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Marrakech e tour nel deserto: Marocco 2008 [Fotodiario]


acfraine

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Eccoci qui a raccontare un bel viaggio extra Usa che ci ha lasciato davvero tanto nel cuore: l'idea è nata come regalo per il trentesimo compleanno di mio cognato Antonio, un bel giro a Marrakech con Easyjet più un tour di quattro giorni nel deserto.

25-26 aprile 2008

La nostra avventura parte la notte del 25 aprile dalla stazione di Vasto dove prendiamo il treno Intercity per Milano Centrale delle 23:25, biglietto acquistato via internet con la tariffa amica al prezzo di 28 € cadauno. Rimaniamo allibiti quando vediamo arrivare il nostro treno perfettamente in orario: che sia una di quelle vacanza in cui va tutto liscio come l'olio?! Ah, poveri illusi!!!! In ogni modo la prima parte del viaggio fila via liscia, riusciamo perfino a dormire decentemente sul treno che, approfittando del giorno di festa, non traborda di gente.

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Sul treno per Milano

Arriviamo alla stazione di Milano Centrale addirittura con 15 minuti d'anticipo, alle 6:55 anzichè alle 7:10, le Ferrovie Italiane devono proprio essere impazzite

Scesi dal treni facciamo una bella colazione in stazione ed acquistiamo in edicola qualche giornale per il viaggio ed i biglietti per il Malpensa Shuttle, in pochi minuti siamo alla fermata del bus ma per strada incontriamo più di un chiosco che espone una promozione di 3 biglietti al prezzo di 13 € anzichè 18 €: cominciamo ad avere i primi dubbi circa la nostra fortuna...Partiamo col bus delle 8:30 e dopo 50 minuti siamo in aeroporto, siamo piuttosto in anticipo per la partenza del nostro volo che sarà solamente alle 13:20. Gironzoliamo un pò per l'aeroporto in attesa che apra il checkin per liberarci almeno dei bagagli, diamo uno sguardo ai monitor per controllare i voli e sono tutti in orario, "sarà una giornata relativamente tranquilla" diciamo tra noi. Come dicevo tutti i voli in orario tranne il nostro infatti sullo schermo appare come orario di partenza 14:00 invece di 13:20, vabbè che vuoi che siamo 40 minuti, facciamo il checkin e lasciamo i bagagli, ora siamo liberi per fare uno spuntino da McDonal's prima di partire. Le operazioni d'imbarco ed il volo procedono regolarmente ed atterriamo puntuali all'aeroporto di Marrakech Menara, c'è da fare un pò di fila al controllo passaporti dove il tutto procede con estrema lentezza poi mentre Pamela ed Antonio cambiano un pò di dihram io vado alla ricerca del tassista mandatoci a prendere dal riad, lo trovo e lo prego di attendere qualche minuto, espletate tutte le operazioni di cambio lasciamo l'aeroporto a bordo di una Palio dorata.

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Lo stretto di Gibilterra

Iniziamo ad ammirare dal taxi le mura di cinta della città poi ci fermiamo in una strada dalla quale dobbiamo proseguire a piedi perche dalle 13 in poi la piazza Djemaa el Fna è chiusa al traffico delle vetture, il ragazzo ci guida attraverso i vicoli labirintici di Marrakech fino alla porta del Riad Dar Tamlil dove avevo prenotato via internet una tripla al prezzo di 43,50 € a notte compresa la prima colazione.

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L'arrivo a Marrakech

Ci accoglie una ragazza che provvede alla nostra registrazione e ci assegna la stanza numero 1, l'unica al pianterreno. Sia il riad che la stanza sono piuttosto semplici ma comunque puliti e accolgienti, certo non è uno di quei riad lussuosi ma non è quello che cercavamo, avevamo bisogno di un posto pulito e sopratutto centralissimo rispetto alla piazza Djemaa e dunque abbiamo centrato il nostro obiettivo in quanto siamo a 150 metri da questa.

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Il riad Dar Tamlil

Dopo aver buttato le valigie in un angolo ed aver fatto una doccia veloce siamo ansiosi di tuffarci nel caos di Marra così lasciamo il riad ed in 2 minuti siamo invasi da odori d'incenso, suoni, grida di venditori, motorini che sfrecciamo da ogni parte, sì siamo finalmente a Marrakech. Facciamo un giro della piazza per ambientarci, osserviamo i venditori di spremute di fianco a quelli di lumache, le bancarelle per la ristorazione che già brulicano di gente con il fumo dei barbecue che si alza verso il cielo e poi incantatori di serpenti che ci avvolgono intorno al collo il proprio animale per scattare qualche foto in cambio di pochi dihram.

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Il primo impatto con la piazza Djemaa el Fna

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Un giro in calesse dà un tocco romantico alla vacanza, vero? Peccato per il terzo incomodo di mio cognato....scherzo Antonio, scherzo.....

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Questi sono gli incontri che potreste fare in piazza

Facciamo un giro dei souk e Pamela qui va in estasi, fosse per lei passeremmo tutte le giornate qui: riusciamo a tornare alla Djemaa el Fna senza perderci e decidiamo di salire sulla terrazza del Hotel Glacier da dove si può ammirare dall'alto tutta la piazza consumando qualcosa nei tavolini all'aperto o molto spesso all'impiedi visto il numero di persone che ci sono.

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La piazza Djemaa el Fna dalla terrazza dell'Hotel Glacier

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La Koutubia al tramonto dalla terrazza

Scattiamo qualche foto ed osserviamo l'andirivieni di persone, motorini e calessi. Dopo una giornata di viaggio siamo piuttosto affamati e ci mettiamo alla ricerca del Cafè Arabe, dove abbiamo riservato un tavolo: dobbiamo attraversare buon parte dei souk per giungere a destinazione ma tra qualche informazione qua e là ed un paio di cartelli un pò nascosti sotto un'arcata riusciamo ad arrivare. Ci fanno accomodare in un salone con una fontana e luci rilassanti che danno una grande sensazione di relax, ci voleva proprio dopo una giornata di viaggio ed il primo approccio col caos marocchino. Ordiniamo delle tajine in tre modi differenti, una di pesce e due differenti di carne, annaffiamo il tutto con una bottiglia di Cabernet Sauvignon di Meknes. Terminata la cena siamo veramente distrutti, dedichiamo ancora qualche giro alla paizza sempre più in fermento ma poi decidiamo di andare a letto per essere belli carichi domani mattina.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Treno: Vasto-Milano € 85,20

