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Consiglio per itinerario California e parchi. Troppe tappe?
Kiss81 posted a topic in forums_forum_66
Ciao, vi scrivo l'idea del mio tour, dal 29 agosto al 10 settembre. Prima volta negli USA. 3 notti San Francisco Santa Cruz, Carmel 1 notte Monterey o vicino Morro bay 2 notti Los Angeles Death valley, Pahrump 2 notti Las Vegas (escursione valley of Fire) Boudler, King man, Grand canyon 1 notte Monument valley (arrivo di sera) Antelope, Zion 1 notte Las Vegas Bodie 1 notte Monolake Yosemite, Sequoia 1 notte San Francisco. È troppo? Cosa modificare? Grazie- 8 replies
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Ciao e buongiorno a tutti. Dal 01 al 18 giugno 2018 (atterro e riparto da Sfo saltandola perché già visitata più volte) intendo fare California del Nord ed Oregon fino ad Astoria, con rientro attraverso Portland, Columbia River Gorge, Mount Hood, Painted Hills, Smith Rock, Crater Lake, Lassen Volcanic, Lake Tahoe, Mono Lake e Yosemite. Un itinerario di massima potrebbe essere Ve 01 arrivo Sfo - Point Reyes Sa 02 Point Reyes - Redwood Ntl Park Do 03 RedWood - Oregon Coast Lu 04 Oregon Coast (sud) Ma 05 Oregon Coast (centro) Me 06 Oregon Coast (Nord -Astoria) Gi 07 Portland Ve 08 Portland Sa 09 Columbia River Gorge - Mount Hood (The Dalles) Do 10 The Dalles- Painted Hills Lu 11 Painted Hills - Smith Rock Ma 12 Smith Rock - Crater Lake Me 13 Crater Lake - Lassen Volcanic State Park Gi 14 Lassen - Tahoe Lake Ve 15 Tahoe Lake - Mono Lake Sa 16 Yosemite Do 17 Yosemite - Sfo - Partenza Lu 18 Arrivo Italia Qualcuno ha fatto un viaggio simile? Avete qualche consiglio o suggerimento da darmi? Posti da non perdere? Luoghi nascosti? Idee su itinerario? Grazie. Antonio
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Ciao a tutti, Mi sono già presentata nell'apposito topic, ma lo faccio anche qui Sono Annalisa, 29 anni di Roma. Ho già fatto il classico giro dei parchi partendo e tornando a Los Angeles un paio di anni fa, ma quest'anno sto seriamente valutando di tornare. Per circa 15-18gg ad agosto. L'idea di base è la seguente: Volo Roma-San Francisco (anche con 27 scali, nn è un problema) In auto da San Francisco Yosemite per arrivare a Las Vegas e volo per Honolulu Giro delle isole hawaii Ritorno verso San Francisco Roma In alternativa, visto che a Las Vegas ci sono già stata è che non ne vado matta (ci tornerei solo per andare al negozio di Rick Harrison ) potrei fare San Francisco - Yosemite - San Francisco - Hawaii Probabilmente cosi risparmio qualcosa sul noleggio della macchina ma non sul volo. In ogni caso mi resterebbero circa 10gg per le hawaii. Probabilmente farò solo 3 isole, per 4 credo che il tempo sia troppo poco. Qualche consiglio? Forse sono un pò in ritardo su tutto, ma che dite ce la posso fare ad organizzarmi? Quali isole conviene fare? Delle Hawaii so ancora troppo poco, nn saprei come orientarmi
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Ciao a Tutti, vi scrivo per avere un indicazione in merito ad un tour da realizzare per il prossimo agosto/settembre, l'idea sarebbe quella di viaggiare da Seattle a San Diego. (tempo 3 settimane circa). tra i luoghi da visitare, vorrei inserire: Seattle, Portland, la Oregon Coast, Yosemite, sequoia, Joshua tree, Mojave desert e infine San Diego e Los Angeles. Ho letto un'altra discussione simile che però non prevedeva ne joshua tree né mojave desert....sui quali anche io ho ben poche informazioni (ho visto solo qualche foto online) L'idea è di visitarli in campeggio e volevo chiedervi se secondo voi è fattibile e se ne vale la pena. (San Francisco l'abbiamo già vista nel 2015 e volevamo evitarla). Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi info, suggerimento in merito. Ciao e grazie!
