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  1. Secondo me vista l'attuale confusione amministrativa americana, ci sta che non siano aumenti troppo "ragionati", cioè che abbiano buttato là "questo lo triplichiamo... qui mettiamo 100 dollari di sovraprezzo a testa..." senza valutare bene i casi. Attendiamo che ci ragionino e chiariscano. Ad ogni modo, se fossero 100$ a testa pure con l'annual pass, non sarebbe più "America first" ma "America only" perchè dubito che turisti stranieri spenderebbero centinaia di dollari per vedere un singolo parco. Io invece non trovo per niente giusto questo aumento. I turisti internazionali non sono immigrati clandestini che vengono a rubarti il lavoro e consumare le tue risorse, ma dormono nei tuoi hotel, mangiano nei tuoi ristoranti, noleggiano le tue auto.. sono una risorsa loro stessi. Non mi piace per niente questa deriva. Poi per carità, mi ritengo fortunato perchè degli 11 parchi menzionati ne ho visti 8, quindi magari nemmeno mi colpisce la cosa, però già stavo ragionando per il 2027 se smettere con gli USA e andare verso altre destinazioni.. queste decisioni non fanno altro che rafforzare il mio desiderio di cambiamento
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  2. 5 GIORNO 25/10 Sabato Dopo colazione partenza per Dodoma e poi per Iringa. Il viaggio dura circa 5 ore . Arrivo a Iringa, in hotel lasciamo i bagagli, e visita al Mercato Masai ed al Mercato Centrale Ritorno a Iringa, cena con Paolo, Martina e pernottamento in albergo. https://www.google.it/maps/dir/Iringa,+Tanzania/Chigongwe,+Tanzania/@-6.91216,35.1503548,278629m/data=!3m2!1e3!4b1!4m14!4m13!1m5!1m1!1s0x1854162bc11b2eb1:0x287d3378c421502f!2m2!1d35.6860723!2d-7.768059!1m5!1m1!1s0x184dbfe0ec6b6f13:0xe3b688a80b838e8a!2m2!1d35.545!2d-6.0603616!3e0?entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MTEyMy4xIKXMDSoASAFQAw%3D%3D Inizialmente pensavamo il Ruksana Hotel poi la scelta è ricaduta su Mama Iringa Hotel ringa Con la sua bella posizione in cima a un precipizio che si affaccia sulla valle del Little Ruaha River, Iringa fu fondata dai tedeschi all’inizio del secolo scorso come bastione contro la popolazione locale degli hehe. Oggi è un capoluogo di provincia, un importante centro agricolo e la via di accesso al Ruaha National Park. Con il suo clima salubre e un’atmosfera da città di montagna (si trova a 1600 m di altitudine), Iringa è una città molto piacevole da visitare Gli amanti della natura possono contare sulle meraviglie naturali che circondano Iringa. Una delle attrazioni più iconiche è il Ruaha National Park, il più grande parco nazionale della Tanzania e un paradiso per gli amanti della fauna selvatica, l'incredibile biodiversità del parco, che include elefanti, leoni, giraffe e molte specie di uccelli. I paesaggi accidentati, i fiumi incontaminati e la natura incontaminata del Ruaha National Park offrono un'esperienza di safari unica, soprattutto, lontano dalla folla. Ci svegliamo con sole e vento abbastanza forte. Andiamo a fare colazione e Lea ci ha dato dentro, ma il pudding è molto pesante. Michela ha notizie rassicuranti da Padova e per il momento decide di proseguire il viaggio, anche perchè comunque da Iringa ci sarebbero voli comodi per un eventuale rientro. Ieri sera ho chattato con Paolo a Iringa. Si tratta di un amico di mio figlio, in passato legatissimo a Claudio e abbiamo una voglia matta di reicontrarci. E' un piccolo genio ed è una persona eccezionale. Paolo ha 37 anni, ha studiato Economia a Ca’ Foscari. Dopo essersi laureato in Economia sanitaria all’università Cattolica del Sacro Cuore, ha lavorato per sei anni al centro medico dell’università di Pittsburgh. Successivamente ha conseguito un dottorato di ricerca in Management Innovation, Sustainability and Healthcare presso la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Dal 2021 lavora in Tanzania con Medici con l’Africa Cuamm. È attualmente capo progetto del programma «Prima le Mamme e i Bambini» nel distretto di Iringa ed è assistente tecnico al Direttore generale presso l’Ospedale di Tosamaganga. Si occupa inoltre di monitoraggio e valutazione delle attività di Medici con l’Africa Cuamm. Per i pochi che ancora non lo sanno, Cuamm (Collegio universitario aspiranti medici missionari) è una organizzazione con sede a Padova, che lavora per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Le competenze di Paolo in Europa potrebbero collocarlo in importanti e prestigiose organizzazioni sanitarie. Ma lui e Martina la sua compagna hanno scelto l’Africa. Lei è Martina