In tema di uso del cell in US la situazione è mutevole nel tempo. La vendita di sim ricaricabili ai non residenti (e piani connessi) è relativamente recente. A fine anni 90 e primi anni 2000, a lato di carte Columbus e IDT, mi son visto costretto ad usare il carrier italiano con la variante Passport ma con il devastante risultato che mi arrivavano addebiti sulla carta di credito anche dopo 6 mesi dal ritorno in Italia. Nel 2005 comprai a Cleveland un cell dedicato (senza sim) Virgin Mobile Usa, che prevedeva 18 cent/min per le chiamate è qualcosa di meno in ricezione. Pur sempre conveniente rispetto a prima. Con questo sistema ho tirato avanti fino al 2013. Unico incombente era che ogni 90 giorni dovevo entrare nel sito Virgin Mobile ed effettuare una ricarica di 20$. A fine 2013, con invio di sms pervenutami mentre ero in Italia e quindi non in grado di leggerlo, sono decaduto in quanto non consentivano più la ricarica con carta di credito straniera (con buona pace del mio credito, che è finito a pallino, nonostante le mie rimostranze attraverso il call center ad una gentile interlocutrice che, pur dandomi ragione, non ha potuto farci niente. Nel 2014 ho comprato una Sim ricaricabile Tmobile in una mall del N.J. e credo che sia la soluzione più pratica. Una raccomandazione: state lontani da certe offerte di Sim americane online, in particolare da USASIMS. Il trucco sta che vi perviene una SIM di carrier americano (at&t o Tmobile) ma non vi comunicheranno mai un codice di attivazione o un numero di utilizzo. Un'autentica truffa, senza neppure la soddisfazione di avere una risposta dal loro numero telefonico (che vi rimanda ad un numero intero immancabilmente "unavailable"), così come le vostre email di protesta non avranno mai risposta. A lato, per le emergenze, suggerisco di aver sempre disponibile la miglior offerta per l'estero di un carrier italiano.