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ciao a tutti! stiamo provando a studiare un tour con partenza primi giorni di novembre, vi scrivo i pernotti: arrivo a LA, prima e seconda notte, direzione malibu-santa barbara noleggio auto, pernotto a SAN SIMEON, poi verso monterey e 17-mile due notti a SAN FRANCISCO una notte a YOSEMITE una notte a VISALIA (domanda: il Tioga pass molto probabilmente sarà chiuso. che giro possiamo fare?) una notte a RIDGECREST una notte a LAS VEGAS una notte a BRYCE CANYON una notte a MOAB una notte a KAYENTA una notte a TUSAYAN una notte a LAUGHLIN una notte a LA rientro cosa ci consigliate come variazioni/integrazioni?? grazie mille
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Ciao a Tutti!!!! Finalmente in occasione del viaggio di nozze andrò in America anche se per solo due settimane! sapete.. ogni tanto lavoro per questo ho stilato un itinerario un po' concentrato e che molti di voi non approveranno, ma sono sicuro che mi aiuterete lo stesso. Premetto che all'inizio mi ero affidato a varie agenzie, facendo preventivi a destra e a sinistra, ma nessuna riusciva a soddisfarmi in pieno, e nonostante le belle parole mi abbondavano a me stesso dopo un paio di cambiamenti che chiedevo. Così finalmente ho preso coraggio e grazie anche a voi e ai vostri contributi ho prenotato i voli senza nessuna agenzia e iniziato a bloccare la maggior parte dei soggiorni con cancellazione gratuita in modo da avere almeno un itinerario sicuro. Quindi, escluso i voli, posso ancora modificare l'itinerario on the road Ovviamente vorrete anche conoscere un po' noi, che il viaggio lo dobbiamo fare, quindi vi posso dire che siamo due viaggiatori che non amano stare fermi su una spiaggia senza far niente, ma che amano vedere posti nuovi e che sono sempre in movimento per arrivare distrutti alla sera ma carichi di emozioni. Si quindi a viewpoint e fermate per viste mozzafiato o leggere passeggiate ma niente trekking rafting ecc... un viaggio tranquillo insomma Mi fermo qui con le premesse prima di annoiarvi e vi riporto l'itinerario : 03/10/2015 partenza da brindisi 7.20, scalo a roma dalle 8.30 alle 10.35 arrivo a NY alle 14.20 04/10/2015 NY 05/10/2015 NY 06/10/2015 NY --> SF (Volo ancora da prenotare ma molto probabile partenza con DELTA 15:15 arrivo 18:55) 07/10/2015 SF 08/10/2015 SF (ritiro auto ore 15-15.30 per sfruttare in pieno i 10gg di noleggio comunque pagati) 09/10/2015 SF - YOSEMITE (inizio del viaggio on the road, mi dirigo verso YOSEMITE, attraverso il Tioga Pass, pernottamento a Mammoth Lakes o Lee Vining - richiesto consiglio 10/10/2015 MAMMOTH LAKE (non necessario) - DEATH VALLEY - arrivo in serata a LAS VEGAS 11/10/2015 LAS VEGAS - BRYCE (pernottamento nel Bryce Canyon) 12/10/2015 PAGE - Horseshoe - ANTELOPE CANYON - proseguo per MONUMENT VALLEY per pernottare(si accettano suggerimenti) 13/10/2015 MONUMENT VALLEY - proseguo per GRAND CANYON per pernottare (si accettano suggerimenti) 14/10/2015 GRAND CANYON - arrivo in serata a LAS VEGAS 15/10/2015 LAS VEGAS - LOS ANGELES 16/10/2015 LA 17/10/2015 LA 18/10/2015 LA - riconsegna auto 15-15.30 direttamente in aereoporto - volo 16:15 arrivo a Roma il 19/10 alle 13.10 infine riparto per brindisi alle 17.05 e atterraggio finale previsto alle 18.15. THE END Come potete vedere l'itinerario nasce soprattutto in relazione con i voli, ho scelto solo voli diretti (escluso ovviamente lo scalo a Roma, purtroppo partendo dal sud della puglia non ci sono altre possibilità) Spero vi piaccia e attendo qualsiasi consiglio che sarà apprezzatissimo!!!
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Ciao a tutti, come primo viaggio on the road negli USA io e la mia fidanzata abbiamo deciso di visitare LA, parchi e SF dal 2 al 18 giugno, partendo da Venezia e volando su LAX; nel dettaglio abbiamo preparato questa bozza molto embrionale, sperando nei vostri preziosi ed utilissimi consigli per migliorare la nostra esperienza ed ottimizzare i tempi: 2/6: VCE-LAX (arrivo tardo pomeriggio) 3-4/6: LA 5/6: Partenza per Grand Canyon mattina molto presto, arrivo in serata 6/6: Grand Canyon e partenza per Monument Valley 7/6: Visita guidata Monument Valley (10 ore 150€ circa, visita riserva indiana) 8/6: Partenza per Antelope, Horseshoe Bend/Page e trasferimento a Bryce 9/6: Visita Bryce e trasferimento a Las Vegas (arrivo tardo pomeriggio) 10/6: Las Vegas - Death Valley 11/6: Visita Death Valley e trasferimento a Yosemite 12/6: Visita Yosemite e trasferimento a San Francisco 13-14-15/6: SF 16/6: SF-Big Sur (tappa per notte da scegliere, Morro Bay?) 17/6: Morro bay - LA 18/6: LAX-VCE Al momento non abbiamo prenotato nulla, ma questi saranno i giorni a disposizione. Accettiamo qualsiasi tipo di opinione e consiglio, soprattutto per quanto riguarda il tempo da dedicare ad ogni singolo parco e sulla fattibilità dei trasferimenti. Il grande dubbio riguarda la fattibilità del trasferimento LA-Gran Canyon in giornata; siamo consapevoli della "mazzata", ma ci farebbe guadagnare un giorno e alternandoci alla guida contiamo di farcela. Per quanto riguarda hotel/pernottamenti ho già sbirciato altre conversazioni e conto di trarre anche da li delle preziose indicazioni, ovviamente se avete ulteriori consigli che meglio si adattano a questo OTR tanto meglio! Ci affidiamo alla vostra esperienza! Grazie in anticipo!! A&F
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Ciao a tutti! come "minacciato" nella mia presentazione sono a chiedervi qualche consiglio per il tanto agognato viaggio verso la terra promessa! Faccio un breve recap del nostro planning provvisorio: 17 giorni arrivo a L.A. il 9/08 e due notti nella città degli angeli Partenza lungo la higway1 verso San Francisco (con sosta intermedia di una notte a San Luis Obispo. Dal 12 al 15 su e giù per Frisco. Partenza il 15 mattina per lo Yosemite, visita del parco e pernottamento ad Olancha . Partenza il 16 mattina per la death valley (che fai a ferragosto? non vai a rinfrescarti un po'? ) con arrivo a Lasss Vegas in serata. 16/18 a Las Vegas (due notti). 18 mattina partenza verso il Bryce canyon (e pernottamento in zona). Da qui in poi un selva di dubbi , la nostra idea era: Raggiungere l'arches national park (onesti 450 km di prima mattina) e pernottamento vicino a Moab(19/08) 20/08 mattina: sbarco alla monument valley e pernottamento a Bluff (l'unico posto vicino con del posto da dormire a costi umani). 21/08 Direzione Page per antelope canyon, lake powell e horseshoe bend (fino al primo pomeriggio per cercare di beccare il tramonto al grand canyon). Pernottamento a Williams. 22/08 Giornata piena al grand canyon, alla sera direzione Phoenix solo per dormire. 23/08 fino al 26/08 San Diego, e il 26 mattina torniamo a Los Angeles per tornare a casa. Secondo voi ci servono altre due settimane di ferie per riprenderci da questo tour? I nostri dubbi sono: pernottamento ad olancha, troppo lontano dallo Yosemite? Conviene dormire nel parco? Dopo il Bryce, conviene andare a Page, sacrificando L'arches park e utilizzare la notte preventivata a Moab da qualche altra parte? Williams è troppo lontano dal grand canyon? (avevamo scelto questa città per vedere un paesino sulla route 66) Per ora l'unica cosa certa è il volo che abbiamo già comprato. La nostra paura è fare troppo...ma un po' troppo superficialmente..solo che è talmente tutto bello che vorremmo vedere tutto!! Anche a costo di svegliarci alle 6 tutte le mattine! Siamo aperti a TUTTI i consigli! Grazie in anticipo!!
