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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 24/05/2016 in Risposte

  1. Ovvio che non è possibile, per questo parliamo sempre di un budget medio, che serve soprattutto a dare un'idea di massima dei costi complessivi di un viaggio oltreoceano. Va da sé che non si può spendere la stessa cifra dormendo 2/3 settimane in campeggio o in un 4 stelle, così come non è indifferente la forbice di prezzi - soprattutto per il volo - tra luglio/agosto ed il resto dell'anno: ma qui riportiamo le nostre esperienze e i consigli semplicemente per fornire una stima indicativa a chi non si è mai cimentato con un viaggio simile e magari pensa che occorra accendere un mutuo per farlo. A me è capitato tante volte di parlare con gente che pensa ci vogliano diecimila euro o giù di lì per un viaggio negli USA, e qui li aiutiamo a capire che con quella cifra se ne possono anche due o tre, con le accortezze del caso. Ma, ovviamente, poi ognuno gestisce i propri soldi come meglio ritiene opportuno!
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  2. Leggendo questi messaggi mi viene da dire che non è possibile standardizzae il budget. Dipende molto dalle abitudini di ognuno di noi. C'è chi preferisce viaggiare in hotel, chi in campeggio, chi anche in hotel si preparare la cena e chi preferisce cenare fuori. Personalmente ho viaggiato, durante gli anni dell'università, molto ma molto tirato e, molto spesso, mi sono sentito come il bambino che da fuori guarda i giocattoli scintillanti nel negozio. Se posso evito questa sensazione e quindi, quando viaggio oltreoceano, cerco di togliermi gli sfizi. Macchina decente, gite, escursioni e, se possibile, hotel di una certa classe. Piuttosto risparmio su altre spese durante l'anno. Io opero cosi: Penso che viaggio voglio fare; preparo il budget; valuto se le mie disponibilità me lo permettono. Nel caso risposta negativa valuto se modificare il viaggio o aspettare le risorse...
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  3. concordo, io questa "esigenza" ce l'ho per le accomodation, proprio non ce la faccio a dormire in posti brutti, il viaggio è anche La Vacanza, piuttosto 2-3 giorni in meno
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  4. ..leggevo distrattamente e devo dire che si spende di più a fare un paio di week-end lunghi in Italia che un paio di settimane degli States! Se non fosse per il volo partirei ogni dieci giorni! Io ho calcolato che andando da Trento a Jesolo nei week-end estivi (venerdì dopo le 18 e ritorno domenica dopo le 20 circa) spendevo circa 300 euro. Di solito facevo 4/5 week-end in estate.. fatevi un po' il calcolo, da quando ho tagliato questi week-end inutili mi esce il costo di un volo per gli States e ed il noleggio della macchina! E poi appunto ti calcolano ricco se vai in America! Il tutto perchè c'è davvero gente che spende 10 mila euro per due settimane... ovviamente prenotando tutto in agenzia, e avendo magari dietro pure la guida che li accompagna persino in bagno :-) (lavoro in un'agenzia di viaggio e i viaggi li organizzo da me ci sarà pur un motivo :-) )
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  5. o che semplicemente rinunci ad altro durante l'anno per permetterti il viaggio in USA... insomma... diciamo che se mangi fuori ad ogni pasto (colazione, pranzo, cena), almeno 80$ al giorno a coppia vanno via (calcolando una media di 20$ per la colazione, 10$ per un pranzo light con sandwiches, 50$ per la cena). la colazione spesso è inclusa nella tariffa, quindi si scenderebbe mediamente a circa 60$ che per 14gg fanno 840$ (non esattamente un valore irrisorio nel conteggio finale)...detto questo, io stra-condivido l'approccio di chi mangia fuori sempre o quasi. anche il lato "gastronomico" del viaggio ha il suo fascino e importanza
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  6. Oooooooooooooooooooooooooohh ne è pieno il mondo di questa gente!
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  7. Cioè tipo così? @al3cs wow! Ok scusate, fine OT...
