ristorante consigliatoci dalla signora milanese di ieri sera: The Duchess of Wisbeach, un locale molto particolare, quasi fosse un salotto culturale, tante librerie e tavoli con sedie di diverso stile, cibo ottimo anche se forse un po' troppo raffinato.

http://www.duchessofwisbeach.co.za/

Dopo la cena alcuni decidono di passare la serata in discoteca, io invece, da non amante della musica a palla, me ne ritorno in albergo a fare la valigia.

Il giorno seguente sarà l'ultimo in Sudafrica: l'aereo per Johannesburg è previsto alle 15, quindi tecnicamente avremo una mattinata di visite, cosa che non sarà rispettata in quanto tutti si sveglieranno ad orari diversi.

Buonanotte Cape Town!

Km percorsi 150 km

km totali: 3320 km

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17 Agosto: Cape Town – Johannesburg – Volo verso IlCairo.

Io mi sveglio alle 8 e vedendo che gli altri non si erano ancora svegliati, dopo la solita robusta colazione decido di andare al Waterfront insieme al coordinatore.

Il tempo è un po' incerto e la Table Mountain resta sempre avvolta dalle nuvole, che peccato, ci tenevo a salire per vedere il panorama da lassù.

Al Waterfront i negozi stanno aprendo, io e il coordinatore ci separiamo dandoci appuntamento a 3 ore dopo. Io avendo già chiuso la valigia, decido a malincuore di non fare ulteriori acquisti ma era anche il periodo pre-saldi: alcuni negozi, tipo quello di articoli sportivi, cominciavano a fare sconti.

Decido di spendere gli ultimi rand in un cheesecake al limone e in un caffè con vista sul Waterfront.

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Foto che la dice lunga sulle condizioni del tempo.

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Alle 12 rientriamo in albergo dove troviamo il resto del gruppo, sonnacchiosi, pronti per il trasferimento all'aeroporto.

Proprio mentre corriamo verso l'aeroporto, ecco la “stronza” (la Table Mountain) che si spoglia della sua tovaglia di nuvole come per prenderci in giro.

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La riconsegna della macchina non è priva di problemi: non capiamo perché pretendono dei soldi in più e ci contestano un graffio che non era stato dichiarato al ritiro a Port Elizabeth, ma non sarebbe un gran danno in quanto la franchigia assicurativa è azzerata.

Alla fine capiremo che i soldi in più sono dovuti alla riconsegna dell'auto oltre l'orario previsto (che erano le 10,30), quindi ci hanno conteggiato un giorno in più.

Il primo volo, con nostro sgomento è considerato un volo interno: a Johannesburg dovremo ritirare i bagagli e rifare il check in, un incubo per me.

L'aereo della South African Airways è molto grande (un A340) in livrea della Star Alliance, ci stupiamo come possano usare un aereo così grosso per un volo di 2-3 ore.

Il volo per Johannesburg scorre velocemente fra snack e dormite.

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Quando ho visto questo, ammetto di esserci rimasto sorpreso.

Atterrati a Johannesburg ritiriamo i bagagli e corriamo ai banchi check in della Egyptair: c'è un gran casino e le hostess hanno la brillante idea di pesare anche i bagagli a mano. Ci mettiamo in fila, kilometrica e subito le hostess ci rimbalzano a una fila dove incellophanare i bagagli, obbligatorio così dicono.

Ci rimettiamo di nuovo in fila, che nel frattempo si è ancora allungata e quando è il mio turno, gocce di sudore freddo che cadono dalla fronte quando vedo i numerini della bilancia alzarsi e stabilizzarsi su un bel 26 kg (ben 3 kg in eccesso). La hostess prima borbotta e poi dice cose che io non comprendo, chiedo aiuto al coordinatore che non comprende nemmeno lui, alla fine capiamo che il nostro biglietto prevede due bagagli da 23 kg e che quindi non poteva accettare la mia valigia, a meno che non avessi acquistato un secondo bagaglio per dividere il peso. Fossi matto! Con tutte le valigie che ho a casa, mia madre mi scapa! Le rispondo che preferisco pagare la tassa e allora mi rimbalza al primo banco dove trovo una ragazza che con fare losco mi imbarca la valigia e mi fa l'occhiolino. Ok l'ho scampata pure stavolta e il bagaglio a mano non me l'hanno pesato: mangiapolloalcurry aritiéééé!!

Anche il volo di rientro per IlCairo è traumatico, mi tocca il posto davanti alle toilettes, senza possibilità di reclinare il sedile ed ogni tanto arriva qualche zanfata di odore biologico.