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Ciao a tutti, mi rivolgo a voi per qualche prezioso consiglio in merito al programma di viaggio di due settimane nel west degli States per due persone. Il giro previsto consiste in tour dei canyon, Las Vegas, Death Valley, Yosemite e San Francisco, con punto di partenza e di arrivo già prenotati a Los Angeles. Il periodo è dal 29 Agosto al 12 settembre 2015. Leggendo sul vostro sito ho già provato ad estrarre qualche informazione utile e confido in una vostra saggia revisione! Ecco la scaletta sintetica del giro, sicuramente migliorabile: 29 Ago – Arrivo a LA alle 14 e partenza immediata per Kingman. In modo da accumulare un po’ di miglia ed avvicinarsi ai canyons; 30 Ago – Meteor Crater, Painted Desert, Petrified Forest e pernottamento a Grand Canyon South Rim; 31 Ago - Grand Canyon South Rim e partenza per metà pomeriggio per la Monument Valley; 1 Sett – Monument Valley, Antelope Canyon (The Wave in caso di pioggia), Horseshoe Bend e diga sul Lago Powell; 2 Sett – Bryce Canyon e pernottamento a Las Vegas; 3 Sett – Las Vegas; 4 Sett – Death Valley e pernottamento da definirsi per avvicinarsi a Tioga Pass; 5 Sett – Mono Lake, Tioga Pass, 6 Sett - Glacier Point e Mariposa Grove; 7-9 Sett – San Francisco; 10-11 Sett – Strada costiera da San Francisco a Los Angeles con tappa a Santa Monica; 12 Sett – Ritorno alle 14 circa. Sapreste dirmi se il giro può essere accettabile per quanto riguarda struttura e tempistiche? Che cosa tagliare e a cosa dare maggior respiro? Molte grazie per il vostro aiuto! Matteo
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Ciao a tutti! al termine di lunghi studi e tanti sacrifici, per la laurea, io e una mia amica ci siamo regalate un viaggio negli States : obbiettivo California. il limite sono i giorni: per problemi insormontabili saremo in USA per soli 10 giorni aimhè dando un'occhiata a questo stupendo forum, abbiamo stipulato una tabella di marcia, pronta a consigli e stravolgimenti da voi viaggiatori più esperti!! abbiamo cercato di inserire le cose che più ci attraggono, cercando di vedere comunque il più possibile! 28 marzo --> arrivo LA alle 14.10 29--> LA e verso pomeriggio spostamento a Las Vegas 30--> Gran Canyon ( volo sul GC con l'elicottero) con ritorno la sera a Las Vegas 31 --> partenza per lo Yosemite passando dalla Death Valley con pernottamento nei pressi dello Yosemite 1 aprile --> Yosemite e verso sera partenza per San Francisco 2--> San Francisco 3--> San Francisco 4--> Big Sour con pernottamento a Santa Barbara o Santa Monica 5--> partenza per LAX con volo rientro alle 13:00 come potete notare la difficoltà più grande e la piu lunga tratta è lo spostamento da Las vegas allo yosemite. purtroppo in questo periodo (leggendo sul forum) il Tioga Pass dovrebbe essere chiuso ( piango) e quindi abbiamo optato per una lunga tirata di 7-8 ore preferendo passare almeno un pò di tempo allo yosemite e sacrificando il Sequoia Park (sperando comunque di riuscire a vedere le sequoie a Mariposa). spero che non sia una grande ammazzata! si accettano consigli e suggerimenti! grazie di cuore a tutti quelli che risponderanno! un bacione!