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  8. Beh, comodo... partite da Bishop, visitate Yosemite, dormite a Mariposa, visitate Yosemite, dormite a Modesto... Sarebbe come partire da Pescara, visitare Roma, andare a dormire a Bracciano, tornare a Roma e poi andare a Grosseto... Lo so che non è economico, ma farsi 3/4 ore di strada al giorno è pesante... avresti i giorni per fare: VENERDI: Las Vegas - Death Valley (Furnace Creek o Stovepipe Wells) SABATO: Death Valley - Bodie - Mono Lake DOMENICA: Mono Lake - Yosemite (Yosemite village, El portal, Wawona, Oakhurst) LUNEDI: Yosemite -> SF (2h 90 miglia)
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  9. Anche noi...spesso mangiamo al supermercato, no Walmart, tipo ralphs vons ma sull'hotel non si scherza, no bedbugs e si alle colazioni top tipo hampton inn Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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  10. no, costa proprio 20$ a veicolo: http://www.navajonationparks.org/htm/monumentvalleyhours.htm Il biglietto è valido l'intera giornata... l'avevo chiesto all'indiano all'ingresso e mi ha detto che una volta pagato, potevo entrare ed uscire quante volte volevo quel giorno. All'ingresso ti danno un talloncino con un pezzetto di scotch, basta attaccarlo al parabrezza e non devi nemmeno rifare la coda per entrare.
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  11. calcola anche il costo di un camper che non è sicuramente ai livelli di un'auto. Ti consiglierei di dare un'occhiata alla sezione dei Diari e Racconti di Viaggio così puoi farti un'idea di cosa può piacerti. Nel mio diario in firma trovi qualche diario anche delle zone che vorresti visitare.
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  12. D'accordissimo con tutti e due. L'anno scorso ho fatto una settimana in un villaggio in toscana e mi è costato piu' della settimana in California voli compresi. Tornando al mio post, mi è sembrato di leggere perplessità quando si parlava di certi importi effettivamente abbordabili ed ho provato a dare il mio contributo.
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  13. E che pensa tu sia ricchissimo perché vai sempre in America ... quando andare una settimana a Jesolo al mare ad agosto ti costa addirittura di più!
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  14. basta andare in attività-> contenuti che ho inziato
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  15. No no ragazzi, non sbagliamoci, di tempi al Kruger non ne tolgo,io l'8 parto per il parco è chi si è visto si è visto @poche80, nessun motivo particolare, avevo già prenotato mesi fa le notti al Kruger pensatore così, volevo andare al Lion tree top e avevano posto per il 13 e per me era perfetto.
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  16. @MaxMontella, adesso è più facile, basta solo mettere l'@ [emoji6]
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  17. però se ti fai una dose industriale di LSD vedi pure National Park che non esistono !!1
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  18. Alternativa "drug-free" è questa:
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  19. la soluzione finale che va oltre"maxmontella" è drogarsi di brutto in maniera da restare svegli per 14 giorni.....spesa pernotti $ 0
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  20. Se non sbaglio peró l'alloggio tipo maxmontella é addirittura più economico del campground!![emoji24] Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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  21. Anche per me prenotazioni e travelbook sono due cose distinte: le prime vanno nel classico portalistini, l'altro raccoglie ed organizza tutte le informazioni per cui prima mi portavo dietro le guide e un sacco di appunti sparsi di ogni genere. Niente più guide, un sacco di peso in meno, e molte più informazioni a portata di mano!
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  22. Con un ottimo volo (€ 350 a testa, anche se ci toccherà partire da MXP), un sacco di pazienza e un po' di spirito di adattamento: per esempio, a Vancouver (e non solo) dormiremo in ostello, anche se in camera singola con bagno privato. In ogni caso, continuo quasi quotidianamente a monitorare i prezzi di alloggi e auto, non si sa mai saltino fuori offerte migliori: tutto ciò che è cancellabile senza penale, per me è sempre modificabile.
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  23. bhè, i FATTORI VARIABILI a mio avviso possono essere cose come il costo particolarmente favorevole di un volo aereo, prenotare fuori dal centro città piuttosto che in zone centrali, mangiare in un ristorante vs comprare la spesa da Walmart, etc... il cambio è decisamente un valore FISSO (più che una variabile)..soprattutto se non si hanno particolari oscillazioni come ormai accade da 1 anno o quasi. il 1000€ che si usa in questo topic come valore di riferimento è ormai obsoleto
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  24. ERA di 1000€ a persona, quando il cambio si aggirava almeno su 1,35... secondo me ai quei 1000€ ora occorre aggiungerne almeno 200/300€ noi, a Marzo di quest'anno (con un cambio che si aggirava su 1,12), per 17gg tar gli stati del Sud-Est abbiamo speso (in totale) in 2: 5.021€ [quindi 2.510€ a testa]. conta però che abbiamo trovato il volo ad un prezzo stracciato (350€ a testa) e questo ha abbassato il costo finale. c'è da considerare però che abbiamo mangiato spessissimo fuori a cena (praticamente sempre)...
