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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 16/03/2020 in Risposte

  1. Io vedo tutte le foto, il paesaggio è stupendo! So già che in Sudafrica non farò il tour per vedere le balene visto che per il momento sono stata fortunata con quelli che ho fatto e non ho sofferto il mal di mare.
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  2. Complimenti perchè nonostante il mal di mare sei riuscita ad apprezzare l'esperienza!!! Io non ne sarei assolutamente capace!!! Purtroppo molte foto non si vedono...
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  3. GG13 - 30/08 Hermanus – Capo Agulhas Alzarsi al suono della sveglia è difficilissimo ma in qualche modo ci trasciniamo fuori dal letto e ci prepariamo; decidiamo di non fare colazione (che si rivelerà una delle migliori scelte di sempre) per poi farla quando torneremo in hotel, visto che è compresa nel prezzo della camera. Belli coperti con giubbotti e cappelli di lana partiamo alla volta del porto di Hermanus dove arriviamo in pochi minuti di macchina. Nonostante il buio pesto individuiamo facilmente la sede della compagnia che ci porterà alla scoperta delle balene e, visto il freddo, entriamo subito all’interno; facciamo il check in e ci sediamo in una sorta di sala riunioni dove faremo un piccolo briefing prima della partenza. Alle 06.30 precise la nostra guida inizia con una piccola lezione sulle balene e prosegue con qualche regola comportamentale da tenere a bordo. Finito il briefing recuperiamo un sacchetto contenete una bibita e delle patatine e ci dirigiamo verso la barca. Dal molo il cielo ci regala una bellissima e rossissima alba e rimaniamo tutti ammaliati. Una volta seduti e spiegate nuovamente le regole in caso di problemi in mare, partiamo alla scoperta dell’oceano atlantico e dei suoi abitanti. Sin da subito capiamo che sarà un viaggio molto ballerino, le onde sono belle alte e la barca ondeggia parecchio. Inizialmente sono così gasata all’idea di vedere le balene che non noto nemmeno che le prime persone iniziano a stare male ahhhhh!!! Per fortuna non ho molto tempo per pensare alla signora incinta di fronte a noi che sta v…..o l’anima perché il nostro capitano ci annuncia che c’è una balena in lontananza e che se vogliamo possiamo salire sul ponte che si trova sopra alle nostre teste per vederla!!!! Simo e Gio dicono che staranno giù perché Simo inizia a non sentirsi molto bene, io e Luca saliamo ma la barca si muove davvero tantissimo, non faccio in tempo a sporgermi dalla balconata, che sento che sto per non stare bene. Luca nota la mia faccia sbiancata e, non so bene come, in un batter d’occhio torniamo ai nostri posti dive io ovviamente infilo la testa nel sacchetto mentre ordino a Luca di non badare a me ma di scattare foto Diciamo che non sono uscite le migliori foto del mondo Dopo qualche minuto ripartiamo e con l’aria in faccia (finalmente hanno aperto la copertura di plastica che inizialmente era chiusa) inizio a riprendermi e a godermi lo spettacolo delle balene che ci nuotano vicino . Illusa di essermi ripresa e di stare benissimo, quando il capitano ci indica altre due balene vicinissime, mi alzo di botto armata di reflex per andarle a fotografare ma, appena concentro lo sguardo nel mirino, incurante del monito “don’t take photo” proveniente dal marinaio che mi aveva passato il sacchetto poco prima, sto ancora male quindi lancio nuovamente la reflex a Luca. Niente le balene non è destino che vengano fotografate da me! Nel frattempo la signora incinta sta sempre più male, Luca e Gio gli offrono una pastiglia di Plasil ma lei, non capendo cos’è, rifiuta quindi visto che ormai è fuori dalla scatola decide di prenderlo Luca a secco, senz’acqua, e a momenti si strozza Dopo quasi due ore lunghissime e molto difficili di navigazione torniamo al porto. Mentre io mi riprendo agilmente man mano che stiamo navigando verso il porto, Simo continua a non sentirsi bene, una volta arrivati uno dei marinai le suggerisce di stare qualche minuto seduta vicino alla banchina e così facendo recupera anche lei le energie necessarie per tornare in albergo a fare colazione. A posteriori devo dire che nonostante le difficoltà rifarei questa esperienza perché l’emozione di vedere le balene così vicino non ha prezzo!! Arrivati in hotel mangiamo di tutto e di più e, dopo aver preparato le valige e averle caricate in macchina, partiamo alla volta di Cape Agulhas. Abbiamo circa due ore di strada; arriviamo al nostro hotel che sono circa le 13 e purtroppo diluvia!!! Decidiamo quindi di fare il check in e riposarci un po' in camera fino a quando non smetterà di piovere. Il nostro hotel, che in realtà è più un b&b, è davvero bellissimo e affaccia sul mare. I padroni di casa, oltre a spiegarci ogni angolo dei loro appartamenti, ci consigliano anche cosa vedere e soprattutto dove mangiare. Dopo un’oretta di riposo alle 14 approfittiamo della tregua meteorologica e decidiamo di andare a visitare il faro che è anche un museo e, nonostante sia molto piccolo, si rivela molto interessante (ci rimarranno impresse le cartoline degli altri fari nel mondo tra cui l’Italia). La salita al faro è, per chi soffre di vertigini, un pochino complicata perché ci sono delle scale a pioli davvero strette e ripide, ma il paesaggio che si vede in cima vale tutta la fatica . Peccato che ci sia un fortissimo vento quindi dopo poco siamo costretti a scendere. Una volta scesi raggiungiamo il percorso a piedi che conduce al Southern Tip of Africa, ossia il vero punto più a sud del Sudafrica, dove si incontrano i due oceani Atlantico e Indiano. Quando arriviamo al monumento ci mettiamo in fila per la classica foto di rito. Come da tradizione non può mancare il gruppone di italiani davanti a noi, quando è il loro turno iniziano a scattare tremila foto e prima i genitori, e poi i figli, e poi tutti gli adulti, e poi solo bambini a tal punto che uno dei loro figli girandosi versi di noi (e non sapendo che siamo italiani) ci dice “non arriverà mai il vostro turno!” Ovviamente facciamo capire che siamo italiani e, uno degli adulti saggiamente riporta tutti in riga e da lo stop alle foto, probabilmente preso anche dal senso di colpa ci chiede se vogliamo una foto tutti e quattro e noi accettiamo. Fatte le nostre tre foto ritorniamo al faro e con la macchina andiamo in paese dove ci fermiamo a fare merenda in un negozio che vende anche souvenir. Dopo lo shopping torniamo in hotel dove, dopo esserci riposati un po', ci prepariamo per andare a cena. Come da suggerimento del nostro host andiamo al Zuidste Kaap Restaurant e mentre stiamo per parcheggiare inizia a diluviare. La cena è molto buona e soprattutto ci mettono vicino al camino dove ci scaldiamo per bene. Finito di mangiare andiamo a vedere il faro illuminato che vediamo dalla macchina causa diluvio. Tornati in hotel ci salutiamo, domani mattina dobbiamo partire presto, ci aspetta il nostro ultimo giorno on the road . Continua... SPESE DEL GIORNO: biglietto salita al faro (4 persone) 132 Rand merenda 4 persone 153 Rand cena “Zuidste Kaap Restaurant” 4 persone 900 Rand hotel "Aghulas Oceas House" 1 notte (4 persone) 160 Euro Hermanus Whale Watchers (4 persone) 214,21 Euro
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