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Anch'io ti consiglio di fare quanto scritto da Cibalgina, ma preparati ad una bella tappa intensa. Ti conviene partire prestino da Sundance se vuoi essere a Cody ad un orario decente.
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Secondo me 3gg pieni all'Olympic sono davvero tanti, in ogni caso ti consiglio (il terzo giorno) di arrivare fino ad Astoria. Io in giornata senza correre troppo sono arrivato da Forks ad Astoria visitando 4 spiagge e la Hoh Rain Forest, con sosta ad Aberdeen. Un'idea... 1) Port Angeles - Hurricane Ridge - Port Angeles 2) Port Angeles - Cape Flattery - Forks 3) Forks - Astoria
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da Real America a Seattle ...o su di lì per il mio 3°uotr
nabo ha risposto a alberto tao nella discussione Itinerari West
La strada (obbligatoria) è questa fino a Sheridan è tutta autostrada, abbastanza noiosa ma scorrevole. Poi cominci a salire e attraversi la Bighorn National Forest. Se hai tempo e il meteo è favorevole, potresti pensare ad un'escursione a Medicine Wheel (a me non ha entusiasmato particolarmente). Ci vogliono un paio d'ore. Poi scendi e prima di arrivare a Lovell imbocchi la strada che ti porta al Bighorn Canyon. Ci sono 3 o 4 viewpoint da vedere. Se non fai Medicine Wheel potresti anche pensare di andare un pelo più avanti, tipo Red Lodge. -
Si, infatti. Intendevo dire che anche partendo da Cheyenne la tappa è comunque lunga. Io cmq, facendo gli scongiuri, non metterei la prima notte a Cheyenne... se hai problemi con i bagagli che fai? Piuttosto spezzerei appunto in due come hai suggerito tu. ITA - DEN DEN - Nebraska (tra Scottsbluff e Chadron) Nebraska - Interior etc etc
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Beh.. Cheyenne - Badlands è un'ora e mezza in meno... cmq un tappone. Al massimo puoi spezzare la tappa a Scottsbluff, ma stai attraversando una zona che non offre moltissime cose da vedere...
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La tappa Denver - Cheyenne a mio avviso non ha senso a meno che tu non voglia visitare Denver (e secondo me non ne vale la pena). Tra l'altro se il giorno 1 arrivi prestino puoi già pensare ad una visita pomeridiana. Fare Denver - Interior (badlands) è un po' lunghina, ma con un piccolo sforzo la si fa... oppure è meglio fare Denver - Hot Springs. PS: in questo modo hai recuperato un altro giorno per Las Vegas.
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Ciao giulia, credo che una guida possa far lievitare molto il prezzo, soprattutto se non si è in un gruppo numeroso. A dire la verità io non ti saprei dire quanto ha inciso, tuttavia bisogna considerare che a parte le prime due notti, la nostra guida ha dormito in alloggi uguali ai nostri. Gli imprevisti che di sicuro possono accadere sono legati a mio avviso per lo più all'auto e in particolare alle gomme. Noi abbiamo forato 4 volte e avevamo con noi sempre 2 ruote di scorta. Il problema è che non ci sono molti gommisti in giro per la Namibia e anche se ci sono non è detto che abbiano la gomma che fa per te Questo è da tenere in grande considerazione... stesso discorso per la benzina. Se non ci si avventura a piedi in determinati luoghi e a determinate ore del giorno, gli animali sono l'ultimo dei pericoli che si possono incontrare. Tendenzialmente evitano l'uomo (elefanti e credo rinoceronti a parte) e si tengono a distanza, però anche qui, come per gli orsi, valgono sempre gli stessi discorsi. L'animale più pericoloso per l'uomo in Africa è l'ippopotamo, ma in Namibia non ce ne sono o forse solo nella zona del Caprivi. Non sono necessari vaccini di alcun tipo. Le persone mi sono sembrate generalmente tranquille... tuttavia le baraccopoli ci sono anche in Namibia, nella zona periferica di Windhoek, in particolare ci è stato sconsigliato di avventurarci nella zona di Katatura. Sebbene l'inglese sia la lingua ufficiale, tra di loro, dialetti regionali a parte, li ho sempre sentiti parlare in afrikaans. L'inglese spesso non viene parlato molto bene e in alcuni casi non viene proprio parlato e nemmeno l'afrikaans. Questo nella regione Ovambo che noi abbiamo visitato di passaggio, ma che solitamente non rientra tra i più gettonati itinerari. Per concludere, ora come ora, se dovessi fare un viaggio in Namibia mi organizzerei da solo, magari con l'aiuto di Leonardo (la guida che ci ha accompagnato) nella prenotazione dei posti e il noleggio dell'auto. Viaggiare in Namibia è semplicissimo, ci sono davvero pochissime strade.
