19.05.2018 Cape Cross - Madisa Camp
https://goo.gl/maps/n63X3Cfk2JF2
Iniziamo la giornata con una colazione molto poco interessante al Cape Cross Lodge, talmente poco interessante che non mi ricordo nemmeno cosa avessimo preso!!!
Ha piovigginato tutta la notte, ma ora splende il sole sulla costa... la macchina pare un variegato alla nocciola per quanto è piena di fango, ma, non lo sappiamo ancora, peggiorerà!
Si, perchè se anche c'è il sole, le strade sono completamente coperte di fango!
Da Cape Cross bisogna tornare a sud, verso Hentie's Bay, e da qui, puntare verso l'interno.
Ci fermiamo a comprare dei cristalli di sale su uno dei tanti tavolini per strada, lasciamo qualcosa più del dovuto e proseguiamo ridacchiando sulla strada fangosa, che in questo tratto è leggermente sopraelevata.
Ho il Mostro, ho le 4 ruote motrici, ho gli pneumatici tacchettati, guido con prudenza, c'è una curva a destra, ruoto il volante con dolcezza...
cazzo...
cazzo...
cazzo...
Il Mostro continua ad andare dritto!
Continuo a ruotare il volante, ma niente, il Mostro ha deciso che quella curva non s'ha da fare, giro ancora, Barbara chiacchiera tranquilla, ignara di tutto, non freno, ma alleggerisco un po' l'acceleratore e quando ormai sono quasi tutto sterzato a destra, il Mostro decide che è ora di girare!
Mi parte una derapata che Ken Block levete, comincio a controsterzare per evitare di finire nel fosso di lato, do un filo di gas e praticamente mi faccio tutta la curva di traverso su tutt'e 2 le corsie... cazzocazzocazzocazzo... Barbara mi guarda come per dire "che stai facendo?", un paio di zig zag e la macchina è di nuovo sulla strada...
Herman ha detto: "se non buchi 2 volte e non vai fuori strada almeno una volta, non hai guidato in Namibia"... Al momento sono quasi finito fuori strada, per i buchi ci organizzeremo!
Facciamo il pieno a Hentie's Bay, con la macchina più nocciola che bianca, quindi via, verso l'interno!
Prima fermata, il Garden Cafè di Uis, piccola cittadina dell'interno, 4 strade in croce, bella e curata.
Ce lo eravamo segnati da casa, per fare una sosta e ci troviamo in un posto surreale, un giardino pieno di fiori, curato, elegante...
Ci prendiamo un caffè, un paio di sandwich, una fettina di torta alla carota take away e via, verso il Brandberg.
Arriviamo verso mezzogiorno, qui il giro si fa solo accompagnati dalla guida, con noi ci sono uno spagnolo, la sua ragazza polacca, la guida e un apprendista, che comincerà a lavorare da solo la prossima settimana.
La nostra guida è un ragazzo simpatico che ci racconta mille aneddoti e mille curiosità sulla flora e fauna del posto; si possono incontrare elefanti nella zona, ma oggi incontriamo solo un sacco di rettili vari.
E una roccia che sembra proprio la testa di un babbuino!
Quando arriviamo nella zona dei graffiti, ci racconta la leggenda della White Lady... Secondo lo scopritore, la donna che si intravede qui sotto, con le gambe bianche, sarebbe una ragazza naufragata e salvata dai Boscimani...
Ma la realtà è molto diversa... Probabilmente è uno sciamano che per raggiungere lo stato di estasi ha danzato tutta la notte intorno al fuoco e le cui gambe sono coperte da un sottile strato di cenere...
E insieme allo sciamano, ci sono zebre, gnu, orici e antilopi... in fondo è un popolo di cacciatori e questi animali erano il loro sostentamento.
Torniamo verso il parcheggio, pranziamo al volo e in un'oretta siamo al Madisa Camp... Madisa... Benvenuto in lingua locale!
Ci sistemiamo in tenda, questa sera abbiamo un fantastico bagno privato con le stelle come soffitto!!!
Il posto è bello, molto, molto rustico, molto vero, locale... non ci sono fronzoli, niente linea telefonica, niente elettricità, se dovessimo aver bisogno di caricare qualcosa, per un paio d'ore si può usare la presa della reception!
Poco dopo partiamo per il giro al tramonto con i nostri 2 accompagnatori... Il paesaggio è molto particolare, dalla pianura spuntano delle zone rocciose.
Proprio davanti a noi, un movimento, cos'è?
Sono dei babbuini, un branco di una 30 di individui, ci sono tanti cuccioli, si arrampicano velocissimi su una collina rocciosa.
Facciamo il nostro aperitivo al tramonto, guardando verso gli hardap... il cielo è limpido, il colore magnifico.
Qui ci facciamo fuori l'ennesimo Savannah Dry con contorno di biltong e patatine guardando il sole scendere all'orizzonte...
Stasera abbiamo la cena al resort, alle 7 arriviamo in zona reception ed è tutto apparecchiato intorno al fuoco...
Costine di maiale, riso, mais, verdure, i piatti di latta smaltata, una birra e la cena è servita, il cuoco/cameriere è un ragazzino con un sorriso pieno di gioia, 4 chiacchiere intorno al fuoco e via, a nanna!
Fa un po' freddo, ma che importa, basta stare strettistretti e passa tutto!
Buonanotte... anzi, Madisa!!!