Non dormirò praticamente mai, sempre a guardare la mappa: dai dai arriva!!

18 Agosto: Il Cairo – Roma Fiumicino – Firenze SMN – Casa!!

Atterriamo a Il Cairo alle 6 del mattino, aeroporto blindatissimo per via dei tafferugli in centro.

Nell'aeroporto troviamo molta gente bloccata con i cartellini appesi al collo in attesa di un volo, gente che dorme scalza per terra, che prega verso la Mecca, un vero casino.

Faccio colazione pagando con la carta di credito con un cinnamon roll ed è tempo dei saluti con il gruppo milanese. Ci abbracciamo, ci commuoviamo, è dura lasciare delle persone stupende e simpatiche dopo aver vissuto 17 giorni tutti insieme in modo affiatato.

E' ora di imbarcarci, sia il volo per Roma che quello per Milano partono alla stessa ora.

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Dovrebbe essere comprensibile.. comincia l'imbarco.

Di nuovo la odiata preghiera del viaggiatore: capisco le culture altrui ma non sopporto quando la impongano agli altri.

Arrivati a Roma, è di nuovo tempo per i saluti fra le gocce di sudore: un vero trauma passare dai 12 gradi di Cape Town ai 40 di Roma!

Faccio il biglietto per l'Italo per Firenze e stavolta mi tocca la economy class, accanto a una ragazza che mi guarda inorridita, io tutto sudato e con un vago odore di vissuto mi sento obbligato a fare una sosta al bagno del treno dove mi rinfresco con delle salviette.

Arrivato a Firenze, saluto una ragazza fiorentina e faccio il biglietto per il regionale per casa: attraverso il ponte sull'Arno e istintivamente mi viene da cercare gli ippopotami. Resomi conto che non sono più in terra sudafricana, con un misto di amarezza e contentezza mi preparo ad affrontare gli abbracci e le domande dei miei genitori.

Questo viaggio è stato oltre le mie aspettative. Dopo un inizio dell'anno molto triste: il nonno che ci ha lasciati e i problemi di salute (si spera risolti) di mio padre mi avevano obbligato a staccare la spina con un viaggio. Mi ritengo fortunato ad aver avuto un gruppo fantastico: con alcuni mi sento ancora, ci siamo rivisti a cena, abbiamo programmato le vacanze di capodanno (che io purtroppo ho dovuto declinare per motivi economici) e intavolato un discorso sul prossimo viaggio.

Purtroppo ognuno ha un'idea diversa: chi ritornare in un posto freddo, chi invece andare in un posto dove fare mare, chi andare in USA (chi non ci era stato) ecc ecc.

Io ho tantissime idee per la testa: dal Giappone al Perù, dalla Nuova Zelanda all'Indonesia, Vietnam, Cambogia, Birmania, Marocco ecc ecc. Non nego di voler ritornare nell'Africa australe per fare il Mozambico, di cui me ne hanno parlato benissimo, o la Namibia.

Per il momento la scimmia sta combattendo fra Nuova Zelanda e Giappone: due climi diversi, in uno freddo, forse nemmeno ideale ad agosto, con rischio di neve, caldo umido e talvolta asfissiante nell'altro, magari da visitare in primavera con i ciliegi in fiore.

L'Australia purtroppo è e sarà il mio viaggio di laurea, deve essere un viaggio fatto bene, al di fuori di Avventure, magari da solo.

Come già detto: del futuro non si ha certezza, programmare, sognare non fa mai male, anzi rinfranca lo spirito.

Alla prossima.

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Beh domanda un po' difficile..

Dipende molto da cosa ti aspetteresti dal Sudafrica.. che giro vorresti fare. : Wink :

Se pensi di fare solo la Costa.. allora forse è meglio spostare le visite nei mesi più caldi (da novembre a marzo) con il problema di non trovare balene.

Il Kruger è il primo parco del Sudafrica.. un po' come lo Yellowstone per gli USA. Secondo me merita e bastano tre giorni : Wink :

Certo il Kruger è per il Safari.. per altro non saprei.

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  • 1 mese dopo...

No, non abbiamo avuto il tempo materiale.. inoltre è sopra Port Elizabeth quando noi dovevano andare subito verso Ovest.

Altrimenti ne avrei parlato : Wink :

Comunque mi hanno detto che è pieno di elefanti.. e se non fai nessun altro parco come il Kruger o l'Umfolozi.. è una bella idea.