Autobus: Milano Centrale-Malpensa € 18

Volo: Milano-Marrakech a/r € 536.03

Colazione: Milano Centrale € 10,00

Pranzo: Mc Donald's Malpensa € 15,00

Cena: Café Arabe, Marrakech Dh 750

Alloggio: Riad Dar Tamlil, Marrakech € 43,50

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27 aprile 2008

La sveglia suona alle 8, battezziamo subito la colazione del Riad Dar Tamlil e la promuoviamo alla grande: ci accomodiamo nel cortile e ci servono caffè, latte, spremuta d'arancia, cornetti, diversi tipi di marmellata, formaggini, baguette, mangiamo a sazietà e prima di uscire il proprietario ci dice che se vogliamo evitare di andare alla Sahara Expeditions per completare il pagamento del tour (anticipo pagato online) possiamo farlo con lui visto che deve andare lì per altri clienti: siamo un pò titubanti all'inizio ma visto che sul sito del riad avevo letto che effettuavano le prenotazioni per i tour nel deserto ci fidiamo, d'altronde ci rilasciano pure una ricevuta...usciamo e ci dirigiamo subito verso la Koutubia, c'è un solo splendente e fa un caldo africano, ah già, siamo in Africa, quasi quasi lo dimenticavo. Attraversiamo il vialone con i calessi, passiamo dinanzi al Club Med e giungiamo in un attimo a destinazione, giriamo tutto intorno, passeggiamo nei giardini poi Antonio insiste per fare il tour con i classici bus scoperti della City Sightseeing, io sono sempre stato restio a questo genere di tour ma per una volta accetto tanto per farci un'idea generale della città.

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La Koutubia

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I giardini intorno alla Koutubia

Per 130 Dh a testa possiamo usufruire di questi bus per le prossime 24 ore salendo e scendendo a nostra scelta nelle varie fermate intermedie. Dall'alto del bus si gode una bella vista della città, visitiamo sia la Medina che la città nuova e devo dire che non è stata poi una cattiva idea, a parte il caldo impressionante a quell'ora del giorno.

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Con Antonio sul bus turistico

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Le mura della Medina

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Una delle porte della Medina

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Nei pressi della Koutubia

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Cammelli per strada

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Cartelli stradali

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Anche il commercio a Marrakech......

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.....si mette al passo coi tempi!

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Place de la Liberté, nella Ville Nouvelle

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Ville Nouvelle

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La fontana del Sofitel Marrakech Hotel

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Fontana nella Ville Nouvelle

Arrivata ora di pranzo ci fermiamo al ristorante Argara la cui terrazza offre una bella vista sulla piazza Djemaa el Fna, mentre stiamo assaporando delle cotolette di pollo impanate molto poco marocchine arrivano due amiche di Antonio di Casablanca, che vivono dalle nostre parti, si siedono al tavolo con noi e scambiamo quattro chiacchiere all'ombra, finalmente al riparo.

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La piazza Djemaa el Fna dalla terrazza dell'Argara

Dopo pranzo cerchiamo ancora refrigerio all'ombra dei souk, li percorriamo in lungo ed in largo fino ad arrivare alla Moschea ed alla Medersa Ali ben Youssef ed al Museo di Marrakech.

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Tra i souk di Marrakech

Le continue pressioni di Antonio per andare alla Plage Rouge, una spiaggia artificiale con piscina che avevamo visto in un servizio a Nonsolomoda, diventano sempre più pesanti, alla fine decido di accontentarlo e di togliermi questo peso in modo da poter dedicare i giorni successivi al rientro dal tour interamente alla visita della città: torniamo così al riad per cambiarci ma il ragazzo alla reception ci accoglie dicendoci che ha chiamato la Sahara Expeditions per un problema, dobbiamo così recarci lì e vedere cosa succede anche se i primi dubbi cominciano ad assalirci: sull'email c'era scritto che bisognava recarsi presso gli uffici il giorno prima della partenza per saldare il conto così immaginiamo che il proprietario ci abbia tirato una fregatura. Lasciamo perdere la Plage Rouge e ci fiondiamo in agenzia, la donna che ci accoglie ci dice che non ha ricevuto il denaro da nessuno e che è stato un nostro errore affidare i soldi al proprietario del riad, mostriamo la ricevuta di pagamento ma per loro non ha naturamente alcun valore senza i soldini....Torniamo indietro al riad e facciamo chiamare il proprietario, dopo alcuni tentativi ci dice di aspettarlo lì ma dopo 30 minuti non si vede così lo facciamo chiamare ancora ed inizia una conversazione concitata visto che il suo francese non sembra tanto migliore del mio: dopo altre telefonate ci dice di tornare in agenzia che è tutto risolto, siamo dubbiosi ma la donna al banco reception ci dice che in effetti il proprietario aveva lasciato il nostro saldo alla sua collega prima che lei arrivasse, siamo finalmente a posto ma quanta paura di aver gettato al vento i nostri soldi.....