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  25. Scusa ma l'assicurazione sanitaria è proprio una spesa imprescindibile. Per risparmiare qualcosa puoi mangiare al ristorante un paio di volte in meno, o comprare meno t-shirts all'outlet, ma non pensare neanche per un minuto di partire senza assicurazione!
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  26. Ciao, ti va di iniziare il tuo viaggio QUI? Mediamente l'esperienza dice che il costo è di circa 1000€ a settimana a persona, ma dipende davvero da tantissimi fattori... Alberghi scelti, costo dei voli, auto, cambi... Negli ultimi 2 anni, dormendo nei campeggi nei parchi abbiamo ridotto di molto il budget.
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  27. Itinerario di viaggio (consultazione online): https://drive.google.com/file/d/0BwMBZLWsXjMhQXlSVU1yS0tFNm8/view?pli=1 Itinerario di viaggio (Download): https://drive.google.com/file/d/0BwMBZLWsXjMhNFJua3hoOWJIRU0/view?pli=1 Premessa Dopo aver percorso vari tratti di Route 66 durante gli ultimi 2 viaggi negli USA (2012 e 2013), prevalentemente in Arizona e California, di ritorno dall’ultimo ho maturato l’idea di percorrerla tutta. Ho iniziato a buttare giù un po’ di idee sul da farsi, a raccogliere informazioni e soprattutto ho subito pensato di prepararmi un itinerario di viaggio con tutte le indicazioni sui posti da vedere, le città ed i paesi che avrei attraversato. E' stata una ricerca lunga e comunque non sufficientemente completa, poiché una volta sulla Route ho avuto modo di vedere altri posti molto belli dei quali non avevo letto nulla. La Route 66 è una strada storica, fatta di tratti sterrati, asfaltati, sostituiti completamente dalle interstate, tratti nei quali probabilmente a causa del riordino della viabilità locale ha cambiato denominazione. Non è semplice percorrere la Route 66 dall’inizio alla fine, è facile perderla, soprattutto in alcune zone dove le indicazioni stradali sono piuttosto lacunose. La prima cosa quindi è dotarsi di una cartina stradale specifica. Abbandonate l’idea di usare i navigatori satellitari, la Route 66 in molti tratti è stata rimossa dal sistema autostradale americano e comunque il gps vi farebbe fare le intestate (il navigatore non ha un’anima romantica come noi, malati di Route 66). Il navigatore può servire in alcuni casi per sapere in che direzione stiamo andando, soprattutto quando si percorrono i tratti sterrati. La scelta per quanto riguarda la cartina è caduta su: - EZ 66 for travelers, 3^ edizione http://www.amazon.com/Route-66-GUIDE-Travelers-EDITION/dp/0970995199/ref=cm_cr_pr_product_top?ie=UTF8 - Here it is http://www.amazon.com/Here-Route-Map-Jim-Ross/dp/0967748143/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1428311878&sr=1-1&keywords=here+it+is La seconda è molto bella da appendere al muro, è divisa in 8 cartine per ciascuno degli stati attraversati, ma non è dettagliata come la prima (l’autore tuttavia è lo stesso, Jerry McClanahan, un vero e proprio GURU della Mother Road). La EZ 66 è, secondo me, in assoluto la migliore per non perdersi nulla durante il viaggio. Grazie a lei ho avuto modo di attraversare dei posti splendidi che durante le mie ricerche non avevo considerato. E' un po’ ostica ad un primo approccio, si divide in percorso WESTBOUND o EASTBOUND a seconda se la percorrerete da est ad ovest o viceversa. Il percorso classico è da Chicago a Santa Monica (da est verso ovest). Entrambe le ho comprate su Amazon.com, ma sono comunque acquistabili anche una volta giunti negli USA. La Route 66 è una strada ad alto contenuto “emozionale”, non ha scenari mozzafiato come un canyon o la Monument Valley, ma ha un fascino incredibile: le vecchie auto, i motel, i paesaggi, le pompe di benzina, l’atmosfera che si respira così tipicamente anni 50. Ci saranno delle scelte da fare durante il viaggio, la Route infatti, in alcuni tratti, si divide in pre e post anni 30/40. Quando possibile io preferivo fare