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Il Vedemecum del Viaggiatore (modello) negli Stati Uniti d'America. Sempre più italiani, stanchi delle solite spiagge della riviera romagnola, o ligure, o veneta, cercano delle esperienze vacanziere che permettano di visitare luoghi culturalmente e paesaggisticamente diversi chilometro dopo chilometro, che possano aprire la mente ed il portafogli con felicità, e che, soprattutto, diano la possibilità di confrontarsi anche con persone diverse dal proprio vicino di casa, dal collega XY di turno e della bisbetica portinaia all'ingresso. Tutto questo e, molto, molto di più, sono gli Stati Uniti d'America. Con un territorio pressoché sconfinato, di 9,83 kilometri quadrati di superficie, che si estendono dall'Oceano Pacifico, al Circolo Polare Artico, passando dal Mar dei Caraibi, fino all'Oceano Atlantico, è uno Stato Federale composto da cinquanta Paesi, estremamente diversi gli uni dagli altri, con una variabilità di climi che vanno dal tropicale, all'alpino, fino al temperato mediterraneo, ed una diversità etnica incredibile, frutto di secoli di immigrazione da tutte le parti del globo. Italia compresa. Nominare uno ad uno i singoli Stati, credo sia un'impresa anche per gli stessi Americani, e, in fondo, anche noi possiamo capirli, visto e considerato che spesso non ricordiamo il nome delle venti regioni italiane; ma tutti, più o meno, conosciamo le Loro città più importanti e significative, sotto diversi punti di vista. Come non citare New York, che, ad oggi, è ancora la Capitale mondiale della finanza, e chi vuole tentar la fortuna nel mondo finanziario, non può che recarsi là, sognando di diventare il nuovo “Lupo di Wall Street”. Rimanendo nella cosiddetta “East Coast”, ossia quella affacciata sull'Oceano Atlantico, e che arriva fino al Mar dei Caraibi, a sud, possiamo trovare una forte concentrazione di città più o meno grandi; ma tutte segnate da una caratteristica comune: l'europeizzazione. Boston, Chicago, Washington D.C., Philadelphia, Providence, la stessa New York, sono città con una forte connotazione europea, che si denota tanto dall'architettura, figlia dei primi insediamenti di pellegrini, quando dall'accento americano che, in queste zone, è molto mitigato e quasi tendente al britannico. Questa zona, comunemente definita come “New England”, ha una forte concentrazione di immigrati di seconda/terza generazione di origine inglese, irlandese, scozzese ed altri cittadini europei, emigrati negli Stati Uniti nei primi decenni del '900 in cerca di fortuna. Spesso trovata. Si tratta di una zona geografica e climatica, molto simile all'Europa mediterranea e continentale, quindi è facilmente visitabile in ogni stagione dell'anno (magari meno sconsigliata in inverno data la forte concentrazione di tempeste di origine atlantica, che sommergono la costa e l'entroterra di quintali di neve). A sud, si trova uno dei Paesi, con la maggiore concentrazione di parchi divertimento e spiagge degli interi Stati Uniti. Con un clima tropicale, è una delle mete principali dei viaggiatori invernali, e Miami è la sua massima espressione. La mitica Florida, terra “florida” di divertimenti, soprattutto intorno alla zona di Palm Beach e di Orlando. Dalla parte opposta, troviamo invece alcune delle città degli Stati Uniti che si contraddistinguono per l'ingegnosità delle aziende che operano su questo territorio. La West Coast, infatti, è la culla delle più grandi e sviluppate società della new technology; qui sono nate Google, Facebook, Apple! Le città principali, sono: Los Angeles, che è la seconda città del Paese, ed insieme a New York e Chicago, la terza per importanza; è il centro mondiale per il settore cinematografico (il riferimento a Hollywood è scontato quanto necessario), e per la bellezza delle sue spiagge, battute dai surfisti di tutto il mondo; San Diego, l'ultima grande città a sud della California che si affaccia sul confine con il Messico; Seattle, a nord, capitale dello stato di Washington, chiamata anche “Gateway to Alaska” è una delle città più rock d'America, avendo sfornato talenti musicali inestimabili, come Jimy Hendrix, e gruppi come i Nirvana di Kurt Cobain e i Pearl Jam; e la città che più di tutte, per quanto mi riguarda, significa STATI UNITI: San Francisco. Quarta città della California per popolazione, è allo stesso tempo la seconda città della Federazione per densità di popolazione nei suoi distretti, seconda solo a New York City. Simbolo per eccellenza mondiale di questa città, è il “Golden Gate Bridge” che collega la città con la “bay” dei suoi cittadini, ossia Sausalito; ma è facile ricordarsi di “Frisco”, anche per le sue colline (e quindi le salite, con pendenze indecenti), e per la multi – culturità che la contraddistingue (accoglie infatti la più grande comunità cinese del mondo ed una forte presenza italiana, nella zona di North Beach). Procedendo con un ordine, arbitrario certo, ma convenzionalmente accettato, gli Stati Uniti sono “divisi” in zone geografiche: il New England, già citato, che comprende i seguenti stati: Maine, Rhode Island, Massachussets, Vermont, New Hampshire, Connecticut; il Middle – Atlantic: New York, Pennsylvania, New Jersey; South Atlantic: Delaware, Maryland, Columbia DC, Virginia, West Virginia, North Carolina, South Carolina, Georgia, Florida; Midwest: Wisconsin, Michigan, Illinois, Indiana, Ohio, North Dakota, South Dakota, Nebraska, Kansas, Minnesota, Missouri, Iowa; South Central: Kentucky, Tennessee, Mississippi, Alabama, Oklahoma, Texas, Arkansas, Louisiana; West: Idaho, Montana, Wyoming, Nevada, Utah, Colorado, Arizona, New Mexico, California, Alaska, Oregon, Washington, Hawaai. Questa divisione territoriale, corrisponde, grossomodo, anche ai diversi