Dopo questa disavventura che ci ha un pò stressati la cosa migliore è rilassarsi un pò, è ormai tardi per la "benedetta" Plage Rouge così Pamela sceglie la strada dell'hammam Les couleurs de l'Orient , proprio di fronte al nostro riad, l'accompagno, pago e le dò appuntamento ad un'ora dopo, raggiungo così Antonio che nel frattempo si era intrattenuto in qualche acquisto non proprio lecito e ci rilassiamo fumando allungati sui divani del riad (dai concedetemelo, è un must del Marocco anche questo rytrtt: ) E dopo questa divagazione devo sottostare ad un altro dei tormentoni di questa vacanza da parte di mio cognato: la birra. Impossibilitato a reperire nei ber della piazza la tanto amata bevanda usufruiamo ancora una volta degli agganci del ragazzo in reception per farci indicare un bar dove poter sorseggiare in santa pace una bella bottiglia ghiacciata e lui ci indica la strada per l'Hotel Tazi: passiamo attraverso dei vicoletti che alla fine riconosciamo come la strada fatta il giorno prima per arrivare al riad dal parcheggio dei taxi, entriamo e dinanzi ad un televisore al plasma che trasmette partite di calcio marocchino ci concediamo 2 birre a testa interrotti ogni tanto da venditori di fumo seduti nei tavoli intorno al nostro....ragazzi ora basta però! Guardiamo l'orologio e ci rendiamo conto che è ora di tornare a prendere la Pamy, entriamo e mentre aspettiamo ci offrono un tè alla menta, poco dopo esce la mia signora che sprizza gioia da tutti i pori, ci racconta delle meraviglie dell'hammam mentre torniamo al riad. Prepariamo le borse da trekking per la partenza del giorno dopo e chiediamo al ragazzo se possiamo lasciare le valigie da qualche parte, ci indica uno stanzino assicurandoci che non le toccherà nessuno: terminati i preparatrivi ci facciamo una doccia rinfrescante e rigenerante e siamo più affamati che mai, decidiamo di cenare nelle bancarelle della piazza, c'è veramente solo l'imbarazzo della scelta, i vari addetti alle vendite ci tirano letteralmente per le braccia per cercare di farci scegliere la propria bancarella, troviamo pesce fritto, spiedini, uova sode da mettere nei panini fino alle interiora di pecora con le teste dei poveri equini a far bella mostra di sè sui tavoli. Decidiamo per una cosa piuttosto tranquilla e ci rimpinziamo con tre porzioni di brochette ognuna composta da cinque spiedini, due porzioni di patatine fritte, coca ed acqua più il pane che viene sempre servito a tavola con qualche salsa piccante: spendiamo in totale 140 dirham.

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Ecco cosa significa cenare nella Djemaa el Fna

Terminata la cena ci concediamo solo un giro veloce per osservare qualche spettacolo e poi andiamo a letto presto dopo una fumatina per conciliare il sonno bww , domani alle 7 bisogna essere dinanzi alla Sahara Expeditions per l'inizio del tour nel deserto che ci terrà lontani da Marrakech per 4 giorni e tre notti.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Bus turistico: Dh 390

Colazione: Riad Dar Tamlil, Marrakech, compresa

Pranzo: Ristorante Argara, Marrakech Dh 250

Cena: Djemaa el Fna, Marrakech Dh 140

Alloggio: Riad Dar Tamlil, Marrakech € 43,50

Hammam: Les couleurs de l'Orient Dh 370

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28 aprile 2008

La sveglia suona impietosa alle 5:45 e ci indica che è ora di prepararci per il tour: come detto, la sera prima avevamo preparato tutto quindi non ci resta che vestirci e lasciare il riad, lasciando le valigie nella stanzetta indicataci dal poprietario e portando ocn noi solo gli zaini da campeggio. Attraversiamo la piazza Djemaa el Fna e sembra di essere in un altro posto, sono lontane le luci e i rumori dei giorni passati, ora c'è solo qualche tassista in giro e la piazza sembra ancora più grande così vuota.

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La piazza Djemaa el Fna al mattino presto è deserta

In dieci minuti siamo dinanzi agli uffici della Sahara Expedition, ci sono già una decine di persone in attesa di partire, facciamo una veloce colazione a base di spremuta d'arancia e omelette nel bar all'angolo mentre il marciapiede comincia a riempirsi di gente. Alle 7:30 arrivano i bus e veniamo divisi in base al tour prescelto, noi siamo insieme ad una coppia di signori greci ed a 3 ragazzi australiani in un minivan a 9 posti. Lasciata Marrakech la strada comincia pian piano a salire fino a diventare una vera e propria erta che ci porta ai 2000 e passa metri del Tizi n'Tichka; si gode un bellissimo panorama sulle valli sottostanti contornate da villaggi berberi. Facciamo una prima sosta per scattare qualche foto e fare compere da un ambulante che vende pietre tagliate a metà con all'interno dei minerali lavorati coloratissimi, il tizio ci chiede inizialmente 200 dirham per una pietra, alla fine chiudiamo la nostra trattativa con all'attivo 2 pietre per 100 dirham.

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Il nostro primo acquisto, chiusa sembra una semplice pietra.....

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.....ma una volta aperta!!!

Ripartiamo e continuiamo a salire, facciamo una seconda sosta per un caffè e per espletare le funzioni fisiologiche e ripartiamo alla volta di Ait Benhaddou: la strada verso questa famosissima kasbah, patrimonio mondiale dell'Unesco, sembra interminabile ma alla fine, dopo circa 3 ore e mezza giungiamo a destinazione. Ci sono un sacco di bambini ad attendere il nostro arrivo e regaliamo loro delle penne portate da casa appositamente, non dimenticherò mai lo sguardo felice di quei bambini quando hanno ricevuto quello che per noi è un oggetto insignificante, i loro occhi raggianti e le loro urla di gioia rimarranno uno degli aspetti più belli di questo viaggio. Un ragazzino più grande degli altri sarà la nostra guida all'interno della kasbah, ci racconta della vita al suo interno, dei tanti film girati qui, tra i più famosi Lawrence d'Arabia, Gesù di Nazareth ed Il Gladiatore. Guadiamo un fiume su dei sacchi di terra essiccata e giungiamo all'interno dell'agglomerato di case fatte con terra e paglia, sembrano molto solide a dispetto dei materiali utilizzati, fà davvero un caldo terribile.

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Verso Ait Benhaddou

Un paio di foto panoramiche della kasbah di Ait Benhaddou:

Panorama 1

Panorama 2

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La kasbah di Ait Benhaddou

Dopo un'ora la nostra visita volge al termine, diamo una mancia alla guida e torniamo al bus, pochi chilometri ci separano da Ouarzazate e dal nostro primo pranzo che si rivelerà poi il peggiore dell'intero tour. All'una siamo seduti ai tavoli all'aperto del ristorante la Kasbah, proprio di fronte alla famosa kasbah Taourirt, mangiamo delle brochette di manzo e pollo piuttosto dure che ci lasciano molto delusi.

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La kasbah di Taourirt a Ouarzazate

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Museo del Cinema a Ouarzazate

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Auto partecipanti al Rally delle kasbah

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Il ristorante La kasbah a Ouarzazate

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Tutto il mondo è paese!

