cercando un pò ho trovato questo:
"nessuna tassazione può essere richiesta ai cittadini europei che intendono circolare nell'area comunitaria. La Comunità europea, anzi, dopo aver sanzionato alcuni Paesi membri perchè applicavano una imposizione fiscale sulle carte d'identità ha ammonito l'Italia (e altri Stati membri) a non pretendere la marca da bollo sul passaporto per non violare il principio di uguaglianza tra cittadini europei e a non ostacolare il diritto alla libera circolazione che, come noto, rappresenta un caposaldo dell'Unione europea. Nell'ambito della potestà tributaria interna, pertanto, lo Stato italiano ha abrogato la tassa sulla libertà di movimento all'interno della zona europea mantenendola soltanto per recarsi nei territori extracomunitari. Per evitare l'applicazione della tassa, di sovente, il viaggiatore italiano diretto in un territorio extracomunitario ma che transita attraverso uno Stato europeo, legittimamente, prima di uscire dall'Italia, utilizza alla frontiera interna la carta di identità valida per l'espatrio (esentasse) e soltanto in seguito il passaporto (senza la marca da bollo) la cui violazione in quanto tributo domestico non può essere eccepita da un controllore straniero. Ma il passaporto deve essere valido per tutto il periodo di soggiorno all'estero, non essendo sufficiente che esso sia valido soltanto per la partenza. In altri termini la validità deve contenere il giorno di ritorno nel territorio di partenza con la conseguenza che la violazione fiscale può essere comunque contestata al rientro (ma sempre a condizione che si transiti direttamente da un Paese extra-Ue)."
A questo punto credo che comprerò comunque le marche da bollo ma le terrò nel portafogli...
Mi muovo con la carta di identità valida per l'espatrio fino ad Amsterdam e poi caccio il passaporto... giusto?