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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 12/01/2017 in Risposte
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L'ho già sentito da qualche parte il ragionamento iniziale.. ti ricorda niente @Chiara_jk?! Bravi ragazzi, west side is always a good idea! (semicit.)2 punti
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Ma no. Organizziamo invece una bella gita aziendale nel PNW, con rapido trasferimento in bus e simpatica dimostrazione a bordo di articoli per la casa2 punti
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Prima che si sciolgano le nevi - Kilimanjaro 2016 E' il 3 Ottobre 2014 e sto volando da Osaka verso Dubai. Sto, come mio consuento, dormendo in volo e mentre dormo sogno di essere sulla montagna più alta d'Africa: il Kilimanjaro. Mi sveglio e nel volo successivo guardo un documentario che, casualmente, fa vedere proprio il vulcano della Tanzania. Da quel momento un idea fissa comincia a girarmi per la testa, ovvero quella di scalare il gigante africano. A casa comincio un po' ad informarmi e vedo che nonostante la quota di poco inferiore ai 6000 metri, è una cosa non impossibile per una persona sana e allenata. Inoltre il costo e il tempo necessario per raggiungere la cima mi sembrano assolutamente abbordabili ( non sarà poi del tutto così). Così pian pian l'idea prende piede, e comincio a cercare un lascia passare dalla mia bella, ben sapendo che non è cosa per lei. Dopo mesi di “contrattazioni” ottengo un si, un po' stiracchiato, e comincio a valutare le date e vedo che un buon periodo potrebbe essere Agosto. In questo periodo non trovo però nessuno disponibile a venire con me, e non sono sicuro di voler affrontare questa cosa da sola. Così, trovati poi i compagni rimando l'avventura a Febbraio 2016, mese in cui il meteo dovrebbe esserci favorevole. I miei compagni di viaggio saranno Andrea, amico di infanzia, viaggiatore come me anche se un po' più improvvisato, e amante delle sfide, soprattutto se estreme, e Corrado, amico del mondo pallavolistico che da qualche anno si appassionato vivamente alla montagna ed è diventato un alpinista di buon livello. Insomma un buon organizzatore (io), un esperto di montagna (Corrado), e goliardico improvvisatore. Un gruppo che si rivelerà affiatato, cosa a mio avviso molto importante in esperienze di questo tipo. Voli: dopo un po' di confronti stabiliamo che il periodo centrale di Febbraio è la soluzione ideale per tutti e 3, così dopo aver monitorato un po' i voli, ed aver visto andarsene qualche bella occasione, a Novembre acquistiamo un Milano – Kilimanjaro della Ethiopian con scalo tecnico a Roma e cambio ad Adis Ababa per 530 €. Il prezzo è buono, solo gli orari di attesa agli scali si riveleranno un po' lunghi. Trekking: il Kilimanjaro è un parco nazionale e, a meno di essere degli alpinisti professionisti, non è possibile scalarlo in autonomia. Bisogna appoggiarsi ad agenzie e salire con delle guide. Inoltre, visto che noi non abbiamo alcuna esperienza di spedizioni in autonomia, decidiamo di acquistare un pacchetto comprendente oltre alla guida anche tende, portatori e cuoco. Cercando in rete trovo che in Tanzania ci sono veramente molte agenzia che offrono il servizio di scalata e confrontando in rete varie opzioni sulla scalata trovo prezzi molto distanti da loro, nonostante i servizi sembrino molto simili. Alla fine dopo vari confronti decidiamo di appoggiarci ad una agenzia locale con sede poco distante da casa mia, specializzata in viaggi nell'Africa del sud, che si appoggia a sua volta ad una agenzia locale. Il prezzo è competitivo e possiamo pagare prima di partire, evitandoci lo sbattimento di dover arrivare in Africa con diverse migliaia di $ in tasca, cosa che non ci piaceva per niente. Il Kilimanjaro ha 7 percorsi principali di salita, che si diversificano per difficoltà, durata, ed ovviamente costo. Decidiamo di optare per la Lemosho Route, che dalle informazioni che ho raccolto in rete dovrebbe essere una delle vie più lunghe come durata ma una delle più belle a livello di scenari, non troppo affollata, ma soprattutto la migliore per l'acclimatamento. Il mal di montagna, dovuto ad uno scarso acclimatamento all'altitudine sembra infatti essere il problema principale che preclude a quasi il 50% di quelli che provano a conquistare il Kili, la conquista della cima. La nostra volontà è quella di raggiungere in cima e non solo di provarci un po', così optiamo per la soluzione che sembra essere quella che dia le maggiori garanzie di successo; e la cosa si rivelerà effettivamente corretta. Scegliamo la soluzione che prevede 8 giorni di scalata tra salita e