climi che possiamo incontrare negli USA. Premesso che ci sono stato due volte (sarebbero tre, ma avevo un'età di quattro anni e mezzo, e non ho alcuna memoria di quello che vidi ai tempi), ho avuto modo, comunque, di poter viaggiare negli Stati Uniti, nei due “modi” migliori possibili: la prima volta, nell'Agosto del 2008, come viaggio post – Maturità, con tutto già organizzato e pagato, essendo passati attraverso la consulenza specializzata di un Tour Operator – Agenzia di viaggi di fiducia; la seconda volta, nell'Agosto del 2014, come viaggio post – Laurea per me, e come viaggio post – Maturità per i miei due cugini Alessandro e Matteo, solo con l'ausilio di due Carte di Credito, di Internet, di cartine geografiche, di guide cartacee e di tanta buona volontà. Per chi non ha alcun interesse nell'adoperarsi mesi nella ricerca di hotels, motels, B&B, parchi nazionali, strade panoramiche interne – esterne – costiere, calcolo delle distanze da percorrere giornalmente, quantificazione delle spese giornaliere, etc etc etc; la tipologia di opzione unica, o quasi, è la prima, ossia: affidarsi totalmente all'agenzia. Questo può essere un vantaggio, per tutti gli aspetti sopra citati; ma può diventare un grosso problema, quando viene presentato il “grosso” preventivo di viaggio, o il conto a fine vacanza. Il perché è presto detto: l'agenzia, in quanto tale, offre un servizio di consulenza, e il ricarico sul prezzo finale, può andare da una percentuale media dell'8%, fino al 15%! Un vero salasso, se consideriamo che, in media, per ammortizzare il costo del volo (che detto francamente, è la voce di costo preponderante), si devono spendere, sul suolo Statunitense almeno una quindicina di giorni. Se siete, invece, più orientati verso la seconda opzione, cioè “Faccio tutto io, comodamente da casa mia – o dall'ufficio – o da ovunque mi trovo con una connessione Internet disponibile”, allora dovete armarvi di: tempo – voglia – Carta di Credito con plafond aumentato temporaneamente – servizio di “Home Banking” per pagamento di Bonifici Bancari, laddove serva. In tal senso, memore dell'esperienza vissuta nella scorsa Primavera, mi sento di poter dare qualche dritta su come muoversi lungo la rete di Internet, per non rimanere ingabbiati mesi e mesi e mesi, alla ricerca di offerte più o meno vantaggiose. Quindi, per comodità, procediamo in ordine “cronologico”, al fine di individuare quali passaggi svolgere, senza generare confusione: PUNTO FONDAMENTALE – o “milestone” come direbbero gli anglofoni in termini di Progettazione & Controllo: AVERE VOGLIA DI ANDARE NEGLI STATI UNITI E NON AVERE RIPENSAMENTI! Essendo un viaggio impegnativo, sia fisicamente, che mentalmente, ma soprattutto economicamente, una volta aver assunto la decisione di organizzare un viaggio per gli U.S.A., mantenete fede alla Vostra decisione; Controllare, con attenzione, almeno un paio di volte, i propri documenti di accesso. Ovviamente, essendo un Paese non facente parte dell'Unione Europea, non vi potete accedere se non con il Passaporto (quindi lasciate tranquillamente a casa vostra, in cassaforte magari, la Carta d'Identità). Passaporto che deve rispettare i requisiti richiesti dalla normativa d'immigrazione degli Stati Uniti, ossia: passaporto con microchip elettronico inserito nella copertina, unico tipo di passaporto rilasciato in Italia dal 26 ottobre 2006; passaporto a lettura ottica rilasciato prima del 26 ottobre 2005 e se, qualora rinnovato dopo i 5 anni, il rinnovo è avvenuto prima di tale data; passaporto con foto digitale rilasciato fra il 26 ottobre 2005 e il 26 ottobre 2006. a partire dall'anno corrente, 2014, i bolli per i Passaporti hanno valenza decennale; quindi laddove scegliate di rifare il Passaporto, il bollo non dovrà mai essere acquistato, esaurendo la sua “vita” parallelamente a quella del documento stesso (Passaporto valevole 10 anni – bollo valevole 10 anni); ricordarsi di compilare il modulo ESTA – Eletronic System for Travel Authorisation. E' la richiesta di ingresso negli Stati Uniti, da consegnare al momento dell'arrivo in dogana (quando vi verranno poste delle semplici domande come “Perché venite in America?” e “E' la prima volta che venite qui?”, e vi verranno prese le impronte digitali e scattata una foto segnaletica). E' un modulo, a pagamento (costa 14$ per ogni persona), che deve essere compilato inserendo dei dati anagrafici, documentali, e legati al primo luogo di soggiorno negli Stati Uniti, con indirizzo. IMPORTANTE: stampare i moduli per ogni partecipante alla trasferta e conservare con cura! Sono richiesti, tra l'altro, più dati riguardanti il passaporto, informazioni per i contatti personali e nuovi dati biografici. Viene richiesto ai viaggiatori se sono titolari di un altro passaporto e se hanno viaggiato in passato con un altro nome, oltre a informazioni aggiuntive quali i loro precedenti indirizzi di casa e l'indirizzo del loro posto d'impiego. I dati saranno poi confrontati con le watch list dell'antiterrorismo. La nuova normativa è stata presa per far fronte alla minaccia alla sicurezza rappresentata dalla possibile radicalizzazione di combattenti stranieri in Siria in possesso di passaporti occidentali. Svolte le attività, per così dire, “propedeutiche”, si può passare alle prenotazioni vere e proprie. Innanzitutto, bisogna partire da un'idea, più o meno grossolana (ma comunque ci deve essere ), su dove si vuole andare e cosa si vuole vedere! E' assolutamente IMPOSSIBILE ed IMPENSABILE, visitare tutti gli Stati Uniti d'America in un singolo viaggio. Perché? Salite di qualche riga, verso l'inizio, e la risposta la troverete da soli. Con un territorio enorme (ed essendo il terzo Paese più grande del pianeta Terra per estensione, secondo solo a Australia e