Faccio conoscenza anche con i bagni pubblici marocchini dove lo scarico consiste in un secchio d'acqua da riempire direttamente da un rubinetto, solo dopo aver armeggiato vengo a sapere dall'autita che al piano superiore, nella terrazza, ci sono i bagni tradizionali xqq

Sono le 14 quando torniamo alla macchina che definirei piuttosto un forno, attraversiamo la Valle del Draa tra oasi di palme e montagne sullo sfondo che ricordano piuttosto da vicino il Grand Canyon per la loro conformazione.

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Draa Valley

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Oasi nella Draa Valley

Facciamo qualche sosta per strada per delle foto prima di giungere a Zagora dove il nostro autista ci lascerà nelle mani dei touareg, pronti ad affrontare il deserto. Pamela acquista il turbante per proteggersi dalla sabbia mentre la coppia di greci, che non aveva bene in mente il programma della vacanza, è convinta che solo la seconda notte dovessimo dormire in tenda, decidono così di restare a dormire in hotel con l'autista mentre noi alle 17:30 siamo pronti a salire sui nostri cammelli fiammanti non prima di aver scolato una bella birra ghiacciata, l'ideale con questo caldo.

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Pamela è pronta ad affrontare il deserto

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Verso le dune di Zagora....

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....con la nostra guida

Quello delle birre sarà un altro dei tormentoni di mio cognato Antonio, sempre intento a chiedere all'autista di trovargli un posto dove scolarsene una tanto da meritarsi il soprannome di Heineken. Il panorama di questa prima cammellata non è dei più belli, facciamo un primo breve tratto sull'asfalto per poi addentrarci in un paesaggio arido ma molto lontano dalla nostra idea di deserto. lo definirei un pre-deserto, i cammelli poi sono scomodissimi ed abbiamo tutti un grand dolore al sedere ed ai gemelli di famiglia. Per fortuna le due ore di marcia indicate sul programma sono fittizie e si riducono ad un'ora e dieci minuti al termine della quale vediamo le dune ed il campo tendato.

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Il sole sta pian piano calando...

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...allungando le ombre

Siamo nella stessa tenda con i ragazzi australiano con i quali cominciamo finalmente a familiarizzare: Michael e Katrin sono una giovane coppia di sposi e con loro c'è la cugina Rachel.

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La nostra tenda

Il sole comincia a tramontare e scattiamo tante foto tra una chiacchiera e l'altra ed un sorso di tè alla menta che ci viene puntualmente servita dai nostri cammellieri, quando il sole è completamente tramontato e comincia a fare scuro non c'è molto da fare e tra una cannetta e l'altra attendiamo il momento della cena che viene servita all'interno della tenda su dei tavolini bassi: mangiamo tajine di pollo con patate lesse e verdure, il solito ottimo pane e concludiamo con il tè alla menta che diventa sempre più una prelibatezza per me.

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Continuiamo la conversazione con i ragazzi australiani ed entriamo sempre più in sintonia, sono molto simpatici e socievoli, quando arriva l'oscurità completa è uno spettacolo rimanere allungati a guardare le stesse luminosissime ed infinite tant'è che la guida definisce la nostra tenda un "hotel a mille stelle" ed ha ragione, non c'è lusso che tenga con il piacere di stare lì, soli nel deserto ad ammirare un cielo stellato. Ci prepariamo per la notte e noi, che ci eravamo portati di tutto, vediamo che in tenda ci sono coperte e cuscini a volontà, inoltre fa molto caldo ed il sacco a pelo ci serve solo ad ammorbidire un pò il terreno anche se verso le 4 del mattino comincerà a fare più fresco.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Tour Sahara Expeditions: € 370,00

Colazione: Bar Marrakech Dh 20

Pranzo: Ristorante La kasbah, Ouarzazate Dh 350

Cena: in tenda nel deserto, compresa

Alloggio: in tenda nel deserto, compresa

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29 aprile 2008

Come "minacciato" la sera prima la nostra guida viene a svegliarci alle 5:30 per assistere allo spettacolo dell'alba nel deserto. Nonostante la nottata non sia stata delle più comode e proprio a quell'ora stavamo cominciando ad adattarci al nostro giaciglio non facciamo troppe storie ad alzarci attirati dalla curiosità di vedere il sole sorgere tra le dune.

E veniamo ripagati veramente alla grande, la sabbia si colora di rosso e sembra accendersi sempre più, scattiamo tante foto e pensiamo ai greci che hanno deciso di perdersi quest'emozione.

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L'alba a Zagora

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Il campo tendato

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Le dune di Zagora all'alba

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Per vedere la foto a grandezza naturale cliccateQUI

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Per vedere la foto a grandezza naturale cliccate QUI

Panoramiche delle dune di Zagora all’alba

I cammelli sono già pronti a rimettersi in marcia ed alla sola idea ci vengono già i primi dolori ma c'è prima la colazione da consumare in tenda, pane arabo con burro e marmellata, davvero squisita. Saliamo "a bordo" anche se il mio cammello come potrete vedere dalle foto fa un pò il bizzoso,

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I cammelli sono pronti a ripartire....

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...beh, non proprio

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La nave del deserto

in ogni modo partiamo e ripercorriamo lo stesso tragitto dell'andata dove l'autista viene a riprenderci insieme ai greci e ci riporta in città, esattamente nel negozio del venditore di turbanti che c'invita in un altro negozio, la scusa ufficiosa è quella di offrirci un tè alla menta e di usufruire delle toilettes ma quella ufficiale è di mostrarci dei tappeti persiani. Comincia una lunga illustrazione dei vari modelli tra un sorso di tè e un altro ma alla fine sia noi che gli amici australiani usciamo a mani vuote. Facciamo una foto al cartello dei "52 giorni di cammello a Timbouctù" anche se credo che sia una rivisitazione dell'originale perchè quello che avevo visto in foto su una rivista mi sembrava diverso, vabbè in ogni modo proseguiamo per la lunga strada che ci porterà a Merzouga fermandoci per strada in una fabbrica che produce oggetti in marmo con all'interno fossili di cui pare le montagne del Marocco siano piene: comperiamo qualche ricordo per amici e familiari e proseguiamo dopo aver assistito alla lavorazione del marmo.

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Lasciamo Zagora...