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... continua Ero rimasto all'Etosha, il più grande parco nazionale della Namibia. La nostra prima notte la passiamo all'Okaukuejo. Di questa sistemazione, e di quella della notte successiva, ho un vago ricordo. Di sicuro le stanze erano molto essenziali. La cena a buffet (abbastanza diffusa anche in altri lodge) è stata ottima, in particolare ricordo con piacere il kudu e l'orice. Dopo cena ci siamo trasferiti alla pozza dove un elefante campeggiava bloccando l'accesso a tutti gli altri animali. La legge del più forte si vede anche da questo... quando arrivano gli elefanti tendenzialmente tutti gli altri animali abbandonano la pozza. Altre volte bevono tranquillamente insieme (per esempio spesso si vedono zebre e giraffe insieme). Quella sera non saremo molto fortunati perché in pochi verranno a bere. Nel parco ci sono tantissime pozze, molte delle quali sono artificiali. Durante la stagione secca (e agosto è in questa stagione) non c'è moltissima acqua, quindi c'è una grandissima concentrazione di animali nelle pozze e i percorsi all'interno del parco hanno varie deviazioni proprio per arrivare ad una specifica pozza. 9 Agosto In questo parco, proprio grazie alle pozze, non è strettamente necessario partire presto la mattina per vedere gli animali, perché si possono vedere a qualsiasi ora. E ne vediamo davvero tantissimi, kudu, springbook, impala, orici (il simbolo della Namibia), zebre, giraffe, elefanti, sciacalli, faraone, struzzi e uccelli di tutti i tipi. Purtroppo i grandi felini si fanno attendere. Ad un certo punto raggiungiamo il pan. La distesa bianca è immensa! In un punto ci si addentra per circa mezzo km con l'auto e lì è anche possibile scendere. Poco dopo notiamo un grandissimo assembramento di macchine in uno spiazzo ai limiti del pan. Poco distanti ci sono diversi leoni, seminascosti nella vegetazione. Con il canocchiale sembrano vicinissimi. Rimaniamo una buona mezz'ora ad osservare, ma com'era prevedibile tutto rimane immobile. Proseguiamo quindi il nostro percorso all'interno del parco fino a raggiungere Halali. La pozza di questo lodge è spettacolare. Gli animali si possono osservare da una roccia posta esattamente 3 / 4 metri sopra al livello dell'acqua. Appena arriviamo ci sono una decina di leoni e qualche rinoceronte. C'è moltissima gente e sono tutti con il fiato sospeso. Rimaniamo qui per quasi 3 ore. Abbiamo osservato un rinoceronte che è rimasto praticamente immobile per più di un'ora per poi finalmente decidersi e bere. Essendoci i leoni nelle vicinanze non si è visto nessun tipo di antilope o zebra o giraffa. Un elefante solitario è arrivato dal bush e senza curarsi di nulla ha allontanato un leone di un paio di metri e ha bevuto i suoi 80 litri d'acqua indisturbato. Abbiamo visto arrivare persino una iena, che in tutta tranquillità si è avvicinata al bordo, ha bevuto e se ne è andata. Alla fine sono arrivati altri due rinoceronti. Uno di questi dopo aver bevuto probabilmente ha deciso che ne aveva abbastanza dei leoni e così senza caricarli si è semplicemente diretto verso di loro mettendoli in fuga. L'osservazione di una pozza d'acqua fa capire quanto vitale sia per gli animali questo elemento: per bere rischiano la vita. Anche il tempo sembra non passare mai, nella savana tutto scorre molto lentamente e gli animali corrono solo per necessità. 10 Agosto Oggi usciremo dal parco. Lo abbiamo attraversato da ovest verso est e abbiamo pranzato per l'ultima volta all'interno del parco al ristorante del Namutoni Lodge, sicuramente il più caratteristico. Ma prima di arrivare, quando comunque soddisfatti avevamo perso ogni speranza di vedere qualche felino, giusto un paio di km prima del lodge notiamo nei pressi di una pozza, una moltitudine di zebre e impala che scappano a tutta velocità. Leonardo con una vista più acuta di un aquila riesce ad individuare un leopardo che si trova a 5 metri dalla nostra vettura. E' nascosto sotto un albero e impieghiamo qualche secondo a vederlo. Non avevo mai visto un leopardo così da vicino. Siamo ancora a bocca aperta e d'improvviso il leopardo si alza e passa di fianco al nostro furgoncino per poi proseguire il suo cammino davanti a noi. Siamo stati davvero fortunati e ci godiamo ogni singolo istante. Purtroppo ho documentato l'incontro solo con la