discesa con 7 notti da passare in campi tendati sulla montagna. Non c'è la possibilità di dormire in rifugi, o bivacchi in quanto questi sono presenti solo su una via di salita che non ci dava garanzie di successo adeguate. Questa sarà una preoccupazione prima di cominciare per noi , ma in realtà il campo tendato si rivelerà un ottima soluzione. Safari: rispetto alle giornate di trekking avanziamo un giorno pieno che in fase di programmazione in accordo con l'agenzia decidiamo di dedicarlo ad un safari presso il parco di nazionale di Ngorongoro, che si rivelerà un posto veramente fantastico, stracolmo di animali in libertà di ogni genere, da risultare ai nostri occhi quasi irreale. Assicurazioni: comprensivo nel pacchetto dell'agenzia c'è anche una copertura assicurativa parecchio esaustiva soprattutto dal punto di vista della salute. Il rischio di star male in montagna c'è e non è così remoto. E nessuno dei 3 vuole rischiare di lasciarci le penne, quindi optiamo per la copertura più completa. Guide e supporto: durante il trekking saremo accompagnati da una guida (Suma), una vice guida (Philippe), un cuoco, e 6 portatori ( 6 per le prime tappe che poi si ridurranno a 5 dopo 4 giorni). Per il safari verremmo accompagnati da una guida/autista (john). Alloggi extra trekking: dormire due notti ad Arusha prima e dopo il Trekking presso l'Impala Hotel, un 3 stelle più che dignitoso, soprattutto per gli standard africani. A Ngorongoro alloggeremo all'Octagon Lodge, un piccolo angolo di paradiso immerso nella giungla. Uno degli hotel più belli in assoluto dove sia stato. Il costo totale versato all'agenzia comprensivo di trekking – hotel – trasferimenti vari e quasi tutti i pasti sarà di 2150 € a persona. Vaccinazioni: non ci sono vaccinazioni obbligatorie per l'ingresso nel paese per turisti provenienti dall'Italia. Però è obbligatoria la vaccinazione per la febbre gialla per chi arriva dall'Etiopia. Noi in Etiopia passeremo solo dall'aeroporto e la vaccinazione non dovrebbe essere richiesta ma per non rischiare di doverla fare in aeroporto in caso di problemi ad Adis Ababa decidiamo di farla in Italia un mese prima di partire. Il rischio malaria sulla montagna sarà ridotto poiché non ci sono zanzare in quota, inoltre il periodo è secco quindi decidiamo di non prendere nessuna precauzione verso la malaria. Visto: è necessario un visto per entrare in Tanzania; noi decidiamo di farlo in loco all'arrivo al Kilimanjaro airport visto che questa è l'opzione più semplice ed economica; il costo per i cittadini italiani è 50 USD e non sono necessarie le foto tessera. Preparazione: per preparaci a questa spedizione ci alleneremo tutta estate con camminate più o meno impegnative ma in maniera abbastanza continuativa. Faremo anche qualche uscita a quote medio alte (sopra i 3000), e per provare il materiale tecnico (sacco a pelo da -10, materassini tecnici) a fine Dicembre proveremo l'esperienza di dormire all'aperto a 2200 metri. Le temperature sul Kili infatti potrebbero arrivare anche ai -20 di notte ( e ci andranno abbastanza vicine come valori minimi). Tanzania e Tanzaniani: quando viaggio soprattutto in realtà molto diverse sono molto curioso di vedere e cercare di capire gli stili di vita del popolo che visito. La Tanzania si rivelerà un paese medio ricco per gli standard africani, ma distante comunque anni luce dai nostri standard. Ho visto enormi differenze tra le persone che vivono in città, che si stanno avvicando alle nostre abitudini e, purtroppo, anche ai nostri vizi, e le popolazioni legate ad antiche culture, come i Masai, che ancora oggi vivono di pastorizia e senza nessun tipo di agio, come qualche centinaio di anni fa. In ogni caso ho gradito molto il calore umano delle persone, mentre ho gradito molto meno la ricerca quasi ossessiva del guadagno massimale, spesso con imbrogli, nel confronti del turista/viaggiatore. L'itinerario sarà: 10/02/2016 - 11/02/2016 Milano – Roma – Adis Ababa – Kilimanjaro airport – Arusha (notte in hotel) 12/02/2016 Arusha –auto – Londorossi Gate (2100) - Mti Mkubwa camp (2829) 13/02/2016 Mti Mkubwa camp – Shira 1 Camp (3505) 14/02/2016 Shira 1 Camp – Shira 2 Camp 3900 15/02/2016 Shira 2 Camp – Lava Tower (4637) – Barraco Camp (3976) 16/02/2016 Barraco Camp – Karanga Camp (4033) 17/02/2016 Karanga Camp – Barafu Camp (4673) 18/02/2016 Barafu Camp – Uruhu Peak (5895) – Mweka Camp (3068) 19/02/2016 Mweka Camp – Mweka Gate (1641) – auto – Arusha (hotel) 20/02/2016 Arusha – Ngorongoro (Lodge) 21/02/2016-22/02/2016 Ngorongoro – Kilimajaro airport – Adis Ababa – Roma – Milano Ed ecco 10 foto rappresentative di questa avventura: Il gruppone pronto a partire Lungo la salita La dura vita in tenda La bella vita in tenda Un uomo e il suo sogno Campi tendati In Vetta!! Ghiacciai Bimbi Masai Leoni in accoppiamento1 punto