Russia), gli Stati Uniti sono diversi, eterogenei; quindi bisogna, definire, in quale zona geografica stare e cosa visitare. FARE DI TUTTO UN PO', significa FARE POCO E MALE! In questo senso, gli itinerari classici, li possiamo dividere in due grossi tronconi: East Coast; West Coast. Da questi, poi, possiamo individuare altri tragitti: East Coast – zona “alta” quindi confine con il Canada, zona centrale, quindi il New England, zona “bassa” quindi Florida e Mar dei Caraibi. West Coast – vale lo stesso principio: zona “alta” quindi confine canadese (con Vancouver e Seattle), zona centrale, e California (con una varietà di percorsi e paesaggi visitabili invidiabile). Non ho menzionato gli stati centrali, perché rientrano, per certi versi, nelle due maxi – categorie (ad esempio, se scegliete la West Coast, e volete visitare la Monument Valley o il Grand Canyon, è necessario inoltrarsi verso l'interno, rispettivamente nello stato dello Utah e dell'Arizona). Una volta aver definito “Dove si va”, bisogna cominciare a scandagliare Internet alla ricerca della voce di costo principale dell'intero viaggio, il Volo aereo (premessa: questo può valere laddove scegliate di andare negli Stati Uniti in un periodo di alta – altissima stagione vacanziera, come ad esempio Agosto o le feste Natalizie. Altrimenti è facile poter trovare delle offerte vantaggiose, per voli “fuori stagione”). I due siti Internet che mi sento di poter consigliare sono: E – Dreams e Skyscanner. Questi due portali online, danno modo di poter scandagliare efficacemente i prezzi delle principali compagnie aeree, optando per un volo diretto oppure con uno o più scali. La seconda opzione percorribile, solo per quel che concerne il volo, è quella di rivolgersi direttamente al call – center oppure al sito istituzionale di una specifica compagnia (ad esempio. Fly Emirates, piuttosto che Lufthansa, o Continental Airlines). La terza opzione, è quella di acquistare, da un'agenzia viaggi o da un tour operator, solamente il volo. E' molto importante tenere a mente che, in base alla zona geografica scelta, vi potrebbero essere anche più di uno scalo aeroportuale. Interessante, e testata personalmente, è la tratta Milano – Toronto, Toronto – XY (destinazione finale negli Stati Uniti), inaugurata dallo scorso Agosto 2014 dalla compagnia di bandiera canadese (Air Canada). Sul mercato, in altissima stagione (Agosto), è indubbiamente la più economica (considerando che si tratta di un volo intercontinentale ed il termine “economico” può sembrare poco adatto alla cosa..), il servizio è molto buono e, per ultimo, ma non per importanza, una volta essere giunti a destinazione, a Toronto, vi è la possibilità di adempiere le pratiche di ingresso negli Stati Uniti già in questo aeroporto (ancorché si è formalmente in territorio internazionale, tutt'al più canadese), con un risparmio di tempo significativo, una volta essere atterrati a San Francisco o a Los Angeles, per esempio. Inoltre, cosa non da sottovalutare soprattutto per chi deve partire dall'aeroporto della Malpensa, e non è geograficamente vicino all'aeroporto, la partenza è prevista intorno a mezzogiorno (quindi si ha tutto il tempo di fare le “cose con calma”, evitando delle levatacce al mattino). Altro elemento da considerare, quando si sta prenotando i voli, è l'eventuale sfruttamento di voli interni agli Stati Uniti. Ponendo, ad esempio, che scegliate di fare, in un'unica soluzione (quindi senza soste di uno o più giorni), Milano – San Francisco, con scalo a Toronto, per soggiornare nella West Coast, al momento del rientro dalla vacanze, potete scegliere di acquistare un volo interno, dall'aeroporto più vicino alla Vostra posizione. Ponendo il caso che, dopo dieci giorni di viaggio, vi troviate nei pressi di Las Vegas (NE), oppure di Dallas (TX), o Salt Lake City (CO), è ovviamente più comodo acquistare un volo per New York (od un'altra città della East Coast), dove siete già! In questo senso, a volte è comodo “lasciare” New York City, alla fine della vacanza, in primo luogo, perché avrete modo di “recuperare” tre ore rispetto al fuso orario italiano, ed in secondo luogo, perché avendo tre aeroporti, c'è una maggiore disponibilità e possibilità di rientri in sede. MOLTO IMPORTANTE: ricordatevi che, negli Stati Uniti, vigono TRE fusi orari differenti (più due – rispettivamente di Alaska e Hawaai); e che, da Costa a Costa, vi sono addirittura tre ore di differenza! Terminata la fase della ricerca e dell'acquisto dei voli intercontinentali ed eventualmente, interni agli Stati Uniti, siete pronti a cimentarvi nella prenotazione dei mezzi di trasporto. I mezzi con i quali visitare gli USA, sono molteplici, e legati soprattutto alle persone che utilizzeranno questi mezzi. Chi è centauro, sicuramente opterà per la prenotazione di un mezzo a due ruote (chopper), chi è amante dei film che rivivono il mito del “Sogno Americano”, opterà per un mezzo a quattro ruote, magari decappottabile, chi è in un gruppo di più di cinque persone, magari composto da bambini piccoli, sceglierà di prenotare un VAN. Insomma, indipendentemente da chi siate e cosa vogliate vedere, il sistema di noleggio ed autonoleggio negli Stati Uniti è estremamente capillare su tutto il territorio. Non esiste aeroporto, o città, che non abbia almeno tre o quattro sedi delle principali agenzie di noleggio. A titolo informativo, citiamo le principali, cosicché possiate valutare Voi i prezzi e poter, nel limite del possibile, risparmiare su questa voce di costo (per esperienza personale, io eviterei la prima dell'elenco...): ALAMO; Hertz; AVIS; Rentalcars; Nationalcar; Enterprise; Dollar.com: Budget; Thrifty.com. Alcune città, soprattutto della costa Est, hanno un sistema di pagamento autostradale (simile al nostro