videocamera. Questi invece sono altri scatti di giornata. purtroppo non ho nessuna foto di una giraffa che beve... questi animali quando bevono sono davvero ridicoli L'edificio principale a Namutoni è ricavato da un vecchio forte tedesco ed è bellissimo. Un fortino bianchissimo che all'interno ospita un ristorante e diversi negozi. Pranziamo nel cortile insieme ad una moltitudine di manguste in cerca di cibo. Nel primo pomeriggio lasciamo il parco che ci ha regalato dei giorni molto intensi. Da questo momento, per un bel po' di giorni non vedremo più molti animali... o meglio... il viaggio sarà impostato su altre tipologie di visita. Prima di arrivare ad Oshakati (il capoluogo dell'Ovamboland) facciamo una deviazione fino a Olukonda. Qui visitiamo il Nakambale Museum. Nakambale è il soprannome che i locali hanno dato a Martti Rautanen, un missionario finlandese che si è ben integrato in questa zona e ha aiutato molto la gente del posto che si è affezionata chiamandolo per l'appunto "uomo dal grande cuore". Leonardo che per la prima volta in vita sua visitava questa zona della Namibia, colpito da questo nomignolo decide di affibbiarlo a mio papà. Per tutto il resto del viaggio mio padre si chiamerà Nakambale Arriviamo ad Oshakati. Il paese è abbastanza grande per lo standard Namibiano. Alloggiamo in un hotel davanti al tribunale. L'edificio è molto bello, così come il bar annesso, tuttavia il primo impatto con questo posto è stato decisamente sgradevole a causa dell'odore di concime dato all'erba il giorno stesso. 11 Agosto Partiamo con molta calma: non abbiamo per niente fretta, ci aspettano solo 150km per raggiungere Ruacana. Lungo questi 150km attraversiamo una delle zone più popolate della Namibia e costellata di numerose pozze d'acqua. Nel 2009 la stagione delle piogge è stata veramente abbondante e le riserve d'acqua sono fortunatamente consistenti. Raggiungiamo Ruacana: il paese, se così si può chiamare, è davvero sperduto in mezzo alla savana. A pochi chilometri c'è una centrale idroelettrica sotterenea che visiteremo l'indomani. Nel frattempo raggiungiamo le stupende Ruacana Falls... mah... avevamo detto cascate. Non ho alcuna foto che documenta il nostro stupore nel vedere questo paesaggio: in realtà... in altre stagioni questo posto diventa così: Come avrete capito la stagione delle piogge è finita da un pezzo Ma la meta principale di giornata è la visita di un villaggio himba. Questa etnia molto famosa, vive per lo più al nord della Namibia. Sono davvero una percentuale molto bassa della popolazione namibiana e in molti ritengono che tra una decina d'anni al massimo non esisterà più... o almeno non esisterà più per come la conosciamo oggi. Vivono in piccole capanne fatte di fango e sterco, organizzate a formare un villaggio recintato. Le donne, che naturalmente svolgono i lavori più pesanti, nella media sono bellissime e si coprono tutto il corpo con una mistura di burro, ocra e erbe. Inutile dire che non si lavano mai! Per poter visitare questi villaggi è necessario accordarsi con una guida locale e portare qualche cosa in offerta. Il nostro arrivo nel villaggio è salutato da bambini sorridenti e da un gruppo formato al 90% da donne, ben disposto di fianco alla capanna dell'anziano capo villaggio (unico maschio adulto). Il segno dei tempi lo si può notare dalle scarpe da ginnastica di alcuni adolescenti e dal cellulare di uno di essi. La realtà è che i giovani frequentando la scuola conoscono il mondo occidentale e a poco a poco si distaccano dalla loro tradizioni. Ma ora... ecco alcuni bambini himba: Lasciato il villaggio himba rientriamo in hotel. Dopo cena ci trasferiamo al pub annesso dove conosciamo un signore sudafricano di origini trevigiane... com'è piccolo il mondo! Nella prossima puntata il nostro trasferimento verso Swakopmund attraversando il Damaraland.
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oppure... per vedere cosa si ammira senza troppi sforzi come ha detto al3cs (ed io concordo con lei al 100%) ecco qua... http://nabo.smugmug.com/Travel/Usa-summ ... 8398_XKkaP a parte le foto 209-210-211-212 e 213 (scattate lungo the Narrows), tutte le altre sono state fatte praticamente dalla strada (o quasi). A vedere questi panorami, trovo assolutamente sbagliato considerarlo meritevole di una visita solo se si ha intenzione di camminare.