B. viene dalla Valtellina, si è specializzata in Pediatria a Padova ed è medico Cuamm, lavora nello stesso ospedale di Paolo. I due, in realtà, sono in tre: il 2 gennaio di quasi due anni fa è nato Pietro, che sta crescendo in Africa con i genitori. Con Paolo ci vediamo questa sera al ristorante di Mama Iringa dove anche passeremo la notte. Intanto diamo 20mila scellini a Lea e 100 euro a Peter, sempre disponibile e molto attento. Ci spiace tantissimo non possa proseguire il viaggio con noi e tra le ragazze più di qualcuna al momento brontola su Giovanna e sulla sua scelta di privarci di Peter. E anche poi in auto qualche mezza discussione tra di noi sulla interpretazione di una mail che Giovanna ci ha mandato nella notte. Arriviamo a Dodoma e ripassiamo brevemente per il centro Kisedet. Giovanna ci aveva fatto capire fin da subito che ci avrebbe raggiunto alla foresteria una sera, ma ha sempre rimandato e poi non è più venuta, forse anche per via di un raffreddore o altro. Ci incontriamo qui con lei, ma la chiacchierata mi è apparsa un po' fredda da entrambe le parti. Amen. Ripartiamo in direzione Iringa. La strada è molto bella anche se piuttosto trafficata. Ci guida Fulgence. Sole terso, villaggi lungo la strada, colline di baobab si alternano a colline di acacie. Arriviamo e la periferia è già bella, la città pulitissima, il clima non caldo, nonostante il sole picchi. Ci fermiamo davanti ad un fast food di mussulmani, pieno di gente. Conosciamo Brigton, la nostra nuova guida. Ha 32 anni, parla italiano molto bene, bel ragazzo, sorriso a 32 denti. Subito molto cordiale ed educato. Ci sta facendo una ottima impressione, mentre facciamo fatica a trovare un posto per sederci a pranzo. I posti liberi sono solo all'aperto e va bene cosi'. Mi sento nuovamente con Paolo per confermare l'incontro a cena. Vorrebbe per le 19, ma faccio fatica a pensare di arrivare puntuale, ma non c'è problema. Il problema è quello che devono far cenare il piccolo Pietro e non fare troppo tardi. Ora qui pranziamo con riso e verdure e acqua. Anna continua a preferire i suoi crackers. Cambiamo il programma di oggi pomeriggio. Il programma prevederebbe la visita al sito di Ismaila, un po' fuori da Iringa. Scegliamo di farlo invece domani mattina, poiché è sulla strada per il Parco Ruaha. Passiamo intanto a fare il check in a Mama Iringa. L'hotel è molto bello con camere molto grandi e fresche. Le camere circondano il giardino centrale sul quale si affaccia anche il ristorante. Conosciamo Concetta, italiana, qui in Tanzania da molti anni. Conduce tutto lei. Le chiedo di prenotare un tavolo per questa sera non solo per noi cinque, ma anche per Paolo e Martina. Appena faccio questi nomi lei si illumina. Conosce entrambi benissimo e sono due clienti abituali del suo ristorante. Meglio così. Ripartiamo passando davanti alla sede Cuamm e poi davanti al Museo dove parcheggiamo per entrare nel Mercato Masai. Piccolo mercato dove ci sono una decina di chioschi che vendono praticamente tutti le stesse cose e si deve contrattare al massimo. Con Cele compriamo alcuni piccoli batik che per questioni di spazio facciamo smontare dal loro telaio e poi alcune calamite. Brigton ci aiuta e ci consiglia. Poi a piedi arriviamo al Mercato Centrale. Camminiamo tra banchi che vendono soprattutto verdure, pesce secco e spezie. In mezzo c'è un grande schermo dove scorrono le immagini di una partita di calcio internazionale e tra i corridoi, davanti e sotto ci sono decine di persone con il naso all'insù a tifare e mentre camminiamo ogni tanto siamo “colpiti” dalle urla improvvise. E poi fuori dove c'è chi compra, chi aspetta, chi........ non può comprare. Brigton ci spiega ancora con pazienza. Nuova ed ultima tappa di oggi, non programmata, ma decisa da Brigton, la terrazza del Sunset Hotel. Questo albergo era stata la nostra prima scelta come location qui ad Iringa, ma poi Giovanna ce lo ha sconsigliato, perchè secondo lei troppo rumoroso e con tanta musica fino a tardi. Oggi è sabato, ma sdalle domande che faccio in giro al personale, non risulta ci siano feste o altro. Mah! Mah. Da qui si ha una vista molto bella sulla valle e sulla città sottostante, mentre il sole tramonta veloce davanti a noi. Ma facciamo in tempo ad assaporare il momento, a fare l'aperitivo con una birra fredda, a prenderci in giro ridendo ed a commentare insieme a Brigton ed al suo succo di frutta. Rientriamo poi in hotel alle 19, mentre Paolo mi viene incontro rincorrendo Pietro. Si scusa, ma hanno già ordinato. Un abbraccio, ma dove sta il problema! E