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....non per Timbouctou però!!!!

Facciamo sosta per il pranzo in un ristorante piuttosto carino, mangiamo un'ottima insalata mista come antipasto, poi brochette, questa volta molto buone e tajine, ci scoliamo anche 4 birre, una coca ed una bottiglia d'acqua. Arrivati a Rissani facciamo l'ultimo carico d'acqua per affrontare il deserto poi svoltiamo per una strada sterrata che percorriamo in 20/25 minuti prima di arrivare all'Hotel Yasmina, base per l'escursione alle dune di Merzouga.

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Rissani

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Qui si lascia la strada asfaltata in direzione delle dune di Merzouga

La location è bellissima in quanto l'hotel è proprio a ridosso delle dune che stavolta sono di un rosso acceso e sopratutto molto più alte di quelle di Zagora, questo è un vero e proprio erg sahariano.

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Dall'hotel Yasmina

Inizio a fare qualche foto ma è qui che avviene il fattaccio, mentre cerco di fare una panoramica con il cavalletto una folata di vento fa volare via la custodia a spalla ed io per inseguirla lascio il cavalletto incustodito, un'altra folata di vento lo butta a terra e la macchinetta cade proprio sull'obiettivo che ora non va più ne avanti ne indietro: un bel casino, senza macchinetta per la parte migliore del viaggio. Riesco a trattenere a stento le imprecazioni mentre Pamela ed Antonio attendono da un momento all'altro una mia esplosione, alla fine ci facciamo mente capace e torniamo alla macchina a riporre gli apparecchi ormai inutilizzabili.

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Per vedere la foto a grandezza natural cliccate QUI

Panoramica delle dune di Merzouga, ultima foto della mia Olympus

Incontriamo Michael e Katrin che ci consolano dicendoci che una volta a casa ci spediranno tutte le foto fatte con la loro macchinetta e che ogni volta che ne avremo bisogno ce la presteranno, li ringraziamo anche per la seconda buona notizia che ci danno: ci sono delle docce a disposizione degli ospiti nell'Hotel cosi ne approfittiamo per rinfrescarci prima della partenza. Alle 17 siamo pronti ad affrontare nuovamente il deserto belli puliti e profumati; lo scenario è davvero mozzafiato, facciamo su e giù per le dune e ad ogni salita e discesa rimaniamo a bocca aperta perchè ci aspetta una duna sempre più alta.

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La sabbia di Merzouga

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La nostra carovana

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Alone in the desert

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Le dune

In 45 minuti siamo al nostro campo tendato, la nostra guida Ibrahim (Pamela lo ha subito ribattezzato Ibrahimovic) ci offre un tè alla menta e stende un tappeto sulla sabbia dove consumiamo la nostra bevanda facendo quattro chiacchiere in libertà, anche i greci che ci erano sembrati un pò musoni fino ad allora si sciolgono, scopriamo chiamarsi Yoannis e Georgia e lui si rivelerà da lì in avanti un instancabile chiacchierone. Vediamo in lontananza dei ragazzi che fanno sandboard, scivolano con una tavola tipo snowboard giù dalle dune, io ed Antonio cerchiamo un qualsiasi pezzo di legno tra le cianfrusaglie che ci sono nel campo tendato ma niente allora saliamo su una duna ripidissima con in spalla il sacco a pelo ma niente, non scivola proprio e sconsolati e delusi scendiamo giù rotolando.

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Il campo tendato

Continuiamo le chiacchiere sul tappeto e si fa buio, stiamo aspettando un altro gruppo che arriverà quando ormai è completamente scuro, ci domandiamo ancora oggi come riescano a trovare la strada: finalmente giunti gli altri ragazzi (9 italiani) possiamo sederci a tavola in una tenda enorme che ci ospita tutti, purtroppo c'è un forte vento ed entra sabbia di continuo cosi mangiamo tajine al pollo e sabbia. Al termine della cena sorseggiamo il solito tè ed ascoltiamo le guide suonare i bonghi poi soprafatti dalla stanchezza ed aiutati da una sigaretta truccata ce ne andiamo a dormire.

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La cena nella tenda

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I tuareg all'opera

Le tende questa volta sono da quattro persone quindi con noi dorme Rachel mentre gli altri 2 australiani ed i 2 greci dormono nell'altra tenda; per fortuna non entra sabbia e riusciamo a dormire piuttosto tranquillamente fino all'una quando sento la porta aprirsi ed entrare un forte vento, cerco di mettere altri cuscini per tamponare ma niente da fare, cerco la coperta che avevano messo le guide all'esterno per tenere chiusa la porta ma non la trovo più, dopo qualche tentativo riesco con l'aiuto di Pamela a sistemare la situazione e riuscire a dormire fino all'indomani.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Colazione: Campo tendato di Zagora, compresa

Pranzo: Ristorante verso Rissani (non ricordo il nome) Dh 350

Cena: In tenda nel deserto, compresa

Alloggio: Campo tendato a Merzouga, compreso

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30 aprile 2008

Ancora una sveglia alle 5 o poco più tardi ma questa volta lo sforzo non è ripagato in quanto ci sono delle nuvole che c'impediscono di godere il sorgere del sole, non ci resta che tornare ai nostri amati/odiati cammelli e tornare indietro all'Hotel Yasmina per la colazione, prima però ci godiamo il siparietto di Antonio che cade mentre cerca di salire sul cammello, finisce proprio tra le cacche dei gobbuti quadrupedi tra l'ilarità generale.

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Ombre sulla sabbia

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Un'altra carovana affronta il deserto

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Vita nel deserto

Arrivati all'hotel facciamo colazione a base di galettes, burro, marmellata, tè, caffè, latte in quantità industriale,facciamo una bella doccia tonificante e partiamo alla volta delle gole del Todra. Arriviamo a destinazione verso mezzogiorno dopo una sosta per uno spuntino a mezza strada: ordiniamo in un ristorante proprio all'inizio del percorso a piedi e ci diamo appuntamento per il pranzo per un'ora più tardi. Il posto è molto affollato, ci sono tante persone che si bagnano nelle acque piuttosto fresche ma di un azzurro intenso del fiume, passiamo il punto più stretto ed osserviamo dei freeclimbers arrampicarsi su per le rocce.