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Beh 3 settimane tra Washington e Oregon sono veramente tantissime e ti permetterebbero di vedere un bel po' di cose (sicuramente TUTTE le cose veramente importanti). 3 settimane in questi due stati sarebbero il mio viaggio perfetto! Questa potrebbe essere un'idea... ti avanza pure un giorno 1) ITA - Seattle 2) Seattle 3) Seattle - North Cascades 4) North Cascades - Anacortes 5) Anacortes - Orcas Island - Anacortes 6) Anacortes - Port Angeles 7) Port Angeles - Forks 8) Forks - Astoria 9) Astoria - Lincoln City 10) Lincoln City - Florence 11) Florence - Gold Beach 12) Gold Beach - Crater Lake 13) Crater Lake - Mitchell 14) Mitchell - Ukiah 15) Ukiah - The Dalles 16) The Dalles - Portland 17) Portland 18) Portland - Mount Rainier 19) Mount Rainier - Olympia 20) Olympia - Seattle - Italia
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Ciao riuscire a partire e tornare da Las Vegas è possibile, naturalmente dipende da quanti giorni si hanno a disposizione
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da Real America a Seattle ...o su di lì per il mio 3°uotr
nabo ha risposto a alberto tao nella discussione Itinerari West
I trails alle Badlands (Castle Trail a parte) sono veramente brevi e molto facili. Io li farei nel tardo pomeriggio del giorno 4 dove secondo me riusciresti già a vedere diversi viewpoint. Il 5 ti fai tutti gli altri view point del parco (basta percorrere la strada) e vai direttamente al Custer State Park o al Wind Cave e se ti avanza tempo potresti vedere anche Crazy Horse e Mount Rushmore (dormendo a Keystone). In ogni caso io dormirei a Custer o a Keystone quel giorno e non a Hot Springs. Il giorno 6 visiti il resto delle cose interessanti della zona... Sylvan Lake, Needles Highway, Deadwood e poi vai alla Devils Tower dove una giretto intorno alla torre ti porta via un'oretta e mezza, max 2... se poi decidi di dormire al Devils Tower (straconsigliato) sei comodamente alloggiato dentro al parco. -
da Real America a Seattle ...o su di lì per il mio 3°uotr
nabo ha risposto a alberto tao nella discussione Itinerari West
Ciao visto che il giorno 2 l'avresti quasi completo al Rocky Mountains, il giorno 3 potresti pensare di avvicinarti ulteriormente. Comunque da Estes Park a Cheyenne sono 87 miglia. Volendo potresti arrivare fino a Scottsbluff, così il giorno 4 potresti già visitare dai viewpoint o con i trail il Badlands NP che non è molto grande. -
da Real America a Seattle ...o su di lì per il mio 3°uotr
nabo ha risposto a alberto tao nella discussione Itinerari West
Ciao alberto, fa piacere vedersi citare, spero che nel mio diario di quest'anno tu abbia trovato qualcosa di interessante (e valier un po' mi puzza ). Con 20gg a disposizione escluso Yellowstone hai molto tempo e molti km, soprattutto se intendi raggiungere o il Glacier o Crater Lake. Come bellezza assoluta, Crater Lake è imbattibile, tuttavia il Glacier è sicuramente più completo... inoltre attraversare tutto il Montana, dormire a Valier e andare a mangiare al Lighthouse. 1 Italia Denver Longmont 2 Longmont – Estes Park 3 Estes park – Cheyenne 4 Cheyenne - Interior 5 Interior - Custer 6 Custer - Devils Tower 7 Devil’s Tower – Lovell 8 Lovell - Valier 9 Valier - St Mary 10 St Mary - West Glacier 11 West Glacier - Lewiston 12 Lewiston - Portland 13 Portland - Crater Lake 14 Crater Lake - Coos Bay 15 Coos Bay - Yachats 16 Yachats - Astoria 17 Astoria - Forks 18 Forks - Port Angeles 19 Port Angeles - Seattle 20 Seattle 21 Seattle - ITA Ti ho messo sia Glacier che Crater Lake... è un tour massacrante che nemmeno io mi sentirei di affrontare Crater Lake ti porta veramente in basso... e il Glacier veramente in alto. Ribadisco il fatto che è difficile scegliere. Prova a pensarci un po' che poi rivediamo eventualmente tutte le tappe -
West Coast a Maggio....NV, AZ, CA, ma non c'è San Diego
nabo ha risposto a Ieyasu78 nella discussione Itinerari West
Scusa... ma in un mese hai paura di non riuscire a vedere quello che hai scritto? Tra l'altro Furnace Creek è dentro la Death Valley... se conti un giorno per ogni luogo che hai elencato ti avanzano 10 giorni Io mi preoccuperei di aggiungere qualcosa semmai! -