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Yalen, ho letto con molto interesse il tuo diario perché io ho sfiorato il Sudafrica con una visita al Kruger dal Mozambico... Devo dire che sembra un mondo a parte rispetto a quello che ho visto io e il tuo diario mi ha confermato l'impressione che ho avuto quando, andando verso il Kruger, la strada supera il confine fra Mozambico e Sudafrica. Si vede un mondo che cambia: all'improvviso ti trovi prati verdi e filari d'alberi ben tenuti, mentre in Moz è tutto molto più lasciato a se stesso... Mi sarebbe piaciuto anche a me visitare lo Swaziland che è lì a due passi, ma abbiamo dovuto fare una scelta e visto che siamo andati là per il Moz abbiamo preferito vedere quanto più possibile di quel Paese. Ti confermo che è molto tranquillo: noi eravamo in 2 e abbiamo girato la capitale a piedi da soli senza alcun tipo di problemi... Una sera siamo usciti con amici e siamo andati in una specie di distretto a luci rosse pieno di locali e anche lì nulla da segnalare...Mi stupisce che in Sudafrica siano così aggressivi! In questo momento le cose potrebbero essere cambiate però, perché non tira una bella aria, ma più altro basta evitare il magnifico nord. Se ti interessa ho scritto dei post sul mio blog :)

Comunque complimenti per il diario e per le foto magnifiche! Noi alle persone non ne abbiamo fatte, se non in rarissime occasioni, un po' per rispetto, un po' perché abbiamo sempre tenuto un profilo basso, con compattina che tenevamo in borsa nei mercatini...così c'era stato consigliato e così abbiamo fatto!

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Vorrei sfatare il mito che racconta che il Sudafrica sia pericoloso... anzi per me è stato al livello di una qualunque città europea.

Nelle città si vede di più il divario fra bianche e neri.. e fra neri e neri (della serie che ci sono anche quelli che girano in Suv Mercedes e quelli che vivono nelle township).. c'è da dire che forse rispetto ad anni fa è molto più sicuro ma valgono sempre le solite accortezze.

Anzi il nord mi è sembrato relativamente più sicuro rispetto al sud, a parte Johannesburg e Pretoria che non ho visitato.

Il Mozambico lo conosco solo per quel che ho letto..

sull'aereo con noi c'erano due gruppi, uno che andava in Namibia e uno che faceva Sudafrica - Mozambico; quest'ultimo partiva da Johannesburg, visitava lo Mpumalanga, il Kruger e poi entrava in Mozambico fino alle isole Qirimbas.

Me ne hanno parlato molto bene, tranquillo come Paese (sarà l'influenza portoghese?) ma molto spartano a livello di infrastrutture.. quindi è un viaggio più avventuroso in quel senso :)

Grazie per il blog, me lo spulcio!

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Il Mozambico lo conosco solo per quel che ho letto..

sull'aereo con noi c'erano due gruppi, uno che andava in Namibia e uno che faceva Sudafrica - Mozambico; quest'ultimo partiva da Johannesburg, visitava lo Mpumalanga, il Kruger e poi entrava in Mozambico fino alle isole Qirimbas.

Me ne hanno parlato molto bene, tranquillo come Paese (sarà l'influenza portoghese?) ma molto spartano a livello di infrastrutture.. quindi è un viaggio più avventuroso in quel senso :)

Grazie per il blog, me lo spulcio!

caspita la Quirimbas! Sono belle a nord e non ci siamo arrivati :(

Non so perché sia fortunamente così tranquillo (in generale: purtroppo la storia dei rapimenti a scopo di estorsione è cosa vera e recente :(. Quand'ero là mi hanno raccontato un episodio agghiacciante avvenuto nelle scuole dei bambini benestanti che magari in altra sede ti racconterò!), la mia impressione era che si dessero tutti un gran da fare, non ho visto nessuno con le mani in mano, e che in qualche modo cerchino di lasciarsi il passato alle spalle. Se decidi di andare, scrivimi! Magari ti metto in contatto con i miei amici che potrebbero sicuramente guidarti alla scoperta di Maputo :). Però prima di andare assicurati delle condizioni a nord dove adesso marca male. Se fai Maputo e arcipelaghi, vai tranquillo.

Dunque io voto: Mozambico, of course (mi sarebbe piaciuto tanto anche visitare il lago di Niassa, al confine col Malawi che deve essere altrettanto bello..adesso giuro la smetto!) e poi Vietnam, Cambogia e Laos. C'è stata una mia amica, ha speso pochissimo e si è divertita tantissimo!

Ti ho inquinato il post... Se passi dal blog fammi sapere che ne pensi!

ah! W i pinguini!!!!!! ;)

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