subito in camera per una doccia turbo e subito fuori per stare in loro compagnia. Conosco per la prima volta Martina, mentre Pietro corre ad tutte le parti. Paolo mi racconta ed io ho mille domande da fare ad entrambi. Proviamo anche a telefonare a Claudio che non risponde. E' al momento ad un matrimonio a Roma. Arriva la loro cena ed arrivano anche le “ragazze” e dopo le presentazioni continuano le domande e le loro risposte: la loro scelta di vita, le mille esperienze, i problemi e le difficoltà, ma anche le innumerevoli soddisfazioni. Sono qui da quattro anni. Ordiniamo anche noi nel frattempo e prendiamo su suo consiglio anche una bottiglia di Dodoma red, vino tanzaniano, con della carne “mai frollata” e dura, quindi bruschette e patatine e verdure. Qui l'hotel e la cena sono a nostro carico e pago 305 euro per tutti e cinque noi. Ma il posto lo merita.. Poi i saluti e l'arrivederci a domani mattina. Passeremo per la loro casa che è poco prima del sito di Isimila; facciamo ancora qualche considerazione sulla nostra giornata e sulla nuova guida e siamo molto contenti. Alle 22.30 andiamo a nanna ed io un po' deluso, perchè il Napoli ha rifilato un 3 a 1 all'Inter. Ridiamo ancora, il clima è nuovamente sereno dopo le discussioni su Peter. Le camere sono silenziose ed i letti perfetti. . e poco distante da Iringa oltre al sito di Isimila ed al Nat. Park Ruaha ci sono anche il Parco Nazionale dei Monti Udzungwa. Questo sito patrimonio mondiale dell'UNESCO il Kitulo Plateau National Park, noto anche come il "Serengeti dei fiori",
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  3. Ribadisco il concetto! Inviato dal mio Pixel 8a utilizzando Tapatalk
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  4. Sì @rob82 ho visto il sito NPS, (mi pare di averlo anche linkato nei post precedenti): ma visto che prima è scritto che e che è comunque il DOI a gestire anche il NPS oltre che a stabilire le tariffe, mi fido più del DOI che del NPS. Inviato dal mio Pixel 8a utilizzando Tapatalk
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  5. @DaniReef, a me il sito del DOI sembra proprio chiarissimo quando specifica La realtà è che oggi moltissimi visitatori stranieri, ovviamente, visitando solo un parco o due preferiscono - giustamente - pagare i singoli ingressi, che sono comunque risibili: ovvio che se poi un singolo ingresso gli costerà quanto un pass annuale opteranno per fare il pass, garantendo al NPS un'entrata decisamente più cospicua (e, IMHO, molto più in linea con la quantità e qualità dei servizi offerti).
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  6. ti seguo volentieri, fate sempre dei viaggi bellissimi!
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  7. Non preoccuparti @cohibia, lo sai che siamo qui quando vuoi. Anche quando ti maltratto
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  8. Ok grazie scusatemi se mi affido a voi ma è davvero un brutto periodo lavorativo e personale e non ricordo neanche come mi chiamo a volte
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  9. io aspetterei, non si capisce ancora se sarà ritenuto valido
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  10. Paolo e Martina devono essere due persone meravigliose ❤️, mentre ho più di qualche dubbio sulla sedicente "organizzatrice" del viaggio: per il mio carattere, sarebbe stata una lite continua!
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  11. @al3cs eh indovina quando parto il prossimo anno? Il 30/5 😂😂 Mi sapete dare il sito ufficiale dove comprarlo online?
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  12. Dovrebbe essere così, ma concordo con i dubbi di @dags1972 e mi lascerei un margine per vedere cosa succederà a partire da gennaio. @DaniReef, mi ripeto perché mi rendo conto che con la confusione di oggi qualche informazione può andare persa https://www.usaontheroad.it/topic/11622-national-park-pass-info-e-faq-leggere-la-prima-pagina/page/19/#findComment-754529 EDIT: Valuta anche il programma che farete, perché se gli ultimi 3 giorni li passate, tanto per fare un esempio, a LA o San Francisco, probabilmente ti puoi evitare anche la spesa di un ulteriore pass (da $ 80 o $ 250 che sia) solo per settembre.
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  13. Grazie ❤️comunque vado un secondo off topic la Columbus ha rigettato la mia richiesta perchè considerano 1 visita malattia pregressa e per mio fratello “forse ci siamo sbagliati chiederemo indietro i soldi “ 🤦🏻‍♀️😡
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