ANTEFATTO Maggio 2008, io e mia moglie torniamo dal nostro viaggio di nozze in Sudafrica. Eravamo in gruppo con altre 4 coppie, 2 di queste in viaggio di nozze come noi. Ci siamo trovati bene e nonostante l'atmosfera non fosse quella "africana" siamo rimasti affascinati da quello che abbiamo visto. E così l'anno successivo, intorno ad aprile/maggio, abbiamo avuto l'occasione di unirci ai miei genitori, due loro amiche e mia zia, per un tour della Namibia (che i miei avevano già visitato 4 anni prima). Saremo dunque in 7, accompagnati in loco da una guida. PREMESSA Non so se riuscirò a fare un diario giorno per giorno (forse non ne vale nemmeno la pena), più che altro perché è passato un po' di tempo e non mi ricordo tutto alla perfezione. Aggiungiamo inoltre il fatto che non avevamo bisogno di guardare la cartina per muoverci, in quanto accompagnati da una simpaticissima guida locale (Leonardo). Poiché penso che in molti vogliate visitare la Namibia on the road per conto vostro (ed è una cosa più che fattibile), prendete un po' con le pinze eventuali opinioni su percorribilità, qualità e quantità delle sistemazioni in quanto il mio viaggio è stato preparato tutto a tavolino da un'amica dei miei e prenotato tramite agenzia. Le foto non sono tantissime e non sono il massimo. Non avevo ancora la reflex ma una vecchissima compatta. Durante il viaggio abbiamo bucato 3 volte. E' una cosa abbastanza comune. I consigli importanti in tal senso sono due: avere almeno 2 ruote di scorta, fare benzina non appena si vede un distributore. NAMIBIA Qualche informazione che magari troverete anche su internet ma che io ho appreso una volta arrivato lì. La Namibia ha ottenuto l'indipendenza da poco (prima era sotto il Sudafrica) e come molti paesi africani esiste solo sulla carta, o meglio, in una cartina geografica. I namibiani sono infatti divisi in molte etnie linguisticamente e somaticamente molto diverse tra di loro. La lingua ufficiale dovrebbe essere l'inglese e l'afrikaans... a dire la verità ci sono delle zone in cui non parlano né inglese né afrikaans. E' uno stato molto vasto. Le strade sono larghissime e dritte ma per la maggior parte sterrate. Come negli USA non è consigliabile viaggiare di notte per la presenza di animali (e qui ce ne sono molti molti di più) e di camion fermi lungo la strada (ovviamente senza luci). Per quanto ne so e per la percezione che ho avuto durante il viaggio, a parte forse una zona di Windhoek, non ci sono gravi pericoli legati alla delinquenza. IL TOUR 5 AGO Venezia-Francoforte-Johannesburg 6 AGO Johannesburg - Windhoek 7 AGO Windhoek - Okonjima 8 AGO Okonjima - Okaukejo 9 AGO Okaukejo 10 AGO Okaukejo - Oshakati 11 AGO Oshakati - Ruacana 12 AGO Ruacana - Khorixas 13 AGO Khorixas - Swakopmund 14 AGO Swakopmund 15 AGO Swakopmund - Hamerstein 16 AGO Hamerstein (Namib) 17 AGO Hamerstein - Kalahari 18 AGO Kalahari - Windhoek - ITA 5 Agosto 2009 Partiamo nel pomeriggio da Venezia, faremo scalo a Francoforte per poi ripartire per Johannsburg e infine Windhoek (capitale della Namibia). Come sempre sono un po' agitato dal viaggio in aereo e stavolta una provvidenziale pastiglia di tavor in 20 minuti mi mette al tappeto. Viaggiare di notte è ottimo, dormi normalmente e quando ti svegli sei dall'altra parte del globo. 6 Agosto 2009 Ritorno a Johannesburg. L'aeroporto in alcuni punti è ancora un cantiere (lo stavano mettendo a posto per i mondiali di calcio) ma noi andiamo direttamente in transito per i voli internazionali dove ci aspettano un po' di ore di attesa. C'è una foto abbastanza esplicativa del mio stato d'animo, nell'attesa di salire nuovamente in aereo... comunque alla fine arriviamo a Windhoek. Scendiamo dall'aereo direttamente in pista, come capitava diversi anni fa a Venezia. La cosa particolare è stata vedere in uno spazio immenso solo altri 2 aerei oltre al nostro Dopo aver sbrigato le formalità di ingresso (in un tempo infinitamente minore di quello che si impiega negli USA) ad attenderci c'è Leonardo, la nostra guida per tutta la vacanza. E' di etnie herero, una delle 4 o 5 etnie più numerose della Namibia. Impareremo a riconoscerle, anche perché si differenziano molto anche dal punto di vista somatico tra di loro. Ci conquista immediatamente con la sua allegria e cominceremo giorno dopo giorno ad apprezzarlo sempre di più. Sono circa le 4 del pomeriggio, veniamo accompagnati al Safari Court Hotel, un bellissimo complesso in parte ancora da