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Dichiarereste i vostri account social per entrare negli Stati Uniti?


Guinan

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Io verrò fermato sicuramente visto che non ho nessun account 'social' :D ma a parte questo sono assolutamente d'accordo che di fronte a minacce come quelle odierne, la privacy vada sacrificata in nome di maggiore sicurezza e controlli.

5 minuti fa, pandathegreat dice:

 

Oppure fai come quei personaggi assurdi che coprono i volti con degli smile, oppure piazzano quei proclami tipo

 

 

:4_joy: questa è fantastica!

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44 minuti fa, pandathegreat dice:

Ognuno di noi smette di avere una vita privata nel momento in cui viene taggato su facebook, o scrive un post sul forum, che per definizione è un luogo pubblico e aperto a chiunque.

Infatti se uno tiene in modo totale e assoluto alla propria privacy non può che seguire i consigli di Richard Stallman che si rifiuta di avere uno smartphone non usa facebook, non twitta e usa solo software libero.

 

Però senza arrivare a questo estremo o addiritura a quello dei maniaci ossessivi che temono di essere spiati da tutti, ci sono delle vie di mezzo.

48 minuti fa, pandathegreat dice:

non raccogli i punti esso o coop

Ad esempio tra possedere una tessera coop e pubblicare su facebook ogni istante della propria vita... ne passa

 

Quello che voglio dire è che non è una questione di bianco o di nero, ci sono anche delle sfumature di grigio di cui dobbiamo tenere conto, senza estremizzare necessariamente con esempi di avvocati folli che danno consigli assurdi...

 

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Esatto. 
Parlare di FB come sputtanamento "totale" della privacy mi sembra eccessivo. 
Alla fine sei tu che decidi cosa pubblicare, se pubblicare tutto, pensieri, foto, fatti, tag (che poi c'è anche la funzione del controllo dei tag) della vita quotidiana. 
Se uno pubblica foto del suo piatto di Natale o l'audio del suo rutto post-prandiale di Natale.. beh è perché gli andava di renderlo pubblico a tutti, tracciabile o meno, o a una cerchia ristretta di amici. 

Ma quando sono gli altri a dover cercare, in tutti i modi, i motivi per cui un rutto possa creare problemi di sicurezza.. salvo poi sentirsi dire "falso allarme, era solo un rutto".. beh mi dà un po' fastidio. 
Il problema è che queste "piccole cose" non ci sarebbe nemmeno bisogno di doverle spiegare! 

ps: "rutto" è una parola messa così a caso per indicare una cosa più o meno personale. 

Tutto questo si ricollega al discorso che facevo prima, probabilmente incompreso. Si sta andando verso una "globalizzazione" delle informazioni, che in parte è giusto per far funzionare meglio il mondo (in termini di sicurezza, di benessere, di economia ecc quel che volete).. ma chi mi garantisce poi che le informazioni che io pubblico in buona fede poi un giorno verranno utilizzate in cattiva fede? 
Gli USA non è che siano l'esempio più lampante quanto a sicurezza e definizione di "libertà" (libertà nel senso più buono della parola). ;) 

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Penso che la privacy - intesa come nessuno sa in generale chi sei e dove sei - non esita da un bel po'. Dei vari social ho solo Fb e non pubblico niente di personale (ma veramente niente!!), ma sono iscritta ad un albo professionale e se provo a scrivere il mio nome e cognome su internet compare il mio numero di tel, dove abito, dove lavoro, che lavori ho fatto, la mia tesi di laurea, quando mi sono laureata e potrei andare avanti ancora...

 

Una grande ola al prof. :4_joy:

 

Modificato da dindomia
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Beh ma anche io che non utilizzo social e che sto attento a non associare mai online i miei veri dati ai 'nick' in giro per i forum, sono convinto che in 20 anni di internet da qualche parte mi sia scappato e possa essere possibile risalire a buona parte delle mie attività. Ma non è che cerco l'anonimato 'forzato', è che sono della vecchia scuola.. di quando si diceva "su internet non devi mettere il tuo nome e cognome ma solo un nick!".

Poi si è scoperto che per attirare la massa funzionava invece il contrario, cioè invitarli a mettere nome e cognome :52_fearful: perchè forse dover pensare sia a un nick che a una password era troppo complicato :)

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  • 1 mese dopo...
20 ore fa, Naughty Alex88 dice:

perché ha lasciato in bianco il campo dei social?

L'ho fatto la scorsa settimana per un collega anzianotto che non ha nessun social network, quindi, per quanto la statistica sia alquanto esigua, a lui non l'hanno negato.

 

Ma come scritto anche nelle FAQ, l'ESTA non assicura l'ingresso negli USA, è solo l'autorizzazione ad imbarcarsi su un aereo che atterra negli Stati Uniti...

Per cui, una volta arrivato lì, potrebbero benissimo sfancularti e rimandarti indietro.

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Sì chiaro, però neanche l'emissione dell'ESTA è assicurata al 100%, no? Poi ovviamente è più probabile che a romperti le palle sia un poliziotto perché magari si è svegliato male rispetto al sistema computerizzato dell'ESTA, a meno che uno non sia già su qualche black list e allora se ne accorge il sistema stesso.

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