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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 14/12/2019 in Risposte

  1. GG6 - 23/08 Graskop – Cape Town Ci svegliamo presto, anche oggi, per visitare un’altra cascata suggerita dalla proprietaria della guest house, per poi avviarci verso l’aeroporto di Johannesburg dove abbiamo il volo alle 14.00 direzione Cape Town. A salutarci prima della nostra partenza c’è il marito della proprietaria, il quale ci fa qualche domanda: da dove arriviamo, cosa abbiamo visto, etc. Raccontiamo di aver già visitato il Kruger e lui ci chiede quali animali siamo riusciti a vedere. Rispondiamo quasi tutti i big 5 fatta eccezione per il rinoceronte, in quanto non ci siamo spinti a sud del parco; a questo punto suggerisce di fermarsi in un autogrill sulla strada per Johannesburg che affaccia su una riserva privata dove possiamo vedere dei rinoceronti. Prendiamo appunti, ringraziamo nuovamente per i suggerimenti e partiamo alla volta del primo obiettivo di giornata: le Lone Creek Falls. In mezzoretta, dopo aver percorso una strada non ben chiara e un po' dissestata, arriviamo al parcheggio, percorriamo un breve percorso a piedi tra dei bellissimi archi di rami e arriviamo alla base della cascata. Onestamente non è nulla di che quindi, dopo aver scattato qualche foto, ritorniamo alla macchina e ripartiamo in direzione aeroporto. Dopo 2 orette di macchina iniziamo a intravedere i cartelli con le indicazioni dell’autogrill suggeritoci e alle 9.30 arriviamo al Alzu Petroport sulla N4. All’autogrill ci sono diverse caffetterie, ristoranti, uno shop e soprattutto una terrazza panoramica che affaccia sull’area circostante dove, belli pacifici, stanno passeggiando struzzi, un gruppo di gnu e in fondo in fondo (vuoi mica che siano vicini al nostro lato) tre rinoceronti . Monto il super obiettivo ma purtroppo sono comunque troppo lontani, ci dobbiamo accontentare di foto poco soddisfacenti. 0 Dopo la pausa toilette e una colazione al bar ripartiamo. Dopo altre 2 ore di viaggio, che passano tranquille nel nulla a parte i soliti caselli dove accettano solo contanti (ma stavolta siamo forniti ), alle 11 passate arriviamo in aeroporto e, nella foga di individuare il punto in cui consegnare la macchina, ci dimentichiamo di fare il pieno . Ci verrà poi addebitato il costo della benzina, fortunatamente non esagerato, sulla carta di credito. Lasciata la macchina ci avviamo alla zona check-in e, mentre attendiamo l’apertura, finiamo gli avanzi di questi giorni. Alle 13.30 ci imbarchiamo sul volo British; io, Simona e Gio siamo vicini mentre Luca è seduto dietro di noi. Non facciamo neanche in tempo a decollare che io sto già dormendo e mi risveglio all’atterraggio . Mi racconteranno poi che British ha servito il pranzo e che il panino non era male. All’aeroporto di Cape Town, arrivando da un volo interno, non dobbiamo fare ulteriori controlli e ci dirigiamo direttamente alla Hertz. Uscendo all’esterno rimaniamo stupiti della temperatura che si aggira intorno ai 24 gradi e ci illudiamo che possa essere così anche per i giorni successivi (verremo chiaramente smentiti e saremo sempre in giro con il giubbotto). In questo caso le pratiche burocratiche per il noleggio durano molto meno rispetto a Johannesburg e in 20 minuti siamo a bordo nella nostra ormai fedelissima Toyota Rav 4 . Ci immettiamo nelle strade di Cape Town per raggiungere la nostra sistemazione per i prossimi 4 giorni: “Purple House” una Guest house situata in una zona limitrofa al Waterfront. Man mano che ci avviciniamo al centro della città cerchiamo di alzare il livello di attenzione in quanto, dalle informazioni reperite prima di partire, tutti consigliavano di