completare. Facciamo una passeggiata nei dintorni, ma ci troviamo in una zona periferica della città, per cui non c'è proprio nulla da vedere, ma almeno ci muoviamo un po' e cominciamo a respirare un po' di aria africana. Prenotando il viaggio abbiamo prenotato anche tutti i pranzi e le cene (che solitamente sono nei lodge)... tranne la prima cena. I miei si ricordano di essere andati in un bellissimo posto ma naturalmente non si ricordano il nome. Dopo la descrizione Leonardo comprende immediatamente e ci da appuntamento in prima serata. Anche se non era obbligato dal contratto, ci accompagnerà e ci verrà a prendere dopo cena. Il locale è il Joe's Beerhouse. Là ho mangiato una bistecca di kudu veramente sublime. Anche il vino (di cui io non sono un grande estimatore) è talmente buono (era sudafricano) che io e mio papà lo cercheremo per tutto il resto del viaggio (senza mai ritrovarlo). Stanchi ma felici rientriamo in hotel. 7 Agosto 2009 Ci svegliamo abbastanza presto e dopo aver consumato un'ottima colazione in hotel ritroviamo Leonardo pronto a partire. Per tutto il viaggio ci muoveremo con una sorta di furgoncino. Oltre alle valige, nel retro, abbiamo anche 2 ruote di scorta (ci serviranno entrambe!). Facciamo una prima sosta alla Christ Church, una costruzione molto caratteristica che si trova in pieno centro di Windhoek. Nel frattempo Leonardo ci racconta la storia della Namibia e dei suoi personaggi più importanti, tra i quali Sam Hujoma e Hosea Kutako. Riprendiamo la strada. Windhoek è una città abbastanza trafficata, dove l'"abbastanza" va comparato con il resto della nazione, dove il traffico non esiste. Oggi arriveremo a Okonjima. Prima di questo viaggio, per vari motivi, non mi sono documentato molto, perciò moltissimi posti sono stati un'autentica sorpresa. Per questo motivo, ogni tanto, quando organizzo un viaggio in america cerco di lasciare un po' al caso qualche tappa o meglio... non la approfondisco troppo. E così ogni tanto saltano fuori piacevolissime sorprese. Tornando alla Namibia, una di queste sorprese è proprio Okonjima. Raggiungiamo il lodge (che si trova a circa 200km a nord di Windhoek) percorrendo una lunga strada praticamente deserta che ci presenta da subito uno degli innumerevoli e diversi paesaggi che vedremo durante tutta la vacanza. Il lodge è semplicemente stupendo. Ho fatto qualche foto, ma purtroppo sono andate perdute... quelle qui di seguito le ho cercate su internet ma le confermo al 100%. Le foto tuttavia non danno l'idea della grandezza del posto per cui vi allego anche l'indirizzo del sito internet: http://www.okonjima.com/ Noi alloggiavamo al Main Camp. Abbiamo una casetta enorme composta dalla stanza principale, con il letto (sicuramente king) con vista sul bush attraverso un'enorme vetrata. Quella notte abbiamo dormite senza chiuedere le tende. Appena arrivati siamo subito usciti per un safari. Ad Okonjima (come in moltissimi altri posti lodge) cercano di salvare i felini, soprattutto i ghepadri rimasti senza genitori. Infatti questi animali attratti dal bestiame entrano nelle fattorie con ingenti danni agli allevatori. Questi ultimi rispondono con il fuoco e così spesso i cuccioli rimangono senza mamma. Gli allevatori portano questi cuccioli nei lodge dove se possibile cercano di reintrodurli in natura. Un'ottima soluzione a questo problema è stata scoperta da poco e la vedremo il giorno seguente. Il safari ovviamente è bellissimo, anche perché ci sono zone abbastanza circoscritte dove tengono i ghepardi. E così rivedo questi bellissimi animali (li avevi visti anche l'anno prima in Sudafrica), dei gattoni giganti che in natura difficilmente aggrediscono l'uomo tenendosi sempre a debita distanza. Da un'altura vediamo la savana africana in tutta la sua immensità, con una giraffa solitaria che spunta tra la vegetazione. Quando si esce per un safari i ranger fanno il possibile per farti vedere i big 5 (elefante, leone, leopardo, bufalo e rinoceronte nero)... ma fanno un po' fatica a capire che a molte persone interessano anche tutti gli altri animali. Questo è dovuto principalmente alla difficoltà nel riuscire a vedere alcuni di questi animali. Il leopardo è uno di questi. I miei genitori, dopo moltissimi viaggi in Africa, non ne hanno mai visto uno. Noi l'anno precedente siamo riusciti a vederne due e siamo stati davvero