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Le gole del Todra

Terminata l'escursione torniamo al ristorante dove mangiamo divinamente, decisamente il pranzo migliore del tour: omelettes berbere e ai formaggi, un'insalata mista superba ed altre prelibatezze di cui ora mi sfugge il nome ma finalmente qualcosa di diverso dalle solite tajine e brochettes. Terminato il pranzo verso le 14 avremmo voglia di schiacciare un bel pisolino invece ci dirigiamo verso un'oasi, una delle più grandi del Marocco ci dicono con i suoi 35 km di lunghezza, qui coltivano un pò di tutto e facciamo una passeggiata tra le piante di olivo, di fico, di arance e così via, poi visitiamo una kasbah con annessa sosta in un altro negozio di tappeti dove questa volta gli amici australiani fanno compere.

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Oasi

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I bambini

All'uscita si scatena una pioggia fragorosa che per fortuna dura pochi minuti, Antonio è in crisi d'astinenza da birra quindi facciamo una sosta ad hoc e poi proseguiamo per le gole del Dades dove alloggiamo presso l'hotel Le vieux Chateau che ha una magnifica vista proprio sulle gole: finalmente un letto ed una doccia tutta per noi. Alle 8 c'è la cena, ci servono un harira ossia un brodo con patate e spezie, poi cous cous con pollo ed infine della macedonia; dopo cena cadiamo stanchi morti tra le coperte del nostro letto.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Colazione: Hotel Yasmina, compresa

Pranzo: Ristorante alle Todra Gorges Dh 350

Cena: Hotel Le Vieux Chateau, compresa

Alloggio: Hotel Le vieux Chateau, compreso

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1 maggio 2008

Finalmente ci alziamo ad un orario più decente ma nemmeno più di tanto, alle 6.30 infatti siamo in piedi ed alle 7 facciamo colazione con le ormai solite cose, alle 6 siamo in strada diretti alla Valle delle rose dove osserviamo le infinite distese di fiori con donne e bambini intenti a formare collane da vendere ai turisti, le donne del gruppo approfittano per fare uno shopping sfrenato a base di acqua di rose ed altre diavolerie del genere.

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Lungo la Valle delle rose

Attraverso la Valle delle mille kasbah torniamo a Ouarzazate poco prima delle 12, visitiamo la kasbah di Taourirt con una guida che rende molto interessante il suo racconto pieno di anedotti e sopratutto in un italiano eccellente.

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La kasbah Taourirt a Ouarzazate

Prima di pranzo il nostro amico greco decide di visitare un negozio dove vendono tovaglie d'organza di cui avevo letto sulla Lonely Planet, le trattative sono estenuanti e tutti vorremmo ucciderlo visto che siamo ad aspettarlo sotto il sole cocente, per fortuna un negoziante vicino ci offre degli sgabelli ed un posto all'ombra dinanzi alla sua boutique, naturalmente dopo che le nostre donne avevano fatto incetta di regali e regalini. Finalmente si pranza, questa volta andiamo in un ristorante che propone cucina marocchina ma anche internazionale con tanto di hamburger, hot dog e pizza. Naturalmente evitiamo quest'ultima e ne siamo contenti dopo che Michael ci ha quasi obbligato ad assaggiare un pezzo dalla sua quattro stagioni, mangiamo invece delle ottime insalate e panini. Dopo pranzo è tutta una lunga strada fino a Marrakech, ne approfittiamo per dormire in macchina e recuperare un pò di forze: alle 18 siamo dinanzi agli uffici della Sahara Expedition dove salutiamo l'autista Rashid ed i due greci mentre con il trio aussie ci facciamo tre o quattro birre al solito Hotel Tazi. Sulla strada di ritorno verso il riad ci fermiamo a prelevare al bancomat e ne dobbiamo provare più di uno prima di riuscire nell'impresa. Giunti al riad troviamo le nostre valigie già in camera, ci hanno assegnato la stessa dei giorni precedenti, dopo una doccia io e Pamy abbiamo voglia di tornare subito in strada mentre Antonio se la prende con calma, ci diamo appuntamento davanti al ristorante Argana dove avevamo pranzato qualche giorno prima ma Antonio con il suo grande senso dell'orientamento ci aspetta da tutt'altra parte, senza soldi al cellulare contatta la mamma in Italia con il solito trucco dell'addebito di chiamata, un altro dei suoi must, riceviamo un messaggio da mia suocera con la conferma del luogo dell'appuntamento ma noi siamo li da tempo e lui non si vede. Giriamo tutta la piazza e poi c'incontriamo casualmente, ci mostra dove ci aspettava e lo copriamo d'insulti, non c'azzeccava un "beeep". Andiamo a cena nelle bancarelle che sono le 10, optiamo per il pesce fritto ma non ci soddisfa come la carne. Mentre torniamo in camera Antonio trova il tempo anche di farsi la barba per strada.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Colazione: Hotel Le Vieux Chateaux, compresa

Pranzo: Ristorante a Ouarzazate Dh 220

Cena: Djemaa el Fna, Marrakech Dh 140

Alloggio:Riad Dar Tamlil, Marrakech € 43,50

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E bravissimo Derio! mi interessa moltissimo questo diario perché non sono mai stata a Marrakech e mi attira moltissimo!

l'idea poi del tour nel deserto è favolosa!

Curiosità: per il tour, visto che avete fatto tutto da voi con l'albergo e il deserto, come ti sei orientato? dove hai cercato per trovare un'agenzia che organizzasse da Marrakech dei tour di 3-4 giorni? idem per l'albergo, dove lo hai cercato? sembrerà una banalità, ma non saprei dove e come muovermi per organizzarmi da sola, infatti ho sempre pensato che prima o poi per andare mi sarei servita di un tour operator che offrisse la combinata Marrakech + tour deserto (in Egitto mi sono sentita più sicura a fare così, forse perché eravamo 3 ragazze e alla fine ero più tranquilla - e cmq lo ricordo come uno dei viaggio più belli, comprensivo di giro nelle oasi con campo tendato).

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2 maggio 2008

Premetto che per queste ultime due giornate non ho foto a disposizione in quanto la macchinetta come già ditto è andata distrutta e non ci sono più gli australiani con noi a prestarci la macchinetta.