essere prudenti (vi risparmio le ansie di mia mamma). Effettivamente la città è molto confusionaria, c’è gente ovunque e, soprattutto in zona stazione ferroviaria, il caos regna sovrano con personaggi eccentrici che si susseguono sul marciapiede. A meno di 5 minuti dalla nostra meta, iniziamo a percepire che sta succedendo qualcosa; tutti guardano verso l’alto e noi, nonostante il semaforo verde, siamo fermi, bloccati nel traffico. Sopra di noi vediamo un ragazzo che, arrampicato su un pilone del ponte che si trova al di sopra delle nostre teste, si vuole lanciare. Alcuni passanti cercano di convincerlo a non commettere il gesto, altri si “godono” la scena come se fosse routine, ci colpirà particolarmente una signora che, in piedi sul marciapiedi di fianco alla nostra macchina, sorseggia un beverone mentre filma la scena con il cellulare. Il tutto ci lascia un po’ in sconvolti e in ansia, quindi percorriamo gli ultimi km in assoluto silenzio. Una volta arrivati alla nostra Guest house notiamo che il quartiere è completamente diverso, molto tranquillo. Individuiamo subito la nostra abitazione di colore viola e, dopo aver parcheggiato proprio davanti all’entrata, ci dirigiamo verso la casa affianco dove risiede uno dei due proprietari. Cominciamo a chiacchierare mentre ci fa accomodare e ci spiega in che zona siamo, dove possiamo muoverci a piedi (anche se ci consiglia di spostarci comunque sempre in macchina), cosa fare o cosa non fare se qualcuno si avvicina. La casa è davvero un gioiellino ha un bellissimo soggiorno e un’ampia cucina. Scegliamo le camere e, dopo aver salutato il proprietario di casa, andiamo a fare la spesa al supermercato lì vicino. A pochi metri c’è un piccolo centro commerciale con una spar, compriamo i viveri per le colazioni dei prossimi giorni e torniamo a casa. La nostra casetta La bellissima cucina Il soggiorno Una delle camere Dopo una doccia rigenerante decidiamo di andare a mangiare al Waterfront uno dei posti più turistici della città con tantissimi ristoranti, diversi servizi, (la ruota panoramica) e un immenso centro commerciale. Il percorso in auto verso il Waterfront prosegue tranquillo e parcheggiamo nel parcheggio interrato a pagamento. Dopo giorni di carne tentiamo la sorte e ordiniamo delle pizze da “Meloncino” che si riveleranno superiori alle aspettative. Finito di cenare facciamo un giro tra i vari negozietti di souvenir e iniziamo ad acquistare qualche regalino. Tra una cosa e l’altra si sono fatte le 22 passate quindi decidiamo di tornare in hotel. Non trovando più il posto lasciato precedentemente ci spostiamo in un parcheggio posto poco prima, qui ci si avvicina un tipo che chiede qualche rand in cambio del suo servizio di vigilanza notturna. Non siamo per niente convinti che lui sia un parcheggiatore regolare nonostante giubbotto e targhetta ma, per evitare contrasti la prima sera, gli lasciamo qualche rand e torniamo a casa (non lo vedremo più nei giorni successivi e parcheggeremo sempre agilmente senza nessun problema). Chiudiamo finestre, porte, le varie grate, come ordinato dal padrone di casa e inseriamo l’allarme. Regna un po’ di agitazione per tutte queste precauzioni ma, per fortuna, non avremmo mai problemi durante tutto il nostro soggiorno. Continua... SPESE DEL GIORNO: benzina (fatta prima di partire) 722 Rand caselli 93 + 62 Rand spesa Cape Town 331,47 Rand cena “Meloncino” 4 persone 752 Rand parcheggiatore? 50 Rand Hotel Cape Town - Purple House (4 notti) 583,00€
    2 punti
  2. comunque sto facendo un corso super avanzato di excel da un milione di ore e da ora in poi i miei file di programmazione avranno tutta un'altra faccia!!
    1 punto
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