Telepass), che vi verrà “offerto” dall'agenzia di noleggio al momento dei ritiro del mezzo. Se, però, non avrete intenzione di arrivare, ad esempio, a New York, automuniti, sappiate che le autostrade (highway), sono nazionalizzate; quindi NON A PAGAMENTO. Inoltre, un consiglio spassionato che mi sento di potervi dare, è quello di non affidarsi ciecamente al navigatore. Sia che lo portiate da casa vostra, scaricando le mappe degli Stati Uniti direttamente sul supporto, sia che lo abbiate prenotato online al momento della scelta del mezzo (come optional aggiuntivo), spesso capita che il navigatore vi porti fuori strada, facendovi seguire dei percorsi che non sono i più brevi, oppure i più belli. Quindi, acquistate delle cartine, se possibile, degli stati che visiteret (evitando quindi delle cartine troppo grandi e troppo generiche), al fine di poter individuare i percorsi migliori, e poter “sfuggire” alle grinfie del navigatore laddove vi porti a “casa di Dio”. Una volta aver prenotato il mezzo o i mezzi con i quali viaggerete, siete pronti a cimentarvi nella prenotazione degli hotel. Ora. E' necessaria, anche in questo caso, una premessa: gli Stati Uniti, hanno un sistema alberghiero lontano anni luce dal nostro modo di vivere ed approcciare all'hotel. Le strutture alberghiere sono aperte tutto l'anno, fanno offerte per tutto l'anno, ricevono ospiti locali od internazionali tutto l'anno; insomma, si adoperano per ricevere clientela praticamente sempre. In questo senso, per il turista, si sono aperte due alternative, soprattutto dopo la nascita di Internet: o scelgo di partire per gli Stati Uniti, sapendo già dove dormirò, come dormirò (per “come dormirò” si intendono le dimensioni dei letti che sono diverse da quelle europee. Solitamente, si trovano camere King Size e Queen Size), quali sono i comfort che mi offre la struttura, ove è dislocata rispetto ai principali punti di interesse che intendo visitare; oppure scelgo di cercarmi una sistemazione, giorno per giorno. Questa opzione, ovviamente, dà la possibilità di poter individuare hotels oppure motels a prezzi veramente stracciati; ma non sempre troverete posto al primo colpo e la qualità sarà quella che è. Nella ricerca delle strutture, possiamo affidarci, come abbiamo visto per la scelta del volo o dei voli, a dei portali specializzati online. In questo senso, Internet, ha dato la possibilità a chiunque di poter acquistare a prezzi, anche molto convenienti, in qualunque stagione dell'anno, da qualunque posto nel mondo. I portali più frequentati sono: Expedia; Booking; TriVaGo; Venere; Kayak; Comparion; i siti ufficiali degli Hotel se ne conoscete alcuni per sentito dire oppure per consiglio. A seconda di dove pensate di prenotare, sarà possibile: non pagare nessun anticipo; versare una quota corrispondente ad una caparra confirmatoria, oppure metà dell'importo (e la restante quota al momento del check – out dalla struttura); versare oppure l'intera quota prevista per il soggiorno. Sono sempre fatte salve eventuali variazioni di prezzo dovute alle tasse di soggiorno e al cambio della moneta Euro – Dollaro dal momento della prenotazione a quello del soggiorno. Per una attenta valutazione dei prezzi e di quanto volete spendere, stabilite un budget. Questo ragionamento vale tanto per i noleggi, quanto per gli alberghi. Avendo definito il periodo di soggiorno, ed i luoghi da visitare, con i relativi spostamenti, scegliete delle categorie di alberghi che più si avvicinano alle vostre esigenze, sia di prezzo che di benefits. In quest'ottica, meritano una menzione particolare tre elementi: parcheggio: se non volete avere il prezzo del parcheggio sul groppone, come cifra da pagare separatamente al soggiorno, cercate una struttura con parcheggio interno; Wi – fi: se siete bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani, quello non conta. Quello che conta è essere connessi con il mondo via Internet per poter condividere le vostre vacanze con chi non è lì con voi, oppure anche solo per tenersi informati “su come va a casa..” - il Wi – fi è un elemento ormai essenziale per il viaggiatore moderno, e molto spesso, ancora oggi, ci sono strutture che prevedono connessioni a pagamento (a cifre anche poco economiche..); QUINDI se non volete spendere molti soldi con la connessione dati dello smartphone, oppure una cifra nel conto finale dell'albergo, cercate delle strutture che riportano la dicitura “Free Wi – fi”; Colazione: vale lo stesso identico ragionamento fatto per il parcheggio o il Wi – fi, numerose strutture offrono la colazione, normalmente, continentale e all'americana a pagamento. Quindi o partite con l'idea di dover spendere, in media 10$ - 15$, per la colazione in albergo, oppure uscite a cercarvi un bar (e la cifra potrebbe considerevolmente aumentare), oppure cercate una struttura che recita “Free breakfast”. Sarà assurdo, ma è così: più una struttura sembra bella e ben curata, più state sicuri che Colazione – Connessione – Parcheggio saranno a pagamento. A titolo informativo, riportiamo le principali catene alberghiere operanti sul suolo statunitense: Best Western; Crowne Plaza; Choiche Hotels; Hilton; Holiday Inn; Howard Johnson; Hyatt; Knights Inn; La Quinta; Mariott; The Ritz – Carlon; Sheraton; Motel 6; Hotel Super 8. Quando avete terminato anche questa fase, l'80% del viaggio sarà praticamente definito. Gli ultimi passaggi sono i seguenti: prenotare, in banca, i Dollari americani da portarsi dietro; l'acquisto, se volete, di guide turistiche specializzate per definire il “piano giornaliero” di cosa vedere, a che ora, e perché. Molto consigliate: guida Lonely Planet – On the road USA; guida Mondadori sugli Stati Uniti d'America; la creazione, di un Business Plan (e non scherzo...), su carta