Stamattina ci alziamo davvero con tutta calma, facciamo colazione nel patio poi le nostre strade si dividono: Antonio prende un taxi e finalmente va alla Plage Rouge noi invece facciamo un bel giro a piedi per la città, arriviamo al Palais El Badi che si rivela davvero molto interessante, poi proviamo l'ingresso alle Tombe Saaadiane ma non ci fanno entrare perchè troppo pieno. Fa un caldo pazzesco e decidiamo di prendere un taxi fino ai Giardini di Menara dove ci rinfreschiamo su una panchina all'ombra degli olivi; una volta ritemprati percorriamo a piedi tutto il vialone dei giardini fino alla Koutubia, la strada sembrava più corta ad occhio ma non è così ed infatti siamo piuttosto stanchi quando giungiamo a destinazione, fa troppo caldo per stare in giro e ci rilassiamo un'oretta in camera per poi ripartire verso le tombe che riaprono alle 14:30 ma anche a quest'ora la ressa è indescrivibile ed a malincuore desistiamo. andiamo allora al Palais El Bahia che risulta meno interessante di quello visitato in mattinata. Percorriamo i souk per trovare refrigerio all'ombra ed arriviamo fino alla medersa per poi tornare in piazza dove gustiamo un buon gelato da Argana ed incontriamo Antonio di ritorno dalla Plage Rouge: è entusiasta, ci racconta della musica, del movimento e delle donne naturalmente e ci convince a tornare lì con lui il giorno seguente. Dopo la doccia torniamo in piazza per cena ma prima Antonio riesce a litigare con un venditore di babbucce che spara 350 dirham per un paio di ciabatte, Antonio replica con 50 e non intende schiodarsi, questo scende fino ad 80 ed al rifiuto chiude la contrattazione, noi diciamo ad Antonio che il prezzo non era male e che era stato troppo brusco ed irruento quindi torniamo indietro per accettare il prezzo ma il venditore è incazzato nero e ci dice che "nostro amico no essere simpatico" e che neanche per 100 dirham ci vende le babbucce. La prendiamo con filosofia e ce ne andiamo a mangiare alla bancarella numero 97 attratti da un ragazzo molto simpatico che c'infila il bancone sotto il sedere e comincia a portare degli antipasti a base di salse varie, mangiamo a dismisura a base di polpette, brochettes, salsicce e peperoni. Guardiamo uno spettacolo di boxe piuttosto comico e ci andiamo a scolare qualche birra, sapete dove ormai, facciamo ancora qualche giro per gli ultimi acquisti e ce ne andiamo a letto.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Colazione: Riad Dar Tamlil, compresa

Pranzo: /

Cena: Djemaa el Fna, Marrakech, bancarella #97 Dh 200

Alloggio: Riad Dar Tamlil, Marrakech € 43,50

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3 maggio 2008

Alle 8 siamo in piedi convinti da Antonio a seguirlo alla Plage Rouge per prendere un pò di tintarella e fare una nuotata, facciamo colazione ed in taxi raggiungiamo questa spiaggia artificiale dove ci consegnano gli asciugamani e ci assegnano dei materassi giganti con ombrellone annesso. Rimaniamo a crogiolarci al sole fino alle 16 alternando il relax ad una nuotata il tutto a ritmo di musica disco, Pamela approfitta anche per fare una manicure. Devo dire che anche se inizialmente ero restio all'idea una giornata di "mare" ci voleva dopo le fatiche del deserto e le lunghe passeggiate in città sotto il sole cocente. Tornati in taxi a Marrakech mangiamo un kebab da Al Bahb poi torniamo in camera per la doccia. Ci rilassiamo ancora un pò sulla terrazza del riad prima di preparare le valigie per la partenza del giorno dopo, la sveglia sarà peggiore di quelle nel deserto quindi meglio sistemare tutto a dovere da questa sera. Per la cena confermiamo la bancarella numero 97, gironzoliamo per l'ultima volta per i souk e la Djema el Fna dove vediamo un incontro di pseudo boxe, ci scoliamo una birra al solito Tazi e poi dritti in camera.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Colazione: Riad Dar Tamlil, compresa

Pranzo: Al Bahb 220 Dh

Cena: Djemaa el Fna, Marrakech, bancarella #97 Dh 150

Alloggio: Riad Dar Tamlil, Marrakech € 43,50

Extra: Plage Rouge 750 Dh

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4 maggio 2008

Ci alziamo alle 4:30 e lasciamo il riad, alle 5 prendiamo un taxi per l'aeroporto dove giungiamo dopo 15 minuti: al check in c'è una fila disumana tant'è che il nostro volo, come molti altri, subisce un bel ritardo così approfittiamo per fare colazione con cornetto e cappuccino, eh si ci sono anche qui a Marrakech! Anzichè alle 7 partiamo che sono le 8.50, naturalmente perdiamo l'eurostar che doveva portarci a casa per le 21 e per 5 minuti riusciamo a prendere l'intercity che era poi l'ultimo treno per scendere, pranziamo con acqua, patatine e panini. A bordo troviamo del personale gentilissimo, ci cambiano il biglietto senza per fortuna sovrattasse anche perchè il treno arriva solo fino a Pescara dove ci vengono a prendere i miei suoceri.

Resoconto di giornata

I prezzi, dove non specificato diversamente, sono per tre persone

Un euro corrisponde a 11 dihram marocchini circa.

Colazione: aeroporto Menara Dh 60

Pranzo: In treno € 17

Cena: /

Alloggio: Riad Dar Tamlil, Marrakech € 43,50

Trasporti: da Djema el Fnaa ad aeroporto Dh 100 (taxi) + Malpensa Shuttle € 21 + Milano-Pescara € 137,50 (treno)

Commento :

Un commento veloce sulla vacanza: l'emozione di passare una notte o più nel deserto è qualcosa di indescrivibile e che consiglio a tutti, essendo un patito dei viaggi fai da te a giochi fatti e se dovessi ripetere lo stesso itinerario opterei sicuramente per un auto a noleggio per fermarmi dove e quando voglio ed evitare le noiose soste nelle boutique di tappeti o nei negozi di fossili che ci sono state propinate durante il tour organizzato. Le strade sono in buone condizioni e facilmente percorribili, di questo non ero ben informato ed ha costituito un dubbio che alla fine ha fatto pendere la decisione verso un tour in agenzia locale. Marrakech è una città che si ama o si odia secondo me, non bisogna certo essere troppo schizzinosi altrimenti si propende sicuramente per la seconda ipotesi, il fascino dei souk e delle mille stradine, degli hammam e delle moschee resterà sicuramente impresso nella nostra memoria. Peccato per la disavventura con la macchina fotografica che mi ha privato dei ricordi di posti molto interessanti.