le varianti “pre”, le ritenevo più affascinanti, ed in molti casi non mi sono sbagliato. Dopo l’acquisto delle mappe ho iniziato ha compilare il mio itinerario. Ho diviso le tappe cercando di non andare troppo oltre i 400Km/giorno e per ciascuna tappa mi sono segnato i posti che caratterizzavano quel tratto di strada. Durante il percorso ho considerato alcune deviazioni verso posti che avrei voluto vedere o rivedere, in particolare sono andato verso le White Sands National Momunent (New Mexico), il canyon de Chelly, Page (Horseshoe bend e Lake Powell), Sedona e la Death Valley dove ero già stato tanti anni fa. Da ognuna di queste tappe rientravo sulla Mother Road nello stesso punto in cui l’avevo lasciata; ci tenevo a fare tutta, ma proprio tutta la Route 66 senza tralasciare nemmeno un km. Riguardo alle prenotazioni, ho preso i voli con Alitalia a febbraio per settembre (dal 5 al 25 settembre 2014), la comodità era il volo diretto sia verso Chicago che da Los Angeles; compresa l’assicurazione ho pagato 823 Euro (738 il volo ed 85 l’assicurazione). Ho prenotato la Macchina con Rentalcars.com (circa 550 Euro più altrettanti di drop off) e solo alcuni pernottamenti: a Chicago, nelle White Sands ad Alamogordo, a Los Angeles e 2 motel nei quali volevo andare assolutamente, il Blue Swallow Motel a Tucumcari e lo Stagecoach 66 a Seligman. Per il resto mi sono regolato sul posto (ho fatto il viaggio con un mio amico), tenendo sempre conto della tappa finale di ogni giornata. Non ero certo che ce l’avrei fatta a rispettare il piano di viaggio, ma alla fine ci sono riuscito. Durante il viaggio i miei “strumenti di lavoro” sono stati la EZ66 ed il mio itinerario di viaggio (e la mia macchina fotografica ovviamente). La sera prima consultavo sempre la EZ 66 per valutare le varianti che avrei incontrato. Mi sono sempre segnato i Km giornalieri e l’orario di uscita dal motel e di arrivo al successivo; non è un vero è proprio tempo di percorrenza, perché durante il percorso ci si ferma tantissime volte per vedere i posti che si attraversano ed in molti di questi la sosta è abbastanza lunga, ma è solo un’indicazione del tempo trascorso in viaggio. I Km sono invece quelli realmente percorsi. Un consiglio: non fate mai la Route 66 come strada di collegamento tra un posto ed un altro. Per questo sono molto meglio le interstate. Sono più veloci e larghe. La Route 66 va vissuta, bisogna fermarsi e parlare con la gente (sono tutti molto entusiasti di raccontarvi cosa fanno e come contribuiscono a rendere vivo l’interesse per la Mother Road) o sedersi a prendere da bere. per chi ha visto Cars (il film di animazione della Pixar, che comunque suggerisco di vedere perché rende molto bene lo spirito della Route) c’è un pezzo in cui Sally Carrera (la Porche) dice della Route 66: “il bello non era arrivare, il bello era viaggiare”. L’itinerario Ho percorso la Route 66, e le deviazioni previste, in 21 giorni totali, 13 per la sola Route. Per ciascun giorno ho riportato l’elenco delle cose che ho visto, i Km totali ed il tempo di percorrenza dall’uscita dal motel la mattina fino al motel successivo. Ho inserito dei link che riportano a delle foto presenti sul web riguardo a ciascun posto visitato, può essere utile per memorizzarlo prima di partire. Non ho dedicato molto tempo alle città perché il mio scopo era di percorrere la Route 66, e poi sono abbastanza “allergico” alle città, preferisco gli spazi aperti. Anche se Chicago in particolare merita molto (rimedierò già quest’anno fermandomi un po’ di più). A Los Angeles era la terza volta che ci andavo. Per quanto riguarda le indicazioni stradali relative alla Route 66, in Illinois e Missouri ce ne sono a sufficienza. Quasi ad ogni incrocio c’è un cartello che indica che si sta percorrendo la Route 66 o che si deve deviare per continuare a percorrerla. In Oklahoma e New Mexico queste indicazioni sono un po’ più rare; la EZ 66 in questi casi è fondamentale. Il Kansas è lo stato con il più breve tratto di Route 66, solo 13 miglia. 