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Io non sacrificherei troppo Forks...o meglio le sue spiagge. Togli La Push perché è di una tristezza infinita (ti parlo da fulminata di Twilight!!), tramonto Rialto ok... noi abbiamo fattop Second Beach perché è più raggiungibile della Terza. secondo me imperdibile è Ruby Beach...1 punto
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non tutto è perduto. Devo solo convincere la signora a condividere i servizi. Almeno le restrooms sono separate donne/uomini. Le docce invece....1 punto
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Immaginavo.... fatto il cambio del pernotto. Ranch a Furnace creek. A questo punto percorrerò il "tour" indicato nella guida al contrario.... Grazie del consiglio (mi sento più tranquillo così!)1 punto
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secondo me, non è una brutta decisione, ma pessima. Dormi dentro la Death Valley e non te ne pentirai, Furnace Creek o Stovepipe Wells1 punto
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Noi un giorno l'abbiamo dedicato completamente alla ferrovia, partendo per un breve tratto dell'Alpine Loop da Silverton solo il giorno successivo, durante il viaggio tra Durango e Ouray. Però Silverton ci è piaciuta un sacco, è davvero un posto fuori dal tempo.1 punto
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Non mi sembra una brutta città... arrivando da diversi giorni di montagne potrebbe starci per "staccare"..1 punto
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Quella tariffa è valida entro il 22 Gennaio, magari per Febbraio uscirà qualcos'altro Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk1 punto
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però difficilmente troverà prezzacci a livello di voli (non vedo LV conveniente da almeno 2 anni pieni), che mi pare di capire sia l'imperativo per preferire la costa West alla East. su LA ci sono maggiori possibilità di risparmio secondo me1 punto
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Se i must sono Seonda Moab e la zona di Durango direi che sarebbe meglio cercare un volo su Vegas piuttosto che su LA. Anche Phoenix potrebbe andare bene. Tra l'altro così riusciresti a guadagnare in giorno che potresti spendere a Oray o per inserire la zona di Escalante dopo Torrey.1 punto
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Brava Giovanna, west again 💪🏻!! Io tralascerei una notte a Las Vegas in favore di Escalante (ovviamente ancora non ci sono stata ma non essendo entusiasta di LV secondo me merita di più)!!! 😜1 punto
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Giovanna, se intendi percorrere l'Alpine Loop, il mio consiglio è quello di prevedere un pernottamento in più ad Ouray e dedicare allo stesso una giornata, percorrendolo tramite ATV preso a noleggio, non rischiate con la vostra auto. Circa il treno, potreste tranquillamente evitarlo, percorrendo la bellissima million dollar highway, la quale offre scorci veramente suggestivi,1 punto
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beh, sarebbe un po' lunghetta... A parte gli scherzi, l'Alpine Loop richiede tanta prudenza e soprattutto mezzi adeguati. Lo scorso anno abbiamo dovuto rinunciare perchè la strada più facile (quella per Animas Forks) era in condizioni pietose e l'auto, nonostante fosse alta e grossa, non aveva abbastanza presa e scivolava sui sassi. A Silverton ci sono parecchi che affittano le auto fatte apposta per quel terreno e se dovessimo ricapitare, la prenderemmo per fare il giro! Per il resto... non rinunciare al treno, magari anche solo andata!1 punto
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Ecco, questa è una meta che non ho affatto considerato e che non conosco, grazie.1 punto
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In auto dici? Li sono a campione. Per i voli dall'italia mi risulta controllino sempre l'identita'. Dalla Germania confermo @Flowerpower811 punto
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idem per la Svizzera due settimane fa , non ci hanno controllato ne in uscita dall'Italia, ne in ingresso in svizzera e viceversa..alla faccia dei controlli1 punto
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Un altro itinerario per il PNW.... mi sento massificato1 punto
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Alla fine 7-25 settembre 1690€ da Genova, qualcosina ( ma proprio roba di spiccioli) più di Milano ma con un sacco di vantaggi in più per noi!1 punto
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