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Mooolto interessante !! IL tour nel deserto a giudicare dalle foto è stato sicuramente spettacolare : Thumbup : grazie anche di questo diario, dettagliato con prezzi e tutto quanto .

IN pochi giorni non penso sia il caso di fare il tour nel deserto ma credo che 3 o4 giorni per vedere Marrkech possono andar bene ..vero ? magari ci potrebbero essere degli altri tour da fare nelle immediate vicinanze... non so .

IL tuo giudizio finale sul fatto di non essere tanto schizzinosi mi fa un po riflettere ..forse la città non è molto pulita? o il cibo è servito in modo poco igenico ?

Grazie di tutto !!

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Cara Chica, in 3/4 giorni ti godi la città in modo completo, poi se vuoi fare un'escursione giornaliera ci sono delle possibilità sia in modo autonomo che sempre tramite la stessa agenzia con cui ho prenotato io e sinceramente per il prezzo irrisorio te la consiglio, in un giorno potresti andare ad Essaouira, sulla costa oppure alla cascate di Ouzoud

http://www.saharaexpe.ma/an/ram5.htm questo è il link dei tours con la Sahara Expedition, vai su excursions

io avevo prenotato tramite il broker hostelsclub che poi ti rimanda alla Sahara Expedition, ti linko i prezzi per Essaouira:

http://www.hostelsclub.com/act_step01_city.php?lang=it&country=41&city=879&mese=12&anno=2010&currency=1&type=0

e per le cascate:

http://www.hostelsclub.com/act_step01_city.php?lang=it&country=41&city=2386&mese=12&anno=2010&currency=1&type=0

qui puoi trovare il sito con tutte le soluzioni possibili, basta che scegli come stato il marocco e poi il tipo di tour:

http://www.hostelsclub.com/index-it.html

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dimenticavo di dire riguardo al discorso pulizia che mangiare nella Djema El Fnaa oltre ad essere davvero economico è anche molto buono, il servizio e buono e la pulizia idem, naturalmente è tutto molto spartano ma come in una bancarella di una festa popolare da noi, purtroppo fanno tristezze le persone che girano per i tavoli alla ricerca di avanzi di pane ed altro. poi per i souk ed i vicoli naturalmente c'è quel caos organizzato tipico di questi luoghi, diciamo che bisogna adattarsi ma non parlerei di sporcizia o poca igiene.

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Grazie per tutte le informazioni AC ! sei molto gentile : Thumbup :

Sinceramente questo è un viaggio che mi attira molto ! per quanto riguarda il souk e il resto ho capito cosa intendi .

Ieri sera ho guardato il link che hai dato nel diario della Riad dove hai soggiornato e ... per le date che ( forse ) potevano interessarmi è al completo !!

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  • 7 mesi dopo...
...ci diamo appuntamento davanti al ristorante Argana dove avevamo pranzato qualche giorno prima...

che tristezza che ieri sia stato distrutto dall'attentato terroristico che ha causato decine di morti proprio in quella che è la piazza simbolo di marrakech, la Djema El Fnaa : Sad :

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  • 2 anni dopo...

Ah che meraviglia!!!

Io faccio il giro inverso e purtroppo non ho molto giorni per Marrakech.

Faccio questo tour:

ITINERARIO DI MASSIMA

Giorno Data Giorno Itinerario

1 27 – ott D Roma/Milano – Casablanca - (Rabat?) - Meknes

2 28 – ott L Meknes – Moulay Idriss – Volubilis – Fes

3 29 – ott M Fes – Foresta dei Cedri - Ifrane – Gorge du Ziz

4 30 – ott M Gorge du Ziz – Merzouga

5 31 – ott G Merzouga – Gorge du Todra – Ait Ben Haddou

6 1 – nov V Ait Ben Haddou – Marrakesh

7 2 – nov S Marrakesh- Casablanca

8 3 - nov D Casablanca – Roma/Milano

Mappa: https://mapsengine.google.com/map/edit? ... tvopU3TDBw

Giorno 1: Arrivo in aeroporto, cambio della valuta, prendiamo il mezzo e ci dirigiamo a Meknes.

Giorno 2: Visita guidata della città, visita della citta santa del Marocco Moulay Idriss, Visita di Volubilis un sito romano. Ci dirigiamo a Fes dove pernotteremo.

Giorno 3: Visita guidata Fes. Ci dirigiamo verso Ifrane passando dalla Foresta di cedri. Dopo la visita ad Ifrane ci dirigiamo alle Gole di ziz per il pernottamento.

Giorno 4: Visita delle Gole du Ziz e poi ci dirigiamo a Marzouga. Ci prepariamo alla cammellata a passare la notte nel deserto.

Giorno 5: Ritorno in hotel dalla tenda berbera, visiteremo le Gorge du Todra, passiamo da Ourzazate e poi ci dirigiamo a Ait Ben Haddou dove pernotteremo.

Giorno 6: Visita della Kasbah conservata meglio del Marocco e ci dirigiamo a Marrakesh.

Giorno 7: Visita di Marrakech e partenza per Casablanca.

Giorno 8: Partenza per l’Italia

ALBERGHI CHE VORREI PRENOTARE:

1. Meknes: Riad El Bahia

http://www.tripadvisor.it/Hotel_Review- ... egion.html

2. Fes: La famille Ajana

http://www.fez-fes.com/fes-famille-ajana.html

3. Gole du Ziz: Jurassic

http://www.tripadvisor.it/Hotel_Review- ... egion.html

4. Tenda berbera

5. Ait Ben Haddou: Riad Maktoub

http://www.tripadvisor.it/Hotel_Review- ... egion.html

6. Marrakech: da definire

7. Casablanca: da definire

Che dici? :smile:

Intanto vado a rileggermi meglio le tue giornate. :wink:

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