13 miglia costellate di scudetti e cartelli della Route: non ci si può perdere. I “MUST” La Route 66 è un continuo susseguirsi di “icone”: - gli scudetti posti in punti strategicamente emozionali, - le vecchie pompe di benzina - i tratti di strada più vecchi - i trading post - I Diner Alcune di queste icone sono largamente conosciute (il Cadillac Ranch o l’Hackberry General Store ad esempio), ma ce ne sono moltissime altre meno note ma altrettanto caratteristiche e belle da vedere. Per quanto mi riguarda, tra le cose che più di altre hanno catturato la mia attenzione lungo la Route 66, ci sono senza dubbio le vecchie pompe di benzina. In Illinois ce ne sono di molto belle (Standard Oil ad Odell, quella di Dwight) o l’Hackberry General Store in Arizona che in realtà è un po’ di tutto. Ma la Lucille’s service station in Oklahoma è la mia preferita. Riguardo ai tratti da percorrere, suggerisco di non perdersi quello in mattoni rossi ad Auburn (Illinois). Non è ben indicato sul posto, ma seguendo la EZ 66 lo si raggiunge abbastanza facilmente. E' un tratto di poche miglia, ma bellissimo: il rosso dei mattoni taglia a metà il verde dei campi. Anche il tratto sterrato tra la città fantasma di Glenrio e San Jon tra Texas e New Mexico è molto bello, così come la striscia di strada tra Miami e Afton (Oklahoma). In generale uno degli aspetti più belli della Route è la varietà del paesaggio che si attraversa: verde e rigoglioso ad est, arido e desertico ad ovest. Suggerisco inoltre di fare una notte al Blue Swallow Motel a Tucumcari (New Mexico); un motel ristrutturato di recente ma che ricalca in pieno lo stile e l’atmosfera degli anni d’oro della Route 66. Da non perdere anche il John Hargrove place (una delle cose che non avevo segnato) ad Arcadia in Oklahoma. E' una sorta di Route 66 in miniatura; John ha riprodotto nel suo giardino tantissime delle icone della Route 66 (le twin arrows, la Blue Whale, un piccolo diner dentro casa sua). Un personaggio unico, cordiale e col quale è stato davvero piacevole parlare (mi ha praticamente “catturato” mentre fuori dalla macchina cercavo di capire cosa fosse quel posto strano). La foto di John è presente anche nel museo della Route a Clinton (Oklahoma) come citazione delle persone più attive per il recupero ed il mantenimento delle radici storiche della Route 66. Altro posto da ricordare è il Bottle Tree Ranch ad Oro Grande in California. Anche qui ci si imbatte in un altro straordinario personaggio, Elmer, che ha realizzato una foresta utilizzando tubi innocenti e bottiglie che aveva ereditato. La semplicità, la cordialità e la voglia di condividere il proprio mondo non può lasciare indifferente il viaggiatore. Da ricordare anche Seligman (dove ho bevuto il mio primo ed unico espresso gentilmente offerto dalla signora dell’Historic Seligman Sundries), un posto bellissimo, così diverso dalla “sobrietà” dei paesi dell’est. Oatman in Arizona, una città fantasma piena di muli lasciati liberi di circolare (uno di questi si è mangiato completamente la guarnizione del finestrino della mia macchina) e l’Oatman Hotel, un posto con le pareti ed il soffitto pieno di banconote da un dollaro attaccate dagli avventori (gli hamburger qui sono ottimi). Il tratto di Route 66 prima di Oatman è stupendo, uno dei più belli in assoluto. E poi il tratto che costeggia il Mohave Desert in California, tra Needles e Barstow, con il Roy’s Cafè in mezzo al nulla (un posto meraviglioso) ed il Bagdad Cafè (dove è stato girato l’omonimo film). E' uno dei tratti più belli: una striscia d’asfalto in mezzo al deserto. L’ultimo tratto dopo il Bottle Tree Ranch è praticamente quasi del tutto “cittadino”, si attraversa San Bernardino per poi dirigersi a Los Angeles. Giunti al molo di Santa Monica l’unico pensiero che ti prende è quello di tornare indietro e rifarla di nuovo.
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