o, ancora meglio, su Foglio Elettronico, in cui riportare tutte le spese e gli elementi importanti del viaggio. Al fine di poter più efficacemente controllare i costi sostenuti, e dividere in modo equo le quote tra i partecipanti; preparare una chiavetta USB su cui caricare tutti i files delle prenotazioni per averne sempre una copia in digitale da stampare, quando necessario; la stampa di tutti i percorsi da sostenere (soprattutto gli spostamenti lunghi), calcolati con Google Maps; tracciare con evidenziatore, o a penna, o a matita, o come volete voi, direttamente sulle cartine acquistate oppure su fotocopia delle stesse, dei percorsi selezionati (almeno avrete una triplice indicazione: navigatore, Google Maps, cartina geografica); stampa di tutte le prenotazioni effettuate (dai voli, ai mezzi, passando per gli hotels ed eventuali escursioni già definite, fino ai punti di interesse che volete assolutamente vedere), da ordinare in secondo data e per tipologia di prenotazione. Consiglio di preparare un raccoglitore con delle cartelline trasparenti ove poter riporre le stampe e poterle avere sempre a disposizione. Valigia. La preparazione della valigia, o delle valigie, deve essere un passaggio pianificato, anche con diversi giorni di anticipo rispetto alla partenza. Questo perché, stando via diversi giorni, in climi anche potenzialmente molto diversi, c'è la necessità di “accantonare” tutto il vestiario necessario per affrontarli. Si parte, ovviamente, dalle cose strettamente necessarie ed imprescindibili, ossia l'intimo, i medicinali (conviene sempre avere dietro gli anti – infiammatori e gli antibiotici maggiormente utilizzati anche a casa propria, oltre ai medicinali obbligatori, se assunti. Inoltre, laddove vi sia una prescrizione medica per l'assunzione di medicinali, o legati a patologie virali o genetiche, è sempre meglio portarsene dietro una copia, nel proprio portafogli), e la “bustina da viaggio” per il bagno. Poi si passa alla conta vera e propria con: t – shirt, camicie (se volete trovarvi a stirare in albergo..), pantaloncini corti, pantaloni lunghi, jeans, maglie a maniche lunghe, felpe in cotone, anti - pioggia, giacca leggera in jeans o tessuto tecnico, sciarpe leggere, un paio di scarpe di scorta, un paio di scarpe da trekking, un paio di ciabatte, costume da bagno, teli da spiaggia. Questo può essere un elenco, indicativo, laddove viaggiate in periodi primaverili od estivi; è chiaro che, con il freddo autunnale, od invernale, il vestiario deve essere commisurato alle rigidissime temperature. Preparate sacchetti di plastica, tipo quelli per il congelatore e per la spazzatura (trasparenti), per ordinare, alla partenza, la roba pulita, poi, nell'arco del viaggio, la roba sporca. Se avete modo, durante un soggiorno di più giorni, di usufruire del servizio di lavatrice/asciugatrice, fatelo; almeno per lavare il minimo indispensabile. Al ritorno, normalmente, vi troverete con il “problema” di inserire in valigia i ricordi acquistati durante il viaggio. Per questo motivo, cercate di eliminare tutto il superfluo (come lamette, dentifricio, spazzolino da denti, le ciabatte, etc etc); questo perché il conto del superamento del peso della valigia, è molto salato negli Stati Uniti. Inoltre, imbarcare un secondo collo sul velivolo, costa 100$; quindi, fate bene i conti! Riprendendo quanto detto poc'anzi, tenete sempre bene a mente che il peso della valigia è il principale elemento di guadagno delle compagnie aeree, al di là del volo. Molto spesso, scegliamo volontariamente di eccedere il limite di kilogrammi (solitamente 20 per collo), e ci va bene..; ma in alcuni Paesi, molto scrupolosi, il superamento del limite comporta immediatamente il pagamento di un sovrapprezzo. Bagaglio a mano. E' un autentico jolly da poter sfruttare con attenzione. Il bagaglio a mano ideale, secondo me, dovrebbe contenere: documenti necessari durante l'intero viaggio; il raccoglitore di cui sopra, contenente le prenotazioni, i percorsi e i punti di interesse da visitare; le guide tascabili, se acquistate; burro cacao – caramelle – digestivi – fazzoletti di carta – sciarpa – anti - pioggia; macchina fotografica; smartphone e/o tablet; moleskine o diario di viaggio; penne – matite – gomma – bianchetto; occhiali da sole e/o da vista; cuffiette o cuffie per ascoltare musica; vari caricabatterie; portafogli. Delegato. Per esperienza personale, e per comodità, consiglio di nominare un/a delegato/a che “custodisca” i soldi, al fine di costituire una sorta di “Cassa comune” per il pagamento delle spese necessarie e preventivate (benzine, pasti, escursioni), e uno/a che tenga i documenti (passaporti).
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Ciao a tutti, Siamo Stefano e Fatjona. Abbiamo visto la vostra esperienza in questo tipo di viaggi e anche noi volevamo chiedervi dei consigli anche se abbiamo letto tante recensioni siamo ancora in cofusione. Arriveremo a San Francisco il 03/08/2015. e partiamo da San Diego il 17/08/2015. Vorremmo visitare in sequenza: Yosemite, death valley, Bryce canyon, Zion, Monument Valley Grand Canyon Las Vegas e San Diego. Cosa ci consigliate con i tempi di percorrenza?? La nostra idea a grandi linee era questa: Lu 03 arrivo San Francisco Ma 04 San Francisco Me 05 San Francisco GI 06 Yosemite Ve 07 Yosemite - Death Valley Sa 08 Death Valley - Las Vegas Do 09 Las Vegas - Bryce Lu 10 Bryce - Zion Ma 11 Zion - Capitol reef Me 12 Monument Valley Gi 13 Grand Canyon Ve 14 Grand Canyon - San Diego Sa 15 San Diego Do 16 San Diego Lu 17 Partenza. Volevamo evitare di fermarci a Las vegas nel week end ma non troviamo alternativa, magari Voi potete darci una mano. Grazie a Tutti!!!! Stefano e Fatjona
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