fortunati perché gli avvistamenti in quel lodge erano nell'ordine di uno ogni 3 settimane. Ad Okonjima era un pelo più semplice, in quanto i leopardi avevano un collare ed erano rintracciabili con il gps. Riusciamo a vedere una mamma con il leopardino!!! Naturalmente grazie ai miei inesistenti mezzi fotografici non sono riuscito a documentare nulla di tutto questo... con la videocamera invece qualcosa è venuto fuori. Il safari comunque è un'esperienza bellissima anche quando non si vedono animali che in pratica è il 90% di quello che si vede dalla macchina... solo vegatazione Del resto gli animali non stanno di certo al bordo della strada per farsi vedere... In alcuni posti è comunque consentito uscire dalla pista ed entrare con la jeep nel bush... non ricordo se anche qui potevano farlo. Ah... se non si era capito... questi safari non si fanno in autonomia (se non dentro all'Etosha). A fine serata ci accompagnano in cima ad una collinetta per uno spuntino... una sorta di aperitivo prima di cena. Il tramonto è fantastico. questo è quello che vedevamo dalla nostra stanza Dopo cena facciamo un safari notturno a piedi per vedere animali che è praticamente impossibile vedere durante il giorno e che sarebbe impossibile vedere se non venissero attirati con un po' di cibo. Questi animali sono i famosi porcospini. Sono molto più grandi di quello che pensavo e gli aghi striati contrariamente a quanto credevo sono durissimi come delle matite. Rimaniamo in silenzio ad osservarli da una casetta in legno. La giornata finisce con la vista spettacolare del bush dalla nostra stanza. Durante la notte cerco di scrutare l'orizzonte per vedere qualche movimento ma non si vede niente se non un'immensa distesa selvaggia. 8 Agosto Dopo un veloce safari mattiniero (solitamente si fanno alla mattina presto e nel tardo pomeriggio) lasciamo Okonjima e ci dirigiamo verso l'Etosha National Park. Durante il tragitto, una delle due amiche dei miei insiste nel far visita al Cheetah Conservation Found, fondato nel 1990 da Laurie Marker un'americana (di San Francisco mi pare) che aveva già cominciato in Oregon a lavorare per la conservazione dei ghepardi. La Namibia è il paese dove si trova la più grande concentrazione di ghepardi di tutto il mondo. Ironia della sorte, quest'estate, mentre eravamo al Livingston Hospital, mia mamma e mia moglie hanno riconosciuto in una foto di una rivista Laurie Marker e subito dopo hanno avuto la conferma leggendo l'articolo. Noi al CCF non abbiamo incontrato Laurie Marker, ma abbiamo visto moltissimi ghepardi. A quanto ho capito, anche qui fanno il possibile per reintrodurli in natura, ma nella maggior parte dei casi questo non è possibile. Una soluzione al problema dell'abbattimento dei ghepardi da parte degli allevatori è arrivata da poco e si è concretizzata in questo: Il pastore dell'anatolia. Non è un cane comune e magari dalla foto può sembrare piccolino... in realtà i due che abbiamo visto al CFF erano grandi come questo Questi cani una volta addestrati riescono a tenere a distanza i felini e vengono consegnati (gratuitamente mi pare) agli allevatori che ne fanno richiesta. Leonardo, il nostro accompagnatore, che è anche allevatore sta aspettando da tempo il suo "puppy" e ne approfitta per chiedere informazioni sull'attesa. Dopo esserci registrati alla mailing list del CCF (ogni mese mi arriva una newsletter) ripartiamo e nel pomeriggio raggiungiamo l'Etosha National Park. L'Ethosha National Park è il più grande parco della Namibia e uno dei più grandi dell'Africa. Per darvi un'idea è grande circa 3 volte Yellowstone. Una grandissima parte (5.000 kmq su 22.270) del parco è occupata dall'Etosha Pan, una depressione salina che a volte durante la stagione delle piogge si riempie d'acqua, ma che generalmente assume l'aspetto di uno sconfinato deserto di sale. Questo gigantesco lago salato dà anche il nome al parco, in quanto "etosha" nella lingua degli ovambo (l'etnia più diffusa in Namibia) significa "grande luogo bianco". Il parco si può visitare anche con la propria auto, basta rimanere dentro alle piste e non scendere MAI dalla macchina, se non in luoghi appositamente recintati. Circa un terzo del parco non è possibile visitarlo se non con permessi speciali. Là ci vanno soprattutto studiosi e documentaristi. Ci sono 3 lodge, Okaukuejo, Halali e Namutoni: noi abbiamo dormito al primo e al secondo. Sono molto grandi e ognuno di questi ha una pozza d'acqua dove arrivano alla sera e alla mattina vengono a bere gli animali. Fine della prima parte.... nel prossimo post, il resto su Etosha più etnia Himba
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Se ti interessano tanto Seattle e Yellowstone allora dovresti fare l'anello su Seattle Non mi ricordo chi l'ha scritto qui sul forum, di non rimpiangere ciò che non si vede (e io la penso esattamente così), tuttavia per fare l'anello in 15gg dovresti fare almeno un paio di tapponi e rinunciare a cose molto belle e molto vicine. Questa potrebbe essere un'idea: 1) Ita - Seattle - Snoqualmie 2) Snoqualmie - Butte 3) Butte - Yellowstone 4) Yellowstone 5) Yellowstone 6) Yellowstone 7) Yellowstone - Jackson 8) Jackson - Boise 9) Boise - Fossil 10) Fossil - Portland 11) Portland - Cannon Beach 12) Cannon Beach - Olympia 13) Olympia - Seattle 14) Seattle 15) Seattle - Italia
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Il problema della neve oltre che al Tioga Pass o Sonora, potresti averli anche a Yellowstone, dipende molto dalle nevicate. Se riparti da una città diversa paghi una tassa (dropoff) che può arrivare al massimo a 500$ + tasse... ma non è detto che ti faccia risparmiare tempo, dipende da come imposti il giro. Ad ogni modo in 45gg, trovo che sia OBBLIGATORIO andare a Yellowstone. Inoltre essendo maggio-giugno anche Yosemite diventa un must. Invece una cosa che anche avendo 2 mesi a disposizione non farei mai, è quella di dedicare tanto tempo alle città, ma è una questione di gusti. Per riposarsi un po' dalla ovvia fatica del viaggio comunque preferirei qualche paesino alle metropoli. L'itinerario di Acfraine unisce due itinerari classici e non è male, anche se io con quei giorni a disposizione batterei altre strade togliendo qualche giorno alle città.
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Io quest'anno ho fatto Seattle - Denver in 20gg. Sono riuscito a vedere moltissime cose, l'Olympic, la costa dell'Oregon e il Glacier, per cui togliendo proprio queste cose in 15gg ce la fai benissimo a percorrere l'itinerario che hai citato all'inizio. Tuttavia varrebbe la pena farlo solo se ti interessa veramente arrivare fino a Seattle (magari per visitarla), altrimenti diventa solamente un costo (il dropoff è 500$ + tasse). Per un loop su Denver 15gg sono assolutamente più che sufficienti, non visiterai la zona di Grand Junction o Moab, ma vedrai in tutta tranquillità tutto il resto. Se invece vuoi assolutamente arrivare a Seattle in 15gg potresti fare questo 1) Italia - Denver 2) Denver - Custer 3) Custer - Interior 4) Interior - Keystone 5) Keystone - Gillette 6) Gillette - Cody 7) Cody - Yellowstone 8) Yellowstone 9) Yellowstone 10) Yellowstone 11) Yellowstone - Boise 12) Boise - Fossil 13) Fossil - Seattle 14) Seattle 15) Seattle - ITA
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Si, sapevamo che fosse un parco, semplicemente diverso dal Glacier.
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COAST TO COAST PARTENZA 8 NOVEMBRE
nabo ha risposto a fabriziobertoglio nella discussione Itinerari East + West, C2C, Route66 e altri Stati
Il drop off 99 su 100 è 500 dollari + tasse. E' quello che ho pagato con Alamo tra Seattle e Denver e va a miglia. -
Una cosa vorrei che fosse chiara... non intendo assolutamente dire che non vale la pena visitare il mount rainier perché quest'ultimo è visibile da Seattle Anzi... nel prox viaggio da quelle parti lo inserirò al 100%
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Ma che c'entra... mica ho detto che lo visiti da Seattle. Volevo semplicemente dire che è un monte solo (lo capisci anche da Seattle come è fatto), non è un parco come il Glacier.
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Dico che è lo stesso ragionamento che ho fatto io quando ho tralasciato la zona di Hurricane Ridge all'Olympic in favore delle spiagge. Credo che sia diverso dal Glacier, in quanto il Mount Rainier è una singola montagna (che tra l'altro vedi bene anche da Seattle, tempo permettendo).
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Ciao, non ci siamo mai incontrati, ho incrociato le date. Io sono arrivato in Namibia il 6 di agosto e abbiamo fatto il giro in senso antiorario (come te)